CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 444

Rock Jazz e dintorni: Manu Chao e Riccardo Sinigallia

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

 

Lunedì. Ai giardini Ginzburg si esibiscono i Melancholia. A Collegno per “Flowers” suona Dardust. Presso la cascina Valtegna  a Cella Monte è di scena Raphael Gualazzi.

Martedì. Alle OGR si esibisce la cantante lituana Popa. A “Flowers” gran finale con Manu Chao. Omaggio a Ennio Morricone dell’Orchestra Ensemble A. Modigliani all’Anfiteatro dell’anima di Cervere.

Giovedì. A Saluzzo nell’ex caserma  Musso suona il quintetto di Fulvio Albano con il trombettista Stèphane Belmondo. All’Hiroshima Mon Amour nel Sound Garden, si esibisce Riccardo Sinigallia. Alle OGR è di scena la cantautrice Gold Mass.

Venerdì. In Val d’Ossola per il Festival “NexTones” nell’ex cava Roncino di Oira suona il compositore tedesco Pantha Du Prince e Caterina Barbieri con il sassofonista Bendik Giske e la dj Nkisi. Inaugurazione a Venaus di “Alta Felicità” con i Lou Dalfin e i Modena City Ramblers. A Bra per “Artico “ si esibisce Margherita Vicario.

Sabato. A Bussoleno per “Borgate dal vivo” è di scena Teresa De Sio. Per “NexTones”  l’opera multimediale “The End of The World” progetto del pianista Lubomyr Melnyk, con lavioloncellista Julia Kent e il gruppo Spime.Im. Ad “Alta felicità” arriva Willie Peyote . A Castell’Alfero canta Amalia Grè.

Domenica.  A Giaglione per “Borgate dal vivo si esibisce la coppia Paolo Benvegnù e Gigi Giancursi. Per “Monferrato on Stage” a Roatto, suona Slep & The Red House. Chiusura di “NexTones” a Ghesc con Andrea Barbieri.

Pier Luigi Fuggetta

Riapre le porte la Casa del Randiere

L’intervento di recupero e rifunzionalizzazione rientra nell’ambito del progetto di Fondazione CRT “Santuari e Comunità – Storie che si incontrano”, che unisce restauro dei beni, iniziative per l’inclusione sociale, azioni di promozione culturale e turistica

