CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 389

Van Gogh On Ice in prima mondiale

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Lo spettacolo che non avevate mai visto

La poesia, il genio e il tormento del Maestro dell’Impressionismo in un’opera poetica mai vista prima. Una pista da ghiaccio, luci, colori, immagini, le note della musica classica dal vivo che avvolgono il pubblico, una compagnia di pattinatori di eccellente bravura. L’idea rivoluzionaria che unisce poesia, danza, musica e tecnologia per regalare un viaggio emozionante nell’arte magica di Van Gogh. Con il patrocinio dell’Assessorato allo Sport del Comune di Torino. “Lo sport si fa danza e la danza si fa arte. I pattini dei più grandi atleti internazionali disegnano il ghiaccio come il pennello sulla tavolozza mentre il ghiaccio diventa la tela, dipinta da proiezioni di ultima generazione”

Venerdì 3 dicembre ore 21 Palavela Torino

TFF. A Giuseppe Piccioni il “Premio Maria Adriana Prolo”

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A consegnarlo, al Cinema “Massimo” di Torino, sarà Margherita Buy

Venerdì 3 dicembre, ore 20

Più di trent’anni di gloriosa e prolifica attività. Giuseppe Piccioni (Ascoli Piceno, 1953) è sicuramente oggi fra i più grandi e singolari registi del cinema italiano, anche se il suo è  un “cinema di piccole storie e grandi speranze, un cinema intimo, capace di scavare nei sentimenti ma anche di raccontare grandi sogni e grandi cambiamenti…in cui le donne sono quasi sempre protagoniste, e che Piccioni sa ritrarre con originalità e profondità”. A lui, in occasione del 39° Torino Film Festival, l’“Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC)” ha deciso di conferire il Premio “Maria Adriana Prolo alla Carriera 2021”, che sarà assegnato al regista marchigiano venerdì 3 dicembrealle ore 20, nella Sala 3 del Cinema “Massimo” di Torino. A consegnarlo sarà un ospite d’eccezione, una delle attrici più note e amate del cinema italiano, Margherita Buy, presenza importante nel cinema del regista, che nel corso degli anni e di molti film ha dato vita a tanti personaggi diversi: divertenti, drammatici, e anche commoventi, come quello di suor Caterina in “Fuori dal mondo” (1999), il film di Piccioni – vincitore del “David” e nominato dall’Italia come candidato all’ “Oscar” per il miglior Film Straniero – che sarà proiettato dopo la cerimonia di  premiazione. Intitolato a Maria Adriana Prolo (Romagnano Sesia 1908– 1991), storica della stagione pionieristica del cinema italiano e fondatrice nel 1956 del “Museo Nazionale del Cinema” (prima sede, un’ala del Palazzo Chiablese), il premio è un riconoscimento assegnato dal 2002 a una personalità del mondo del cinema che si sia particolarmente distinta nel panorama italiano. In passato, a riceverlo sono stati i registi Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Ugo Gregoretti, Giuliano Montaldo, Massimo Scaglione, Cecilia Mangini, Daniele Segre, Bruno Bozzetto, Lorenza Mazzetti, Costa-Gavras e David Grieco. Con loro gli attori e attrici Piera Degli Esposti, Lucia Bosè, Ottavia Piccolo, Roberto Herlitzka, Elio Pandolfi, il compositore Manuel De Sica, lo sceneggiatore Giorgio Arlorio, il film-maker, artista e operaio Pietro Perotti e l’esercente e storico del cinema Lorenzo Ventavoli. Quest’anno, a seguire la premiazione – come già detto – sarà proiettata una copia 35 mm conservata dalla “Cineteca Nazionale” del film “Fuori dal mondo” (1999, 100’), prodotto da Lionello Cerri per la “Lumière & Co.”. La storia inizia quando Caterina (Margherita Buy), una suora sul punto di prendere i voti perpetui, si vede consegnare tra le braccia un bambino abbandonato in un parco. Dopo averlo portato in ospedale, suor Caterina va alla ricerca della madre del bambino, e nella lavanderia dove la donna lavora conosce Ernesto (Silvio Orlando), anche lui, a suo modo, coinvolto nella vicenda. Immerso nelle atmosfere invernali di Milano, il film è un “racconto commovente dove si incontrano solitudini saldamente costruite e diversamente motivate, ma capaci, in circostanze non ordinarie, di aprire una breccia nella propria corazza e di scoprire le possibilità che derivano dall’apertura all’altro”.

