CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 405

Che meraviglia studiare immersi nella bellezza della Reggia di Venaria!

Una sala studio messa a disposizione degli universitari piemontesi grazie ad un accordo fra Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e EDISU Piemonte

Da martedì 22 giugno


Sarà davvero una sala studio esclusiva. Dove studiare attorniati dalla “Bellezza” in tutte le sue forme, a 360 gradi. Un unicum nel panorama degli spazi messi a disposizione delle studentesse e degli studenti del sistema accademico piemontese. Per i quali, da martedì prossimo 22 giugno, sarà infatti fruibile all’interno della Reggia di Venaria e grazie alla collaborazione fra EDISU Piemonte – l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario – ed il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, una delle “Sale dei Paggi” all’ultimo piano dell’area delle Scuderie Juvarriane, allestita con scrivanie elettrificate , dotata di connessione alla rete wi-fi ed accessibile con entrata dedicata dal Cortile delle Carrozze. Quaranta le postazioni in un ambiente di circa 650 mq di superficie, l’area sarà aperta dal martedì al sabato (dalle 10 alle 17) previa prenotazione nell’apposita sezione del sito www.lavenariareale.it e quanti ne fruiranno per l’intera giornata, avranno anche la possibilità di visitare la Reggia e i suoi giardini, convertendo il voucher di accesso alla sala studio in un biglietto di ingresso al percorso espositivo, a partire dalle ore 15 e fino all’orario di chiusura, prolungato alle 22 dal 2 luglio al 3 agosto. L’iniziativa è assolutamente singolare. È infatti la prima volta, perlomeno nella nostra regione, che uno spazio culturale ed espositivo si apre a un servizio di questo genere, proponendo alla popolazione universitaria un ambiente dedicato allo studio in un contesto storico-architettonico di pregio e bellezza assoluti, collocato nel cuore di un bene appartenente al patrimonio tutelato dall’UNESCO. E il risultato è frutto del confronto nato fra i vertici delle due realtà – i presidenti del Consorzio, Paola Zini, e di Edisu, Alessandro Ciro Sciretti e i rispettivi direttori, Guido Curto e Donatella D’Amico- accomunati dalla volontà di aumentare le occasioni di incontro delle nuove generazioni con il sistema culturale, di cui la Reggia di Venaria è simbolo d’eccellenza. Ricordiamo ancora che le “Sale dei Paggi” nell’ambito delle dimore reali erano gli spazi in cui si ospitavano i giovani aristocratici la cui educazione era assunta dalla corte, presso la quale trascorrevano lunghi periodi della propria vita: la maggior parte di essi lasciava la divisa da paggio per indossare quella da ufficiale, ma alcuni restavano a palazzo, accanto ai sovrani, in ruoli d’assoluta fiducia. Le “Paggerie” della Reggia di Venaria rappresentano quindi un luogo che richiama per sua natura il tema dell’educazione e della formazione e proprio qui il Consorzio sta sviluppando un piano di rifunzionalizzazione, nell’intento di creare un centro culturale multifunzionale e di aggregazione, luogo di cultura ma anche di cittadinanza attiva, con sale attrezzate per incontri, studi, didattica, alta formazione. Un progetto in linea col proprio piano di sviluppo, che prevede il potenziamento delle attività di formazione artistica inerente alla creatività, alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali, condotte prevalentemente dal suo Centro Studi e sinergiche alla promozione della Reggia e del sistema delle residenze reali sabaude. Si tratta pertanto di un contesto ideale anche per “EDISU Piemonte” in cui dar seguito al percorso di sviluppo dei servizi diffusi dedicati al sistema universitario, in linea con il progetto della governance dell’ente di coinvolgere soggetti pubblici e privati nella creazione di una rete che permetta di portare, su un territorio ampio, un’offerta capace di accrescere la qualità della vita e dello studio della popolazione studentesca piemontese. Infine, ad impreziosire ulteriormente la sala studio, le pareti del salone propongono una selezione di suggestive immagini di grande formato della mostra “Viaggio fotografico nei Giardini delle Residenze Reali d’Europa” che, coerentemente col tema “Green” che caratterizza il 2021 della Reggia di Venaria, raccontano gli aspetti caratteristici – giochi d’acqua e prospettici, sculture, parterre, orti – dei giardini storici e, in particolare, quelli di alcune delle più suggestive dimore di sovrani europei: da Caserta al Cremlino, da Versailles al Royal Palace di Godollo, dagli Historic Royal Palace inglesi a Het Loo a Peterhof e a Sanssouci in Postdam.
g. m.

E’ di scena il Lovers Film Festival

Giovedì 17 giugno alle 19,00, il Lovers Film Festival inaugura la sua trentaseiesima edizione al Museo Nazionale Del Cinema alla Mole Antonelliana, nella cornice dell’Aula del Tempio festeggiando il grande cinema con una madrina d’eccezione, icona del cinema italiano: Sandra Milo (ingresso gratuito su prenotazione e a inviti).

Insieme alla direttrice artistica Vladimir Luxuria, l’attrice ripercorrerà la sua carriera e la storia del cinema italiano e non, che l’hanno vista protagonista. Una conversazione che partirà dall’importante riconoscimento appena ottenuto, il David di Donatello alla carriera. La serata sancirà ancora una volta anche il ruolo di preziosa alleata di Sandra Milo, sempre in prima linea per supportare lotte e istanze, della comunità LBGTQ+.

Sempre giovedì 17, alle 20.45, al Cinema Massimo in sala Cabiria andrà in scena un evento speciale che prevede in apertura il saluto di Sandra Milo, la consegna del premio TikTok Lovers e la performance I mille volti di del celebre attore comico Vincenzo De Lucia a cui seguirà la proiezione di due importanti pellicole.

Solitude di Fabio Grossi (Italia, 2021, 7’). Una palestra. Due corpi torniti e atletici. Un gioco di sguardi che si intrecciano. Lo spogliatoio, dove si accende il desiderio. Ma è un sentimento univoco o corrisposto? La doccia potrebbe diventare un’alcova. O forse il teatro della danza della seduzione…

Dramarama di Jonathan Wysocki (USA, 2020, 91’). Escondido, California, 1994. Gene, adolescente gay non dichiarato, sta per lasciare gli amici del corso di recitazione, con i quali ha organizzato una festa d’addio, per partire per il college. Anche la teatrale Rose, la seria Claire, il magnetico Oscar e il sarcastico Ally sono in partenza. Per Gene, che non vuole perderli, è l’occasione propizia (ed ultima) per uscire allo scoperto e dichiararsi a loro. Il lungometraggio di debutto, nostalgico e divertente, di Jonathan Wysocki, già al Lovers 2017 con A Doll’s Eyes.

