CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 732

"Salvare le penne", mostra di pace che parla di guerra

penne alpiniDALL’8 AL 15 MAGGIO IL PALAZZO DELL’ENOFILA DI ASTI DIVENTA POLO CULTURALE. FOCUS SULLA FIGURA DELLA DONNA DURANTE LA GRANDE GUERRA, FOTOGRAFIE, FUMETTI, GIORNALI SATIRICI, MOTO D’EPOCA

Salvare le penne – iconografia e reperti tra amori e trincea” è il titolo di una delle mostre che saranno ospitate al Palazzo dell’Enofila nei giorni della 89ª Adunata Nazionale degli Alpini in programma dal 13 al 15 maggio ad Asti. L’Enofila, in corso Felice Cavallotti 45, si trasforma in un polo culturale: sarà inaugurato domenica 8 maggio alle 16.

La mostra “Salvare le penne nere” è articolata su due piani per una superficie di 1500 metri quadri e curata da Dino Aloi con varie collaborazioni. Ha il Patrocinio della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia.

L’esposizione, mostra di pace che parla di guerra con il dovuto distacco del tempo, è frutto di una ricerca condotta su giornali satirici del periodo bellico 1914/1918 italiani, inglesi, francesi e tedeschi. Saranno esposti in originale oltre un centinaio di questi fogli, spesso realizzati direttamente dalle armate, con taglio propagandistico e ironico.

“La mostra, sin dal titolo, vuole essere ironica – spiega il curatore Dino Aloi -. Salvare le penne infatti ha una triplice valenza che passa dal “portare a casa la pelle” al più esplicito “salvare coloro che hanno disegnato la guerra da testimoni” per arrivare al contestualizzato “salviamo tutto ciò che sono e hanno rappresentato gli alpini, un corpo amato e benvoluto da tutti”.

Particolare attenzione viene data alla figura della donna a livello internazionale durante il conflitto, analizzando i diversi ruoli, da quello di madre a quello di moglie, da quello della donna soldato a quello della donna al lavoro, senza dimenticare aspetti quali il doppio senso a sfondo sessuale di alcune vignette satiriche e quello dei profitti di guerra.

Di taglio storico e didattico, la mostra è composta da oltre 400 pezzi, tra preziosi cimeli, divise, moto d’epoca e disegni satirici, articolati in 15 sezioni.

La croce rossa nel disegno internazionale

Disegni satirici che vedono come soggetto il lavoro della Croce Rossa e delle crocerossine.

Gli alpini nella Grande Guerra

Una selezione di alcune tra le migliori tavole pubblicate sui giornali che testimoniano la grande vicinanza agli alpini.

Giuseppe Novello: la guerra è bella ma è scomoda

Alcune tavole del grande disegnatore estratte da uno dei suoi libri più crudi e dissacranti. Una sorta di memoria di guerra rappresentata da chi è stato sul fronte vestendo la divisa degli alpini, cogliendo nello stesso tempo gli aspetti divertenti e i drammi.

Oggetti e divise della prima guerra mondiale

Materiale proveniente da Enrico Trinchero (Museo dell’Alpino). Dai cappelli agli elmi dei soldati passando per lanterne, piccozze, pinze e altri oggetti tipici della trincea. Molto interessanti alcune casse: erano utilizzate sia per le munizioni che per vettovagliamenti, ma anche come scrittoi.

Paul Iribe: la danza macabra

Tavole realizzate dal grande artista francese molto attivo durante la prima guerra mondiale. Sodale con Jean Coteau con cui condivise l’esperienza del raffinatissimo giornale Le Mot, collaborò anche con Le Rire Rouge e con La Baïonnette da cui sono tratti questi disegni pubblicati nel numero speciale “La danza macabra”.

Adriana Bisi: la donna che disegnò la guerra

Nel momento in cui Mussolini abbandonò la direzione del giornale L’Avanti per fondare il suo Il Popolo d’Italia, sottotitolato sempre quotidiano socialista, chiamò tra gli altri a collaborare con le sue preziose vignette Adriana Bisi, importante pittrice del periodo e cugina di Umberto Boccioni, che fu tra i primi aderenti al manifesto futurista di Marinetti. Adriana Bisi è l’unica vignettista del periodo e al tempo si scrisse: “È così brava che sembra un uomo”. Davvero ancora lontana l’idea del femminismo.

Louis Raemaekers: la tragedia della guerra

Grande disegnatore e pittore di origine olandese fu protagonista con le sue splendide opere che girarono l’Europa per approdare poi negli Stati Uniti. Fu tra i più accesi autori nella ferma condanna dell’invasione del Belgio da parte della Germania, raccontando i fatti con realismo e grande senso del drammatico. Le sue opere conservano oggi immutata freschezza. Le immagini scelte sono sempre inerenti la figura della donna.

L’immagine della donna durante la Grande Guerra

130 immagini per raccontare come la donna fosse vista nei primi anni del Novecento. Articolata a sua volta in sottosezioni che mettono in parallelo momenti di vita quotidiana vissuti nelle varie città europee con grandi parallelismi e modus vivendi similari. Da osservare come la figura della donna soldato compaia solo in Inghilterra (oppure presa in giro dai disegnatori tedeschi) mentre in Francia si realizzino disegni delle donne al lavoro con orgoglio e fierezza nazionale.

Moto d’epoca

Curata dall’Associazione Alpini motociclisti e coordinata da Aldo Bergoglio, vengono presentate nella sezione 14 moto d’epoca che, partendo dalla grande guerra, arrivano sino al secondo dopoguerra. Tutte le moto sono corredate da una scheda che permette di apprezzarne la storia e le particolarità d’uso.

Omaggio alle penne dalle penne di artisti contemporanei

Un piccolo omaggio alle penne nere ricco di affetto con tavole di una ventina di artisti contemporanei selezionati tra cui Lido Contemori, Gianni, Chiostri, Marco De Angelis, Alessandro Palex Prevosto, Emilio Isca, Danilo Paparelli, Giuliano Rossetti e il fotografo Mario Di Lorenzo che propone alcuni set fotografici realizzati con personaggi minuscoli. Esilarante l’insieme delle opere, senza mai perdere di vista il ruolo determinante degli alpini raffigurati nelle missioni di pace e nelle operazioni legate a calamità naturali.

