CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 473

Antiqua, “maratona” musicale fino a ottobre

Nonostante la situazione particolare venutasi a creare con l’emergenza sanitaria da coronavirus, l’Accademia del Ricercare, anche quest’anno, propone “Antiqua”, un eccezionale cartellone di concerti di musica antica che toccherà Torino e gran parte della sua provincia.

Causa Covid-19 e le conseguenti misure di distanziamento da adottare, i posti disponibili saranno limitati, pertanto l’ingresso ai concerti sarà possibile solo su prenotazione telefonando al numero 366 179 1447 oppure scrivendo a segreteria@accademiadelricercare.com. Sarà anche possibile seguire ANTIQUA 2020 in diretta streaming all’indirizzo: https://www.facebook.com/festivalantiqua/ .

Il cartellone si protrarrà fino al 4 ottobre ed è consultabile sul sito https://accademiadelricercare.com/ .
Le note di sala sono, come sempre, ad opera del Critico Musicale Giovanni Tasso.
In tutti i concerti di “ANTIQUA2020” si applicherà il protocollo di prevenzione anti Covid-19 stabilito dalle autorità per l’accesso alle chiese. Sono previste la sanificazione dei luoghi di culto prima e dopo i concerti, la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso, l’obbligatorietà della mascherina per tutta la durata del concerto. Nel caso in cui uno spettatore ne fosse sprovvisto, l’organizzazione fornirà gratuitamente la mascherina. All’ingresso ogni spettatore sarà invitato ad utilizzare il gel igienizzante e ad occupare il posto segnalato, secondo i criteri del distanziamento sociale, così come previsto per le funzioni religiose. Al termine del concerto il pubblico sarà invitato ad uscire ordinatamente evitando gli assembramenti. Dice il direttore dell’Accademia del Ricercare Pietro Busca: “Il 21 giugno, solstizio d’estate, l’Accademia del Ricercare inaugurerà la 25esima edizione di Antiqua, con due settimane di ritardo rispetto al cartellone concepito alla fine del 2019. Si tratta di un risultato che ci rende tutti felici e pieni di riconoscenza nei confronti di quanti, dai funzionari degli enti territoriali e delle fondazioni bancarie ai numerosi appassionati che ci hanno scritto in questi giorni difficilissimi, ci hanno dato fiducia e ci hanno fatto percepire quanto mancasse loro la musica, la nostra musica, e l’importanza che ha per molti il nostro impegno a proporre concerti di alto livello con artisti e ensemble di primo piano. Per rendere assolutamente sicura la fruizione di tutti i concerti, lo staff dell’Accademia del Ricercare seguirà alla lettera tutte le prescrizioni richieste dal Governo e dall’Amministrazione regionale, fornendo le mascherine a chi ne fosse sprovvisto, collocando all’ingresso i dispenser per l’igienizzazione delle mani, garantendo scrupolosamente il distanziamento interpersonale e provvedendo a igienizzare tutte le sedi di concerto, per una doverosa cura nei confronti di quanti ci seguono da anni. Il Covid-19 ha colpito tutti duramente e nessuno di noi potrà mai dimenticare tutta la sofferenza e l’angoscia che abbiamo provato. Per questo, oggi più che mai, vi invitiamo a venire ai nostri concerti, per sentirci più vicini, più fratelli e ricordare con affetto i nostri cari che ci hanno lasciato, facendoci come sempre conquistare da quell’indicibile miracolo che è la musica barocca”.

Ecco i primi appuntamenti.

L’edizione 2020 partirà il 21 giugno, alle 21,15, a Settimo Torinese, presso la Chiesa di San Vincenzo di via Milano, 59 e sarà proprio l’Accademia del Ricercare a inaugurare la stagione con La Cantata Italiana nel 600’ “Alessandro Stradella – Esule dalle Sfere – Chi resiste al Dio Bendato”.

Il 24 giugno, a Torino, presso la Chiesa della Misericordia, in Via Giuseppe Barbaroux, 41, la Cappella Viscontea proporrà “Da Bach a Bach”.

Il 26 giugno la rassegna raggiungerà Romano Canavese dove, presso l’imponente Chiesa dei Santi Pietro e Solutore di piazza Ruggia, gli Ensemble “I Luoghi dello Spirito” e “Ensemble Symposium” proporranno “A due cori”.

Il 28 giugno, a Castagneto Po, nella Chiesa di San Genesio, in via Avv. Francesco Viano, 9, l’Ensemble “Tripla Cadenza” presenterà “Verso il Classicismo…”

Anche quest’anno l’Accademia del Ricercare organizzerà, dal 27 luglio al 2 agosto, i Corsi Internazionali di Musica Antica a Romano Canavese. Masterclass e laboratori coinvolgeranno, come di consueto, giovani talenti provenienti da tutto il mondo e culmineranno con i concerti di fine corso tra fine luglio e inizio agosto.