• Dopo l’inaugurazione del 26 luglio, in programma un lungo weekend di festa (31 luglio-1 agosto) con osservazione del cielo stellato, una passeggiata sui luoghi del Randiere, letture, riflessioni e lo spettacolo “Infernum. Dante a tempo di rap”
Riapre le porte la Casa del Randiere di Sant’Anna di Vinadio, rinata grazie all’importante progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione “Sant’Anna: un santuario, mille percorsi”, avviato nel 2019 e realizzato grazie al sostegno della Fondazione CRT, nell’ambito del progetto “Santuari e Comunità – Storie che si incontrano”, e al contributo di Fondazione CRC e de La Guida e a donazioni private.
La nuova Casa del Randiere, custode che “vegliava” sul Santuario più alto d’Europa posto a 2.035 m s.l.m., verrà inaugurata lunedì 26 luglio, completamente trasformata al suo interno per ospitare nuove funzioni di incontro, accoglienza e racconto. La Casa ospiterà una sala polifunzionale adatta ad ospitare eventi, presentazioni, proiezioni, conferenze e attività per gruppi numerosi, al piano superiore, e uno spazio di memoria e racconto, attraverso un allestimento permanente, al piano inferiore.
Restituiamo alla comunità, recuperato e completamente trasformato, un importante ‘tassello’ del Santuario di Sant’Anna di Vinadio: la Casa del Randiere, luogo di operosità, accoglienza, condivisione, eredità del passato che ‘parla’ oggi alle nuove generazioni – dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Il progetto di riqualificazione e rinascita è stato sostenuto da Fondazione CRT nell’ambito del grande progetto ‘Santuari e Comunità’ che, insieme alle Diocesi e alle realtà del territorio, contribuisce a valorizzare il ruolo dei Santuari come luoghi di incontro, scambio, inclusione culturale e sociale per le comunità del terzo millennio”.
Tante furono le famiglie di randieri che si susseguirono nel tempo, alcune per pochi mesi e altre per molti anni. Con la scomparsa di Lidio Giraudo, l’ultimo randiere, nel 2006, si chiuse una lunga tradizione di accoglienza e ospitalità, che per secoli rese la casa del randiere un luogo di incrocio e incontro di storie di famiglie, ospiti e pellegrini.
Il progetto “Sant’Anna. Un Santuario, mille percorsi”, in linea con le tre direttrici del progetto “Santuari e Comunità” della Fondazione CRT, ha unito negli scorsi mesi gli interventi edili di restauro e recupero a iniziative di valorizzazione culturale e di carattere sociale.
Le iniziative di carattere culturale hanno portato alla realizzazione di un percorso storico-narrativo, sviluppato con il coinvolgimento di persone ed enti del territorio che hanno contribuito ad arricchire il racconto, mettendo a disposizione materiali significativi e parte dei propri ricordi anche personali. Quelle che un tempo furono le camere, la cucina, la cantina, il bar del randiere, dall’estate 2021 daranno ospitalità ad un racconto collettivo dei tanti cammini che da secoli si incrociano a Sant’Anna, percorsi nel tempo da migliaia di persone per commercio, migrazioni, guerre, fede, speranza, devozione, turismo e sport.
Il percorso narrativo ripercorrerà la storia del Santuario di Sant’Anna dalle sue origini (quando nel primo documento di cui siamo a conoscenza, risalente al 1307, veniva citata l’ecclesia Beatae Mariae de Brasca), fino ad arrivare ai giorni nostri, seguendo le trasformazioni architettoniche del complesso dedicato a Sant’Anna e lo sviluppo storico della devozione delle comunità del territorio. Alla storia del Santuario si affianca quella della figura del Randiere, il massarium già citato nel XV secolo che doveva abitare presso il Santuario sia d’estate sia d’inverno per assistere i viandanti e offrire loro riparo. I percorsi di Sant’Anna non sono però legati solo alla devozione: la Valle Stura è sempre stata un territorio di passaggio, inizialmente di commercio e scambio, e di invasione e scontro poi. Si delineano così nel tempo cammini legati alle migrazioni lavorative, al contrabbando, alla guerra e alla resistenza, fino all’alpinismo, all’escursionismo e allo sport, in tempi più vicini a noi. Una sezione intera dell’allestimento sarà dedicata ai cammini di fede, ricercando nella storia l’origine dei pellegrinaggi tradizionali che ancora oggi uniscono le comunità dei paesi della Valle Stura e non, con una selezione degli ex voto più storici e significativi, che offrono uno spaccato della vita delle comunità valligiane da fine ‘800. Una parete sarà dedicata interamente al lato più personale e affettivo che lega decine di fedeli al Santuario, attraverso fotografie di famiglia e testimonianze raccolte nei mesi del progetto tra coloro che hanno dato la propria disponibilità a contribuire al racconto collettivo: questa sezione potrà essere nel tempo ampliata e trasformata, accogliendo i ricordi di altri fedeli per costruire un archivio di immagini e parole della devozione popolare alla Santa.
Una saletta proiezioni accoglierà immagini video delle bellezze naturalistiche e culturali della Valle Stura e le voci di alcuni testimoni legati in modo differente al Santuario e ai sui cammini. La sala conclusiva del percorso è invece dedicata invece alle opportunità turistiche offerte dal territorio, con la possibilità di consultare pubblicazioni e brochure relative a sentieri, escursioni, beni culturali, percorsi, riassunti in una mappa dell’Alta Valle esposta nell’ambiente che un tempo ospitava il bar del randiere. Il percorso continuerà al piano superiore, dove nel luogo in cui vi era la stanza da letto del randiere, “cuore” della casa e da cui si apre una splendida vista sulla chiesa, il ricordo dell’ultimo Randiere, Lidio Giraudo, è affidato alle parole di una delle nipoti e alle fotografie messe a disposizione dalla moglie Angela con la figlia Cristina.
L’invito a entrare nella nuova casa, a partire dal 26 luglio, è rivolto a tutti, fedeli e non, frequentatori affezionati o turisti alla prima visita: il racconto sviluppato raccoglie mille voci, mille storie e mille percorsi che si incrociano a Sant’Anna, perché ognuno possa aggiungere il proprio.
Le attività di carattere sociale, coordinate dall’associazione culturale 1000miglia in collaborazione con la Pastorale Giovanile della Diocesi di Cuneo, si sono focalizzate invece sul coinvolgimento giovanile, con l’obiettivo di ampliare i pubblici del Santuario oltre le attuali frequentazioni, suggerendo e sperimentando format di fruizione culturale degli spazi del complesso e della Casa del Randiere. Ciò ha portato a sviluppare un percorso di progettazione di iniziative ideate da giovani under30 e rivolte a giovani, che si concretizzeranno nel weekend successivo all’inaugurazione della Casa (31 luglio – 1 agosto), con una serata di osservazione del cielo stellato presso il Santuario, una passeggiata sui luoghi del Randiere in compagnia della figlia dell’ultimo randiere Lidio, Cristina Giraudo, con letture e riflessioni, e lo spettacolo conclusivo di Murubutu e Claver Gold “Infernum. Dante a tempo di rap” dedicato ad uno dei “cammini” più famosi della storia: quello descritto da Dante nella Divina Commedia.
L’iniziativa è promossa dal Santuario di Sant’Anna di Vinadio in partnership con le associazioni Volontari per l’Arte, il Cammino di Sant’Anna, 1000miglia, la Pastorale Giovanile della Diocesi di Cuneo, insieme ai partner istituzionali ATL del Cuneese, Unione Montana Valle Stura, Consorzio Valle Stura Experience e Comune di Vinadio, con il project management dell’associazione noau | officina culturale, che ha curato inoltre la ricerca e la curatela dei contenuti, insieme alla dott.ssa Laura Marino, e la progettazione dell’allestimento. L’intervento di restauro è a firma dell’arch. Paolo Lingua con l’ing. Massimo Ghibaudo (impianti) e Fabrizio Giraudo (sicurezza), con il coordinamento diocesano dell’arch. Igor Violino e la supervisione della Soprintendenza A.B.A.P. nelle figure degli arch. Stefania Manassero e Nadia Ostorero. L’esecuzione dei lavori è di DeVi Costruzioni s.r.l. insieme a Pellegrino e figli s.n.c. (impianto elettrico) e Ezio Biancotto (impianto igienico-sanitario e rete idranti). La realizzazione degli allestimenti è a cura di PortArredi srl e Sonitus srl per la parte tecnica e multimediale, i contenuti video sono di Paolo Ansaldi (Vdea Produzioni), traduzioni in lingua di Europa 92 e Alice Gallouin.
L’inaugurazione della nuova Casa, su invito, è prevista alle ore 15 del 26 luglio 2021, chiudendo le celebrazioni per la festa di Sant’Anna, e si terrà nella nuova sala polivalente che nei prossimi mesi potrà ospitare attività di gruppi numerosi, iniziative culturali, conferenze, incontri e dare riparo ai frequentatori del Santuario nelle giornate piovose, colmando una lacuna di spazi coperti che da anni gravava sul complesso.