Rugantino: l’epica della propaganda durante la guerra

Trisettimanale romano inviato al fronte e molto letto in particolare dai soldati laziali. Rugantino assolve bene il compito di tenere alto il morale delle truppe pubblicando lettere e poesie dei soldati, articoli che cercano di fare il punto della situazione e grandi tavole che raccontano, secondo una logica epica e propagandista, le gesta eroiche dei nostri soldati al fronte. Grazie a questo giornale possiamo avere chiara una successione di fatti e di conquiste illustrate da bravi disegnatori che cercano di esprimere al meglio la situazione sui campi di battaglia.

Da Caporetto alla Vittoria: come nasce un fumetto storico

Uno straordinario fumetto realizzato appositamente per l’occasione della 89° Adunata di Asti. Scritto da Walter Riccio con le matite di Giulia Massaglia, la regia e le chine di Luigi Piccatto e la Consulenza storica di Aldo A. Mola, si narra la storia di un alpino con delicatezza e forza nello stesso tempo. Emozionante e avvolgente, il fumetto completo è messo in vendita nei giorni dell’Adunata mentre in mostra sono esposti i passaggi fondamentali che portano alla nascita di una storia a fumetti, partendo dallo storyboard e dallo studio di posizioni per arrivare al ripasso a china e alla colorazione. Sono comparate alcune tavole viste prima a matita e poi in definitiva soluzione.

In guerra con l’impero Ottomano

Una sezione per raccontare un aspetto meno conosciuto della guerra ovvero quello che riguarda l’Impero Ottomano. Molte sono le vignette francesi del periodo che danno bene l’idea che giornali come Charlie Hebdo non nascono per caso, ma sono figli di una cultura antica molto legata alla libertà di espressione che non teme di esprimere posizioni ideologiche talvolta molto ruvide, sempre connesse a sarcasmo e ironia. La propaganda legata al fatto delle nazioni in guerra inasprisce e accentua maggiormente questo aspetto.

Giornali in trincea

Una carrellata dei principali giornali satirici usciti durante il conflitto, dalle posizioni socialiste de L’Asino di Gabriele Galantara al giornale interventista Numero che ospita alcuni tra i maggiori disegnatori del momento come Golia, Tofano, Musini e Carlin. Molti i disegni tratti da fogli di trincea come La Tradotta, La Ghirba e la Giberna, affiancati da disegnatori dei tedeschi Fliegende Blätter e Lustige Blätter colto nei numeri di guerra. Per l’Inghilterra viene preso in considerazione Punch, tra i fogli di satira più conosciuti al mondo, mentre la Francia ha in evidenza giornali come Le Rire Rouge, La Baïonnette e le Mot. Autori indimenticabili come Scalarini, Brunelleschi e Sacchetti danno il loro importante contributo a queste riviste. Per la neutrale Spagna sono esposte tavole di Apa.

Documenti e foto provenienti dall’archivio del generale Stefano Lombardi

Fotografie a uso interno dell’esercito, fogli di comando e telegrammi personali fanno di questa sezioni una delle più interessanti a livello storico. I documenti rendono bene la dimensione dello stato di guerra vista in prima fila per via dell’incarico che ricopriva il generale.

Nell’ambito dell’esposizione l’attore Aldo Delaude leggerà alcune lettere dal fronte.

Altre mostre saranno inaugurate all’Enofila in occasione dell’Adunata degli Alpini: “Noi Alpini“, una mostra di fotografie con 170 immagini scattate a metà degli Anni Sessanta da Enzo Isaia, allora sottotenente e fotografo dilettante di 22 anni, che compongono un interessante ritratto della vita quotidiana degli Alpini. Si racconta l’esperienza dei giovani dal primo ingresso in caserma, passando per l’addestramento, i campi invernali ed estivi, il congedo e le Adunate Ana. La presentazione e le didascalie sono state curate da Giulio Bedeschi, autore di “Centomila gavette di ghiaccio”.

Sempre le fotografie di Isaia sono protagoniste di “Colori e sfumature di paesaggi monferrini Patrimonio dell’Umanità UNESCO”: 200 fotografie sui paesaggi del Monferrato. Nato a Pordenone, Isaia è specializzato nella fotografia pubblicitaria con particolare vocazione per i grandi still life – moto, automobili, autocarri, trattori, macchine movimento terra, treni, navi e aerei – per oltre dieci anni è stato fotografo ufficiale delle vetture Ferrari e Maserati. Ha sempre coltivato spazi per ricerche personali su ritratto, reportage, architettura e paesaggio. Tra le sue mostre itineranti, Noi Alpini è quella che riscuote maggiori consensi: esposta in 23 città, ha avuto ben 80.000 visitatori.

E ancora la Mostra della Federazione internazionale dei Soldati di Montagna a cura della Sezione Ana di Bergamo e quella su Bozzetti, manifesti e medaglie dell’Adunata di Asti a cura di Renato Valentini.

Le mostre saranno visitabili fino a domenica 15 maggio con apertura dal 9 al 12 maggio al mattino con visite riservate alle scuole e, dal 13 al 15 maggio, con orario 9-23

 

Astrosamantha e gli altri ospiti di Arena Bookstock

CRISTOFORETTIDa Samantha Cristoforetti che debutta come scrittice per bambini ad Antoine Leiris, l’uomo parigino che ha detto ai terroristi che gli hanno ucciso la moglie «Non avrete il mio odio». Dalle popstar Benji & Fede agli Youtuber Alberico De Giglio e Antony Di Francesco fino alla sezione Crossover dedicata al fumetto con StainoSilverZerocalcareLeo Ortolani e Sio. Tutti i nomi del programma per il grande pubblico al Bookstock Village.

Il rifiuto di odiare, il desiderio di trovare una via alla convivenza pacifica sono i temi e i sentimenti alla base dell’incontro con Antoine Leiris, salito all’onore delle cronache per una coraggiosa lettera indirizzata ai terroristi che hanno ucciso sua moglie negli attentati del novembre scorso a Parigi, che presenterà il suo libro testimonianza in uscita per Corbaccio e di quello con Dorit Rabinyan, accompagnata da Ferruccio De Bortoli, che presenta il suo romanzo Borderlife (Longanesi), censurato dal governo di Tel Aviv, nel quale racconta l’amore impossibile tra un’israeliana e un palestinese.