Il programma di venerdì 18 giugno

 

SALA CABIRIA

18.00

ALL THE LOVERS – CONCORSO INTERNAZIONALE LUNGOMETRAGGI

Dramarama [R]

JONATHAN WYSOCKI • USA, 2020, 91’

20.00

ALL THE LOVERS – CONCORSO INTERNAZIONALE LUNGOMETRAGGI

O Anthropos me tis Apantiseis (The Man with the Answers)

STELIOS KAMMITSIS • CIPRO/GRECIA/ITALIA, 2021, 85’

Per Victor, ventenne greco ex campione di tuffi, tutto cambia improvvisamente quando muore la nonna, con cui viveva. Parte allora per la Germania alla guida di una vecchia macchina impolverata. Sul traghetto per l’Italia incontra Matthias, giovane e affascinante, che sta tornando a casa e che lo convince a portarlo con sé. E che spinge Victor a uscire dalla sua zona di comfort e rivelare le vere ragioni che lo hanno spinto a partire. Una volta giunti a destinazione, assecondando le svolte imprevedibili della vita, le loro domande troveranno le risposte che tanto desiderano?

 

In sala: Stelios Kammitsis, regista, Luca Legnani, produttore

22.15

ALL THE LOVERS – CONCORSO INTERNAZIONALE LUNGOMETRAGGI

Tove

ZAIDA BERGROTH • FINLANDIA, 2020, 100’

La fine della Seconda guerra mondiale porta un nuovo, totalizzante senso di libertà per la pittrice finlandese d’avanguardia Tove Jansson: vive in modo dissoluto e intesse un rapporto aperto con un uomo politico sposato, entrando in contrasto con i rigidi ideali del padre scultore. Poi l’incontro con la regista teatrale Vivica Bandler: un legame nuovo, che la infiamma e la divora. E le fa capire che l’amore che cerca veramente deve essere ricambiato.

In sala: Yole Signorelli in arte Fumettibrutti

SALA RONDOLINO

18.15

ALL THE LOVERS – CONCORSO INTERNAZIONALE LUNGOMETRAGGI

The First Death of Joana (A Primeira Morte de Joana)

CRISTIANE OLIVEIRA • BRASILE/FRANCIA, 2021, 91’

Perché zia Rosa è morta a 70 anni senza aver mai avuto un fidanzato? Sul finire dell’estate 2007 un interrogativo assilla la tredicenne brasiliana Joana.

Così, spinta dall’inseparabile Carolina, inizia un percorso di scoperta, tra realtà e immaginazione, che le rivelerà le regole e i valori della comunità in cui vive e il segreto che celano tutte le donne della sua famiglia. E la porterà a capire che dentro di lei qualcosa vuole manifestarsi…

Nel mentre una gigantesca centrale eolica viene costruita poco distante. Un coming of age poetico, in cui la coscienza di sé si afferma con naturalezza.

20.30

EVENTO SPECIALE

Genderation

MONIKA TREUT • GERMANIA, 2021, 88’

A più di vent’anni dall’illuminante Gendernauts, la regista tedesca Monika Treut, voce storica del movimento LGBTQI, ritorna nella Bay Area a seguire le pioniere e i pionieri del movimento transgender di allora per scoprire come si sono evolute le loro vite e il mondo dell’attivismo, sul quale esercitano tutt’ora un’influenza duratura. La continuazione di un racconto che traccia sì bilanci ma anche nuove costruzioni di senso privato e di comunità in un’epoca profondamente segnata dal governo Trump.

22.40

REAL LOVERS – CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI

Limiar (Threshold)

CORACI RUIZ • BRASILE, 2020, 77’

Tra il 2016 e il 2019 Coraci Ruiz ha documentato il percorso di transizione f to m del figlio. Affrontando i conflitti, le certezze e le incertezze che lo pervadono in una profonda ricerca della sua identità. Da dietro la camera, prende parte alle complessità del momento, cogliendo il cambiamento famigliare e tessendo un delicato dialogo sulla storia del femminismo in Brasile, le criticità dei generi e gli stereotipi in cui tutte e tutti sono coinvolti.

SALA SOLDATI

18.30

EVENTO SPECIALE

Let There Be Colour

ADO HASANOVIC • BOSNIA, 2020, 15’

L’8 settembre 2019 Sarajevo ha ospitato la sua prima Pride March. L’evento è stato considerato ad alto rischio a causa delle minacce dei gruppi religiosi, conservatori e di destra. Let There Be Colour ci racconta questo momento epocale per la comunità LGBTQI bosniaca, divenuto una pagina di storia imprescindibile per il Paese.

Consegna del premio Riflessi nel Buio: parteciperanno Fabrizio Petri – Ministro Plenipotenziario del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Luca Poma – professore di Scienze della Comunicazione, Arber Kodra – Queer Film Days Albania, Fabrizio Fassio – Polychromes (Nizza), la sceneggiatrice Chiara Cruciatti e, in diretta Zoom, il regista Ado Hasanovic

Ingresso gratuito

20.15

FUTURE LOVERS – CONCORSO INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI

È solo nella mia testa (It’s Just in My Head)

MARIUS GABRIEL STANCU • ITALIA, 2020, 17’

Andreas e Alessandro sono amici da sempre. Studiano in città diverse, ma passano ancora tutte le estati insieme. Prima di andarsene, Andreas decide di fare ad Alessandro un regalo: gli lascia una busta piena di foto stampate, selfie e non solo… Sul retro di alcune, le tracce del sentimento che non ha mai osato rivelargli.

The Crossroad

ALEX LAURIA • ITALIA, 2021, 10’

Tre personaggi: un uomo stanco che rientra a casa dopo un lungo turno in fabbrica, una giovane donna incinta ed un uomo a caccia nel bosco. Due automobili ed un fucile. Alcune scelte che si riveleranno determinanti in un breve scorcio della vita di queste persone dirette verso lo stesso incrocio stradale.

Dal giorno finché sera (From Day While Nightfall)

ALESSANDRO GATTUSO • ITALIA, 2020, 15’

Una voce ci conduce nella nebulosa dei ricordi di un uomo. Le immagini si mescolano cercando di dar forma al passato. Momenti d’infanzia, dell’età adulta e il ricordo dell’amore per un altro uomo emergono come archeologia di una memoria scomposta e frammentata. Un’elegia personale e, al tempo stesso, collettiva.

Snake

ANDREY VOLKASHIN • REPUBBLICA DI MACEDONIA DEL NORD, 2021, 20’

La storia dolceamara di un’amicizia insolita tra un monello di nove anni, Mario, e un ragazzo gay con la passione per i serpenti e le mises eccentriche, Borche. Un legame messo alla prova dai pregiudizi culturali e dal disprezzo dei genitori, sullo sfondo di un piccolo paese in un angolo della Macedonia.