 

Scenario Montagna, il festival delle tre valli

Musica, escursioni, comicità e scienza nel weekend del 24 e 25 luglio con Scenario Montagna, il festival estivo giunto quest’anno alla sua 17esima edizione che coinvolge 3 valli piemontesi – Val di Susa, Val Chisone e Val Pellice – per due mesi di eventi – luglio e agosto – con oltre 25 appuntamenti in 7 diversi comuni montani piemontesi.

Sabato 24 luglio, dalle ore 16, Sauze D’Oulx

MUSIC IN THE STREET

Evento gratuito

Si inizia sabato 24 luglio a Sauze D’Oulx con MUSIC IN THE STREET, un concerto a cielo aperto diffuso per il paese. Dalle ore 16 fino a sera grandi e piccini potranno divertirsi a girare per le vie di Sauze alla scoperta degli scorci più suggestivi, sulle note di tre ensemble musicali di diversi generi e sonorità.

Gli artisti che si esibiscono in Music in the street di Scenario Montagna sono:

–      LI BARMENK, da più di 20 anni sono tra i più conosciuti ed apprezzati interpreti della tradizione musicale occitana. Capitanati da Enea Berardo LI BARMENK mescolano le sonorità delle melodie tradizionali delle nostre valli con quelle d’Irlanda, Provenza e Paesi Baschi.

–      19 O’CLOCK, il duo composto dal chitarrista e compositore Jean-Paul Agnesod e la cantante Antonella Berlier . Il gruppo propone le pietre miliari della discografia internazionale con sonorità che spaziano dal rock al blues, senza escludere qualche piacevole divagazione in altri generi musicali, il tutto rivisitato in chiave acustica per voce e chitarra.

–      D O R A, il trio composto da Elisabetta Anselmo (Dora) voce e tastiere, Massimo Acotto (Machy) alle percussioni e Enrico DAmico al sax, un sodalizio di musica e parole dal risultato affascinanre e coinvolgente.

Per informazioni: info@scenariomontagna.it o 375 7314882.

Domenica 25 luglio, dalle ore 9.30, Gran Bosco di Salbertrand

MANDIAMO TUTTO A MONTE! ESCURSIONE GUIDATA NEI SENTIERI DELLA MENTE

Prezzo 12 euro

È domenica 25 luglio il primo IEP! – Itinerari Escursionistici Personalizzati della stagione 2021 di Scenario Montagna. Una formula nuova e frizzante nata nel 2020 e che unisce passeggiate tra la natura a spettacoli ed esperienze “in cammino”.

In questo primo appuntamento, inserito anche nel calendario di Settimane della Scienza, gli “ieppisti” saranno condotti alla scoperta dei meravigliosi percorsi del Gran Bosco di Salbertrand e dei ben più tortuosi cammini della mente. Francesco Giorda, attore e autore comico con la passione per la scienza e Alberto Agliotti, divulgatore scientifico con il vizio della comicità, portano a spasso tra i sentieri della mente per scoprire i meccanismi con cui il cervello ci fa prendere le decisioni di tutti i giorni. Un viaggio tra fragole buone e fragole marce, pregiudizi di conferma e metodo scientifico, cucchiaini nello spumante e puzza di gas. Quando il pregiudizio è azione e quando omissione? Perché la stessa notizia può provocare reazioni opposte in base a come viene raccontata? Che cos’è il bias del pavone? Conoscere i nostri pregiudizi non ci salva dal caderne vittima, ma ci aiuta a orientarci nel gran bosco degli stimoli e delle informazioni che attraversiamo tutti i giorni.

In collaborazione con Frame – Divagazioni Scientifiche e Teatro della Caduta.

Prenotazione obbligatoria.

