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I tre musei di FTM riaprono al pubblico con le nuove mostre da mercoledì 28 aprile 2021
Con il ritorno del Piemonte in zona gialla, GAM, MAO e Palazzo Madama possono finalmente riaprire le loro porte al pubblico! Accanto alle collezioni permanenti, i visitatori avranno la possibilità di visitare nuove mostre, allestite durante il periodo di chiusura dei musei.
Alla GAM, oltre a Photo Action per Torino, Ancora luce. Luigi Nervo, e Alighiero Boetti, saranno visitabili due nuove esposizioni: da mercoledì 5 maggio la mostra pensata e voluta in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Viaggio controcorrente. Arte italiana 1920-1945, dalle collezioni di Giuseppe Iannaccone, della GAM e dei Musei Reali di Torino, che indaga, attraverso circa 130 opere, la storia, le idee, i progetti e gli scontri che caratterizzarono gli anni tra le due guerre. Sempre a partire da mercoledì 5 maggio apre la mostra Sul principio di contraddizione, a cura di Elena Volpato: una riflessione sulle opere di Francesco Barocco, Riccardo Baruzzi, Luca Bertolo, Flavio Favelli e Diego Perrone, composte quasi sempre da almeno due elementi, da due o più nature, da due o più immagini non pienamente conciliabili tra loro e legate da un vincolo di ambiguità che talvolta diviene chiaro rapporto di contraddizione.
Al MAO, accanto alla mostra China goes Urban. La nuova epoca della città, prorogata fino al 13 giugno, che offre al pubblico una prospettiva articolata e innovativa sul fenomeno dell’urbanizzazione cinese – e globale – e sulle sue ricadute sociali, economiche e politiche, da mercoledì 28 aprile apre una nuova mostra: Krishna, il divino amante, un’esposizione di dipinti religiosi indiani che ruotano intorno alla figura del dio Krishna, accompagnata da una selezione di componimenti poetici ascrivibili alla corrente devozionale della bhakti.
A Palazzo Madama sarà ancora visitabile fino al 12 luglio la mostra dossier Ritratti d’oro e d’argento. Reliquiari medievali in Piemonte, Valle d’Aosta, Svizzera e Savoia che presenta una galleria di busti reliquiario dal Trecento al primo Cinquecento, veri e propri ritratti in oreficeria, in rame o in argento dorato, spesso arricchiti da pietre preziose, vetri colorati e smalti. Da venerdì 7 maggio l’esposizione World Press Photo Exhibition 2021, la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo, apre a Palazzo Madama in anteprima nazionale con i vincitori del concorso dell’edizione 2021. Dal 14 maggio La Madonna delle Partorienti dalle Grotte Vaticane di Antoniazzo Romano completerà la ricca offerta museale di Palazzo Madama. Il veneratissimo dipinto, che non ha mai lasciato la Basilica Vaticana nel corso della sua secolare storia, viene esposto al pubblico per la prima volta nella sua ritrovata integrità a seguito di un delicato restauro.
Proseguono tutte le attività digitali e gli approfondimenti sui canali social, strumenti che hanno permesso di alimentare il dialogo con il pubblico durante il lockdown e che affiancheranno le iniziative in museo. Tornano infatti le visite guidate in presenza, i laboratori dedicati alle scuole e alle famiglie e i progetti per l’accessibilità, oltre agli appuntamenti collaterali alle mostre rivolti ai singoli e ai piccoli gruppi.
I NUOVI ORARI DI APERTURA:
mercoledì giovedì e venerdì dalle 13 alle 20
sabato e domenica dalle 10 alle 19 INGRESSI GARANTITI CON PRENOTAZIONE O PREVENDITA ONLINE
chiuso il lunedì e martedì
le biglietterie chiudono un’ora prima.
Prenotazioni: Theatrum Sabaudiae via email ftm@arteintorino.com o al numero +39 011 5211788
Prevendita: TicketOne https://www.ticketone.it/
Come di consueto, GAM, MAO e Palazzo Madama, nel rispetto di tutte le linee guida ministeriali, riaprono mettendo in atto tutte le misure necessarie a garantire una visita in completa sicurezza.
La Fondazione Torino Musei dal 2019 è certificata ISO 45001:2018, standard di riferimento internazionale per la gestione della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, prima realtà museale italiana ad aver conseguito questo riconoscimento.
