CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 215

Il ponte del 25 aprile alla Fondazione Torino Musei

FESTA DELLA LIBERAZIONE ALLA FONDAZIONE TORINO MUSEI

Apertura straordinaria lunedì 24 aprile per GAM e MAO

Martedì 25 aprile ingresso a tariffa speciale a € 1

 

In occasione del lungo ponte della Festa della Liberazione la GAM, il MAO e Palazzo Madama propongono nella giornata di lunedì 24 aprile l’apertura straordinaria di GAM e MAO.

Martedì 25 aprile i musei saranno visitabili con ingresso a tariffa speciale di 1€ per le collezioni permanenti e le mostre collegate. Aggiungendo € 1 si potranno visitare anche le due mostre temporanee Buddha10 al MAO e Viaggio al termine della statuaria alla GAM

ORARI E MOSTRE

 

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna

Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18

Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate + € 1 per la mostra temporanea Viaggio al termine della statuaria

La biglietteria chiude un’ora prima

 

Mostre in corso
VIAGGIO AL TERMINE DELLA STATUARIA. Scultura italiana 1940-1980 dalle Collezioni GAM

OTTOCENTO. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento

ALBERTO MORAVIA. Non so perché non ho fatto il pittore

MAO Museo d’Arte Orientale

Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18

Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate + € 1 per la mostra temporanea Buddha10

La biglietteria chiude un’ora prima

Mostre in corso

BUDDHA10

LUSTRO E LUSSO DALLA SPAGNA ISLAMICA

MONOGATARI (t-space X MAO)

 

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18

Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate

La biglietteria chiude un’ora prima

Mostre in corso

I COLORI DELLA LIBERTÀ

Disney Live Action L’ultimo appuntamento di Musical a Corte

Domenica 23 aprile, ore 19

Disney Live Action

L’ultimo appuntamento di Musical a Corte nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi

Dopo il tutto esaurito nelle scorse stagioni degli appuntamenti Disney e Disney+/Pixar, si completa la trilogia con un nuovo concerto che allarga l’universo disneiano ai musical in scena e ai film live action. Walt Disney ha creato la maggior parte dei suoi cartoni animati seguendo le regole del teatro musicale per cui le loro trasposizioni per il teatro e il cinema possono essere considerate musical a tutti gli effetti.

Disney Live Action è un concerto in cui si alternano medley corali, mash-up e singole composizioni per esplorare le storie che Disney sta rinnovando e riproponendo con l’aggiunta di nuove canzoni alle già famosissime colonne sonore: si parte con gli immensi successi nei teatri di tutto il mondo tratti da La Bella e la Bestia, Il Re Leone, Aladdin ed Hercules, con le rispettive nuove versioni filmiche, toccando poi i classici Mary Poppins, Il Cowboy con il Velo da Sposa e Come d’Incanto, per arrivare ai più recenti Cenerentola, Il Libro della Giungla e Pinocchio. Si conclude con un omaggio a Stephen Sondheim, il più grande compositore di Broadway recentemente scomparso, con il film Disney Into the Woodsdel 2014.

PROGRAMMA

Prologo

When You Wish Upon a Star (Pinocchio)

Medley Basta Poco!

Lavorando Insieme (Come d’Incanto), Lo Stretto Indispensabile (Il Libro della Giungla), Un Poco di Zucchero (Mary Poppins)

Medley Bella e la Bestia

La Bella e la Bestia, Something There, Home,If I Can’t Love Her, Qui da Noi
(La Bella e la Bestia)

Into the Woods

Opening (Into The Woods)

Medley Cavoli e Re

Il Tricheco e il Carpentiere (Alice nel Paese delle Meraviglie), Voglio Esser Come Te (Il Libro della Giungla), Principe Alí (Aladdin), IJust Can’t Wait To Be King (Il Re Leone), Lavender Blue (Cenerentola), Go The Distance (Hercules)

Medley Volare via!

