CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 728

Fo.To: due incontri con Steve Sabella

Si preannunciano come due appuntamenti di grande interesse e davvero imperdibili, per gli appassionati della grande fotografia ad alti livelli d’avanguardia, quelli programmati sotto la Mole, nell’ambito di “Fo.To –Fotografi a Torino” (la grande kermesse dedicata fino al 29 luglio all’ottava arte), con il pluripremiato artista internazionale Steve Sabella. Palestinese, nato a Gerusalemme nel 1975, Sabella vive a Berlino dal 2010 ed è noto per le sue spericolate e funamboliche sperimentazioni praticate in camera oscura e attraverso la composizione digitale, oltreché per le sue decise reazioni ai conflitti politici degli ultimi decenni. E proprio per raccontare la sua complessa visione e filosofia d’arte e di vita, incontrerà il pubblico torinese nel corso di due serate che si terranno:

  • mercoledì 6 giugno (ore 18 – 20), presso la Galleria “metroquadro”, in corso San Maurizio 73/F, dove Sabella è già da giorni presente con una mostra personale, in programma fino al prossimo 28 giugno dal titolo “Wavelengths”, che dallo stesso artista verrà illustrata (in modo particolare rispetto alla nuova serie di opere “On Earth”) nei suoi processi di varia creatività e che sarà occasione di confronto e dibattito con quanti non vorranno perdersi un appuntamento di sicura suggestione sotto l’aspetto umano ed artistico
  • giovedì 7 giugno (ore 18), presso il MEF-Museo Ettore Fico, in via Cigna 114, dove verrà proiettato il cortometraggio “In the Darkroom with Steve Sabella”, primo film documentario della berlinese – storica dell’arte e cineasta- Nadia Johanne Kabalan, basato su un’intervista che accompagna l’artista di Gerusalemme nella camera oscura, spazio e viaggio per immagini e immaginazione. Al cortometraggio seguirà un talk con Sabella e il pubblico dal titolo “Unlocking visual codes” (“Decifrando codici visivi”).

Per info

g. m.

Nelle foto
– Steve Sabella
– “On Earth”, 2018, lightjet print on aluminum, matt Diasec

Il “Pannunzio” ricorda Guareschi

Mercoledì’ 6 giugno alle ore 18 nella Sala di Palazzo Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino (via Maria Vittoria, 12) Giuseppe PARLATO ricorderà Giovannino GUARESCHI in occasione del cinquantesimo anniversario della morte. Introdurrà Pier Franco QUAGLIENI.

Giovannino Guareschi fu giornalista, scrittore, umorista e disegnatore amatissimo. Le sue opere sono state tradotte in quasi tutte le lingue del mondo: dalle più note all’islandese, serbo-croato, vietnamita, arabo e lituano.

Il mondo di Guareschi è un mosaico dove stile, umorismo, difesa dei valori, satira, critica di costume e amore per la vita e la propria terra si amalgamano in un ineguagliabile viaggio verso la libertà.