Nel corso degli anni, la rassegna ha consentito al pubblico della provincia di Torino (e non solo) di riscoprire sia i capolavori di autori universalmente famosi come Antonio Vivaldi e Johann Sebastian Bach, sia gemme virtualmente sconosciute di autori meno noti.
Per l’“edizione d’argento” di Antiqua verrà confermato, nella sostanza, il format degli anni precedenti, con concerti che, oltre alla formazione di casa dell’Accademia del Ricercare, vedranno protagonisti alcuni degli ensemble di strumenti originali più quotati d’Italia, con un azzeccato mix tra gruppi ormai affermati ed ensemble più giovani, ma già autorevolmente entrati nel panorama concertistico internazionale.
Anche quest’anno grande attenzione nei confronti degli ensemble europei, con il concerto del Coro de Cámera de Granada e dell’Ensemble Aziz Samsaoui, che rievocheranno in chiave musicale la prima circumnavigazione del globo terrestre da parte di Magellano avvenuta esattamente cinque secoli fa.
Eclettico l’excursus del repertorio antico, con un paio di gradite eccezioni alla regola, rappresentate dall’omaggio a Ludwig van Beethoven, nel 250° anniversario della nascita, che chiuderà la manifestazione, e dal concerto interamente dedicato a Turlough O’Carolan, arpista e compositore irlandese che molti continuano ad associare alla tradizione popolare del suo Paese, ma che, in realtà, scrisse anche parecchie opere nel più puro stile di Corelli e Vivaldi.

Ecco il calendario di Antiqua 2020:
www.accademiadelricercare.com
Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21,15
Ad eccezione del 5 luglio ore 18,00 e 2 agosto ore 20,00

21 giugno – Settimo To. – Chiesa di S. Vincenzo
Accademia del Ricercare
La Cantata Italiana nel 600’
Alessandro Stradella
Esule dalle Sfere
Chi resiste al Dio Bendato

24 Giugno – Torino – Chiesa della Misericordia
Cappella Viscontea
“da Bach a Bach”

26 Giugno – Romano C.se – Chiesa dei Santi Pietro e Solutore
Ensemble i Luoghi dello Spirito
Ensemble Symposium
“A due cori”

28 giugno – Castagneto Po – Chiesa di S. Genesio
Ensemble: Tripla Cadenza
“Verso il Classicismo…”

3 Luglio – Castellamonte – Castello
Alio modo
“Carolan e i suoni del Barocco Irlandese”

5 Luglio – Candia C.se – Chiesa di S. Stefano ore 18,00
I Solisti dell’Accademia
“Tra Lipsia, Halle e Amburgo”

10 Luglio – Settimo T.se – Chiesa di S. Vincenzo
Accademia del Ricercare
“Le radici della musica strumentale tra Inghilterra e Germania”
W. Byrd, W. Brade, Johan Rosenmüller

27 Luglio – Romano C.se – Chiesa dei Santi Pietro e Solutore
Concerto dei docenti dei Corsi Internazionali

31 luglio – Romano C.se – Chiesa di S. Marta
Concerto degli studenti del corso Internazionale

2 Agosto – Romano C.se – Chiesa dei Santi Pietro e Solutore ore 20,00
Concerti finali dei Corsi Internazionali

3 Settembre – Romano C.se – Chiesa di S. Marta
Lo Scrigno di Orfeo
Adriano Banchieri
Trattenimenti da Villa a 5 voci concertati nel Chitarrone

14 Settembre – S. Mauro T.se – Teatro Gobetti
Accademia Del Ricercare
I Concerti di Dresda
“Concerto per molti Istrumenti”
Vivaldi – Heinichen

17 Settembre – S. Raffaele – Chiesa di S. Raffaele Arcangelo
IL Coro da Camera di Granada
Aziz Samsaoui Ensemble Medioevale
“Esperienze Musicali del primo viaggio in torno alla terra”

25 Settembre – Casalborgone – Chiesa di S. Maria Maddalena
Voxonus- Accademia del Ricercare
Arcangelo Corelli (1653 – 1713)
Concertos transpos’d for Flute Opera VI

2 Ottobre – Chieri – Collegiata S. Maria della Scala (Duomo)
Accademia del Ricercare – Corale Universitaria
Antonio Vivaldi
Gloria – Magnificat
Per soli coro e orchestra

4 Ottobre – S. Raffaele – Chiesa di S. Raffaele
Quintetto di fiati con strumenti originali
L. van Beethoven
nel 250° anniversario dalla nascita
Quintetto in mi bemolle maggiore op.16
W. A. Mozart
QuintettoK452 in Mi bemolle

Causa Covid-19 e le conseguenti misure di distanziamento da adottare, i posti disponibili
saranno limitati, pertanto l’ingresso ai concerti sarà possibile solo su prenotazione
366 179 1447 – segreteria@accademiadelricercare.com

Sarà anche possibile seguire ANTIQUA 2020 in diretta streaming
https://www.facebook.com/festivalantiqua/

 

ANTIQUA 2020
21 GIUGNO – 4 OTTOBRE

Tutti i concerti avranno inizio alle 21,15
Ad eccezione del 5 luglio, ore 18, e 2 agosto, ore 20,
e saranno ad ingresso gratuito.