Let’s Go Fly a Kite (Mary Poppins), Resta conMe (Rapunzel), Speachless, Un Amico Come Me, A Whole New World (Aladdin)

Il Re Leone

They Live in You, Shadowland (Il Re Leone)

Medley Amore

Can You Feel The Love Tonight (Il Re Leone), I Won’t Say I’m in Love (Hercules), Let’s GetTogether (Il Cowboy con il Velo da Sposa), Belle (La Bella e la Bestia), Someday MyPrince Will Come (Biancaneve e i Sette Nani), Once Upon a Dream (La Bella Addormentata nel Bosco)

Into the Woods

Finale (Into The Woods)

INTERPRETI

Andrea Ascari

Gaia Bellunato

Anna Botticelli

Matteo Giambiasi

Italia Laera

Sofia Megar

Adriano Voltini

Giuseppe Guerrera, pianoforte

Andrea Ascari, progetto e testi

 

La rassegna Lirica e Musical a Corte è organizzata dal Teatro Superga in collaborazione con STM e Fondazione Ordine Mauriziano.

INFO E BIGLIETTI

Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino

Posto unico: 30 euro

Info e prenotazioni: 011.6279789biglietteria@teatrosuperga.it

www.teatrosuperga.itbiglietteria@teatrosuperga.it

IG + FB: teatrosuperga

Telegram: https://t.me/tsnteatrosuperga

ll summer camp Musica d’Estate a Bardonecchia

1530 luglio 2023, Bardonecchia (To)

Iscrizioni entro il 13/6/2023

 

MASTERCLASS DI ALTO PERFEZIONAMENTO A 1300 metri

CON DOCENTI DI RILIEVO INTERNAZIONALE

PIANOFORTE | VIOLINO | VIOLONCELLO | MUSICA DA CAMERA

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Per chi suona pianoforte, violino, violoncello e musica da camera e vuole perfezionarsi con docenti di rilievo internazionale l’estate che si avvicina è una grande opportunità. A Bardonecchia, nel cuore della Alpi che circondano Torino, dal 1995 l’Accademia di Musica propone con il summer camp Musica d’Estate una formula premiata da una grande partecipazione di studenti provenienti da tutta Italia e dall’estero (circa 180 iscritti ogni anno). Fiore all’occhiello, sono le loro testimonianze che raccontano con entusiasmo delle masterclass residenziali di perfezionamento con i più grandi Maestri del panorama internazionale, della possibilità di esibirsi in occasione dei seguitissimi concerti cittadini di musica classica che animano il centro storico, delle amicizie nate con altri giovani musicisti in un’atmosfera di complicità e di non competitività che può nascere solo da una grande passione condivisa. A questo si aggiungono inoltre le temperature gradevoli e la pace e la grande fonte di ispirazione date dalla montagna.

Dal 15 al 30 luglio 2023 le MASTERCLASS residenziali di alto perfezionamento in programma sono tenute da Roberto Plano, Enrico Pace, Benedetto Lupo, Mariangela Vacatello, Pietro De Maria, Roberto Prosseda, Alberto Miodini, Gabriele Carcano, Claudio Voghera, Giovanni Doria Miglietta, Daniela Carapelli (pianoforte), Sonig Tchakerian, Ivan Rabaglia, Piergiorgio Rosso (violino), Enrico Bronzi, Patrick Demenga (violoncello), Trio Debussy (musica da camera).

Tutti gli allievi, sentito il parere del docente, hanno la possibilità di partecipare alle ESIBIZIONI PUBBLICHE organizzate quotidianamente presso la Chiesa di SantIppolito e altre sedi del centro storico di Bardonecchia. Le lezioni delle masterclass si svolgono principalmente presso il Palazzo delle Feste dove, nei giorni del summer camp, ha sede anche la segreteria; alcune lezioni sono programmate presso la Scuola media di Bardonecchia. L’allievo può inoltre assistere alle altre lezioni e studiare individualmente, prenotando unaula studio tra quelle messe a disposizione.

Il termine ultimo per le iscrizioni è il 13 giugno 2023.

Musica dEstate è realizzata dallAccademia di Musica di Pinerolo con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo (Maggior sostenitore), Comune di Bardonecchia, Fondazione C.R.T. e con il contributo di Villaggio Campo Smith, Bardonecchia Booking e Haralds. Il nostro grazie va anche alla sempre preziosa sponsorizzazione tecnica di Piatino Pianoforti e Yamaha Musica Italia.