Il Premio “Maria Adriana Prolo” è un’iniziativa curata dall’ “Associazione Museo Nazionale del Cinema” nell’ambito del progetto “Nuovo Cinema Piemonte 2021”, sostenuto da Regione Piemonte e “Fondazione CRT”.

  1. m.

Per info: “Associazione Museo Nazionale del Cinema”, via Montebello 15 D, Torino; tel. 011/8138560 o www.amnc.it

Nella foto:

–         Giuseppe Piccioni e Margherita Buy sul set del film  “Il rosso e il blu”

Natale nei beni Fai del Piemonte

Castello e Parco di Masino, Caravino (TO) Castello della Manta (CN) da sabato 4 dicembre 2021

Natale è tornare a casa, ritrovare la propria famiglia, godere dell’affetto di genitori e amici. È il momento più magico dell’anno, tanto atteso da grandi e piccini: l’occasione più bella per trascorrere insieme giornate diserenità, allegria e pace. Per questo anche nel 2021 il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano invita a visitare i Beni “vestiti a festa” e a condividere con le persone più care lo splendore di ville, castelli e palazzi signorili riccamente addobbati, la suggestione dei presepi allestiti secondo le tradizioni locali e la bellezza di aree naturalistichee boschi imbiancati di neve e immersi nella fioca luce dicembrina.

Numerosi eventi allieteranno il pubblico durante le Festività. Sabato 4 e domenica 5, sabato 11 e domenica 12, sabato 18 e domenica 19 dicembre alle ore 10.45 e 11.45 il Castello e Parco di Masino, Caravino (TO) ospiterà uno speciale percorso per bambini e famiglietra le sale del maniero allestite per Natale, alla scoperta delle usanze che caratterizzavano la ricorrenza del 25 dicembre nella millenaria dimora della nobile famiglia Valperga: dalla tradizione dellAdorazione di Gesù di scuola piemontese nel Salotto Rosso – uno degli ambienti più preziosi del castello, aperto in via eccezionale – al ricco Presepe in corallo di manifattura trapanese nella Galleria dei Poeti, fino ai ricordi della Vigilia del 1959 e del 1960, di cui si conservano le registrazioni audio nell’archivio del castello.

Mercoledì 8, domenica 12 e 19 dicembre alle ore 11, 14 e 16 piccoli e grandi potranno partecipare a Feste in tavola, una visita guidata straordinaria tra i servizi da tè e da cioccolata e la tavola preparata nella Sala da pranzo estiva, fino al grande abete allestito nel Salone degli Dei.Al termine, si terrà un laboratorio ispirato ai preziosi servizi in porcellana del castello, durante il quale i bambini potranno creare un segnaposto per le Feste. Biglietti per “Natale al Castello” e “Feste in tavola”: intero € 20; Bambini 6-18 anni €10; Iscritti FAI € 6; Bambini fino a 5 anni gratuito; Studenti fino ai 25 anni: € 15.

Ancora, domenica 12 dicembre alle ore 11.30 e alle 15 e domenica 19 dicembre alle ore 11 e alle 15, appuntamento con L’Arte di accogliere, con la collaborazione eccezionale dell’Associazione Italiana Maggiordomi: unoccasione unica per visitare l’allestimento natalizio del castello focalizzandosi sulle tavole imbandite con i pregevoli servizi della famiglia Valperga. Nel laboratorio si daranno consigli e dimostrazioni sull’arte di ricevere gli ospiti, l’apparecchiatura della tavola e le cortesie che oggi, come nel Settecento, rendono indimenticabili i momenti conviviali durante il Natale. Biglietti: intero € 35; Iscritti FAI € 20.

