CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 527

I libri più letti e commentati ad Agosto

Con l’estate ormai agli sgoccioli e il ritorno alla quotidianità, cosa c’è di meglio della lettura di un buon libro? E se non sapete cosa scegliere, ecco qualche suggerimento preso tra i titoli più commentati nel gruppo FB Un Libro tira l’altro, ovvero il passaparola dei libri, il gruppo che sta dalla parte dei lettori.

Una discussione sui ghost-writer ha riportato in auge Mr Mercedes, romanzo di Stephen King nelle insolite vesti di autore di noir; al secondo post troviamo Amatissima, di Toni Morrison, autrice riscoperta anche in seguito alla sua recente scomparsa; infine, al terzo posto, Caino, di Jose Saramago, perché non sempre in estate si scelgono letture “facili” ma si può optare anche per la letteratura più impegnata.

Un’altra discussione molto seguita è stata quella che chiedeva suggerimenti su libri che parlino della natura: tra i suggerimenti, segnaliamo Nelle Terre Estreme, di Jon Krakauer, Il Segreto del Bosco Vecchio, di Dino Buzzati e il classicissimo Marcovaldo, di Italo Calvino.

Per la serie: Time’s List of the 100 Best Novels, ovvero i cento romanzi più importanti del secolo XX, scritti in inglese e selezionati dai critici letterari per la rivista Times, questo mese noi abbiamo discusso di Arancia Meccanica, di Anthony Burgess, di Possessione di Antonia S. Byatt e de Il Grande Sonno, di Raymond Chandler. Trovate gli altri titoli negli articoli precedenti!

Per questo mese è tutto: vi ricordiamo che se volete partecipare ai nostri confronti, potete venire a trovarci su FB e se volete rimanere aggiornati sulle novità in libreria e gli eventi legati al mondo dei libri e della lettura, visitate il nostro sito ufficiale all’indirizzo www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Buone letture!

Podio del mese: Mr Mercedes, King (Sperling & Kupfer) – Amatissima, Morrison (Frassinelli) – Caino, Saramago (Feltrinelli)

Romanzi a tema “natura”: Nelle Terre Estreme , Krakauer (Corbaccio) – Il Segreto del Bosco Vecchio, Buzzati (Mondadori) – Marcovaldo, Calvino (Einaudi)

Time’s List of the 100 Best Novels : Arancia Meccanica, Burgess (Einaudi) – Possessione, Byatt (Einaudi) – Il Grande Sonno , Chandler (Feltrinelli)

 

Ma quanto leggono i torinesi?

LE CITTÀ CHE LEGGONO DI PIÙ SECONDO AMAZON.IT

Torino 6a nella classifica generale. Milano si conferma regina della lettura per il settimo anno consecutivo, conquistando lo scettro di città che acquista più libri ed eBook su Amazon.it. Padova guadagna la seconda posizione scalzando Torino, mentre Pisa entra per la prima volta nella top ten aggiudicandosi direttamente il terzo gradino del podio.

Mare, montagna o città, qualunque sia la meta prefissata per trascorrere le proprie vacanze, la lettura si rivela sempre una compagna ideale per rilassarsi durante gli assolati mesi estivi. Anche quest’anno, per il settimo consecutivo, Amazon.it ha stilato la classifica delle città italiane che acquistano più libri, prendendo in esame il numero di titoli in formato cartaceo e digitale acquistati dai clienti di Amazon.it durante l’ultimo anno su base pro capite nei centri abitati con più di 90.000 abitanti.*

Milano si conferma regina della lettura per il settimo anno consecutivo, conquistando lo scettro di città più appassionata di libri, sia in formato cartaceo sia in digitale. Padova guadagna la seconda posizione rispetto allo scorso anno, scalzando così Torino che scivola dal terzo al sesto posto della classifica delle città che leggono di più. La rivelazione di quest’anno è Pisa, che entra prepotentemente per la prima volta nella top ten volando direttamente in terza posizione, seguita a sua volta da Bologna e Roma, salde ai piedi del podio rispettivamente al quarto e quinto posto.

