CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 469

La caduta. Dalla morte di Stalin al crollo del muro

RILETTI PER VOI / Un libro di Donatella Sasso racconta l’inesorabile dissolvimento del miraggio collettivo dell’Est europeo

Con “La caduta,19531989. Dalla morte di Stalin al crollo del muro”, pubblicato da Edizioni del Capricorno, Donatela Sasso conduce il lettore nel cuore dei processi storici che hanno prodotto l’agonia prima e poi la fine del mondo dell’Est europeo, rappresentato simbolicamente dall’abbattimento del muro di Berlino e dal dissolvimento dei regimi comunisti.

Un libro ben scritto che scava dentro le vicende sviluppatesi lungo un arco temporale di 35 anni alla ricerca delle radici di quel vero e proprio cataclisma che cambiò il volto del mondo, gli equilibri e i rapporti di forza tra i paesi, svelando il fallimento di un grande miraggio collettivo. Donatella Sasso, ricercatrice di storia contemporanea presso l’Istituto Gaetano Salvemini di Torino, giornalista e scrittrice esperta e attenta a quanto accade nella parte orientale dell’Europa, ripercorre le vicende essenziali avvenute al di qua e al di là della Cortina di Ferro, dalla morte di Stalin alle rivoluzioni soffocate di Ungheria e Cecoslovacchia, dal progressivo manifestarsi del dissenso nei paesi dell’Est al decisivo e inarrestabile emergere di Solidarność in Polonia, fino agli anni di Gorbačëv, della Glasnost’ e di Černobyl’. E poi, in rapida successione come in un effetto-domino, il crollo del Muro, la fine drammatica della dittatura di Ceausescu in Romania e il dissolversi della Jugoslavia costruita da Tito,evento da cui sarebbe nata una tragica guerra nel cuore dell’Europa, un conflitto le cui lacerazioni sono ancora perfettamente leggibili nella cronaca quotidiana, nella “terribile pace” che ne scaturì e nel caos della rotta balcanica dei migranti. Un ricco e importante corredo iconografico proveniente dagli archivi internazionali e finestre di approfondimento e spiegazione dei significati delle parole chiave,aiutano il lettore a conoscere questa parte essenziale della storia europea. Un lavoro prezioso poiché, come ha ancora recentemente sottolineato Eugenio Scalfari, le attese che quegli eventi generarono alla fine degli anni ’80 del secolo scorso sono state in gran parte disattese e il rischio che l’unione Europea si trasformi in un “sogno infranto” coincide proprio con il 1989, la data spartiacque del crollo del muro che riunì la Germania ma divise nuovamente il continente, tra Nord e Sud e non più tra Est e Ovest, creando un’ Europa a due velocità e a trazione tedesca, poco attenta se non addirittura indifferente agli interessi dei paesi mediterranei.Nel libro di Donatella Sasso, che delle vicende dei paesi dell’ex blocco orientale è attenta e scrupolosa interprete,la sequenza degli eventi si snoda in dieci capitoli,dimostrando come al crollo di una realtà nata nei primi anni successivi al secondo conflitto mondiale e cristallizzatasi durante il lungo periodo della Guerra Fredda, non si è arrivati per caso né in maniera improvvisa. “A trent’anni da quei giorni carichi di entusiasmo ed emozioni, possenti quanto contraddittorie” e “ nonostante i numerosi esiti drammatici e le attuali prospettive di regressione” la storica dell’Istituto Salvemini ci ricorda che “la caduta del Muro di Berlino fu un evento epocale, voluto e sostenuto da quanti, e furono tantissimi, dissentirono dai regimi dei loro paesi, pagando di persona con il carcere, l’esilio, l’emarginazione sociale”. E questo nessuno di noi può dimenticarlo.

Marco Travaglini

Concerto in “live streaming” dal Teatro Superga di Nichelino

“Nel Salotto Con” Mercoledì 6 gennaio, ore 21

Protagonista il Quintetto di Fiati della Filarmonica del Regio di Torino. In attività da quasi un ventennio, alle spalle molteplici esperienze di collaborazione con le massime istituzioni musicali italiane ed estere e percorsi stilistici che si spingono dal repertorio classico al mondo ricco delle trascrizioni operistiche e sinfoniche fino a spingersi in suggestive incursioni nell’ambito jazzistico, saranno i magnifici cinque del TRT ad esibirsi nel Concerto di Natale in “live streaming” , trasmesso, a chiusura di queste strane festività natalizie, il giorno dell’Epifania, mercoledì 6 gennaio (ore 21) dal Teatro Superga di Nichelino. L’evento rientra nel nuovo format “Nel Salotto Con”www.nelsalottocon.it , ideato facendo di necessità virtù dal “Superga” come “nuovo modo per vivere la cultura in un periodo sospeso senza tenere spoglio il palcoscenico: un servizio di streaming fruibile dal salotto di casa che porta tra le mura domestiche gli spettacoli della stagione trasmessi in diretta su piattaforma dedicata direttamente dal palco del teatro di Nichelino”. I musicisti: Federico  Giarbella(primo flauto al TRT), Alessandro Cammilli (al corno inglese), Luigi Picatto (al clarinetto, strumento che insegna dal ’94 al ’96 al Conservatorio Musicale di Cagliari), Ugo Favaro (primo corno al TRT, nella stagione 2004-2005 supersolista presso l’ “Orchestra dell’Opera” di Nizza) ed Orazio Lodin (dal 2001 fagottista al TRT).

