CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 393

Scala reale, a teatro con i Savoia

Appuntamento alle 21 al Palazzo delle Feste

Bardonecchia Scena 1312: sabato 3 agosto Scala reale, un viaggio ironico tra le pieghe della storia sabauda.

Sul palco gli attori dell’Accademia dei Folli e i musicisti di Estemporanea

Martedì 3 agosto appuntamento reale per la stagione 2021 di Scena 1312, rassegna di musica-teatro promossa dalla città di Bardonecchia e curata da Accademia dei Folli (per la parte teatrale) ed Estemporanea (per la parte musicale).

Alle ore 21 il Palazzo delle Feste si trasforma per una sera nel terzo piano del Castello di Racconigi, e il pubblico viene accompagnato nelle pieghe della storia sabauda con Scala reale: gli attori dell’Accademia dei Folli, accompagnati dai musicisti di Estemporanea, raccontano con ironia le giornate frenetiche che precedevano l’arrivo di Carlo Alberto nella sua residenza estiva.

Racconigi, 30 giugno 1838. Non un giorno qualsiasi, ma la vigilia dell’arrivo di re Carlo Alberto, che passerà le vacanze nel castello. Questo vuol dire che nelle settimane precedenti, da ogni angolo del Piemonte, da ogni sperduto villaggio del regno si è messo in moto un esercito di servitori. Anche nobili, di sangue blu, che servire il re è un onore mica da poco. Poi naturalmente ci sono i servitori dei nobili, gli aiutanti dei servitori, i servitori degli aiutanti, cuochi, maniscalchi, palafrenieri, etc.

Quartier generale di questa macchina organizzativa è il terzo piano del castello, una specie di alveare in piena frenesia da preparativi. A guidarci tra le sue stanze è il conte di Castagneto, intendente della Real Casa, per nulla provato dall’impresa logistica che grava sulle sue spalle. Seguendo il suo sopralluogo incontriamo un cameriere che misura al millimetro le distanze tra le posate; un domestico fissato con gli scacchi; un garzone di bottega che dipinge piccoli e solo apparentemente inutili particolari decorativi; e una cameriera, anzi una femme de chambre, che prova e riprova il suo inchino. A tutti loro il conte cerca di trasmettere la sua convinzione: che fare bene il proprio mestiere è importante, che anche un piccolo particolare può salvare il mondo e che, all’opposto, per una tovaglia piegata male a Racconigi, può scoppiare una guerra in Crimea. L’ingresso è gratuito, prenotazione obbligatoria presso l’Ufficio del Turismo di Bardonecchia, piazza De Gasperi 1, 0122 99032.

Scala reale

martedì 3 agosto 2021
ore 21
Palazzo delle Feste – piazza Valle Stretta 1 | Bardonecchia (TO)

con Giovanna Rossi, Enrico Dusio, Carlo Roncaglia, Gianluca Gambino, Valter Schiavone

e con i musicisti di Estemporanea

testo Emiliano Poddi

musiche e arrangiamenti Estemporanea

costumi e elementi scenici Paola Caterina D’Arienzo
luci e fonica Andrea Cauduro

regia Carlo Roncaglia

La classifica delle “delusioni letterarie del 2020”: conferme e sorprese!

A volte capita che un libro ci deluda, soprattutto quando nei suoi confronti abbiamo molte aspettative, dovute, soprattutto, all’imponente campagna pubblicitaria che ne ha preceduto l’uscita:

l’anno scorso abbiamo provato a chiedere ai lettori di esprimersi in proposito, indicando quale fosse il romanzo uscito negli ultimi anni, che maggiormente li aveva delusi; vista l’attenzione suscitata dalla domanda e la massiccia partecipazione alla discussione seguente, abbiamo pensato di riproporla, limitandola però ai romanzi usciti nel 2020, per far sì che questo tipo di indagine diventi un appuntamento fisso e un modo per sondare, direttamente, la reazione dei lettori nei confronti di pubblicazioni oggetto di diffuse e sovente martellanti, campagne di marketing.

Quindi, alla domanda, quale romanzo uscito in Italia nel 2020 vi ha maggiormente deluso, la nostra community (unlibrotiral’altroovveroilpassaparoladeilibri)ha risposto votando Come Un Respiro, di Fernan Ozpetek come libro meno convincente dell’anno: non è stata esattamente una sorpresa, perché già nelle molte discussioni dedicate al titolo in questione, la perplessità di chi lo aveva trovato noioso e poco incisivo era emersa più volte; secondo posto per Riccardino, Camilleri, anche questo ampiamente citato nel sondaggio precedente, sull’onda dell’emozione per la scomparsa dello scrittore e dello sconcerto per non aver ritrovato, nella sua ultima opera, atmosfere e soluzioni narrative riconducibili ai più celebri episodi della saga del Commissario Montalbano, saga che si conclude proprio con Riccardino; terzo posto, abbastanza a sorpresa in questo caso, per Piano Nobile, ultima fatica letteraria di Simonetta Agnello Hornby, scrittrice in realtà molto apprezzata e amata dai lettori del nostro gruppo, che però hanno sottolineato come Piano Nobile manchi di coinvolgere e interessare pienamente, a differenza degli altri titoli della scrittrice.