Di seguito la TOP 10 delle città italiane che leggono di più:

  1. Milano
  2. Padova
  3. Pisa
  4. Bologna
  5. Roma
  6. Torino
  7. Verona
  8. Firenze
  9. Bergamo
  10. Vicenza

Alle spalle del capoluogo Piemontese perdono una posizione, ma si mantengono in classifica, anche Verona, Firenze. Bergamo si tiene stretta la nona posizione guadagnata come new entry lo scorso anno, mentre Cagliari scivola undicesima ai margini della top ten e cede così il posto a Vicenza che si guadagna la decima posizione. Altra grande assente è Trento, che perde terreno posizionandosi dodicesima dietro a Cagliari.

Se si guarda alla classifica delle 10 città italiane che prediligono leggere in formato digitale, scaricando i testi da Amazon.it, Cagliari spicca al terzo posto mentre, per le prime due posizioni, Milano figura in testa seguita da Padova. Trieste si aggiudica la quarta posizione seguita da Trento, Bolzano, Verona, Vicenza, Bologna e Torino. Grandi assenti dalla top ten delle città che amano la lettura in digitale Bergamo (13a), Firenze (14a) e Roma (16a).

 

Città e generi letterari
Milano è la città che maggiormente apprezza differenti generi letterari, aggiudicandosi il primo posto in 7 su 8 delle classifiche divise per generi. Milano è infatti la città in cui si leggono più testi dei generi non-fiction, cucina, fantascienza e fantasy, viaggio, motivazionali, economia e finanza, benessere. Il capoluogo lombardo scivola però sul romanticismo dove al primo posto per la lettura di romanzi rosa si posiziona Bolzano. Bologna si conferma amante della buona tavola arrivando seconda nella classifica dei libri di cucina, Firenze invece conquista la medaglia d’argento per i libri dedicati ai viaggi. Pisa è seconda per il genere non fiction ma anche fantascienza e fantasy dove la medaglia di bronzo se la aggiudica Trieste.

 

I 3 titoli più apprezzati
Per quanto riguarda i libri cartacei preferiti dagli italiani, troviamo al primo posto la biografia di un grande campione del calcio italiano, Un capitano di Francesco Totti, seguito, in seconda posizione, da Vivere 120 anni. La verità che nessuno vuole raccontarti di Adriano Panzironi. Al terzo posto si posiziona invece un grande classico: Il Piccolo Principe, di Antoine de Saint-Exupéry. Tra i libri preferiti in formato digitale troviamo al primo posto Laurie (versione italiana) di Stephen King, seguito da Eleonor Oliphant sta benissimo di Gail Honeyman e al terzo posto Tre cadaveri di Raffaele Malavasi.

 

Letture d’estate
Le vacanze sono il momento ideale per staccare la spina tuffandosi in un buon libro, sia esso digitale o cartaceo. Per aiutare i propri clienti a trovare la lettura perfetta, Amazon.it rende disponibile lo store Letture d’estate dedicato alle letture estive e creato grazie ai consigli degli Editori, che sapranno sicuramente ispirare gli amanti dei grandi classici ma anche di gialli, thriller, fumetti e romanzi. Grazie ad Amazon Prime i clienti possono ricevere spedizioni veloci e illimitate su milioni di prodotti, dove vogliono e quando vogliono, anche in vacanza!

 

*Dal luglio 2018 al luglio 2019

Goodbye Summer Fest chiude l’estate

4a edizione. Evento di fine estate con area ristoro, musica e attività culturali e ricreative per tutte le età

Sabato 21 settembre 2019 – dalle ore 15:30
Parco Culturale Le Serre, Via Tiziano Lanza 31, GRUGLIASCO (TO) 
Ingresso gratuito | www.leserre.org
La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo presso la struttura “La Nave”

Al Parco Culturale le Serre di Grugliasco si svolge per il quarto anno consecutivo il Goodbye Summer Fest, evento ideato per salutare l’estate con una colorata e divertente festa all’interno di uno dei parchi più belli della provincia di Torino. L’evento si svolge sabato 21 settembre 2019 a partire dalle ore 15:30, con un programma che propone attività culturali e ricreative per tutte le età e un’ampia area ristoro con cibo e bevande di qualità.