Questo il programma della serata:

Joseph Haydn (1732-1809), Divertimento n.1 in sib maggiore

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), Ouverture da Il Flauto Magico

Gioachino Rossini (1792-1868), Ouverture da Il Barbiere di Siviglia

Johann Strauss jr. (1825-1899), Ouverture da “Il Pipistrello”

A.A.V.V., Christmas’s Medley

Biglietti: Euro 4,99 su Eventbrite

La stagione 2020-2021 del Teatro Superga è promossa dalla Città di Nichelino, firmata dalla co-direzione artistica di Alessio e Fabio Boasi insieme a Claudia Spoto, direttrice del Teatro Colosseo, in collaborazione con Piemonte dal Vivo, protagonista in ambito regionale della diffusione della cultura teatrale nelle differenti dimensioni artistiche che abitano il palcoscenico con l’obiettivo di costruire delle stagioni su misura e vicine alle comunità locali. Per il sesto annoconsecutivo, la gestione e la campagna di comunicazione sono di Reverse Agency all’interno di Sistema Cultura, il concetto dinamico di rete tra tutte le realtà culturali del territorio fortemente voluto dalla Città di Nichelino dal 2015. TSN ha inoltre il sostegno della Fondazione CRT, il patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino. Main Sponsor: I Viali.

Info: https://nelsalottocon.itinfo@nelsalottocon.it

g. m.

Baglioni, un “concept” che disegna la parabola dell’amore

“In questa storia che è la mia”, il diciassettesimo album in studio di Claudio Baglioni, uscito a sette anni da “ConVoi” è Disco d’Oro. Ha venduto 45mila copie e raccolto un milione di streaming in due settimane presentando 14 brani, 1 ouverture, 4 interludi piano e voce, 1 finale.

Un “concept”, quello di Claudio Baglioni che disegna la parabola dell’amore, sia personale che universale, riflettendo sul modo nel quale questa forza straordinaria che tutti viviamo senza conoscerla mai veramente, travolga le nostre esistenze, rendendole esperienze uniche e sempre degne di essere vissute.

Da venerdì 18 dicembre, inoltre è in radio l’“Uomo di varie età”, il suo nuovo singolo, dopo “Gli anni più belli” e “Io non sono solo lì”, estratto da “In questa storia che è la mia”, il nuovo album con 14 inediti pubblicato il 4 dicembre.“Sembra un gioco di parole e, invece, è la verità – ha commentato Claudio Baglioni – sono un uomo di varie età, almeno nel doppio senso essenziale che questa definizione contiene. Le stagioni della vita, innanzitutto l’infanzia con la folgorazione della musica, l’adolescenza, passata a rincorrere il sogno di fare di quell’arte la mia vita, gioventù e maturità, a vivere consensi e successi inimmaginabili e infinitamente al di là di qualunque aspettativa, ma anche le varie stagioni musicali, tutte profondamente diverse tra loro, vissute e create in questi cinquant’anni di dischi e concerti”.

“Uomo di varie età” è tutto questo – ha precisato – un brano che non è solo la mia storia personale di uomo e artista fatta canzone, ma che è anche il sistema linfatico nel quale scorrono energie, vibrazioni, pensieri, desideri e sogni di questo album-racconto, che ha la struttura di un’Opera breve, e del quale questa rock-ballad incarna il tema melodico principale”.
50 anni vissuti in musica, 60 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Sono i numeri essenziali di una carriera unica e irripetibile, la sua.
Musicista, autore, interprete, che, dalla fine degli anni Sessanta a oggi, è riuscito a conquistare una generazione dopo l’altra, grazie a un repertorio pop, melodico e raffinato, nel quale ha saputo fondere canzone d’autore e rock, sonorità internazionali, world music e jazz, rivoluzionando il concetto stesso di performance live.

Il primo a inaugurare la stagione dei grandi raduni negli stadi e ancora il primo, nel 1991, a “far scomparire il palco” e portare la scena al centro delle arene più importanti e prestigiose d’Italia, in ambito musicale, sociale e televisivo.
A tal proposito riportiamo il racconto di Angela Zagaria, una “Clabber”, che in gergo vuol semplicemente dire “fan”, ma lei lo è in modo particolare, visto che segue Baglioni, uno degli autori e interpreti più raffinati, sensibili e amati della musica popolare italiana, da quando aveva 15 anni tanto da esserne ormai diventata una delle sue fan più amate. Sono veramente tanti i concerti a cui ha assistito ed è attiva anche in veste di amministratrice del gruppo Facebook “Millenote di TE …e di NOI”, nato il 18 settembre 2016, come si legge “….affinché il linguaggio universale della musica abbia il potere di unire chi l’ascolta, come LUI …..CLAUDIO ….unisce NOI”.

Ricorda con emozione quei momenti in cui al Teatro degli Arcimboldi a Milano il 4 gennaio del 2014 (in foto), Claudio Baglioni le dette il microfono, chiedendole di far cantare al pubblico presente sul palco, i suoi brani: Signora Lia, W l’Inghilterra, Porta Portese.E poi ancora, rincorrendo i ricordi: “Permettetemi questo dolce ricordo dei miei 13 anni, ero una ragazzina bambina che aveva come idolo l’allora per me irraggiungibile Claudio Baglioni, alcune volte pensavo nei miei pensieri confusi e sognanti,chissà se avrei mai visto un suo concerto? Chissà se lo avrei mai conosciuto, era il mio grande sogno.” E continuando, con nostalgia: “Gli sticker sul giornalino di musica CIOÈ erano esibiti sui diari come trofei dove con un evidenziatore illuminavo pensieri scritti che oggi farebbero ridere, scrivevo – CLAUDIO BAGLIONI I LOVE YOU – e una volta feci altrettanto su dei blue jeans e non me ne vergogno a dirlo, chi non lo ha mai fatto di noi? ognuno con la propria passione o magari in maniera diversa, sfido io, erano altri tempi, ingenui e veri quelli degli anni ‘80, bastava poco per poter sognare. Magari i ragazzi di oggi sapessero sognare con queste cose!”.

