CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 736

Al via il Concorso Fotografico Cavour

Il CFC, Concorso Fotografico Cavour, è un concorso di fotografia aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori organizzato dal Liceo Classico e Musicale Cavour in collaborazione con l‘Associazione Culturale Azimut, con il sostegno del Salone Internazionale del Libro di Torino e con il patrocinio della Regione Piemonte. Dopo il successo delle edizioni precedenti il CFC giunge nel 2018 alla settima edizione con l’intento di fornire una vetrina espositiva interscolastica per gli studenti di ogni paese che utilizzano la fotografia come mezzo artistico di espressione.

Il tema del CFC di quest’anno, ispirato al tema del Salone Internazionale del Libro di Torino Un giorno, tutto questo“, è “Squarci di futuro“, nelle sue più libere interpretazioni, tenendo conto che il Salone del libro propone cinque grandi aree tematiche tramite le domande:

  1. Chi voglio essere?
  2. Perché mi serve un nemico?
  3. A chi appartiene il mondo?
  4. Dove mi portano spiritualità e scienza?
  5. Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione?

I partecipanti dovranno iscriversi inviando una fotografia che esprima il concetto di futuro via e-mail all’indirizzo: concorso.cavour@gmail.com, entro il 1 maggio 2018 specificando: oggetto (CFC 2018), autore, titolo, strumento fotografico utilizzato ed istituto scolastico di appartenenza.

 

Il pubblico potrà votare le fotografie nel corso dell’apertura del Salone; l’esposizione delle fotografie sarà allestita al Lingotto, nel padiglione del Bookstock Village. L’autore della foto più votata verrà premiato con un’esposizione a IoEspongo dell’ Associazione Culturale Azimut. Al secondo classificato sarà assegnato un buono libri del valore di 50 Euro.

 

NON SOLO FOTOGRAFIA

Per questa edizione c’è anche la possibilità di inviare un breve testo o un aforisma in risposta alle cinque domande elencate in precedenza. Chiunque volesse rispondere, scrivendo i propri pensieri e opinioni sull’argomento, potrà farlo inviando una mail sempre all’indirizzo concorso.cavour@gmail.com entro il 1 maggio 2018, specificando l’oggetto (CFC 2018 – “Non solo fotografia”). I testi verranno poi utilizzati nella presentazione finale del CFC alla mostra dell’Associazione Azimut.

 

PER INFORMAZIONI

Pagina Facebook: CFC • Concorso Fotografico Cavour

Liceo Cavour: www.lcavour.gov.it

Associazione Azimut: www.associazioneazimut.net

Salone Internazionale del Libro di Torino: http://www.salonelibro.it

Instagram: CFC2018

Geroglifici, che emozione!

Giovedì 26 aprile, alle ore 10:10, il Museo Egizio propone ai bambini dai 6 agli 11 anni, accompagnati dai genitori, l’opportunità di intraprendere un viaggio alla scoperta dell’affascinante scrittura dei faraoni: i geroglifici.

 

La visita guidata, intitolata “Geroglifici: che emozione!”, offrirà ai piccoli visitatori la possibilità di conoscere in prima persona il profondo sapere faraonico celato nelle misteriose iscrizioni.

 

Aiutati dall’egittologo museale, i giovani visitatori e i loro accompagnatori saranno coinvolti nella scoperta del funzionamento base dell’affascinante scrittura geroglifica. Approfittando dell’occasione, inoltre, potrannoosservare con attenzione i reperti egizi distribuiti lungo tutto il percorso della visita, alla ricerca di nomi e formule legate alle superstizioni e ai desideri degli antichi Egizi, talvolta sorprendentemente simili ai nostri.

 

Un percorso intrigante, capace di dare vita ai messaggi trasmessi da alcuni dei protagonisti della civiltà nilotica, che punta l’attenzione sul fascino della scrittura geroglifica, un’arte rivelata a pochi eletti grazie ad un lungo e complicato insegnamento.