La classifica prosegue con altri titoli più o meno noti e già abbondantemente discussi: la prima “delusione” tra gli scrittori stranieri è quella di Haruki Murakami, col suo Abbandonare un gatto.

L’articolo è aggiornato con i dati del sondaggio al 25 luglio 2021

 

Ceresole, 90 anni di energia

Si è concluso l’evento Iren “Ceresole 90 anni di energia” organizzato per festeggiare i 90 anni della costruzione della diga, alla presenza di circa 2mila persone, che si sono distribuite lungo il coronamento della diga e sui bordi del lago. Grande successo per le esibizioni organizzate da Fondazione Cirko Vertigo con la direzione artistica di Paolo Stratta, che si sono tenute nonostante le condizioni meteo proibitive dato dal forte vento che ha reso ancora più spettacolari ed emozionanti le due performance di Elisa Mutto, acrobata sul cerchio aereo e del funambolo Andrea Loreni. Andrea ha portato a compimento la più lunga traversata della sua carriera, camminando in equilibrio su un cavo lungo oltre 300 metri e posto a 20 metri di altezza.

La collina e le sue storie

La collina piemontese (e non solo) con le storie, la cultura (e le colture), le tradizioni, i paesaggi di chi la vive sono al centro di un interessante progetto editoriale, ‘Storie di collina – Spirito d’estate’ di recente pubblicazione per i tipi della Neos, casa editrice torinese concentrata sul territorio.

Il lavoro, che raccoglie racconti di Mara Barazzutti, Elena Biondo, Luca Borioni, Luisella Ceretta, Giovanni Casalegno, Graziella Costanzo, Valeria De Cubellis, Emanuele Di Nunzio, Franco Francescato, Renato Graziano, Licia Guiati, Riccardo Marchina, Gianni Miglietta, Giuseppe Milano. A coordinare è Riccardo Marchina, al quale abbiamo posto alcune domande.

Come è nato questo progetto?

La collana “Spirito d’estate” è nata 4 anni fa da una chiacchierata con l’editore, con cui abbiamo concordato l’esigenza di uscire con un’antologia, estiva, possibilmente scanzonata, ma che calasse la lente d’ingrandimento su determinati scenari estivi. La prima edizione è stata Amore e mistero sotto l’ombrellone. La seconda, dedicata all’erotico, con La stagione piccante; mentre la terza, Effetto notte era dedicata alle serate estive. Quest’anno, abbiamo voluto come contesto la Collina.

In che modo si articola?

Sono 14 storie minime di vita vacanziera e collinare per altrettanti autori, sviluppate sulle colline, in prevalenza del Piemonte, con sconfinamenti anche in Veneto e Toscana maremmana.

In quali paesaggi collinari vengono ambientate le storie?

La Collina di Torino tra Pino e Baldissero; le colline di Castelnuovo Don Bosco; il basso Monferrato del Barolo e del Barbaresco; la Langa Monregalese; i colli di Nizza, La Morra, San Damiano, Moncucco Torinese, persino la Collina vicino a Bussoleno, in Val Susa.

Come mai c’è una ‘deviazione’ in Veneto ed in Toscana?

In linea di massima perché ho lasciato libertà di espressione agli autori. Elena Biondo, di San Mauro, ambienta la sua storia nella festa della vendemmia a Conegliano del Valdobbiadene, chiamata La Galzega. Io parlo delle colline del Morellino di Scansano e di un colpo di sole alle terme di Saturnia, paradiso, si fa per dire di coatti romani e fiorentini.

Cosa si è voluto soprattutto descrivere della collina piemontese?

La location per ristoranti, la villeggiatura da vecchie zie e parenti, l’amore per la bicicletta e le salite di collina, il vino e le masche

Si sente l’influenza di autori che hanno raccontato la collina del Piemonte come Pavese, Lajolo o Fenoglio?

Direi una forte impronta la lascia Pavese che sosteneva che la Collina è un modo di vivere. I protagonisti, direi tutti, più che visitatori passivi, diventano protagonisti dei colli che frequentano, ne captano lo spirito

 

Può darci qualche cenno sugli autori del libro?

Molti sono collinari. Il sottoscritto vive a Pino Torinese, la collina della città; Giovanni Casalegno è di Moncucco e per altro è anche un assiduo ciclista; Giuseppe Milano è di Castelnuovo don Bosco… Elena Biondo è di San Mauro e la Collina la vede dal basso. Emanuele Di Nunzio è un torinese, ma che vive sui colli romani. Sono tutti autori che hanno già pubblicato parecchio e che sono scafati.

Nelle storie c’è un rapporto tra le colline ed il vino ?

Il vino è fuga, spensieratezza, alle volte calata in contesti famigliari invece più pesanti o articolati. Il vino è vendemmia, festa di paese, sbornia nel caldo della festa di nozze, il sogno impossibile, che si consuma in un bicchiere

 

A queste storie di collina se ne aggiungeranno altre?

Sì ci sono le storie esportate dalla città, fallimenti lavorativi o coniugali. La collina è un mondo per ricaricarsi, è fuga. La collina è soprattutto il mistero della natura e dei suoi fantasmi, primi tra tutti le masche, che appartengono all’immaginario piemontese, ma non solo. In Toscana ne troviamo una maremmana che assomiglia di più alle streghe lucane di Carlo Levi.