Babtou fragile (Fragile)

HAKIM MAO • FRANCIA, 2020, 20’

Mehdi è un giovane romantico, per certi versi un po’ bloccato. Olive, la sua migliore amica, lo spinge a conoscere nuova gente sulle app di incontri. Quando finalmente Mehdi si decide a passare all’azione, non immagina quali possano essere le aspettative speciali del ragazzo che sta per incontrare.

In sala: Alex Lauria, regista di The Crossroad, Alessandro Gattuso, regista di Dal giorno finché sera

22.30

EVENTO SPECIALE

Milkwater

MORGAN INGARI • USA, 2020, 101’

Milo decide di diventare madre surrogata e donatrice di ovuli per Roger, gay più anziano che ha incontrato in un bar: le sembra così di aver finalmente trovato, sebbene in modo del tutto avventato, uno scopo per cui andare avanti. Un cambio di atteggiamento che non sfugge a Roger, che cerca di prendere le distanze dalla ragazza.

Milo si trova così a dovere affrontare, forse per la prima volta, le conseguenze del coinvolgimento emotivo che sta vivendo e delle sue decisioni…

Cascina Sotto le Stelle. Cinema, musica, ballo, teatro, animazione

19 giugno – 4 agosto 2021. Cascina Roccafranca – via Rubino 45, Torino

Dal 19 giugno al 4 agosto in Cascina Roccafranca musica, teatro e improvvisazione teatrale, danze, attività e laboratori per bambini, aperitivi musicali, cinema d’autore.
Quest’anno  
Cascina Roccafranca sarà uno dei punti di Torino a Cielo Aperto – Festival d’Estate, un ricco cartellone di eventi culturali estivi diffusi su tutto il territorio. All’interno di questo progetto, il nostro centro culturale propone CASCINA SOTTO LE STELLE, una rassegna  multidisciplinare, aperta a tutte le espressioni artistiche, gratuita e per tutti. Gli spettacoli si svolgeranno nella splendida cornice del cortile di Cascina Roccafranca (via Rubino 45 a Mirafiori Nord, si consiglia di arrivare almeno 20 minuti prima dell’evento per la registrazione), uno spazio “altro” rispetto alla città circostante, un luogo protetto,  adatto ad ospitare diversi tipi di eventi. Chi vi entra si immerge in un’atmosfera tranquilla che fa dimenticare di essere in città.


La rassegna CASCINA SOTTO LE STELLE integra perfettamente le finalità e gli obiettivi che la Fondazione Cascina Roccafranca persegue, quelli di essere un centro civico di riferimento per gli abitanti del quartiere e non, anche nel periodo estivo.

Una rassegna gratuita offerta a tutta la cittadinanza, che risponde a bisogni ed interessi di diverse fasce di età, un’occasione per partecipare attivamente alla vita sociale e culturale del quartiere. L’obiettivo è quello di ridare stimolo all’aggregazione culturale dopo più di un anno di stop, con un occhio di riguardo al coinvolgimento di nuovi pubblici, soprattutto giovanissimi e giovani under 35.

I partner coinvolti, con cui Cascina collabora da tempo, sono realtà che garantiscono un’offerta artistica e culturale articolata, innovativa e di richiamo su tutto il territorio cittadino.

Musica, teatro e improvvisazione teatrale, danze, attività e laboratori per bambini, aperitivi musicali, cinema d’autore. Una rassegna multidisciplinare e aperta a tutte le espressioni artistiche. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, nel rispetto delle normative vigenti.


Gli appuntamenti dedicati al teatro (4) organizzati dalla storica Compagnia Teatrale Assemblea Teatro, hanno risonanza cittadina e coinvolgeranno un pubblico di tutte le età. Sarà teatro adatto allo spazio aperto e ibrido come quello del cortile di Cascina Roccafranca, quindi “leggero”, fresco e con intrattenimento musicale.

Cascina Roccafranca è inoltre punto di riferimento estivo ed invernale per il “popolo” delle danze folk per la Città e la prima cintura. Si propongono 7 appuntamenti di danze popolari, con musica dal vivo e non.

Gli appuntamenti dedicati al cinema (3) saranno curati dal soggetto partner Associazione Museo Nazionale del Cinema. Saranno presentati in Cascina Roccafranca i risultati del progetto Lavori in Corto – Concorso Cinematografico per corti e documentari a tematica sociale rivolto a giovani registi, ed un appuntamento del Psicologia Film Festival.

La rassegna CASCINA SOTTO LE STELLE è realizzata con la collaborazione di: Coop. Educazione Progetto, Andirivieni Osteria e Caffetteria, Assemblea Teatro, Ass. Artefolk, Ass. Museo Nazionale del Cinema, Ass. TiLT Music, Ass. Teatrulla, Young Board Cascina Roccafranca, Gruppo Folk in Cascina, Ass. Quinta Tinta, Progetto leggermente.
La rassegna, organizzata nell’ambito di “Torino a Cielo Aperto – Festival d’Estate 2021”, è realizzata con il sostegno di Città di Torino e  Fondazione per la Cultura Torino.

Ecco il programma completo della rassegna (si consiglia di arrivare almeno 20 minuti prima dell’evento per la registrazione):

Sabato 19 Giugno – ore 16,30
Coop. Educazione e Progetto e Ass. Teatrulla

Così non va Pillola teatrale
Momento ludico per bambini 3 / 7 anni

Sabato 19 Giugno – dalle ore 19

Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Mercoledì 23 Giugno – ore 21

ROCCADANZA – Ass. Artefolk

Danze tradizionali e popolari con musica e animazione

Giovedì 24 Giugno – ore 21

Assemblea Teatro
La Gabbianella e il gatto di L. Sepulveda
Spettacolo teatrale
Una fiaba con la forza di una parabola, un dolcissimo messaggio di speranza… “vola solo chi osa farlo”. Ma è anche una storia d’amore. Amore inteso nel senso più ampio: quello che unisce ai sentimenti la fratellanza e la solidarietà.


Venerdì 25 Giugno – ore 21
Young Board Cascina Roccafranca

Young in Cascina!
Serata artistico musicale con la band Vertigine

Sabato 26 Giugno – dalle ore 19
Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Domenica 27 Giugno – ore 21
Associazione Museo Nazionale del Cinema e Unione Culturale
I am Greta – Una forza della natura di Nathan Grossman (Svezia 2020, 97′)
Proiezione film
nell’ambito del progetto “Ragazzi in Città 2” che ha coinvolto gli studenti dell’Alvaro – Gobetti.