“Uomini e Topi”con l’Accademia dei Folli a Chieri

Venerdì 8 giugno 2018, alTeatro Duomo in Piazzetta S. Lucia 1 a  Chieri (To) andrà in scena “Uomini e Topi” con la compagnia di musica e teatro “Accademia dei Folli”. Lo spettacolo inizierà alle 21 e il costo dei biglietti è di €15 (intero), €12 (ridotto con prenotazione) e €2 (bambini fino ai 10 anni).Tratto dall’omonimo romanzo di John Steinbeck, uno dei maggiori autori americani del Novecento, lo spettacolo vedrà sul palco Enrico Dusio, Gianluca Gambino e Giovanna Rossi, con Carlo Roncaglia (voce e chitarra) e Paolo Demontis all’armonica.I testi della riduzione e adattamento per la scena sono curati da Emiliano Poddi e la regia da Carlo Roncaglia. “In un momento di grande crisi economica, quale quella che stiamo vivendo, affrontare il romanzo breve di Steinbeck è quasi una scelta obbligata e necessaria”, affermano i protagonisti. “La sua indiscutibile attualità è un’occasione per affrontare temi e paure che a distanza di quasi cent’anni si ripropongono alla società con una violenza sempre più allarmante (il precariato, il disagio sociale, l’emigrazione, la mancanza di reali prospettive). È dunque un’urgenza quella di trasporre per la scena il piccolo capolavoro di Steinbeck perché i suoi personaggi sono ormai archetipi e il romanzo ha quasi la statura e la forza di una tragedia greca”. La storia, molto nota, si svolge nella California degli anni Trenta, al tempo della grande depressione. Due braccianti trovano lavoro in un ranch: il grande Lennie, gigante buono e irresponsabile, e il saggio George, guida e sostegno dell’amico.
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Di solito quelli che lavorano nei ranch sono “la gente più abbandonata del mondo. Non hanno famiglia, non sono di nessun paese. Arrivano nel ranch e raccolgono una paga, poi vanno in un saloon e gettano via la paga, e l’indomani sono già in cerca di un nuovo lavoro e di un altro ranch. Non hanno niente da pensare per l’indomani“. Per Lennie e George è diverso. Loro hanno un avvenire, e alla sera qualcuno con cui parlare, qualcuno cui importa dell’altro. Non devono per forza buttare via i soldi al saloon. I soldi, vogliono metterli da parte per comprare un campo e vivere del grasso della terra. Una terra tutta per loro. Pubblicato nel 1937 negli Stati Uniti, apparso un anno dopo in Italia nella traduzione di Cesare Pavese, Uomini e topi è un piccolo intenso dramma sull’emigrazione a Ovest, terra di mancate promesse. Sfruttamento e lotte sociali, ingiustizia e sofferenza umana, tutti temi che verranno trattati con realismo aspro e risentito in “Furore”, sono qui espressi con una vena di lirica commozione e con quel vigore narrativo che fa di Steinbeck uno dei grandi autori americani. Qualità che restano inalterate nella traduzione di Pavese, la cui sensibilità permette anche al lettore italiano di immedesimarsi in questi due personaggi che lottano per agguantare il proprio sogno. Molti anni dopo Steinbeck e Pavese, le vicende dolorose della Grande Depressione americana hanno ispirato altri grandi cantori dell’America, ognuno nella sua forma espressiva: John Ford e Gary Sinise nel cinema; Woody Guthrie, Bob Dylan e Bruce Springsteen nella canzone.  Attraverso parole, versi, musica e fotogrammi, lo spettacolo proposta dall’Accademia dei Folli fa rivivere questa storia così lontana dal sogno americano e così vicina a molti nostri drammi.

Marco Travaglini

Al via il Festival delle Colline Torinesi

Dal 1 al 22 giugno 2018 si svolgerà la ventitreesima edizione di Torino Creazione Contemporanea – Festival delle Colline Torinesi. Ideata e progettata dall’Associazione Festival delle Colline Torinesi è realizzata in sinergia con la Fondazione Teatro Piemonte Europa con la quale il Festival ha dato vita a un nuovo progetto sul contemporaneo, legato all’innovazione e alla ricchezza delle espressioni artistiche


Il Festival 2018, diretto da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla, propone appuntamenti internazionali di rilievo con una rinnovata attenzione alla drammaturgia contemporanea e ha come tema il viaggio, in tutte le sue declinazioni. Alcuni spettacoli riflettono sulle migrazioni storiche o contemporanee, altri sui viaggi della mente o sui tragitti verso la definizione di una identità sessuale, altri sul flusso di memoria e di esperienze tra le generazioni.

Presenta autori, registi, interpreti e compagnie di Francia, Svizzera, Spagna, Grecia, Romania, Iran, Costa d’Avorio e Italia. Ventitré gli spettacoli, otto le prime nazionali, tante le collaborazioni fra le quali quelle con Teatro Stabile di Torino, Fondazione Piemonte dal Vivo, Casa del Teatro Ragazzi e con altre istituzioni non teatrali come il Museo Nazionale del Cinema e la Fondazione Merz.