Per informazioni: info@scenariomontagna.it o 375 7314882.

Gli eventi che formano il calendario di Scenario Montagna sono consultabili sul sito www.scenariomontagna.it

Scenario Montagna è realizzato con il sostegno di: REGIONE PIEMONTE – COMPAGNIA DI SAN PAOLO – COMUNE DI SAUZE D’OULX – CONSORZIO TURISTICO SAUZE D’OULX – COMUNE DI BARDONECCHIA – COMUNE DI PINASCA – COMUNE DI TORRE PELLICE – AREE PROTETTE ALPI COZIE e in collaborazione con: UNCEM – TURISMO TORINO E PROVINCIA -UNIVERSITÀ DI TORINO, MEDICINA DEL LAVORO – FRAME, DIVAGAZIONI SCIENTIFICHE – SETTIMANE DELLA SCIENZA – FOCUS EUROPE – LINEA AZZURRA – CECCHI POINT CASA DEL QUARTIERE – VALCHISONE OUTDOOR

La Forma e l’Idea. Giovanni Taverna Scultore

A Incisa Scapaccino si ricorda la figura del celebre artista alessandrino, allievo di Leonardo Bistolfi

Sabato 24 luglio, ore 18

Incisa Scapaccino

Riprende, dopo l’interruzione causata dall’emergenza sanitaria, la serie di incontri annuali su figure di artisti del territorio, tenuti in “San Giovanni Battista”, Santuario della “Virgo Fidelis”, alla Villa di Incisa Scapaccino, nell’alessandrino.  Guidati come sempre dallo storico dell’arte Francesco De Caria, sabato prossimo 24 luglio, ore 18, si farà dovuta memoria della figura e delle opere del celebre scultore, fra i protagonisti di maggior spessore del nostro Novecento artistico, Giovanni Taverna, nato ad Alluvione Cambiò nel 1911 e scomparso a Torino nel 2008. “La Forma e l’Idea”: Giovanni Taverna “fra lezione bistolfiana e ritorno al classico”, il tema – sottolinea De Caria – su cui s’incentrerà l’incontro-conferenza, corredato dalla proiezione di immagini e da un’essenziale esposizione di alcune opere dell’artista.

Giovanni Taverna si formò dapprima presso la pittrice Mina Pittore (Sale Alessandrino1882-1937, allieva di Pellizza da Volpedo), poi dagli anni Venti a Torino, negli atéliers di due grandi Maestri, il monregalese Stefano Borelli (1895 – 1962) e l’allora sessantacinquenne e all’apice della fama, il casalese Leonardo Bistolfi (1859-1933), nel cui studio, in via Bonsignore presso la Gran Madre, Giovanni Taverna fece compiutamente “sua” l’idea di un fare artistico indissolubilmente legato a “tecnica” ed “etica”. “Forma” e “idea”, per l’appunto. Concetti che divennero per lui (che fu anche pittore di buon livello, pur considerando la pittura come puro divertissement) comandamenti ineludibili, in un periodo non facile per il mestiere d’artista, nel pieno dello scontro fra tradizione e avanguardie  e del generale “ritorno al classico” dopo l’esperienza Liberty. “Nel corso dell’incontro si farà anche cenno – ci anticipa De Caria – all’ampiezza dell’orizzonte culturale di un artista come Taverna, ricco di interessi (perfettamente integrati e perseguiti con estremo rigore anche nella sua produzione scultorea) che andavano dalla letteratura, alla musica, alla filosofia, financo alla matematica”.

L’arte come abbraccio totale di vita. Idea mantenuta anche nell’attività di direttore artistico della torinese azienda di ceramiche “ESSEVI” di Sandro Vacchetti, che Giovanni Taverna portò avanti dalla fine degli anni Trenta, di ritorno dalla campagna d’Africa, sino al ’42, quando in un bombardamento la “ESSEVI” fu distrutta. Erano gli anni in cui si assisteva ai “fulgori” della “Lenci” ed il Taverna firmò anche vari modelli della stessa “ESSEVI”, esposti nel 2015 nella grande mostra sulla “Lenci” al Castello di Monastero Bormida. “Artista faber”: tiene a precisare De Caria. “Artista che progetta con calcoli matematici, sulle proporzioni e sugli equilibri delle masse, i monumenti e le ‘sculture da salotto’, che esegue i modelli in plastilina, che segue l’operazione della formatura e i procedimenti della fusione in bronzo o l’opera degli sbozzatori di marmo, che poi rifinisce anche con le patine – alcune ‘segreto di artista’ – che conferiscono al marmo il tono ‘caldo’ o ‘freddo’ e al bronzo una tonalità brillante o opaca, bruna o grigioverdastra”. A Taverna, il paese natale di Alluvioni Cambiò ha dedicato un’importante Gipsoteca e a lui si devono anche grandiose opere pubbliche, dal “Monumento ai Caduti” di Sale Alessandrino al “Monumento all’Alpino” di Leinì fino al “Monumento al migrante” per la Città di Pittsbourgh. Da ricordare, fra le tante opere, anche un ritratto bronzeo del poeta dialettale piemontese Giuseppe Pacotto (Pinin Pacòt) al Castello di Annone e il busto del ministro Marcello Soleri in Montecitorio. Una minima antologica permanente dello scultore è stata creata anche nelle sale di casa Taverna – De Caria di piazza Bezzi alla Villa di Incisa. Creata e conservata con amore e saggia intelligenza dalla figlia Donatella (giornalista, scrittrice, critica d’arte e, negli anni giovanili, anche pittrice), cresciuta a “pane e arte” fin dalla prima infanzia. Anche lei parteciperà all’incontro del prossimo sabato. “Qualche anno prima di morire – ci racconta Donatella – il papà, perfezionista al massimo che trovava sempre i miei dipinti imperfetti (come del resto i suoi lavori), mi disse ‘Perché non hai continuato a dipingere’? Eri brava!”. E sorride: “Credo comunque che con tutti gli alti e bassi anche di successo che la vita di un artista comporta, quello di esserne la figlia sia stato per me un assoluto privilegio, culturalmente ed umanamente”.