Causa Covid-19 e le conseguenti misure di distanziamento da adottare, i posti disponibili saranno limitati, pertanto l’ingresso ai concerti sarà possibile solo su prenotazione (366 179 1447 – segreteria@accademiadelricercare.com)

Sarà anche possibile seguire ANTIQUA 2020 in diretta streaming

https://www.facebook.com/festivalantiqua/

 

Artissima allestisce “Fondamenta”, 200 opere in vendita

Fondamenta è un progetto di Artissima nato dal lavoro di una fiera in progress, che accoglie l’invito a sperimentare nuove modalità di incontro e comunicazione per reagire alle trasformazioni del presente.

Non é una viewing-room, non è un tour virtuale, non è una mostra. È un progetto collettivo firmato dai curatori di Artissima 2020 e realizzato con le gallerie e per le gallerie, che sono le fondamentali fondamentadella fiera, cuore e fulcro del mercato dell’arte contemporanea.

Fondamenta sarà allestita fino al 5 luglio 2020. Circa 200 opere in vendita, una per galleria, sono presentate su muri portanti virtuali. Ogni muro corrisponde ad una sezione e vi si può accedere cliccando sui bottoni qui sotto. In ogni sezione, attraverso il filtro per prezzo, per artista e la ricerca libera, si potrà navigare fra le opere e per ogni curiosità contattare direttamente la galleria.

https://www.artissima.art/fondamenta/

L’Italia s’è già ridestata

“La bellezza salverà il mondo” afferma il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevskij. “Questo mondo nel quale noi viviamo ha bisogno di bellezza per non cadere nella disperazione. La bellezza, come la verità, mette la gioia nel cuore degli uomini ed è un frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione” aveva scritto Giovanni Paolo II nella Lettera agli artisti.

 

E sono proprio di qualche giorno fa due iniziative del Ministero degli Esteri italiano rilanciate dall’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Pietro Sebastiani, nel suo saluto per il 2 giugno, diffuso oggi dalla rappresentanza italiana. Un e-book, dal titolo “Le Piazze (In)visibili”, e un video con l’esecuzione in sincrono dell’inno nazionale da parte dell’orchestra e coro dell’Accademia Chigiana.

“Dopo questi mesi chiusi nelle nostre case – scrive Sebastiani – credo che abbiamo ancor più compreso quanto siano importanti gli spazi umani e la bellezza, che davvero infonde gioia nel cuore degli uomini, che oltrepassa le generazioni e le unisce (…) le nostre piazze vuote sono divenute all’improvviso spazi aperti da ammirare, con prospettive dimenticate, nella piena bellezza delle loro linee architettoniche e urbanistiche”.

“Nel nostro straordinario Paese – aggiunge l’ambasciatore – sappiamo che le città nei secoli sono state costruite come un’opera d’arte. Negli edifici di culto come in quelli civili si sono cercate, con tenacia e maestria, appunto la bellezza e la perfezione. Non a caso in queste belle città, circondate da stupende opere d’arte, si è sviluppata e arricchita la nostra civiltà, con i suoi diritti e con le sue libertà”.

 

E l’altra sera, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel saluto che ha rivolto, dopo l’esecuzione dell’inno nazionale, all’inizio del “Concerto dedicato alle vittime del coronavirus”, nel 74° anniversario della Festa nazionale della Repubblica, nei Giardini del Quirinale ha detto: “Il 2 giugno, domani, si celebra l’anniversario della nascita della nostra Repubblica. Lo faremo in una atmosfera in cui proviamo nello stesso tempo sentimenti di incertezza e motivi di speranza. Stretti tra il dolore per la tragedia che improvvisamente ci è toccato vivere e la volontà di un nuovo inizio”.

 

Ma a Colli al Metauro (Pesaro Urbino) il 28 maggio si era già ripartiti con questo spirito, e precisamente da Bargni, borgo perla di Serrungarina, in territori che Leonardo da Vinci e Piero della Francesca osservavano e riproducevano nei loro capolavori.

 

Ci ha pensato bene Roberta Arduini del quartetto Oasi di Pesaro a partorire già in maggio con la scelta di  parole e brani musicali opportuni questi sentimenti in un’opera inedita da lei scritta e concepita per la rinascita, che dà piacere ai sensi e attrae per la sua bellezza.

In questo spettacolo l’autrice interpreta con intensità  Madre Terra, dopo l’inno nazionale eseguito dai tre maestri, la pianista Franca Moschini, il violinista Paride Battistoni e il violoncellista Colombo Silviotti, che hanno poi continuato ad eseguire con la maestria di sempre che li distingue anche i brani musicali successivi, ben scelti dall’autrice come  sottofondo dei suoi testi.