Gli eventi di Natale 2021 al Castello e Parco di Masino si svolgono con il Patrocinio di Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.

Sabato 4 e domenica 5, mercoledì 8, sabato 11 e domenica 12, sabato 18 e domenica 19 dicembre, alle ore 11.30 e alle 15.30, il Castello della Manta (CN) aprirà per visite speciali incentrate sul Natale: nel percorso dalla Chiesa di Santa Maria del Rosario alle sale affrescate si racconteranno le tradizioni e le pratiche più diffuse legate ai simboli natalizi, dalla corona dell’Avvento allalbero addobbato, dal Presepe alle ghirlande, dallagrifoglio al vischio. Gli ambienti decorati per l’occasione accoglieranno i visitatori che scopriranno la storia della fortezza medievale tra aneddoti e gli splendidi affreschi testimoni della cultura cavalleresca. Biglietti: intero € 15; Bambini 6-18 anni € 7; Studente 19-25 anni € 9; Famiglia € 42; Iscritto FAI € 5; Bambini fino a 5 anni gratuito. Nelle stesse date, alle ore 14.30 e 16.30, saranno in programma percorsi straordinari dedicati ai bambini dai 4 ai 10 anni: occhi aperti per cogliere tutti gli indizi natalizi nascosti nelle sale delcastello e orecchie spalancate per ascoltare le fiabe di Natale che gli indizi rivelano. Al termine, laboratori manuali per realizzare addobbi per la casa e per l’albero, centritavola e ghirlande, chiudi pacco e biglietti d’auguri(prenotazione consigliata). Biglietti: intero € 12; Bambini € 5; Famiglia € 32; Iscritto FAI € 3; Bambini fino a 5 anni gratuito.

Gli eventi di Natale 2021 al Castello della Manta si svolgono con il Patrocinio di Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Manta.

I visitatori, inoltre, potranno curiosare nei Negozi del Castello di Masino e del Castello della Manta e lasciarsi ispirare per gli acquisti natalizi.Tra le proposte regalo si potranno trovare libri selezionati, un coloratissimo assortimento di oggettistica e prodotti gastronomicirealizzati con le materie prime provenienti dai Beni, come le marmellate di agrumi antichi del Giardino della Kolymbethra, l’olio extravergine dagli ulivi secolari della Baia di Ieranto e il sale integrale delle Saline Conti Vecchi. Doni esclusivi, originali e “di valore” perché l’acquisto va a sostegno della missione del FAI per la tutela e la valorizzazione dello straordinario patrimonio d’arte e natura dell’Italia.Gli Iscritti FAI avranno l’opportunità di usufruire del 10% di scontosu tutti i prodotti in vendita.

Amore contrario Incontro con Luisio Luciano Badolisani

Venerdì 3 dicembre 2021

IL VENERDì DELLO SCRITTORE

 

Moncalieri, ore 18

Diretta sulla pagina facebook @bibliomonc della Biblioteca civica Arduino

Ernesto è un insegnante settantenne in pensione. Solitario e all’apparenza burbero, si ritrova a ripercorrere gli amori passati, a ricordare le donne con cui avrebbe potuto essere felice, se solo avesse concesso loro la possibilità di amarlo. Ma perché? Quali sono le ferite che hanno portato Ernesto a respingere l’amore? Quella di Amore contrario è una trama ricca di sorprese e colpi di scena, in grado di tenere il lettore incollato dalla prima all’ultima pagina. Amore contrario offre diversi spunti di riflessione su più temi: da un lato la scelta di non farsi amare per non soffrire, che conduce inevitabilmente alla solitudine. Dall’altro, le difficoltà familiari e la violenza e infine la diversità, che spaventa e induce le persone a isolarsi e isolare. Durante la diretta Marta Brentan e Noemi Badolisani, della neonata casa editrice Argonauta Edizioni, parleranno dell’imprenditoria giovanile in ambito culturale e dell’importanza di investire sui libri.

