CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 302

Buddha10: al via i restauri in mostra

Tra il 5 e il 20 dicembre (esclusi i giorni festivi) il pubblico potrà eccezionalmente osservare e interagire con i restauratori del Centro di conservazione e restauro di Venaria Reale all’opera sulle statue buddhiste della mostra Buddha10

Dal 5 al 20 dicembre 2022

MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

In occasione dell’esposizione Buddha10 il Centro per la conservazione e il restauro dei beni culturali La Venaria Reale ha realizzato un complesso e profondo restauro delle opere in mostra, ripristinandole e riportandole a uno stato di conservazione tale da consentirne l’esposizione al pubblico.

Adesso l’attività prosegue live in mostra e, dal 5 dicembre, il pubblico potrà assistere dal vivo al delicato processo di restauro di una delle opere presenti nel percorso espositivo.

Per questo intervento è stato scelto uno dei due bodhisattva già oggetto di trattamenti conservativi che hanno contribuito alla comprensione della tecnica esecutiva e della sua storia – procedimento che ha anche permesso di confermare la datazione tardo ottocentesca per la decorazione pittorica del manufatto di provenienza cinese – e, in mostra, proseguirà il lavoro di pulitura mirata alla rimozione delle velature pittoriche più recenti, applicate, nell’ottica di armonizzare una superficie fortemente compromessa e disomogenea, considerate eccessivamente rispondenti ad un gusto tipicamente occidentale.

Per due settimane il pubblico che visiterà Buddha10 potrà assistere allo svolgersi del processo e dialogare con il restauratore, rivolgendogli domande e curiosità, in uno scambio immediato e privo di filtri assolutamente inedito, in linea con l’essenza stessa del progetto espositivo, che si conferma un dispositivo aperto e soggetto a continui cambiamenti.

Station 2 Station al Civico di Chivasso

STATION 2 STATION – Le Vie delle Arti è un viaggio fatto di eventi sia popolari che di avanguardia che si snoderanno fino a venerdì 23 dicembre 2022.

Promosso da Il Mutamento, Station 2 Station è realizzato da un ampio partenariato di professionisti delle arti e del sociale attivi nell’educativa territoriale, nell’animazione interculturale, nell’empowerment, e nel community building.

La rassegna prosegue giovedì 8 dicembre alle ore 21:00 presso il  Teatrino Civico di Chivasso con lo  spettacolo teatrale con Eliana Cantone, musiche dal vivo di Elisa Fighera.

 

“La favola di un’altra giovinezza” propone un intreccio tra letteratura, cinema e teatro a partire dal romanzo di Mircea Eliade e dall’omonimo film di Francis Ford Coppola.

La storia segue le esperienze della protagonista italo-rumena Maria Piarulli, figlia di immigrati italiani in Romania alla fine dell’Ottocento.
All’età di 65 anni Maria vien colpita da un fulmine che, anziché ucciderla, le dona una nuova possibilità, una seconda giovinezza.

Una favola insolita e paradossale, un viaggio in chiave ironica e onirica verso la ricerca di una seconda possibilità di vita, di un’altra giovinezza.
Spettacolo vincitore del bando Kilowatt Festival Visionari 2013.

 

Biglietto: 5 euro

Ufficio Stampa: 333 430 97 09

Al Colosseo Noemi, Zalone, Ranieri

Stagione 2022-2023

Mercoledì 7 dicembre ore 21
NOEMI
Live 2022 – In concerto
poltronissima € 55,00 | poltrona € 45,00 | galleria A € 35,00 | galleria B € 25,00
Emersa grazie a X Factor come una delle voci più belle ed emozionanti della musica italiana degli ultimi anni, Noemi è riuscita a cavalcare l’onda del successo grazie a una voce inconfondibile in grado di misurarsi con il pop, il soul, l’R&B e il blues. Sorridente, allegra, travolgente e a volte anche irriverente, la cantante si è imposta in pochi anni come una delle artiste più talentuose del nostro Paese. È di casa al Festival di Sanremo e ha fatto breccia nel cuore degli italiani anche come coach di The Voice Of Italy.
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Giovedì 8 e venerdì 9 dicembre ore 21
Lunedì 12 e martedì 13 dicembre ore 21
Giovedì 15 e venerdì 16 dicembre ore 21
CHECCO ZALONE
Amore + Iva
sold out
Checco Zalone, forte di una comicità pungente e fuori dagli schemi, arriva finalmente in teatro e arriva al Colosseo con il suo nuovo spettacolo dal titolo Amore + Iva, scritto con Sergio Maria Rubino e Antonio Iammarino. L’artista pugliese tornerà sul palco undici anni dopo il Resto Umile World Tour e dopo aver battuto tutti i record della storia del cinema italiano con uno spettacolo totalmente inedito in cui musica, racconti, imitazioni e parodie saranno accompagnati dall’inconfondibile ironia di uno degli artisti più caleidoscopici e amati dal pubblico italiano.
A questo link il comunicato stampa completo.
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Sabato 10 dicembre ore 21
MASSIMO RANIERI
Tour 2022
sold out
Archiviata l’infinita sequela di standing ovation con i suoi show da “Sogno”, Ranieri torna a stregare dal vivo migliaia di spettatori con un nuovo spettacolo, un altro straordinario viaggio tra canto, recitazione e danza, brani cult, sketch divertenti e racconti inediti, per catturare e stupire ancora il pubblico con le grandi melodie senza tempo, i suoi brani più celebri e l’incanto affabulatorio della sua magistrale interpretazione.
(E attenzione! per soddisfare tutte le richieste il concerto tornerà al Teatro Colosseo il 15 marzo 2023!)

