CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 268

Tra Irving Azoff e le sbandate

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60

Ma questi del garage rock americano di metà anni Sessanta… come se la cavavano al volante?

Gli aneddoti sono svariati e coloriti e possiamo davvero affermare che gli incidenti non erano poi così rari e le “escursioni fuori pista” e fuori carreggiata tra i campi di grano e mais abbondavano. Sotto questo aspetto si distinguevano anche i membri della band “The Shades of Blue”, che a quanto pare avevano un rapporto a dir poco “conflittuale” con volanti e veicoli a motore. Formatisi nell’area tra Danville e Urbana (Champaign) nell’Illinois nel 1966, vedevano la presenza di Tim Frazier (V, b), Chuck Holmstead (V, chit, tr), Cloyd Shank (V, chit), Mike Supp [e poi Bill Cunningham] (V, org), Rick Miller [e Danny Odum] (V, batt). La quantità di gigs ed esibizioni era piuttosto folta e non mancavano le date in agenda, sia in Illinois che in Indiana, anche grazie all’attività e ai già numerosi agganci del manager, nientemeno che Irving Azoff, ancor oggi grande “boss” del management musicale americano. “The Shades of Blue” erano sostanzialmente in monopolio sui teen clubs delle aree tra Champaign, Danville, Mattoon, Paris, fino a Decatur ad ovest, ad est e oltre fino a Lafayette in Indiana. I buoni agganci “strategici” consentivano anche di operare come “side band” a nomi come Cryan’ Shames, Archie Bell and The Drells, Shadows of Knight, The One-Eyed Jacks. Ed era nel corso del viavai tra date e comparsate che chi guidava l’auto o il van a volte ci vedeva quasi doppio… e tra alcool e sonno si finiva per compiere memorabili escursioni fuori strada tra i campi. Il sound della compagine (influenzato da Byrds, Beatles e Turtles) piaceva molto nel giro dei college, tanto che ben presto Frazier e compagni diventarono “campus band” all’Illinois State University. Le radio erano particolarmente benevole nella programmazione e nei palinsesti, basti pensare al rapporto quasi fraterno con Larry Lujack di WLS Radio di Chicago (ora di Cumulus Media).

Manco a dirlo… “The Shades of Blue” parteciparono e vinsero all’Eastern Illinois Fair Battle of the Bands, dove a dire il vero il manager Azoff si era adoperato a farsi “amici” i giudici del concorso; in occasione dell’esibizione il batterista Miller cadde addirittura dalla pedana, dando un schienata micidiale sul retro del palco, ma stoicamente ritornò al suo posto nel giubilo generale. L’effetto della vittoria alla “Battle of the Bands” si concretizzò non tanto in termini di programmazione, quanto piuttosto in occasioni di registrazione in studio (come succedeva quasi regolarmente per i vincitori). Ne derivarono due 45 giri incisi nel lasso di tempo di 2/3 anni: il primo “Not The Way Love Should Be” [Frazier – Shank] (836R-1030; side B: “You Must Believe Me” [C. Mayfield]), il secondo “The Time Of My Life” [Frazier] (600; side B: “Turn Turn Turn”), entrambi con etichetta autoprodotta Shades Records; come nota di colore… al ritorno dalle registrazioni di questo secondo 45 giri, altro colpo di sonno improvviso e nuova “escursione fuori strada”. La programmazione radiofonica accolse con favore entrambe le incisioni e la band fece capolino anche in TV sul canale WCIA di Champaign. A differenza di altri gruppi lo scioglimento non avvenne in modo improvviso o in relazione ad eventi esterni, ma semplicemente i vari componenti si allontanarono dall’area geografica originaria, per trasferirsi chi in Florida, chi in Indiana, entro il 1972.