 

Riccardo Marchina, classe 1972, è giornalista e scrittore in prevalenza nell’ambito del sociale. Ha pubblicato i romanzi: La piazza della zingara, 2010; L’agenzia dei segreti precari, 2011; I balconi del levante 2016; Lo squalo delle rotaie 2018; Zeus ti vede 2021; e la raccolta di racconti Ballata per le spose, 2012, per Neos edizioni. Ha poi partecipato alle antologie: Natale a Torino 2012, 2013, 2014, 2016, 2019, 2020; Brindare alla vita, 2015, Pagine di viaggio 2017 e 2018, sempre per lo stesso editore. E’ il curatore dell’antologia “Spirito d’estate”, giunta alla quarta edizione.

Nel 2016, ha pubblicato anche Fermata alla stazione di Portbou, con un altro editore.

Ha vinto una decina di premi letterari, tra i quali Multietnicità e intercultura” della città di Roma con “Ballata per le spose”, nel 2014 e diverse edizioni di “Amico Rom” della presidenza della Repubblica, dal 2007 al 2011.

Massimo Iaretti

 

Mirabilia International Circus & Performing Arts Festival

XV EDIZIONE  The Times They Are A-Changin’

Le Anteprime

“Mirabilia On The Road”

Chieri (To)

Piazza Cavour

Domenica 1 agosto 2021

The Times They Are A-Changin’ questo il tema della XVma edizione di Mirabilia International Circus & Performing Arts Festival, ideato e organizzato dall’ Associazione IdeAgorà con la direzione artistica di Fabrizio Gavosto, un titolo mutuato da una famosa e bellissima canzone di Bob Dylan, per un’edizione che vuole esprimere voglia di vivere, di “non arrendersi”,  essere stimolo al territorio e al panorama artistico nazionale. La definitiva presa di coscienza del cambiamento epocale che il covid ha imposto alla nostra società è un modo per affermare che esiste un universo fatto di cultura, turismo, incontro, confronto che sta lottando e reinventandosi per tornare più forte, più innovativo e più coeso di prima.

Una quindicesima edizione che partirà con l’Anteprima di Chieri e poi si muoverà in modalità itinerante sul territorio Cuneese per creare un’oasi di incontro, formazione, laboratori, e naturalmente, spettacoli. Una vera e propria formula “On The Road”, pensata per re-incontrare il pubblico e riportare in contatto, seppur sempre nel rispetto e nelle limitazioni delle norme anti-Covid, le comunità e i territori. Un viaggio, un’avventura, all’insegna della Green Economy e dell’attenzione al sociale.

Tra i maggiori festival di settore, unico festival di circo  nominato Festival Culturale Europeo (nel 2012), Mirabilia 2021 riconferma, in un’edizione ancora obbligatoriamente “Light”, la sua vocazione internazionale con un cartellone composto da 35 compagnie da 6 nazioni, con progetti creati anche nell’ambito delle residenze artistiche, fortemente radicate sul territorio.

Una programmazione di sedici giorni, tra Chieri, Alba, Busca, Cuneo e Savigliano, con spettacoli di circo contemporaneo, danza, teatro, musica, laboratori, installazioni video e performance.

Tante le prime assolute e le prime nazionali, e oltre 130 gli spettacoli che saranno ospitati tra chapiteaux, piazze, teatri, giardini, cortili e musei, in piena sicurezza e in modalità contingentata

Domenica 1 agosto primo appuntamento per Mirabilia “On The Road” a Chieri, con un programmazione all’insegna del Teatro Urbano: performances urbane, laboratori,  spettacoli, installazioni e danza verticale animeranno la centralissima piazza Cavour fin dal mattino con degli spazi dedicati ai bambini.

Nei giardini della Piazza, a partire dalle 10 del mattino fino a sera, per allietare la giornata dei più piccoli, ci sarà la Compagnia Microcirco con il Paese dei Balocchiuna deliziosa Giostrina Retrò a soli 4 posti, una vera e propria opera d’arte che riproduce in piccolo “La Giostra di Cesenatico” del racconto di Gianni Rodari. E ancora un grande Cavallo di Legno da cui essere trainati, Bolle di Sapone Giganti, il Tiro ai Barattoli e la Pesca delle Ochette per misurare la propria destrezza e il laboratorio artistico Giracolore per dipingere in libertà. Per gli appassionati di musica meccanica un Piano Melodico Giovanni Racca del 1870 e un organetto a manovella fine ‘800,

Sempre a partire dalle 10 appuntamento con  Bingo, artista di strada, di circo e di palco che dal Chiostro di Sant’Antonio presenterà il suo laboratorio di giocoleriaUn viaggio, un’esperienza, un volo alla scoperta del circo e degli attrezzi circensi più comuni e più strani. Da valigie variopinte, grandi e piccole, escono diabli, cerchi, piatti cinesi, flowersticks, trampolini, pedane d’equilibrio, palline, fazzoletti, hula hoop e tanti altri oggetti incredibili. Piccoli, ma anche grandi, figli, ma anche genitori, potranno provare tutto e cimentarsi nell’arte della giocoleria.