Il focus sulle Culture e letterature del mondo arabo porta in dote alla programmazione degli spazi del Bookstock Village una serie di appuntamenti capaci di rispecchiare i contradditori e sfaccettati aspetti della condizione dei giovani stranieri o degli italiani di seconda generazione e del loro percorso (sia esso fisico, nella dolorosa esperienza dell’espatrio, o culturale, nel tentativo di definirsi e realizzarsi in contrapposizione a un universo violento e inospitale come quello dell’integralismo fanatico e con le difficoltà di coordinarsi a quello dell’Occidente che invece accoglie e respinge allo stesso tempo).

Assieme a quelle di Shady Ahmadi e Chaima Fathi, ascolteremo le vive voci di Karim Franceschi, il partigiano anti-Isis, unico italiano ad aver partecipato alla liberazione di Kobane, che racconterà la sua storia a partire dal libro pubblicato per Rizzoli, e delle giovani portavoce di alcune associazioni islamiche di Torino, che testimonieranno il loro impegno sul terreno dell’integrazione, della convivenza e dellapartecipazione attiva alla vita e al discorso pubblico, in un appuntamento in collaborazione con il Concorso Nazionale Lingua Madre e la Città di Torino, con cui hanno siglato un Patto di Condivisione. Guardando alla sponda opposta del Mediterraneo, Giuseppe Catozzellapresenterà il suo romanzo Il grande futuro (Feltrinelli), la parabola moderna di Amal, un giovane somalo costretto a confrontarsi con la violenza del mondo.

Voci di donne combattenti, da Capo Verde al confine tra Libano e Siria alla Repubblica democratica del Congo, in Ms Kalashnikov: il viaggio della giovane fotoreporter di guerra di Sunday Times, Le Monde, Der Spiegel e Internazionale Francesca Tosarelli, scritto con Wu Ming 5(Riccardo Pedrini). Una speciale attenzione è riservata alla tragica realtà dei viaggi attraverso il mare dei minori non accompagnati: ascolteremo in un incontro coordinato da Fabio Geda le storie di Remon, il giovane egiziano protagonista del romanzo di Francesca Barra(Garzanti), di Alì Ehsani (Feltrinelli), ragazzo partito da Kabul e ora studente universitario a Milano, e Alì Issa Hakouma accolto a Torino dal progetto Nomis, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo.
Una fittissima agenda di appuntamenti è dedicata al mondo del sapere scientifico, con ospiti internazionali e rappresentanti di istituzioni da sempre impegnate nella ricerca e  divulgazione  di questo dominio della conoscenza: Samantha Cristoforetti, scienziata e astronauta, la prima italiana a partecipare a una missione sulla stazione orbitante internazionale, presenterà il suo libro per bambini in uscita per Feltrinelli;Christophe Galfard, fisico francese che ha lavorato con Stephen Hawking e Carlo Rovelli, affiancato da Antonio Pascale, terrà una lezione sui misteri dell’universo, a partire dal suo libro per Bollati Boringhieri. Marco Malvaldi parlerà delle insospettabili corrispondenze tra pensiero scientifico e letteratura con il suo libro per Rizzoli e Mario Tozzi, giornalista e divulgatore televisivo, interverrà alla presentazione del libroArtico, un mondo che cambia del Cnr. Ancora, l’archeologia, che ha la sua casa da più di due secoli al Museo Egizio di Torino, sarà di scena con il suo direttore Christian Greco, che racconterà al pubblico il museo del futuro e il l’avventuroso mestiere dell’archeologo.
L’IIT, Istituto Italiano di Tecnologia e il Politecnico di Torino nell’incontro Il futuro è già qui ci racconteranno i più spettacolari traguardi della loro ricerche per uno sviluppo sostenibile.
E infine l’appuntamento organizzato dalla Compagnia di San Paolo nell’Arena Bookstock: giovedì 12 maggio alle ore 17.30 Einstein pubblico, Albert privato. Le visioni di un genio ribelle, con Vincenzo Barone e Piero Bianucci.

Salmo in concerto all'Hiroshima Mon Amour

salmoNon delude i fan il rapper sardo, alla sua undicesima tappa dell’Hellvisback tour, per la presentazione dell’omonimo disco, disco di platino ad aprile. Sold out da marzo, l’Hiroshima Mon Amour ha ospitato ieri sera l’affollatissimo show, che ha visto l’artista calcare il palco tra le sonorità hardcore, hiphop e la rivisitazione in chiave moderna del rock, suggerita dal titolo stesso dell’album, ed il cui spirito è certamente incarnato dalla rottura degli schemi e dalla libertà e dall’originalità espressiva che gli sono propri. A chiusura del concerto, inoltre, l’anteprima del video di Peyote, bonus track di Hellvisback, nella quale Salmo discorre con un ipotetico produttore discografico, che cerca di comprimerlo negli schemi del mercato.

 

Veronica Bosco

 

“Vestire la letteratura. Storia e design dei caratteri tipografici”

Incontro con Enrico Tallone stampatore ed editore in Alpignano

tallone

L’Officina di Incisione e Stampa ‘Il Brunitoio’ nell’ambito della mostra “Visione e Preghiera: Carte e Altre Carte” di Guido Peruz presso la sala esposizione “Panizza” di Ghiffa (VB) sabato 14 maggio 2016 alle ore 17.30 proporrà un incontro con l’editore e stampatore Enrico Tallone. Il tema dell’avvicendarsi e dei ritorni degli stili dei caratteri usati nell’editoria dal Quattrocento al Novecento sarà trattato e discusso basandosi su una poesia composta a mano e impressa tipograficamente con una trentina di significativi caratteri di cassa dell’archivio dell’Editore. Enrico Tallone tiene in vita l’officina tipografica più antica del mondo fondata dal padre Alberto nel 1938. “Il suo insegnamento più importante è stato il concetto umanistico dell’estetica: il bello è il buono, dove c’è bellezza c’è contenuto, quindi civiltà.” Presso la sua tipografia di Alpignano (Torino), stampa a mano con caratteri mobili su carte morbide di puro cotone e pubblica titoli della letteratura classica, utilizzando una grande varietà di caratteri come il’Tallone’ ‘Il Garamond’ o il ‘Caslon’. I volumi della casa editrice Tallone sono composti presso l’omonima tipografia di Alpignano (Torino) interamente a mano,su carte morbide di puro cotone, riservandola ai titoli della letteratura classica,utilizzando i caratteri ‘di cassa’ tratti dai punzoni originali incisi direttamente da grandi artisti, quali Nicholas Kis (1650–1702), William Caslon (1693-1766) e, nel Novecento, Henri Parmentier e Charles Malin, che conferiscono alla stampa tipografica un fascino e una forza espressiva prossima a quella della calligrafia, in grado di esaltare il contenuto del libro. “Il libro è un oggetto straordinario – afferma Enrico Tallone – ,  il solo in grado di contenere materia che si trasforma in spirito: è l’affascinante alchimia che porta l’occhio a cogliere segni portatori di idee. Noi continuiamo con la stampa a mano non per folclore, ma perché è la tecnologia migliore per la chiarezza di lettura: è il nostro modo per essere ancorati al presente”. Una “modernità” che affonda le radici nella storia e che offre la “cifra” culturale  di questa famiglia di artigiani, abituata all’odore dell’inchiostro.