Gian Marchisio

“La Bella e la Voce” conquista Vietri sul Mare

Sono aperte le iscrizioni per prendere parte alla Finale Nazionale di “La Bella e la Voce 2023”, l’evento che per primo in assoluto ha unito un concorso di Bellezza (La Bella) a un concorso per
cantanti e cantautori (La Voce). Per il quinto anno
grazie alla disponibilità del sindaco, dott.
Giovanni De Simone, la località sede della finale
sarà la splendida Vietri sul Mare, perla della costiera
amalfitana. Molte le ragazze che grazie all’evento hanno potuto fare i loro passi nel mondo del
cinema e della televisione, mentre in riferimento
ai cantanti ben 3 sono approdati al Festival
di Sanremo Giovani e altri alle finali di The Voice of Italy e All Together Now. Nell’edizione 2023 avremo con noi Danila Satragno, titolare del Vocal Care e
vocal coach di Damiano (Maneskin), Jovanotti, Rosa Chemical, Giusy Ferreri, Arisa, Giuliano Sangiorgi.
Quindi Matteo Buzzanca, produttore
discografico e autore che ha nel palmares artisti della levatura di Eros Ramazzotti, Malika Ayane, Max Gazzè, Luca Carboni, Marco Mengoni, Francesca Michielin, Arisa, Ermal Meta. Cristian Gallana, uno dei più formidabili manager per emergenti sarà dei nostri. Ospite d’onore la cantautrice NAMIDA, reduce da una serie di concerti in tutta Italia e chiamata più volte ad aprire i concerti dei big della musica leggera. Nell’occasione la cantante presenterà il suo ultimo lavoro: CRISTALLI La conduzione della serata finale è affidata a LE DONATELLA, celebri per la partecipazione a trasmissioni come L’Isola dei Famosi e il Grande Fratello Vip. Regia di Luigi Casavola.
“La Bella 2022”, Rosa Celardo, sarà la madrina della serata. Un grazie speciale per la collaborazione va ad Antonio Amoroso. Per info sulle finalità e la
partecipazione scrivere a
genialspace49@gmail.com
MARINA DI VIETRI SUL MARE sabato 26 agosto

“La cura” di Battiato diventa un album illustrato

A firma di Sonia Maria Luce Possentini, verrà presentato nel suggestivo Giardino di “Casa Lajolo” a Piossasco

Domenica 16 luglio, ore 18

Piossasco (Torino)

Suggestioni mistiche e filosofiche (“Percorreremo assieme le vie che portano all’essenza”). Suggestioni esotiche (“Vagavo per i campi del Tennessee/ come vi ero arrivato chissà”). Suggestioni oniriche (“Più veloci di aquile i miei sogni/ attraversano il mare”). C’è, in compendio, tutto il modo di fare e concepire musica e testi narrativi, come strumenti terreni in grado di far volare su sù sogni poesia memoria ed emozioni, in quello che può indubbiamente considerarsi il capolavoro musicale di Franco (al secolo FrancescoBattiato, nato a Ionia (oggi Riposto) nel 1945 e scomparso due anni fa sempre nel catanese, a Milo. Parliamo de “La cura”, una delle canzoni più note e amate del grande cantautore (ma anche scrittore, regista, pittore e politico) siciliano. Brano dal significato fra i più controversi della sua discografia, pubblicato nel 1996 all’interno dell’album “L’imboscata” e scritto insieme al filosofo Manlio Sgalambro, la canzone è oggi diventata un album illustrato “dai toni sognanti, intimi e delicati”, grazie ai disegni della reggiana di Canossa, Sonia Maria Luce Possentini, fra i nomi più apprezzati del panorama illustrativo contemporaneo, una cattedra di “Illustrazione” alla “Scuola Internazionale di Comics” di Reggio Emilia e all’“Università degli Studi” di Padova, nonché prestigiosi premi vinti in carriera.

L’opera della Possentini, invariato il titolo “La cura” edita da “Einaudi Ragazzi”, verrà presentata domenica 16 luglioalle 18 (ingresso gratuito), nel giardino “a stanze” della settecentesca “Casa Lajolo” a Piossasco, per la rassegna “Bellezza tra le righe”, inserita nel cartellone di “Luci sui Festival”, attività promossa dal “Salone Internazionale del Libro” per supportare la diffusione e la conoscenza delle realtà legate al mondo della lettura e dei libri. E proprio intorno al concetto di “cura” ruota il cartellone di quest’anno di “Bellezza tra le righe”, dal titolo “Maneggiare con cura. Incontri e letture per mettersi in salvo”. Domande: “Sappiamo curare? Sappiamo curarci? Sappiamo prenderci cura? In che modo?” Dunque, non poteva mancare questo volume illustrato, raffinato, delicato, pensato in realtà per tutti, grandi e piccoli, per scoprire o riscoprire la dedizione e il supporto incondizionati per la persona amata: poesia, colore e passione si uniscono e ne emerge il concetto profondo dell’amore come ‘cura’, verso se stessi, gli altri, la propria anima”.

