CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 734

Il Festival delle Colline

Dedicato alla donna, senza dimenticare l’universo pasoliniano
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Nell’immagine/simbolo che gli artisti torinesi Botto & Bruno hanno regalato alla XXI edizione del Festival delle Colline s’allineano un paesaggio industriale, l’inquinamento e i miasmi, pozzanghere acide in cui non riflette il personaggio dal volto coperto, un ultimo ciuffo d’erba: è il degrado senza se e senza ma, è la nostra storia di oggi, la nostra povertà, è l’aridume che ci circonda. Non abbiamo neppur più una faccia, l’abbiamo persa. Allora, come s’avvicina il teatro, italiano e non soltanto dalla Romania e dalla Francia, dalla Grecia e dallIran e da Israele provengono gli spettacoli, gli artisti sono argentini, somali, tedeschi -, a questo deserto pressoché incolmabile? Sembra che un avvenire sia affidato alle mani e alla sensibilità delle donne, su di esse convergono in maniera quasi totale il pensiero, la scrittura, le messe in scena, le interpretazioni, per descrivere, per sottolineare, per cercare un perché o proporre delle soluzioni. In prima persona, svelandosi, trasmettendo ad altri le proprie esistenze oppure impaginando storie altrui, le disfatte e le speranze, le certezze e forse i sogni.

Si va in scena il 2 giugno, per proseguire fino al 21, con gli aiuti e le collaborazioni dello Stabile torinese Teatro Nazionale e della fondazione Piemonte dal Vivo, della Compagnia di San Paolo, degli Istituti francese e rumeno, della Fondazione per la Cultura Torino e via seguitando e con lospitalità dell’Astra, della Casa Teatro Ragazzi, del Carignano e del Gobetti, quest’anno ampliabile a Fonderie Limone di Moncalieri, a Lavanderia a Vapore di Collegno, a Fabbrica delle “e” e al Caffè Elena che vedrà Giulietta Debernardi e Marco Mazza di Scarlattine Teatro alle prese con “Hamlet Private” scritto e diretto da Martina Marti, un’idea nata nella fredda Finlandia e portata a Torino, un gioco di domande e risposte tra la figura del principe danese, un mazzo di tarocchi e lo spettatore. E’ il via ad un percorso triennale del MiBACT rintracciato e sviluppato intorno alla figura femminile, ha sottolineato ieri alla presentazione Sergio Ariotti, direttore artistico del festival, un indirizzo completato “con una riflessione diffusa sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale e sui contrasti che certe scelte individuali comportano in ambito sociale, sulle difficoltà ad affermarle”. Ventidue titoli ai nastri di partenza, da “Alearga” interpretato e diretto dalla rumena Nicoleta Lefter, dove una donna con lo scandire del tempo s’interroga sulla propria identità e sulla propria esistenza, in un movimento continuo che per lei è vita, a “Roberta cade in trappola” con Roberta Bosetti, dove si fanno i conti con le promesse del passato, tramandateci dalle bobine di un vecchio registratore Geloso; da “Vanja, 10 years after”, uno degli spettacoli più attesi, presentato dagli artisti greci del Blitz Theatre Group, dove i personaggi superstiti di Cecov, chiusi nella grande casa o in un luogo indefinito, ripetono ancora i loro gesti senza tempo, nell’ossessione del vuoto dell’esistenza, a “Un mage en été”, travolgente successo francese, dovuto alla scrittura di Olivier Cadot e interpretato da quello che Ariotti ha definito “il più bravo attore francese della sua generazione”, Laurent Poitrenaux, un moderno Robinson che ha eletto la propria stanza a personale isola, tutto il suo mondo, pronto ogni attimo a cogliere l’essenza del vivere; da “Killing Desmona”, uno sguardo al più celebre femminicidio della storia, con le coreografie e la regia di Michela Lucenti, a “La donna che cammina sulle ferite dei suoi sogni” ovvero Letizia Battaglia fotografa da sempre in prima linea a storicizzare la lotta alla mafia, a “Donne che sognarono cavalli” dell’argentino Daniel Veronese, produzione Sardegna Teatro, in cui la giovane figlia di desaparecidos tenta dolorosamente di ricostruire il passato della sua famiglia.

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Un omaggio a Pasolini si suddividerà tra la proiezione di “Porcile” al cinema Massimo, e gli spettacoli “PPP. Ultimo inventario prima di liquidazione” di ricci/forte, un primissimo piano, un omaggio allo scrittore e alla sua continua ricerca di valori, un ritratto dovuto ad attori italiani, francesi e portoghesi, e “Orgia”, testo teatrale diretto da Pasolini stesso proprio a Torino nel 1968, un’opera dove carnefici e vittime si scambiano i ruoli, dove chi riesce a comunicare lo fa con il solo linguaggio violento del corpo, dove chi rivendica la propria identità lo fa con il travestimento. Certi personaggi in cerca d’identità affollano ancora le recite del festival: “Geppetto e Geppetto”, scritto e diretto da Tindaro Granata (coproduzione Festival delle Colline e Stabile di Genova), una coppia al maschile, Tony e Luca, e la loro voglia di avere fare un figlio, Il lamento di Monica Bacio, ovvero rivendicare il diritto di essere ciò che sentiamo di essere attraverso le parole e le briciole autobiografiche di Lorenzo Fontana, “1983 Butterfly” con la rivisitazione della vita del diplomatico francese Boursicot innamorato nella Pechino degli anni Ottanta del secolo scorso di Shi Pei Pu, poi rivelatosi un uomo. In ultimo, ma non per importanza certamente, “Scende giù per Toledo”, interpretato e diretto da Arturo Cirillo, insuperata testimonianza di Patroni Griffi sui femminielli napoletani.

Elio Rabbione

 

Quando il fashion fa storia e cultura

moda urpMostra organizzata dal Consiglio regionale e presentata nei locali dell’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp)
L’allestimento ha l’obiettivo di favorire la valorizzazione del patrimonio culturale, librario, cartografico e archivistico in un percorso di una trentina di opere realizzate dagli studenti del Liceo artistico Aldo Passoni di Torino.