Massimo Ranieri ph Angelo Tortorella
Tutte le informazioni sul sito www.teatrocolosseo.it e sui profili social del Teatro.

“Nessuno può dirti che c’è solo una canzone degna di essere cantata“

Music Tales, la rubrica musicale 

Nessuno può dirti

che c’è solo una canzone degna di essere cantata

potrebbero cercare di dartela a bere

perché vedere una persona come te

li mette in difficoltà”

Ma devi creare la tua musica

cantare la tua canzone speciale

creare la tua musica anche se nessun altro

canta con te.”

Mama Cass è il simbolo della summer of love: vivi liberamente, suona liberamente, ama liberamente.un’etica positiva, solare che la presenza di ideali degli anni sessanta e lo stile di vita della California degli hippy.

Lei è la voce dei Mamas & Papas (Cass Elliot) nata a Baltimora (con il nome di Ellen Naomi n.d.r.) attraversa la storia del rock americano, segnando con la sua voce la sua imponente presenza scenica il decennio d’oro della musica, e finisce la sua vita nel 1974, proprio quando aveva deciso di non essere più se stessa.

La sua carriera inizia quindi nei primi anni 60 nella scena folk del Greenwich Village di New York.

Mama lavora al guardaroba del club the showplace ed intanto recita nel Musical “the Music Man”.

Canta anche contemporaneamente in un gruppo folk chiamato the Triumvirate.

Nel 1963 questo gruppo cambia nome (ne fanno parte anche Tim Rose e James Hendrix) esordiscono con una reinterpretazione di una famosa poesia per bambini intitolata “wynken, blynken, and Nod”.

Per un anno intero restano sulla cresta dell’onda registrano due album e anche alcuni spot commerciali sperimentando un suono definito pop folk.

Nel 1964 però Tim lascia la

band e da questa scissione nascono i Mamas & Papas ed i Lovin’ Spoonful.

Ellen comincia quindi a cantare in locali jazz.

Un giorno uno dei componenti convince John Philips, nome importante della discografia di quegli anni, ad andarla a sentire.

La sua voce lo incanta e partono tutti insieme per un viaggio ai Caraibi nelle isole Vergini e dopo alcune settimane di sperimentazione con acidi e melodie vocali, settimane in cui si finiscono tutti i soldi, decidono di intraprendere il viaggio verso la terra promessa del rock: la California.

E’ il 1965 e quando arrivano a Los Angeles in cerca di un’audizione, hanno composto una canzone a voi tutti nota che si intitola: “California Dreamin’ ”.

Quello è il pezzo che definisce un’epoca; esce nel novembre del 1965 e all’inizio non ha molto successo, finché una radio di Boston comincia a passarlo senza sosta.

La struttura melodica del pezzo è la descrizione di questa passeggiata in una giornata d’inverno sognando il sole della California, entrano nell’immaginario collettivo di un’intera generazione fino a far arrivare il brano al numero quattro della classifica americana ;

nel 1966 la grande scalata per questo gruppo che si insinua nelle orecchie di mezzo mondo. Ma la guerra in Vietnam sta spegnendo i sogni degli hippy, la Summer of Love è finita e anche i Mamas sono divisi da litigi e tradimenti e dalla troppa libertà nel sesso e nelle droghe.

La musica diventa solo ed esclusivamente più un impegno contrattuale fino a dissolvere il gruppo.


Lei esordisce come solista nel 1968 con il disco “dream a Little Dream” (che amo) seguito da altri singoli portati a termine molto faticosamente per mantenere fede al contratto stipulato con la Dunhill Records.

Faticoso il lavoro senza riscuotere successo quindi Cass vuole liberarsi del suo nome non vuole più essere la voce simbolo degli hippy.

Ellen nata il 16 aprile del 1967 firma un nuovo contratto con la RCA e pubblica altri due album ma ancora una volta il successo non arriva.