Pittrice e illustratrice, Sonia Maria Luce Possentini, laureata in “Storia dell’arte” al “Dams” di Bologna, ha ricevuto molteplici riconoscimenti in Italia e all’estero, tra cui il “Premio Andersen 2017” come miglior illustratrice, il “Premio Pippi” e il “Silver Award” all’“Illustration Competition West 49” di Los Angeles.

Ha preso parte a numerose mostre, pubblicato albi illustrati e manifesti. Ha firmato copertine per numerose Case editrici italiane ed estere ed insegna “Illustrazione” alla “Scuola Internazionale di Comics” di Reggio Emilia e all’“Università degli Studi” di Padova. Per “Edizioni Curci” ha illustrato il libro “Fate e fantasmi all’Opera” di Cristina Bersanelli e Gabriele Clima. Non si può non menzionare, nel suo ricco curriculum, il libro scritto con Mario Boccia, lo struggente “La fioraia di Sarajevo”, edito nel 2021 da “Orecchio Acerbo”.

  1. m.

Nelle foto:

–       Una tavola de “La cura”

–       Cover “La cura – Battiato Possentini”, Einaudi Ragazzi

–       Sonia Maria Luce Possentini

Ecco i luoghi di Lidia Pöet. Dalla Tv alla “vera” realtà

Dalla casa natale nella piccola borgata di Traverse al cimitero di San Martino dove Lidia é sepolta, un tour sulle orme della prima “avvocata” d’Italia

Estate di riprese televisive in una Torino ottocentesca e tour il 26 di agosto

Mentre a Torino, in un centro città vestito coi panni dell’ ‘800, si continuerà a girare per tutta l’estate, la seconda serie dedicata a Lidia Pöet, dopo lo straordinario successo della prima (per mesi in vetta alle classifiche internazionali di “Netflix” e di recente premiata con il “Nastro d’Argento” come migliore crime dell’anno), arriva in agosto il tour che porterà nei luoghi, quelli veri, dove nacque e visse la Pöet, come la sperduta borgata di Traverse, a Perrero, dove Lidia nacque da un’agiata famiglia valdese ben radicata in Val Germanasca, il 26 agosto 1855. Un lavoro non da poco su cui per oltre cinque mesi si è impegnato il “Consorzio Turistico Pinerolese e Valli” che ha contattato non solo idiscendenti della prima “avvocata” italiana(interpretata nella serie Tv dall’attrice bolognese Matilda De Angelis) ma anche tutte le amministrazioni in un certo modo coinvolte, seguendo le orme della donna. Ne è nato il tour“La toga negata” che deve il nome al fatto che sarà eccezionalmente mostrata ai partecipanti proprio la toga (la “cordoniera”) di Lidia Pöet. Il percorso debutterà in una data simbolica, il prossimo sabato 26 agosto, nel 168° della sua nascita. Il titolo vuole anche essere un omaggio al libro “La toga negata” di Clara Bounous, che narra la figura della Pöet, riportata in auge, a livello nazionale, anche da “Prime … sebben che siamo donne. Storie di italiane all’avanguardia” della rivolese Bruna Bertolo.