 

“Il Soffio della Nuova Vita” è il titolo dell’opera andata in onda su Fano Tv, nell’iniziativa televisiva “Colli al Metauro riparte dalla bellezza”, per mettere in evidenza la bellezza e la cultura dei luoghi della provincia di Pesaro Urbino, ben visibili in immagini suggestive, che fanno bella mostra di sé nel video registrato trasmesso in prima serata da Fano Tv e poi replicato più volte. Ricordiamo che lo spettacolo è stato visibile in tutta Italia in diretta streaming e in tv nelle Marche.

 

“E poi rinasci! Rinasci con la forza di quel fiore, di quel piccolo ciuffo d’erba che cresce attraverso quella minuscola fessura nel cemento, come un eroe! E fa in modo che sotto la tua mascherina,  ci sia il tuo sorriso più raggiante, il tuo grazie di essere nato nel luogo più bello del mondo: la tua  meravigliosa signora Italia. Che ti ha aspettato. Con la sua rispettosa ed eterna eleganza. Nel silenzio delle sue strade vuote.  Ha ripreso respiro, la grazia che merita, il nostro rispetto. E si è fatta ancor più bella in questa primavera che molti di Voi non rivedranno più ! La sua eterna bellezza, ti darà la forza per rialzarti. Ti consolerà con i suoi colori, i suoi profumi, i suoi scorci che ti seducono da sempre,  con la loro storia fatta  di artisti, artigiani, scienziati, medici, navigatori, esploratori. Umili persone, che hanno offerto la loro vita e hanno combattuto con un’ unica arma: l’Amore. Lo stesso Amore che vuole ricucire il tessuto di questa società. Rovesciando i potenti dai troni e sollevando gli umili. Lo stesso Amore che ti urla, di non perdere mai il Senso della Vita. Che riconosci negli occhi degli anziani e di tutte quelle vite sacrificate  in cambio della tua salvezza. E che hai il dovere, di trasmettere ai tuoi figli” – questa non è che solo una parte del testo, di cui vi abbiamo voluto dare un assaggio, dell’opera in cui Madre Terra (Roberta Arduini) ci parla accorata.

 

Spettacolo unico del suo genere per cui grande merito va dato all’autrice Roberta Arduini ispirata nei testi e nella scelta delle musiche e ai maestri musicisti che le hanno eseguite all’aperto, con la sonorità a rischio per la giornata ventosa.

 

A questa iniziativa, faranno seguito altre iniziative del genere, perché di bellezza ce n’è tanta in Italia e si spera che l’autrice Roberta Arduini, (in foto) riesca a portare in giro per l’Italia il suo emozionante e salutare connubio di testi e musiche, ben quarta sua opera prodotta.

 

Il 2 giugno 2020, quindi “l’Italia s’è desta”, o meglio s’è ridesta con la voglia di tornare a vivere e godere riscoprendo con luce nuova il suo molteplice e variegato patrimonio artistico e culturale, respirando “Il Soffio della Nuova Vita”.

Vito Piepoli

 

Gli studenti torinesi vincitori del Progetto di Storia contemporanea

Quarantacinque studenti di Torino e provincia tra i 125 vincitori nella 39° edizione. Parteciperanno ai viaggi studio nei luoghi della memoria quando le condizioni generali lo consentiranno


Si è conclusa la 39° edizione del Progetto di storia contemporanea, indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.

Gli studenti premiati sono 125, appartenenti a 22 Istituti scolastici e a 3 Centri di formazione delle province piemontesi, sulla base di una graduatoria redatta dalla Commissione di valutazione, composta da membri degli Istituti storici della Resistenza piemontesi.

Quarantacinque studenti di sette istituti superiori di torino e provincia risultano tra i vincitori.  Dieci sono dell’IIS “Bodoni Paravia” di Torino ( con due gruppi coordinai dalle prof. Simona Scintu e Cristina Filippelli) e altrettanti sono del Liceo “Volta” di Torino ( con entrambi i gruppi coordinati dal prof. Luca Vincenzo Sorella). Gli altri gruppi da cinque studenti vincitori sono dell’IIS “Majorana” ( coordinatrice la prof. Alessandra Celati), l’IIS “Curie-Levi” di Collegno (prof. Augusto Cosentino), l’IIS “Natta” di Rivoli (prof.ssa Ester Scaglia), Liceo “Gramsci” di Ivrea ( prof. Dario Romeo) e l’ISS “Bosso Monti” di Torino (coordinatrice la prof. Federica Viscusi).

Le scuole secondarie e gli enti di formazione professionale partecipanti al concorso sono stati 54, con un totale di 950 studenti suddivisi in 190 gruppi da 5 componenti ciascuno. Si è registrato un lieve aumento degli iscritti (+ 4,2%) rispetto alla precedente edizione.