MASTERCLASS DI PIANOFORTE

 

Roberto Plano: 16 – 20 luglio

Enrico Pace: 1821 luglio

Benedetto Lupo: 2730 luglio

Mariangela Vacatello: 23 – 26 luglio

Pietro De Maria: 17 21 luglio

Roberto Prosseda: 28 – 30 luglio

Alberto Miodini: 21 – 24 luglio

Gabriele Carcano: 15 – 17 luglio

Claudio Voghera : 2326 luglio

Giovanni Doria Miglietta: 2729 luglio

Daniela Carapelli: 15 17 luglio

MASTERCLASS DI  VIOLINO

 

Sonig Tchakerian: 17 – 21 luglio

pianista accompagnatore Andrea Stefenell

Ivan Rabaglia: 19 – 22 luglio

pianista accompagnatore Alessandro Mosca

Piergiorgio Rosso: 25 28 luglio

MASTERCLASS DI VIOLONCELLO

 

Enrico Bronzi: 26 – 29 luglio

pianista accompagnatore Alessandro Mosca

Patrick Demenga: 22 24 luglio

pianista accompagnatore Alessandro Mosca

MASTERCLASS DI MUSICA DA CAMERA

 

Trio Debussy: 2528 luglio

TESTIMONIANZE DI ALCUNI ALLIEVI

Musica d’Estate ha significato, nel corso della mia crescita artistica, un punto di snodo fondamentale. Un’occasione per lavorare ad altissimo livello con i più grandi maestri del panorama italiano (e non solo), per stringere amicizie e condividere musica, il tutto contornato dalla pace e dalla grande fonte di ispirazione data dalla montagna”. (Claudio Berra)

“I corsi di Bardonecchia sono sempre un momento atteso della nostra estate. Sono giorni speciali di musica e amicizia, in cui si affrontano le lezioni con serenità e serietà, in cui si ride e si conoscono nuove persone. Col Trio Debussy abbiamo avuto l’opportunità di fare lezioni intense e stimolanti e di porre le basi per il repertorio dell’anno successivo. E’ un clima ideale anche per incontrare nuovi insegnanti, sentire pareri diversi e divertisti tra calcio, biliardino e chiacchierate. Senza ovviamente rinunciare ad ascoltare i bellissimi concerti dei Maestri! (Trio Chagall)

La masterclass a Bardonecchia non è solo un corso che migliora le proprie capacità musicali, ma molto di più, si ha la possibilità di ascoltare e partecipare a concerti eseguiti da giovani i quali sono ascoltati da Maestri di alto livello”. (Giovanni Crisantemi)

Tornare a far lezione con il maestro De Maria è stata una grande, grandissima opportunità didattica. A Bardonecchia ho avuto, tra le altre cose, l’occasione di confrontarmi con ragazzi che vivono le mie stesse ambizioni e stessi ideali. È bello sentirsi compresi. Abbiamo saputo creare legami di stima e fiducia per nulla scontati altrove. Nessuna competizione o sfida, solo tanta voglia di conoscere, amare, crescere. Sicuramente ci tornerò!” (Simona Manicone)

L’opportunità di entrare in contatto con docenti e musicisti di grande spessore è il primo motivo che mi spinge a consigliare caldamente questo tipo di esperienza, unito alla incantevole cornice che invita a piccole escursioni senz’altro rigeneranti. Le frequenti lezioni, i concerti dei Maestri, la possibilità di esibirsi e l’ampia disponibilità di aule studio hanno fatto di questo corso un’importante occasione di crescita musicale. In questo momento così delicato per il nostro Paese, in cui il futuro ci appare incerto, cerchiamo di essere fiduciosi e non abbandoniamo le nostre ambizioni, perché coltivare le proprie passioni può rivelarsi la più efficace delle terapie”. (Laura Cozzolino)

Torno sempre volentieri alla masterclass di Bardonecchia,in quanto ritengo che sia un momento di alta formazione artistica che offre una splendida opportunità di confronto e socializzazione con ragazzi che condividono con serietà e dedizione la mia stessa passione”. (Matteo Borsarelli)

