La Fondazione Firpo organizza venerdì 16 giugno alle ore 10 un incontro con Gianpaolo Fassino dell’Università del Piemonte Orientale e con Andrea Pennini dell’Università di Torino, con l’introduzione di Claudio Risso, dell’Università del Piemonte Orientale.
Presso la Sala Seminari della Fondazione Firpo, in piazza Carlo Alberto 3, al primo piano, si parlerà di “Costantino Nigra. Dalla piccola patria al grande mondo”.
È ben noto il ruolo cruciale svolto da Costantino Nigra a Parigi nella preparazione diplomatica della seconda guerra d’indipendenza, un ruolo che la letteratura ha trasfigurato fino ad attribuirgli connotati romanzeschi. Si pensi a Salvator Gotta e all’omonimo scenaggiato agli albori della televisione italiana
Nigra diede un contributo di grande rilievo alla costruzione del Regno d’Italia e continuò a svolgere importanti funzioni diplomatiche sino alla vigilia della morte, che lo colse all’età di 79 anni.
Meno nota è la sua attività di letterato e di pionieristico raccoglitore della cultura popolare piemontese, che fa di lui uno dei fondatori dell’etnologia e dell’etnomusicologia.
Andrea Pennini e Gianpaolo Fassino si soffermeranno sulle due anime del politico canavesano che, come ha scritto lo storico Umberto Levra, mentre svolgeva la sua delicatissima missione alla corte di Napoleone III, non trascurava, però, la pubblicazione a puntate a Torino della prima versione ampliata delle Canzoni popolari del Piemonte. L’evento avverrà in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.
MARA MARTELLOTTA
Risalgono al Trecento ma, sotto l’aspetto scientifico, toccano tematiche di grande attualità. Nel complesso sono 32 le preziose miniature ingrandite che descrivono le proprietà medicinali di spezie e cibi – ma anche stagioni, eventi naturali e psichici che incidono non poco sulla salute dell’uomo – contenute nel “Tacuinum sanitatis: dalla Cura della Terra alla Salute del Corpo e dell’Anima”, esposte dal prossimo sabato 17 giugno (inaugurazione, ore 15) a sabato 1° luglio (da martedì a domenica, dalle 15,30 alle 18,30), presso il Chiostro del “Complesso Monumentale di San Francesco”, in via Santa Maria 10 (tel. 0171/634175), a Cuneo. Curatrice, insieme a Maurizio Tulliani, Elena Modena (fondatrice del trevigiano “Centro Studi Claviere” e docente all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia), la mostra, realizzata con il sostegno della “Provincia di Treviso”, è organizzata da “Maestro Società Cooperativa” di Cuneo e fa parte del calendario di appuntamenti del “Festival Modulazioni. Musica senza tempo” che porta la musica antica nei siti storici della città di Cuneo con una ricca proposta distribuita in quattro fine settimana a partire dal mese di giugno fino al prossimo ottobre. In occasione dell’inaugurazione, sabato prossimo, alle 17, “InUnum Ensemble” (fondato nel 2003 per la divulgazione del repertorio medievale, in particolare della produzione polifonica sacra dal Duecento al Quattrocento) proporrà il concerto “Laude iocunda / La Musica che sana”, in collaborazione con il “Museo Civico” di Cuneo e il “Centro Studi Claviere” di Vittorio Veneto (Tv). Gli ingressi agli eventi sono gratuiti, fino a esaurimento posti.

presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino. Dopo aver pubblicato decime di saggi, romanzi e aver preso parte a numerose scritture di scenografia, Roberto Saviano sceglie nuovamente il podcast per raccontare la realtà di chi ha deciso di lottare contro la mafia. Lo scrittore considera il podcast come un mezzo con cui “non si può essere scontati per conservare l’emozione e il tono, ma anche non semplificare troppo”. L’intento quello di ricreare la “magia del racconto narrato dinnanzi al fuoco”. Il podcast indaga l’odio che Falcone suscitò nei suoi colleghi e il forte isolamento a cui fu sottoposto. Gli episodi sono arricchiti dalle testimonianze inedite dei suoi uomini più vicini tra cui quelle di Antonio Vassallo, Giuseppe Costanza, Giuseppe Di lello, Leonardo Guarnotta, Leoluca Orlando , Giuseppe Ayala, Claudio Martelli e Pietro Grasso. Abbiamo intervistato Roberto Saviano per capire cosa ha rappresenta per lui narrare questa storia.
Bisogna