Una giornata ricca di proposte con i concerti delle band Clerks, The Spell of Ducks e Atlante, un fornitissimo Ludobus per grandi e piccini, laboratori e letture animate per bambinivisite gratuite al Museo Gianduja e al RiMu (Rifugio Antiaereo e Museo della Grugliaschesità), stand con prodotti solidali e a km zero, una mostra fotografica, l’open day dell’associazione Musica Insieme e altro ancora…

Cultura, musica e gusto nella bellissima cornice del Parco Culturale Le Serre, importante luogo d’incontro e di eventi nel centro storico della città di Grugliasco con 35 mila metri quadri immersi nel verde ed edifici storici, tra i quali spicca la magnifica settecentesca Villa Boriglione Moriondo.

Il parco è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, gode di un adiacente ampio parcheggio libero e la manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo presso la struttura La Nave.

Sere d’estate al castello di Masino

Ogni giovedì fino al 5 settembre 2019, dalle ore 18 alle 22

 

Privo di luna quella notte, altero

di stelle il ciel quanto più mai splendea

onde assai bene si scorgeva il sentiero.

Tommaso Valperga di Caluso (Euforbo Melesigenio), Scherzo Epico, 1808

 

Nell’ambito della rassegna Sere FAI d’Estate, ogni giovedì fino al 5 settembre il Castello e Parco di Masino, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), prolungherà l’apertura oltre l’orario abituale e dalle 18 alle 22 si animerà di luci, suoni e colori proponendo un ricco programma di eventi. Immancabili ingredienti delle serate saranno i piatti e i vini tipici del territorio degli aperitivi sulla terrazza panoramica per rilassarsi alla vista della Serra d’Ivrea e del paesaggio del Canavese.

 

Giovedì 29 agosto appuntamento con Aperitivo in…acquerello in compagnia di Maria Giachetti, restauratrice e pittrice, che illustrerà i segreti dell’acquerello paesaggistico e inviterà gli ospiti a lasciarsi ispirare dal panorama del Canavese e della maestosa catena alpina per creare il proprio dipinto (materiali necessari a cura dei partecipanti).

 

Chiuderà la rassegna, giovedì 5 settembre, un Aperitivo in…jazz a base di prodotti enogastronomici del territorio e una sessione jazz a cura dell’associazione Musica Insieme, da godere sulla più bella terrazza panoramica del Piemonte.

 

Con il Patrocinio di Regione Piemonte. Con il Patrocinio di Città metropolitana Torino, Comune di Caravino e Comune di Ivrea.

Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2019” è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al fondamentale contributo di FinecoBank, già Corporate Golden Donor, che ha scelto di essere a fianco del FAI anche in questa occasione e di PIRELLI che conferma per il settimo anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione. Per il secondo anno si conferma la prestigiosa presenza di Radio Monte Carlo in qualità di Media Partner.

 

 

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Giorni e orari: ogni giovedì fino al 5 settembre 2019, dalle ore 18 alle 22

 

Biglietti:

Intero € 11; Ridotto (6-18 anni) 7,50; Iscritti FAI e bambini fino ai 5 anni: gratuito. Ridotto per i possessori di biglietto dell’Apolide Festival 7,50

 

Per informazioni:

Castello e Parco di Masino, via al Castello 1, Caravino (TO)

tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

Parcheggio interno, ingresso dalla biglietteria del castello

 

www.fondoambiente.itwww.castellodimasino.it

Ecco il “Cavallo” di Leonardo

Nell’imponente versione plastica di Dante Ferretti, è diventato installazione permanente dei Giardini della Reggia di Venaria