Marco Travaglini

Ponte Vittorio Emanuele tra storia e pittura

La pittrice Carla Gamba, appassionata di vedute torinesi, ha reso una bella immagine del ponte Vittorio Emanuele cogliendo l’atmosfera, la luce, i colori che l’avvolgono, i riflessi sull’acqua, con immediatezza impressionistica
ponte vittorio

Voluto da Napoleone durante l’occupazione francese per sostituire la costruzione quattrocentesca danneggiata dalla piena del Po del 1706, il nuovo ponte rese necessario l’abbattimento della chiesa barocca dei SS Marco e Leonardo prestigiosa opera del Vittone, in compenso favorì il collegamento di Piazza Vittorio con la Gran Madre e la zona collinare. All’inaugurazione nel 1810 furono murati nel pilastro centrale medaglie e monete commemorative delle campagne napoleoniche e un campione d’argento del metro, simbolo della recente applicazione del sistema metrico decimale. Al ritorno dei Savoia Vittorio Emanuele si oppose alle richieste di abbattimento volute per simboleggiare la caduta dell’occupazione francese; il ponte cambiò la denominazione di “Ponte sul Po” col nuovo nome del Re Sabaudo.

 

Giuliana Romano Bussola

Il fantasma di Mozart

 mozart1Ed è forse proprio la “città dei quattro fiumi”, la capitale sabauda collocata ai vertici dei due triangoli magici esoterici, la vera protagonista del racconto, persa fra le nebbie e le vie coperte di foglie morte in un autunno che pare un tramonto infinito

In Borgo Po, quella sera, la luna era sorta tre volte. Una prima volta tutta spostata a levante, bassa sulla nebbia sottile del fiume che passava silenzioso sotto il ponte della Gran Madre di Dio… Era una bella sera di primo ottobre e l’aria ancora tiepida si stendeva dolcemente materna sugli ippocastani dei viali cittadini e sui vecchi tetti di tegole annerite dal tempo”. Così inizia “Il fantasma di Mozart”, romanzo scritto dalla germanista Laura Mancinelli e pubblicato qualche anno fa da Einaudi. Un racconto breve che trae origine da un fatto realmente accaduto alla scrittrice, dove le parole assumono la leggerezza lieve e mozartdelicata della musica stessa del grande compositore austriaco, sullo sfondo di una Torino magica e vagamente inquietante. Ed è forse proprio la “città dei quattro fiumi”, la capitale sabauda collocata ai vertici dei due triangoli magici esoterici, la vera protagonista del racconto, persa fra le nebbie e le vie coperte di foglie morte in un autunno che pare un tramonto infinito. I protagonisti, dei quali non si fa mai cenno al nome ( solo del cane, il volpino di Lei, si conosce il nome proprio: Pulce!) , lasciandone l’identità avvolta in un alone di mistero, sono immersi in situazioni che a volte sfumano nel surreale, e il romanzo sviluppa un intreccio avventuroso senza che venga mai meno il divertimento. Del resto, che fareste voi se un anonimo vi telefonasse a casa e, senza mai dire una parola, vi facesse ascoltare un’aria, una sonata, una sinfonia del repertorio mozartiano?  Non un fatto isolato ma quasi un appuntamento quotidiano, mozart2dove dalla cornetta del telefono escono i pezzi più famosi del genio salisburghese , a cominciare dalla Serenata Haffner, per proseguire con il Don Giovanni, Le nozze di Figaro, il Flauto magico, il K 334 e per finire la Messa da requiem. E’ ciò che accade alla protagonista femminile del romanzo della Mancinelli che s’ingegna ad attuare una serie di contromosse per smascherare il “fantasma”.Da questo strano avvenimento prende il via la narrazione e, abbandonati i castelli medioevali, l’autrice dei Dodici abati di Challant , imbastisce la sua storia  con Lui , Lei e il cane all’inseguimento degli eventuali sospettati delle telefonate, anonimamente convocati nell’atrio spettrale dell’Antonelli, fin quando il racconto ha una svolta. E un altro Lui, sempre anonimo, amante di papiri greci, che li fa incontrare con la leggenda del testo dell’ultimo dialogo di Platone, conservato dai monaci di Novalesa, nel quale il filosofo sconfessa tutte le sue teorie. Una storia ad intrecci, godibile, con due punti fermi, a fondersi insieme, compensandosi a vicenda: Mozart e Torino. E qui vale la pena riannodare la storia vera di questo rapporto. Durante il primo – e più lungo –  dei tre viaggi che Mozart padre e figlio intrapresero in Italia, la visita a Torino durò diciotto giorni, dal  14 al 31 gennaio 1771. Leopold Mozart e il figlio Wolfgang presero alloggio alla Locanda della Dogana Nova (oggi Hotel mozart dogana vecchiaDogana Vecchia, il più antico albergo della città , in via Corte D’Appello 4,), situata nella “Contrada dell’Albero Fiorito”. Accompagnato dal genitore, il giovane Mozart assistette al Teatro Regio, “uno dei più grandi e belli d’Europa”, alla rappresentazione dell’opera “Annibale in Torino” di Paisiello. Nonostante la riservatezza della nobiltà e della cultura sabauda, i Mozart riuscirono a frequentare alcuni salotti buoni tra cui quello dei marchesi Saluzzo di Paesana che li accolsero a Palazzo in via della Consolata. Non è certo che Mozart si sia esibito in quelle stanze ma è sicuro che a Torino – il 27 gennaio di quell’anno – il giovane Wolfgang Amadeus festeggiò il suo quindicesimo compleanno, probabilmente alla locanda dove alloggiava. Più che probabile, quindi, che nella città magica per eccellenza, il suo fantasma abbia trovato il modo di far avvertire la sua presenza e, visto il personaggio, accennare a qualcuna delle sue arie da concerto più famose.