Lidia Pöet si laureò in “Giurisprudenza” nel 1881, ma a lei, dopo accese rivendicazioni e peripezie, fu assurdamente rifiutata, in quanto donna, l’iscrizione all’“Albo degli Avvocati” e la conseguente possibilità di esercitare un lavoro giudicato idoneo solo ed esclusivamente a persone di sesso maschile. La sua fu una lunga battaglia contro pregiudizi che non poteva accettare e che riuscì a superare solo al termine del primo conflitto mondiale, con l’accettazione della sua iscrizione all’“Albo” professionale. Era il 1920 e Lidia Pöet venne dichiarata la prima “avvocata” d’Italia. Ma Lidia fu anche molto altro. Fu una pioniera per l’emancipazione femminile e fra gli ideatori del moderno diritto penitenziario, lottò per ottenere il suffragio universale  e partecipò in prima linea ai primi congressi femminili, diventò infermiera volontaria nel corpo della “Croce Rossa Italiana” allo scoppio della “Grande Guerra” e fu membro del “Comitato per i Profughi” del Comune di Pinerolo. Nel 1922 fu nominata presidentessa del “Comitato Pro Voto” di Torino. Gli ultimi anni della sua vita li trascorse a Diano Marina, dove morì a 93 anni, il 25 febbraio del 1949, per riposare nel piccolo cimitero, metà valdese e metà cattolico, di San Martino (Perrero), in Val Germanasca. “La storia personale di Lidia Poët – commenta Beatrice Borgia, presidente di ‘Film Commission Torino Piemonte – oggi è tornata con grandissima forza e ha raggiunto un pubblico enorme proprio grazie alla serie che ‘Netflix’ e ‘Groenlandia’ hanno scelto di raccontare. Il successo internazionale della serie ha trovato un corrispettivo locale molto significativo, facendo nascere percorsi e tour nei reali luoghi della vita di Lidia Poët: un segnale davvero positivo che dimostra ancora una volta il potere del cinema e la sua capacità di creare un immaginario o, come in questo caso, di riportarlo alla luce”.

Il tour del 26 agosto partirà da Perrero, borgata Traverse, dove Lidia nacque. Si racconterà l’infanzia, la storia della famiglia, di fede valdese. Si entrerà nel cimitero di località San Martino, per rendere omaggio alla sua tomba. Subito dopo, è prevista una sosta a La Chabranda, agriturismo di Pomaretto, che preparerà un“menù” su ricette di inizio Novecento. Quindi tappa a San Germano Chisone dove oggi vivono una parte dei discendenti della donna: qui a “Villa Widemann”, edificio che faceva parte delle proprietà di Vittorio Widemann, titolare del locale cotonificio chiuso nel 1977,  si potrà eccezionalmente vedere la “toga” appartenuta a Lidia.

Grazie a un lavoro di ricerca portato avanti in questi mesi dal Consorzio, e alla collaborazione del Comune che ha messo a disposizione i locali, sarà inoltre esposta la sua cuffia, quella tipica dell’abito valdese, e uno scialle. E, poi, alcune borsine usate per andare a teatro, i libri in inglese che riportano le sue annotazioni, l’abito di una pronipote che proprio Lidia aveva cucito a mano. Quindi, Pinerolo. Non è nota la casa dove Lidia visse ma si farà tappa a San Maurizio dove era solita incontrarsi con quell’Edmondo De Amicis, padre di “Cuore” e caro amico di Lidia. Dopo si andrà a vedere il Teatro Sociale: Lidia era solita accompagnare il fratello agli spettacoli. Ultima tappa nella “Biblioteca di Pinerolo” che conserva scritti e carteggi della prima “avvocata” d’Italia. Il tour, dopo la data del 26 agosto, sarà ripetuto, il 17 e 24 settembre e l’ 1 e 8 ottobre.

Informazioni: info@turismopinerolese.it

g.m.

Nelle foto:

–       La casa natale

–       La toga, dal libro “La toga perduta”

–       Borsina da teatro

Cuffia valdese

Nei Giardini della “Venaria Reale”, Arturo Brachetti legge Pellegrino Artusi

Vis a vis … la grande letteratura e la gastronomia

Venerdì 14 luglio, ore 18,45

Venaria Reale (Torino)

Prosegue l’“Anno del Cibo” alla “Reggia di Venaria”, mentre va a chiudersi il progetto (ideato e realizzato da “Produzioni Fuorivia” e da “IL – Idee al lavoro”, con la collaborazione di “Raggio Verde”)“P’Assaggi letterari” ospitato nel Gran Parterre dei “Giardini” (oggi “stretto connubio tra antico e moderno, dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee, inno alla natura e al paesaggio”). L’ultimo appuntamento è, infatti, in programma venerdì 14 luglioalle 18,45. Protagonista d’eccezione (dopo gli incontri con Andrea Pennacchi e con Enrica Tesio impegnati a leggere Montalban e Allende) sarà il “nostro” magico e magistrale Arturo Brachetti che leggerà nientemeno che (e a modo suo) ricette e brani del testo principe della cucina italiana, pubblicato nel 1891 dal grande Pellegrino Artusi, nato nel 1820 a Forlimpopoli (allora Stato Pontificio, oggi provincia di Forlì-Cesena) e scomparso a Firenze nel 1911. Titolo del libro, per i pochissimi che ancora non lo sapessero, “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”; in vent’anni, ben 15 edizioni sempre aggiornate nel linguaggio e nelle ricette – passate da 475 alle 790 finali – nonché sempre pubblicate a proprie spese dall’autore e tradotte in innumerevoli lingue, ultima in ordine cronologico, il giapponese.