Gianni Milani

Nelle foto:

–         Giovanni Taverna nel suo studio

–         “Vanità”, gesso, 1951

–         “Fior di pesco”, ceramica ESSEVI, 1953

Apre al pubblico il castello di Marchierù

Il Castello di Marchierù, aderente all’ Itinerario Dimore Storiche del Pinerolese promosso dall’ ADSI Associazione Dimore Storiche  Italiane)  sarà aperto al pubblico il 25 luglio, come di consueto ultima domenica del mese.

Domenica 25 luglio riprendono gli appuntamenti previsti dal Calendario 2021 con l’apertura di cancelli e portoni di castelli, palazzi ed antiche ville private normalmente non aperti al pubblico, aderenti all ’ Itinerario Dimore Storiche del Pinerolese, officiato dall’ ADSI ( Associazione Dimore Storiche Italiane) ed inserito nel circuito “Castelli e Dimore Storiche 2021” di TurismoTorino e Provincia

CASTELLO DI MARCHIERU’ ( Villafranca Piemonte  via S.Giovanni 77)
Con il suo parco selezionato e segnalato dalla “ Associazione Il parco più bello d’Italia”
Visite guidate al parco, alla cappella gentilizia, alle scuderie settecentesche ed alle sale ammobiliate del Gli stessi proprietari accompagneranno gli ospiti facendo rivivere la vita dell’epoca con usi e costumi degli appartenenti al loro Casato, da cui discendono dal 1220.
( visite ore 10/11/12*15/16/17 )
Particolari allestimenti saranno predisposti in adesione all’ Anno Internazionale della Frutta e Verdura proclamato dall’ ONU e dalla FAO.
adulti € 8 * bimbi gratis fino a 10 anni* Passport e TorinoPiemontecard € 6
Prenotazione obbligatoria al 3394105153/3480468636 * segreteria@castellodimarchieru.it
Obbligatoria la mascherina protettiva
Domenica 25 luglio Marchierú si racconta. Passeggiate nel parco, ricordi di matrimoni in cappella, le scuderie settecentesche del Maresciallo Filippi di Baldissero, le sale storiche con la scrivania della prima guerra d’indipendenza, la tavola imbandita con servizi d’epoca in sala da pranzo, i suoi rituali, il fumoir… ed il cugino Camillo di Cavour, i ricordi dei familiari francesi Richelieu e Galliffet, la ghigliottina e l’incontro con il boia….. La storia di un Casato raccontata dai discendenti diretti che dal 1220 tuttora abitano il castello.

Scopri il todaysfestival

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www.todaysfestival.com

Dopo la forzata cancellazione del 2020, l’attesa nuova edizione del festival, tornerà dal 26 al 29 agosto 2021, confermando il suo impegno a trasformare Torino, e in particolar modo il quadrante nord della città Barriera di Milano, in una vetrina dell’espressione contemporanea, veicolata dai linguaggi della musica e delle sue diverse contaminazioni con le altre forme dell’arte.

Giunto alla sua sesta edizione, TODAYS ha dato forma a quella passione pura che anima le periferie urbane: periferia geografica ma non culturale, in cui si è scelto di portare al centro musiche di confine. Anche grazie al festival, Torino ritrova la sua vocazione naturale di città fucina di avanguardie: i linguaggi della musica e delle sue diverse contaminazioni artistiche, la ricerca di spunti e riferimenti con i quali rimodulare un panorama artistico e musicale in continuo mutamento.

TODAYS è il festival dedicato al presente: non solo una sequenza di concerti e artisti per riempire un cartellone, ma una line up ambiziosa e mai schiava delle mode che mescola indimenticabili leggende e nuove stelle della musica internazionale. Date uniche italiane, anteprime e produzioni esclusive in quattro giorni nei quali si scoprono musiche nuove, strane, forti, che fanno bene, si urla fino a perdere la voce, e ci si risveglia felici, non perchè ne vale la pena, ma perchè ne vale la gioia…
Giunti alla sesta edizione, a chi tende a tirare le somme, noi preferiamo chi fa la differenza.,.
La missione del festival è offrire spazio ad artisti che diversamente non avrebbero diritto di cittadinanza a Torino, mettendo in evidenza la scrupolosa scelta di suoni ed immagini sottolineata dagli spazi fisici, sedi degli eventi, attraverso le architetture rigenerate di una archeologia industriale che è fiera testimonianza della storia della periferia urbana.