Leonardo l’immaginò e la disegnò oltre cinque secoli fa. Per la precisione nel 1492. E dal 7 luglio scorso, la sua imponente “Cassaforma per la testa di cavallo” ha trovato casa, nella grandiosa rivisitazione scultorea (dieci metri di altezza e 7,50 x 6 di base, costruita con travi di legno di willow o salice americano) ideata nel 2011 dal Premio Oscar Dante Ferretti, nei Giardini   della Reggia alla Venaria Reale, quale scenografica chiusura del “Gran parterre” juvarriano. L’evento, ancora una volta reso possibile dal generoso contributo dell’Avta (Associazione venariese tutela ambiente – Amici della Reggia), rientra nel fitto panorama delle celebrazioni organizzate, a livello internazionale, in occasione dei 500 anni dalla morte del Genio di Vinci, nato ad Anchiano – Vinci nel 1452 e scomparso in Francia, ad Amboise nel 1519. A questo progetto, Leonardo aveva iniziato a lavorare nel 1482, allorché gli venne commissionato da Ludovico il Moro, duca di Milano, un grande monumento equestre in onore del padre, Francesco Sforza.

Opera che, secondo gli ambiziosi piani di Leonardo, avrebbe dovuto essere la più grande statua equestre del mondo, ben quattro volte più alta del naturale e decisamente superiore ai modelli precedenti di Donatello per il Gattamelata (Padova) e del Verrocchio per il Colleoni (Venezia). Due furono i progetti ipotizzati: il primo prevedeva un cavallo rampante che presentava però grandi difficoltà realizzative e di equilibratura, mentre il secondo   immaginava un cavallo al passo, di forme colossali fino a sette metri di altezza. Nel 1493, però, dopo che Leonardo era arrivato ad esporre nel cortile del Castello Sforzesco un grandioso e ammiratissimo modello in creta, ormai pronto per la fusione, tutti i piani cambiarono e le cento tonnellate di metallo occorrenti per la realizzazione della statua furono dirottate alla costruzione dei cannoni necessari alla difesa del ducato di Ferrara dall’invasione di Luigi XII, re di Francia. Per l’eclettico Genio toscano, c’è da giurarci, il fatto segnò una profonda ferita, tanto più che il suo cavallo in creta pare essere finito, in quei frangenti, alla berlina delle truppe francesi che addirittura lo utilizzarono come tiro a segno delle loro balestre distruggendo così il modello dell’opera. Di cui però, fortunatamente, sono rimasti i bozzetti, uno dei quali è proprio la “Testa di cavallo” o “Cassaforma per la testa di cavallo”, disegnata a matita rossa su carta, conservato alla Biblioteca Nazionale di Madrid, e preziosa fonte ispirativa per Dante Ferretti nella realizzazione della scenografia della mostra “Leonardo. Il genio, il mito” che nel 2011 (Ferretti era già all’epoca vincitore di due dei tre Premi Oscar – 2005, 2008 e 2012 – per la migliore scenografia) si tenne alla Reggia di Venaria, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Fu proprio in quell’occasione, e sulla base del disegno recuperato di Leonardo, che il grande scenografo marchigiano commissionò ad “Antiqua Restauri” di San Secondo di Pinerolo la realizzazione della grande scultura in legno, posizionata all’interno della Reggia; la stessa che oggi (dopo alcuni anni trascorsi in magazzino, ristrutturata e ripensata, con interventi anche rinforzativi, dallo Studio “Reinerio Architetti” con la Bottega di Architettura “Carlo Deregibus” e “Ipe Progetti”) si può ammirare come installazione permanente, all’interno della programmazione di “Vivi i Giardini!” alla Venaria. Molto interessante, al di là delle dimensioni mozzafiato dell’opera, l’idea di creare all’interno della struttura una sorta di “bolla”, in cui al pubblico è permesso di entrare per scoprire, attraverso pannelli e didascalie, le vicissitudini del progetto di Leonardo, insieme ad una presentazione dell’Avta, del suo ruolo storico e delle sue molteplici attività a favore della Reggia.

