TORINO CELEBRA LE GRANDI VOCI AL FEMMINILE

Quattro spettacoli, una lettura, tre concerti. Al Conservatorio Giuseppe Verdi, Quattro coppie di artiste ci intratterranno e ci delizieranno con le loro voci, i loro strumenti e il loro amore per l’arte e la musica.
Apertura il 3 luglio con Laura Morante ed Eugenia Costantini che saranno Rosine e Antoinette, madre e figlia adolescente ma soprattutto rivali, protagoniste del romanzo Il Ballo di Irene Némirovsky, uno spaccato di borghesia francese del primo novecento, fatua e superficiale, un dramma del risentimento e dell’ambizione. Saranno accompagnate al pianoforte da Francesca Giovannelli.
Il 9 luglio, il soprano Erika Grimaldi e il mezzosoprano Martina Belli con la pianista Jeong Un Kim, interpreteranno Mimì e Manon, Norma e Violetta, Fiordiligi e Dorabella, eroine dell’opera ottocentesca. “Dall’opera buffa al melodramma romantico al verismo”, il mondo delle donne, le sfumature, la ricchezza emotiva, la dolcezza, l’innocenza ma anche la sfacciataggine e le contraddizioni. La meravigliosa lirica al femminile.
Il 15 luglio si esibiranno invece Ginevra Di Marco e Cristina Donà, cantautrici e interpreti, stili diversi che si intrecciano. Brani nuovi e altri rivisitati per l’occasione. Due protagoniste della scena rock indipendente italiana che condivideranno il palco “attraverso voci e sguardi, naturalezza, empatia e potenza espressiva a svelare intesa e sancire amicizia”.
Infine il 23 luglio arriva il jazz con due voci italiane, Ada Montellanico e Maria Pia De Vito, che celebreranno Billie Holiday, la Lady Day, la Signora del Blues, a 60 anni dalla sua scomparsa, e Joni Mitchell, la Lady of the Canyonnel dai tempi di Woodstock fino alle raffinate sonorità jazz.
Maria La Barbera
E’ possibile acquistare i biglietti, posto unico numerato € 5 presso:
Urban Lab
Piazza Palazzo di Città 8/F dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 18.30
tel 011 011 24777- estatetickets@comune.torino.it
Infopiemonte
Via Garibaldi angolo piazza Castello – tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00
pagamenti accettati esclusivamente con bancomat o carta di credito
Numero Verde 800 329 329
Online
www.torinoestate.it – www.vivaticket.it
Il costo del servizio di acquisto è di € 1 per ciascun biglietto
Rubrica settimanale sul mondo dei libri. A cura di Laura Goria
potuto essere ricco e grande, invece è sempre più allo sbando. Un Venezuela in cui la vita non ha più alcun valore, dove manca tutto a partire da cibo e medicine. Invece abbondano violenze, saccheggi, criminalità mascherata da credo politico, corruzione e repressione feroce che sfocia nella morte di tanti giovani innocenti. Un inferno in terra. La protagonista Adelaida ha appena perso la madre, stroncata dal cancro, e il suo mondo privato si frantuma. Era stata una donna colta, la prima a laurearsi della sua famiglia. Aveva cresciuto da sola la sua unica figlia, dopo che lo studente con cui l’aveva concepita si era eclissato. La famiglia erano sua madre e lei, il loro albero genealogico cominciava e finiva con loro, non aspettavano nessuno e si bastavano a vicenda. Il romanzo inizia con la sepoltura della madre in un paese in cui neanche la morte ottiene rispetto. Perché in Venezuela si assaltano a mano armata i funerali, le tombe vengono aperte e depredate, si derubano pure i morti. Adelaida non perde solo la madre, ma anche il lavoro di traduttrice e soprattutto la casa che le viene sequestrata con violenza da un gruppo di donne legate al regime. Sono guidate da una spietata, corrotta e avida Marescialla: donna orribile e sfatta che distruggerà ogni cosa nell’appartamento e ne farà il magazzino dei suoi traffici illeciti al mercato nero. Ad Adelaida non resta che rifugiarsi dalla vicina, Aurora Peralta. Ma quando varca la sua porta ne rinviene il cadavere. Non vi anticipo cosa ne farà. Però posso dirvi che nelle pagine di questo portentoso libro sono raccontate le torture e le violenze più brutali: perpetrate in un paese in cui la democrazia è cancellata e sostituita da ronde notturne, sequestri, torture e incarcerazioni di innocenti. Karina Sainz Borgo volutamente non riporta date e nomi di personaggi politici Venezuelani, perché ha scelto di rendere il libro più universale. L’allegoria della perdita della madre e di tutto il suo mondo fa della protagonista un’orfana a tutti gli effetti….e la sua storia non lascia certo indifferenti.
