


Eccoci al consueto appuntamento con i libri più letti e commentati dalla community di lettori Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri nel mese di luglio, dominato dalle discussioni sull’ultimo romanzo di Fred Vargas , Sulla Pietra (Einaudi) che non ha deluso chi aspettava il ritorno del commissario Adamsberg. L’avete letto?

Molto apprezzato e commentato anche Lily di Rose Tremain (Einaudi), che racconta con un bel ritmo la storia di una vendetta molto particolare.
A conferma del grande momento per i romanzi italiani, ecco al terzo posto il nuovo romanzo di Alice Basso, Una Festa in Nero (Garzanti) che si conferma una scrittrice molto seguita nel nostro gruppo.
Incontri con gli autori
In luglio abbiamo intervistato Paolo di Paolo, finalista al Premio Strega 2024 con Romanzo senza umani (Feltrinelli)
Davide Grittani , autore del romanzo Il gregge, una satira civile del decadimento etico ed estetico dei nostri tempi
Federica Manzon, finalista al Premio Campiello con il romanzo Alma
Per questo mese è tutto. Vi invitiamo a seguire Il Passaparola dei libri sui nostri canali sociali e a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
Serviranno per organizzare una Mostra di “memoria collettiva” nell’ambito del Progetto “Valle Grana Cultural Village”
Monterosso Grana (Cuneo)
Una raccolta di materiali fotografici d’antan per organizzare la prima di tre mostre di “memoria collettiva” della “Valla Grana”, la più piccola delle valli cuneesi (fra le Alpi Cozie e Marittime), enclave linguistica provenzale e patria “nobile” del grande – di tradizione millenaria – “Castelmagno”, fra le “DOP casearie” piemontesi, prodotto nei tre Comuni più alti della Valle: Monterosso Grana, Pradleves e Castelmagno per l’appunto. Questa la lodevole iniziativa promossa dal “Progetto Valle Grana Cultural Village” (su iniziativa dei Comuni di Monterosso Grana e Pradleves ai fini di una “rivitalizzazione socio – economica” dei piccoli borghi, da finanziare nell’ambito del PNRR) e coordinata dall’Associazione di Promozione Sociale “FormicaLab”.

In buona sostanza, l’iniziativa si basa sulla richiesta di “condivisione” di “album di famiglia”, “vecchie fotografie” conservate nel cassetto, “immagini dimenticate” in soffitta o in vecchie scatole. Ogni fotografia “prenderà forma” durante un workshop gratuito e aperto a tutti dell’artista visivo Alessandro Toscano, sabato 7 e domenica 8 settembre.
Seguirà un allestimento in programma a fine settembre. È possibile inviare il materiale in formato digitale all’indirizzo e-mail formicalab.info@gmail.com, oppure consegnarlo direttamente presso il Municipio di Monterosso Grana (via Mistral, 22- aperto al pubblico martedì, giovedì e sabato dalle 9 alle 12). Tutti gli originali verranno restituiti insieme a una copia digitale del materiale fornito. Per maggiori informazioni visitare il sito www.formicalab.net oppure contattare il numero di telefono 338/7619170.
Alessandro Toscano è un artista visivo italiano (di origini sarde ma oggi residente a Roma) la cui ricerca e produzione abbraccia video, fotografia e installazione. Con un approccio multidisciplinare tra ricerca documentaria, artistica e etnoantropologica, ha sviluppato negli anni progetti video-fotografici “per” e “in” collaborazione con “MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo”, “MIC Ministero della Cultura”, “Rai”, “LaEffe Feltrinelli”, “Einaudi editore”, “Financial Times Magazine” e “Le Parisien”. L’artista sarà ospite tra Monterosso Grana e Pradleves, la prima settimana di settembre.
Quella della “raccolta foto”, ricordiamo, che è solo una delle tante iniziative inserite nel Progetto “Valle Grana Cultural Village”, iniziate con la Festa Patronale di “San Giacomo”, a Monterosso Grana, svoltasi dal 19 al 22 luglio, e culminata con il gemellaggio con il piccolo borgo francese di Le Bar-sur-Loup. Le attività proseguiranno sabato 10 agosto, a partire dalle 14,30, con “La Draio de l’Estelo”, escursione per famiglie alla scoperta del sentiero di “land art” fra San Lucio e Rocho de l’Estelo, organizzata da “Comboscuro Centre Prouvencal”. All’arrivo, festa conclusiva sui pascoli con “merenda sinoira” e spettacolo della Compagnia olandese “Snow Appel”.
Altro appuntamento agostano: sabato 24, dalle 17, a Santa Lucia di Comboscuro, si svolgerà il “Roumiage de Setembre”. Per tutti i bimbi, dai 5 ai 12 anni, è previsto un atelier ludico con “Persil/Prezzemolo” dedicato ai giochi tradizionali delle Alpi, con l’utilizzo di legno e materiali di riciclo. A seguire il tradizionale “concerto estivo”.
g.m.
Nelle foto: Alberto Toscano e “render” Borgata San Pietro al termine dei lavori attualmente in corso per il progetto “Valle Grana Villaggio Culturale”
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Lunedì 5 agosto 2024, alle ore 21.30, ad Estate al Forte di Bard si canterà e ci si divertirà in compagnia di quattro artisti che hanno segnato la storia della musica dagli anni ’80 ad oggi. Ivana Spagna, Johnson Righeira, Tracy Spencer, Gazebo saranno i protagonisti del festival estivo La macchina del tempo che nella tappa valdostana assumerà la speciale declinazione, Bard Fest ’80, riprendendo la formula dello scorso anno che era stata dedicata ai gruppi musicali locali. Quest’anno l’omaggio sarà invece per le sonorità senza tempo degli anni ‘80. |