“Moda e mondo del lavoro – ha dichiarato Eleonora Chiais, docente dell’Istituto europeo di design di Torino (Ied) – è da sempre un binomio fondamentale nella cultura letteraria e cinematografica di tutti i tempi. Dai romanzi di Flaubert all’osannata serie televisiva ‘Sex and the city’, gli abiti sono i veri protagonisti della narrazione. Emma Bovary con mise anonime non sarebbe stata il personaggio che ha affascinato milioni di lettori, così come Carrie Bradshaw non avrebbe fatto la fortuna del telefilm se non avesse indossato le celebri calzature di Manolo Blahnik, simbolo, da sempre, di classe e femminilità”.

Nel corso della presentazione Ausilia Ferraris Passalenti, presidente dell’Associazione Libro amico, ha illustrato le tre classificazioni della moda: lunga, da Coco Chanel alle tendenze hipster e con una spiccata mascolinizzazione degli abiti femminili; breve, perché limitata nel tempo e stagionale, la cosiddetta “tendenza dell’industria fashion”. È stata poi sottolineata l’importanza delle riviste di moda, come principale mezzo di comunicazione, tra creatori e fruitori, delle tendenze, passeggere o durature.

I ragazzi dell’Istituto superiore torinese Passoni hanno utilizzato, per le loro creazioni, materiali di recupero, per promuovere la “cultura del bello” attraverso i libri e la moda. Un fil rouge che unisce l’universo letterario e quello del fashion, coinvolgendo il visitatore in un tripudio di creatività, fantasia e immaginazione, coniugando sapientemente la conoscenza del passato con il messaggio di un futuro più sostenibile.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione di volontariato culturale onlus “Amico libro” e la Fondazione Paolo Ferraris.

La mostra è visitabile, gratuitamente, fino al 18 maggio, con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì: 9-13 e 14-16.

daniela roselli – www.cr.piemonte.it

1° Maggio, fundraising "teatrale" per i giovani

MOSCHETTIERI ASTRAAl teatro astra grande festa con i protagonisti dei tre moschettieri 

 

 Il 1° maggio al Teatro Astra sarà “Grande Festa alla Corte di Francia”: è l’evento di fundraising a sostegno della creatività giovanile organizzato da Fondazione CRT e Fondazione TPE a partire dalle ore 20. Una serata speciale aperta a tutti, al fianco dei protagonisti del kolossal I Tre Moschettieri, tra canzoni, aperitivi, dj-set e musica dal vivo sul palcoscenico. Per l’occasione, Fondazione CRT raddoppierà i fondi raccolti dalle donazioni dei partecipanti, mettendoli a disposizione di spettacoli realizzati dai giovani e rivolti, in primo luogo, ai giovani. La donazione minima è di 20 euro.

 

“La Fondazione CRT – spiega il Segretario Generale Massimo Lapucci – ha affiancato la Fondazione TPE in un percorso di crescita coronato dal successo dei Tre Moschettieri con oltre 10.000 spettatori, dando avvio a progettualità dedicate alle giovani compagnie teatrali e sostenute dai cittadini stessi. Un coinvolgimento che la Fondazione CRT ha incoraggiato con il meccanismo del fundraising, che ha permesso alla Fondazione TPE di costruire un rapporto sempre più stretto e di reciproca fiducia con il pubblico”.

I nuovi appuntamenti del Torino Jazz Festival

torino jazz piazzaIl jazz è stato la più grande novità musicale del Novecento: ha sollecitato artisti e intellettuali a ripensare alcune categorie estetiche occidentali (e non solo)

Realizzato con i main partner Intesa Sanpaolo e Iren, gli sponsor Poste Italiane, Toyota Lexus e Seat Pagine Gialle, il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, i media partner Rai Radio 2 e Rai Radio 3, il TJF 2016 ha come filo conduttore il jazz e le altre arti: teatro, danza, arti visive, cinema, fotografia e letteratura.

Mercoledi’ 27 aprile

Ore 16.00 CINEMA MASSIMO – SALA TRE, VIA VERDI 18

RITMO DIABOLICO/ THE GENE KRUPA STORY

di Don Weis (Usa 1959, 101’, 16mm, b/n)

Un lungo periodo della vita del famoso batterista americano bianco Gene Krupa, da Chicago a New York, dalle prime modeste scritture al successo. Krupa passa attraverso il tunnel della droga e del carcere, fino alla dura risalita nell’orchestra di Tommy Dorsey. Sal Mineo è il protagonista. Ingresso euro 6 (intero), euro 4 – 3 (ridotti)

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Ore 18.00 POLO DEL ‘900 PALAZZO SAN DANIELE, CORSO VALDOCCO ANGOLO VIA DEL CARMINE

NOVECENTO: IL PRIMO SECOLO DEL JAZZ PORTA PALACE COLLECTIVE – AVANGUARDIE

Johnny Lapio, tromba – Giancarlo Schiaffini, trombone – Giuseppe Ricupero, sax tenore – Lino Mei, pianoforte – Gianmaria Ferrario, contrabbasso -Donato Stolfi, batteria – Sarah Bowyer, video performer – L’ensemble, fondato dall’eclettico trombettista torinese Johnny Lapio, vanta tra le sue fila lo storico maestro dell’avanguardia europea Giancarlo Schiaffini. Il concerto ruota su composizioni originali del gruppo di matrice jazzistica e incursioni nell’avanguardia classica da Cage a Bussotti. Il concerto unisce e racconta l’avanguardia jazz e quella eurocolta, spesso vissute in antitesi, ma unite da un legame profondo.

Ore 18.00 BIBLIOMEDIATECA MARIO GROMO, VIA MATILDE SERAO 8/A

JAZZ ON FILM

Presentazione del libro Il jazz-film. Rapporti tra cinema e musica afroamericana di Guido Michelone (Arcana, 2016). Il volume illustra le opere su pellicola (film, corto e lungometraggi) che hanno divulgato il sound dei neri d’America. Un saggio innovativo, unico in Italia, destinato a diventare strumento di consultazione per addetti ai lavori e per appassionati di jazzmusic e di cinema. Dialoga con l’autore il direttore artistico del TJF Stefano

Zenni. Introduce Fabio Pezzetti Tonion (Museo Nazionale del Cinema).

Segue

PERFORMANCE MUSICALE DEL DUO CHIRICOSTA / MIELE – PLAY MONK

Sergio Chiricosta, trombone – Saverio Miele, contrabbasso

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Ore 18.00 CINEMA MASSIMO – SALA TRE, VIA VERDI 18

WHIPLASH

di Damien Chazelle – (Usa 2013, 107’, Hd, col. v.o. sott. it.)