Le valutazioni espresse dalla Commissione di storici hanno evidenziato la qualità e l’originalità dei lavori proposti che, anche in questa edizione, si sono concentrati su tre temi di ricerca: lo sport e la storia del ‘900 (traccia scelta dal 40,2% dei partecipanti); la caduta del Muro di Berlino 30 anni dopo (preferita dal 57% degli studenti); I 50 anni della Regione Piemonte (indicata dal 2,8 % dei giovani).

Il Piemonte, oltre a essere stata la prima regione d’Italia a stabilire, con un’apposita e specifica legge – quarantaquattro anni fa, nel 1976 –  l’istituzione di un Comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, è stata anche tra le prime realtà a promuovere progetti di studio sulla storia contemporanea, coinvolgendo – a partire dal 1981-  decine di migliaia di studenti medi piemontesi e organizzando centinaia di viaggi nei luoghi della memoria.  Per il momento gli studenti vincitori, accompagnati dai loro docenti, non potranno partecipare ai viaggi studio che avrebbero dovuto svolgersi entro la fine di questo anno scolastico. Le ragioni sono a tutti ben note, motivate dall’attuale emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19 e dai conseguenti provvedimenti di distanziamento sociale e di restrizione della libera circolazione, adottati dalle autorità nazionali e regionali, ai quali si affianca la chiusura delle scuole.

Il Consiglio regionale, consapevole dell’importanza dei viaggi nei luoghi della memoria storica per l’indubbio rilievo di esperienze collettive, condivise, importanti sotto il profilo dei valori educativi e didattici – hanno dichiarato il Presidente del Consiglio Stefano Allasia e il Vice Presidente Mauro Salizzoni – si impegna a individuare e riproporre i viaggi studio appena le condizioni generali lo consentiranno, riservandosi forme alternative di premialità qualora ciò non fosse possibile entro tempi ragionevoli”. Agli studenti vincitori delle attuali classi quinte che concluderanno quest’anno con l’esame di maturità il proprio ciclo di studi superiori, considerata la maggiore età, verrà proposta, in via preferenziale, la possibilità di partecipare, a titolo individuale, ai prossimi viaggi studio che verranno organizzati prevedendo, nel caso di indisponibilità o impedimento, l’attribuzione di un premio alternativo.

Mtr

Mondovì, riapre il museo della ceramica

Ingresso gratuito il 6 e 7 giugno, prorogata fino al 6 settembre la mostra “Antonio Marras: memorie dal sottosuolo…”

Il Museo della Ceramica di Mondovì riaprirà il prossimo 6 giugno, sabato 6 e domenica 7 giugno ingresso gratuito. Gli orari e i giorni di apertura rimarranno gli stessi di sempre: venerdì e sabato ore 15-18, domenica ore 10-18. A partire dal 15 giugno l’orario sarà prolungato fino alle ore 19. Nel Museo sono state effettuate tutte le procedure di sanificazione e il personale in loco segue le disposizioni dei protocolli per la tutela anti contagio da Covid19. Il Museo è visitabile indossando la mascherina, è consigliata la prenotazione al numero 0174 330 358 – int.1 o via mail all’indirizzo turistico@comune.mondovi.cn.it.

É stata prorogata fino al 6 settembre 2020 la mostra di Antonio Marras “Antonio Marras: memorie dal sottosuolo…”, a cura di Francesca Alfano Miglietti. Inaugurata a dicembre 2019, vede in mostra una serie di opere site specific – sculture, installazioni e ambientazioni, disseminate lungo tutto il primo piano del Museo – che restituiscono il clima dell’omonimo romanzo di Dostoevskij. Le opere sono nate direttamente dalle stanze del Museo della Ceramica di Mondovì, dai sottoscala e dai depositi che conservano forme e stampi, dai frammenti di progetti, dai fogli degli archivi, dai laboratori, dagli incontri fatti nella zona e sono state realizzate nell’UP (Unità Produttiva) del Museo.

Continua intanto il concorso “L’altra mascherina”, omaggio all’impegno del personale sanitario nella lotta al Coronavirus e a chi ha assistito le persone che si sono ammalate. Il concorso è aperto a tutti coloro che hanno voglia di scoprire e cimentarsi con la decorazione ceramica. I partecipanti dovranno immaginare un decoro a mascherina, disegnarlo e mandare una foto del disegno alla email museodellaceramicamondovi@gmail.com entro il 30 giugno. La giuria, composta dagli artisti del Collettivo Il Bastione San Maurizio, individuerà il vincitore che sarà reso noto il 10 luglio. L’autore del disegno vincerà un corso ceramico di 6 ore di pittura tradizionale su ceramica, tenuto dalla manifattura monregalese Besio 1842, durante il quale il disegno vincitore sarà trasferito su un piatto.

Il concorso “L’altra mascherina” rientra tra le iniziative del decennale del Museo della Ceramica di Mondovì, tutte le informazioni e le modalità di partecipazione sono disponibili sulla pagina Facebook del museo, @MuseoCeramicaMondovì. Gli hashtag delle celebrazioni per il decennale sono #DECIMOMUC #MOMUC10 #INFORMEMOMUC.