 

Marco Travaglini

 

Tutti i film nelle sale di Torino

LE TRAME CINEMATOGRAFICHE
 FILM CINA
A cura di Elio Rabbione

 

Al di là delle montagne – Drammatico. Regia di Jia Zhang-Ke, con Zhao Tao, Yi Zhang e Jing Dong. Alla fine dello scorso millennio, una ragazza cinese di Fenyang viene corteggiata allo stesso tempo da Zhang, proprietario di una stazione di servizio, e da Lianzi, umile minatore. Sceglierà il primo, se ne separerà, verrà privata di quel figlio che il padre ha voluto chiamare Dollar e che ha fatto crescere in Australia. Anche un figlio che, in un futuribile 2025, vorrà ritrovare la madre e la Cina. Ancora una drammatica denuncia verso una società sempre più pronta a inseguire il denaro e la ricchezza da parte dell’autore di “Still life”, Leone d’Oro a Venezia dieci anni fa. Durata 131 minuti. (Nazionale sala 2)

 

Benvenuti… ma non troppo – Commedia. Regia di Alexandra Leclère, con Josiane Balasko, Valerie Bonnéton e Didier Bourdon. E’ un inverno freddissimo a Parigi e il governo obbliga, come tutti i parigini, i proprietari di un signorile palazzo del sesto arrondissement di ospitare i senzatetto. Una portinaia che inneggia a Le Pen, la coppia di destra, quella di sinistra che finisce col rivelarsi peggio della prima… La convivenza non facile porterà tutti quanti ad essere migliori? Durata 106 minuti. (Ambrosio sala 1, F.lli Marx sala Groucho)

 

CACCIATORE FILMIl cacciatore e la regina di ghiaccio – Avventura. Regia di Cedric Nicolas Troyan, con Charlize Theron, Jessica Chastain, Chris Hemsworth e Emily Blunt. La perfida regina Ravenna ha spinto la sorella, la dolce Freya, a trasformarsi in un essere che dal proprio regno di ghiaccio ha bandito ogni sentimento. Ma i giovani Eric e Sara, una volta cresciuti, non potranno rinunciare al loro amore. Durata 114 minuti. (The Space, Uci)

 AMERICA FILM

Captain America: Civil war – Azione. Regia di Anthony e Joe Russo, con Chris Evans, Robert Downey jr., Scarlett Johansson, Jeremy Renner. Gli Avengers sono costretti a considerare il peso dei danni collaterali che la lotta rivolta alla protezione del mondo intero può causare. Dopo il disastroso coinvolgimento dei civili in un’azione a Lagos, in Nigeria, un summit tenuto a Vienna deciderà che il team di eroi potrà agire soltanto dietro decisione dell’Onu. Ma qualcuno degli Avangers non è d’accordo. Durata 146 minuti. (Massaua, Greenwich sala1, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci)

 

Codice 999 – Azione. Regia di John Hillcoat, con Casey Affleck, Aaron Paul e Chiwetel Ejiofor e Kate Winslet. Michael Antwood è a capo di un gruppo di poliziotti corrotti e senza scrupoli, tenuti in pugno dalla mafia russa. Il prossimo obiettivo è una rapina in banca, in pieno giorno e per il suo raggiungimento Michael crede che la soluzione sia lanciare un codice 999, ovvero quello in atto quando un poliziotto è a terra, per distrarre dal colpo l’attenzione della polizia. Tuttavia le cose potrebbero andare in maniera totalmente diversa. Durata 125 minuti. ( Uci)

 

confessioni filmLe confessioni – Drammatico. Regia di Roberto Andò, con Toni Servillo, Connie Nielsen e Pierfrancesco Favino. Un gruppo di ministri dell’Economia delle grandi potenze, sotto la guida del direttore del Fondo Monetario internazionale, è riunito in un lussuoso albergo sulle rive del Baltico. Con loro alcuni ospiti, tra cui il monaco Roberto Salus, irreprensibile e pericolosamente non malleabile. All’indomani di quello che appare come un suicidio ma che potrebbe avere tutti i connotati di un omicidio, come si comporteranno i presenti con le manovre che si sarebbero dovute votare? Dal regista pluripremiato per “Viva la libertà”, anche questa volta affiancato dalla prova eccellente di Servillo. Durata 100 minuti. (Ambrosio sala 3, Eliseo grande, Romano sala 1)

 

10 Cloverfield Lane – Thriller. Regia di Dan Tachtenberg, con John Goodman e Cindy Hogan. Una donna, Michelle, si ritrova chiusa in un bunker, sorvegliata da un uomo che afferma di averla raccolta in strada, dopo un attacco chimico che ha mietuto vittime, e di averla portata laggiù per la sua incolumità. Dovrà Michelle credere alle parole di quell’uomo o dovrà provare a fuggire a tutti i costi? Produce J.J. Abrams, dirige l’esordiente Tachtenberg con eccellente tensione, interpreta un Goodman grandioso. Durata 105 minuti. (Uci)

 

Florida – Commedia. Regia di Philippe Le Guay, con Jean Rochefort e Sandrine Kiberlain. L’ottantenne Claude rende piuttosto difficile se non impossibile la vita di chi gli sta accanto, dalla badante alla figlia Carole. I primi segnali di demenza senile sono più che presenti. Inoltre il vecchio ha un grande desiderio da soddisfare: andare a trovare la figlia minore che vive in Florida. Un’opera tra umorismo e dramma dall’autore di “Molière in bicicletta”. Durata 110 minuti. (Romano sala 2, Uci)

 

La coppia dei campioni – Commedia. Regia di Giulio Base, con Massimo Boldi e Max Tortora. Il direttore marketing di una multinazionale ed un magazziniere della medesima azienda si ritrovano per caso in viaggio per Praga, in occasione della finale della Champions League. Un atterraggio d’emergenza li costringe a proseguire tra mille guai verso la capitale. Durata 98 minuti. (Ideal, Uci)

 