normali possibile. 40 anni dopo Susan è una 43enne smarrita, sposata con Bobby Dunn, uomo solido e paziente, capace di starle vicino anche quando lei, avvinghiata dai suoi demoni, lo respinge. Della tragica notte che ha sfaldato la sua vita per sempre ricorda quasi nulla, ma sa che da lì sgorga il dolore e il nemico che si porta dentro e decide così di scrivere un romanzo autobiografico. D’altro canto Daniel è stato scarcerato dopo 15 anni e si è ritirato sulla costa del New England a vivere da solo, in libertà vigilata, a lavorare e convivere con la sua colpa. Ma la sua vita è agli sgoccioli, è invecchiato corroso dai tormenti, sta morendo e decide di andare alla ricerca della sua bambina. E’ combattuto tra mille pensieri, ma convinto di dover fare qualcosa per sua figlia, altrimenti resterebbe “solo il fantasma di un sogno e niente più”. E’ il crocevia da cui finiscono per passare i tre personaggi. Susan che chiede alla nonna di ospitarla per un po’, e riceve una lettera dal padre che le chiede di incontrarlo. Lois che farà fuoco e fiamme per impedire il riavvicinamento dei due, tanto da procurarsi armi e munizioni, tale è l’odio che cova per Daniel per il quale avrebbe voluto la pena di morte. Poi c’è lui, Daniel che insegue riscatto e perdono, che cerca disperatamente di lasciare qualcosa di positivo dietro di sè. Non anticipo nulla…ma ancora una volta Andre Dubus III (nato in California nel 1959, che oggi vive con la moglie e tre figli nel Massachussetts, dove insegna all’università) ha raccontato una struggente storia in cui gli uomini amano poco-niente (come l’ex marito di Lois, Gerry) o troppo e male, come Daniel che ha perso la testa divorato da gelosia e possessività.
non la prende bene. Anzi, il mondo le si rovescia addosso, e quando Pietro le dice che la sua non è semplicemente un’infatuazione passeggera, ma molto di più….Emma esplode. Gliene dice di tutti i colori (proprio lei sempre così controllata e mai una parola volgare) e lo caccia via da casa. Poi viene la parte più difficile…..dopo il tradimento, come andare avanti? Tanto più che a complicarle la vita c’è anche la figlia adolescente in classico complesso edipico, odiosa più che mai, scarica tutte le colpe sulla madre. Le cose con Giulia poi miglioreranno, anche se, com’è giusto che sia, la ragazzina mette in pool position i suoi progetti per il futuro, con il suo ragazzo e in un’altra città. Per Emma è un vuoto in più all’orizzonte. Anche il lavoro che adora e le presentazioni degli scrittori che organizza in libreria non riescono a lenire lo sfracello della sua vita. Oltre al buio e solitario futuro, dietro l’angolo ci sono poi problemi pratici come quello del denaro e della dipendenza economica dal marito. Supporter di Emma sono soprattutto le sue amiche che fanno di tutto per consolarla, dal presentarle altri uomini (come se questa fosse la soluzione…ma magari anche no) all’aiutarla a non sentirsi finita e al capolinea. Più facile a dirsi che a farsi…Perché shopping sfrenato, attività ricreative a gogò e nuovi fugaci incontri di letto mettono solo in stallo il problema senza risolvere nulla. La Schisa è bravissima a sviscerare stati d’animo, pensieri e progetti che si annidano a intermittenza nella testa di una donna tradita e abbandonata… non propriamente nel fiore degli anni, anche se ancora molto piacente. Però preparatevi a sviluppi imprevisti, ripensamenti, andate e ritorni….perché nella vita mai dire mai più.

Di Concetto Fusillo
Spinto da viscerale desiderio mai esausto di conoscenza e assumendosi il compito di togliere dall’oblio fatti dimenticati, se ne appropria trasformandoli in occasione d’arte e concretizzandoli in pittura.
Terzo appuntamento ad Azeglio con la rassegna “Musiche da ripostiglio e altro”. La residenza di campagna “Fuori Porta d’Azeglio”, nel centro storico del comune canavesano, ospiterà alle 21 di sabato 29 giugno la serata musicale “Live concert Dreams & Hopes”. Ospiti di Giuseppe Lo Faro e David K Tickle ci saranno Anna Sfregola ( in arte Anna Dari), pianista, compositrice e poetessa nata ad Ascoli Piceno e piemontese d’adozione, che presenterà i brani del suo primo album digitale intitolato “Dreaming with Annie” e il musicista Alessandro Fantino. Il cantautore astigiano ha avviato con la collega un progetto musicale che li vede entrambi coinvolti nella versione live acustica di“Tree of Hopes” , il primo EP di Fantino composto da cinque brani che passano dal pop vero e proprio a sfumature blues, jazz, rock e gospel. Per la serata azegliese il duo sarà affiancato dalla vocalist Lucia Falanga.