E’ possibile visionare il “Cavallo leonardesco” con tutte le tipologie di biglietto della Venaria Reale. Per info: tel. 011/4992300 o www.lavenaria.it

Gianni Milani

“Living art – falsi d’autore”

Lo spettacolo del borgo antico di Lu, affastellato sulle colline, con un colpo d’occhio rotondo sul Monferrato, offre già da solo un’emozione a chi osserva. Ma i giardini, le chiese e i chiostri, le corti delle antiche case di Lu appositamente aperte diventano uno scrigno di opere d’arte durante “Living art – falsi d’autore”, la kermesse artistica che, giunta alla sua terza edizione, si svolgerà sabato 7 e domenica 8 settembre.

La manifestazione, per i contenuti di alto livello artistico, ha raggiunto una vasta popolarità: gli artisti, partecipanti con falsi d’autore al concorso ma anche con mostre personali, sono già una quarantina, provenienti non solo dal territorio locale ma anche da Milano, Torino, Forlì, Monza, molti innamorati della suggestiva scenografia che fa da sfondo alle loro opere. Più di 200 saranno i quadri esposti, di cui una sezione dedicata ai “giovani artisti”. Dunque una manifestazione sempre più “glocal”, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio locale ma capace di attirare artisti e visitatori molto variegati. Imperdibili saranno poi le performance dei “quadri viventi” con splendidi costumi d’epoca, riprodotti nella cornice della chiesa sconsacrata della Trinità, sulla sommità del paese.

Il concorso avrà come sempre una titolata giuria di esperti d’arte: Carla Debernardi, illustratrice di testi narrativi e maestro d’arte, Adriano Antonioletti Boratto, docente e critico d’arte, Federico Favaretto, pittore, illustratore e maestro d’arte, Lorena Palmieri, curatrice del museo di San Giacomo di Lu e catalogatrice dei beni artistici delle parrocchie della Diocesi di Casale e Luca Monti, docente e coordinatore del Master in Eventi culturali dell’Università Cattolica di Milano. Suspence sul nominativo di un celebre artista torinese, trapiantato nel Monferrato, allievo di Felice Casorati, con opere esposte a Milano, ai Musei vaticani e all’estero. Gli organizzatori di Living art incrociano le dita per la sua partecipazione come espositore di una sua opera celebrativa di Angelo Morbelli.

Living art, col sostegno dell’amministrazione comunale di Lu – Cuccaro, ospiterà anche la mostra fotografica di Mauro Ottonelli, dal titolo “ Lu e Cuccaro e la sua gente”, presso il circolo pro loco di Lu ( sabato 16,00 – 19,00; domenica 10,00 – 12,30 e 15,00 – 19,00).

Lungo le vie, addobbate con scenografiche riproduzioni su legno di opere di Klimt, Magritte, Van Gogh ed altri artisti, ed in piazza S. Valerio, i visitatori troveranno stand con prodotti di artigianato locale in legno, monili preziosi, torte e dolci della pro loco di Cuccaro, nocciole “tonde e gentili” e cioccolato della Co.ri.lu. La Cantina sociale sarà aperta per degustazioni dei vini del Monferrato. Aperto anche il Museo d’arte di San Giacomo, che raccoglie alcune delle testimonianze più significative della storia della fede di Lu e del suo territorio, tra cui “ I canonici” del Guala, opere di Guglielmo Caccia e della figlia Suor Orsola Maddalena.

Sabato 7 settembre alle 17 l’inaugurazione del concorso; la domenica, dalle 10,00, apertura del percorso artistico, per tutta la giornata, fino alla premiazione dei falsi d’autore e dei quadri viventi, verso le 18,00.

A pranzo la pizzeria “La Trinità” ed il ristorante “ Orazio” accoglieranno i turisti con un “menù d’arte” tematico, mentre la sera, a conclusione della manifestazione, la Pro loco luese conforterà il pubblico affamato con il suo celeberrimo fritto misto piemontese e con musica dal vivo ‘70/’80 e ‘90.