FILM MATTEWLa foresta dei sogni – Drammatico. Regia di Gus Van Sant, con Matthew McConaughey, Naomi Watts e Ken Watanabe. Ultimo film dell’autore di “ Will Hunting” duramente contrastato all’ultimo festival di Cannes. L’inoltrarsi di un americano lungo le pendici del monte Fuji, in Giappone, luogo ove la contemplazione e la prospettiva della morte convivono, tra realtà e magia, l’incontro dell’uomo con un imprenditore del Sol Levante, l’istinto di sopravvivenza. Durante il percorso, i vari flashback ci riportano alla vita familiare del protagonista, ai suoi rapporti con la moglie, un lutto che ci si deve lasciare poco a poco alle spalle. L’occasione per controllare di persona se il pubblico festivaliero abbia espresso un giudizio del tutto errato (qualche amico se ne era tornato a casa sostenendo che Van Sant aveva fatto un robusto racconto filosofico pieno di poesia). Durata 110 minuti. (Greenwich sala 2, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Il libro della giungla – Avventura. Regia di Jon Favreau. Una nuova versione del romanzo di Kipling, con le avventure del piccolo Mowgli allevato tra un branco di lupi, delle insidie della tigre Shere Khan e della pantera Bagheera, che dovrà riportare il suo protetto nel villaggio degli uomini dove è nato. Anche in versione 3D. Durata 105 minuti. (Ideal, Lux sala 1, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Lo chiamavano Jeeg Robot – Fantasy. Regia di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Enzo è un ladruncolo romano che vive di espedienti. Una sera, inseguito dalla polizia, nelle acque del Tevere viene a contatto con un materiale radioattivo che gli conferisce sconosciuti ultrapoteri. Ad Alessia, appassionata di fumetti, piacerà considerarlo come un eroe dei suoi prediletti Manga nella lotta al male sempre in agguato, che questa volta ha le sembianze allucinate dello Zingaro. Opera prima. Durata 112 minuti. Premiatissimo ai David di Donatello. (Eliseo rosso)

 

Kung Fu Panda 3 – Animazione. Regia di Jennifer Yuh Nelson e Alessandro Carloni. Po e suo padre raggiungono il paradiso segreto dei panda, facendo la conoscenza di nuovi personaggi. Ma il super-cattivo Kai minaccia e sconfigge tutti i maestri di kung fu. Dovrà essere Po a prendere in mano la disastrosa situazione e a passare al contrattacco. Durata 95 minuti. (Uci)

 

Microbo e Gasolina – Commedia. Regia di Michel Gondry, con Ange Dargent e Théophile Baquet. Due amici, Daniel detto Microbo perché dimostra meno dei suoi 14 anni, osteggiato dai compagni di scuola, innamorato in silenzio di una compagna, e Théo, detto Gasolina per la sua passione per i motori. Insieme costruiranno una ingeniosa casa su quattro ruote per darsi all’avventura lungo tutta l’estate. E cresceranno. Durata 103 minuti. (Classico)cinema sala

 

Il ministro – Commedia. Regia di Giorgio Amato, con Gianmarco Tognazzi, Alessia Barela. Un piccolo imprenditore, visti i tempi grami, deve assolutamente esser certo di ottenere l’appalto per un’area industriale dismessa. Bisognare cercare l’appoggio di un ministro, cominciando a preparargli una serata indimenticabile, con cucina, sesso e droghe serviti a dovere. Riuscirà a soddisfare i propri interessi il piccolo imprenditore? Durata 90 minuti. (Uci)

 

Nemiche per la pelle – Commedia. Regia di Luca Lucini, con Margherita Buy e Claudia Gerini. Lucia è una psicologa per animali, Fabiola è a capo di un’agenzia immobiliare. Si detestano ma si troveranno a gestire insieme un problema non indifferente e inaspettato: il figlio che Paolo, l’uomo che è stato ed è il loro punto di contatto, ormai scomparso, ha lasciato solo al mondo. Durata 92 minuti. (Lux sala 1)

 

Nonno scatenato – Commedia. Regia di Dan Mazer, con Robert De Niro e Zac Efron. La nonna, prima di morire, ha espresso un ultimo desiderio: nonno e nipote, le cui vite si sono da tempo separate, dovranno fare un viaggio insieme in Florida. Jason, rampante e solido avvocato in procinto di sposarsi, scoprirà un nonno Dick con una gran voglia di godersi la vita sino all’ultimo. Durata 102 minuti. (The space, Uci)

 

FILM PERFETTIPerfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’eclisse di luna, la padrona di casa decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Eliseo blu, Greenwich sala 2)

 

Race – Il colore della vittoria. – Biografico. Regia di Stephen Hopkins, con Stephan James e Jeremy Irons. La storia vera di Jesse Owens, la povertà delle origini, la convocazione alle Olimpiadi del ’36, le quattro medaglie d’oro vinte, la sconfitta di Hitler e del campione che la Germania nazista avrebbe vedere sul podio. Durata 134 minuti. (Reposi)

 

Robinson Crusoe – Animazione. Regia di Vincent Kesteloot e Ben Stassen. Un gruppo di animali, amici per la pelle, vive in una splendida isoletta ai Tropici. Soltanto il pappagallo Mac sogna di andarsene un giorno. Un giorno troveranno sulla spiaggia, restituito dal mare dopo una tempesta, Robinson Crusoe con il suo cane Aynsley. Durata 90 minuti. (Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Sole alto – Drammatico. Regia di Dalibor Matanic, con Tihana Lazovic e Goran Markovic. Un villaggio serbo ed un villaggio croato, tre estati disseminate a distanza di dieci anni, dal 1991 ai giorni nostri, personaggi maschili e femminili che il destino ha inesorabilmente divisi. Durata 123 minuti. (Nazionale 1)

 

FILM NUOVOLo Stato contro Fritz Bauer – Drammatico. Regia di Lars Kraume, con Burghart Klaussner. Nella Germania del 1957, il procuratore generale Bauer viene a conoscenza che il criminale nazista Adolf Eichman si nasconde a Buenos Aires. Sin dal suo ritorno in patria si spende per portare in tribunale i responsabili di morti e massacri: ma non ha fiducia in uno Stato che vuole a tutti i costi cancellare il proprio passato. Preferirà rivolgersi al Mossad israeliano. Durata 105 minuti. (Eliseo Rosso, Romano sala 3)

 