Mercoledì 30 Giugno – ore 21
ROCCADANZA – Ass. Artefolk

Danze tradizionali e popolari con musica e animazione

Giovedì 1 Luglio – ore 18
Progetto Leggermente
Laura Imai Messina presenta
il libro “Le vite nascoste dei colori”, Einaudi. Organizzato dal Gruppo di lettura Sportidea Caleidos. Partecipa Fabio Geda. Prenotazione a eventi@cascinaroccafranca.it
 

Venerdì 2 Luglio – ore 20.30
Coop. Educazione e Progetto e Ass. Teatrulla
Fiabe nei barattoli
Spettacolo per bambini 5/10 anni


Sabato 3 Luglio – dalle ore 19
Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass.
TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Mercoledì 7 Luglio – ore 21

ROCCADANZA – Ass. Artefolk

Danze tradizionali e popolari con musica e animazione

Giovedì 8 Luglio – ore 21
Assemblea Teatro
Un giardino davvero speciale
Spettacolo teatrale
La straordinaria vita di Giovanni Giolito (Gim), il personaggio raccontato da Jean Giono ne L’uomo che piantava gli alberi. Un racconto dell’intenso amore verso la natura.
(Punto gioco aperto durante lo spettacolo, prenotazioni
laroccaincantata@educazioneprogetto.it  )

Venerdì  9 Luglio – ore 21
Young Board Cascina Roccafranca

Young in Cascina!
Serata artistico musicale con la band Resine


Sabato 10 Luglio – dalle ore 19
Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Martedì 13 Luglio – ore 21
Associazione Museo Nazionale del Cinema
Lavori in Corto – Restiamo umani
Proiezione dei film finalisti selezionati nell’ambito del relativo concorso cinematografico nazionale. Intervengono gli autori


Mercoledì 14 Luglio – ore 21

ROCCADANZA – Gruppo folk in cascina
Danze popolari e musica dal vivo con il Laboratorio Folk

Giovedì 15 Luglio – ore 21

Ass. Quinta Tinta
Catch Imprò!
Spettacolo di improvvisazione teatrale

Sabato 17 Luglio – ore 11
Coop. Educazione e Progetto e Ass. Teatrulla
3,2,1 via all’avventura!
Lettura animata per bambini 18 mesi / 4 anni

Sabato 17 Luglio – dalle ore 19

Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Mercoledì 21 Luglio – ore 21

ROCCADANZA – Gruppo Folk in Cascina

Danze tradizionali e popolari con musica e animazione

Giovedì 22 Luglio – ore 21

Assemblea Teatro e Folkatomik
Un Viaggio nel Sud
Spettacolo musico-teatrale
La tradizione musicale del Sud Italia con Folkatomik si rinnova, per rendersi apprezzabile e fruibile in ogni occasione. La ciclicità ritmica dei canti di lavoro e delle musiche da ballo si abbraccia con le tradizioni di altri  paesi del Mediterraneo e non solo.
(Punto gioco aperto durante lo spettacolo, prenotazioni
laroccaincantata@educazioneprogetto.it)

Venerdì 23 Luglio – ore 21

Fab Four in concerto
Omaggio ai Beatles

Sabato 24 Luglio – dalle ore 19

Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Mercoledì 28 Luglio – ore 21

ROCCADANZA – Gruppo Folk in Cascina
Danze popolari e musica dal vivo con le Dilune

 

Giovedì 29 Luglio – ore 21

Assemblea Teatro e Betti Zambuno Trio
La Guerra è finita – Radio Londra
Spettacolo musico-teatrale
Lo spettacolo ricostruisce gli anni della guerra e della Resistenza attraverso letture e musiche. Censura e divieti non impediscono di esprimere il desiderio di far finire la guerra, di costruire una nuova società. Così, tra struggenti canti di lotta e i nuovi ritmi “americani”, si tenta di vivere, di divertirsi e si spera.

(Punto gioco aperto durante lo spettacolo, prenotazionilaroccaincantata@educazioneprogetto.it )

Venerdì 30 Luglio – ore 21
Associazione Museo Nazionale del Cinema
Un affare di famiglia
di Kore’eda Hirokazu (Giappone 2018, 121′)
Proiezione film nell’ambito del
Psicologia Film Festival 

 

Sabato 31 Luglio – dalle ore 19

Andirivieni Osteria e Caffetteria e Ass. TiLT Music
AperiTiLT! L’aperitivo musicale
Prenotazione al numero 011 19503860

Mercoledì 4 Agosto – ore 21
ROCCADANZA – Ass. Artefolk

Danze tradizionali e popolari con musica e animazione

Accesso gratuito senza prenotazione (tranne per gli AperiTiLT e per l’incontro di Leggermente del 1° luglio)  Si consiglia di arrivare almeno 20 minuti prima dell’evento per la registrazione).

INFO
Cascina Roccafranca – via Rubino 45, Torino/
tel. 011 01136250
inforoccafranca@comune.torino.it
www.cascinaroccafranca.it  / www.cascinaroccafranca.it/cascina-sotto-le-stelle/
                         

La nuova vita della nave che sparò i primi colpi della Grande Guerra

E’ diventata un museo la Bodrog ( ora Sava), nave militare di costruzione austro-ungarica che sparò i primi colpi contro le difese serbe nei pressi di Belgrado il 28 luglio 1914, nel corso della prima notte della Grande guerra.

La cannoniera ha una storia lunga e avventurosa. Costruita nei cantieri magiari  nel 1903 e consegnata un anno dopo a Vienna, era un “monitore” – una nave corazzata adatta ad operare lungo i fiumi –  e faceva parte della temibile flottiglia imperiale del Danubio. La Bodrog  fu l’ultima nave, nelle fasi finali della guerra, a ritirarsi verso Budapest ma si arenò su un banco di sabbia a valle della “città bianca”  e, caduta nelle mani dei serbi, venne rinominata Sava, prestando servizio nel nuovo Regno di Jugoslavia. Nel 1941, dopo l’invasione tedesca della “terra degli slavi del sud”, catturata una seconda volta, venne consegnata agli ustascia croati di Ante Pavelić .Terminato il secondo conflitto mondiale servì la Jugoslavia socialista di Tito prima di essere messa a riposo nei primi anni ‘60. Due guerre, un lungo servizio sotto quattro bandiere e poi un lungo oblio, abbandonata e dimenticata. Il relitto della nave, nei giorni del centenario dell’attentato di Sarajevo e dell’inizio di quella che il Papa Benedetto XV definì “l’inutile strage”, giaceva sul Danubio, arenato nella penisola di Ada Huja all’estrema periferia di Belgrado. La cannoniera, lunga sessanta metri e dotata di due motori da 700 cavalli, armata con due cannoni da 120, se ne stava lì ad arrugginire e pareva che nessuno fosse interessato a recuperarla. Una parte dell’opinione pubblica si mobilitò denunciando lo stato disastroso del natante e la cannoniera che nel 1914 batteva bandiera austro-ungarica, dopo un lungo restauro reso possibile dall’intervento della Repubblica di Serbia, è tornata a Belgrado. Oggi è ormeggiata sulle sponde della Sava, in una piccola base della marina militare fluviale. La nave, ribattezzata con il nome di uno dei maggiori affluenti del Danubio (con il quale si congiunge proprio a Belgrado) è tornata all’antica forma, almeno esteriormente: tutta dipinta di bianco con i due cannoncini, la torretta con il timone, il fumaiolo e il nome jugoslavo sulla fiancata. A quasi 120 anni dal varo è stata  trasformata in un museo galleggiante e attende ora i turisti e i curiosi per farsi ammirare e raccontare gli eventi che l’hanno resa famosa.