Nella mattinata, alle 11 la prima assoluta di Vis à Vis, della Compagnia EgriBiancoDanza, in replica anche alle ore 19che trasforma a sorpresa i dehor della Piazza in un palcoscenico  di danza urbana con uno spettacolo inaspettatoUna giovane coppia è seduta a un tavolino. I due si scambiano sguardi e si sfiorano ma improvvisamente, all’insaputa dei commensali, scoppia un’accesa lite. Qualcosa si accende……

A seguire alle 11.30 le atmosfere magiche del laboratorio di percussioni di Drum Theatre, una performance  ideata da Sergio Cherubin,  artista e batterista che lavora da 20 anni nel campo del sociale. Attraverso il teatro, la clownerie e le frequenze della batteria entra in mondi lontani e lontani. Il suo talento interagisce in simbiosi con gruppi di “diversamente uguali” … Così accade che ritmo e diversità ruotino in simbiosi all’interno di un ingranaggio perfetto, generando uno strumento di inclusione preziosissimo per tutti, che trafigge, emoziona, educa, trascina e coinvolge incontro dopo incontro.

Alle ore 16 ritorna Bingo con lo spettacolo Horror Show, sul tema, della paura quanto mai attuale trattato con leggerezza e fresca comicità in un mix di magia, giocoleria e clownerie estrema.

Bingo, uno “strano tipo” vestito elegantemente di rosso e nero, tenterà di spaventarvi in ogni modo: con giochi di prestigio esplosivi, strani oggetti volanti e diavolerie tecnologiche, ma riuscirà solo a suscitare sane e positive risate. Non abbiate paura… potrebbe sempre andare peggio! 

A partire dalle 17 (e poi in replica alle 22) sarà Stalker Teatro ad animare Piazza Cavour con “Steli”, una performance urbana interattiva, con un grande impatto visivo che fa parte del progetto di ricerca “Reaction”, realizzato da Stalker Teatro in collaborazione con il dipartimento Educazione del Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli. Un ponte tra l’arte contemporanea e il teatro. Un happening contemporaneo pensato sia per spazi all’aperto che per spazi chiusi o in strada, rivolto a un largo pubblico.

In chiusura di giornata alle 18.30 (e in replica alle 21.30) la Compagnia LINEAdARIA, con il sorprendente spettacolo Time’s Up – Tempo Scaduto, porterà l’emozione della danza verticale in notturna, con l’illuminazione della bellissima torre campanaria: siamo in debito con la Terra, il tempo è scaduto. I corpi interagiscono esplorando nuove possibilità e creando nuove interpretazioni visive in una risalita verso l’alto, verso il cielo, nell’aria per poter respirare. La danza verticale come messaggio e non solo più come semplice visione.

Il viaggio itinerante delle anteprime di  Mirabilia prosegue poi con la tappa di Alba dal 4 all’8 agosto cui farà seguito Castelmagno dal 14 al 16 agosto, Busca dal 25 al 29 agosto. Sarà poi Cuneo, come lo scorso anno, ad accogliere il Festiva dal 31 agosto al 5 settembre. Ultimo appuntamento  l’11 settembre a Savigliano al Museo Ferroviario Piemontese per una giornata  spin off dedicata alle famiglie.

Anche quest’anno sarà possibile utilizzare l’App Mirabilia Light  già ideata per Mirabilia 2020 e ulteriormente incrementata, che consentirà di far conoscere al meglio i siti del Festival oltre a contribuire alla gestione, in un contesto ancora di emergenza sanitaria, della biglietteria e della prenotazione degli spettacoli.

Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito. Ci si può prenotare scaricando l’App Mirabilia Light oppure con accesso diretto prima dello spettacolo fino a esaurimento posti.

La rassegna mensile dei libri / Luglio 2021

Luglio si conclude all’insegna di Valerie Perrin: è lei infatti, con il suo Tre (E/O), la scrittrice più letta e commentata nel gruppo FB Unlibrotiral’altroovveroilpassaparoladeilibri;

al secondo posto troviamo Abbandonare un gatto (Feltrinelli), recente pubblicazione a firma di Haruki Murakami ma questa volta la discussione espone più che altro perplessità da parte dei lettori che non hanno trovato questo libro troppo riuscito e convincente; terzo posto per un classico intramontabile, Il Giovane Holden di J.D. Salinger che, complice un’interessante recensione, torna a far parlare di se in occasione dei 70 anni dalla sua pubblicazione.

 

Andar per libri e non solo

A San Diego, in California, sono stati assegnati i Premi Eisner e il premio come miglior romanzo grafico è andato, quest’anno a Ed Brubaker e Sean Philips per Pulp, edito in Italia da Panini: altre opere premiate Remina di Junji Ito (in Italia pubblicato da Star Comics) e La Solitudine del Fumettista Errante, splendida autobiografia di Adrian Tomine, pubblicata in italiano da Rizzoli. Per l’elenco dei premi e delle categorie, visitate il sito della manifestazione.

 

 

Sempre rimanendo in tema di premi letterari, Il Passaparola Dei Libri annuncia la sua collaborazione con il Premio Boccaccio, che verrà consegnato l’11 settembre a Certaldo: maggiori informazioni nella rubrica del mese prossimo.

 

Speciale Case Editrici Nua Edizioni

 

Lo speciale del mese è dedicato alla casa editrice fondata da Barbara Cinelli, che occupa già un posto di tutte rispetto nel panorama dell’editoria indipendente e può contare sui nomi più interessanti della narrativa contemporanea italiana e straniera, come Paolo La Paglia, Soren Petrek e Linda McHugh.