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I visitatori diventano parecchie migliaia tra studiosi, appassionati d’arte e turisti in cerca di tesori culturali da scoprire e ammirare. A Settimo Vittone, a una decina di chilometri da Ivrea, lungo la strada che conduce alla Valle d’Aosta, si trova un luogo ancora poco conosciuto ma di grande importanza storica e architettonica. È il complesso formato dalla Pieve di San Lorenzo e dal battistero di San Giovanni Battista, una delle vestigia più antiche del canavese e del Piemonte, risalente al IX secolo o forse anche prima. È diventato un pezzo unico perché in origine il battistero era separato dalla chiesa e più tardi fu inserita una galleria di collegamento per unirli. Sorge sulla rocca dell’antico castello, circondato da ulivi secolari e dalla vigne che producono il rosso Carema, e da lassù domina il paese e il corso della Dora Baltea. Qui nel Medioevo passavano e sostavano i pellegrini e i viandanti provenienti dal nord Europa e diretti a Roma lungo la via Francigena. Oggi è un monumento nazionale che il Fai (Fondo Ambiente Italiano) gestisce e apre al pubblico nelle tradizionali Giornate Fai mentre una locale associazione culturale lo tiene aperto tutte le domeniche tra marzo e ottobre.
A Niella Tanaro, prende il via la rassegna “Musica sull’Aia” organizzata da “Maestro Società Cooperativa”
Giovedì 1° agosto
Niella Tanaro (Cuneo)
Alla sua 30^ edizione, “Musica sull’Aia”prende il via a Niella Tanaro ( in piemontese “La Niela Tane”, sulle dolci colline delle Langhe monregalesi) nella serata di giovedì 1° agosto, per poi proseguire con altri quattro appuntamenti domenica 4, giovedì 8, domenica 18 e mercoledì 21 agosto. A ingresso libero, sempre alle 21. L’organizzazione è, come di consueto, di “Maestro Società Cooperativa” e di “Pro Niella Tanaro”. Di cascina in cascina, nel cosiddetto “Paese del pane”. Dove l’“arte bianca” è diventata nobile caratteristica dei luoghi, da quando, fra le due guerre mondiali, molti “Niellesi” si stabilirono nella vicina Costa Azzurra, trovando lavoro come panificatori. E panificatori talmente bravi da entrare, nel 1980, nel “Guinness dei Primati” per il “panino imbottito” più lungo al mondo: oltre 304 metri! Bravi e saggi. Tanto d’aver ben pensato con la rassegna ormai celebre di “Musica sull’Aia – Inter segetes nigella,inter areas musica” (“Tra le colture della Nigella, tra le zone della musica”, ndr) di “promuovere e diffondere la musica dotta e popolare, portandola direttamente nelle caratteristiche aie e nei cortili del paese”. Come si faceva, anche se più alla buona, un tempo! Bei tempi!