 

Il programma dal 1 al 7 giugno 2018

 

venerdì 1 e sabato 2 ore 18/20/22, Teatro Astra

LIV FERRACCHIATI/THE BABY WALK/TEATRO STABILE DELL’UMBRIA > TRILOGIA SULL’IDENTITÁ PETER PAN GUARDA SOTTO LE GONNE/STABAT MATER/UN ESCHIMESE IN AMAZZONIA

in collaborazione con Lovers Film Festival

Una trilogia sull’identità di genere e sul rapporto tra le generazioni che riflette con sconcertante sincerità l’esperienza dell’emergente Liv Ferracchiati, ma sviluppa anche una sua lucida e consapevole visione del mondo. Un transgender nelle relazioni affettive e sociali, nella cultura, nella politica.

 

sabato 2 e domenica 3 ore 18/20, Fondazione Merz

ROMEO CASTELLUCCI/SOCÌETAS > GIULIO CESARE. PEZZI STACCATI

in collaborazione con Fondazione Merz

Un intervento performativo che ripropone, in un’evocazione per frammenti, lo straordinario spettacolo di Romeo Castellucci del 1997. Una riflessione sul potere e sulla violenza della retorica politica (tre monologhi, due dei quali tratti dal primo atto della tragedia di Shakespeare) presentata attraverso l’esercizio estremo della voce. Protagonista assoluto è l’interno stesso del corpo, dove la parola si forma.

 domenica 3 ore 22, Cafè Muller CHIARA LAGANI > I LIBRI DI OZ

in collaborazione con Giulio Einaudi editore

Una serata a soggetto nella quale Chiara Lagani ci porta a riflettere sul tema del viaggio, attraverso la storia di Dorothy a partire da Il meraviglioso mago di Oz, in cui un tornado – inarrestabile come le guerre e le carestie di oggi – trasporta lontano dal Kansas la fattoria della (miracolosamente illesa) giovane protagonista.

 

martedì 5 ore 20 e mercoledì 6 ore 22, Teatro Astra v.o. sott. it.

BLITZ THEATRE GROUP > LATE NIGHT

in collaborazione con Piemonte dal Vivo

In un’Europa devastata dalle guerre, tre uomini e tre donne danzano senza sosta in una sala da ballo piena di macerie. Giungono notizie di bombardamenti e nuove barbarie ma quegli uomini e quelle donne non cessano di ballare, forse di resistere. Come un melodramma creato da Blitz theatre Group in uno dei periodi più critici della storia greca recente.

 

martedì 5 ore 22, Lavanderia a Vapore

DAVIDE CARNEVALI/LAB121 > RITRATTO DI DONNA ARABA CHE GUARDA IL MARE

in collaborazione con Piemonte dal Vivo, Agis Lombarda e Regione Lombardia nell’ambito di Next

Un europeo in una città del Nord Africa incontra una giovane donna. Sembra volerla amare ma lei rifiuta il ruolo di preda. Poi tutto si rovescia, ed è la donna a condurre il gioco. La lingua araba è per entrambi la lingua delle emozioni, il francese quella della ragione. Un finale ambiguo corona quest’esercizio drammaturgico di Davide Carnevali sull’idea del tragico nella contemporaneità, forse sui presupposti incompresi degli scontri di culture.

 

mercoledì 6 e giovedì 7 ore 20, Casa del Teatro PRIMA NAZIONALE

VICO QUARTO MAZZINI > VIENI SU MARTE

con il sostegno di MiBACT e SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”

Una giovane compagnia ci racconta la partenza di una delle migrazioni più iperboliche, quella sul Marte, e di una missione (forse impossibile?) che dovrebbe portare l’umanità a chiamare “casa” il pianeta rosso. Il tutto è liberamente ispirato a Cronache Marziane di Ray Bradbury.