Ogni ricetta venne scritta e pubblicata dopo puntuali prove, sperimentazioni e degustazioni compiute dallo stesso Artusi, aiutato dal cuoco Francesco Ruffilli, come ebbe a dichiarare, in un’intervista alla “Cucina Italiana” del 1932, la governante di casa Artusi, anch’essa abile cuoca, Marietta Sabatini.  “Più che un ricettario, un libro sul gusto, ricco di aneddoti e dissertazioni che, seppur in molti casi superate – soprattutto in fatto di scienza dell’alimentazione – ci immergono con leggerezza e convivialità nei piaceri della tavola”.

Ebbene, a leggere queste pagine ottocentesche non poteva che esserci un maestro di eleganza, levità e ironia come Arturo Brachetti (al secolo Renzo Arturo Giovanni Brachetti; Torino, 1957), il più grande attore -trasformista del mondo (“Guinness dei primati” nel 2022), con una “galleria” di oltre 350 personaggi, di cui 100 interpretati in una sola serata. Brachetti, il “Fregoli” d’oggi (allievo, nel Seminario di “San Filippo” a Chieri, di don Silvio Mantelli, più noto con il nome d’arte “Mago Sales” da cui apprende i primi rudimenti dell’ “illusionismo”) é così veloce che è stato inserito nel “Guiness Book of Records” e il suo primato rimane tuttora imbattuto. Arturo non cambia solo colore dell’abito, ma l’intero personaggio dalle scarpe al cappello, passando in un battito di ciglia da Rossella o’Hara a un mariachi messicano, da una diva del charleston al cosacco sulla riva del Don.

Chissà mai cosa combinerà con le ricette storiche e meno storiche dell’Artusi?

Prenotazione obbligatoria: silvia.caruso@compass-group.it ; tel. 342/1339595

Per ulteriori infowww.lavenaria.it

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Arturo Brachetti, ph. Fabrizio Travaglio

–       Gran Parterre Giardini “Reggia di Venaria”, ph. Fusaro

Circoscrizioni, che spettacolo… dal vivo!

Presentati i 13 progetti vincitori del bando della Città

Sono iniziate con l’estate e proseguiranno fino al 31 dicembre 2023 le attività di spettacolo dal vivo e arti performative nelle periferie cittadine finanziate grazie a un accordo tra la Città di Torino e il Ministero per la Cultura. Ieri pomeriggio al Polo del ‘900 i vincitori del bando “Circoscrizioni, che spettacolo… dal vivo!”, che destina oltre 859mila euro di fondi del Ministero, hanno presentato al pubblico i loro progetti selezionati a inizio giugno da una commissione di valutazione che ha valorizzato, oltre alla qualità artistica, la collaborazione tra le realtà del territorio, l’offerta formativa e l’inclusione culturale e sociale.

“Vogliamo che la cultura sia ovunque nella nostra città, nei presidi culturali più tradizionali del centro e negli spazi più nuovi e sperimentali che permeano ogni quartiere – dichiara l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia -. Un desiderio che le realtà culturali del territorio hanno ben compreso e assecondato, presentando programmi di grande valore che agli spettacoli dal vivo affiancano tantissime iniziative rivolte alla formazione dei più giovani. Grazie all’accordo tra la Città di Torino e il Ministero per la Cultura possiamo dare un’opportunità importante a tutti i cittadini e soprattutto alle nuove generazioni di trovare, nel proprio quartiere, luoghi per crescere, esprimersi, scoprire e coltivare i propri talenti e passioni.”

I progetti vincitori

SOW Seminare la crescita è il progetto di AMA Factory ETS con Compagnia Il Melarancio Cooperativa Sociale ETS che proporrà sei spettacoli teatrali, laboratori di arte e attività di promozione dello spettacolo dal vivo in due istituti scolastici e una Rsa.