Per informazioni www.fondazionetorinomusei.it
DUE NUOVE PRODUZIONI DIRETTE DA VALERIO BINASCO: “IL PIACERE DELL’ONESTÀ” E “LE SEDIE”
Lunedì 26 aprile 2021, con il passaggio in zona gialla del Piemonte, il Teatro Stabile di Torino riaprirà i suoi teatri: un momento molto atteso per presentare al pubblico gli spettacoli allestiti nei mesi scorsi, quando a porte chiuse, l’attività del TST non si è mai fermata.
Ad accogliere nuovamente in sala gli spettatori saranno due nuove produzioni dello Stabile firmate dal Direttore artistico Valerio Binasco.
Al Teatro Carignano, il 26 aprile 2021, alle ore 19.30, debutterà in prima nazionale IL PIACERE DELL’ONESTÀ di Luigi Pirandello, adattamento e regia di Valerio Binasco. In scena lo stesso Binasco nel ruolo del protagonista, insieme a Giordana Faggiano, Orietta Notari, Rosario Lisma, Lorenzo Frediani, Franco Ravera. Binasco affronta per la prima volta Luigi Pirandello proprio sulle tavole del palcoscenico del Carignano, dove Il piacere dell’onestà debuttò con successo il 27 novembre 1917 con la compagnia di Ruggero Ruggeri. Un testo spietato, che fin dal titolo pone l’accento sull’onestà, cardine di una presunta etica borghese e cuore pulsante del dramma. Repliche previste fino al 9 maggio 2021.
Alle Fonderie Limone di Moncalieri, andrà in scena in prima nazionale, martedì 27 aprile, alle ore 19.30, LE SEDIE di Eugène Ionesco, nella traduzione di Gian Renzo Morteo, per la regia di Valerio Binasco: un classico che ancora oggi demolisce tutte le convenzioni su cui si basa la nostra quotidianità. Michele Di Mauro e Federica Fracassi sono gli interpreti di questa amara commedia, i cui tratti assurdi si dissolvono in un vortice di parole che via via perdono senso, in una dimensione di frustrazione che a distanza di quasi settant’anni dal debutto dello spettacolo sembra parlare direttamente al nostro disarmante presente. Repliche fino al 16 maggio 2021.
«Speriamo davvero sia una svolta irreversibile – confidano il Presidente Lamberto Vallarino Gancia e il Direttore Filippo Fonsatti. Nel corso degli ultimi sei mesi gli artisti, le maestranze e tutta la struttura del TST hanno lavorato intensamente per creare, provare e produrre, anche per lo streaming, e per farsi trovare pronti alla riapertura. Finalmente – concludono Vallarino Gancia e Fonsatti – potremo tornare in teatro ad incontrare in totale sicurezza il nostro pubblico, che abbiamo sempre sentito vicino e partecipe: agli spettatori appassionati e ai fedeli abbonati va il nostro più sincero ringraziamento».
La Biglietteria del Teatro Stabile di Torino (piazza Carignano, 6) sarà aperta nei seguenti orari: da sabato 24 a domenica 25 aprile 2021, dalle ore 10.00 alle ore 19.00 – solo per gli abbonati Premium; dal 26 aprile al 7 maggio, dal martedì al sabato dalle ore 13.00 alle ore 19.00, domenica dalle ore 14.00 alle ore 19.00; lunedì riposo.
Telefono 011 5169555 / numero verde 800 235 333. Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it
Foto Luigi De Palma
A Coazzolo, piccolissimo comune in provincia di Asti, sorge una piccola chiesa costruita alla fine del Seicento, tuttora consacrata, che vanta una meravigliosa vista mozzafiato sulle colline.
Questa deliziosa cappella, la Beata Maria Vergine del Carmine, edificata tra i filari delle vigne del Moscato e già Patrimonio Unesco, è diventata, in seguito all’intervento di wall drawing dall’artista britannico David Tremlett, un bellissimo esempio di opera moderna pop.
La superfice, di 300 metri quadri circa, è stata dipinta dal pittore con tre colori dominanti: il giallo per il porticato, la terra di Siena per il corpo della chiesa e il verde oliva per la sacrestia e il basamento.
David Tremlett, molto apprezzato per i suoi dipinti murali, è innamorato del nostro paese, che considera, a ragione, la patria della pittura e che lo ha meravigliato con opere d’arte incredibili e potentissime come quelle di Michelangelo e Raffaello. “Per imparare qualcosa devi lasciarti stupire e saper osservare”, afferma Tremlett, e lui per realizzare quest’opera lo ha fatto profondamente: ha osservato i vigneti, ha parlato con i contadini condividendone il lavoro, le giornate e il cibo.