 

giovedì 7 e venerdì 8 ore 22, Fonderie Limone PRIMA NAZIONALE

IL MULINO DI AMLETO/ELSINOR > PLATONOV/COMMEDIA SENZA PADRI produzione Festival/TPE

Platonov è uno dei primi testi di Anton Cechov che anticipa, attraverso le vicende del suo protagonista e della società in “equilibrio precario” che lo circonda, i grandi temi dei suoi drammi della maturità. Lo spettacolo de Il Mulino di Amleto nasce dal desiderio di creare un corto-circuito tra le parole di Cechov e la ricerca di un rapporto intimo tra attori e spettatori.

 

È realizzato da TPE – Teatro Piemonte Europa e organizzato in collaborazione con Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e Fondazione Piemonte dal Vivo, si avvale del sostegno pubblico di Ministero dei Beni Attività Culturali e Turismo, Regione Piemonte, Città di Torino. In ambito privato, del contributo di Fondazione CRT e della Compagnia di San Paolo, maggior sostenitore del Festival.

Questo weekend al #Parco Dora Live

Prosegue la rassegna estiva gratuita più grande del Piemonte

 

Dopo l’avvio della kermesse, inaugurata da Paolo Ruffini, Giampiero Perone e gli artisti del ‘Cab 41 Show’, sabato 2 giugno, sul palco del ‘#Parco Dora Live’ arriva il Duo Full House, nell’ambito della XVII Edizione della rassegna ‘Lunathica’. Domenica 3 giugno, invece, introdotta e presentata dal conduttore radiotelevisivo Wlady, grande protagonista è Mietta, signora della musica italiana con un concerto con band al completo, a ripercorrere una carriera di grandi successi. Tutti gli spettacoli sono gratuiti, e iniziano alle 20.30. Informazioni sul sito www.parcocommercialedora.it, e sulla relativa pagina Facebook. La prestigiosa rassegna culturale sostiene il Comitato Locale di Moncalieri della ‘Croce Rossa Italiana’. La prossima settimana, da venerdì in poi, attesi in scaletta invece Pino Insegno, Dario Cassini e Fabio Concato.