Andrew studia batteria jazz nella più prestigiosa scuola di musica di New York, al primo anno viene notato da Terence Fletcher, temutissimo e inflessibile insegnante che a sorpresa lo vuole nella propria band. Il ragazzo è eccitato dalla possibilità ma non sa che sarà un inferno di prove, esercizi e umiliazioni. Ingresso euro 6 (intero), euro 4 – 3 (ridotti)

Ore 19.00 PALAZZO SALUZZO PAESANA, VIA DELLA CONSOLATA 1 BIS

HOT CLUB TORINO

Alessandro Di Virgilio, chitarra elettrica – Giangiacomo Rosso, chitarra gipsy – Dario Berlucchi, chitarra gipsy – Elia Lasorsa, contrabbasso – Valentina Nicolotti, voce. In occasione della mostra di Mario Giansone, l’Hot Club Torino si esibisce negli spazi allestiti con le opere del grande artista.

Si ringrazia Chiusano Immobiliare

Ore 20.30 CAFÈ DES ARTS, VIA PRINCIPE AMEDEO 33/F

SCAT TO BE BOP QUARTET + GUEST

Aldo Rindone, pianoforte – Davide Liberti, contrabbasso – Paolo Franciscone, batteria – Andrea Scarrone, voce – Danilo Pala, sassofono alto, ospite

Il progetto “scat to be bop”, a cura della cantante Andrea Scarrone, giovane talento del vocal jazz italiano, nasce con l’obiettivo di unire lo strumento

vocale all’improvvisazione di stile be bop. Il repertorio verte in particolare su Charlie Parker, avvalendosi del sax di Danilo Pala, considerato tra i massimi esponenti dell’eredità parkeriana, e riporta sulla scena torinese la magia del pianoforte del M° Aldo Rindone, unita alla ritmica pulsante di Liberti e Franciscone.

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Ore 21.00 TEATRO GOBETTI, VIA G. ROSSINI 8

MONICA DEMURU OTTO STORIE POCO STANDARD

Concerto narrativo con: Monica Demuru, voce – ello Pareti, contrabbasso e voce – Alessandro Marzi, batteria, percussioni e voce – Testo e regia di Annalisa Bianco –Posto unico numerato euro 10

OTTO STORIE POCO STANDARD: Monica Demuru, Raffaello Pareti e Alessandro Marzi, con la regiadi Annalisa Bianco, immaginano, nella estrema semplicità di voce, contrabbasso, batteria e una semplice scenografia, la storia affascinante e sorprendente di alcuni standard. Da Over the Rainbow e Georgia On My Mind a My Favorite Things e Nature Boy. Lo standard è ciò che tutti amiamo, che non possiamo non canticchiare, fischiettare, balbettare, perché è parte di noi, perché ci ricorda l’infanzia o le scoperte dell’adolescenza o le illusioni della giovinezza che ancora resistono. E parte di noi anche se non sappiamo perché. E’ l’epica del ‘900 che dal dopoguerra si afferma tra musica, cinema e letteratura, di un’America dove siamo migrati tutti, in un modo o nell’altro. Ogni standard ha una storia da raccontare e si alimenta con la storia stessa declinandosi in mille e mille mondi, sonori e poetici,

musicali e letterari. Un po’ reading, un po’ concerto, un po’ spettacolo teatrale, questo è un avvincente e affascinante racconto fatto di suoni e parole, elaborato a partire dal libro del musicologo Luca Bragalini, Storie poco standard (EDT).

Ore 22.30 JAZZ CLUB TORINO, PIAZZALE VALDO FUSI

BERND REITER NEW YORK ALLSTARS – FEAT. HAROLD MABERN, ERIC ALEXANDER & DARRYL HALL

Eric Alexander, sassofono tenore – Harold Mabern, pianoforte – Darryl Hall, contrabbasso – Bernd Reiter, batteria – Bernd Reiter, tra i migliori batteristi della giovane generazione, dopo aver collaborato con Steve Grossman e Claudio Roditi ha recentemente costituito questa formazione nella quale spiccano tre star della scena newyorkese. Oggi ottantenne, Harold Mabern è una leggenda del pianoforte. Ha iniziato sulle orme di Phineas Newborn e Ahmad Jamal, e a partire dagli anni Cinquanta ha lavorato con i grandi come Lionel Hampton, Wes Montgomery, Miles Davis, Benny Golson, Sonny Rollins. Completano il gruppo Eric Alexander, tra i più importanti solisti dell’ultimo decennio, e Darryl Hall, un ricercato sideman del panorama jazz internazionale. Info: tel. 011.882.939

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Ore 23.00 MAD DOG TANQUERAY TEN SOCIAL CLUB, VIA MARIA VITTORIA 35 A

OPEN SESSION

Fabio Giachino, pianoforte – Mauro Battisti, contrabbasso – Tony Arco, batteria & guests

Nella cornice elegante e soffusa del Mad Dog, l’esclusivo speak-easy della città, prenderanno il via le jam session del Fringe durante tutto il TJF.

Ingresso su prenotazione: tel. 011.812.08.74

Il Jazz conquista i quartieri

jazz quartieriDa quest’anno il TJF accende i riflettori su alcuni luoghi dove per tutto l’anno si suona jazz o si svolge una attività musicale rilevante

QUARTIIERII IN JAZZ è un progetto speciale nell’ambito di Tutta mia la città per riscoprire luoghi storici della musica a Torino: un calendario di concerti di musicisti di fama nazionale e internazionale che conferma il fermento e la capillarità della rete dei club cittadini.

Quattro quartieri coinvolti e sedi di grande significato simbolico: da 25 anni punto di riferimento della scena musicale torinese; il Capolinea 8, storico jazz club della città in Barriera di Milano, noto in tutta Italia negli anni ’80 per essere stato il luogo cult per tutti i grandi appassionati e il palcoscenico di artisti come, tra gli altri, Chet Baker, BillyHiggins, Cedar Walton, Franco Cerri, Enrico Rava; il Cecchi Point, nuovo polo di aggregazione giovanile nel quartiere di Aurora.  Il passato e il presente si incontrano grazie allo straordinario valore sociale del jazz come strumento di dialogo e di confronto.

Quartieri in jazz, realizzato in collaborazione con l’associazione “Torino Jazz City” e la supervisione artistica del chitarrista Max Gallo, mette in luce alcuni “storici” ritrovi per appassionati e lo fa puntando su grandi jazzisti italiani come Gianni Cazzola, Gigi Cifarelli, Felice Reggio, Alberto Mandarini, Andrea PozzaCarlo Atti e SandroGibellini.