Nel testo di Badolisani ritroviamo il racconto di un legame affettivo che incontra difficoltà e diventa fonte di sofferenza commenta l’assessore alla Cultura Laura PompeoCi si immerge pagina dopo pagina nella dinamica dolorosa che trasforma i legami più intimi da luogo di protezione e di amore nel loro opposto”.

Luisio Luciano Badolisani

Formatosi a Torino alla fine degli anni Settanta, è nato artisticamente come autore e interprete teatrale. Ricordi sincronizzati e Ultimo atto sono alcuni dei suoi monologhi più significativi di quegli anni. Nello stesso periodo è stato interprete di alcuni videotape underground, diventati dei veri cult-movie degli anni Ottanta. In televisione ha preso parte allo sceneggiato Passioni, girato sulle colline torinesi, trasmesso da Rai Uno. Ha svolto l’attività cli critico teatrale per la rivista Sipario.

 

Ritorno degli appuntamenti musicali dal vivo dell’Orchestra Polledro

E’ diretta dal maestro Federico Bisio. “Concerto d’autunno” alle Fonderie Limone il 7 dicembre prossimo

Grande ritorno  con un appuntamento musicale dal vivo dell’Orchestra Polledro con il “Concerto d’Autunno”, in programma martedì 7 dicembre prossimo alle 21, presso il Teatro Fonderie Limone, in via Eduardo De Filippo, a  Moncalieri.

Sul podio il maestro Federico Bisio, direttore stabile dell’Orchestra; primo oboe solista il maestro Carlo Romano, già primo oboe dell’Orchestra RAI.

Nella prima parte del concerto verrà  eseguito il Divertimento per Orchestra in Re maggiore n. 11 K 251 di Wolfgang Amadeus Mozart. I Divertimenti mozartiani prevedono una struttura piuttosto varia e sono stati scritti per archi e singoli strumenti a fiato oppure per soli fiati, il cui numero non è  rigidamente fisso.La formazione più  frequente contempla la presenza di due oboi, due corni e due fagotti. Il timbro strumentale riveste sicuramente in queste composizioni un ruolo significativo e queste rivelano la capacità da parte del compositore di contrapporre, per esempio, il timbro chiaro dell’oboe alla voce malinconica e leggermente nasale del corno inglese.

Una prova abbastanza indicativa dello stile di queste composizioni viene data dal Divertimento K 251, scritto da Mozart nel luglio 1776 per il compleanno della sorella Nannerl. Il brano risulta punteggiato da ritmi brillanti, arguti e leggeri di intonazione parigina, scelti per assecondare i gusti della sorella che, da brava clavicembalista, si era specializzata nell’esecuzione della musica francese.

Il Divertimento si apre con un tempo in forma di sonata dal ritmo vivace e allegro; segue un Minuetto in cui il musicista introduce variazioni e ornamenti al tema principale. L’Andantino rappresenta un delicato Rondò  con una serie di intermezzi che paiono siparietti di un’unica scena. Il secondo Minuetto risulta un tema che presenta sei variazioni, di cui l’ultima si richiama ciclicamente all’inizio del movimento. Il quinto tempo, Allegro assai, presenta l’andamento di un rondò, sviluppato ampiamente e con grande ricchezza di variazione timbrica. A concludere il Divertimento è una Marcia alla Francese, così denominata per il carattere particolare del ritmo, molto marcato e meno cantabile rispetto ai temi della marcia precedentemente composti da Mozart.

Il concerto proseguirà con l’esecuzione del Divertimento in Si bemolle maggiore n. 15 K 287 dal titolo “Seconda musica notturna di Lodron”, composto nel febbraio del 1777 per commemorare l’onomastico della contessa Maria Antonia Lodron, membro dell’aristocrazia di Salisburgo e amica di famiglia.