 

Oltre all’intervista alla fondatrice potrete leggere su novitainlibreria.it approfondimenti sulle nuove uscite e le interviste agli autori di spicco come Paolo La Paglia, autore di quel Post Mortem che ha rappresentato un vero e proprio “caso letterario”, nell’anno passato.

 

Incontri con gli autori

Nel mese di luglio Novità in libreria ha intervistato per voi gli scrittori Nico Priano, autore di Prima Che il Buio (Nua Edizioni, 2021) e Roberto Contu, autore de La Tigna (Castelvecchi 2021).

 

Per questo mese è tutto,  vi invitiamo a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Al via la 60ª Mostra della Ceramica di Castellamonte

La Mostra della Ceramica di Castellamonte giunge finalmente, dopo un periodo segnato pesantemente dalla pandemia globale, al suo grande traguardo: la sessantesima edizione.

L’Amministrazione comunale, rappresentata dal Sindaco Pasquale Mazza e dall’Assessore alla Cultura Claudio Bethaz, il curatore Giuseppe Bertero, già responsabile delle precedenti mostre, con i ceramisti di Castellamonte propongono un’importante serie di eventi ed esposizioni, con l’intenzione di coniugare lo sguardo rivolto al futuro e la memoria delle edizioni passate.

La Mostra, come noto, fu ideata e promossa da Carlo Trabucco, Sindaco di Castellamonte dal 1960 al 1964, giornalista, scrittore e politico, ed è stata più volte inaugurata da importanti cariche dello Stato. «La mostra – sottolinea l’Assessore alla cultura, turismo e commercio Vittoria Poggio – è un ponte tra passato e futuro che perfeziona la trasmissione di un antico sapere rendendo omaggio alla bellezza. La lavorazione della ceramica è un’arte secolare risalente all’età del bronzo quando gli uomini iniziarono a costruire oggetti per la conservazione degli alimenti. Diventata un’eccellenza Piemontese e italiana oggi è espressione artistica e contenitore di cultura, scuola e tradizioni artigiane che si tramandano da generazioni. Il Piemonte è una terra dove si saldano abitudini antiche e impiego della tecnica ai massimi livelli. La Regione Piemonte è orgogliosa di sostenere iniziative come questa che mettono in vetrina la nostra storia e il nostro sapere».

La sessantesima edizione avrà il suo cuore nel «Ritorno alla Rotonda Antonelliana». Il grande piazzale circondato dalle imponenti mura della chiesa incompiuta di Alessandro Antonelli, sede storica della Mostra, potrà vedere dopo molti anni un’esposizione con grandi opere in ceramica realizzate principalmente da artisti di Castellamonte e del Canavese, per sostenere e diffondere i loro pregevoli lavori e farli conoscere ad un pubblico sempre più vasto, premiandoli anche per il loro costante legame con la città e il territorio. Nel cortile dell’Ex centro anziani, adiacente alla Rotonda Antonelliana, saranno ospitate le opere realizzate dall’«Associazione artisti della ceramica in Castellamonte», esposizione a tema libero che racchiude diverse competenze e sensibilità. Di fronte alla Rotonda Antonelliana, sotto i portici di Palazzo Antonelli, sede del Comune la cui facciata è stata recentemente restaurata, si potrà ammirare una selezione delle Stufe di Castellamonte, il prodotto che più di ogni altro caratterizza la produzione ceramica castellamontese, e che ne rappresenta l’eccellenza.

Torna anche il concorso internazionale «Ceramics in love-three», per il quale sono state selezionate pregevoli opere provenienti dall’Italia e da tutte le parti del mondo, 120 artisti provenienti dall’Italia e 25 diverse nazioni, che potranno essere ammirate al piano terra e in parte anche al piano nobile di Palazzo Botton. Al piano nobile dello stesso Palazzo Botton un doveroso omaggio, a vent’anni dalla scomparsa, al grande artista scultore e ceramista castellamontese Renzo Igne. Con la collaborazione di Maria Morandini Igne, sono state selezionate alcune fra le più significative e avvincenti opere dell’artista. Al secondo piano del Centro Congressi Piero Martinetti, è stata allestita la mostra permanente delle «ceramiche sonore», ovvero la collezione dei fischietti di terracotta donati alla Città da Clizia, il grande ceramista Mario Giani. Un’occasione unica per ammirare tanti piccoli capolavori dell’arte popolare e naïf in attesa della loro definitiva sistemazione museale. L’esposizione sarà una selezione dei circa 3000 pezzi di ceramiche sonore accuratamente catalogate provenienti da tutto il mondo. Al primo piano del Centro Congressi un secondo omaggio, questa volta alla figura di Nicola Mileti, storico, indomito e infaticabile curatore delle Mostre della ceramica di Castellamonte dal 1981 al 2001. Grande appassionato d’arte, egli stesso artista, ceramista e grafico. Grazie al suo impegno Castellamonte ha potuto vantare la presenza di grandissimi artisti italiani ed internazionali, come Carlo Zauli, Nino Caruso e Arnaldo Pomodoro. Autore, quest’ultimo, dell’ardito ed originalissimo “Arco in Cielo”, un’opera che è ormai l’emblema della Città di Castellamonte. Al piano terra, un’esposizione di gioielli che valorizzano quest’uso dell’arte ceramica, le sue «Ceramiche da indossare» allestite in collaborazione con la CNA.