 

INFORMAZIONI UTILI

Geroglifici: che emozione!

Pubblico: bambini (6-11 anni) accompagnati dai genitori

Data e orari: Giovedì 26 aprile, ore 10:10

Durata: 90 minuti

Prezzo al pubblico: € 5,00 (biglietto di ingresso escluso)

Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.

Telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it

Jazz sociale al TJF

Nella giornata della Festa della Liberazione, mercoledì 25 aprile, il Torino Jazz Festival apre una finestra dedicata al sociale con due concerti che si svolgeranno nella sede di Piazza dei Mestieri. 

Alle 17.30 il CLGEensemble ospiterà uno tra i più influenti chitarristi del jazz d’avanguardia,Christy Doran; alle 21 sarà la volta della fuoriclasse del violino jazz Eva Slongo.

 

PROGRAMMA 

CONCERT

Ore 17.30 – Piazza dei Mestieri, VIA JACOPO DURANDI 13

CLGENSEMBLE & CHRISTY DORAN “VOCABOLARI

lavorando sulla traduzione tra suono e colore ha dato vita a un vocabolario di segni che utilizza come vere partiture di un proprio linguaggio musicale).

La Cooperativa Sociale CLGEnsemble gestisce un centro diurno per disabili psicofisici, lavorando dal 1996 alla realizzazione di percorsi e progetti musicali a carattere relazionale. Da anni il CLG Ensemble propone un discorso originale di integrazione che coinvolge in maniera creativa i linguaggi dell’arte della letteratura in maniera sempre stimolante per il pubblico. L’intento perseguito dall’ensemble – semplice sulla carta, difficile nella realizzazione tecnica – è quello di proporre un progetto capace di integrare in modo efficace la disabilità con i professionisti della musica. Quest’anno in occasione del Torino Jazz Festival 2018 il CLGEnsemble ospita uno dei più importanti e influenti chitarristi del jazz d’avanguardia,Christy Doran, artista svizzero attivo a livello internazionale dagli anni Settanta.

Info: 011.19709600; www.piazzadeimestieri.it ; facebook: @piazzadeimestieri

INGRESSO GRATUITO

I vincitori del Lovers Film Festival

Oggi martedì 24 aprile si conclude la trentatreesima edizione del Lovers Film Festival – Torino  LGBTQI Visions diretto da Irene Dionisio e presieduto da Giovanni Minerba

 

I giurati del concorso internazionale lungometraggi All the Lovers, Concita De Gregorio, Pif eImmanuel Casto, hanno scelto come vincitore:  TINTA BRUTA di Marcio Reolon e Filipe Matzembacher (Brasile, 2018,118’) e hanno dato una menzione speciale a TIERRA FIRME di Carlos Marques-Marcet  (Spagna, 2017, 111’).

È invece risultato vincitore del concorso internazionale documentari Real Lovers, la cui giuria è composta da Lucia Mascino, Davide Scalenghe, Margherita GiacobinoBEYOND THE OPPOSITE SEX di Bruce Hensel (USA, 2018, 89’).

Per Carlo AntonelliOlga Gambari e Cosimo Terlizzi., giurati della sezione iconoclasta Irregular Lovers, la miglior pellicola è FLORES di Jorge Jácome (Portogallo, 2017, 26’).

I giovani giurati del concorso cortometraggi Future Lovers coordinati da Massimiliano Quiricohanno scelto come vincitore MALIK di Nathan Carli (France, 2018, 15’).

La giuria Young Lovers ha scelto come vincitore TINTA BRUTA.

Il vincitore del Premio Stajano è invece BIXA TRAVESTY (TRANNY FAG) di Claudia Priscilla e Kiko Goifman (Brasile, 2018, 75’).