Hiroshima Mon Amour e Assemblea Teatro, nell’ambito del progetto Terra! Il nostro bene rifugio, realizzeranno sei spettacoli di musica, recitazione e danza dedicati al tema dell’ambiente con la collaborazione del Quartetto classico del Conservatorio di Torino, Assemblea Teatro e i ballerini della Compagnia Teatro Orfeo, oltre a laboratori di teatro sui temi dell’Agenda 2030.

Metropolitan Art 8, di Stalker Teatro, Artemakìa e Tecnologia Filosofica, è un progetto di educazione, formazione e ricerca che offrirà agli abitanti del quartiere Vallette spettacoli con il coinvolgimento del pubblico, visite guidate nei musei e un corso di formazione per l’accompagnamento alla professionalità per giovani attori neo professionisti.

Si estenderà anche oltre i confini della città il Nice Festival Torino di Cirko Vertigo, Spazio T e L’albero del macramè, dedicato al tema “Identità e differenza”: 22 spettacoli di Circo contemporaneo, teatro, danza e musica dal vivo tra Torino, Moncalieri e Grugliasco, a cui si aggiungeranno workshop per bambini e ragazzi e tre laboratori per i detenuti dell’Istituto Penitenziario Minorile Ferrante Aporti.

Offrire a bambini e ragazzi uno spazio tutelato e dedicato per indagare, attraverso il linguaggio teatrale, argomenti complessi come quelli legati alla salute e al benessere: è questa la finalità del progetto Il teatro fa bene di Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, Onda Teatro e Unoteatro. Una parte del progetto sarà realizzato all’Ospedale Koelliker, con il coinvolgimento dell’equipe della struttura.

Fools, Circo Madera e CDM Centro Didattica Musicale si uniscono per la realizzazione di Kilometrozero, una rassegna condivisa di 30 spettacoli tra teatro, circo e musica a Torino (quartieri Vanchiglia e Valdocco) e a Borgaro Torinese, a cui si aggiungeranno laboratori per adulti e bambini e attività nelle scuole. Il momento clou sarà l’1 ottobre, quando via Bava si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto, ospitando il festival urbano gratuito e rivolto a tutta la cittadinanza, con una programmazione di attività teatrali, culturali e artistiche multidisciplinari.

Il fulcro di Citytelling Re.B.U.S. 2.0, realizzato da Accademia dei Folli, sarà nella sede di Bunker, in Barriera di Milano. Sei laboratori di storytelling e la realizzazione di sei podcast con il coinvolgimento di giovani artisti in un progetto che si pone l’obiettivo di esplorare e riscoprire il territorio della Circoscrizione 6 attraverso le sue storie e le sue peculiarità. Arricchiranno il programma cinque spettacoli dal vivo.

Le Scorribande metropolitane di Santibriganti Teatro, Liberipensatori Paul Valery, Quinta tinta e Tékhnétravolgeranno tutto il territorio cittadino: spettacoli dal vivo, incontri, laboratori e animazioni in piazze, giardini, parchi, scuole, cortili degli ospedali e Rsa per coinvolgere in attività di spettacolo e di animazione culturale pubblici nuovi e occasionali. Tanti i temi trattati, dalle catastrofi ambientali agli allevamenti intensivi, dallo scioglimento dei ghiacciai ai disturbi alimentari, ai problemi legati all’adolescenza e agli stereotipi di genere, che si alterneranno a commedie e a spettacoli comici e di clown.

Danza oltre le barriere 2.0 è il progetto di Fondazione Egri per la Danza, Danzatelierstudios, Balletto Teatro di Torino, che organizzeranno spettacoli ed eventi performativi, attività di aggregazione e inclusione sociale nella Circoscrizione 6, che sfoceranno in una grande parata green e un contest aperto a tutta la città. Previste anche attività di formazione che coinvolgeranno gli studenti dell’Istituto Comprensivo Giovanni Cena.

A settembre la Circoscrizione 7 sarà protagonista del Just for joy street art festival realizzato da Cooperativa italiana Artisti, FNAS, Materia Viva, Le due e un quarto, una vasta rassegna di spettacoli con artisti nazionali ed internazionali e un concerto in piazza della Repubblica. In programma anche uno spettacolo con il progetto “Disabilità di strada”, laboratori per i bambini della scuola primaria e dell’infanzia e incontri di approfondimento sul circo e sulle nuove tecnologie.