La sua carriera svolterà soltanto dopo aver conosciuto il manager di Peter Sellers, Allan Carr.

Quest’ultimo la riporta in un teatro, spingendola nel mondo del cabaret con uno show dedicato interamente a lei che debutta il 9 febbraio del 1973 e trionfa a Las Vegas.

Qui la sua voce torna brillare la trasformazione sembra completa. Nel luglio del 1974 vola a Londra per alcuni concerti Sold Out.

Alloggia nell’appartamento di un amico al numero 9 di Curzon Place
nella zona di Mayfair.

Il 28 luglio telefona alla sua amica Michelle Philips in lacrime, per raccontarle dell’accoglienza trionfale ricevuta, degli applausi del pubblico dell’emozione di sentirsi ancora una grande artista… Il giorno dopo viene ritrovata morta all’età di 32 anni.

La causa ufficiale è un infarto causato dall’obesità e da problemi cardiaci. Nel suo sangue non ci sono tracce di alcol o di stupefacenti era assolutamente pulita e pronta a ripartire ma il grande cuore della madre natura degli hippy non regge più.

Si spegne così, nel sonno, una voce simbolo degli anni 60.

Di fronte ad un insuccesso non ci si deve disperare, perché accade spesso che dai peggiori fallimenti nascono le più belle vittorie.”

Oggi vi propongo una rivisitazione di “Make your own kind of music”

reinterpretato da Paloma Faith. Fatemi sapere la vostra!


CHIARA DE CARLO

https://www.youtube.com/watch?v=PLaMYeMD9V4&ab_channel=MarkSummersCasting

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!
 
Immagine incorporata

 

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Virginia Feito “Mrs March. La moglie dello scrittore” -HarperCollins- euro 19,00
La Mrs. March del titolo è la moglie di uno scrittore di successo che ha appena pubblicato un romanzo di cui tutti parlano, e lei sta organizzando un party per festeggiare l’evento. Siamo in un appartamento dell’Upper East Side di Manhattan. Le vetrine delle librerie sono tutte dedicato al nuovo libro che sta vertiginosamente scalando le classifiche.
Mrs. March incarna la tipica mogliettina devota al genio con cui ha l’onore di condividere la vita, fiera del suo successo, e piacevolmente cullata dal rassicurante tran tran altoborghese. Non ha ancora avuto il tempo di leggere il best seller ed è da questa mancanza che scatta un travolgente noir psicologico. Perché per puro caso viene a sapere che tutti pensano che la protagonista del libro di Charles sia lei. Onore o disgrazia?
Forse più la seconda, dal momento che scopre che il personaggio tragi-comico è Johanna, una prostituta che non attrae più nessuno. Gran bella botta per una donna che inaspettatamente si scopre incerta e insicura, dubbiosa, laddove prima aveva la strada lastricata da comode pseudo certezze.
Da quel momento la sua vita svolta completamente e lei si ritrova dilaniata da dubbi, sospetti: nulla sarà più come prima. Ed è con occhi totalmente diversi che affronta il quotidiano.
Spia il marito e si chiede chi sia davvero, muta il suo modo di rapportarsi al figlio, alla colf e al suo lussuoso appartamento in uno dei palazzi più lussuosi della Big Apple.
Tutta la sua vita si scardina. Quando poi scopre tra i documenti di George i ritagli di giornale relativi al ritrovamento del cadavere di una ragazza scomparsa nel paese dove George è spesso ospite del suo editore, sospettare proprio il marito è un attimo…. E forse anche una sorta di vendetta. Mrs. March inizia una indagine tutta sua, ma anche un nuovo bilancio della sua vita.

 

Charmaine Wilkerson “Dolce nero” -Frassinelli- euro 18,90

E’ il romanzo di esordio della giovane scrittrice americana, ma di origini caraibiche, che ha vissuto in Giamaica e da 10 anni si è trasferita a Roma. Il libro ha subito ottenuto un enorme successo e ispirerà una serie tv prodotta da Oprah Winfrey.
Dolce amaro è il tono che caratterizza questa storia che parla di rapporti familiari difficili, di un segreto come lascito testamentario, e del “black cake”, un dolce tipico dei Caraibi.
Siamo in California nel 2018, Eleanor -originaria di un’isola caraibica- prima di morire ha lasciato un lungo messaggio vocale che l’avvocato di fiducia deve fare ascoltare ai figli con i quali il legame si era sfilacciato da tempo.
Soprattutto quello con la figlia Benny che, dopo un’accesa lite, se ne era andata, trasformando un diverbio in guerra fredda. 6 anni prima non era tornata neanche per il funerale del padre, mentre la madre e il fratello Benny l’avevano inutilmente attesa davanti alla bara.
Byron, invece, era rimasto accanto ai genitori, ed ora a 45 si ritrova orfano e parecchio arrabbiato. Da anni è in rotta con la sorella, che però questa volta si presenta per conoscere le ultime volontà materne.
Senza spoilerare troppo… posso anticiparvi che il messaggio vocale di Eleanor spalanca la porta su un passato lontano. Su un segreto di quelli che scombussolano la vita di chi resta e scopre che la sua famiglia era tutt’altra cosa da quella che conosceva.
Fondamentalmente è un romanzo di spessore e delicato.
Mette a nudo i legami affettivi che tengono insieme una famiglia -rancori compresi- e c’è anche la scoperta inaspettata che, a volte, una verità spinosa viene taciuta per amore e senso di protezione verso chi amiamo.