E si dilunga fino ad arrivare al momento cruciale, che non ha bisogno di commenti: “La vita però alcune volte è strana, penso che quando una cosa la vuoi veramente dal profondo del cuore alcune volte ti ascolta e decide di farti un regalo e girandosi dalla tua parte guarda quello di vero che hai dentro donandoti un sogno e benedicendolo. Così il 4 gennaio 2014, tutto avrei immaginato ma non quello di potermi ritrovare su quel palco per me irraggiungibile e con il mio idolo tanto sognato da ragazzina a fargli da assistente. I miei battiti sono stati i miei passi che mi hanno guidato fin qui e con commozione hanno voluto fissare quel ricordo nell’angolo più stretto dell’anima dove non uscirà più”. E quindi non è assolutamente un caso se Baglioni riferisce ciò che risulta vero: “In questa storia, che è la mia” c’è un invito. Una spinta a rileggere la nostra storia. La storia di ciascuno di noi, di queste pagine di musica e parole, che abbiamo scritto e vissuto insieme, e di questo tempo che, sebbene non si leggano, porta anche le nostre firme”.

E l’opera, come ha dichiarato lo stesso cantautore, è la sua autobiografia fatta in musica per lasciare un segno, realizzata con uno stile anni settanta, come i suoi primi dischi, quasi a chiudere un cerchio che si ritrova al punto di partenza. “Un tema che viene annunciato in quella sorta di ‘ouverture’ che ho chiamato ‘capostoria’, che riemerge tra un brano e l’altro, in quattro interludi, pianoforte e voce (1. non so com’è cominciata, 2. al pianoforte ogni giorno, 3. e firmo in fede un contratto, 4. adesso è strano pensare) e che, dopo la rock-ballad intitolata, appunto, ‘Uomo di varie età’, ritorna, un’ultima volta nella ‘coda’ (finestoria) guidata dalla chitarra acustica, a chiudere il cerchio di alcuni tra gli istanti, gli accadimenti e gli incontri più intensi che mi hanno accompagnato “In questa storia che è la mia””.

Il disco è stato commercializzato in edizione standard (su CD, vinile e download digitale) e anche in versione deluxe CD con quattro bonus track acustiche (due nella versione deluxe vinile). Il video ha la regia, i disegni di Carmine Di Giandomenico; montaggio e animazione sono di Ermanno Di Nicola, con la supervisione di Guido Tognetti.“Un album ideato e composto come una volta – ha concluso Claudio Baglioni – vero, sincero, fatto a mano e interamente suonato. È un progetto al quale ho dedicato tutto me stesso, a partire dalla scrittura, strutturata come non accadeva da tempo, su linee melodiche e processi armonici che la musica popolare, sembra offrire sempre meno. Le sonorità sono tutte vere, nel senso di ‘acustiche’, basso, batteria, pianoforte, chitarre, archi, fiati, voce e cori, e il ricorso all’elettronica è stato dedicato, esclusivamente, alla cura degli effetti suono e delle atmosfere. Ne sono venuti fuori quattordici pezzi suonati dalla prima all’ultima nota, da un gruppo di musicisti straordinari, che fanno quello che ci si aspetta da loro,suonare con tutta la creatività, l’invenzione, l’energia e la passione, in una parola la musicalità, che hanno dentro”.
Vito Piepoli

CLAUDIO BAGLIONI tornerà sulle scene live nel 2021 con lo spettacolo “DODICI NOTE”, in cui la musica e le parole del cantante e compositore italiano si fondono in una dimensione live di pop-rock sinfonico che unisce grande orchestra classica, coro lirico, big band e voci moderne.

“DODICI NOTE” partirà dalle Terme di Caracalla di Roma, dal 4 al 18 giugno 2021: 12 serate con l’orchestra sinfonica, il coro lirico, il suo gruppo di solisti e coristi.

A questi 12 concerti, seguiranno 4 appuntamenti live in due teatri luoghi d’arte unici al mondo: il 16 e 17 luglio al Teatro Greco di Siracusa e l’11 e 12 settembre all’Arena di Verona.

Queste le date di “DODICI NOTE”, prodotte e organizzate da Friends & Partners, in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma per le date alle Terme di Caracalla (per la prima volta in assoluto la stagione estiva dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla ospiterà dodici serate consecutive dello stesso artista):
4 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 6 giugno 2020)
5 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 7 giugno 2020)
6 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 8 giugno 2020)
8 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 9 giugno 2020)
9 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 10 giugno 2020)
10 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 11 giugno 2020)
12 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 13 giugno 2020)
13 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 14 giugno 2020)
14 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 15 giugno 2020)
15 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 16 giugno 2020)
17 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 17 giugno 2020)
18 giugno 2021 – Terme di Caracalla – ROMA (recupero 18 giugno 2020)
16 luglio 2021 – Teatro Greco di SIRACUSA (recupero 17 luglio 2020)
17 luglio 2021 – Teatro Greco di SIRACUSA
11 settembre 2021 – Arena di VERONA (recupero 18 settembre 2020)
12 settembre 2021 – Arena di VERONA
I biglietti sono disponibili su TicketOne.it, nei punti vendita e nelle prevendite abituali.
I biglietti già acquistati per le date inizialmente previste per il 2020 rimangono validi per le nuove date corrispondenti. Per informazioni: www.friendsandpartners.it
e www.ticketone.it
Radio Italia è radio partner delle date.
TIM è sponsor unico del tour.