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BIGLIETTERIA E PRENOTAZIONI
Biglietto singola giornata a sPAZIO211: 30 eu + dp
Abbonamento 4 giorni (26, 27, 28 e 29/8): 100 eu + dp
I biglietti acquistati per settore corrispondente saranno assegnati successivamente e
seguiranno l’ordine progressivo di acquisto.
Per poter accedere all’evento e necessario compilare, firmare e stampare
l’autodichiarazione per congiunti (in numero pari ai biglietti prenotati) da consegnare in
biglietteria all’ingresso il giorno dell’evento.
Ingresso 28/8 e 29/8 PARCO PECCEI: gratuito con prenotazione obbligatoria.
Tramite invio email a info@todaysfestival.com
Apertura porte sPAZIO211: ore 19:00
inizio concerti: ore 20:00 / fine concerti: ore 00:00
Apertura porte PARCO PECCEI: ore 16:00
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www.ticketone.it – bit.ly/TicketTOdays – tel 892 101
e presso tutti i punti vendita autorizzati della vostra città.

RIMBORSI TICKETS TODAYS 2021 ACQUISTATI dal 19.09.2020 al 11.05.2021
A seguito dell’annuncio della cancellazione della partecipazione di Grace Jones, i biglietti
2021 già acquistati (entro l’11/05/2021) rimangono comunque validi per questa edizione
2021 oppure, per chi lo desidera, e possibile richiedere il rimborso contattando il proprio
rivenditore ufficiale Ticketone, entro e non oltre il 30 giugno 2021.
sPAZIO211 main stage
Parco Sempione, Via Cigna 211 – Torino (It)
(in ordine di apparizione):

GIOVEDI’ 26 AGOSTO 2021:
WORKING MEN’S CLUB -data unica estiva-
DRY CLEANING -data unica estiva-
ANDREA LASZLO DE SIMONE con L’Immensità Orchestra

VENERDI’ 27 AGOSTO 2021:
I HATE MY VILLAGE
BLACK MIDI -data unica estiva-
A MAN FALLING. TEHO TEARDO suona LE JETÈE -anteprima esclusiva-

SABATO 28 AGOSTO 2021:
IOSONOUNCANE
BLACK COUNTRY NEW ROAD
THE COMET IS COMING

DOMENICA 29 AGOSTO 2021:
ARLO PARKS
MOTTA
SHAME
PARCO PECCEI stage:
Parco Peccei, Via Cigna 136 – Torino (It)

SABATO 28 AGOSTO 2021:
TUTTI FENOMENI

DOMENICA 29 AGOSTO 2021:
LES AMAZONES D’AFRIQUE -data unica estivaINFO:

Flowerfestival: El Chapulín Solo, Manu Chao Acústico

Cortile della Lavanderia a Vapore Parco della Certosa, Corso Pastrengo 51, Collegno (TO)

www.flowersfestival.it

posto a sedere assegnato, biglietti a 25 € + d.p. sui circuiti mailticket.it

Martedì 27 luglio, alle ore 21, nel Cortile della Lavanderia a Vapore nel Parco della Certosa di Collegno (To), Manu Chao salirà sul palco del Flowers Festival, la rassegna estiva punto di riferimento cittadino e tra i più importanti Festival a livello nazionale, organizzata e promossa dall’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour e Cooperativa Culturale Biancaneve, in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo, con il sostegno di Città di Collegno e Regione Piemonte.

 

Manu Chao, una delle personalità più libere e anticonformiste, un’icona musicale e culturale, cittadino del mondo che ispira più generazioni, arriva a Collegno (To) per la terza tappa italiana del tour “El Chapulín Solo – Manu Chao Acústico”. L’artista franco-spagnolo salirà sul palco in versione acustica, accompagnato da Luciano Falico alla chitarra e Mauro Mancebo alle percussioni.

 

José Manuel Arturo Tomás Chao Ortega – ormai conosciuto come Manu Chao – nasce a Parigi da padre galiziano e madre basca in fuga dalla dittatura di Franco. Trascorre la sua infanzia respirando arte, libertà e diritti umani. Con i Mano Negra inizia a lasciare il segno nel mondo della musica: canta in francese, inglese e spagnolo, fonde culture e stili differenti che spaziano dal reggae al rock, dal rap alla musica iberica. Il successo mondiale arriva nel 1998 con il debutto solista, “Clandestino”, di cui i diritti umani, la fuga e l’impegno civile e sociale sono colonne portanti, mentre le sonorità sono dominate da ritmi sudamericani e africani.