William Faulkner “Bandiere nella polvere” -La nave di Teseo- euro 22,00
Faulkner è uno dei nomi sacri della letteratura mondiale. Nato a New Albany, nel Mississippi, nel 1897, e morto 64enne nel 1962, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1949. Fu anche sceneggiatore, poeta e drammaturgo, autore di molti romanzi, tra i più famosi: “L’urlo e il furore” (1929), “Mentre morivo” (1930), “Luce d’agosto” (1932) e “Assalonne, Assalonne” (1936).
Negli ultimi anni della sua vita visse a Hollywood e scrisse le sceneggiature di alcuni film di successo.

Ora torna in libreria in un’edizione in versione integrale e nuovamente tradotto, grazie all’attenzione della casa editrice “La nave di Teseo”, alla quale va il merito di riaccendere i riflettori sullo scrittore che seppe cantare l’America del profondo sud, degli anni della depressione, attraverso un imponente affresco familiare.
Finì di scriverlo nel 1928 e se lo vide rifiutare da ben 12 editori. Lo rimaneggiò, e ne tagliò le parti più indigeste, riuscendo così a farlo pubblicare nel 29 con il titolo “Sartoris” (invece di “Flags in the dust”).

E’ un romanzo corale, epico, intriso di una prosa a volte involuta e biblica; l’inizio della sua fervida attività e di una carriera che ha lasciato il segno nella letteratura a livello planetario.
La storia è ambientata nell’immaginaria contea di Yoknapatawpha che si ispira a quella di Lafayette da cui proviene Faulkner, ed è il racconto di una dannazione; quella del protagonista e della sua famiglia, del Sud con i suoi mille problemi.

Al centro ci sono i Sartoris, ricchi proprietari terrieri il cui capostipite, colonnello John, aveva combattuto nella guerra civile contro i nordisti; considerato un eroe, aveva costruito anche la ferrovia locale. Ma lui non c’è più e i tempi sono cambiati.
Ora l’ultimo dei Sartoris, Bayard Jr. ha 26 anni: è bello e dannato, dilaniato dal senso di colpa per essere tornato dalla guerra in Europa sopravvivendo al fratello gemello John, precipitato con il suo aereo da combattimento.
E’ alle prese con una vita che non gli corrisponde, sempre in bilico tra disperazione, alcol, velocità pericolosa –che sia su 4 ruote o in groppa a un cavallo lanciato al galoppo sfrenato. E’ avviluppato nella maledizione della sua stirpe, pericolosamente attratta dal rischio e sempre pronta a sfiorare la morte.
Gli fanno da corollario altri personaggi memorabili, tra i quali: la moglie Narcissa Benbow e il fratello Horace, l’arzilla zia Jenny, il contabile di fiducia Byron.

Bianca Pitzorno “Donna con il libro. Autoritratto delle mie letture” -Salani- euro 16,00
In queste tenere e colte pagine, la scrittrice 80enne -autrice televisiva e traduttrice- compone un memoir che la riporta bambina; alle prime letture, poi via via lungo il percorso della sua esistenza.
E’ un inno alla bellezza dei libri, l’entusiasmo per ogni nuova copertina che cela avventure, vite altrui, narrazioni che aiutano a crescere e a formarsi un’idea del mondo e della vita. I libri come potente antidoto alla solitudine, medicina per lo sconforto e le delusioni, possibilità di viaggiare ovunque restando in poltrona, ma scoprendo angoli di mondo, civiltà e culture che magari non raggiungeremo mai di persona.
Il libro è una dichiarazione di amore assoluto della scrittrice verso i libri che ha amato, ma anche verso quelli meno entusiasmanti, la cui lettura ha fatto comunque parte della sua vita. I volumi hanno occupato un posto di rilievo fin da quando –bambina precoce- li ha scoperti, ha preso il primo in mano e di lì è sbocciata una passione che l’ha accompagnata fino ad oggi. Nella sua carrellata si mescolano felicemente ricordi, momenti di vita familiare e un bel tratto di storia italiana.
Da Salgari a Mann, lungo le collane storiche come quella dei classici della “BUR”, attraverso le letture più amate e l’abbandonarsi alle pagine di nomi tutelati della caratura di Steinbeck, Henry James, le sorelle Bronte e tantissimi altri. Un libro da prendere anche come spunto per colmare lacune che ancora abbiamo.