Esprimere l’esperienza di Bardonecchia in poche righe è difficile, se non impossibile. Ormai da 6 anni ad oggi il mese di luglio è quel periodo quando il tempo si ferma, in mezzo a quelle fresche montagne tra musica e risate. Certo, perché lo studio e l’impegno non mancano, ma forse i momenti più belli sono proprio quelli che si condividono con nuovi e vecchi amici , a raccontarsi le più diverse esperienze, musicali e non, restare a parlare fino alle 3 di notte e svegliarsi la mattina alle 8.30 per correre a studiare al Palazzo delle Feste. Eh sì, perché poi hai lezione con il Maestro e non vuoi e non puoi fare brutta figura, ma non puoi neanche rinunciare a sorridere tutta la notte. Giocare al biliardino, chiedere una diteggiatura, un consiglio o semplicemente farsi ascoltare il passaggio che non viene mai. Ecco, abituàti a passare molte giornate segregati in casa per la nostra più grande passione, a Bardonecchia è impossibile sentirsi soli, abbracciati da musica e umanità”. (Gianmarco Moneti)

“Ricordo sempre con grande piacere i momenti trascorsi a Bardonecchia, nei periodi della Masterclass Musica d’Estate. Oltre al luogo in sé, con panorami stupendi e temperature molto gradevoli, i corsi sono, secondo me, organizzati molto bene. Noi studenti abbiamo l’opportunità di farci ascoltare da grandi Maestri e Concertisti, di migliorare le nostre qualità musicali e di esibirci in diversi concerti. Soprattutto durante le esibizioni pubbliche si ha la possibilità di ascoltare altri giovani musicisti e di confrontarsi con loro. Inoltre, il pubblico è sempre numeroso e ogni anno gli abitanti di Bardonecchia sono molto felici di ritrovarci lì a suonare per loro durante il mese di luglio. Noi, quindi, riusciamo a portare nei loro cuori il nostro messaggio musicale e a sottolineare la bellezza e l’importanza della musica. Un’ultima cosa… ogni anno nascono tra studenti musicisti nuove e profonde amicizie. Non mancano, infatti, i momenti di divertimento e le passeggiate serali. Spero vivamente di poter partecipare alle prossime edizioni di Musica d’Estate”. (Gabriele Casciano)

E’ una bella occasione di amicizia e musica condivisa. Si sta insieme, si ascoltano i compagni, si studia molto e si fanno lezioni in tutta tranquillità. E poi colpisce il pubblico, non sempre giovane, che numeroso partecipa attivamente ad ogni esibizione sfidando le continue pioggerelle pomeridiane. Da fare e rifare…” (Matteo Buonanoce)

“Musica d’Estate ha rappresentato un grande momento di crescita grazie al prezioso contributo del docente ed al magico scenario paesaggistico che la cittadina offre. (Alessandra Maglie)

“Musica d’Estate è una splendida occasione di crescita, dove si ha la possibilità di fare lezione con Maestri d’altissimo livello e confrontarsi con molti ragazzi che condividono i tuoi stessi interessi. Il tutto calato in una bellissima atmosfera che esclude ogni competizione e regala tante emozioni. Consigliatissimo a chiunque abbia voglia di arricchirsi sia professionalmente che umanamente!” (Ilaria Brognara)

“Musica d’Estate a Bardonecchia ormai è per me una tradizione intoccabile dell’estate. Avendo partecipato fin da molto piccola (la prima volta avevo 11 anni), ho conosciuto moltissima gente e imparato altrettanto dalle lezioni. Sono sei giorni assai intensi: pieni di studio, certo, ma anche di divertimento e allegria!” (Stella Golini)

ACCADEMIA DI MUSICA

Riconosciuta tra le più rinomate istituzioni di alta formazione, l’Accademia di Musica opera dal 1994 tra Pinerolo e Torino, affiancando all’attività concertistica molteplici attività didattiche orientate alla professione di musicista, che coinvolgono ogni anno più di 600 studenti con corsi e masterclass di alto perfezionamento di pianoforte, violino, viola, violoncello, passi orchestrali, musica da camera, flauto, clarinetto e oboe e con Progetti Speciali. A partire dall’anno accademico 2019/2020, ha inoltre avviato – prima in Italia – i Corsi di Specializzazione per chi ha già la laurea di secondo livello per pianoforte, pianoforte contemporaneo, violino e violoncello riconosciuti dal Ministero (3 punti ai concorsi). L’Accademia ha al suo attivo più di mille concerti: alla quasi trentennale Stagione concertistica a Pinerolo, si affiancano la rassegna Musica d’Estate a Bardonecchia e concerti sul territorio. L’appuntamento biennale dell’International Chamber Music Competition Pinerolo e Torino Città metropolitana vede esibirsi alcuni dei migliori giovani musicisti del panorama internazionale. Da sempre l’Accademia sostiene giovani di grande talento, li forma con docenti di fama internazionale, crea per loro occasioni di esibizione professionale.