Riaprono i musei a Torino e in Piemonte

Accompagnati anche dall’hashtag #piemonte musei aperti, molti musei piemontesi riapriranno al pubblico il 2 giugno, Festa della Repubblica. Sarà un’occasione per il turismo di prossimità, per i cittadini e residenti, di apprezzare nuovamente le ricchezze museali del territorio, dopo la lunga chiusura.

Anche se dopo il lockdown la riapertura di alcuni musei piemontesi – dichiara Vittoria Poggio, assessore alla Cultura della Regione Piemonte – è stata resa possibile dal decreto dell’esecutivo a partire dallo scorso 18 maggio, coinvolgendo però solo poche realtà museali a causa delle rigide norme di prevenzione sanitaria, si è ora deciso anche solo simbolicamente di far coincidere la ripartenza ufficiale della maggior parte delle attività museali piemontesi con la Festa della nostra Repubblica italiana. Una scelta certamente suggestiva ed evocatrice di grandi ideali culturali e civili che sono poi i valori fondanti di ogni democrazia liberale e moderna.”

“ Come le variegate storie contenute e in mostra presso i musei – prosegue l’assessore alla Cultura – si sposano con la grande storia italiana, così la ripartenza di questo pregiato settore del più vasto patrimonio culturale piemontese, sembra rimandare alla nascita della Repubblica Italiana”.

La riapertura effettiva di tutti i musei piemontesi avverrà tuttavia gradualmente e solo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza previste per il personale, i visitatori, gli ambienti e i manufatti conservati ed esposti. Pertanto non tutti i musei apriranno contemporaneamente e non tutti gli spazi saranno subito o interamente fruibili. Inoltre anche i consueti orari di apertura, come anche le tariffe dei biglietti, potranno subire delle lievi variazioni, motivo per il quale è consigliabile informarsi direttamente tramite i consueti canali informativi dei singoli musei, per programmare una visita.

Non dovremmo mai dimenticare – conclude Vittoria Poggio – come i valori culturali, presenti nelle varie realtà museali, rappresentino la linfa vitale per ogni democrazia, oltre a creare quel senso identitario all’interno di una comunità e di un territorio, e concorrano alla formazione di un senso civico e civile senza i quali nessuno stato democratico può realmente crescere e svilupparsi nel corso del tempo”.

E dopo quasi tre mesi riapre anche il Museo del Risorgimento

Dopo quasi tre mesi di chiusura, martedì 2 giugno riapre a Torino il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

Fino al prossimo mese di agosto, ingresso gratuito per gli operatori sanitari impegnati nei reparti Covid di tutta ItaliaLi hanno definiti “eroi”. E certo la definizione appare assolutamente adeguata, se si pensa all’impegno e al coraggio – insieme alle competenze e alla quotidiana pervicacia – con cui hanno combattuto “in trincea” ( fino al sacrificio per molti – troppi della loro stessa vita) contro la ferocia di una pandemia – “nemico invisibile” che ha lasciato sul campo, in tutto il pianeta, centinaia di migliaia di vite umane. Per questa ragione, in segno di una più che mai dovuta gratitudine, a tutti i medici, infermieri e OOSS che hanno lavorato e continuano a lavorare nei reparti Covid di tutta Italia, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino offre l’ingresso gratuito, esteso anche ai loro accompagnatori, nei prossimi mesi di giugno, luglio ed agosto. Un bel modo, non c’è che dire, per il Museo di Palazzo Carignano (via Accademia delle Scienze, 5) per tornare a riaprire i battenti dopo il necessario lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus. Cosa che accadrà il prossimo  martedì 2  giugno, così come richiesto dalla Città di Torino a tutti i musei con l’intento di creare una giornata che sia  una grande festa della cultura.
E siccome il 2 giugno, si celebra anche la Festa della Repubblica,  dalle 14.30 alle 17.30, verrà offerta al pubblico la possibilità di approfondire l’importante tema delle Costituzioni e dei diritti e doveri dei cittadini. Accompagnati dalle guide del Museo in un percorso diffuso nelle varie sale, i visitatori potranno conoscere e confrontare i codici napoleonici, quelli del Regno d’Italia,  lo Statuto Albertino del 1848 e la Costituzione della Repubblica Italiana del 1947. Sarà inoltre possibile visitare la mostra “TRANSMISSIONS people-to-people. Fotografie di Tiziana e Gianni Baldizzone”, allestita nel corridoio monumentale della Camera dei deputati del Parlamento italiano. “L’attuale situazione di emergenza sanitaria – sottolineano dal Museo – impone il rispetto di precise norme che possano garantire la visita in totale sicurezza. Per  accedere alle sale  sarà dunque obbligatorio indossare una mascherina a copertura di naso e bocca. All’ingresso saranno inoltre disposti dispenser con i disinfettanti per le mani. Ciascun visitatore sarà sottoposto al controllo della  temperatura corporea che non dovrà superare i 37,5° C. e  occorrerà rigorosamente mantenere la distanza interpersonale di oltre un metro al fine di evitare assembramenti”.   Per i gruppi superiori alle cinque persone è possibile prenotare scrivendo una mail a info@museorisorgimentotorino.it

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Per ulteriori info: Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, via Accademia delle Scienze 5, Torino, tel. 011/562.11.47 o www.museorisorgimentotorino.it

g. m.