Marco Travaglini

La Cittadella di Alessandria invasa da piante e rifiuti

Chissà se il cosiddetto “Quarto potere” avrà la forza necessaria per cambiare lo stato delle cose e recuperare come dovrebbe essere fatto uno dei gioielli d’architettura militare più preziosi d’Italia, la Cittadella di Alessandria del Settecento che sta lentamente morendo e scomparendo nell’indifferenza generale.

Per adesso ci vuole davvero un machete per farsi strada nella giungla di piante infestanti che hanno aggredito e coperto in gran parte il forte alessandrino. Nei giorni scorsi sulle colonne del “Corriere della Sera” Gian Antonio Stella scriveva: “Che vergogna, c’è da arrossire davanti alle discariche di immondizia tra i ruderi degli edifici crollati. Alle vagonate di amianto, frigoriferi scassati e rifiuti velenosi abbandonati in un capannone in disuso dalla saracinesca sventrata. Ai resti di libri bruciati buttati qua e là. Alle tegole schiantatesi a terra, alle muraglie di vegetazione dietro le quali puoi solo intuire l’esistenza dei bellissimi bastioni settecenteschi. Agli alberelli che spuntano tra i comignoli. Agli alberi che si sono ingoiati i tetti facendoli crollare..”. Attualmente la Cittadella è affidata al Comune di Alessandria. Da una decina di anni i volontari del Fondo Ambiente Italiano (Fai) se ne prendono cura ma il denaro non basta e nessun ente, nessuna amministrazione sembra disposta a investire del denaro per salvarla. Intanto l’ailanto o albero del Paradiso ne approfitta, la pianta di origine cinese che può raggiungere i 30 metri di altezza, terribilmente infestante, si allunga con estrema rapidità sulle facciate e sui tetti e sta occupando poco alla volta la Cittadella. Nel 1994 la fortificazione, progettata dall’architetto Ignazio Bertola, fatta costruire da Vittorio Amedeo II a partire dal 1728 e considerata un capolavoro di arte militare unico nel suo genere con mura e fossati a forma di stella a sei punte, fu invasa dalle acque del Tanaro durante quella terribile alluvione. Venne abbandonata e oggi è in condizioni pessime per l’assenza di manutenzione. Secondo gli storici la Cittadella è stata nel Settecento uno dei più importanti monumenti europei nell’ambito delle fortezze militari e ancora oggi è un colpo d’occhio notevole per chi la guarda da lontano. Imponente, grandiosa e padrona del territorio circostante, ben lontana da case, cascine e palazzi che almeno in parte la nasconderebbero. Il 10 marzo 1821, in cima ai bastioni della Cittadella, venne innalzata la bandiera tricolore per la prima volta nella storia d’Italia e da qui partirono i primi moti rivoluzionari.
Filippo Re

Le “notti magiche” all’“Open Factory” di Nichelino

“We are open” Con teatro, cabaret e calcio europeo. Da giovedì 17 giugno a sabato 31 luglio. Nichelino (Torino)

Quattordici gli appuntamenti live, articolati in due filoni: “Culture” e “Comedy”. E inoltre la possibilità di guardare su grande schermo (gratuitamente, con prenotazione obbligatoria) tutte le partite dell’Italia al Campionato Europeo di Calcio. Questo è “We are open”, in scena all’“Open Factory” (via del Castello, 15) di Nichelino, da giovedì 17 giugno a sabato 31 luglio. Organizzato da “Reverse Agency” ( in collaborazione con “Piemonte dal Vivo”, “Torino Comedy Lounge”, “Teatro Superga”) e promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di “Compagnia di San Paolo”, la rassegna porterà sul palco il teatro in tutte le sue forme, fra commedia, teatro d’autore, tragedie rivisitate, cabaret e circo contemporaneo. Ad inaugurare la programmazione “Culture”, sarà Giacomo Poretti– del celebre trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo – che presenterà, giovedì 17 giugno, “Chiedimi se sono di turno”: un monologo introspettivo ed ironico che attinge alla sua esperienza personale di ex infermiere all’ospedale di Legnano. La programmazione prosegue con gli spettacoli sospesi, causa Covid, della stagione 2020-2021 del “Teatro Superga”. Giovedì 24 giugno, sarà la volta di Corrado d’Elia, attore, regista e drammaturgo, considerato una delle figure più complete dell’attuale panorama teatrale italiano. In occasione del settecentenario dalla morte di Dante Alighieri, d’Elia riporta sul palco un suo grande successo “Dante. Inferno”, lo spettacolo che più di altri ne dimostra la straordinaria poliedricità. A seguire, giovedì primo luglio spazio allo swing italiano con “Topolini, mici e pinguini innamorati” per raccontare in modo leggero, ma ricco di aneddoti e informazioni, il repertorio della canzonetta sincopata degli anni Trenta e Quaranta con un’attenzione particolare al cosiddetto “filone animalista”. Una simpatica lezione di storia del costume arricchita da una selezione di divertenti canzoni interpretate dalle “Sorelle Marinetti”: Turbina, Scintilla ed Elica (al secolo Nicola Olivieri, Marco Lugli e Matteo Minerva) che negli ultimi 10 anni hanno fatto dello swing la strada maestra della loro carriera. Giovedì 8 luglio è il turno di una tragicommedia dell’arte “Don Chisciotte” messa in scena dagli improbabili saltimbanchi di “Stivalaccio Teatro”, mentre mercoledì 14 luglio arrivano all’“Open Factory” le bolle di sapone giganti con clownerie e giochi d’acqua di “Fish&Bubbles” con Michele Cafaggi, il primo artista in Italia a creare uno spettacolo teatrale dedicato alle bolle di sapone, giudicato miglior clown, attore, mimo al “Premio Nazionale Italiano Franco Enriquez” del 2016. A seguire, giovedì 22 luglio, le “Nina’s Drag Queens”, attori e danzatori che portano a Nichelino “Dragpenny Opera”. “Sonata per tubi” di mercoledì 28 luglio è invece uno spettacolo di circo contemporaneo, cantato e suonato con grande originalità dalla “Compagnia Nando e Maila”, cui seguirà giovedì 29 luglio, come ultimo appuntamento “Culture”, il musicteller Federico Sacchi, con “Wonderful Visions #1 – Il sogno di Martin Luther King secondo Stevie Wonder” , un vero e proprio documentario dal vivo che fonde storytelling, musica, teatro, video e nuove tecnologie per raccontare artisti che il grande pubblico ha dimenticato o mistificato. Gli appuntamenti “Comedy” portano in scena alcuni dei protagonisti della prima edizione di “LOL – Chi ride è fuori”, il comedy show, prodotto da Amazon Prime Video, più chiacchierato del momento. Ad inaugurare il calendario, martedì 29 giugno, Luca Ravenna; martedì 6 luglio, Filippo Giardina porta sul palco il monologo satirico “Dieci”, mentre giovedì 15 luglio è il turno della rivelazione comica del momento, Michela Giraud, già nel cast di Colorado nel 2015 e di CCN – Comedy Central News per tre edizioni. Martedì 20 luglio il protagonista è Daniele Fabbri; a seguire, martedì 27 luglio spazio ad un altro rappresentante della stand up comedy in Italia, Giorgio Montanini, protagonista de “I Predatori”, esordio alla regia di Pietro Castellito, già vincitore del Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura al Festival del Cinema di Venezia 2020 e candidato a 4 David di Donatello. Nel calendario di “Open Factory” anche la presentazione sabato 31 luglio del primo romanzo di Francesco Fry Moneti – violinista e chitarrista dei “Modena City Ramblers” – “In un elaborato impeto d’ira” (Officina di Hank) scritto durante il lockdown.