In collaborazione con l’Associazione Culturale Ex-allievi «F.Faccio», verranno allestite inoltre le sale del Liceo Artistico, nelle quali si potranno ammirare le creazioni dei giovani talenti che imparano sui banchi di scuola le tecniche di lavorazione della ceramica. Come nelle precedenti edizioni, nei giorni prefestivi e festivi, è prevista una navetta per un sopralluogo ai suggestivi «castelletti», da dove si ricava la famosa argilla rossa di Castellamonte, quest’anno valorizzati da una mostra di quadri, ospitata nei locali della Società di Sant’Anna dei Boschi, realizzati dal ceramista e pittore castellamontese Miro Gianola, che ha voluto con le sue creazioni omaggiare uno dei luoghi più caratteristici delle colline castellamontesi.

Anche per questa 60a Edizione, il manifesto è stato creato da Guglielmo Marthyn, artista, ceramista, grafico ed ex insegnante del Liceo Artistico Statale «Felice Faccio» di questa Città. L’immagine è la stessa delle passate edizioni, tratta da una delle opere più viste e celebri del Museo del Louvre di Parigi, «Amore e Psiche» dello scultore neoclassico Antonio Canova. Interpretata anche questa volta con grande forza espressiva, trasformando il raffinato erotismo della scultura in una visione molto colorata, quasi POP, quanto lo sono talvolta i colori della ceramica.

Durante la mostra saranno presenti tutte le realtà della produzione ceramica di Castellamonte, nota per le sue stufe, di antica tradizione ed elegante valore estetico,  attualizzate da un moderno design di sapore contemporaneo, insieme con le numerose botteghe che portano avanti con tanta passione il fascino arcano dell’argilla quando incontra l’ardore dei forni e il fuoco della creatività. Le vicende  dell’arte non sono soltanto quella delle grandi realizzazioni clamorose, dei nomi famosi, dei musei prestigiosi, ma anche quelle minute, fatte di impegno quotidiano nei laboratori, negli atelier e nelle botteghe artigiane, portavoce di cultura e tradizioni locali, senza dimenticare che sono una dimensione importante anche per l’economia e il sistema produttivo, in grado di stringere un forte legame con il territorio, sulle tracce della sua storia, della sua identità, ma soprattutto per la capacità  di prevedere ulteriori sviluppi futuri.

Gli orari della mostra previsti sono i seguenti: dal martedì al venerdì ore 17, 00 – 21,00; sabato e domenica dalle ore 10,00 alle 21,00 per tutti i punti espositivi tranne il Liceo Artistico e l’esposizione di quadri a S.Anna dei Boschi, aperti solo durante il fine settimana. L’ingresso è libero.

Il Regio itinerante: 32 appuntamenti in 12 luoghi della città

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Si è svolto questa mattina, presso la Galleria Tamagno del Teatro Regio Torino, l’incontro di presentazione del progetto Regio Metropolitano.

«Più i teatri sono attivi e vissuti, più questo fa bene al Teatro. Sono molto legata a questo concetto e ne ho fatto una parola d’ordine importante nel mio lavoro – così afferma Rosanna Purchia, Commissario straordinario del Teatro Regio – Dal mio arrivo, quasi undici mesi fa, ho incontrato moltissime persone, non solo quelle storicamente legate al Regio ma, anche, i rappresentanti delle Istituzioni culturali e il mondo civile, che in modi differenti hanno un filo che li unisce a noi. Ho scoperto che il Teatro Regio è nel cuore di tanti, anche di quelli che non ci frequentano, e rappresenta il cuore pulsante di Torino e del Piemonte, il suo orgoglio e il suo vanto. Come è mia abitudine, sin dall’inizio del mio mandato, torno a fare il punto per aggiornarvi su quanto abbiamo fatto e su quanto abbiamo previsto di fare. Oggi sono particolarmente orgogliosa non solo perché vi racconto un’idea che diviene realtà, ma perché vi racconto anche di come abbiamo trasformato una difficoltà in opportunità e l’incertezza in possibilità. Oggi siamo qui per parlare del progetto Regio Metropolitano; i titoli, le date e i contenuti artistici ve li racconteremo nel dettaglio il 10 settembre».

Le opere di adeguamento e rinnovamento dell’impianto scenico, trasformeranno il Regio – uno dei teatri più antichi d’Europa nato nel 1740 – in uno dei teatri più tecnologicamente all’avanguardia. È noto che i lavori, fondamentali e necessari, implicano la chiusura fino a gennaio 2022, per la prima tranche di intervento, e da maggio 2022 a settembre 2022 per la seconda tranche. Uno stop, in aggiunta a quello già vissuto a causa dell’emergenza sanitaria, che è diventato un’occasione unica: nella difficoltà abbiamo cercato un’opportunità e, volgendo lo sguardo alla Città – e non solo – abbiamo trovato una straordinaria collaborazione e dodici preziosi partner con i quali si è creata una sorprendente sinergia e che saranno la nostra casa per quattro mesi da ottobre 2021 a gennaio 2022.