 

Marco Varvello “Londra anni venti” -Bompiani- euro 17,00
Giallo, love story, riflessione sugli avvenimenti dell’ultimo decennio, dalla Brexit alla pandemia di Covid: questi sono gli ingredienti principale del romanzo del corrispondente da Londra per la Rai, volto noto e tra i giornalisti più esperti della “perfida Albione”.
Protagonisti sono George e Allegra, diversissimi tra loro, provenienti da ambienti e mondi distanti; eppure si amano, incuranti del giudizio altrui. Sfondo di questa love story sono gli anni venti del 2000, un paese in travaglio e profondi cambiamenti.
George, figlio di nordirlandesi immigrati a Londra, ex taxista, ora è autista di Tir e una notte viene minacciato nel porto di Belfast. Nonostante sia un uomo tutto d’un pezzo, conservatore e fautore della Brexit, finisce suo malgrado coinvolto nel rapimento di un funzionario della dogana da parte di una cellula di terroristi irlandesi.
Allegra ha un background del tutto diverso; ottime scuole e conoscenze altolocate, è una giornalista rampante del “Sunday Times”, autrice di inchieste di spessore e attenta alle mosse dei politici schierati a favore della Brexit.
Due entità tanto differenti, entrambi arrabbiati e irrisolti, si buttano l’uno nelle braccia dell’altra e vivono la loro passione nel chiuso del lockdown, una sorta di rifugio dal mondo che fuori preme con i suoi mille problemi.

Ma visto che questi non sono tempi placidi e normali, prima o poi George e Allegra dovranno fare i conti con la realtà esterna al loro nido d’amore. Scenario della storia è una Gran Bretagna sempre più chiusa in se stessa, che ha staccato gli ormeggi con il continente, ha scelto di uscire dall’Unione Europea, e lo strappo è tutt’altro che indolore.

 

Il nuovo libro di Massimo Salvadori al Polo del ‘900

DA UN SECOLO ALL’ALTRO

Lunedì 5 dicembre alle 18 nella sala900 del Polo del ‘900 si presenterà il nuovo libro di Massimo Salvadori, “DA UN SECOLO ALL’ALTRO. Profilo storico del mondo contemporaneo 1980-2022” Donzelli Editore. Con l’autore parteciperanno Francesco Tuccari e Pier Paolo Portinaro.

 

Massimo L. Salvadori, studioso delle dottrine politiche, professore emerito dell’Università di Torino, si fa storico del proprio tempo. Dal governo di Margaret Thatcher in Gran Bretagna e dalla presidenza di Ronald Reagan negli Stati Uniti arriva ai nostri giorni attraverso il crollo dell’Unione Sovietica e del suo impero. Quarant’anni di vicende che hanno cambiato la storia del mondo fra le accelerate trasformazioni provocate sia dagli straordinari progressi scientifici e tecnologici, sia dalla globalizzazione dell’economia. Un grande libro di scenario per comprendere come le vicende geopolitiche degli ultimi quarant’anni abbiano condotto a una nuova recrudescenza dello scontro tra due blocchi, e come l’Europa abbia in larga parte mancato la sua funzione storica di unione e di pace.

Stampe del Maestro Gribaudo in dono al chierese “Cottolengo Hospice”

Nell’occasione, presentazione del nuovo libro dedicato al grande artista, editore e grafico torinese

Lunedì 5 dicembre, ore 17,30

Chieri (Torino)

Ben 50 stampe di Ezio Gribaudo (Torino, 1929 – 2022), fra i massimi intellettuali vissuti a cavallo fra il secolo scorso e i primi anni del Terzo Millennio, grande Maestro d’arte, geniale editore, collezionista e brillante operatore culturale (nonché presidente onorario dell’“Accademia Albertina”, dopo averla presieduta dal 2003 al 2005) saranno donate il prossimo lunedì 5 dicembre (ore 17,30) al “Cottolengo Hospice” di via Balbo 16, a Chieri. Donate dall’“Archivio Gribaudo” e dalla famiglia dell’artista (da sempre vicina alla “Piccola Casa della Divina Provvidenza” e alla sua attività a servizio dei poveri e degli ammalati), le stampe andranno ad abbellire ulteriormente gli spazi dell’ “Hospice” chierese, inaugurato lo scorso settembre. L’affettuoso e lodevole gesto nasce in primis dalla figlia del Maestro, Paola Gribaudo, la “Signora dei libri” e – sulle orme paterne – presidente dell’“Accademia Albertina” dal 2019 (carica riconfermatale nel marzo scorso per un nuovo triennio) e presidente dell’“Archivio Gribaudo”.