Vito Piepoli

Il Vaso, il film indipendente torinese che si fa strada nella pandemia

Primo lungometraggio del regista Michael Bertuol che racconta la lotta di un aspirante attore disilluso. Al via la campagna di crowdfunding per finanziare la post-produzione del film

 

È online  la campagna di crowdfunding per finanziare la post-produzione de Il Vasolungometraggio d’esordio del regista torinese Michael Bertuol. Un progetto di natura sperimentale e indipendente, nato nel 2019 con l’obiettivo di dimostrare che c’è spazio per un nuovo tipo di cinema, svincolato dalle grandi produzioni, realizzabile con un budget molto inferiore, ma non per questo meno valido.

Ne Il Vaso un aspirante attore di mezza etàormai stanco e disilluso, ha un’ultima occasione di raccogliere e riunire i cocci della sua vitaL’uomo però dovrà prima fare i conti con il suo disincanto, i fantasmi del passato, un lavoro alienante e dei rapporti d’amicizia logori.

Il film, completamente autoprodotto, è stato girato interamente a Torino e provincia, con maestranze del territorio, e ha avuto, sin dai primi passi, il supporto logistico della Film Commission Torino Piemonte.

Il primo ciak de Il Vaso risale a ottobre 2019 e oggi, 14 mesi più tardi, durante una pandemia, dopo due lockdown, il duro lavoro svolto sta finalmente raggiungendo la fine del suo percorso produttivo.

Il progetto è stato messo a dura prova durante questi difficili mesi di emergenza sanitaria: per questo motivo il team ha attivato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma produzionidalbasso.com per finanziare la fase di post-produzione (sound design, colonna sonora originale, color correction, etc.), senza la quale il film non potrà vedere la luce.

Sulla pagina https://www.produzionidalbasso.com/project/il-vaso/ è possibile donare da 5€ in su e ricevere ricompense diverse in base all’importo della donazione: dalla locandina alla colonna sonora, fino al ringraziamento nei credits e nei titoli di coda del film. Sul sito si può vedere inoltre il trailer del film, la locandina, alcune immagini significative e scoprire tutti i dettagli del progetto.

 

Note di regia

“Questo mondo è un vaso pieno di crepe, e noi ne siamo i cocci”.

In questo scenario, una storia semplice, quotidiana, di un uomo comune, diventa un messaggio di vitale importanza. In questo momento in cui gli artisti di molti settori sono chiusi in casa o impossibilitati a lavorare, c’è chi pensa di mollare, c’è chi pensa di aver sbagliato tutto, c’è chi rimpiange, chi si dispera e chi piange immaginando un futuro ancora più nefasto.

Sulla scia di quest’incubo Il Vaso cerca di veicolare un messaggio di speranza, una via d’uscita, o forse solo uno spunto di riflessione che si spera possa arrivare a tanti.

Link al trailer

https://vimeo.com/490435356

 

Il Vaso

Italia, 2020

Durata: 90′

con Massimiliano Moriotti, Filippo Locantore, Giorgia Cerruti, Alberto Barbi.

Regia: Michael Bertuol

Centro Pannunzio: “Perché le chiese aperte e i centri di cultura chiusi?”

Non è più accettabile che  i luoghi di culto siano aperti al pubblico, con certe precauzioni, e restino chiusi invece altri templi dell’anima come i centri culturali, con le stesse precauzioni di sicurezza.

E’ una misura chiaramente incostituzionale  che nega palesemente il diritto dei cittadini di riunirsi. Ripetiamo, con cautela.
Vogliono riaprire le scuole senza le cautele necessarie, dimenticando che troppe scuole conoscono  poco   la parola autodisciplina anche per l’esuberanza dei giovani.
Non parliamo qui di  di orde di sciamannati, di ragazzini incontrollabili  che provocano movide. Noi parliamo di adulti ,responsabili e neppure festaioli che non accettano di vivere segregati in casa come  “bruti “.
Il Centro Pannunzio con i suoi 53 anni di vita, con la sua storia, con la sua attività, la sua serietà, non può essere relegato sui social, che pure usiamo e sono importanti.
Ha una vita associativa fatta di donne e di uomini  che va salvaguardata. È un bene individuale e collettivo che va tutelato nel rispetto delle precauzioni di settembre
che ci hanno anche imposto dei costi per la sicurezza usati pochissimo ma, a detta dei tecnici, efficaci.
Il Centro Pannunzio

Per i più piccoli e non solo, Pinocchio è in streaming

Domenica 3 gennaio, ore 18  Lo spettacolo teatrale per famiglie in streaming gratuito

Per EVENTI & RACCONTI – OGNI PASSO UNA SCOPERTA SOTTO LA NEVE domenica 3 gennaio sarà trasmesso in streaming gratuito su www.mymoncalieri.it PINOCCHIO, la riduzione teatrale tratta dal libro di Collodi, che ne rispecchia la trama e i contenuti. Lo spettacolo affronta i temi che l’autore sviluppa nel suo racconto, esaltandoli e rendendoli attuali

PINOCCHIO

Adattamento e regia di Sandra Bertuzzi, allestimento di Federico Zuntini

Da un pezzo di legno Geppetto, un povero falegname, crea un burattino per il quale prova subito amore paterno, ma Pinocchio si rivela un autentico discolo. Dopo essere fuggito e aver affrontato mille avventure e aver conosciuto la saggezza del grillo parlante, il teatro del temibile Mangiafuoco, gli inganni del Gatto e la Volpe, l’ingenuità di Lucignolo, fino alla pancia del Pescecane, finalmente decide di tornare a casa dal padre. Alla fine avviene la trasformazione più importante della sua vita: quella da burattino a bambino vero, ad opera della Fata Turchina, che non ha mai smesso di stargli accanto. Questa rinascita sembra essere il significato più profondo impresso da Collodi: possiamo abbandonare il passato grazie alle esperienze che ci formano e ci preparano a un futuro di adulti responsabili e coscienti.