Concepito per organico di due corni e archi, come il K 251, questo Divertimento n. 15 K 287 e’ organizzato in sei movimenti che alternano temi svariati, minuetti, andanti e rondò di gusto e ispirazione settecentesca. Fa parte di quelle musiche che Mozart compose, insieme a Cassazioni e Serenate, prima che il viaggio a Parigi del 1777-78 lo riportasse al genere sinfonico più impegnativo. Mozart, tuttavia, nei suoi Divertimenti,  sarebbe riuscito a toccare vette capaci di superare non poche sinfonie precedenti. Il manoscritto del Divertimento n. 15 K 287 reca l’indicazione di “Divertimento a 6 Strumenti”, vale a dire un quartetto d’archi (violini primi e secondi, viole, bassi) e una coppia di corni, che si integrano agli archi per necessità.

Il primo Minuetto  di questo Divertimento rimane forse la “parte più perfetta di tutta questa opera perfetta”, come fu definito da Wyzewa e Saint Fox, per l’incanto del ritmo della danza tedesca e l’introduzione, nel trio, di modulazioni in sol minore, che rendono questo tono mozartiano contraddistinto  da un’inquietudine appassionata e al tempo stesso misteriosa.

L’Orchestra Polledro fa ritorno a Moncalieri a due anni dall’ultima esecuzione, con la presenza di un grande virtuoso dell’oboe, il maestro Romano, e la direzione del maestro Bisio, che con il loro carisma daranno un suggello particolare alla serata.

Mara Martellotta 

Piero Nuti è don Felice Cavagna, prete di campagna nella grande Torino

Con “Finestre sul Po” prende il via la “Grande Prosa” di Torino Spettacoli

 

Ritorna “la bella abitudine di andare a teatro”. Domani all’Erba con “Finestre sul Po” riapre la “Grande Prosa” nel calendario di Torino Spettacoli, divertimento assicurato e uno sguardo a quel piccolo capolavoro intimistico che Erminio Macario aveva già portato al successo e che oggi ha i tratti e la simpatia di Piero Nuti (93 anni all’anagrafe, energicamente portati). Un appuntamento che sta a significare anche il consolidamento di un rapporto, mai interrotto del resto, neppure durante il periodo di chiusura dei teatri, rapporto di lavoro continuo da un lato e di partecipazione e di informazioni dall’altra, che il pubblico ha con le sale dell’Alfieri, del Gioiello e dell’Erba.

Quindi dal 2 al 12 dicembre con una ripresa dal 26 sino al prossimo 6 gennaio (da giovedì 2 a sabato 4 dicembre ore 21, le domeniche 5, 12 e 26  ore 16; martedì 7 ore 21, mercoledì 8 ore 16, da giovedì 9 a sabato 11 ore 21; mercoledì 29 e giovedì 30 ore 21, alle 20,15 per la serata di Capodanno; domenica 2 e giovedì 6 gennaio ore 16) ecco sul palcoscenico di corso Moncalieri il testo di Alfredo Testoni, Giorgio Molino e Angelo Ciciriello, con al centro la figura di don Felice Cavagna, tranquillo e innocente prete di montagna, ma amante delle chiacchiere e impiccione, ospite in occasione dell’ostensione della Sindone della famiglia Galletti, media borghesia torinese. Inevitabile per il piccolo prete immischiarsi nell’amore contrastato di Berta Galletti e Giorgio Catelli, nipote del vescovo, atteso anch’egli nella casa. Sarà a quest’ultimo che don Cavagna confesserà in un godibilissimo srotolarsi di piccole avventure i suoi peccati di gola, la sua intolleranza per la gerarchia ecclesiastica e il fascino che il padrone di casa subisce verso una disinibita vedovella, che chiaramente non può non suscitare le gelosie della padrona di casa. La regia è di Simone Moretto, le scene di Gian Mesturino, le musiche di Leone Sinigaglia, altri interpreti Franco Vaccaro, Stefano Bianco, Barbara Cinquatti e Stefano Fiorillo.