I libri più letti e commentati nel mese di maggio

La rassegna del gruppo facebook Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri

Primo posto per un titolo che difficilmente ci si aspetterebbe di trovare tra le nostre discussioni: si tratta di Sfida il signor S con Luì e Sofì, “fatica” editoriale di una coppia di Youtuber che spopolano tra i bambini. A molti membri del gruppo sembra impossibile che un titolo simile risulti tra quelli più letti della classifica di un noto quotidiano, eppure ci dice molto sia sulle preferenze dei lettori più giovani, sugli orientamenti di acquisto dei lettori più maturi. Voi cosa ne pensate?

Tornando ad argomenti più usuali, al secondo posto troviamo Lo Scarafaggio, recente romanzo di Ian McEwan,che non ha deluso i suoi molti sostenitori, regalando una storia di grande impatto; terzo posto per Come un respiro, terzo romanzo del regista Fernan Ozpetek che sta guadagnando il favore del nostro pubblico.

Per la serie: Time’s List of the 100 Best Novels, ovvero i cento romanzi più importanti del secolo XX, scritti in inglese e selezionati dai critici letterari per la rivista Times, questo mese noi abbiamo discusso di tre romanzi con tre storie di ricerca di integrazione e identità: Denti Bianchi, di Zadie Smith, Il grande mare dei Sargassi di Jean Rhys, e Paura, di Richard Wright.

 

Per la nostra rassegna mensile la libreria Il Bastione di Cagliari ha scelto per noi:

Sete di Amélie  Nothomb. Nella sua ultima notte che precede la crocifissione, Gesù è un uomo come tutti gli altri: avvilito, impaurito, deluso, preoccupato per sua madre, non è mica naturale sopravvivere ad un figlio, e innamorato della sua Maddalena, ricorda i primi sguardi tra di loro, si chiede se guardi tutti allo stesso modo, perché a lui manca il respiro quando lei posa gli occhi sui suoi. Non si capacita di tanta bellezza. Un po’ polemico con i suoi discepoli, hanno scritto un sacco di inesattezze sul suo conto!

È un uomo. Un uomo con un corpo, e al corpo prima o poi viene sete. Cosa può saperne suo padre che un corpo non ce l’ha? Nothomb è dissacrante, come suo solito. Non è una novità. Stupisce peró la sua capacità di non sbagliare mai un colpo, chapeau!

Le Transizioni, di Pajtim Statovci. È un libro toccante. dalla prosa viva e pulsante: Il viaggio di Bujar inizia a Tirana negli anni ’90 e prosegue in altre città, ognuna delle quali fa da sfondo alle sue transizioni:cambio di nome, di aspetto, di relazioni sociali e sentimentali. L’ unico suo desiderio è che la sua storia, così tragica, venga semplicemente accettata con compassione.

La fine del libro è un pugno nello stomaco che lascia doloranti e senza fiato.

Sostiene Pereira, di Antonio Tabucchi e Pierre-Henry Gomont. Questa piccola opera d’arte merita la vostra attenzione: tavole che assomigliano a mini capolavori e impreziosiscono la trama rispettando lo spirito originario del romanzo; sfondi indistinti e cupi fanno da scenario ai momenti più funesti, a leggere dei dialoghi di Pereira con la moglie defunta e con il suo ego ci si commuove e si sorride, taccio sulle tavole finali.

 

Podio del mese

Sfida il signor S con Luì e Sofì (Electa) –  Lo Scarafaggio, McEwan (Einaudi) – Come un respiro, Ozpetek (Mondadori)

 

Time’s List of the 100 Best Novels

Denti Bianchi, Smith (Mondadori) – Il grande mare dei Sargassi, Rhys (Adelphi) – Paura, Wright (Bompiani)

 

Il Bastione di Cagliari consiglia:

Sete, Nothomb (Voland) – Le Transizioni, Statovci (Sellerio) – Sostiene Pereira, di Antonio Tabucchi e Pierre-Henry Gomont (Feltrinelli Comics).