“L’amministrazione comunale – sottolinea l’assessore chierese alla Cultura, Antonella Giordanoha voluto completare il generoso gesto della famiglia e dell’ ‘Archivio Gribaudo’ e celebrare l’affetto della Città di Chieri verso l’Artista e la sua opera, acquistando 50 cornici per le stampe donate. Dono che ci emoziona profondamente, perché i chieresi sono molto legati a San Giuseppe Benedetto Cottolengo, che qui si spense, il 30 aprile del 1842, dopo essersi infettato di tifo curando i malati durante l’epidemia. L’ ‘Hospice’ è un ‘segno di vita’ per la nostra città  e questa magnifica donazione lo conferma”.

Il 15 marzo scorso Ezio Gribaudo era presente all’inaugurazione della mostra “Un grande Abbraccio al Mondo”, ospitata all’“Imbiancheria del Vajro” di Chieri, nell’ambito del progetto “RestART!”, collegandosi con un’ installazione site specific dei suoi celebri “mappamondi” all’opera aperta condivisa “L’Arte Moltiplica l’Arte” e donando poi un mappamondo alla collezione civica “Trame d’autore”. Si è trattata di una delle sue ultime uscite pubbliche: pochi mesi dopo, il 18 luglio 2022, il Maestro si spegneva infatti, all’età di 93 anni. Ezio Gribaudo ha sempre nutrito un feeling  speciale (sicuramente ricambiato) con la Città di Chieri, dove nel 1967 ha ricevuto, fra l’altro, il Premio “Navetta d’oro” e dove successivamente ha collaborato a molti progetti sul territorio, tra i quali lo storico festival “I Giovani per i Giovani”.

In occasione della donazione, sempre lunedì 5 dicembre, sarà presentato il libro “Ezio Gribaudo. La Bellezza ci salverà” (Skira, 2022) di Silvana Nota e Adriano Olivieri, un aggiornamento a partire dal 2009 della monografia che delinea il percorso straordinario del Maestro torinese approdato “all’età dell’oro con instancabile spirito sperimentale e di avanguardia”.

g. m.

Nelle foto:

–       Ezio Gribaudo: “Mappamondi” e stampe

Rock Jazz e dintorni: Umberto Tozzi e il Sunshine Gospel Choir

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al teatro Colosseo Umberto Tozzi presenta “Gloria Forever”, il tour che porta in giro per l’Italia.

Martedì. Allo Ziggy si esibisce Gianluca De Robertis. Ad Asti recital di Claudio Baglioni al teatro Alfieri mentre sempre ad Asti, il maestro del fingerpicking Luca Stricagnoli suona al Diavolo Rosso.

Mercoledì. Al Circolo della Musica di Rivoli suonano i Gazebo Penguins. Alle OGR raduno annuale degli “Amici di Piero” per 2 giorni con Casino Royale, Subsonica, Fratelli di Soledad, Statuto e Bianco. Il Sunshine Gospel Choir si esibisce per 2 sere consecutive al Concordia di Venaria. Allo Ziggy sono di scena i Rome. Al Teatro Colosseo canta Noemi.

Giovedì. Al Dash suona il quartetto di Max Gallo e Andrea Scagliarini. Al Blah Blah si esibiscono i The Monsters. Alle OGR secondo data per “Gli amici di Piero”con, Punkrears, Willie Peyote, Bandakadabra, Marlene Kuntz, Loschi Dezi, Ensi e Bluebeaters.

Venerdì. Al Jazz Club si esibiscono i 3Chic. Al Bunker rap con i Zyrtck e Spender. Al Magazzino sul Po sono di scena gli Underbar. Al Blah Blah sono di scena 3+Dead.

Sabato.  Al Peocio di Trofarello suonano i Reb Beach. Al Teatro Colosseo recital di Massimo Ranieri. Allo Ziggy  si esibisce il duo Spacca il Silenzio. Al cinema Massimo sonorizzazione di Stefano Pilia, Adrian Utley e Paolo Spaccamonti del film “ L’uomo con la macchina da presa” di Dziga Vertov. Al Folk Club concerto del chitarrista Pierre Bensusan.

Domenica. Al Garybaldi di Settimo suona l’arpista Cecilia con Jefferson Hamer e Alex Gariazzo. All’Hiroshima Mon Amour reggae con Alboriose.