EVENTI & RACCONTI

In un anno segnato dalla parola “distanziamento” che ha visto la notevole riduzione dell’interazione sociale, la Città di Moncalieri promuove un programma di spettacoli teatrali in streaming gratuiti per intrattenere le famiglie con il magico mondo del teatro musicale durante le festività natalizie, nella convinzione che l’atmosfera natalizia vada preservata e coltivata sempre. In continuità con la rassegna estiva “Eventi & Racconti. Ogni passo una scoperta”, dal 26 dicembre al 7 gennaio, 5 spettacoli teatrali arricchiranno il calendario di “Eventi & Racconti. Ogni passo una scoperta sotto la neve”: dalla fiaba tradizionale Tre Porcellini, all’opera letteraria più venduta al mondo Il Piccolo Principe; dalla favola popolare Il Gatto con gli Stivali, al celebre romanzo per ragazzi Pinocchio, per finire con la storia fantastica del Mago di Oz. Oltre gli spettacoli, fino al 10 gennaio sarà esposta la tradizionale mostra di “Presepi dal Mondo” nelle vetrine del centro storico e sarà organizzato il concorso musicale di risonanza europeo, 32th European Music Competition, Premio Speciale 2020 riservato a tutti i Primi Premi Assoluti delle edizioni 2015-2019.

“Eventi & Racconti. Ogni passo una scoperta sotto la neve” è promosso da Città di Moncalieri, con il sostegno di Regione Piemonte e Fondazione CRT e il contributo di Iren. In collaborazione con Pro Loco Moncalieri, Circolo culturale Saturnio, Famija Moncalereisa, Edu Pro, Reverse Agency.

Spettacoli in streaming su www.mymoncalieri.it

Info: info@mymoncalieri.it

Fondazione Torino Musei, il bilancio nell’anno della pandemia

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I VISITATORI REALI E VIRTUALI   La cultura ha superato la dura prova imposta da questo 2020: è sempre stata presente e attiva con l’obiettivo di tenere vivi i musei e di stare vicino alle persone, ai ragazzi e alle famiglie, con la produzione di contenuti nuovi e interessanti. Quest’anno ci ha insegnato che possiamo raccontare i nostri musei, le collezioni, il lavoro dietro le quinte anche a distanza, che possiamo portare il museo a scuola.  

 

I visitatori registrati nel corso delle aperture del 2020 sono stati 66.633 alla GAM (di cui 34.847 alla mostra Helmut Newton), 37.604 biglietti al MAO (di cui 4.778 mostra Savage Landor e 1.301 mostra China goes Urban) e 92.201 sono stati i visitatori di Palazzo Madama (72.386 accessi totali alla mostra Andrea Mantegna inaugurata a fine 2019 e 5.753 alla mostra World Press Photo)per un totale di 196.438 biglietti staccati.  

Con soli 136 giorni di apertura al MAO137 giorni alla GAM e 148 giorni a Palazzo Madama, la contrazione dei visitatori dovuta a questo delicato anno 2020 rispetto al 2019 si attesta sul 68% 

 

La nuova condizione ha permesso di studiare e sperimentare nuove modalità di accesso al patrimonio, consolidando gli strumenti già attivi sui canali digitali. Ed è proprio il digitale che ha visto un sensibile aumento delle attività sui canali social dei tre musei che, nell’arco dei 12 mesi appena trascorsi, si sono rivelati strumenti indispensabili per dare continuità al lavoro svolto in presenza di GAM, MAO e Palazzo Madama e per mantenere la vicinanza con il proprio pubblico.  Grazie alla collaborazione dei direttori, dei curatori, dei conservatori e dei restauratori, che anche con i musei chiusi hanno proseguito “dietro le quinte” il lavoro di programmazione, conservazione e tutela delle opere, sono stati prodotti oltre 560 video di approfondimento sulle mostre e le collezioni, testimonianze dei restauri in corso, rientri o partenze delle opere in prestito, allestimenti e disallestimenti delle esposizioni; sono inoltre stati offerti visite guidate virtuali, incontri, conferenze e webinar in diretta web, con un’interessante partecipazione attiva di pubblico. Il contest online su Instagram in primavera #fotoimperfetteGAM ha ricevuto oltre 200 immagini, poi presentate in mostra in museo.

 

Il progetto più rilevante e innovativo è sicuramente il nuovo canale digitale In Onda, la piattaforma di Fondazione Torino Musei che propone contenuti didattici multimediali destinati alle scuole. In un contesto che impedisce alle classi di spostarsi dagli edifici scolastici, la Fondazione ha progettato uno strumento digitale che consente di realizzare le attività educative a distanza, oppure in presenza in classe, con il supporto degli esperti dei tre musei: una nuova modalità di fruizione, flessibile e tailor made, per offrire alle scuole un supporto didattico innovativo e di qualità.