Stonewall – Drammatico. Regia di Roland Emmerich, con Jeremy Irvine e Jonathan Rhys-Meyers. Attraverso la storia di Danny, che deve fuggire a New York quando il padre scopre la sua omosessualità, sono raccontati gli scontri dei ragazzi gay colpiti da una polizia corrotta e la lotta per rivendicare i propri diritti, nata all’interno del Stonewall nel 1969. Durata 129 minuti. (Greenwich sala 3, The Space, Uci)

 

The Dressmaker – Il diavolo è tornato – Commedia. Regia di Jocelyn Moorhouse, con KateFILM MODA Winslet, Judy Davis e Liam Hamsworth. All’inizio degli anni Cinquanta, divenuta una affermata stilista, Tilly torna da Parigi nel piccolo paese natio di Dungatar, nel cuore dell’Australia, da cui era stata cacciata anni prima. Con una ventata di modernità, costruendo abiti per le donne acide e immalinconite di Dungatar, Tilly avrà modo di far luce sul suo lontano passato. Grande successo all’ultimo TFF. Eccellente prova della Winslet al centro di un film che pur facendosi giudicare (pressoché) positivamente non riesce mai a definire le proprie scelte (commedia, divertimento surreale, percorso drammatico, un faticoso altalenarsi?) in maniera definitiva. Durata 118 minuti. (Ambrosio sala 2, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Il traditore tipo – Thriller. Regia di Susanna White, con Ewan McGregor e Stellan Skarsgård. Tratto dal romanzo di John Le Carré, l’incontro e l’amicizia, durante una vacanza a Marrakech, di una coppia inglese con Dima, un uomo d’affari russo, un mafioso che ricicla denaro sporco. Perry decide di aiutare Dima, verrà coinvolto sempre più pericolosamente nella lotta che l’uomo ha ingaggiato con un nuovo e potente boss della mafia russa. Durata 107 minuti. (Lux sala 3, Massaua, The Space, Uci)

truman

Truman – Un vero amico è per sempre – Commedia. Regia di Cesc Gay, con Ricardo Garin e Javier Càmara. Tomas lascia il Canada dove vive da anni per andare a trovare a Madrid il suo vecchio amico Julian, attore argentino trapiantato nella capitale spagnola. A Julian non resta molto da vivere e uno dei suoi crucci maggiori è la sistemazione del suo cane Truman, per lui quasi un figlio. Il film, un successone in patria, si è aggiudicato ben cinque premi Goya, gli Oscar spagnoli. Durata 108 minuti. (Centrale v.o., Due Giardini sala Ombrerosse, F.lli Marx Sala Harpo)

 

Un’estate in Provenza – Regia di Rose Bosch, con Jean Reno e Anna Galiena. Lea, Adrien e il fratellino Théo lasciano Parigi per la Provenza, per due mesi vivranno con la nonna Iréne. E con il nonno Paul, che essi non hanno mai conosciuto a causa di vecchie incomprensioni familiari. Sarà un’estate diversissima da tutte le altre, in una casa lontana da tutto, senza la luce elettrica, con una cucina tutta speciale: le sorprese per i ragazzi saranno garantite. Durata 105 minuti. (Centrale, Due Giardini sala Nirvana)

 

Un ultimo tango – Biografico. Regia di German Kral. La lunga storia d’amore e di separazioni dei due più famosi ballerini di tango argentini, Marìa Nieves Rego e Juan Carlos Copes, raccontata dai protagonisti ad un gruppo di coreografi nella Buenos Aires di oggi. Durata 85 minuti. (Centrale v.o., F.lli Marx sala Chico)

 

Zeta – Drammatico. Regia di Cosimo Alemà, con Salvatore Esposito e Jacopo Olmo Antinori. Nella periferia romana, Alex coltiva la propria passione, la musica, con l’aiuto dell’amico Marco, amico, produttore e agente. Il successo arriverà, nel panorama musicale troverà spazio il giovane rapper Zeta. Durata 100 minuti. (Ideal, Massaua, The Space, Uci)

 

Zona d’ombra – Una scomoda verità – Regia di Peter Landesman, con Will Smith e Alec Baldwin. Nel settembre del 2002, Bennet Omalu, medico nigeriano trapiantato a Pittsburgh, si trova a indagare sulla scomparsa di un campione del football americano, divenendo sempre più convinto che i dolori lancinanti alla testa fossero legati alla sua professione. Del tutto osteggiato, dovrà vedersela con i colleghi e con gli alti ranghi della medicina, tutti cercheranno di mettere in ridicolo le sue convinzioni. Durata 123 minuti. (Reposi, The Space, Uci)

 

 

 

Berrino, "un mare di colori" a Palazzo Cisterna

palazzo cisternaIl 5 maggio viene inaugurata la Mostra di Mario Berrino “Un mare di colori” a palazzo Cisterna sede della Città Metropolitana di Torino con la partecipazione del Sindaco Piero Fassino e l’artista Ugo Nespolo. Mario Berrino (Alassio, 1920- 2011) è stato uno dei più noti artisti liguri,apprezzato a livello internazionale . Piero Chiara ha scritto di lui:”Dipinge a colpi di luce,proiettando sulla tela i colori,sostanza terrestre che diventa immagine per una trasmutazione  della quale Mario Berrino è l’agente consapevole o il demiurgo incosciente “.  Egli ha insegnato disegno agli allievi del Royalton  College in Vermont (Usa). Ha esposto in numerose gallerie sia in Italia che all’estero,ricevendo numerosi premi. Nel marzo del 2000 ha esposto alla Grande Arche di Parigi, uno dei più moderni ed imponenti monumenti della capitale francese. Membro di varie accademie, le sue opere figurano in numerose collezioni private e pubbliche. La sua notorietà è  anche legata al celebre Muretto di Alassio da lui creato insieme Ernest Hemingway che raccoglie innumerevoli piastrelle  colorate con le firme di moltissime personalità italiane e straniere:una vera e propria galleria a cielo aperto in cui arte,vita,storia e letteratura si fondono con la vita turistica di Alassio. Attorno al mitico Caffè Roma è rinata , dopo la II Guerra Mondiale,  l’estate attraverso le innumerevoli iniziative ideate da Berrino. Mario Soldati, che fu di lui amico ed estimatore, insieme all’amico Enrico Paulucci, ha scritto in una lettera inedita:”Berrino ha riavvicinato,dopo la tragedia della guerra, i torinesi  alla gioia dell’estate che ha eternato nelle sue tele”.

La mostra durerà dal 6 al 20 maggio con orario  10/18,30.