Pietro Accorsi, il mercante di meraviglie

FINO AL 3 GIUGNO

E’ stato per tutti il “re degli antiquari”. Suo grande amore, gli arredi e l’arte del Settecento, in assoluto il secolo del cuore. Nato a Torino nel 1891 da una famiglia modestissima (portinaio il padre Curzio, sartina la mamma Angela), Pietro Accorsi rivelò ben presto quelle doti straordinarie di intuito e di “fiuto” eccezionale per le “meraviglie” d’arte (nel senso più ampio del termine) che ne fecero uno dei testimoni più famosi e stimati e leggendari della storia dell’antiquariato europeo del secolo scorso, tanto che il cosiddetto “gusto Accorsi” – diffusosi in Italia e all’estero nell’immediato Dopoguerra – andò a caratterizzare l’arredamento di case, ville e palazzi non solo dei più facoltosi uomini d’affari del tempo, ma anche di politici, di principi e re. A lui, a quello straordinario “mercante di meraviglie” (definizione ineccepibile), il torinese Museo di Arti Decorative “Accorsi-Ometto” di via Po dedica, nell’ambito della prima edizione di Fo.To – Fotografi a Torino, una mostra incentrata su una selezione di immagini fotografiche provenienti dall’archivio dell’omonima Fondazione. Complessivamente sono una quarantina di scatti, articolati in specifiche sezioni, in cui trascorrono come in una sorta di lucida analitica biografia i momenti più significativi della vita di Accorsi, l’amato mestiere, il grande amore per l’arte e per quel sublime arredo capace di trasformare anche il più semplice oggetto artigianale in opera artistica di inestimabile valore e bellezza. Il percorso espositivo comincia con i ritratti di famiglia, per continuare con le immagini dei Savoia, con quelle che in particolare raccontano del suo rapporto di grande amicizia con Umberto II, che gli spalancò le porte delle case più prestigiose d’Italia e gli fece guadagnare la stima di altissime personalità del Novecento, con cui l’antiquario instaurò legami non solo d’affari: dagli Agnelli – solo per citare qualche nome – ai Bruni Tedeschi a Werner Abegg a Riccardo Gualino e ad Henry Ford. Perfino Luigi Einaudi, una volta diventato Presidente della Repubblica, gli diede l’incarico di riarredare il Quirinale con mobili antichi adeguati alla solennità del luogo. E la scrivania settecentesca seduto alla quale il Capo dello Stato tiene, ancora oggi, il suo discorso di fine anno fu trovata proprio da Accorsi. In mostra è anche documentato il forte sodalizio che lo legò alla figura di Vittorio Viale, grande direttore dei Musei Civici torinesi: nel ’35, i due furono protagonisti della “bruciante sconfitta” derivata dall’Affare Trivulzio, grazie al quale l’intera collezione milanese del Principe Trivulzio sarebbe dovuta approdare a Torino. Purtroppo la transazione non andò a buon fine, a causa dell’intervento di Mussolini (per ripicca, pare, nei confronti di Umberto II, amico dell’Accorsi) che ne bloccò la vendita. Ma la cosa non finì in totale sconfitta. Da abile mercante qual era, l’antiquario infatti riuscì a ottenere come risarcimento il “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina e “Les Très belles Heures” del Duca de Berry miniato da Jan van Eyck, tutt’oggi esposti a Torino in Palazzo Madama. Dopo le mostre sul “Barocco” del 1937 e sul “Gotico e Rinascimento in Piemonte” del 1938, i due collaborarono ancora nel 1963 per la seconda grande rassegna sul “Barocco piemontese”, dove Accorsi espose, fra i pezzi di maggior pregio, il famoso “Doppio-Corpo” del Piffetti. Altra sezione importante della mostra è dedicata alla residenza di Moncalieri, Villa Paola, in nome della sorella più amata. Accorsi la acquistò nel ’28, per farne un “museo vivo”, un unicum nel suo genere, con affreschi neogotici sulla facciata, busti e statue lungo il vialetto e all’interno una miriade di pezzi e opere d’arte, in prevalenza del Settecento: una raffinatissima collezione da cui, dopo la morte di Accorsi il 25 ottobre 1982, ebbe origine la Fondazione a lui dedicata, mentre già anni prima (nel ’56) l’antiquario aveva comperato dall’”Ordine Mauriziano” il palazzo di via Po, che in parte era dal ’24 sede della sua galleria e che diventerà Museo nel dicembre del ’99, grazie all’operato infaticabile del presidente, Giulio Ometto, fedele “delfino” dell’Accorsi.

A corollario della rassegna sono anche previste alcune conferenze, a ingresso libero fino ad esaurimento posti:

Sabato 19 maggio, ore 17.00: LE MERAVIGLIOSE RESIDENZE DI PIETRO ACCORSI

A cura di Marco Albera, storico e consigliere della Fondazione Accorsi-Ometto

Sabato 2 giugno, ore 17.00: DA SOGNO A REALTÀ. LA NASCITA DELLA FONDAZIONE

a cura di Luca Mana, conservatore del Museo Accorsi-Ometto

Gianni Milani

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“Pietro Accorsi, il mercante di meraviglie”

Museo di Arti Decorative “Accorsi-Ometto”, via Po 55, Torino; tel. 011/837688 int. 3 – www.fondazioneaccorsi-ometto.it

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Nelle foto

– “Accorsi con il Presidente Einaudi e Donna Ida”
– “Accorsi in Galleria”
– “Accorsi con il Ministro Preti”
– “Gli antiquari Rubin, Laura, Accorsi e De Lamine”
– “Gina Lollobrigida in Galleria

 