Il risultato è arrivato dopo centinaia di disegni, forme geometriche e dettagli in cerca di un dialogo con la natura, tra tradizione e modernità. Ed è proprio quest’ultimo l’aspetto più interessante e se vogliamo più sorprendente di questo progetto artistico, l’incontro tra il passato e il contemporaneo, l’unione tra la genuinità ed i valori di una comunità d’altri tempi con nuovi linguaggi artistici, la capacità di far coabitare una natura meravigliosa e portatrice di memorie e semplicità con l’ardire di un opera che si esprime attraverso un lessico innovativo.
Maria La Barbera
Il 25 aprile alle 10 il docufilm prodotto da Linguadoc live su Facebook del Consiglio regionale
In occasione della 76° Festa della Liberazione, il Consiglio regionale del Piemonte – Comitato Resistenza e Costituzione, la Pro Loco e il Comune di Coazze presentano “R – esistenza dalla resa dei conti ai “giorni cantati” dai cantautori italiani”.
Un docufilm di Giulio Graglia che verrà trasmesso domenica 25 aprile alle 10 live sulla pagina Facebook del Consiglio (facebook.com/crpiemonte) .
Registrato negli spazi del Circolo dei Lettori, grazie all’inquadramento storico di Gianni Oliva racconta l’Italia e le italie dell’immediato post Liberazione, la resa dei conti seguita al 25 aprile, attraversando Torino, il Cuneese, la Val Sangone, Cumiana.
Le canzoni di Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Sergio Endrigo, Giorgio Gaber, interpretate da Bruno Maria Ferraro (Tangram Teatro), con il commento del giornalista Darwin Pastorin, ripercorrono la “colonna sonora” con cui questi grandi artisti hanno raccontato gli eventi.
Sarà poi la volta dei testi tratti da “La paga del sabato” di Beppe Fenoglio e “La ragazza di Bube” di Carlo Cassola, e le lettere di due partigiani di Coazze scritte prima dell’esecuzione al Martinetto, letti da Carlotta Micol De Palma, Bruno Maria Ferraro e Giulio Graglia.
In conclusione Oliva proporrà un parallelismo tra l’Italia post bellica e l’Italia post pandemia.
Il docufilm è prodotto da Linguadoc, montaggio di Giacomo Filippa, riprese di Erika Facchino, con la consulenza di Andrea Mortara e Sabrina Gonzatto.
Il 24 aprile viene ricordato in tutto il mondo il genocidio turco degli armeni.
Caro direttore, la missione che il nostro Club TORINO DUOMO sta perseguendo sin dall’origine nasce in ossequio alla funzione di centro d’irradiazione culturale scelta dal professor Enzo Restagno, accademico emerito dell’Accademia della Cattedrale di San Giovanni e al tempo stesso socio onorario del nostro Club, proprio per la suddetta Accademia la cui residenza è altresì nostra la sede morale.
“Nell’ultimo biennio ci siamo attivati per diverse, fascinose proposte, addirittura suggerendo occasioni che hanno consentito grossi impegni distrettuali come il restauro de “L’Ultima Cena” del Gagna presente nel Duomo. Coscienti tuttavia della serietà del nostro impegno totalmente estraneo dal mendicare gratifiche, abbiamo deciso di privilegiare gli interventi autonomi che hanno rivelato l’indubbio orgoglio d’appartenenza a un Club il quale, benché non molto numeroso, possiede un’altissima dose di corporativismo soprattutto quando si tratta d’Arte e creatività.
Quest’anno i nostri service hanno raggiunto la discreta somma di circa 12.000,00 euro, senza dover pesare minimamente sulle casse del Distretto!
Non soltanto, ma grazie all’impegno donativo dei Soci e delle loro conoscenze abbiamo aperto, nei locali del Museo Diocesano, un’ampia biblioteca a tematica d’arte cui s’è aggiunto di recente l’omaggio d’un pianoforte alla memoria della professoressa Maria Luisa Bordieri, prematuramente scomparsa nel maggio del 2015, da parte del marito Antonio D’Altilia.
Abbiamo iniziato l’anno rotariano col restauro completo di un prezioso manufatto visibile ora nel Museo Diocesano, il “Paliotto” del celebre argentiere Paroletto; questo brillante risultato ha indotto il nostro Presidente incoming Marco Novara a istituire un Premio Letterario Nazionale per l’appunto denominato “Il Paliotto”, un Concorso concepito proprio per salvaguardare e diffondere la cultura e che già in questa prima edizione ha avuto un ottimo risultato, con una bella presenza di Autori e con una Giuria formata da personalità d’indubbio rilievo come il critico d’arte e letterario Aldo Albani, l’architetto Angelo Garini event designer e ambasciatore della bellezza italiana nel mondo, la scrittrice Laura Graziano, l’editore di “Araba Fenice” Alessandro Dutto, il filologo Luca Gandolfi, Désirée Carmen Gabella esperta in comunicazione e la professoressa di lingue estere nonché traduttrice Rosanna Beltramo.