Altri titoli della “Grande prosa” saranno “Caffè nero per Poirot” di Agatha Christie, che sicuramente bisserà il successo ottenuto in periodo ante covid (Gioiello, dal 16 dicembre al 1° gennaio), “L’attimo fuggente” con Ettore Bassi nel ruolo del professor Keating, insegnante diverso da ogni altro, desideroso di infondere ai propri ragazzi i veri valori della vita, insegnando loro a vivere attimo per attimo (“Oh Capitano, mio Capitano…”, ricordate?): e poi la setta segreta dei “Poeti estinti”, i pareri negativi del preside e le punizioni, la tragedia di Neil Perry per una vicenda che la trasposizione cinematografica con la regia di Peter Weir ha reso un autentico quanto indimenticabile capolavoro (28, 29 e 30 gennaio, all’Erba). Inoltre da giovedì 3 a domenica 6 febbraio, ancora all’Erba, “Quegli strani vicini di casa” di Cesc Gay con Kaspar Capparoni e Laura Lattuada, imbarazzi e divertimento nel mènage erotico un po’ appassito di una coppia; nella sala del Gioiello tre appuntamenti da non perdere: dal 25 al 27 febbraio, Milena Vukotic in “A spasso con Daisy” e la coppia Gaia De Laurentiis/Ugo Dighero, dal 3 al 6 marzo, in “Alle 5 da me” di Pierre Chesnot, penna brillante del teatro d’Oltralpe, ovvero due vicini di casa alla spasmodica ricerca di un partner, con lieto fine prevedibilmente d’obbligo, e ancora dal 18 al 20 marzo “Fiori d’acciaio” di Robert Harling, sei bravissime attrici, tra cui Rocìo Munoz Morales, Tosca D’Aquino e Paola Tiziana Cruciani, alla ricerca della solidarietà femminile per far fronte alle contrarietà della vita. Alessandro Benvenuti (26 e 27 marzo) in “Panico ma rosa per racontare la personale esperienza di lockdown e Gianluca Ferrato (dall’1 al 3 aprile) in “Tutto sua madre”, entrambi all’Erba.

 

e.rb.

 

Nelle immagini: Piero Nuti in “Finestre sul Po”, Ettore Bassi in “L’attimo fuggente” e la locandina di “A spasso con Daisy” con Milena Vukotic

Il colpo di Stato del 1964

Il libro di Mario Segni che racconta la madre di tutte le fake news.

E’ stato un piacere ospitare Mario Segni a Palazzo Arsenale ascoltare le sue parole, assistere al confronto, garbato e intenso di contenuti, avvenuto in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Il colpo di Stato del 1964. La madre di tutte le fake news” edito da Rubettino.
Presenti con lui, sul palco dell’Aula Magna della Scuola di Applicazione e Comando per la Formazione di Torino, c’erano Gianni Oliva, scrittore, politico e giornalista, e Marco Zatterin vicedirettore de La Stampa. Il Comandante della Scuola, il Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi, è intervenuto con un video messaggio da Roma mentre il Generale Roberto De Masi, Capo di Stato Maggiore, ha dato via ai lavori con un intervento dopo aver preso la parola da Giancarlo Bonzo, Ceo del Centro Congressi dell’Unione Industriali di Torino, che ha organizzato l’evento.