Info: tel. 011/4174908 0 www.openfactory.space
g. m.

Nelle foto
– Sorelle Marinetti
– Giacomo Poretti Ph. Serena Serrani
– Francesco Fry Moneti

“Nicola Lo Calzo. Binidittu”: gli scatti del fotoreporter torinese

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A “CAMERA” la storia e l’eredità culturale di San Benedetto Manasseri detto il Moro. Fino al 18 luglio

I rapporti fra il fenomeno del colonialismo con tutti i suoi effetti (ancora oggi, a livello internazionale, tragicamente evidenti) e l’identità culturale contemporanea. E’ questo l’obiettivo con cui prende forma la mostra fotografica “Biniduttu” a firma del fotografo torinese – oggi attivo fra Parigi, Africa occidentale e Caraibi – Nicola Lo Calzo, ispirata alla vita di San Benedetto Manasseri detto il Moro ( o San Benedetto da San Fratello o San Benito) ed ospitata fino al prossimo 18 luglio nella Project Room di “CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia” di Torino.

Nato nel 1524 ca. da schiavi africani, probabilmente etiopi (Cristoforo e Diana), a San Fratello di Messina e poi vissuto come frate minore in Sicilia fino al 1589, anno della scomparsa, Benedetto – per i siciliani Binidittu – non solo fu eletto nel 1652 dal Senato di Palermo a protettore degli afro-discendenti in America Latina e dei Palermitani (insieme a Santa Rosalia), ma venne anche canonizzato nel 1807 da Papa Pio VII, diventando icona di riscatto ed emancipazione a livello mondiale. Curata da Giangavino Pazzola e realizzata in collaborazione con la galleria “Podbielski Contemporary” di Milano, la mostra fa parte di una ricerca iniziata nel 2010 e realizzata da Lo Calzo (collaboratore di importanti testate internazionali da “Le Monde” al “The New Yorker” al “The New York Times” ) sulle tracce e sull’eredità della diaspora africana e della schiavitù nel mondo atlantico e mediterraneo, intitolata “Cham”. Con questo progetto, e nello specifico con “Binidittu” suo ultimo capitolo, il fotoreporter torinese “ha l’ambizione di contribuire al dibattito sulla rimozione della memoria e la costruzione dell’identità in una prospettiva decoloniale, riscoprendo non solo l’uomo oltre al Santo o i suoi analoghi in altre parti del mondo, ma anche i valori simbolici, politici e civili che questa storia ci trasmette”. Sacro e profano. Passato e presente. In un amaro rincorrersi di intollerabili schegge di “schiavismo-razzismo” ancora oggi ben accese in tutto il mondo. E Binidittu diventa allora voce e figura antesignana , di grande contemporanea attualità nella lotta contro diseguaglianze e discriminazioni. Ecco allora accanto alle scene di processione a San Fratello dedicate al Santo, con i portatori della “vara”, immagini quotidiane, in cui si raccontano giovani d’oggi, ragazzi e ragazze di colore e non, accomunati dall’idea di un’unica appartenenza a quel genere umano che non conosce barriere di pelle e di genere. In parete anche immagini legate all’iconografia del Santo, specificamente documentata da un’installazione che include materiali (cartoline, santini e vecchi rosari) relativi al processo di costruzione di “Cham”. La mostra di Lo Calzo inaugura il ciclo “Passengers. Racconti dal mondo nuovo”, progetto che “CAMERA” dedica agli artisti appartenenti alla cosiddetta generazione dei “millenials”, ai fotografi “mid-career” nati fra i primi anni Ottanta e la metà degli anni Novanta. Il prossimo appuntamento sarà con Federico Clavarino, da fine luglio a fine settembre, mentre dal 16 al 18 luglio lo stesso Lo Calzo terrà a “CAMERA” un workshop metodologico dal titolo “Fotografia e prospettive decoloniali” sulla rappresentazione del potere nelle immagini, realizzato nell’ambito di “FUTURES” (cofinanziato dal “Programma Europa Creativa dell’Unione Europea) e nato dalla sua ricerca sulla memoria e sulle tracce della resistenza alla schiavitù coloniale, condotta sotto l’egida dell’Unesco.Per iscrizioni www.camera.to.to e per informazioni didattica@camera.to

Gianni Milani

“Nicola Lo Calzo. Binidittu”
“CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia”, via delle Rosine 18, Torino; tel. 011/0881150 o www.camera.to
Fino al 18 luglio
Orari: lun. merc. ven. sab. e dom. 11/19 – giov. 11/21 – mart. chiuso

 

A passo di danza nel Novecento

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Arti visive, danza, estetica e moda

16, 17 e 19 giugno ore 17.00

 

Attività riservata Abbonati Musei

 

 

L’intero Novecento è segnato da una lunga serie di contributi e di scambi tra le arti visive e plastiche da un lato, la danza e la musica dall’altro. Pittori, stilisti e architetti sono intervenuti direttamente all’interno della rappresentazione scenica intrecciando il loro lavoro con quello dei coreografi e dei maestri di danza. Inoltre molti artisti si sono avvicinati in qualche modo al mondo del balletto o hanno studiato danza e questo ha influito sul loro lavoro; sulla scorta di questa suggestione il Dipartimento Educazione GAM ha elaborato un percorso che evidenzia il rapporto tra le due arti, individuando i periodi dove questa sinergia è stata più evidente.

Il progetto prevede un ciclo di tre incontri per il pubblico che si ispirano alla collezione del Novecento della GAM ed è ideato in collaborazione con gli studenti della Scuola di Danza AD’A, con le danzatrici della Scuola di Balletto Teatro Torino, e con gli studenti dell’Accademia di make-up AIEM e di moda AIEC a cui è stato affidato il compito di elaborare ed eseguire – insieme ai docenti delle discipline specifiche e ai mediatori museali – coreografie, costumi, trucco, acconciature.