Fino al 3 giugno

Orari: mart.-ven. 10-13 / 14-18; sab. e dom. 10/13 – 14-19

Yaya Deejay sul palco di Vasco

Si chiama Ilaria Donatone, in arte Yaya Deejay, e salirà sul palco di Vasco Rossi. Ma non servono presentazioni per questa grande artista, molisana di origine e bolognese di adozione. L’esercito del Komandante la incontrerà per il quarto anno consecutivo, quando, con la sua esibizione, riscalderà il pubblico per il grande show del Vasco Non Stop  2018. Infatti, dopo il successo epocale di quel grande evento musicale che è stato il Modena Park l’anno scorso, Yaya torna a grande richiesta per introdurre lo show nella seconda data di Torino, il 2 giugno, per poi suonare il 12 giugno a Roma ed infine il 17 giugno a Bari. Un’agenda bella piena, un’esperienza già vissuta ma che non smette mai di emozionare, quella di Yaya, grande fan lei stessa del Blasco: “Suonare nel tour di Vasco, in apertura, è il sogno della vita che si realizza”. La dj e producer sarà poi impegnata per un tour estivo che la porterà in diverse città italiane. Intanto l’aspettiamo a Torino questo sabato, per una serata all’insegna della musica, del ritmo e dell’emozione pura che ogni concerto del grande Vasco sa regalare.

Graffiti METROpolitani

Premiazione del Premio Nazionale di Poesia domenica 10 giugno  ore 11.00
Sede di Metro  via Carlo Pesenti 130 – Roma. Poesia e viaggio: due emozioni che si incontrano a Roma per la premiazione della prima edizione del Concorso Graffiti METROpolitani presso la sede di Metro, partner del concorso insieme a Lavazza


“E chissà se ricordi ancora / le corse alla mattina / veloce, vento tra la folla / volevi vincere ancora una volta / contro il fischio del Metrò”, questi i primi versi di “Istante metropolitano”, la poesia vincitrice della sezione Giovani, composta da un’autrice diciassettenne. La prima edizione del Premio Nazionale di Poesia Graffiti METROpolitani ha visto una grande partecipazione e ha ricevuto parole di apprezzamento da parte di molti autori per l’originalità dell’idea. La scelta di un tema come il viaggio metropolitano ha suscitato interesse e coinvolgimento, inoltre la presenza di una sezione a tema libero ha ampliato ulteriormente le adesioni. Circa il 50% delle poesie è stato inviato da Torino, Milano, Roma: le città in cui Metro è presente, il restante numero proviene da pressoché tutte le regioni italiane, città e centri della provincia. Riguardo alla sezione “Giovani”, la più giovane autrice è del 2009, alcuni diciassettenni fra i partecipanti. Vi è una predominanza di autrici rispetto alla partecipazione maschile. Tutte le fasce d’età sono rappresentate fra gli autori che hanno inviato le poesie per le sezioni “Viaggio metropolitano e “Tema libero”. L’età del più grande è 90 anni.

La premiazione si svolge domenica 10 giugno 2018 alle ore 11.00 a Roma, presso la sede di Metro, in via Carlo Pesenti, 130, interviene Ornella Spagnulo, giovane poetessa che ha già all’attivo produzioni, prevista inoltre la presenza di Carlo Barbieri, giallista pluripremiato. Intervengono i componenti della Redazione di Metro e i rappresentanti dell’Associazione YOWRAS Young Writers & Storytellers, ideatrice del concorso. Viene inoltre presentata la raccolta “100 poesie”, con la prefazione di Stefano Pacifici, direttore di Metro, che contiene le opere premiate e menzionate, seguite da quelle classificatesi entro il centesimo posto. Agli autori che si sono classificati dal primo al decimo posto di ogni sezione viene consegnato l’attestato e il premio messo a disposizione da Lavazza. Ricevono inoltre gli attestati tutti gli autori meritevoli di menzione speciale e l’autore della poesia alla quale è stato assegnato il Premio METRO, selezionata dalla Redazione che ha messo a disposizione del vincitore due biglietti per “Il Gladiatore – in Concerto” al Circo Massimo.