Il libro racconta del clamoroso scoop che, nel 1967 sull’Espresso di Eugenio Scalfari, a firma di Lino Jannuzzi, accusava il Presidente della Repubblica Antonio Segni e il Comandante dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni De Lorenzo, di aver organizzato un colpo di stato durante la crisi di governo durante l’estate del 1964. Nonostante il Tribunale di Roma e la commissione d’inchiesta si pronunciarono in maniera contraria sui fatti, la storiografia accolse la tesi del golpe. Per molto tempo si raccontò che la democrazia italiana fu in pericolo a causa del cosiddetto “piano Solo” un piano eversivo ordito dai vertici dell’Arma dei Carabinieri e si descrisse la Democrazia Cristiana come un partito pronto a tutto per sbarrare la strada all’avanzata del Partito Comunista. Nel suo libro Mario Segni afferma, evidenziando la totale mancanza di prove, che fu tutto falso, che fu la fake news più imponente della storia della Repubblica Italiana. L’autore si oppone a ciò che è stato affermato non solo attraverso il racconto, ma avvalendosi di una esclusiva documentazione inedita che smonta le informazioni false raccontate in quegli anni contribuendo, così, a riscrivere la storia di quegli anni con il rispetto della verità dovuto all’opinione pubblica.

Nell’introduzione Agostino Giovagnoli scrive che Mario Segni intende fare chiarezza sui fatti accaduti, attraverso una ricostruzione attenta e documentata, con l’obiettivo di tutelare la memoria del padre che allora era il Presidente della Repubblica. Vuole il “riconoscimento della rettitudine morale” di Antonio Segni e della sua figura di democratico antifascista. “La lettura di queste pagine sollecita una apertura mentale e il coraggio di mettere in discussione rappresentazioni della storia d’Italia che sono diventate nel tempo elementi costitutivi di identità politiche collettive”.
Spesso è più facile credere a verità che ci appaiono “più vere” ignorandone altre supportate da testimonianze e resoconti dimostrabili, ma evidentemente più scomode.

Maria La Barbera 

La Torino inesplorata raccontata nel nuovo libro di Sarah Scaparone

Il racconto degli aneddoti più nascosti della  prima capitale d’Italia.

Un viaggio alla scoperta di una ” Torino magica” , come è stata spesso raccontata, ma allo stesso modo non raccontata. Un territorio multiforme, dalle tante capacità e da piccole perle destinate ad una rinnovata identità . Una narrazione fatta con occhi diversi della città sabauda ad opera della giornalista eno gastronomica, esperta di turismo e viaggi – Sarah Scaparone – che col suo ultimo libro ” LUOGHI SEGRETI DA VISITARE A TORINO E DINTORNI” edito da New Compton e acquistabile su Amazon e in libreria,  ci illustra una città che non è proprio così ” bogia nen” .

 

1. Qual è stata la ” molla” che ti ha fatto pensare alla stesura di un libro che parlasse di Torino da un punto di vista culturale e sociale e non solo gastronomico? 

L’editore con cui avevo già scritto un libro sul Piemonte, mi ha coinvolto in questo progetto dedicato alla città e ho deciso di accettare subito perché “non solo di cibo vive l’uomo”.

Se è pur vero che il mondo dell’enogastronomia fa parte della mia vita da diversi anni, la cultura, l’arte, la storia, la bellezza di una città come Torino non possono che affascinare. Questo libro è stato in primis per me un modo  nuovo di vedere e conoscere la mia città, scoprirne luoghi e persone, storie e leggende, viverla in modo più completo e consapevole. E’ stato un viaggio all’interno di una realtà che credevo già di conoscere e che invece si è rivelata piena di sorprese, anche dal punto di vista umano.

2. Ti sei recata personalmente sui luoghi che racconti o hai fatto delle ricerche? 

Entrambi, ma sì, recarsi nel luoghi descritti è stata sicuramente l’esperienza più totalizzante anche perché mi ha permesso di conoscere, nella maggior parte dei casi, il mondo dei volontari che dispensano saperi con grande competenza e orgoglio e che rappresentano, per me, una delle più belle scoperte legate alla stesura di questo libro

3. Se dovessi fare la promoter per la città di Torino, qual è la parte sulla quale ti sentiresti di essere più convincente? 