Pier Luigi Fuggetta

Festival del Classico: quattro giorni sold out di riflessione sul lavoro, tra la classicità e la vita contemporanea

Tutto esaurito al festival ideato dalla Fondazione Circolo dei lettori e presieduto da Luciano Canfora

 

Sui social media del Circolo dei lettori, i contenuti audio e video del festival, che torna a Torino dal 30 novembre al 3 dicembre 2023

 

Torino, 4 dicembre 2022. Mani che stringono penne e aprono quaderni, appunti che riempiono fogli, voci che si fanno ascoltare, occhi attenti. Il Festival del Classico, V edizione della rassegna presieduta da Luciano Canfora e curata da Ugo Cardinale, si conclude dopo quattro giorni di riflessione sul tema universale del lavoro. Quattro giorni di incontri e appuntamenti sold out, tutti esauriti, tra il Circolo dei lettori, il Polo del 900′, il MU-CH Museo della Chimica, le OGR Torino, l’Auditorium Aldo Moro dell’Università di Torino, il Liceo Classico Massimo d’Azeglio, l’Accademia delle Scienze e luoghi vari. Un pubblico più ampio che mai, con moltissimi giovani, liceali venuti da lontano come l’intera classe arrivata da Palermo, e i ragazzi impegnati nel torneo di disputa classica, accanto alle altre generazioni, quel fedele pubblico di ascoltatori e amanti del pensiero antico, insieme per una riflessione complessiva sul presente, intorno al tema del Lavoro come condanna, diritto, utopia. Il Festival del Classico, progetto della Fondazione Circolo dei lettori, torna nel 2023, da giovedì 30 novembre a domenica 3 dicembre.

 

Tante e tanti gli ospiti della V edizione del Festival del Classico: l’attrice  Anna Bonaiuto ha letto testi sull’utopia del non lavoro, Ascanio Celestini ha recitato testi classici contemporanei sul lavoro in fabbrica, mentre al nuovo museo della chimica MU-CH di Settimo Torinese, Gian Luigi Beccaria ha tenuto una lezione sui mestieri dei Primo Levi. Il sociologo del lavoroDaniel Mercure ha dialogato in collegamento dal Canada con il filosofo Giuseppe Cambiano, il direttore del quotidiano Domani Stefano Feltri e con il giornalista Ferdinando Cotugno e con la sociologa Lucilla Moliterno mentre la reporter Francesca Mannocchi ha discusso di immigrazioni e umanità errante dall’antichità a oggi insieme a Luciano Canfora e al direttore di YouTrend Lorenzo Pregliasco. Lo storico Aldo Schiavone ha dibattuto sul futuro del lavoro insieme all’economista Stefano Zamagni e alla giornalista del Financial Times Silvia Sciorilli Borrelli; la giurista e storica del dirittoEva Cantarella ha raccontato la rappresentazione del lavoro sullo scudo di Achille; della Magna Grecia e intorno alle città che non finiscono di rivelare frammenti della loro vita, Paestum, Ercolano, Pompei, hanno discusso Tiziana d’Angelo, Francesco Sirano e Gabriel Zuchtriegel, direttrice e direttori dei tre parchi archeologici; il filosofo Massimo Cacciari ha ragionato sul tema del lavoro a partire dal mito di Prometeo, mentre di sciopero e diritti dei lavoratori nell’Antico Egitto hanno discusso il direttore del Museo Egizio Christian Greco e Luciano Canfora, con Francesco Sirano; del mito di Eva e Pandora, la fine dell’età dell’oro e il lavoro come condanna discutono il direttore della Fondazione Circolo dei lettori Elena Loewenthal con il grecista Giorgio Ieranò e Alberto Sinigaglia, Presidente del Polo del ‘900.   Si è concluso parlando di lavoro dall’antichità alla Costituzione con i giuristi Gustavo Zagrebelsky, Laura Pepe, Oliviero Dilibertoe il professor Massimo Cuono.

 