Tutta mia la città: Un nuovo progetto che mira a coniugare le energie e le esperienze dei territori, offrendo un cartellone di appuntamenti di arte, letteratura, musica, teatro, nella convinzione che la cultura possa essere un volano di nuovi investimenti su quelle aree, un’opportunità per far emergere nuove identità su cui scommettere il proprio futuro. Al centro della proposta, le zone più strategiche nell’azione di riqualificazione delle periferie: luoghi fertili e ricchi di realtà culturali sempre più presenti nel panorama cittadino. Un’occasione preziosa per scoprire, in un ideale percorso spaziale e temporale, suggestivi spazi della città spesso poco noti perché ai margini dei circuiti turistici.

 

Organizzato dall’associazione “Torino Jazz City” nell’ambito della rassegna Quartieri in jazz per il TORINO JAZZ FESTIVAL 2016

torino jazz crp

APPUNTAMENTI:

24 aprile

Ore  19.30 – GV PANE E CAFFE’ – CORSO DANTE 118
CHET’S SOUND – FELICE REGGIO QUARTET

Felice Reggio, tromba Massimo Curròchitarra Manuele Dechaudcontrabbasso Daviano Rotellabatteria

Felice Reggio: trombettista, arrangiatore, compositore riconosciuto come una delle migliori trombe europee, presenta “Chet’s Sound”, un progetto dedicato a Chet Baker, con il quale in passato ha avuto il piacere di collaborare.

Organizzato dall’associazione “Torino Jazz City” nell’ambito della rassegna Quartieri in jazz

Ore 22.30 – IL MAGAZZINO DI GILGAMESH, Piazza Moncenisio 13

GIGI CIFARELLI QUARTET

Gigi Cifarelli, chitarra Niccolò cattaneo, organo hammond Yazan Greselin, batteria & guest

Gigi Ciffarelli è un vero modello da seguire per tanti giovani, eletto più volte miglior chitarrista jazz e fusion dalle riviste italiane. Nella sua carriera ha incrociato il suo strumento con i migliori protagonisti internazionali del mondo a sei corde: Bireli Lagrene Pat Metheney, Scott Henderson, Pat Martino, Tommy Emmanuel e Larry Carlton.

Organizzato dall’associazione “Torino Jazz City” nell’ambito della rassegna Quartieri in jazz.

Cena dalle ore 20,00 –   prenotazioni al numero 340.988.34.36

28 aprile

Ore 19.30 – GV PANE E CAFFÈ, CORSO DANTE 118

BOSSA JAZZ /SABRINA MOGENTALE QUARTET

Sabrina Mogentale, voce Max Gallo, chitarra Stefano Profeta, contrabbasso Ivano Maggi, batteria Originaria di San Paolo del Brasile è una delle voci più rappresentative della bossa nova in Italia. Cena e prenotazioni: tel. 011.659.86.88 Organizzato dall’associazione “Torino Jazz City” nell’ambito della rassegna Quartieri in jazz – Ingresso gratuito.

29 aprile

Ore 22.00 – CECCHI POINT, Via Antonio Cecchi 17

JAZZ AL “TEATRO”: MAX GALLO 4ET + ALBERTO MANDARINI

Alberto Mandarinitromba Max Gallochitarra Davide Calvipiano Giorgio Allaracontrabbasso Marco Puxeddubatteria

Max Gallo collabora con musicisti di fama internazionale. Per l’occasione, con il suo quartetto, ospiterà una delle migliori trombe italiane: quella di Alberto Mandarini.

Organizzato dall’associazione “Torino Jazz City” nell’ambito della rassegna Quartieri in jazz.

30 aprile per la giornata Unesco

Ore 22.30 – CAPOLINEA 8, Via Maddalene 42

LA CHITARRA JAZZ

Sandro Gibellinichitarra Max Gallochitarra Roberto Piccolocontrabbasso Gianni Cazzolabatteria

Nella giornata Unesco del jazz si esibirà un quartetto di spessore internazionale al Capolinea 8. Per l’occasione si festeggeranno i sessant’anni di carriera del grande batterista Gianni Cazzola, in un luogo “storico” in cui hanno suonato musicisti di fama mondiale fin dagli anni ’70 come: Chet Baker, Roy Haynes, Franco Cerri e molti altri.

Cena dalle ore 20,30 Info: 349.551.69.22 / www.capolinea8.it

Librolandia ha i nuovi soci: ministeri e SanPaolo

Salone, firmato il protocollo d’intesa: Miur, Mibact e Intesa San Paolo nuovi soci

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Soddisfazione da parte della Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura Giovanna Milella per la firma del protocollo d’intesa che sancisce l’ingresso del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo e del Ministero per l’Istruzione, Università e la Ricerca quali nuovi Soci Fondatori, e per la formale adesione di Intesa Sanpaolo, che entra anch’essa nella compagine quale Socio Fondatore. Ha commentato il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini: «L’ingresso del Ministero deisalone 483 Beni e delle Attività culturali e del Turismo nella Fondazione del Salone del Libro di Torino è l’esito naturale di un lungo processo che tiene conto dell’alto valore culturale del Salone. Stiamo parlando della più importante manifestazione italiana del settore e una delle maggiori a livello europeo, capace di promuovere il libro e la lettura, portando un notevole arricchimento culturale a tutta la società italiana. Un impegno condiviso dal ministero attraverso il Centro per il libro e la lettura (Cepell). Soddisfazione anche per la scelta del Ministro per l’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini di aderire con salone cupolonel’ingresso del Miur. Il sostegno del Mibact insieme a quello del Miur permetterà agli organizzatori di agire con più libertà, autorevolezza e serenità, sviluppando, ancora di più, la proiezione internazionale». Il protocollo rappresenta un traguardo fondamentale nel lavoro compiuto dalla nuova Presidente Giovanna Milella, con il supporto del Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, del Sindaco della Città di Torino Piero Fassino e degliAssessori alla Cultura Antonella Parigi e Maurizio Braccialarghe, per la messa in sicurezza della Fondazione, la costituzione di una solida base societaria pubblico-privata e il ridisegno degli obiettivi del Salone Internazionale del Libro. otto la sua Presidenza lavorerà ora il nuovo Comitato d’Indirizzo chiamato a delineare i futuri assetti del Salone: è composto dai Consiglieri d’Amministrazione SALONE LIBRO XXdella Fondazione Luciano Conterno, Piero Gastaldo e Roberto Moisio, dai rappresentanti del Mibact Rossana Rummo, del Miur Arnaldo Colasanti e di Intesa SanpaoloMichele Coppola. razie a tutto ciò, il 29° Salone che si aprirà il prossimo 12 maggio al Lingotto con la direzione editoriale di Ernesto Ferrero, e verrà presentato martedì 26 aprile alle ore 13.00 alla Fondazione Merz di Torino, parte con i migliori auspici. Anche Unicredit ha espresso la volontà di sostenere come sponsor questa importante edizione. 