Ogni incontro prevede la visita nelle collezioni del Museo, l’approfondimento tematico, la presentazione del lavoro di ricerca nei suoi aspetti, la performance di danza con abiti, trucco e acconciature coerenti con il tema.

Alla realizzazione del progetto, per gli accessori per la danza, ha contribuito Koreutica Made in Italy e per i tessuti dei costumi Ducotex Srl.

 

IL PROGRAMMA

 

Mercoledì 16 giugno ore 17.00 POSTI ESAURITI

FUTURISMO

L’appuntamento è dedicato al Futurismo – tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido – questo particolare momento storico-artistico è letto attraverso alcuni dipinti della collezione e interpretato mediante una performance di danza in cui le ballerine, che hanno elaborato le coreografie, indossano costumi e make- up appositamente ideati.

 

Giovedì 17 giugno ore 17.00 POSTI DISPONIBILI

UN SODALIZIO ARTISTICO: FELICE CASORATI E RICCARDO GUALINO

Il secondo incontro è dedicato all’ambiente culturale e artistico che ruota intorno alla figura di Felice Casorati e Riccardo Gualino, esponenti di una Torino vivace e all’avanguardia. L’atmosfera suggestiva di questo periodo viene narrata con un momento di danza corredata da originali coreografie abiti e make-up

 

Sabato 19 giugno ore 17.00 POSTI DISPONIBILI

ANNI CINQUANTA. LOUISE NEVELSON

Il terzo appuntamento è dedicato alla straordinaria figura dell’artista Luise Nevelson, nota per le sue sculture, di cui un esempio è esposto nella collezione permanente della GAM. Un’artista a tutto tondo, che ha votato l’intera sua esistenza all’arte, studiando con i migliori maestri la pittura, scultura, canto, teatro e modern dance, per poter padroneggiare la sua espressione creativa in tutte le declinazioni. Gli studenti di danza moda e make-up hanno dato una loro personale interpretazione allestendo una performance che restituisce la singolarità del personaggio.

 

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

 

–          Gli incontri possono essere seguiti singolarmente

Obbligatoria la prenotazione presso Abbonamento Musei al Numero Verde 800.329.329

–          Max 10 partecipanti.

DURATA: 1h e 30 minuti

TARIFFA: percorso con approfondimento e performance: 7

+ ingresso al museo gratuito per Abbonati Musei

 

Dipartimento Educazione GAM

Da lunedì a venerdì, orario 9-13 e 14-16

Tel. 011 4436999

infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Prenotazione obbligatoria-posti limitati al

Numero Verde Abbonati Musei: 800.329.329.

www.abbonamentomusei.it -menu Attività riservate

e area utente nel sito https://piemonte.abbonamentomusei.it/

www.gamtorino.it

 

 

 

Fondazione To

Cinque mostre all’imbiancheria del Vajro di Chieri

RESTART!  Per raccontare la Collezione Civica di Fiber Art “Trame d’Autore”

Prende il via martedì 15 giugno 2021 il progetto «RestART! Museo relazionale Imbiancheria del Vajro», cinque mostre che nell’arco di due anni racconteranno la preziosa Collezione Civica di Fiber Art del Comune di Chieri.

Martedì 15 giugno, alle ore 17,30, all’Imbiancheria del Vajro, in via Imbiancheria 12,  a CHIERI, inaugurazione ufficiale del progetto «RestART!» la mostra «I introduce myself», con la partecipazione di Alessandro Sicchiero, Sindaco della Città di Chieri, Antonella Giordano, Assessore alla Cultura della Città di Chieri, Silvana Nota, direttrice artistica, e Massimo Tiberio, exhibit designer. Seguirà visita guidata.

L’Imbiancheria del Vajro è uno dei più antichi edifici industriali di Chieri, risale al XVI secolo, quando qui si insediarono le prime lavorazioni tessili. Negli ultimi vent’anni è stata sede di tutti gli eventi temporanei legati alla corrente artistica della Fiber Art, in particolare la Biennale di Fiber Art e la rassegna“Tramanda”.

Oggi la Città di Chieri dispone di una collezione di più di 300 opere di Fiber Art, “Trame d’Autore”, realizzate da artisti di tutto il mondo, un patrimonio di valore e di rilevanza internazionale, che fino ad oggi non aveva un luogo che potesse ospitarle e valorizzarle in maniera continuativa.

«RestART!» si è aggiudicato il bando “I luoghi della cultura 2020” della Fondazione Compagnia di San Paolo, che è il maggior sostenitore del progetto. La prima fase si è concentrata sul recupero del patrimonio esistente, tramite il ripristino e la rifunzionalizzazione della struttura dell’Imbiancheria del Vajro, che ora diventa un museo ‘relazionale’ incentrato sul patrimonio della Fiber Art, ospitando mostre temporanee ed eventi collaterali, attività educative, nonché la rassegna “Tramanda” e tutte le iniziative ad essa collegate. E dal 15 giugno 2021 fino al 15 dicembre 2022, saranno proposte a rotazione cinque mostre che presenteranno la Collezione Civica “Trame d’Autore”.

«Questa importante iniziativa culturale vuole rilanciare gli splendidi spazi dell’Imbiancheria del Vajro e far conoscere finalmente il ricco patrimonio di Fiber Art che Chieri custodisce da annidichiara l’assessore alla Cultura Antonella GIORDANOun patrimonio importante dal punto di vista non solo storico e culturale ma anche estetico. A seguito della crisi e delle trasformazioni della filiera del tessile, la Fiber Art si è affermata come uno degli strumenti capaci di valorizzare il sapereimmateriale legato al tessile, sprigionandone le potenzialità artistiche. Non solo abbiamo recuperato un edificio sottraendolo al degrado, non solo proponiamo nuovi percorsi espositivi ed eventi, ma con questo progetto mettiamo a sistema una rete di relazioni, coltivata negli anni, capace di ampliare l’offerta culturale e amplificare l’impatto con una gestione aperta e flessibile, capace di dialogare con il territorio e di coniugarlo con l’internazionalità, stimolandone l’entusiasmo e coinvolgendolo in un processo di sviluppo condiviso. Un museo “relazionale” e non “statico” dove il visitatore non è un fruitore passivo ma diventa parte attiva».

Ad inaugurare «RestART!» sarà la mostra «I introduce myself», dal 15 giugno al 15 settembre 2021.