Il Miur al Salone del Libro

SALONE 569Il Miur sarà presente, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, al salone del Libro. Ecco alcuni appuntamenti
 
Giovedì 12 maggio 
 

11.00 – 12.00 12.00 – 13.00 “CONCERTO DI INAUGURAZIONE” “Visioni musicali” con l’Orchestra della Scuola Media “Pascoli” di Valenza (AL) Dirigono: Gisella BOERO, Giusi CARINGELLA, Rodolfo MATULICH, Marco ROMANELLI – Docenti SMS “Pascoli” ad indirizzo musicale di Valenza (AL) Introduce: Maurizio Primo CARANDINI – Dirigente Scolastico SMS “Pascoli” di Valenza (AL) “VISIONI E CREATIVITA’” a cura del laboratorio DAMIANI Laboratorio di design “DALL’IDEA AL GIOIELLO”

13.00 – 14.00 “RAI! WOW! BAMBINI E MUSICA CON LA MERAVIGLIOSA ORCHESTRA DELLA RAI” Progetto di formazione docenti e formazione studenti per la messa in scena di un’opera teatrale ispirata al “MAGO DI OZ DI BAUM” Introduce: Pierangela DAGNA – Dirigente Tecnico USR Piemonte Relatore: Elisabetta DE MARTNO – Fondazione per la Scuola e Compagnia San Paolo

14.00 – 15.30 “INNOVATION IN THE TEACHING OF MATHEMATICS AND SCIENCE: THE SMART RESULT” Progetto ERASMUS + KA2 – SMART Chairman: Anna BRANCACCIO Fabrizio MANCA, Regional School Managementof Piemonte Carmela PALUMBO, Italian Ministry of Education, Opening of the conference, the learning of Mathematics and Science in the new curricula Claudio PARDINI, Carlo Anti School, The path from the national PP&S and LS OSA Projects to the international SMART Project Alberto CONTE, Accademia delle Science, The scientific and cultural aspects of the SMART Project Settimio MOBILIO, University of Roma Tre, The project results in Science Marina MARCHISIO, University of Turin, The project results in Mathematics Leila PICCO, Unione Italiana del Soroptimist International, The STEM competences and the scientific subjects for Women’s condition Anna BRANCACCIO Italian Ministry of Education, Conclusion SALA BLU 4

15.30 – 17.30 “ARTIGIANI DIGITALI: visioni d’artista” Il mondo di Valenza: Valenza nel mondo Disegni, arte, creatività e gioielli a cura di: For.AL, Consorzio per la Formazione Professionale e I.I.S. “Cellini” di Valenza (AL)

17.30 – 18.30 Un libro al giorno: “LO SGUARDO DELL’INNOVATOTORE” di Massimo TEMPORELLI – Curatore della Collana “ Microscopi” per Hoepli Editori con l’autore Intervengono : Claudio DEMARTINI – Politecnico di Torino, Edoardo CALIA – Istituto Boella Introduce: Enzo MARVASO – USR Piemonte 20,00 – 22.00 Liceo Coreutico e Teatrale Germana Erba – Teatro

Fondazione Ferrero: è l'anno di Balla

Alla Fondazione Ferrero di Alba (Cn) questo è l’’anno di Giacomo Balla (Torino, 1871 – Roma, 1958)

balla
Dopo il successo, davvero clamoroso, dell’’esposizione dedicata a Felice Casorati, Giacomo Balla sarà protagonista della grande mostra d’’autunno (dal 29 ottobre al 27 febbraio 2017), a cura di Ester Coen. Il livello dei prestiti ottenuti offre la certezza che questa sarà una mostra imperdibile tra quelle sino ad oggi dedicate all’’artista. L’’evento sarà annunciato ad Alba, al Centro Ricerche Pietro Ferrero, giovedì 5 maggio, alle 18.30, in un incontro pubblico promosso dalla Fondazione Ferrero, dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Piemonte e dalla GAM di Torino.v Il taglio scelto per la serata lascia intendere che quella dedicata a Balla sarà una esposizione originale, scientificamente inappuntabile e aperta anche ad aspetti meno indagati dell’’artista. All’’anteprima di giovedì 5 maggio, insieme a Ester Coen, curatrice della mostra, ai responsabili della Fondazione Ferrero e delle Istituzioni coinvolte nel progetto, interverrà Piero Bianucci, scrittore e giornalista scientifico – editorialista a «La Stampa», quotidiano dove per 25 anni ha diretto il settimanale «Tuttoscienze» –, a sottolineare un connubio tra arte e scienza, per nulla casuale. È infatti noto l’interesse di Giacomo Balla per l’’astronomia e sono celebri le sue opere dedicate a Mercurio che transita davanti al sole. Balla, dal suo telescopio, osservò il fenomeno il 7 novembre 1914. Il passaggio ebbe inizio pochissimi minuti dopo lo scoccare del mezzogiorno.  La figlia Elica ricorda ciò che avvenne quel giorno: «Con tutta calma, si prepara il vetro affumicato per osservare col suo cannocchiale il transito di Mercurio davanti il sole… L’’avvenimento astronomico è raro e Balla, appassionato di astronomia, non lo perse davvero… E traccia disegni e bozzetti in cui si sente l’artista che cerca di rendere gli oggetti con tecnica quasi aerea – non compatta – poi due tempere grandi, l’’una più complicata dell’’altra, più sintetica con linee che danno la sensazione del movimento dell’’osservatore al cannocchiale, il quale si sposta guardando fuori e dentro di esso. Queste linee si compenetrano con lo strumento e il sole. Il sole bianco, che fuori dall’’oculare viene a ferire l’’occhio, contrasta con il colore arancione del globo infuocato attraverso il vetro nero. Forme e colori costituiscono un complesso pittorico nuovo… non è più il piccolo misero strumento ma è l’’occhio più potente di quello dell’’uomo che carpisce nel suo cerchio visivo il piccolissimo pianeta, mentre passa davanti al disco giallo del sole». Il raro evento celeste ammirato da Balla nel lontano 1914, torna a ripetersi il 9 maggio di quest’’anno. Il transito durerà molte ore, circa sette e mezza, con inizio, in Italia, alle 13,12 e termine alle 20,42. Guardando, muniti di lente affumicata, quel puntino nero che si staglierà sul disco solare, il ricordo andrà a Giacomo Balla e alle opere meravigliose che seppe derivare da quella sua osservazione.