Nel corso della serata inaugurale, giovedì 1° agosto, alle 21, si terrà presso “aia Benedicti”(località Codovilla), il concerto “Contre le temps” dell’“Ensemble 400”: protagonisti i musicisti Marcello Serafini, Giuliano Lucini, Maria Notariannicon la voce di Vera Marenco. Il programma (dedicato a “rare perle” del repertorio italiano e francese fra XIII e XV secolo, con “chansons” e “rondeau” di Adam de la Halle, il capolavoro di Dufay “Vergenebella” e alcuni “estrar” dal “Ms Escorial”, suonati con copie di strumenti d’epoca) riprende il primo lavoro discografico di “Ensemble 400”, disponibile sulle principali piattaforme “on line” da gennaio 2024: registrazioni che risalgono agli anni 2009 – 2010 realizzate secondo il principio della “presa diretta” (senza tagli né montaggio) grazie alla preziosa collaborazione di Giulio Marcocchi. Con questo programma, il Gruppo si è aggiudicato il “Bando Imaie 2023” per le nuove pubblicazioni discografiche.
Con il secondo appuntamento, in programma domenica 4 agosto (alle 21), sarà l’“aia” della “Cascina Berzide”, in località Berzide, ad animarsi con “Point of Convergency”, album di debutto del “Nugara Trio”. Francesco Negri(pianoforte), Viden Spassov (double bass) e Francesco V. Parsi (drums) sono tre giovani musicisti provenienti rispettivamente da Genova, Torino e Firenze. I tre si conoscono ai Seminari di “Nuoro Jazz 2021” dove, grazie ad un fortunato colpo del destino, si ritroveranno insieme in quanto vincitori delle annuali borse come migliori studenti. Di lì nasce il “Nugara Trio”, omaggio, nella scelta del nome, al luogo della loro nascita ( “Nùgoro”, nome antico di Nuoro) e alla magica terra sarda. La loro musica “è frutto di un processo di creazione mai banale e a volte contradditorio, ma sempre in grado di raggiungere quel grado di equilibrio e di armonia che rende ‘Point of Convrgency’ un disco che vive di vita propria e che si rinnova in ognuna delle sue 8 tracce”.
Per ulteriori info e per il programma completo della rassegna: tel. 347/3810902 (Emanuele Rovella) o www.musicasullaia.it
g.m.
Nelle foto:
– “Ensemble 400”
– “Nugara Trio”
Nella sua biblioteca di Torino, collocata nelle scuderie dello storico e ottocentesco palazzo dove è nato, è stato consegnato oggi al prof. Pier Franco Quaglieni, ancora convalescente dopo una lunga malattia superata brillantemente, il Premio per la storia “Rosario Romeo” con la seguente motivazione : “Storico risorgimentalista e contemporaneista che si e’ messo in luce nella difesa del Risorgimento e nella revisione storica delle vulgate , il prof . Quaglieni è maestro di più generazioni che da lui hanno acquisito un metodo storico che continua la grande lezione di Chabod”. Autore di importanti libri, vincitore di molti premi tra cui il Premio Voltaire e il Tocqueville , è da tanti anni giornalista ed attualmente scrive sul “Corriere della sera”, dedicandosi in particolare alla rivalutazione di personaggi storici spesso dimenticati. Da cinque anni è titolare di una fortunata rubrica domenicale sul quotidiano on line “Il torinese”. Il professore che è insignito della medaglia medaglia d’oro di benemerito della scuola e della cultura e del cavalierato di Gran Croce al merito della Repubblica, massima onorificenza dello Stato, ha dichiarato: “Il premio mi onora moltissimo e mi ripaga anche di certe ostilità torinesi che non mi hanno mai fatto indietreggiare dalle mie posizioni, anzi mi hanno reso ancora più coriaceo . L’esempio di Romeo che ho studiato e ho conosciuto personalmente , mi porta a Cavour di cui Romeo resta il più grande storico. Romeo è una delle stelle polari della mia vita insieme a Franco Venturi”.
Quaglieni è anche noto come cofondatore insieme ad Arrigo Olivetti e Mario Soldati Centro Pannunzio di cui attualmente è presidente. Nel mese di agosto riprenderà le sue conferenze e presentazione di libri in Liguria (in particolare il “Matteotti” pubblicato dall’editore Pedrini per il centenario dell’assassinio del martire) e il 7 agosto consegnerà i premi Pannunzio ad Alassio.