Valutate con professionalità e impegno le numerose opere pervenute, la commissione giudicatrice così s’è espressa:
1° premio a Piero Abruzzese (foto) “Nel cuore di Punt”
2°Matteo Bottone “Sulle vie di Piero”
3° Edoardo Guerrini “Il Quaderno del Fato”.
I tre prescelti hanno ricevuto gli attestati di rito e opere d’arte dell’artista vernonese Paolo G. Cerati.
Sono state inoltre assegnate 3 menzioni speciali a Roberto Centofanti “Il mondo che vorrei”; Fernanda Nicolis “La poesia è donna”; Liz Chester Brown “Io sono una famiglia – Il gabbiano”.
Visto il risultato estremamente positivo di questa prima edizione stiamo già lavorando alla seconda edizione 2021-2022 per poter assistere ancora all’entusiasmo per la letteratura che si esprime attraverso le opere di tanti Autori, auspicabilmente connotati anche da una massiccia presenza rotariana!
Particolare del “Paliotto” restaurato ed esposto al Museo Diocesano di Torino
Tanti auguri Giorgio Conte!
23 Aprile 2021, Tanti Auguri Giorgio Conte
https://youtu.be/l9MHnUKQIlg
In 46 per fare gli auguri a Giorgio Conte: Elio, Oscar Farinetti, Ornella Vanoni, Bruno Gambarotta, Enzo Iacchetti, Pietrangelo Buttafuoco, Sergio Staino, Vincenzo Mollica, Marinella Venegoni, Antonio Ricci, Francesco Salvi, Rosanna Fratello, Alessandro Fullin, Luigi Manconi, Carlo Petrini, Amici Fiera Bue Grasso Di Carru’, Mauro Corona, Ezio Guaitamacchi, Stefano Senardi, Alberto Gedda, Fausto Pellegrini, Francesco Pellicini, Beatrice Sartor, Gino Rapa, Salvatore Leto, Gianluigi Porro, Alessandro Mistri, Paolo Bagnadentro, Dietmar e Miriam Haslingher (Austria), Brunella Bertocci (Ticino), Giuseppe Perna (Germania), Georges Grillon (Svizzera), Ellade Bandini, Pippo Pollina , Peppe Voltarelli, Luca Ghielmetti, Ciccio Graziani, Alberto Malnati , Guglielmo Pagnozzi , Alessandro Nidi, Alberto Parone, Bati Bertolio, Titi Nieto Puentes, Salvo Manzone, Rambaldo degli Azzoni Avogadro, Emiliano Ardini
46 amiche ed amici si sono trovati di fronte a videocamere o smartphones per fare gli auguri a Giorgio Conte: ottant’anni questo 23 aprile 2021 e non dimostrarli, ma soprattutto tanta poesia e vita regalate a mani basse che ritornano in ricordi e affetto da compagni di strada vicini e lontani sempre preziosi, protagonisti come lui di una storia culturale, oltre che ovviamente musicale, che non ha né prezzo né confini.
L’idea di realizzare questo tributo è nata dall’impossibilità di festeggiarlo in presenza al Teatro Alfieri di Asti. Sarebbe stata una festa a sorpresa in compagnia di parenti, amici e collaboratori per celebrare gli 80 anni di una persona unica e un’esistenza ricca di musica, incontri e leggerezza, all’insegna del “continuo la mia vita al gusto di tutto…” ma, dato il prolungamento delle restrizioni, si è deciso di far arrivare gli auguri, tramite video-messaggi, direttamente a casa, in Cascina Piovanotto!
Contributi in ordine di apparizione
Elio, Oscar Farinetti, Ornella Vanoni, Bruno Gambarotta, Enzo Iacchetti, Pietrangelo Buttafuoco, Sergio Staino, Vincenzo Mollica, Marinella Venegoni, Antonio Ricci, Francesco Salvi, Rosanna Fratello, Alessandro Fullin, Luigi Manconi, Carlo Petrini, Amici Fiera Bue Grasso di Carrù, Mauro Corona, Ezio Guaitamacchi, Stefano Senardi, Alberto Gedda, Fausto Pellegrini, Francesco Pellicini, Beatrice Sartor, Gino Rapa, Salvatore Leto, Gianluigi Porro, Alessandro Mistri, Paolo Bagnadentro, Dietmar e Miriam Haslingher , Brunella Bertocci , Giuseppe Perna , Georges Grillon , Ellade Bandini, Pippo Pollina , Peppe Voltarelli, Luca Ghielmetti, Ciccio Graziani, Alberto Malnati , Guglielmo Pagnozzi , Alessandro Nidi, Alberto Parone, Bati Bertolio, Titi Nieto Puentes, Salvo Manzone, Rambaldo degli Azzoni Avogadro, Emiliano Ardini.