Sul fatto che Torino sia uno scrigno che ha bisogno di essere scoperto: non è una città scontata. Sono innegabili la sua bellezza e il suo legame con l’arte e con la storia, ma Torino è una città che non si dona a tutti: bisogna aver voglia di scoprirla e di conoscerla e soprattutto di non fermarsi all’evidenza. Solo così si arriva a conoscerla nel profondo

4. Nel libro parli di luoghi magici e segreti di cui Torino stessa è costituita fin dalla sua nascita , tant’è che ,  nella letteratura esoterica , la città è raccontata come ” magica” . 

 Qual è quindi il luogo magico e segreto dove ti rifugi e al quale sei affezionata? 

Nel libro ho accennato a questo aspetto della città perché è indiscutibilmente connesso alla sua immagine, ma esistono già tanti libri in commercio dedicati ai suoi aspetti esoterici e non ho voluto soffermarmi più di tanto. Posso dirti i luoghi che per me simboleggiano qualcosa in città, o quelli in cui mi piace “rifugiarmi”: la mia Cit Turin, Porta Palazzo, il parco della Pellerina, la Cappella dei Banchieri e dei Mercanti, il Cimitero Monumentale, il colle della Maddalena e piazza Bodoni che resta, per me, una delle piazze più affascinanti di Torino.

Chiara Vannini

I libri più commentati di Novembre

Eccoci al consueto appuntamento mensile con i lettori del gruppo FB Un libro tira l’altro, ovvero il passaparola dei libri.

Tra i titoli più commentati, questo mese troviamo uno dei più celebri titoli del compianto Terry Pratchett, Streghe All’Estero (Salani, 2009); segue Il Cane Nero, di Rebecca Hunt (Ponte alle Grazie, 2011), delicata storia sul dramma della depressione; infine il più recente Bill, di Helen Humphreys (Playground, 2020), tenero racconto di amicizia e malattia.

Speciale Lulu Che Fa Storie, letture etiche nel nome di Louise Brooks!

Questo mese conosciamo meglio le edizioni curate dal collettivo letterario Lulu Che fa Storie, originale iniziativa promossa da Cristiana Danila Formetta (potete leggere l’intervista alla fondatrice del gruppo sul nostro sito) che raggruppa alcuni degli autori e autrici più interessanti del panorama della narrativa italiana contemporanea. Il collettivo si propone come una scelta editoriale etica, pubblicando in digitale senza contratti vincolanti e dove tutti guadagnano dal proprio lavoro, in percentuale all’impegno profuso; specializzato nella narrativa erotica e sentimentale, Lulu Che Fa Storie ha fatto conoscere al grande pubblico autori come Tinta e Antonio Cretella e sta diventando, sempre di più, un marchio di riferimento in questo specifico campo della narrativa.

Incontri con gli autori: le interviste, in collaborazione con Novità in libreria.

La nostra redazione ha incontrato lo scrittore Pierangelo Colombo, da poco tornato in libreria con Come Un Temporale Estivo (Porto Seguro, 2021). L’autore di Bucefalo e altre storie (2017) torna con un libro pensato per gli adolescenti ma che non mancherà di coinvolgere anche il lettore adulto.

Il Passaparola Dei Libri ha intervistato Paolo Mirti, direttore artistico della manifestazione Ventimila Righe Sotto i Mari In Giallo, che si tiene ogni anno a Senigallia, e appassionato lettore.

Questo mese abbiamo incontrato anche: Paola D’Ambrosio, autrice della saga L’Eterea Mente, che avrà presto un terzo capitolo e Roberta Meo vincitrice del Premio per la Microeditoria di Qualità, con il romanzo Tre Padri (Brè Edizioni) .

Per questo mese è tutto: vi ricordiamo che, se volete partecipare alle nostre discussioni, potete venire a trovarci su FB e se volete rimanere aggiornati sulle novità in libreria e gli eventi legati al mondo dei libri e della lettura, visitate il nostro sito ufficiale all’indirizzo www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Buone letture!

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it