I DATI DEL WEB E DEI CANALI SOCIAL 

Per tutti e quattro i siti internet di Fondazione Torino Musei nel 2020 la ricerca organica continua a essere la modalità più diffusa di generazione del traffico. Al 22 dicembre 2020 le visualizzazioni di pagina sono state 176.983 per il sito di Fondazione Torino Musei, 461.925 per la GAM, 219.593 per il MAO e 519.934 per Palazzo Madama. 

Per quanto riguarda i canali YouTube, la GAM ha raggiunto le 49.592 visualizzazioni, il MAO 30.182 e Palazzo Madama ha toccato quota 51.893.

La crescita media dei followers complessivi di Instagram per i 3 musei di Fondazione nel 2020 è stata del 63,33%: nello specifico 75% per la GAM, 49% per il MAO e 66% per Palazzo Madama, per un totale di 74.065 followers sui 3 canali (36.975 GAM, 14.960 MAO e 22.130 Palazzo Madama).
Nei dodici mesi appena trascorsi sono stati pubblicati 894 post sul profilo della GAM (+146% rispetto al 2019), 853 su quello del MAO (+137%) e 879 sulla pagina di Palazzo Madama (+128%).
Il totale dei like sulla pagina Facebook della GAM è di 42.297, con una crescita percentuale del 7,1% rispetto al 2019, 28.941 su quella del MAO, con una crescita del 15% rispetto al precedente anno, e di 24.466 per Palazzo Madama con una crescita del 28%.

Anche il canale Twitter della Fondazione Torino Musei ha visto una crescita del 4,2%, per un totale di 14.154 followers.

 

I PROGETTI DEL 2020

Fra gli appuntamenti più apprezzati dal pubblico i talk di “Autunno della fotografia” in rete con altre istituzioni quali Camera, Musei Reali, Museo Ettore Fico e la Venaria Reale e il seminario internazionale nell’ambito della mostra del MAO China goes Urban, organizzato dal Politecnico di Torino in collaborazione con Biennale Tecnologia, che ha visto la partecipazione di circa 1200 persone.

 

Anche il progetto MAO meets URBAN ART, a cura di Roberto Cortese, ha trovato una nuova collocazione online, con quattro serie di video – disponibili sul canale YouTube del museo – che hanno documentato la nascita e l’allestimento di altrettante opere di street art realizzate nell’arco di un mese e mezzo da Karim Cherif, Nice and the Fox, WASP Crew e Encs18.

 

Per facilitarne la consultazione, anche la rivista di Palazzo Madama Palazzo Madama. Studi e notizie giunta al suo quinto numero è stata realizzata in versione digitale, con articoli in formato PDF scaricabili gratuitamente per raccontare l’attività del museo nelle sue varie sfaccettature: lo studio e la ricerca, la gestione e la comunicazione, la conservazione e l’innovazione.

 

Grazie alla collaborazione con i musei di Fondazione Torino Musei, Artissima è riuscita a realizzare tre progetti espositivi, uno per ciascuna sede museale, dal titolo Stasi frenetica in tempi record. Questo ha consentito alla fiera di essere presente e attiva anche se in una veste insolita. Tante sono state le iniziative digitali di Artissima Unplugged, dalle mostre virtuali ai talk, per consentire al pubblico di approfondire la propria conoscenza dell’arte contemporanea.

 

Infine, anche a musei chiusi, si sono consolidati alcuni progetti e collaborazioni di rilievo: è stato siglato l’importante accordo con la scuola Madre Mazzarello e Slow food per il nuovo Liceo Linguistico Artistico ed Enogastronomico e con La Venaria Reale per la mostra Una infinita bellezza. Paesaggio e Ambiente in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea, in programma dal 22 giugno alla Citroniera Juvarriana della Reggia con un nucleo significativo di opere dell’Ottocento della GAM.

 

In questi mesi la Fondazione Torino Musei ha lavorato per garantire un’interessante programmazione per il prossimo anno, ricca di proposte di esposizioni e attività, già a partire dal mese di marzo con due nuove mostre in GAM, Arte italiana dal 1920 al 1945. un viaggio nelle collezioni tra pubblico e privato, una collaborazione a scopo benefico con l’Istituto IRCCS di Candiolo e i Musei Reali, che ruota intorno alla collezione di Giuseppe Iannaccone, e Sul Principio di contraddizione, dedicata all’arte contemporanea, a cui seguiranno le proposte di Palazzo Madama con i Ritratti d’Oro e d’Argento e il Rinascimento europeo di Antoine de Lohny e del MAO con preziosi Kakemono 

 

Nel 2020 la Fondazione Torino Musei ha confermato con la GAM il suo ruolo e la sua attività nell’ambito dell’arte contemporanea partecipando e vincendo prestigiosi bandi.

La GAM accoglierà l’opera di Luca Bertolo, uno dei vincitori del bando Cantica 21 promosso dal MAECI (DGSP) e dal MiBACT (DGCC), un progetto di committenza pubblica per il sostegno e la promozione dell’arte contemporanea italiana. Le opere vincitrici saranno al centro di una mostra diffusa nel mondo grazie alla rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura all’estero.

 

Inoltre il progetto della Fondazione Torino Musei Alessandro Sciaraffa. Sinfonia è tra i vincitori della nona edizione del bando Italian Council 2020 promosso dalla DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIBACT: la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea arricchirà così la sua collezione con l’opera commissionata all’artista, promuovendola a livello internazionale attraverso un’esposizione alla Fondazione TSE Art Destination di Nur Sultan, una delle realtà più dinamiche nel panorama artistico contemporaneo del Kazakhstan.