Il Lovers Film Festival  Torino LGBTQI Visions è amministrato dal 2005 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del MiBACT – Direzione generale Cinema, dellaRegione Piemonte e del Comune di Torino

“Anche le statue muoiono”, visita serale

Martedì 24 aprile, il Museo Egizio – via Accademia delle Scienze 6 – organizza una visita guidata a partire dalle ore 18.30, per conoscere la storia dei preziosi reperti custoditi nelle sale del Museo.

 

Il percorso proposto attraverserà tutti gli spazi espositivi, guidando i partecipanti alla scoperta dei passaggi fondamentali dello sviluppo storico e cronologico dell’antica civiltà nilotica: un vero e proprio salto nel tempo che offre la possibilità di conoscere i misteri, l’arte e la cultura dell’Antico Egitto.

 

Il pubblico potrà, inoltre, visitare la mostra “Anche le statue muoiono. Conflitto e patrimonio tra antico e contemporaneo”. Il progetto espositivo – realizzato dal Museo Egizio in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, i Musei Reali e il Centro Scavi dell’Università degli Studi di Torino – indaga un argomento quanto mai delicato e attuale come quello della distruzione consapevole del patrimonio culturale, invitando alla riflessione sull’importanza della sua tutela e conservazione.

Al via TJF 2018

 www.torinojazzfestival.it – #tjf2018 

Dal 23 al 30 aprile si svolgerà la sesta edizione del Torino Jazz Festival

La manifestazione, che intende proporsi come evento primaverile internazionale, porterà numerosi artisti a esibirsi sul palco delle OGR, nei circoli jazz centrali e periferici e in diversiteatri e musei dal Piccolo Regio al Conservatorio Giuseppe Verdi a prezzi popolari. Il programma prevede circa sessanta concerti, di cui oltre dieci produzioni originali – tra queste il concerto di Fabrizio Bosso con Banda Osiris e quelli di Carla Bley e Steve Swallow con Torino Jazz Orchestra, Frankie hi–nrg mc con Al Jazzeera e Federico Marchesano Trio con Louis Sclavis – la prima italiana di un’artista iconica, Melanie De Biasio, numerosi spettacoli pomeridiani, aperitivi in musica ed esibizioni serali. Il Festival è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino,in collaborazione con Fondazione Crt e Ogr,  main partner Intesa Sanpaolo e Iren. Sponsor Toyota e Poste Italiane, main media partner Rai, media partner Rai Radio tre e Rai Cultura.

Il concerto inauguralelunedì 23 aprile alle 20.30, al Museo del Cinema (Mole Antonelliana), sarà affidato alla formazione più crossover del festivali viennesi RADIAN, maestri nella contaminazione di sonorità elettroacustiche calate in un linguaggio minimalista e post-rock. Formatisi a Vienna nella metà degli anni Novanta, i Radian hanno assorbito il fervente clima di ricerca della città nel campo della musica elettronica, prima di divenire a loro volta un gruppo influente di quella variegata scena underground. Dopo aver agito nei campi del post-rock e dell’elettronica si sono gradualmente aperti a influenze più ampie, costruendosi una solida reputazione in Europa come eccellente live band e, dal duemila, allargando il proprio raggio d’azione all’America. Proprio negli Stati Uniti trovano nell’etichetta Thrill Jockey di Chicago il giusto partner per veicolare i propri lavori, che impongono la band all’attenzione del pubblico indie. A questa fase appartiene Juxtaposition (2004). Negli ultimi anni le radicali escursioni nell’elettronica lasciano sempre più spazio a composizioni calibrate, dalla tessitura articolata. Le affinità stilistiche dei Radian si possono trovare in gruppi come Tortoise, This Heat, Matmos, o in artisti del calibro di David Sylvian. Il direttore artistico del festival, Giorgio Li Calzi li descrive come: «alieni austriaci in grado di folgorare il pubblico». Il loro ultimo lavoro “On Dark Silent Off” (2016) si caratterizza per un: «certo rigore nell’elaborazione della palette timbrica e nella disposizione geometrica dei suoni» (Aldo De Sanctis, Distorsioni). Il loro live si muove tra tensioni e dinamiche che coprono uno spettro amplissimo: l’estetica radicale continua a evolvere.