Quindi, dal 15 ottobre 2021 al 15 gennaio 2022, la quarta edizione di «Tramanda», con l’esposizione delle opere degli artisti che hanno partecipato al premio “Young Fiber Contest”, dedicato ai giovani artisti under 35 (41 partecipanti) e delle opere dei 60 artisti che hanno preso parte alla sezione “Chiamata Aperta”,rivolta a tutti gli artisti senza limiti di età impegnati con opere sia al telaio sia off-loom. A seguire, le altre tre mostre di «RestART!», ovvero «Fiber Art. Un grande abbraccio al mondo», dal 15 marzo al 15 maggio 2022, «La bellezza ritrovata», dal 15 giugno al 15 settembre 2022, «Shared Exhibition, i molti sguardi di una mostra condivisa», dal 15 ottobre 2022 al 15 dicembre 2022.

«RestART!  mette a fuoco quello che è un patrimonio molto speciale, una collezione internazionale di oltre 300 opere che hanno portato il mondo a Chieri e grazie alle quali Chieri è divenuta protagonista nel mondo-spiega Silvana NOTA, critica d’arte e direttrice artistica del progetto RestART!-Il tutto è nato grazie ad un’idea dell’artista olandese Martha Nieuwenhuijs, che aveva ideato proprio a Chieri la Biennale di Fiber Art, con lo scopo di far capire come attraverso un filo si possono aprire un’infinità di percorsi, individuando in questo linguaggio dell’arte contemporanea un testimonial internazionale per la secolare tradizione tessile chierese. La Fiber Art, non ancora adeguatamente conosciuta in Italia, è un vero e proprio movimento artistico, seppur non teorizzato da un manifesto, che si è venuto affermando a partire dagli anni Sessanta soprattutto nel Nord Europa e negli Usa, e che mette al centro il filo in tutte le sue declinazioni, purché intrecciato o comunque lavorato al telaio od off-loom. Una corrente artistica antiaccademica, relazionale, in costante metamorfosi. Il fiber artist non è semplicemente un artista che utilizza il tessuto nel suo lavoro. A caratterizzare la Fiber Art sono tre elementi inscindibili. Il primo è la “tessitura”, quel filo che unisce le origini dell’umanità al nostro contemporaneo, un elemento flessibile ed intrecciabile, che viene continuamente rielaborato alla luce di nuove tecniche e capacità. Il medium tessile scelto come strumento espressivo al pari della pittura e della scultura. Il secondo elemento è l’attenzione alle culture altre e diverse, la valorizzazione ed il rispetto delle diversità. La Fiber Art è un linguaggio che si esprime in un costante rimando di richiami e collegamenti interdisciplinari e interculturali, è fortementecosmopolita, basta vedere le traiettorie biografiche dei vari artisti, non ha confini né barriere, guarda a ciò che di meglio i popoli hanno realizzato, è un’arte fortemente “etica”, che ci unisce al mondo, esattamente come fa il filo. Il terzo fattore caratterizzante è la continua sperimentazione in progress, la costanteevoluzione. Non è un caso che nelle ultime generazioni di artisti si stia registrando un grande interesse verso la Fiber Art, e sia “RestART!” sia “Tramanda” renderanno conto di tutti i flussi di tendenza in atto, che uniscono artisti molto diversi tra loro, sia coloro che si identificano con la Fiber Art sia artisti che utilizzano il filo in modo non casuale ma attribuendo un valore concettuale ed individuando in esso profondi giacimenti di significato e di ricerca».

Il Museo del Risorgimento si presenta negli Usa e racconta la storia dell’unità nazionale

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L’appuntamento sarà martedì 15 giugno 2021, alle ore 16 per un evento in streaming organizzato dal Consolato Italiano di Detroit. 

Raggiunta finalmente l’Unità nel marzo del 1861, l’Italia cominciò subito a tessere relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti d’America. Sono passati 160 anni da allora, anni in cui i due Paesi hanno rafforzato il proprio cammino democratico, condiviso gli stessi valori di libertà, promosso i diritti umani, il rispetto delle minoranze, lo Stato di diritto. Il 2021 è quindi l’anno in cui anche negli Stati Uniti si celebrano questi due fondamentali momenti della nostra storia con un ricco programma di iniziative ed eventi organizzato sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Uno di questi appuntamenti avrà come protagonista il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, nell’ambito della quarta edizione di Fare Cinema, la rassegna coordinata dal Ministero degli Esteri, attraverso le Ambasciate e i Consolati di tutto il mondo e dedicata alla promozione del cinema italiano, che presenterà il film Ezio Gribaudo – La Bellezza ci salverà, in parte girato al Museo.
Domani, martedì 15 giugno 2021 alle ore 16 il Direttore Ferruccio Martinotti si collegherà in diretta streaming con il Consolato Italiano di Detroit guidato dalla Console Maria Manca e a cui afferiscono le comunità di Indiana, Kentucky, Michigan, Ohio e Tennessee. Sarà l’occasione per far conoscere anche oltre oceano l’importanza e la ricchezza delle collezioni del Museo Nazionale del Risorgimento e le nuove sfide che oggi il Museo è chiamato ad affrontare: utilizzare gli strumenti che la Storia mette a disposizione per comprendere il passato e saper leggere il presente, misurandosi con uno scenario internazionale ed entrando in relazione con le generazioni più giovani attraverso linguaggi contemporanei.
L’evento è organizzato dal Consolato Italiano di Detroit e non è certo un caso che si sia voluto avviare un dialogo con una importante realtà culturale di Torino, dal momento che le due città sono gemellate dal 1998. Sono accomunate da un passato molto simile, essendo entrambe due importanti centri per l’industria automobilistica.
“Nell’anno in cui celebriamo i 160 anni dell’Unità d’Italia e i 160 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti – dichiara la Console Maria Mancala collaborazione tra il Consolato d’Italia a Detroit e il Museo nazionale del Risorgimento Italiano di Torino acquista un’importanza ancora più significativa perché rappresenta un ponte tra due città gemellate e vicine sotto molteplici punti di vista, tra cui in particolare la spinta verso l’innovazione e lo sguardo al futuro e ai giovani”.
“Le due storiche Motor Cities incrociano i loro percorsi ideali sullo snodo del Museo Nazionale del Risorgimento e riaffermano lo status di città gemelle all’insegna di un doppio, identico anniversario – afferma il Direttore Ferruccio MartinottiSono molto grato alla Console Maria Manca per questa opportunità che per la prima volta permetterà di presentare agli Stati Uniti il nostro Museo e la storia che esso racconta. Una storia fondamentale che ha portato all’Unità d’Italia e che ha avuto come protagonisti migliaia e migliaia di giovani. Ad agire furono le energie migliori di cui disponeva allora il nostro Paese, le stesse a cui dobbiamo rivolgerci oggi per rivivere il nuovo Risorgimento, di cui si sente pressante la necessità”. All’incontro in streaming sarà presente anche Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina di Torino e membro del Consiglio di Indirizzo del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
Tutte le informazioni sul sito www.museorisorgimentotorino.it