“Rinascere nella speranza” con l’orchestra multireligiosa

Anche quest’anno – ad onta delle difficoltà e dei limiti derivanti dall’epidemia covid 19 – il Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi”, intende celebrare la giornata mondiale della pace. Ciò avverrà tramite diretta streaming sulle piattaforme Facebook e You Tube alle rispettive pagine di Noi siamo con voi il giorno 1° gennaio 2021, tra le h 18.00 e le h 20.00 al link https://www.facebook.com/events/693201661342102/

L’evento, condotto dalla giornalista e scrittrice Antonella Frontani, inizierà con la lettura del documento/appello, prodotto dal Coordinamento interconfessionale, di cui darà lettura il portavoce Giampiero Leo (nella foto).


Seguiranno quattro messaggi di personalità di primo piano del mondo religioso, delle istituzioni e della società civile: l’Arcivescovo di Torino e Susa Mons. Cesare Nosiglia, il Presidente della Regione Piemonte on Alberto Cirio, il Presidente della Fondazione CRT Prof. Giovanni Quaglia, e il Presidente del Comitato Interfedi della Città di Torino prof. Valentino Castellani. Dopodichè la parola sarà alla musica, offerta dalla nostra orchestra – composta da ragazze e ragazzi delle varie religioni – che offrirà un concerto ispirato al tema da noi scelto come titolo per il nostro documento: “Rinascere nella speranza”. Questo è l’impegno del Coordinamento Interconfessionale del Piemonte per il Concerto di Capodanno 2021. Con la nostra orchestra multireligiosa, proponiamo note di fraternità per alleviare le grandi paure che abbiamo nel cuore, nel tempo sospeso della pandemia
La musica come “suggerimento”, come guida evocativa per resistere alla crudeltà del mondo, ricreare legami, sanare conflitti, affermare la pace, affrontare insieme il futuro. Proponiamo l’universalità della musica per ritrovare la consolazione della preghiera, per ammansire l’inquietudine trasformandola in disponibilità. E riscoprire quella fraternità fragile come la coscienza, fragile come l’amore, la cui forza tuttavia è inaudita. Questo non è più il tempo dell’indifferenza, degli egoismi, delle divisioni perché il mondo sta soffrendo e deve ritrovarsi unito nell’affrontare la pandemia. Se c’è qualcosa che stiamo imparando in questo tempo è che nessuno si salva da solo. Di fronte al virus le frontiere cadono, i muri si sgretolano e tutte le parole possibili si dissolvono, di fronte ad una presenza quasi impercettibile che manifesta tutta la fragilità di cui siamo fatti. Per questo noi credenti proponiamo in questo avvio d’anno  il “vaccino” dell’amore, la sfida più ambiziosa dell’intera esistenza, la più intensa, la più gratificante.

Cinque mostre, oltre 141 mila visitatori e profili social in crescita: il 2020 dei Musei Reali

Crescono la partecipazione digitale e il desiderio di riscoprire, anche da casa, le bellezze culturali del nostro territorio. Al termine di un anno difficile, segnato dalla sospensione temporanea degli accessi agli spazi museali a causa dell’emergenza Covid-19 e da un inevitabile calo della presenza fisica, i Musei Reali di Torino chiudono il 2020 con uno sguardo di speranza verso i prossimi 12 mesi.

 

Ingressi

In 194 giorni di apertura gli ingressi sono stati 141.943, concentrati nei primi due mesi dell’anno e nel periodo estivo, fino alla nuova interruzione imposta del DPCM del 3 novembre. Torinesi e turisti sono tornati ad ammirare e vivere uno dei luoghi simbolo della città, arricchito da un’ampia offerta di esposizioni temporanee, visite guidate e attività all’aperto nel rinnovato Giardino Ducale, restituito al pubblico a fine giugno alla conclusione dei lavori di recupero e rifunzionalizzazione. Tra suggestioni mediorientali e street art, capolavori rinascimentali e fotografie glamour, sono cinque le mostre inaugurate tra settembre e ottobreIncensum. Nella terra dell’Oman al Museo di Antichità, Capa in color nelle Sale Chiablese e, in Galleria Sabauda, TOward2030. What are you doing?, Beyond Walls. Oltre i muri e Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude. Ottima accoglienza per l’esposizione monografica dedicata alle immagini a colori realizzate dal grande fotoreporter Robert Capa tra gli Anni ‘40 e ‘50, che ha richiamato, in soli 35 giorni di apertura 13.882 visitatori. Per riavvicinare il pubblico, sempre nel rispetto delle norme per evitare la diffusione del contagio, i Musei Reali hanno inoltre creato e promosso percorsi e attività speciali come lezioni di yoga e disegno, sviluppate insieme a Coopculture, oltre a iniziative serali come in occasione della Notte di San Lorenzo e della riapertura dei Giardini Reali, registrando 5.408 ingressi.