 

Testi di Valentina Leoni, grafica e impaginazione di Claudio Cantini redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Nel post Covid 19, la modernità di Giuseppe Ungaretti

A 50 anni dalla scomparsa del poeta simbolo dell’ermetismo / È  trascorso poco più di un secolo, con precisione 101 anni, dalla data di pubblicazione, nel 1919, di “Allegria di naufragi”, una delle raccolte poetiche più note composte da uno dei più significativi poeti del Novecento, Giuseppe Ungaretti. Alla luce dell’evento traumatico e inaspettato per cui il 2020 sarà ricordato sui libri di storia, vale a dire la pandemia mondiale provocata dal Covid 19, e ripensando ad un altro anno sicuramente fatale dal punto di vista storico come fu il 1919, nasce spontaneo un confronto tra i due momenti temporali. E nessuna più della poesia ungarettiana diventa tremendamente attuale in un’epoca come quella che stiamo vivendo.

In fondo il 1919 non fu soltanto l’anno passato alla storia per i trattati di pace che conclusero la prima guerra mondiale, tra cui quello di Versailles con la Germania, quello di Saint Germain con l’Austria, quello di Sevres con la Turchia, ma fu anche l’anno della costituzione della Repubblica di Weimar e della crisi della Germania, che usciva sconfitta dal conflitto, con un pesante debito di guerra e la perdita di tutte le colonie. Ma fu, soprattutto, l’anno dell’inizio della terza ed ultima fase dell’epidemia di spagnola che, tra l’ottobre del ’18 ed il dicembre del ’20, provocò oltre cinquanta milioni di vittime.

Ricordando la poesia ungarettiana “Allegria di naufragi”, risalente al febbraio del 1917, che diede poi il titolo all’omonima raccolta poetica, il testo recita: “E subito riprende /il viaggio/ come/ dopo il naufragio/ un superstite/ lupo di mare”.

Oggi più che mai questa poesia ungarettiana dimostra, secondo me, a piú di cent’anni anni dalla sua stesura, tutta la sua attualità nell’invito che il poeta rivolge al lettore a non cedere mai di fronte alle avversità della vita. Un evento traumatico e devastante, quale fu la prima guerra mondiale o, seppure sotto aspetti diversi, la pandemia da Covid 19, può aver travolto o travolgere l’uomo, ma egli, per la sua stessa natura, è capace di ritrovare la forza vitale che gli consente di riprendere il viaggio della vita. Ungaretti, attraverso questa lirica, vuole proprio far capire al lettore che l’animo umano è costituito apposta per dare il meglio di sé dopo un “naufragio”. La similitudine tra la condizione del naufrago e quella del soldato è evidente; come il naufrago sopravvive al disastro navale, così il soldato riprende a vivere la propria vita dopo essere sopravvissuto alla guerra.

In fondo, usciti dal lockdown della pandemia da Covid 19, siamo un po’ tutti simili a dei naufragi, sia coloro che sono stati direttamente colpiti dalla perdita o dalla malattia di un familiare, sia coloro che, dal punto di vista psicologico ed umano, ne sono rimasti colpiti. Credo, in misura personale, un po’ tutti. Forse, a differenza dell’epoca in cui Ungaretti scriveva questa come altre liriche rimaste uniche nel Novecento, oggi è venuto a mancare, rispetto a cento anni fa, quello spirito di solidarietà, che consentì allora di superare tutti insieme un flagello devastante come fu la prima guerra mondiale, anche grazie alla presenza di valori forti, quali la patria e la famiglia.

Però, a distanza di più di cento anni, l’animo umano, anche se la società è profondamente cambiata, nel suo fondo è rimasto, secondo me, lo stesso ed in ogni dolore  ed evento negativo rimane capace di riscoprire la forza presente dentro di sé  per continuare il percorso di vita e riscoprirne i veri valori, dopo un periodo in cui si è anche temuto di poterla perdere.

Oggi la ripresa del viaggio della vita, nella sua quotidianità, dopo un periodo così difficile, deve passare non soltanto attraverso un comune sforzo di solidarietà e di reciproco avvicinamento spirituale (pur nel mantenimento del distanziamento fisico), ma anche attraverso una riflessione sui veri valori della vita. Questa può essere facilitata anche dalla riscoperta della poesia, che è sempre stata uno degli strumenti che, meglio, riescono a disvelare agli uomini i misteri della vita.

Mara Martellotta

In collaborazione con: www.pannunziomagazine.it

Portare il teatro fuori dal teatro. Ogni piazza un palcoscenico

A partire dal 15 Giugno verranno riaperti i teatri e cinema d’Italia e gli italiani potranno tornare a fare ciò che hanno sempre fatto: non andarci.

Battute a parte, la riapertura di cinema e teatri il 15 giugno è una buona notizia, ma solo a livello teorico. Chi scrive è un attore, conduttore e comico: in passato si sarebbe detto (esagerando) “showman”, oggi va di moda “performer”. Sempre chi vi scrive, fa parte di quel 90% (anche 95 volendo) di lavoratori che vive il mondo dello spettacolo non dalla parte privilegiata di esso ma dalla parte di chi, giorno dopo giorno, si inventa qualcosa per andare avanti. E quindi dovrebbe essere felice della riapertura di cinema e teatri il 15 Giugno; ed è felice di ciò, ma soltanto a livello teorico…

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