Per iscrizioni e informazioni : 3336626587; 3319503929;3347807250

 

Il Teatro Regio porta “La traviata” in Slovenia

Festival di Lubiana

 

I complessi artistici del Teatro Regio invitati al 67° Festival di Lubiana, con La traviata di Brockhaus e Svoboda, dirige il maestro Donato Renzetti Cankarjev dom, mercoledì 28 e giovedì 29 agosto 2019, ore 20

 

Il Teatro Regio è stato invitato a partecipare alla 67ª edizione del Festival di Lubiana, in Slovenia, dove mercoledì 28 e giovedì 29 agosto alle ore 20 porterà in scena La traviata di Giuseppe Verdi al Cankarjev dom, il più grande centro culturale sloveno. Donato Renzetti, sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio, interpreta il capolavoro del compositore di Busseto. Il Regio porta a Lubiana il leggendario allestimento della Traviata con regia e luci di Henning Brockhaus e scene di Josef Svoboda, proveniente dallo Sferisterio di Macerata e dalla Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi.

La presenza del Teatro Regio di Torino al Festival di Lubiana è il risultato della cooperazione tra il Festival Ljubljana, l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura in Slovenia, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, in virtù dell’accordo di collaborazione nei settori della cultura e dell’istruzione tra i Governi italiano e sloveno.

Il Festival di Lubiana, grazie alla sua lunga tradizione e al suo programma di altissimo livello, contraddistingue significativamente la proposta culturale della capitale slovena, arrivando negli ultimi anni a proporre fino a 80 eventi di diverso genere e accogliendo più di 80.000 spettatori. Dal 1953, il Festival ha ospitato, nei numerosi palchi disseminati per la città, opera, performance, concerti, teatro, danza, arti visive. Negli corso degli anni hanno partecipato grandi nomi tra i quali Krzysztof Penderecki, Riccardo Muti, Valery Gergiev, Vladimir Ashkenazy, Julian Rachlin, Angela Gheorghiu; e celebrate orchestre come la New York e la Israel Philharmonic Orchestra, la Royal Philharmonic Orchestra di Londra, l‘Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e teatri d’opera come La Scala di Milano.

Il Teatro Regio è ospite per due serate con un allestimento leggendario – Premio Abbiati 1993 – che ha riscosso un enorme successo lo scorso dicembre al Regio, e noto come “La traviata degli specchi”. Lo spettacolo indaga il sottile confine tra la natura intima e delicata di Violetta e la sua immagine pubblica, sottolineata da un enorme specchio inclinato che moltiplica, da tutti i possibili punti di vista, l’oggetto del desiderio all’occhio del voyeur. Le scene, di forte impatto visivo, sono di Josef Svoboda, riprese da Benito Leonori, la coreografia di Valentina Escobar, i costumi di Giancarlo Colis. Il Coro è istruito magistralmente da Andrea Secchi.

Donato Renzetti, tra i più rinomati direttori italiani, torna a dirigere il capolavoro verdiano dopo il successo ottenuto al Regio a dicembre. La sua lunga carriera alterna all’attività operistica quella sinfonica, senza tralasciare l’insegnamento e le sedute in sala di registrazione.

Il ruolo della protagonista sarà interpretato mercoledì 28 agosto da Maria Mudryak, soprano nata in Kazakistan: bella, elegante e con una vocalità di prim’ordine, doti che in pochissimo tempo l’hanno portata, a soli 23 anni, all’attenzione del pubblico e di molti importanti teatri. Giovedì 29 agosto il ruolo del titolo sarà sostenuto da Irina Dubrovskaya, voce cristallina e ricca di armonici, la soprano nata in Siberia, ha incantato la platea della Fenice di Venezia pochi mesi fa nello stesso ruolo. Alfredo Germont è interpretato da Giulio Pelligra, uno dei tenori italiani emergenti che ha destato grande interesse in pubblico e critica. Giorgio Germont è interpretato dal baritono Giovanni Meoni, rinomato interprete del repertorio operistico italiano, eccelle nei capolavori verdiani, in particolare nei ruoli di “baritono nobile”, grazie a un fraseggio raffinato e a una rilevante presenza scenica. Nel cast troviamo anche: il contralto Elena Traversi (Flora Bervoix), il soprano Ashley Milanese (Annina), il tenore Luca Casalin (Gastone), il baritono Paolo Maria Orecchia (Douphol), il baritono Dario Giorgelè (Obigny), il basso Mattia Denti (Grenvil), il tenore Alejandro Escobar in alternanza con Luigi Della Monica (Giuseppe), il baritono Marco Sportelli in alternanza con Franco Rizzo (un domestico) e il basso Giuseppe Capoferri, in alternanza con Riccardo Mattiotto (un commissionario).