(foto: il Torinese)

Da vedere al cinema a Torino

ombra filmLe trame dei Film nel weekend
 
A cura di Elio Rabbione

 


Ave, Cesare! –
Commedia nera. Regia difilm cesare2 Ethan e Joel Coen, con George Clooney, Josh Brolin, Scarlett Johansson e Ralph Finnies. Nella Hollywood degli anni Cinquanta, per conto dei grandi studios giorno e notte si muove Eddie Mannix a proteggere tutti quegli attori che per un motivo o per l’altro egli debba nascondere agli occhi dei divoratori di gossip: il caso più appetitoso e pericoloso diventa il rapimento di un imbranatissimo attore chiamato a ricoprire il ruolo di centurione in un film su Gesù. Durata 106 minuti. (Romano sala 3)

 

Il bambino di vetro – Drammatico. Regia di Federico Cruciani, con Paolo Briguglia e Chiara Muscato. Nella Palermo di oggi, un bambino è messo di fronte alla realtà della sua città. Durata 85 minuti. (Centrale)

 batman superman film

Batman V Superman – Fantastico. Regia di Zack Snyder, con Henry Cavill e Ben Affleck. Come si può mettere in cattiva luce Superman di fronte all’opinione pubblica? Ci pensa un cattivissimo e filosofeggiante (sul Bene e sul Male) Lex Luthor (Jesse Eisenberg) e Batman per un attimo non stenta a credere che il suo collega eroe potrebbe diventare un giorno in un genio del male, pericoloso per l’umanità. Molta avventura che lascia spazio agli attimi dolci tra Superman e Lois Lane, e poi inseguimenti, esplosioni, il pericolo e il terrore che serpeggiano tra la gente. Durata 151 minuti. (The Space, Uci)

 

Brooklyn – Drammatico. Regia di John Crowley, con Saoirse Ronan, Emory Cohen e Domhnall Gleeson. All’inizio degli anni Cinquanta, Eilis lascia la propria terra, l’Irlanda, per andare in cerca di fortuna a New York, dove conosce la nostalgia e l’amore di un giovane italoamericano. Quando sarà costretta a tornare nel proprio paese dopo la morte della sorella, riconoscerà gli affetti per i luoghi e le persone con cui era vissuta e allora sarà difficile prendere la decisione se restare o ripartire per sempre. Dal romanzo di Colm Toìbin, la sceneggiatura e firmata da Nick Nornby. Durata 113 minuti. (Ambrosio sala 3)

 

CACCIATORE FILMIl cacciatore e la regina di ghiaccio – Avventura. Regia di Cedric Nicolas Troyan, con Charlize Theron, Jessica Chastain, Chris Hemsworth e Emily Blunt. La perfida regina Ravenna ha spinto la sorella, la dolce Freya, a trasformarsi in un essere che dal proprio regno di ghiaccio ha bandito ogni sentimento. Ma i giovani Eric e Sara, una volta cresciuti, non potranno rinunciare al loro amore. Durata 114 minuti. (Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Il caso Spotlight – Drammatico. Regia di Thomas McCarthy, con Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Michael Keaton e Lev Schreiber. Una serie d’articoli, un’inchiesta e un premio Pulitzer per un gruppo di giornalisti del “Globe” di Boston – a seguito dell’arrivo di un nuovo direttore, Marty Baron, pronto ad affrontare tematiche importanti e certo non comode – che tra il 2001 e il 2002 misero allo scoperto, dopo i tanti tentativi di insabbiamento da parte del clero e in primis delle alte gerarchie ecclesiastiche, i casi di pedofilia consumatisi in quella città e non soltanto. Oscar per il miglior film. Assolutamente consigliato. Durata 128 minuti. (Massimo sala 3 v.o.)

 codice film

Codice 999 – Azione. Regia di John Hillcoat, con Casey Affleck, Aaron Paul e Chiwetel Ejiofor e Kate Winslet. Michael Antwood è a capo di un gruppo di poliziotti corrotti e senza scrupoli, tenuti in pugno dalla mafia russa. Il prossimo obiettivo è una rapina in banca, in pieno giorno e per il suo raggiungimento Michael crede che la soluzione sia lanciare un codice 999, ovvero quello in atto quando un poliziotto è a terra, per distrarre dal colpo l’attenzione della polizia. Tuttavia le cose potrebbero andare in maniera totalmente diversa. Durata 125 minuti. (Lux, Massaua, The Space, Uci)

 

La comune – Drammatico. Regia di Thomas Vinterberg, con Trine Dyrholm e Ulrich Thomsen. Nella Copenhagen del 1975, una coppia – Erik, professore dio architettura e Anna, giornalista televisiva – decidono di ospitare nella loro grande casa una decina di amici, altre coppie o single, per dar vita ad uno di quei gruppi pieni di libertà che andavano tanto di moda in quegli anni, specialmente nel nord dell’Europa. Ma l’arrivo di una nuova persone manderà in frantumi le regole e le promesse che sino ad allora avevano mostrato di reggere bene. Dall’autore di “Festen” e del “Sospetto”, Orso d’argento alla migliore attrice a Trine Dyrholm alla scorsa Berlinale. Durata 111 minuti. (Nazionale 1)

 