Le scuole sono al centro del progetto: coinvolti istituti superiori torinesi e di altre città italiane quali Roma, Salerno e Palermo, degli istituti italiani all’estero di Zurigo, Mosca, Losanna, Tunisi, Barcellona, Madrid, Cairo, Belgrado, Buenos Aires, contattati attraverso il Ministero degli Affari Esteri, all’intervento di divulgazione e alla partecipazione dei dipartimenti dell’ateneo partner del festival, Università degli Studi di Torino. Il Torneo di disputa classica, sfida dialettica tra studenti e studentesse dei licei del Piemonte, ha visto quattro squadre impegnate in una competizione oratoria a partire da temi assegnati e con l’obiettivo di convincere i giudici della validità delle proprie ragioni su temi antichi ancora attuali. Hanno vinto i Dissoi Logoi, squadra del Liceo Vittorio Alfieri di Torino, dopo una finale in cui il tema di contesa con i Fenicidel Liceo Massimo D’Azeglio Cavour di Torino è stato “lavoro tradizionale” contro “lavoro innovativo”. Prima edizione del contest Leggilo e raccontalo, ideato sul modello dei Ted Talke realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, il Polo del ‘900, il Liceo Classico D’Azeglio e la Scuola Holden. Gli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori del Piemonte e della Valle d’Aosta sono stati invitati a leggere e poi presentare un testo di narrativa dedicato al mondo del lavoro, tema conduttore del festival. In finale i ragazzi e le ragazze hanno raccontato Spatriati di Mario Desiati, Amianto- una storia operaia di Alberto Prunetti, Il mondo deve sapere di Michela Murgia, Mi chiamo Roberta di Aldo Nove e 108 metri di Alberto Prunetti. Ha vinto la squadra del Liceo Carlo Botta di Ivrea, secondo e terzo posto per due classi del Liceo Cavour di Torino.

 

I contenuti del Festival del Classico sono disponibili sui social media della Fondazione Circolo dei lettori: i podcast  su Soundcloud, alcuni incontri in audio-video su You Tube, oltre i reel video con alcuni dei protagonisti del festival su Instagram e il live twitting su Twitter.

 

Diventare scrittori in tre minuti! Si può con “Crea Incipit

Una gara di scrittura, al “Circolo dei Lettori” di Torino, per aspiranti scrittori

Lunedì 5 dicembre, ore 20

C’è chi ci ha messo una vita per riuscire a pubblicare un libro! Ora possono bastare tre minuti! E non è uno scherzo. La cosa è assolutamente seria. E possibile. E lodevole. Come? Aderendo all’iniziativa “Crea Incipit”, rivolta ad aspiranti scrittori ed ospitata al “Circolo dei Lettori” di Torino. L’appuntamento è per lunedì 5 dicembre (ore 20), al “Circolo” di via Bogino 9, ed è una vera e propria gara di scrittura.  Partendo dalle parole chiave indicate dalla giuria, i concorrenti dovranno ideare un “incipit” in tre minuti, leggerlo ad alta voce in sessanta secondi per poi essere giudicati dal pubblico presente in sala. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, esordienti e non, di tutte le nazionalità. La vincitrice o il vincitore si aggiudicherà un buono spesa in libri del valore di 100 euro. Tutti i concorrenti potranno inoltre partecipare a una delle tappe di “Incipit Offresi”, il primo “talent letterario itinerante” dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla “Fondazione ECM-Biblioteca Civica Multimediale Settimo Torinese”, in sinergia con “Regione Piemonte”. “Incipit Offresi” è un vero e proprio talent della scrittura, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro.

Fino ad oggi sono stati decretati sette vincitori, uno per ogni edizione e sono stati pubblicati circa 60 libri dagli editori aderenti all’iniziativa, a dimostrazione che gli scrittori hanno speranza di vedere pubblicato il proprio libro indipendentemente dall’esito della gara. “Incipit Offresi” è un’occasione innovativa per diventare scrittori e promuovere la lettura e la scrittura, una scommessa basata su poche righe, un investimento sulle potenzialità dell’autore. Il “Premio Incipit”e il “campionato” sono dedicati a Eugenio Pintore, per la passione e la professionalità con cui ha fatto nascere e curato “Incipit Offresi”.

Laureato in lettere a Torino nel 1985, Eugenio Pintore (Bonarva – SS, 1956 – Gassino, 2019), nel 1983 prese servizio alla “Biblioteca” di Settimo Torinese, diventandone direttore nel 1993. Dal 2003 divenne dirigente della “Regione Piemonte”, con l’incarico di riorganizzare la rete dei sistemi bibliotecari, cui afferivano circa cinquecento biblioteche di ente locale, e di dare avvio al “Sistema bibliotecario area metropolitana di Torino (SBAM)”, che vedeva la partecipazione di circa settanta comuni della prima e della seconda cintura torinese. Nel 2008 assunse l’incarico di dirigente del “Settore regionale Biblioteche, archivi e istituti culturali”, lavorando scrupolosamente per la promozione del libro e della lettura, attraverso lo sviluppo di “Fiere del libro”, “Festival” e “Premi letterari”. Suo il progetto “Nati per leggere”, con più di quattrocento comuni piemontesi aderenti e la partecipazione al “Salone internazionale del libro” di Torino, con il progetto “Lingua madre” e gli spazi dedicati agli editori piemontesi. A lui si deve anche l’attuazione della “legge per la piccola editoria piemontese”, per favorire la promozione e la diffusione delle opere degli editori locali anche attraverso il sostegno alle traduzioni e la loro partecipazione alle principali fiere nazionali e internazionali.

g. m.