A tutti coloro che interverranno verrà offerto un gadget creato per l’occasione. Da settembre, tutte le poesie premiate e le menzioni speciali verranno pubblicate, in una sezione dedicata, sulle pagine di Metro. “Siamo molto soddisfatti per l’accoglienza riservata a questa prima edizione di Graffiti METROpolitani” dice Nicoletta Fabrizio, presidente della YOWRAS, “in accordo con i nostri partner stiamo già programmando la seconda edizione”.

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Premio Nazionale di Poesia Graffiti METROpolitani – classifiche

sezione VIAGGIO METROPOLITANO
1) Domenico Garaffa
2) Gabriella Vergnano
3) Paola Carla Verganti
4) Joseph Barnato
5) Pina Ianiro
6) Giovanni Odino
7) Pietro Ferraro
8 ex aequo) Elena Giulia Belotti
8 ex aequo) Elisa Capitani
10 ex aequo) Maria Stefania Marello
10 ex aequo) Roberta Frau

sezione TEMA LIBERO
1) Camilla Lavazza
2) Nunzio Buono
3) Simone Moscardi
4) Pietro Catalano
5) Mario Formagnana
6 ex aequo) Daniele Bondani
6 ex aequo) Riccardo D’Uggento
8) Aurora Cicillini
9) Irene Cangi
10) Gianluca Stival

sezione GIOVANI
1) Elisa Seghetti
2) Rebecca Giulia Luciano
3) Guido Giuliano
4) Angelica Di Martino
5) Sara Bruni
6) Marta Mancino
7) Rebecca Giulia Luciano
8) Sara Bruni
9) Davide Di Filippo
10) Martina Grasselli e Elena Sofia Serra

Premio METRO
Marco Fortuna

MENZIONI SPECIALI ex aequo
– Laura Alciator
– Fernanda Altomare
– Mirco Bortoli
– Simone Alberto Cattaneo
– Chiara Ceccarelli
– Andrea Giramundo
– Roberto Mancuso
– Roberta Morellini
– Martina Mottura
– Gianluca Palermo

“Stracci della memoria”. In un libro i progetti artistici degli Instabili Vaganti

Un viaggio nello spazio e nel tempo, che parte dalla memoria individuale per arrivare a quella universale, antropologica e dell’umanità

 