Alla scoperta dei misteri delle antiche divinità

Lunedì 23 aprile, alle ore 10:10, il Museo Egizio di Torino – via Accademia delle Scienze 6 – propone la visita guidata Animali o Dei?, un percorso dedicato a grandi e piccini per conoscere le potenti e misteriose divinità faraoniche.

 

Nell’antico Egitto la presenza divina era fortemente percepita e riguardava ogni aspetto dell’esistenza umana: dei e dee potevano rappresentare i fenomeni naturali e quelli sociali e potevano cambiare di volta in volta i loro nomi e attributi.

 

Le piene del Nilo, l’esito di un guerra o di un raccolto abbondante e molte altre attività dipendevano dall’umore degli dei e per chi viveva nelle terre dei faraoni era fondamentale saper riconoscere il loro mutevole aspetto e il loro smisurato potere.

 

Durante il percorso, i ragazzi e i loro genitori potranno visitare le sale del Museo e scoprire  i nomi, le caratteristiche speciali e gli aspetti più curiosi di ogni forza divina venerata, temuta e rispettata dagli antichi abitanti dell’affascinante terra dei faraoni.

 

INFORMAZIONI UTILI

Animali o Dei?

Pubblico: bambini (6-11 anni) accompagnati dai genitori

Data e orari: lunedì 23 aprile 2018, ore 10:10

Prezzo al pubblico: € 5,00 (biglietto di ingresso escluso)

Prenotazione obbligatoria: dal lunedì al venerdì, 8:30 – 19:00; sabato, 9:00 – 13:00.

Telefono: 011 4406903 – mail: info@museitorino.it

Religiosamente Granata

Venerdì 27 aprile dalla ore 18.30 inaugurerà presso gli spazi di Math12 in via Silvio Pellico 12 la mostra dal titolo “Religiosamente Granata – Una maglia per sette artisti” che vedrà come protagonista la storia del Torino Calcio riflessa nelle opere di artisti contemporanei

L’esposizione, curata dalla galleria Paola Meliga di Torino, è stata pensata per celebrare la gloriosa storia del team calcistico, intimamente legata all’identità cittadina. Il tragico evento di Superga, con l’incidente aereo del 4 maggio 1949 che spezzò il sogno del Grande Torino, ebbe nel contempo l’effetto di proiettare quei grandi campioni in una dimensione quasi mitica, consegnandoli all’immortalità e onorandone la memoria con l’appellativo di “Invincibili”. L’omaggio alla squadra avverrà attraverso il lavoro di sette artisti contemporanei torinesi, che esporranno opere grafiche, pittoriche, fotografie e sculture che traggono ispirazione, forza e vitalità dalla passione per la squadra del Torino. Gli artisti aderenti all’iniziativa sono Claudio Bellino, Gianni Bergamin, Massimo Bertoli, Attilio Di Maio, Mario Giammarinaro, Mauro Franco e Luciano Proverbio. Nell’esposizione troverà spazio anche il ricordo delle vicende della squadra giovanile del Torino Calcio cui toccò l’onore e l’onere il 15 Maggio del 1949 di sostituire allo stadio Filadelfia contro il Genova il grande team perito nell’incidente aereo di Superga. Durante l’inaugurazione verrà proiettato il cortometraggio “L’ultimo viaggio del Conte Rosso”, realizzato da Fabiana Antonioli per Filmika, che racconta le storie di quattro giocatori della squadra giovanile del Torino che portarono a termine il campionato degli Invincibili scomparsi nel 1949 a Superga, tra i quali figura Antonio Giammarinaro, zio dell’artista Mario Giammarinaro. La mostra, in programma sino al 13 maggio, verrà inaugurata a un paio di settimane di distanza dalla morte di Sauro Tomà, avvenuta il 10 aprile scorso a Torino, l’unico membro della squadra del Grande Torino (insieme con il secondo portiere Renato Gandolfi) che sopravvisse fortuitamente alla tragedia perché, per seri problemi al menisco, fu costretto a rinunciare alla trasferta aerea a Lisbona. L’esposizione sarà quindi anche un modo per omaggiarlo.