Macugnaga Piano Trail, quando le grandi vette incontrano quelle della musica

Si è  concluso sabato 17 agosto, presso la Kongresshaus di Macugnaga, il festival di musica classica che ha come scenario questo incantevole paese ai piedi del monte Rosa, nella valle Anzasca. Si tratta del Macugnaga Piano Trail, giunto quest’anno alla sua seconda edizione; a concluderlo un concerto di successo, con protagonista il giovane e talentuoso pianista polacco Mikolaj Sikala, originario di Danzica.

Artista di notevole capacità espressiva e lirica, unita ad una brillante tecnica, Sikala è riuscito subito a catturare l’attenzione del pubblico con l’esecuzione della Sonata in la maggiore D 664 di Franz Schubert, una delle prime scritte dal compositore viennese. Completata nel luglio 1819, riflette l’immagine del giovane musicista innamorato, durante il suo soggiorno nell’incantevole campagna austriaca. Altrettanto ben ispirata e ben risolta è stata l’esecuzione della “Berceause” di Chopin, composta negli anni 1843-44 nella forma di variazioni su di un tema di grande equilibrio. Il pianista ha poi proposto una lettura espressiva della Parafrasi di Strauss/Grunfeld sul Fledermaus. In conclusione Sikala ha eseguito una serie scelta di Preludi dei due libri di Claude Debussy, esempi e capisaldi della musica impressionista, utilizzando un linguaggio raffinato e, al tempo stesso, capace di comunicare, oltre che un certo temperamento espressivo, anche una notevole maturità.

Il concerto precedente, tenutosi mercoledì 14 agosto scorso, ha visto protagonista il pianista ventunenne Li Mingyang, originario dell’Henan, che ha manifestato già in tenera età una particolare attitudine per il pianoforte. Dopo gli studi presso la città natale, ha poi proseguito la sua formazione musicale al Conservatorio centrale di Pechino, ottenendo risultati considerevoli, e frequenta attualmente i corsi di perfezionamento al Conservatorio di Hannover. Ha eseguito la suite di Claude Debussy intitolata “Estampe”, scritta nel 1930 e considerata la prima opera del simbolismo musicale. Il pianista ha condotto con chiarezza espressiva la serie di tre brani, quadri musicali deliziosi dal forte carattere descrittivo: “Pagodes”, suite ricca di incanto e di sonorità orientali, rese dal pianista sapientemente, “La soiree dans Grenade”, carica di atmosfere suggestive tipiche del mondo spagnolo, e la pagina forse più nota della musica di Debussy, intitolata “Jardin sous la pluie”, descrizione, di grande effetto, di un acquazzone autunnale. Il giovane pianista ha poi proposto la Sonata KV 547 in re maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, l’ultima tra le sue sonate, composta nel 1789 e soprannominata “La caccia” per il tema iniziale cui è ispirata, che imita un segnale di caccia. Li Mingyang ha perfettamente risolto questa sonata, facendola risultare brillante e virtuosa, grazie alla sua abilità ed al suo temperamento poetico, calibrato secondo il gusto classico del compositore. Il secondo tempo del concerto è stato concentrato sul periodo romantico, con l’esecuzione dello Scherzo n. 4 di Brahms, scritto in età giovanile e sostenuto da una grande agilita’ tecnica. A conclusione la Parafrasi dal Rigoletto di Verdi, una delle più riuscite, di cui è autore Franz Liszt.

Successo di pubblico anche per i primi due appuntamenti del Macugnaga Piano Trail, di cui il primo concerto, domenica 4 agosto scorso, è stato aperto dalla pianista e direttore artistico della rassegna, Serena Costa, ideatrice del festival insieme al M° Marco Giovanetti, già direttore del Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo, purtroppo recentemente scomparso a soli 59 anni.