Duel è uno spettacolo teatral-musicale originale ideato da Orchestra Filarmonica Torino per affascinare il pubblico e avvicinare l’utenza alla musica. Un format innovativo e multidisciplinare, che vedrà sul palcoscenico il duello tra due musicisti, uno più legato alla tradizione e al repertorio della musica classica, l’altro esageratamente libero e provocatorio, affine invece alla tradizione pop e contemporanea, che con il coinvolgimento del pubblico creeranno uno spettacolo ogni volta nuovo, arrivando attraverso l’esecuzione di brani e repertori sempre più̀ interconnessi e grazie a scherzi, imitazioni e all’utilizzo di maschere appositamente realizzate e indossate dai musicisti, all’incontro e allo scambio tra i due approcci, che si riveleranno complementari e integrati. Lo spettacolo, in dieci repliche, sarà ogni volta in un luogo diverso della città e vedrà la partecipazione di un violoncellista e una clarinettista, affiancati da un regista di fama nazionale e da un giovane compositore torinese. Il progetto prevede anche attività di confronto e formazione per i ragazzi delle scuole medie.

C2C Kids, il progetto di Situazione Xplosiva, porterà sul palco delle OGR spettacoli dal vivo realizzati da artisti locali e internazionali, in prevalenza under 35: Dj Python, Stefania Vos, SØVN, Almare, Sara Berts. Le attività di spettacolo dal vivo saranno anticipate da un percorso formativo rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo A. Peyron – Re Umberto I di Torino, che si concluderà con un evento di restituzione alle OGR Torino aperto a tutte le classi dell’Istituto.

Chiedimi come mi chiamo di Associazione Baretti e Associazione Asterlizze, infine, proporrà sul territorio della Circoscrizione 8 laboratori performativi, musicali e teatrali, masterclass dedicate a teatro, musica e danza, appuntamenti fra scienza e cultura e incontri con il coinvolgimento di altre realtà culturali del territorio, strutture socio-sanitarie e di comunità per giungere a un evento finale  con tutte le realtà che hanno partecipato al progetto.

Le otto montagne Cinema nel Parco del Castello di Miradolo

Muta-Morfosi torna in scena il 14 luglio

Muta-Morfosi, scritto e interpretato dall’artista salernitana Sara Lisanti, introdotto dal reading poetico di Gian Giacomo Della Porta (Premio Quasimodo 2017 e Mario Soldati 2021) torna in scena il 14 luglio alle ore 20:00 presso la Sala Molinari del Polo Culturale Lombroso 16, all’interno della rassegna “La terrazza della felicità”

Dopo il successo del 30 giugno allo Spazio Trama (evento in collaborazione con LaFeltrinelli Torino) e del 6 luglio al GreenBox di via Sant’Anselmo, Muta-Morfosi tornerà in scena venerdì 14 luglio, alle ore 20:00, presso la Sala Molinari del Polo Culturale Lombroso 16, in via Lombroso 16, a Torino.

Lo spettacolo avrà inizio a partire dal momento poetico denominato “La calma della crisalide”, simbolo di imminente trasformazione, un‘interpretazione contemporanea della poesia del cambiamento.

Tale poesia contiene in sé la forza che precede la realizzazione della bellezza, preparando lo spettatore alla fase della pièce in cui la parola lascia spazio ai colori, al silenzio e, infine, alla musica di un’immagine in movimento, interpretata dall’artista Sara Lisanti, ricca di talento, che, partendo da un bozzolo, si troverà  rinchiusatutta all’interno della propria sofferenza. Ci troveremo di fronte alla consapevolezza ultima dell’artista, finalizzata a innescare le successive fasi della metamorfosi, fino a approdare a una nascita che è  anche, al tempo stesso, rinascita.

Attraverso una continua stratificazione di suoni che andranno a determinare l’intensità di ogni sequenza della perfomance artistica, la Lisanti cambierà pelle più volte prendendo spunto dalla muta tipica dei rettili e armonizzandosi nel più umano concetto di “venire al mondo”.

A Torino il Casting Tour di Grande Fratello

 il Casting Tour di Grande Fratello

Prosegue a Torino il 2 Agosto

a Officine S – Svago Sapori Sorprese

Al via il Casting Tour di Grande Fratello organizzato da Wobinda Produzioni.