 

Paolo Barosso

***

Info mostra:

“Religiosamente Granata “

Math12_SPAZIOTRAVERSALE: Via Silvio Pellico 12 a Torino

dal 27 Aprile 2018 al 13 Maggio 2018

con i seguenti orari: Martedì/Sabato h 15,00.20.00 Domenica 15,00-19,00 –

Lunedì giorno di chiusura.

 

 

 

 

Il Jazz come vitamina

All’Ospedale Sant’Anna la comunità jazzistica torinese ha dato gratuitamente un’adesione massiccia all’operazione “Vitamine Jazz”, dalle finalità culturali e sociali. Sono già avvenuti quarantacinque interventi fra le corsie da parte di più di novanta fra i migliori jazzisti torinesi. L’operazione prosegue ed è auspicabile che l’impegno di chi ha finora partecipato  (quasi un piccolo festival) sia ricordato anche durante tutto il TJF. L’operazione ha avuto inizio a ottobre 2017. Ecco la programmazione dettagliata degli interventi dei JAZZ BLITZ al S.Anna destinati a un pubblico che per obbligo o necessità vive in situazioni di riservatezza o di esclusione, previsti nella settimana del TJF e che purtroppo non sono stati inclusi nella presentazione ufficiale del Festival:

LUNEDI’ 23 aprile                        ORE 10,30 SALA 3° PARADISO

                                                    Concerto aperto al pubblico Via Ventimiglia 3

                                                     ” Standard jazz”

                                                     Fabio Giachino pianoforte

                                                     Giulia Damico    voce

MARTEDI’ 24 aprile                   ORE 9,30 Reparti Chemio e Maternità

                                                     ” Traditional jazz”

                                                    Gianni Santoro chitarra

                                                     Fulvio Vanlair flicorno

                                                     Dante Arnoldi sax

GIOVEDI’ 26 aprile                     ORE 9,30 Reparti Chemio e Maternità

                                                    ” Brasilian Jazz “

                                                    Elisa Molino voce

                                                    Carlo Masoero chitarra

                                                     Luciano Pasian contrabbasso

Il regista Raimondo Cesa, autore del progetto “Vitamine Jazz” spiega: Quando con la Fondazione abbiamo pensato a questa nuova iniziativa non credevamo sicuramente ad un’affluenza così massiccia, gli interventi da quando è partito il progetto sono ormai quasi 50. Come prima cosa vorrei ringraziare la Comunità jazzistica Torinese che ha accolto con sensibilità ed entusiasmo l’appello da me lanciato a nome della “Fondazione Medicina a Misura di Donna” per l’ospedale Sant’Anna di Torino. Oltre novanta artisti jazz, con diverse formazioni, dall’autunno del 2017, stanno invadendo pacificamente con la loro musica l’ospedale, abbracciando l’ingresso, accompagnando le cure al day hospital oncologico, dando il benvenuto alle nuove vite (oltre 7000 ogni anno, da genitori provenienti da oltre 80 paesi). Stiamo assistendo ad un’invasione pacifica di artisti che con il loro contributo confermano l’importanza di questa musica nella storia culturale della nostra città”.