 

Canali digitali

Lo spostamento sui canali digitali di parte delle attività ha rafforzato la condivisione con la community online: tutti i profili hanno registrato un notevole incremento – +55,6% su Instagram, +21,3% su Twitter e +16% su Facebook – sulla scia dell’introduzione di nuove rubriche, appuntamenti speciali e webinar dedicati ad appassionati, famiglie, studenti e ricercatori. Tra le iniziative più apprezzate, #MRTfriends, ogni giovedì, che ha permesso di sviluppare la rete con i musei del territorio piemontese (Pinacoteca Albertina di Torino, Castello di Masino, Castello di Rivoli, Fondazione Torino Musei, Archivio di Stato di Torino e Direzione Regionale Musei Piemonte del MiBACT), e #MRTkids, ogni venerdì, con giochi per bimbi e genitori da svolgere a casa, pubblicati sulla pagina dei Servizi Educativi dei Musei Reali e sul sito del MiBACT. Dagli scatti dei grandi maestri al reportage fotografico su temi d’attualità, Autunno della fotografia. Torino 2020 è stata poi l’occasione per confrontarsi e fare rete con altre importanti realtà come CAMERA, Fondazione Torino Musei, Museo Ettore Fico e La Venaria Reale. Buona partecipazione anche ai webinar proposti dai curatori dei Musei Reali, con i quali si è parlato dei Sustainable Development Goals fissati dall’ONU nell’Agenda 2030 in relazione alle collezioni, del mestiere dell’archeologo, di reperti di origine animale, della storia dell’incenso e del Natale attraverso opere d’arte e tradizioni.

Durante il primo lockdown l’esperienza di visita è stata ampliata su Youtube e Instagram con il lancio della serie Closed in. I Musei visti da dentro, e con il lancio della piattaforma èreale, realizzata in collaborazione con MyBossWas e fruibile dal sito web dei Musei Reali, un inedito palinsesto di approfondimenti tematici che accompagnano i visitatori, da casa, alla scoperta delle stanze del Palazzo Reale e all’interno della Cappella della Sindone, tra i disegni di Leonardo in Biblioteca Reale e i dipinti custoditi in Galleria Sabauda, svelando i retroscena dei restauri, degli allestimenti museali e della cura del patrimonio, attività che non si sono mai fermate – così come i cantieri – durante i periodi di confinamento e chiusura al pubblico.

Per fruire del percorso museale dei Musei Reali e di approfondimenti sulle collezioni, anche a distanza, è stata realizzata l’App ufficiale multilingua MRT in collaborazione con CoopCulture per accompagnare il visitatore prima, durante e dopo la visita. A marzo è stato pubblicato sul sito dei Musei Reali il catalogo online, con oltre 15.000 immagini a colori e in bianco e nero, in continuo aggiornamento per rendere disponibili elenchi bibliografici e contenuti digitalizzati.

Nel mese di novembre, durante il secondo lockdown, la sentita partecipazione di oltre 330 donatori alla raccolta fondi digitale Il Grande Assente, coordinata dai Musei Reali con i giovani Talenti per il fundraising della Fondazione CRT e il Rotary Club Torino Palazzo Reale, ha permesso di centrare un obiettivo ambizioso: grazie al sostegno di cittadini affezionati e di Borsa Italiana, in meno di un mese sono stati raccolti oltre 15.000 Euro per restaurare il grande dipinto di Tommaso Gazzarrini, Amedeo VI presenta a Urbano V il patriarca di Costantinopoli (1848) e completare così la serie di tele a soggetto storico commissionate dal re Carlo Alberto per essere esposte nella Galleria della Sindone.

 

“La sfida che ci attende per il 2021 è rendere accessibili, anche virtualmente, nuovi contenuti capaci di moltiplicare le opportunità di conoscenza e di esperienza – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali di Torino -. L’emergenza che abbiamo vissuto negli ultimi 12 mesi ha evidenziato la necessità di offrire al pubblico proposte culturali inedite, misurate sulle attuali esigenze di fruizione e di sostenibilità, e sviluppate anche in collaborazione con altre realtà del territorio e nazionali, perché uniti saremo più resilienti”.

Foto Daniele Bottallo

Quando la poesia è senza paura

Il 5 novembre 2020 un gruppo di poeti si è riunito a Torino in piazza Carignano per un flashmob prima del ritorno dell’Italia in “zona rossa”.
I poeti, coordinati da Max Ponte e Valerio Vigliaturo, hanno manifestato l’importanza della poesia e dei poeti nella società come espressione artistica e della spiritualità laica, denunciando attraverso lo slogan “I poeti non sono superflui” le incongruenze normative che calpestano i diritti civili sanciti dall’art.4 della Costituzione in cui: “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”, in antitesi alla dichiarazione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che aveva dichiarato la necessità di evitare le attività superflue.
Da questa esperienza che unisce poesia e impegno civile è nato il gruppo pubblico su Facebook “Poeti senza paura” coinvolgendo decine di poeti piemontesi e non solo, ed è stato lanciato in questi giorni il concorso “Poesia senza paura“. La partecipazione è gratuita e c’è tempo fino al 10 gennaio 2021 per iscriversi. I poeti sono invitati a postare sul gruppo una poesia di massimo 20 righe con l’hastag #poesiasenzapaura. I temi sono il coraggio, la voglia di vivere e viaggiare, l’insostituibile presenza delle persone care. L’iniziativa, infatti, vuole denunciare le limitazioni arbitrarie della libertà personale e sottolineare la condizione di chi, in ospedale, muore senza vedere i propri cari. La premiazione si svolgerà in una struttura sanitaria, emergenza covid permettendo, in cui verranno premiate, lette e distribuite ai pazienti le poesie migliori.
I giudici saranno Max Ponte, Valerio Vigliaturo e Valentino Fossati, tutti e tre curiosamente ex-allievi del Liceo Scientifico “Augusto Monti” di Chieri. Ponte vive a Villanova d’Asti, Vigliaturo e Fossati a Chieri. Dopo l’Università si sono ritrovati uniti nella “militanza poetica” con all’attivo pubblicazioni ed eventi in Piemonte e in Italia.