La nuova tappa di queste Selezioni Ufficiali, alla ricerca di nuovi concorrenti per la prossima edizione del reality show di Canale 5, prodotto da Endemol Shine Italy, si terrà a:

Torino, il 2 Agosto a Officine S – Svago Sapori Sorprese in Corso Mortara, 24, 10149 a Torinodalle ore 14:00.

Il Casting Tour realizzato da Wobinda Produzioni – su licenza di Endemol Shine Italy – prevede diverse tappe in giro per l’Italia.

Le varie date e le modalità di partecipazione alle diverse tappe sono in continuo aggiornamento e sono visibili sul sito ufficiale www.grandefratello.mediaset.it e sui social Grande Fratello e Wobinda Produzioni nel link specifico WWW.wobindaproduzioni.com/selezioni-ufficiali-grande-fratello-tappe-casting.

Si tratta, quindi, di un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del programma che ha cambiato la storia della TV e che vorrebbero entrare nella casa del Grande Fratello come protagonisti.

Info Wobinda Produzioni
051 6367648 info@wobindaproduzioni.com www.wobinda.it

Visita al Castello di Rivoli con Carolyn Christov-Bakargiev

Agnolo Gaddi
Angelo annunciante, Redentore, Vergine annunciata, 1387-1388
tempera e oro su tavola, 100 x 38,5 cm, 98 x 38,3 cm, 100,3 x 38,4 cm
Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte
deposito a lungo termine Castello di Rivoli, Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino
L’Esperienza dell’Arte

Carolyn Christov-Bakargiev, Essere riservati. L’immortalità attraverso l’immortalità della propria collezione. Dalla precisione alla perfezione

giovedì 13 luglio 2023, ore 18.00* – 19.30
Villa Cerruti, Sala delle Orchidee

Il 13 luglio 2023, dalle 18.00 alle 19.30, Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della Fondazione Cerruti, guiderà il pubblico in una visita speciale alla scoperta dei segreti di Francesco Federico Cerruti e della sua raccolta d’arte e oggetti preziosi. Il rapporto privilegiato del collezionista con il libro e la legatura sarà affrontato esaminando un’importante opera della collezione: le cuspidi raffiguranti l’Angelo annunciante, il Redentore e la Vergine annunciata, 1387-1388, del pittore fiorentino Agnolo Gaddi.

* Il biglietto va ritirato entro le ore 17.45 presso la Biglietteria del Castello di Rivoli
La conferenza, per un numero massimo di 16 persone, si tiene nella Sala delle Orchidee di Villa Cerruti e comprende una visita speciale alla Villa.
È necessaria la prenotazione alla pagina https://www.castellodirivoli.org/tickets/#
Il costo del biglietto intero è di € 26,50; biglietto ridotto € 19,50 (giornalisti, gruppi da 3 o più persone, Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta); € 10,00 per studenti universitari fino a 26 anni e istituzioni equiparate.
Il biglietto è comprensivo dell’ingresso al Castello di Rivoli che potrà essere visitato nella stessa giornata, prima dell’incontro. Il Museo chiude alle ore 17.30, ma è possibile recarsi in Biglietteria nella Manica Lunga fino alle ore 17.45.
La navetta di collegamento alla Collezione Cerruti parte alle ore 17.55 dal piazzale antistante al Castello di Rivoli.
Per il ritiro del biglietto è necessario recarsi alla Biglietteria del Castello di Rivoli almeno 15 minuti prima della partenza della navetta.

Carolyn Christov-Bakargiev

Scrittore, storico dell’arte e curatore. Attualmente è Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte, Rivoli-Torino. Nel 2019 ha ricevuto l’Audrey Irmas Award for Curatorial Excellence. È stata Edith Kreeger Wolf Distinguished Visiting Professor in Art Theory and Practice alla Northwestern University, Chicago (2013-2019). È stata Direttore Artistico della Biennale di Sydney nel 2008, di dOCUMENTA (13) a Kassel, Banff, Alessandria-Cairo e Bamiyan-Kabul nel 2012 e della Biennale di Istanbul nel 2015. Fra le sue maggiori pubblicazioni: Arte Povera (Londra 1999).