Resistenza, una riflessione storica
Sabato 24 aprile ore 18, 30 sulla piattaforma Zoom lo storico Pier Franco Quaglieni in dialogo con la giornalista Mara Antonaccio parlerà su “ La Resistenza 1943 – 1945 – una riflessione storica“.

“Au Revoir”. Terzo appuntamento di “ARS ET INDUSTRIA”
Sabato 24 aprile, ore 15,30
Chieri (Torino)
, chieri
“Un progetto di arte partecipata che indaga le relazioni tra le culture del Mediterraneo”: così il cremonese (di nascita) Ettore Favini – fra i nomi più interessanti esingolari del panorama artistico contemporaneo, docente di Arti Visive presso la “NABA” (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano e di Pittura all’“Accademia di Belle Arti” di Bergamo – presenta il suo “Au Revoir”, progetto curato dal centro culturale “Connecting Cultures” di Milano e realizzato in diverse sedi istituzionali, grazie al sostegno dell’ “Italian Council 2019”, programma Mibact teso a valorizzare la creatività italiana all’estero. E appunto di “Au Revoir” si parlerà in streaming con lo stesso Favini, sabato 24 aprile, alle 15,30, per il terzo appuntamento del ciclo di conferenze “ARS ET INDUSTRIA”, organizzato dal “Museo del Tessile” di Chieri. “Per la realizzazione di questo lavoro – spiega Melanie Zefferino, presidente della ‘Fondazione Chierese per il Tessile’ e del ‘Museodel Tessile’ – l’artista ha coinvolto artigiani tessili rappresentanti delle comunità egiziane e nordafricane di Milano e la ‘Fondazione per il Tessile di Chieri’. Le opere custodiscono dunque storie di vita, di famiglia, di lavoro, di competenze. Esplorano i flussi e i confini mediterranei, dall’antichità fino ai nostri giorni, rintracciati con ago e filo. Hanno come scenario il mare, l’attore storico principale della narrazione: il Mare Nostrum per eccellenza, luogo di scambi ma anche di conflitto tra i popoli”. Metafore, dunque. Il mare e lavita dei tessuti, nel caso di “Au revoir”. Come in altrilavori incentrati sempre intorno alla relazione fra l’opera, l’ambiente nel quale si inserisce e le persone. Lavori che ci incoraggiano a ripensare la storia delmondo, vale a dire la nostra memoria collettiva, e chehanno fatto da sfondo due anni fa alla mostra scaturita dallo stesso progetto presso il “Carré d’Art, Musée d’art contemporain” di Nîmes. Racconta lo stesso Favini: “Trama e ordito diventavano metafora della vita, cioè allegoria per lavorare sull’idea di viaggio, di scambio e di persone che entravano a far parte di questo progetto attraverso le loro memorie perché il tessuto, di fatto, è una memoria personale”. Allo scopo sono state coinvolte quattro tessitrici di origini geografiche e culturali diverse che hanno partecipato al workshoporganizzato dalla “Fondazione per il Tessile” di Chieri: Nagwa e Doaa (Egitto), Laila (Marocco) e Tamel (Srilanka). “Il workshop – prosegue l’artista – le metteva davanti a una tecnica di tessitura che non avevano mai usato. Abituate a usare perlopiù telai verticali, qui usavano telai orizzontali del Sette e Ottocento”. Con l’aiuto dei volontari della Fondazione di Chieri – luogo dove nasce il nonno del jeans, il fustagno – queste quattro donne hanno imparato la tecnica ma,naturalmente, c’è stata anche un’osmosi tra i due gruppi. “Per cui la mia idea – conclude Favini – di questo mare che ibrida si è realizzata anche durante il workshop”.Nel corso del “reincontro” con Chieri, Ettore Favini presenterà anche la pubblicazione dedicata da “Connecting Cultures” al suo progetto artistico aprendosi a diverse narrazioni e approfondimenti.
Per ricevere il link di connessione alla conferenza online, è necessario prenotarsi fornendo i propri dati (nome, indirizzo, e-mail) a: prenotazioni@fmtessilcjieri.org
g. m.