S’intitola “Stracci della memoria” il libro edito da Cue Press che racchiude la ricerca decennale del progetto internazionale sulle arti performative “Stracci della memoria” della compagnia teatrale  Instabili Vaganti. La presentazione ufficiale è avvenuta in questi giorni al laboratorio San Filippo Neri di Bologna. Il volume, scritto dagli attori Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola, corredato dalle  bellissime foto di Francesca Pianzola, consente ai lettori di conoscere  questo progetto di ricerca e formazione nelle arti performative, diretto da Instabili Vaganti, che esplora nuove modalità di espressione artistica e di comunicazione teatrale attraverso l’interazione con discipline quali l’antropologia culturale, le arti visive, i nuovi media, la danza, la musica e ogni altra forma ed espressione artistica di cui l’uomo possiede memoria. Con il libro gli autori vogliono ricucire gli stracci della memoria che hanno composto la tela di questo articolato progetto, intessendo le pagine dei propri diari di lavoro con i racconti scritti dai paesi attraversati nell’arco di dodici anni di ricerca, le riflessione teoriche e le testimonianze dei performer internazionali che hanno preso parte al progetto. Un viaggio nello spazio e nel tempo, che parte dalla memoria individuale per arrivare a quella universale, antropologica e dell’umanità. Un progetto innovativo, culturalmente rilevante e in continua evoluzione. Instabili Vaganti, duo artistico fondato nel 2004 ,si caratterizza per la ricerca e la sperimentazione nel teatro fisico e le arti performative contemporanee. Ha presentato le sue produzioni e progetti in oltre venti paesi, traducendo le proprie opere in tre lingue e collezionando numerosi premi nazionali e internazionali. La compagnia ha rappresentato il teatro italiano in iniziative d’importanza mondiale tra cui le Olimpiadi del teatro in India e l’anno dell’Italia in America Latina. Recentemente si sono esibiti al Polo del ‘900 di Torino. Anna Dora Dorno regista, attrice e pedagoga teatrale, nata a Taranto nel 1976 e laureata al Dams di Bologna, è regista e performer. I suoi spettacoli sono stati ospitati nei maggiori festival internazionali, ricevendo numerosi premi. Come pedagoga ha insegnato nelle più importanti accademie e Facoltà di teatro al mondo, tra cui la National School of Drama in India, la Shanghai Theatre Academy in Cina, il Grotowski Institute in Polonia. Nicola Pianzola,performer e pedagogo teatrale, è nato a Novara nel 1977 e anch’esso si è laureato al Dams di Bologna. Nel 2003 ha ricevuto il premio Le Arti per la Vita. Co-fondatore e performer di Instabili Vaganti, è noto al pubblico mondiale per il pluripremiato spettacolo Made in Ilva, nominato ai Total Theatre Awards al Festival di Edimburgo nel 2014. Francesca Pianzola, fotografa novarese che vive a Milano, con i suoi scatti ha dato corpo alle immagini di questo importante lavoro il cui fine è quello di ricercare l’essenza della memoria, del testo e del linguaggio poetico, cercando di giungere al nucleo primitivo dell’azione stessa, al movimento puro, alla scomposizione del testo in parole essenziali, del brano musicale in frammenti sonori, della melodia in forme ritmiche di base. Un’idea ambiziosa e affascinante come lo sono le sfide che si spingono ad esplorare l’arte stessa oltre ai confini che siamo abituati a  conoscere.
Marco Travaglini
Le foto sono di Francesca Pianzola

Torna il Festival del teatro di strada

E’ stata presentata la XVII edizione di Lunathica, Festival Internazionale di Teatro di Strada a due passi da Torino e dalla Reggia di Venaria, immerso nelle bellezze paesaggistiche del Canavese e delle valli montane, unite dalla nuova pista ciclabile del progetto Corona Verde della Regione Piemonte. Lunathica quest’anno dal 1° al 30 giugno  propone 15 serate con 25 compagnie provenienti da Canada, Spagna, Argentina, Messico, Francia, Slovacchia, Nuova Caledonia, Israele, Svizzera, Italia, Stati Uniti e Austria15 prime nazionali, 11 date uniche in Italia e 5 prime regionali. Strade, piazze, cortili e persino un suggestivo bosco all’interno di un’oasi naturale, verranno ridisegnati da performance capaci di far commuovere, divertire ed emozionare il pubblico, il cui trend di crescita positivo testimonia il diffuso apprezzamento del Festival. Portare lo spettacolo in contesti inconsueti è una delle vocazioni del Festival, sfida ancor più difficile soprattutto dopo i fatti di Piazza San Carlo e le conseguenti restrizioni nelle normative applicati agli eventi dal vivo negli spazi aperti. Superate le 20.000 presenze nell’edizione 2017, Lunathica punta dunque quest’anno a raggiungere una fascia di popolazione ancora più ampia ed eterogenea, dai più giovani alle famiglie, con spettacoli a ingresso libero adatti a ogni età attraverso i linguaggi universali del circo contemporaneo, del teatro di figura, teatro di strada, dell’acrobatica e della danza, offrendo al pubblico un assaggio del multiforme panorama internazionale dello spettacolo performativo, aprendosi ai temi del sociale, consolidando la vocazione a scoprire nuovi talenti e a incentivare la giovane creatività e, soprattutto, a mantenere un forte legame con il territorio, ambendo a creare reti sempre più solide ed estese con partner internazionali, soggetti ed enti territoriali e non, pubblici e privati, attivi nella promozione della cultura e dello spettacolo dal vivo in tutte le sue forme e manifestazioni.
Ulteriori informazioni su www.lunathica.it