 

Un programma di produzioni inedite e, in qualche caso, esclusive, per diciotto giornate di spettacolo dal vivo, ritrovano casa nello spazio del Cortile della Lavanderia a Vapore di quello che è stato il più celebre manicomio italiano, definito nei suoi perimetri da edifici di grande valore architettonico come la Lavanderia stessa, trasformata in Casa Europea della Danza e oggi unico centro di residenza in Piemonte, l’ex Stireria attualmente in via di recupero e il Padiglione 14, detto dei “furiosi”, lo spazio più simbolico di quel luogo.

Flowers ha raccolto il testimone di utilizzo della cultura come strumento privilegiato per restituire quegli spazi alla collettività, in grado di ospitare normalmente fino a 5000 spettatori, trasformato per questa edizione in arena all’aperto con posto a sedere assegnato, in una situazione di assoluta sicurezza sanitaria nel rispetto dei protocolli anti covid19.

 

Al pubblico si ricorda che lo spettacolo avrà inizio alle ore 21 e, viste le procedure di autocertificazione e assegnazione dei posti con garanzia di distanziamento, è consigliato di arrivare con anticipo. L’area spettacoli apre a partire dalle ore 19.00, all’interno dell’area saranno presenti M** Bun con ampia scelta di food comprese opzioni vegetariane, e Ottimo! Gelaterie. I biglietti sono in vendita on line sul sito e tramite i circuiti www.mailticket.it e www.ticketone.it. Si potranno altresì acquistare direttamente presso la biglietteria allestita presso l’area spettacoli a partire dalle ore 18 di ogni giorno di spettacolo.

 

 

Flowers Festival 2021 

 

Apertura porte ore 19

 

biglietti disponibili in prevendita sui circuiti

www.mailticket.it

 

www.flowersfestival.it

info@flowersfestival.it

 

Torna “la Bella e la Voce”

PATRON DELLA NOTA RASSEGNA IL TORINESE FRANCO GANCI

L’evento che unisce la bellezza femminile (La Bella) al talento canoro di ambo i sessi (La Voce) è in marcia verso la Finale Nazionale che si terrà il giorno 28 agosto nell’ambito di Vietri sul Mare, la perla della costiera amalfitana.

Dopo la fortunata tappa con Stefania Nardella all’hotel Parma e Oriente di Montecatini,
si susseguono i contatti per la scelta delle ragazze e dei cantanti che si sfideranno per
la vittoria conclusiva nelle rispettive categorie.


Per “La Bella” il colpo grosso è rappresentato dall’intervento della Maison di Alta
Moda GAI MATTIOLO, una delle griffe più famose nel mondo che mette a
disposizione i capi eseguiti per il film “L’altro” del regista Premio Oscar Paolo
Sorrentino. Non da meno sarà la sfilata delle creazioni dell’artigiano ANTONIO
AMOROSO, un nome che è motivo di orgoglio per la città di Vietri.

Per “La Voce” intervengono DIEGO CALVETTI, autore, direttore dell’Orchestra del
Festival di Sanremo e produttore discografico di personaggi come Ermal Meta, Patty
Pravo, Fabrizio Moro, Noemi, Elodie, Masini, Morandi, etc, MARCO
COLAVECCHIO, autore e produttore di Eros Ramazzotti, DAVIDE MAGGIONI,
discografico che con le sue produzioni ha vinto ed è arrivato secondo al Festival di
Sanremo Giovani, ottenendo anche un Premio Sala Stampa.

Ospiti canori NAMIDA, la bravissima cantante veneta prodotta dal manager
CRISTIAN GALLANA e da Davide Maggioni, finalista del Festival di Castrocaro
(diretta Rai Due e Radio Due) e finalista per l’Italia al Festival di New York Canta (Rai
Italia) e VITO MOSCATO, il talentuoso cantautore che proporrà il brano “Anima
Nera” che nel video vede l’intervento della show girl Francesca Cipriani e che per
l’immagine ha il management in esclusiva con Fabrizio Corona.

Diego Calvetti

Presenteranno la serata la giornalista BARBARA CASTELLANI e l’attore PAOLO
CALISSANO, mentre la regia è affidata a LUIGI CASAVOLA, già primo ballerino al
Teatro alla Scala di Milano, coreografo del TIM TOUR, coreografo di programmi Rai
e Mediaset di primo ascolto.

Il parrucco sarà curato da MICHELE SPANO’, hair stilyst di prima importanza con
saloni nei luoghi più esclusivi di Roma. Costumi by Dafne Creazioni di PATRICIA
CERVI. La Source di STEFANO CELI, i grandi vini della Valle d’Aosta, è sempre
partner fidato.

L’Organizzazione ringrazia il sindaco GIOVANNI DE SIMONE, l’assessore al
Turismo ANTONELLO CAPOZZOLO, il direttore artistico della città, maestro LUIGI
AVALLONE e il consigliere DANIELE BENINCASA per averci voluto per il terzo
anno consecutivo nella splendida Vietri sul Mare.

Storie dal mondo al castello di Racconigi

Quante sorprese al rinato Castello di Racconigi, residenza estiva dei Savoia.