Con le Kinderszenen  (Scene infantili) composte da Robert Schumann, la pianista ha trascinato ed incantato il pubblico con il suo pianismo ispirato, nel racconto di ciascuno dei tredici pezzi che le compongono. A conclusione della serata, in cui Serena Costa ha dimostrato grande sensibilità pianistica, il percussionista  Vadim Schischkin, primo timpanista dell’Orchestra sinfonica della Georgia, ha eseguito il Chiaro di luna di Debussy, nella versione per vibrafono e pianoforte, in duo con Serena Costa, dando vita ad un’interpretazione che ha suscitato nel pubblico una trascinante commozione.

Altrettanto successo di pubblico ha riscosso, sabato 10 agosto scorso, l’Orchestra dei Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni, molto attiva presso il Duomo di Torino, e nata affiancando l’istituzione creata per favorire la diffusione del sacro nelle arti. Diretta dal M° Antonmario Semolini, l’Orchestra è stata protagonista del concerto insieme al giovane pianista sedicenne di Taiwan Chou Hung-Tse. Il pianista ha eseguito il concerto K 488 di Wolfgang Amadeus Mozart.

La seconda parte del concerto è stata dedicata alla Sinfonia n. 5 di Franz Schubert,  in cui il compositore dimostra un certo distacco dalle forme beethoveniane, tracciando un ritorno allo stile mozartiano. Per entrambi i brani il pubblico ha dimostrato un grande entusiasmo  con lunghi applausi e richieste di bis. L’interpretazione dataci dal maestro Semolini è stata rivolta ad evidenziare ogni minima sfumatura del testo musicale ed ha dimostrato una grande perizia nell’interpretazione delle pagine mozartiane, creando un fascinoso dialogo tra il pianista e l’orchestra.

Mara Martellotta

 

Nelle foto: la pianista e organizzatrice del festival, Arena Costa e il percussionista della prima serata

Marchierù, domenica al castello

Domenica 25 agosto , aprirà i propri cancelli ai visitatori anche il castello di Marchierù (Villafranca Piemonte , via San Giovanni 77) Dimora storica privata aderente all’ Itinerario Pinerolese  inserito nel circuito   “ Dimore Storiche fuori Torino” promosso da Turismo Torino e Provincia e dalla Regione Piemonte

 

Visite guidate dai proprietari ( ore 10/11/12 * 15/16/17 ) del parco, delle scuderie, della cappella gentilizia e delle sale ammobiliate del castello medioevale.

Sarà presentato al pubblico il nuovo prodotto delle “ Vigne Marchesi Ripa di Meana” , a ricordo delle nozze che unirono questo Casato a quello dei Conti Filippi di Baldissero, proprietari allora, nel 1699, come ancora oggi, del castello di Marchierù.

 

Richiesta prenotazione ( 3394105153 / 3480468636 * segreteria@castellodimarchieru.it )

Un libro per l’estate

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Dalla Liguria

L’appuntamento di sabato 24 della rassegna ‘Un libro per l’estate’, organizzata dalla Libreria  Cento Fiori, che si tiene dalle ore 21.15, in piazzale Buraggi, sul lungo mare di Finale Ligure Marina, vede come protagonista il libro ‘Neofascismi’ di Claudio Vercelli, docente a contratto di storia dell’ebraismo all’Università Cattolica di Milano.

Il testo riscostruisce, dalla fine del fascismo ad oggi la parabola della destra estrema in Italia, compiendo un viaggio che va dalla Rsi a Casa Pound, passando per la fondazione del Msi, il 68 visto dall’estrema destra, gli anni del cosiddetto ‘terrorismo nero’, per giungere alla ‘Svolta di Fiuggi’ operata da Gianfranco Fini ed alla successiva esperienza di Alleanza Nazionale. E’ un saggio rigoroso e documentato ma con uno stile agile e scorrevole.

Massimo Iaretti