Regio Metropolitano si realizza grazie a: Auditorium Giovanni Agnelli del Centro Congressi LingottoChiesa del Santo VoltoConservatorio Statale di Musica “G. Verdi” di TorinoOGR Officine Grandi RiparazioniOrchestra Sinfonica Nazionale della Rai con Auditorium Rai “Arturo Toscanini”Teatro Alfieri – Torino SpettacoliTeatro Colosseo di Torino; e, sul versante delle arti visive, grazie a: Accademia Albertina di Belle Arti di TorinoArchivio di Stato di TorinoFondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e Musei Reali con Palazzo Reale.

Regio Metropolitano si realizza con il fondamentale sostegno di Intesa Sanpaolo, Socio Fondatore del Teatro Regio, che mette inoltre a disposizione l’Auditorium del grattacielo e con il patrocinio della Città di Torino.

Le foto sono di Giuliana Prestipino 
Guido Mulé, Direttore generale del Teatro Regio: «Un sentito ringraziamento ai Soci e ai partner della Fondazione Teatro Regio, che con il loro sostegno continuano a testimoniare un aiuto concreto al Regio. Stiamo lavorando per riportare il Teatro ad avere una posizione preminente nel panorama internazionale, questo grazie al rigore gestionale, alla forza delle compagini artistiche e all’appoggio delle Istituzioni e dei Soci. Rinnovo, dunque, l’appello più volte rivolto dal nostro Commissario agli sponsor perché ci accompagnino e ci affianchino con maggiore intensità in questo percorso».

Regio Metropolitano è dunque una scelta prima di una necessità, un Teatro che va incontro alla città: dinamico, curioso e desideroso di aperture. La sfida è sperimentare come sia possibile dialogare con realtà culturali che hanno una loro preziosa storia, il loro modo di essere e un pubblico affezionato.

«Vedremo come reagirà il pubblico – aggiunge Rosanna Purchia – le incognite sono molte, a partire dall’evolversi della situazione epidemiologica, che naturalmente condizionerà le scelte e i comportamenti di tutti noi. Il Regio invita, dunque, il suo pubblico a seguirlo nelle “nuove case”, dove sarà stimolante incrociare e scoprire nuovi spettatori. Noi abbiamo scelto di non restare immobili nell’attesa, ma di proiettarci verso nuove visioni, di realizzare un futuro fatto di scelte coraggiose e originali. Per questo vi proponiamo di accompagnare il Regio anche fuori dalla sua meravigliosa sala, forti dell’esperienza accumulata in quest’ultimo anno, consapevoli che il periodo che abbiamo vissuto ha cambiato le nostre abitudini e le nostre vite».

Sebastian F. Schwarz, Direttore artistico del Teatro Regio: «È sempre molto stimolante lavorare a una nuova Stagione, ma lo è stato ancor di più immaginando di abitare otto spazi differenti e peculiari. Da ottobre 2021 a gennaio 2022, Regio Metropolitano proporrà 32 appuntamenti tra opera, balletti e concerti sinfonici e corali. Avremo modo di presentare giovani promesse e di ritrovare chi con il Regio ha una lunga storia artistica. L’Orchestra e il Coro del Regio saranno i protagonisti di importanti concerti e il maestro Andrea Secchi istruirà come di consueto il Coro. Accanto agli appuntamenti in musica, ci saranno interessanti collaborazioni con il Museo Egizio, l’Accademia Albertina di Belle Arti, l’Archivio di Stato e Musei Reali. A questo proposito, tengo a sottolineare il fondamentale impegno e lavoro dei nostri Laboratori di scenografia di strada Settimo e della Direzione allestimenti».
«Siamo particolarmente felici di accogliere questa collaborazione con il Teatro Regio di Torino – afferma il Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Ernesto Schiavi – e di ospitare le sue formazioni nella nostra casa: l’Auditorium Rai Arturo Toscanini. Ci auguriamo che questo incontro sia foriero di nuove opportunità artistiche per le nostre due istituzioni».

«Il Conservatorio “G. Verdi” di Torino apre le porte al Teatro Regio ospitandone alcuni concerti, in un’ottica di reciproca collaborazione. L’idea è quella di porre le basi per sviluppare in futuro progetti comuni, realizzando una vera e propria filiera formativa e di produzione artistica. Non solo ospitalità ma vera e propria partnership in un progetto artistico di alto profilo» (M° Francesco Pennarola Direttore del Conservatorio Statale di Musica “G. Verdi”).
«Il Teatro Colosseo entra con entusiasmo a far parte della “squadra del Regio”. Una squadra vincente, con l’obiettivo in comune di far vincere Torino al di là delle differenze e delle caratteristiche di ognuno. Spero che questa iniziativa sia un segno concreto di un nuovo spirito di collaborazione fra le istituzioni culturali del nostro territorio e, anche, di una positiva collaborazione fra pubblico e privati (Claudia Spoto Direttrice del Teatro Colosseo di Torino)».
Torino Spettacoli commenta così la collaborazione: «È sempre un piacere per Torino Spettacoli collaborare con il Teatro Regio, una realtà sorprendente e impegnata in prima linea nella rinascita. Il pensiero corre veloce al Cav. Giuseppe Erba che del Regio fu appassionato Sovrintendente e di Torino Spettacoli è stato pioniere. E sempre VIVA IL TEATRO!».