Il condominio dei cuori infranti – Commedia. Regia di Samuel Benchetrit, con Isabelle Huppert, Michael Pitt e Valeria Bruni Tedeschi. Un caseggiato della periferia parigina, bizzarri personaggi ed i loro incontri, un uomo su una sedia a rotelle, un’infermiera del turno di notte, un’attrice avvilita e un giovanotte che può farle ritrovare la gioia di vivere, un’immigrata del Maghreb e un astronauta americana la cui navicella spaziale atterra inaspettata sul terrazzo del condominio. Durata 100 minuti. (Nazionale 1)

 confessioni film

Le confessioni – Drammatico. Regia di Roberto Andò, con Toni Servillo, Connie Nielsen e Pierfrancesco Favino. Un gruppo di ministri dell’Economia delle grandi potenze, sotto la guida del direttore del Fondo Monetario internazionale, è riunito in un lussuoso albergo sulle rive del Baltico. Con loro alcuni ospiti, tra cui il monaco Roberto Salus, irreprensibile e pericolosamente non malleabile. All’indomani di quello che appare come un suicidio ma che potrebbe avere tutti i connotati di un omicidio, come si comporteranno i presenti con le manovre che si sarebbero dovute votare? Dal regista pluripremiato per “Viva la libertà”, anche questa volta affiancato dalla prova eccellente di Servillo. Durata 100 minuti. (Ambrosio sala 1, Eliseo grande, F.lli Marx sala Groucho, Romano sala 2)

 

FILM CORTELa corte – Comedia. Regia di Christian Vincent, con Fabrice Luchini e Sidse Babett Knudsen. Xavier Racine è definito il giudice “a due cifre” poiché non condanna mai a meno di dieci anni di reclusione. E’ chiamato a presiedere in tribunale un processo contro un uomo accusato di aver ucciso la figlia di sei mesi: è lì che rivede tra i giudici popolari Ditte, un’anestesista di origini danesi conosciuta anni prima. Miglior sceneggiatura e Coppa Volpi per l’interpretazione maschile alla Mostra di Venezia. Durata 98 minuti. (Nazionale   2)

 

Criminal – Azione. Regia di Ariel Vromen, con Kevin Costner, Ryan Reynolds e Tommy Lee Jones. L’agente Pope, la cui memoria contiene informazioni importanti, viene assassinato: al capo della sezione inglese della CIA non resta che ricorrere al dottor Franks, che trasferirà la memoria dell’agente nel cervello di Jerico Stewart, un detenuto nel braccio della morte, un uomo incapace di provare alcun sentimento. Durata 117 minuti. (Greenwich sala 2, Ideal, Massaua, The Space, Uci)

 

Hardcore! – Azione. Regia di Ilya Naishuller, con Sharito Copley e Haley Bennett. Henry, mutilato e del tutto dimentico della propria identità, comprende di essere un cyborg, di essere stato “ricostruito” dalla moglie scienziata, di dovere il proprio stato alla ferocia di Akan. Dovrà fuggire e sottrarsi agli agenti di quest’ultimo, ma d’ora in poi potrà anche contare sulla sua forza sovrumana. Durata 95 minuti. (Ideal, The Space, Uci)

 

Land of mine – Drammatico. Regia di Martin Zansvliet, con Roland Moller. Alla fine del secondo conflitto mondiale, sulle coste dello Jutland, i prigionieri tedeschi furono impegnati a disinnescare tutte quelle mine che i nazisti vi avevano posto. Drammi, mutilazioni e morti. Durata 100 minuti. (Greenwich sala 2)

 

Les souvenirs – Drammatico. Regia di Jean-Paul Rouve, con Michel Blanc e Annie Cordy. Rimasta vedova, la nonna di Romain viene accompagnata dai figli in una casa di riposo per anziani. Ne scapperà presto. Spetterà al nipote attraverso piccoli indizi mettersi sulle sue tracce. Durata 96 minuti. (F.lli Marx sala Chico)

 

Il libro della giungla – Avventura. Regia di Jon Favreau. Una nuova versione del romanzo di Kipling, con le avventure del piccolo Mowgli allevato tra un branco di lupi, delle insidie della tigre Shere Khan e della pantera Bagheera, che dovrà riportare il suo protetto nel villaggio degli uomini dove è nato. Anche in versione 3D. Durata 105 minuti. (Ideal, Lux, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Lo chiamavano Jeeg Robot – Fantasy. Regia di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Enzo è un ladruncolo romano che vive di espedienti. Una sera, inseguito dalla polizia, nelle acque del Tevere viene a contatto con un materiale radioattivo che gli conferisce sconosciuti ultrapoteri. Ad Alessia, appassionata di fumetti, piacerà considerarlo come un eroe dei suoi prediletti Manga nella lotta al male sempre in agguato, che questa volta ha le sembianze allucinate dello Zingaro. Opera prima. Durata 112 minuti. (Massaua, Massimo 1, Uci)

 

Kung Fu Panda 3 – Animazione. Regia di Jennifer Yuh Nelson e Alessandro Carloni. Po e suo padre raggiungono il paradiso segreto dei panda, facendo la conoscenza di nuovi personaggi. Ma il super-cattivo Kai minaccia e sconfigge tutti i maestri di kung fu. Dovrà essere Po a prendere in mano la disastrosa situazione e a passare al contrattacco. Durata 95 minuti. (Massaua, Reposi, Uci)

 

Mistress America – Commedia. Regia di Noah Baumbach, con Greta Gerwig e Lola Kirke. Tracy, matricola universitaria trasferita a New York, conosce la sorellastra Brooke, entusiasta e dinamica, di un carattere nettamente opposto al suo. Si lascerà ben presto coinvolgere nella vita e nelle iniziative della sua nuova compagna. Durata 84 minuti. (Greenwich sala 3)

 

Nemiche per la pelle – Commedia. Regia di Luca Lucini, con Margherita Buy e Claudia Gerini. Lucia è una psicologa per animali, Fabiola è a capo di un’agenzia immobiliare. Si detestano ma si troveranno a gestire insieme un problema non indifferente e inaspettato: il figlio che Paolo, l’uomo che è stato ed è il loro punto di contatto, ormai scomparso, ha lasciato solo al mondo. Durata 92 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo rosso, Uci)

 

Nonno scatenato – Commedia. Regia di Dan Mazer, con Robert De Niro e Zac Efron. La nonna, prima di morire, ha espresso un ultimo desiderio: nonno e nipote, le cui vite si sono da tempo separate, dovranno fare un viaggio insieme in Florida. Jason, rampante e solido avvocato in procinto di sposarsi, scoprirà un nonno Dick con una gran voglia di godersi la vita sino all’ultimo. Durata 102 minuti. (Ideal, Massaua, Reposi, The space, Uci)

 

Perfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’eclisse di luna, la padrona di casa decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Eliseo blu, Greenwich, Massaua, The Space, Uci)

 race film

Race – Il colore della vittoria. – Biografico. Regia di Stephen Hopkins, con Stephan James e Jeremy Irons. La storia vera di Jesse Owens, la povertà delle origini, la convocazione alle Olimpiadi del ’36, le quattro medaglie d’oro vinte, la sconfitta di Hitler e del campione che la Germania nazista avrebbe vedere sul podio. Durata 134 minuti. (Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

suffragette23Suffragette – Drammatico. Regia di Sarah Gavron con Carey Mulligan, Helena Bonham Carter e Meryl Streep. Nella Londra di inizio Novecento, sono gli anni della Women’s Social and Political Union, la giovane Maud, fin da bambina al lavoro in una lavanderia, vittima di maltrattamenti e abusi, trovandosi un giorno a perorare la giusta causa dinanzi a Lloyd George in persona, prende coscienza della reale situazione in cui versano le donne e partecipa a scioperi e boicottaggi. Manganellate e arresti, nonché l’allontanamento dalla figlia che un marito insensibile e prepotente darà in adozione ad una coppia, non la distolgono dalla certezza di essere sulla strada giusta. Durata 106 minuti. (Romano sala 3)

 

The Idol – Biografico. Regia di Hany Abu-Assad, con Tawfeek Barhom. Nella tragica realtà di Gaza, è la sorella Nour a sostenere ogni giorno le aspirazioni del più giovane fratello Muhammad. Quando Nour muore, tutti i sogni sembrano annientati. Alcuni anni dopo, l’occasione di poter partecipare all’”Arab Idol” e forse di poterlo vincere, diventa per il ragazzo un fine concreto da non lasciarsi sfuggire. Durata 100 minuti. (Classico)

 

Truman – Un vero amico è per sempre – Commedia. Regia di Cesc Gay, con Ricardo Garin e Javier Càmara. Tomas lascia il Canada dove vive da anni per andare a trovare a Madrid il suo vecchio amico Julian, attore argentino trapiantato nella capitale spagnola. A Julian non resta molto da vivere e uno dei suoi crucci maggiori è la sistemazione del suo cane Truman, per lui quasi un figlio. Il film, un successone in patria, si è aggiudicato ben cinque premi Goya, gli Oscar spagnoli. Durata 108 minuti. (Centrale v.o., Due Giardini sala Ombrerosse, F.lli Marx Sala Harpo)

 

FILM TRUTHTruth – Il prezzo della verità – Drammatico. Regia di James Vanderbilt, con Robert Redford, Cate Blanchett e Bruce Greenwood. Ancora un film di denuncia, come “Spotlight”, ancora un film a salvaguardare la voglia a raddrizzare i torti da parte di certo giornalismo americano. Mary Maper è la produttrice del programma “Sixty Minutes” per la Cbs e al suo fianco ha il celebre anchorman Dan Rather: insieme metteranno allo scoperto il passato di George W. Bush, allora (siamo nel 2005) presidente Usa, colpevole di essersi “rifugiato” anni prima nella Guardia Nazionale al fine di evitare la guerra in Vietnam. Bush venne rieletto e l’indagine, forse condotta in maniera non troppo approfondita, fece colare a picco chi l’aveva voluta e seguita. Durata 121 minuti. (Greenwich sala 2)

 

Un paese quasi perfetto – Commedia. Regia di Massimo Gaudioso, con Fabio Volo, Silvio Orlando e Miriam Leone. Paesino sperduto in terra di Lucania, Pietramezzana e i pochi abitanti che ancora lo abitano tentano di dar vita ad una nuova azienda. Ma ci vuole un medico: e se fosse un chirurgo estetico meneghino, obbligato con mezzi vari e anche poco leciti a stabilirsi lì? Opera prima. Durata 92 minuti. (Reposi)

 

Un’estate in Provenza – Regia di Rose Bosch, con Jean Reno e Anna Galiena. Lea, Adrien e il fratellino Théo lasciano Parigi per la Provenza, per due mesi vivranno con la nonna Iréne. E con il nonno Paul, che essi non hanno mai conosciuto a causa di vecchie incomprensioni familiari. Sarà un’estate diversissima da tutte le altre, in una casa lontana da tutto, senza la luce elettrica, con una cucina tutta speciale: le sorprese per i ragazzi saranno garantite. Durata 105 minuti. (Centrale v.o., Due Giardini sala Nirvana, F.lli Marx sala Chico)

 

Una notte con la regia – Drammatico. Regia di Julian Jarrold, con Sarah Gadon, Emily Watson e Rupert Everett. La sera dell’8 maggio 1945 scoppiò per le strade di Londra la gioia per la fine della guerra e anche le principesse Elizabeth e Margaret non vogliono essere da meno. Difficile sarà convincere il re e la regina e prevenire un irruente pilota della Raf che potrebbe anche suggerire le proprie idee repubblicane. Durata 97 minuti. (Romano sala 1)

 

VELOCE FILMVeloce come il vento – Azione. Regia di Matteo Rovere, con Stefano Accorsi e Matilde De Angelis. Il film si ispira alla figura del campione di corse di rally Carlo Capone e alla sua vita travagliata. Al centro della vicenda la figura della giovane Giulia, abbandonata dai genitori, con un fratellino da proteggere e con quel fratellone ingombrante, tossicodipendente, determinata verso il successo e soprattutto la passione che le permetteranno di ritrovare un riscatto dalla vita passata. Durata 119 minuti. (Ideal, Massimo 2, Reposi, The Space, Uci)

 

ombra filmZona d’ombra – Una scomoda verità – Regia di Peter Landesman, con Will Smith e Alec Baldwin. Nel settembre del 2002, Bennet Omalu, medico nigeriano trapiantato a Pittsburgh, si trova a indagare sulla scomparsa di un campione del football americano, divenendo sempre più convinto che i dolori lancinanti alla testa fossero legati alla sua professione. Del tutto osteggiato, dovrà vedersela con i colleghi e con gli alti ranghi della medicina, tutti cercheranno di mettere in ridicolo le sue convinzioni. Durata 123 minuti. (Reposi, The Space, Uci)

 

 

 

Per il Jazz Festival Roy Paci in piazza Castello

La quinta edizione del Torino Jazz Festival durerà dieci giorni e si svolge dal 22 aprile al 1° maggio 2016

ROY PACI JAZZ

Realizzato con i main partner Intesa Sanpaolo e Iren, gli sponsor Poste Italiane, Toyota Lexus e Seat Pagine Gialle, il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, i media partner Rai Radio 2 e Rai Radio 3, il TJF 2016 ha come filo conduttore il jazz e le altre arti: teatro, danza, arti visive, cinema, fotografia e letteratura. Il jazz è stato la più grande novità musicale del Novecento: ha sollecitato artisti e intellettuali a ripensare alcune categorie estetiche occidentali (e non solo).