La musica è conversazione, comunicazione in armonia. Il jazz in particolare e’ condivisione continua. Dall’interazione fra musicista e spettatore nascono le successive improvvisazioni. Credo a quasi tutti voi sia capitato di assistere ad un concerto jazz dal vivo, i musicisti sono estremamente attenti alla reazione del pubblico facendo di conseguenza reagire i loro strumenti. In psicologia sociale ce’ una definizione “evento comportamentistico interpersonale” che può servire a definire il rapporto che si instaura fra i jazzisti ed il pubblico. L’emozione è fondamentale, la tensione costruttiva insieme al pubblico porta alla creazione musicale che si propaga fra i musicisti e che si schiude a tutte le contaminazioni. Chi suona crede nella possibilità di comunicare qualcosa di reale, quando questo succede viene favorita una relazione significativa. Vengono aperti nuovi canali di comunicazione non verbale, avviene una sinergia, un processo di sintonizzazione che tende a stimolare risposte fisiche e psicologiche. E’ arrivato all’Ospedale Sant’ Anna, a favore delle donne, il grande patrimonio della tradizione jazzistica del territorio, di umanità, che proviene dal dialogo di molte culture. Composizioni originali e improvvisazioni, nelle quali le sonorità jazzistiche si alternano ad atmosfere mediterranee e sudamericane, con toni caldi e dolci, portano le menti verso altri immaginari, fuori dalle mura ospedaliere.

Torino e i libri

In attesa del Salone con il  gruppo facebook “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri”

 

Torino, Maggio: una meta ed una data, il Salone Internazionale del Libro, evento che da ormai più di trent’anni ci trasporta in un’atmosfera diversa dal quotidiano. In quei pochi giorni (dal 10 al 14 maggio) il mondo dei lettori emerge con prepotenza, esce dallo spazio personale per diventare pubblico, visibile e condiviso. Ancora di più quest’anno, perché sarà presente tutta l’editoria italiana, i grandi gruppi e gli editori indipendenti; ci saranno come sempre eventi culturali e presenze importanti. Torinesi e Piemontesi si riconfermano persone di grande sensibilità culturale, e questo viene avvalorato anche dalla presenza, nel gruppo Facebook “Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri” , di un grande numero di iscritti, che pongono la sola Torino fra le prime città d’Italia (con oltre 2300 partecipanti). Una presenza, fra l’altro, molto attiva ed interessata, non solo alle opere di autori storici piemontesi come Luigi Gramegna, Cesare Pavese, Primo Levi, Beppe Fenoglio, Fruttero e Lucentini, per citarne solo alcuni, ma anche agli emergenti contemporanei, troppo numerosi per citarli tutti, che hanno evidentemente trovato un pubblico attento e preparato. Così i lettori piemontesi del gruppo Facebook, con i loro post ed i loro consigli, hanno permesso agli altri iscritti di conoscere autori e libri meno noti, legati al territorio e alle tradizioni della propria cultura. In tutto ciò è evidente ed innegabile che una simile divulgazione, basata esclusivamente sull’esperienza ed i pareri dei lettori, senza alcun interesse editoriale o economico, possa arricchire altri lettori, che potranno conoscere usi, costumi, storia di un territorio altrimenti lontano, grazie ai libri di Alessandro Perissinotto o di Margherita Oggero e di Luca Baggio, senza dimenticare Massimo Gramellini, Alice Basso o Sebastiano Vassalli, e qui mi fermo scusandomi con gli scrittori che non ho citato, suggeriti dagli iscritti al gruppo.Proprio grazie a questi suggerimenti è possibile venire in contatto con realtà poco note, un commento o una recensione possono incuriosire o lanciare un’idea, aprire una finestra su un paesaggio nuovo ma già selezionato, scremato, con indicazioni di letture, generi, ambientazioni che permettono una selezione critica alla fonte. Una selezione però basata su opinioni, gusti, idee di persone non legate al mondo dell’editoria, che esprimono le proprie valutazioni liberamente e senza secondi fini; magari ingenuamente, con semplicità, oppure con grande competenza, ma sempre e solo per amore della lettura. Ho vissuto alcuni anni a Torino, mi è rimasta nel cuore e credo che conoscerla e riconoscerla attraverso le parole dei suoi scrittori potrà essere un viaggio emozionante.

.