«L’Accademia Albertina è al fianco del Teatro Regio e condivide con entusiasmo il progetto Regio Metropolitano, mettendo a disposizione la nostra sede per presentare gli eventi e condividere i programmi. Nello stesso periodo il Teatro Regio farà parte della nostra mostra Disegnare la città, l’Accademia Albertina e Torino tra Eclettismo e Liberty, nell’ottica di valorizzare un periodo storico particolarmente creativo sia dal punto di vista artistico che musicale che trasformò la nostra città negli anni della Belle Époque». (Paola Gribaudo Presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino).

«Questa mostra rappresenta il primo tassello della collaborazione avviata fra Archivio di Stato con Art Site Fest e Teatro Regio, collaborazione che vuole non soltanto favorire la conoscenza dell’importante archivio storico del Regio, ma si estende a progetti di valorizzazione delle vestigia materiali del teatro ancora presenti all’interno dell’Archivio di Stato e di ripensamento complessivo del senso e delle funzioni di piazzetta Mollino. Le nostre due istituzioni intendono impegnarsi per dare il giusto risalto a questo spazio che pone in dialogo diretto le opere di due straordinari architetti, Juvarra e Mollino, e per riconnetterlo con il tessuto del centro storico cittadino». (Stefano Benedetto Direttore dell’Archivio di Stato di Torino)

«Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto Regio Metropolitano nella convinzione che sia compito di un’istituzione come il Museo Egizio contribuire alla creazione di occasioni di dialogo tra forme artistiche diverse così come di differenti pubblici. Siamo dunque felici di stringere una partnership con il Teatro Regio e di poter lavorare a progetti stimolanti e innovativi previsti per i prossimi mesi». Lo dichiarano Evelina Christillin e Christian Greco, Presidente e Direttore del Museo Egizio.
«I Musei Reali hanno accolto con entusiasmo la collaborazione con il progetto Regio Metropolitano, che ben si inscrive tra gli indirizzi strategici triennali, con lo scopo di delineare un distretto culturale cittadino in grado di mettere a sistema le competenze e la creatività del territorio, coinvolgendo pubblici diversi e attuando nuove modalità di accesso alla conoscenza» (Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali).

Per tutte le informazioni: www.teatroregio.torino.it.

Magica Valle Festival conquista le Valli di Lanzo

Una nuova proposta di AICS Torino e di alcune sue associazioni nata per promuovere e valorizzare attraverso la cultura le Valli di Lanzo, le sue bellezze naturali e dare sostegno alla sua economia territoriale. 3 giorni di musica, danza, teatro, arte attraverso i percorsi natura tra Migliere, Pialpetta e Groscavallo come teatro per la fusione della materia artistica con quella naturale. 

PRESENTAZIONE ARTISTI CHE SI ESIBIRANNO VENERDÌ 30 LUGLIO NEL MAIN STAGE DI PIALPETTA

JURI J
Cantante rap grintoso e profondo che si avvicina a sonorità grunge. Una voce che si alterna tra rap
potente e melodie alla Alice In Chains.
La sua performance sarà in acustico, slegato dalle basi verrà aiutato agli strumenti da Marlon con il
suo basso e Massimo Apeddu alla chitarra
LE SCHIENE DI SCHIELE
Come le commedie che fanno ridere ma anche riflettere, noi facciamo casino ma siamo anche
psichedelici.
Le nostre influenze sono molte e non vogliamo, per ora, definirci con troppe etichette di generi.
Suoniamo quello che ci fa stare bene.

SABATO 31 LUGLIO
OLTRE SWING TRIO
E’ una nuovissima formazione, un trio originale e semi-acustico. I componenti sono bravissimi musicisti già noti sia nel nostro territorio piemontese che a livello internazionale. Due concertisti del
trio (Nunzio Barbieri e Jino Touche) collaborano da tempo sia in studio che in tour con Paolo Conte, facendo parte dell’orchestra del grande cantautore astigiano.
Il trio propone, passando dal romantico al ritmico con sfumature ironiche e accattivanti, un repertorio originale e rivisitato di swing degli anni ’20 del secolo scorso a confronto con gli attuali anni
’20.
Nunzio Barbieri – chitarra e arrangiamenti
Jino Touche – basso elettrico
Francesco Django Barbieri – clarinetto
Le 3CHIC VOCAL TRIO
sono un trio vocale al femminile di Torino che grazie alle divertenti sonorità vintage farà riscoprire
tante bellissime canzoni del passato e del presente con classe ed ironia!
Le 3CHIC si esibiscono cantando e danzando coreografie a tema e arricchendo la loro esibizione
con cambi d’abito e costumi scintillanti!
Le 3CHIC sono formate dalle performers
Marinella Locantore
Martha Umana
Cristina Kesia Geremias

Metamorfosi, quinta e ultima settimana

Gli appuntamenti della quinta e ultima settimana di Metamorfosi portano a conclusione la rassegna estiva di spettacoli serali alla Reggia di Venaria, con i concerti dell’Unione Musicale Onlus, le performance di danza della compagnia Arearea e gli spettacoli teatrali di Roberto Latini e Ascanio Celestini.

Metamorfosi – Programma dell’ultima settimana dal 30 luglio al 3 agosto

 

Venerdì 30 luglio 

Sabato 31 luglio

Martedì 3 agosto