IL CONCERTO IN PIAZZA CASTELLO

Roy Paci, tromba, flicorno, direzione – Rodrigo D’Erasmo, Elena Floris, violini – Maria Vicentini, viola – Mattia Boschi, violoncello – Guglielmo Pagnozzi, sassofono contralto, clarinetto – Vincenzo Presta, sassofono tenore, clarinetto – Marco Motta, sassofono baritono, piccolo – Massimo Marcer, Stefano Cocon, trombe, flicorni – Giorgio Giovannini, trombone, trombone basso – Vito Scavo, trombone, mellophone – Giulio Rosa, tuba – Fabio Giachino, piano, fender rhodes – Gabriele Boggio Ferraris, vibrafono – John Lui, chitarre, programming – Gabriele Lazzarotti, basso elettrico – Zeno De Rossi, batteria Itaiata De Sà, percussioni – Produzione originale Torino Jazz Festival

“Sono felice di ritornare al TJF con un progetto diverso, questo fa parte della mia natura di musicista che non conosce barriere. Ad accompagnare la mia Orchestra del Fuoco ci sarà Hindi Zahra che io considero una cantante unica, con una versatilità eccezionale e un grande senso dell’ensemble. Usa la voce come se fosse uno strumento musicale e questo non è affatto scontato. L’incontro fra la sua voce e l’orchestra sarà uno spettacolo da non perdere.” Roy Paci.

ROY PACI, trombettista, compositore, arrangiatore e cantante, non ha bisogno di presentazioni. Si è esibito al TJF nel 2013 con il suo progetto CorLeone. Creata da Paci nel 2012, l’Orchestra del Fuoco, composta da musicisti scelti per la loro capacità di spaziare tra i generi, si è esibita per la prima volta in occasione dell’accensione della Fòcara, il falò più alto del Mediterraneo con i suoi venticinque metri di diametro e trenta di altezza, per i festeggiamenti di S. Antonio Abate a Novoli, in provincia di Lecce. Fuoco, dal greco phos, ossia luce. Fuoco caldo come le impetuose percussionie la combustione innescata da fiati squillanti e ritmiche fiammanti. Un’orchestra capace di scaldare i cuori, di trascinare lo spettatore in un vortice danzante degno del fuoco.

HINDI ZAHRA I critici francesi che ne hanno decretato il successo la chiamano «la Patti Smith del deserto»; ma a parte la somiglianza fisica e un comune spirito rock, le muse che ispirano HINDI ZAHRA spaziano dalla musica tradizionale berbera della sua terra d’origine a quelle indiane ed egiziane, fino al rock psichedelico, al reggae, al soul, in uno stile che altri hanno definito un «blues del deserto».

Nei Quartieri Militari di Juvarra il Polo del Novecento

Polo-del-9002E’ uno spazio pubblico di incontro, studio e ricerca, in tutto nove chilometri di documenti, circa 300.000 libri, 130.000 fotografie, 53.000 audiovisivi tra film e documentari, 900 fondi archivistici, migliaia di manifesti, 400.000 file digitalizzati

Nel complesso architettonico settecentesco dei Quartieri Militari di Filippo Juvarra nasce  il Polo del Novecento. E’ uno spazio pubblico di incontro, studio e ricerca, in tutto nove chilometri di documenti, circa 300.000 libri, 130.000 fotografie, 53.000 audiovisivi tra film e documentari, 900 fondi archivistici, migliaia di manifesti, 400.000 file digitalizzati. Il Polo del ‘900 è presieduto da Sergio Soave, i soci fondatori sono Regione Piemonte, Comune di Torino e Compagnia San Paolo. la fondazione bancaria ha stanziato circa 7 milioni di euro, di cui 5 per il restauro e due  per l’allestimento, ai quali si aggiungono per il programma 1 milione per il 2014, 1,6 per il 2015 e per il 2016. «Il Polo del Novecento agevola la conoscenza della memoria in una dimensione condivisa. È una sfida culturale, un’operazione ambiziosa», spiega il sindaco di Torino, Piero Fassino. «Un progetto – commenta il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino – che è passato attraverso amministrazioni comunali di segno politico diverso, sarà un luogo di attrazione nazionale e internazionale». Gli enti culturali, dai 12 iniziali (come le fondazioni Gramsci e Vera Nocentini, Istituto Salvemini e Centro Studi Gobetti) che hanno conferito il loro patrimonio, sono passati a 19. Ogni anno giungeranno 600.000 euro dalla Compagnia, 300.000 dalla Regione Piemonte e 300.000 dal Comune di Torino.

IL JAZZ, L’EGIZIO, IL POLO DEL ‘900. TORINO FA IL TUTTO ESAURITO

Le ragioni di questo riscontro stanno in larga misura nella ricchezza dell’offerta culturale che la nostra città sa mettere in campo
JAZZ TORINO

Abbiamo scritto in un altro articolo pubblicato sul “Torinese” della nutrita presenza di turisti in città, in questo lungo ponte del 25 aprile. La conferma ci giunge dall’assessore alla Cultura, Turismo e Promozione del Comune, Maurizio Braccialarghe. ” Torino è stata pacificamente invasa da una moltitudine di turisti: i dati della Confesercenti parlano di un’occupazione degli hotel pari al 95%. Le ragioni di questo riscontro stanno in larga misura nella ricchezza dell’offerta culturale che la nostra città sa mettere in campo. Il primo motore dell’attrattività di questi giorni è il successo della quinta edizione del Torino Jazz Festival, accanto al quale troviamo gli straordinari risultati che il Museo Egizio sta registrando dopo la ristrutturazione avvenuta lo scorso anno”, dice l’assessore.

jazz torino 2

” La grande novità di questo fine settimana è poi la nascita del Polo del ‘900, museo dei musei sul secolo breve, centro culturale che anima le giornate del 71^ della Liberazione facendo vivere nella contemporaneità la nostra storia. Torino scommette e rilancia sempre sulla cultura come passione collettiva – conclude Braccialarghe – perché questa è crescita civile, sociale ed economica per disegnare il futuro del nostro Paese.”