Nel maniero ricco di storia dove lo zar di Russia Nicola II Romanov arrivò col treno imperiale dalla Francia nel 1909 ospite di Vittorio Emanuele III e dove i Savoia amavano andare in barchetta nel lago del grande parco le iniziative abbondano per l’estate e l’autunno.
Dall’esposizione di souvenir regalati ai Savoia nei loro viaggi all’estero e ora raccolti nelle sale del Castello alla scoperta degli appartamenti “intimi” di Carlo Alberto aperti per la prima volta al pubblico, per finire con una salutare passeggiata nell’ampio parco, le novità sono tante e rendono ancora più bella e sontuosa Racconigi. Diciotto pezzi, 12 tra armi e armature e 6 manufatti etnografici, provenienti dai Balcani, dal nord Europa, Turchia, nord Africa, Brasile, India e Giappone, risalenti in gran parte al periodo tra Ottocento e Novecento ma anche molto prima, finora “nascosti” nei depositi della residenza, sono ora in bella mostra al Castello, rispolverati dall’Armeria Reale. Sono tutti doni ricevuti da Vittorio Emanuele III e dall’ultimo re d’Italia Umberto II nei loro viaggi all’estero. Un artigiano africano ha trasformato in una scatola un uovo di struzzo decorandolo con zampette d’argento, le corna di una renna fanno da custodia a un coltello usato dal popolo Sami nella penisola scandinava e regalato al “re di maggio”. Sempre Umberto II ricevette in regalo in Sudamerica nel 1924 un lancia dardi dell’Amazzonia e una statuetta bengalese raffigurante una civetta cavalcata da una divinità femminile indù. Tutto ciò si trova nella mostra “Storie dal mondo in Castello” al Castello di Racconigi fino al 3 ottobre. C’è anche un pezzo molto più antico, di una bellezza strepitosa, il “Migfer”, un elmo a forma di turbante turco, di produzione ottomana, esposto insieme a spade anatoliche e lance. Dai Balcani provengono alcuni coltellacci e una cintura che veniva indossata sia dai militari sia dalle donne albanesi come corredo dell’abito nuziale mentre dal Paese del Sol Levante giungono due spade, una lancia e un’armatura. E ancora, dall’Etiopia uno scudo di cuoio a forma conica mentre dal Marocco è arrivata una coloratissima fiasca per la polvere da sparo. Gli orari per visitare la mostra, da giovedì a domenica, dalle 9.00 alle 19.00. Biglietto 5 euro, visite guidate con prenotazione obbligatoria. Ma prima di accedere alla cappella settecentesca per visitare la rassegna Racconigi svela gli ambienti privati di re Carlo Alberto, mai visti prima d’ora, restaurati grazie ai fondi dell’associazione Le Terre dei Savoia, dai bagni voluti dal sovrano alla biblioteca reale, dal fregio Palagiano restaurato alla cappella che ospita la piccola mostra di oggetti, esposta sopra, dell’Armeria reale. Molti tesori restano però confinati nei sotterranei della dimora. Solo una piccola parte dell’intero patrimonio conservato, appena il 25%, viene esposto mentre il restante 75% è nascosto e non rientra nei percorsi di visita. Il Castello si affaccia sul grande parco reale, un luogo carico di suggestioni, visitabile a piedi attraverso sentieri, prati e ponticelli che lambiscono il grande lago con l’isoletta. Negli anni scorsi era possibile girare per il parco con la carrozza ma oggi, purtroppo, le scuderie restano chiuse per motivi di sicurezza legati all’emergenza sanitaria. Ampliato e radicalmente trasformato nella prima metà dell’Ottocento, contemporaneamente ai lavori di restauro nella residenza, il parco fu utilizzato per lungo tempo come tenuta agricola e poi cadde in uno stato di totale abbandono durante la II guerra mondiale e nel dopoguerra. Oggi risplende nuovamente dopo una lunga serie di interventi e si presenta con lo stesso aspetto che aveva due secoli fa. Per visitare Castello e parco è necessaria la prenotazione al sito racconigi.prenotazioni@beniculturali.it
Telefono per informazioni: 0172 84005
Filippo Re

Alla Reggia di Venaria prosegue l’estate di Metamorfosi

Alla Reggia di Venaria continua fino al 3 agosto Metamorfosi, il festival estivo di spettacoli serali all’aperto, ospitato nei luoghi più suggestivi dei Giardini.

La quarta settimana della rassegna propone in calendario, dal 23 al 29 luglio, i concerti dell’Unione Musicale Onlus nel cortile della Cascina Medici del Vascello, le performance di danza ideate da Michela Lucenti presso il Giardino delle Rose e gli spettacoli teatrali presso i Resti del Tempio di Diana e il Cortile delle Carrozze, che vedono protagonisti Mariangela Gualtieri, Elio e Stefano Massini.

 

 

Metamorfosi – Programma della quarta settimana dal 23 al 29 luglio

 

Venerdì 23 luglio

Sabato 24 luglio

Martedì 27 luglio 

Giovedì 29 luglio