Accademia di Musica

www.accademiadimusica.it

UFFICIO STAMPA E PROMOZIONE:

Paola Bologna

349.7371724 

paola.bologna@accademiadimusica.it

Il cantiere di Palazzo Madama si svela: visite gratuite a 28 metri di altezza

Prime visite guidate il 22 aprile, poi ogni terzo sabato del mese

• Per la prima volta si potranno osservare da vicino le decorazioni in marmo, i capitelli e i fregi juvarriani, oltre alle quattro monumentali statue di Giovanni Baratta appena restaurate e consolidate
• Fondazione Torino Musei apre a tutti il cantiere di restauro e consolidamento del primo lotto di lavori interamente finanziato dalla Fondazione CRT con 2,4 milioni di euro

 

Partiranno sabato 22 aprile 2023, alle ore 9.30, le prime visite guidate gratuite al cantiere di restauro e consolidamento della facciata juvarriana di Palazzo Madama e alle monumentali statue di Giovanni Baratta riportate al loro antico splendore con il contributo straordinario della Fondazione CRT, che ha stanziato 2,4 milioni di euro per l’intera operazione.

 

Tramite l’ascensore di cantiere accessibile anche alle persone con disabilità, i visitatori saranno guidati dai restauratori lungo uno spettacolare percorso sui ponteggi sino a quota 28 metri dal suolo, in corrispondenza del terrazzo soprastante la facciata.

 

La balconata attrezzata per la movimentazione a terra delle quattro statue allegoriche del “Buon Governo” – Giustizia, Liberalità, Magnanimità e Abbondanza – appena restaurate, offrirà una prospettiva privilegiata e inedita della città e del territorio circostante fino alla corona alpina, abbracciando a 360° le principali architetture di Torino: Palazzo Reale, la cappella della Sindone, la Real chiesa di San Lorenzo, la Mole Antonelliana, Palazzo Carignano, Superga.

 

Sulla sommità del ponteggio compaiono in primo piano le parti superiori delle due torri romane della porta decumana, rimaneggiate nel Medioevo. Alcune immagini fotografiche, qui collocate, mostrano come si presentava il luogo nell’Ottocento e nei primi anni del secolo scorso. Un disegno in grande dimensione rivela il progetto completo preparato da Filippo Juvarra per la facciata di Palazzo Madama, rimasta incompiuta.

 

I visitatori potranno osservare gli interventi in corso per il restauro delle decorazioni in marmo e il consolidamento strutturale della trabeazione, con l’inserimento delle strutture in acciaio, in fase di montaggio nelle tre “camere cieche” ricavate da Juvarra durante la costruzione, all’interno del cornicione.

 

A un livello intermedio, dietro al grande telone che ricopre i ponteggi, sarà possibile ammirare i grandi capitelli delle colonne che decorano il corpo centrale della facciata: qui, a tu per tu con il gigantismo della monumentale architettura barocca, saranno visibili le fasi di restauro delle colonne, con gli artigiani scalpellini che stanno ponendo in opera i tasselli in marmo sui fusti delle colonne e nel fregio dell’architrave. I restauratori illustreranno i procedimenti adottati per risanare il deterioramento dei marmi e “ricucire” le lesioni, i danni di guerra e il degrado che aveva intaccato cornici, sculture e ornamenti.

 

Un piccolo, ma affascinante brano sulla storia di un’architettura storica monumentale, che rivelerà i segreti impiegati nelle antiche tecniche per l’edificazione di un palazzo divenuto simbolo di Torino nel mondo.

 

La visita sarà integrata da un racconto del professor Giovanni Carlo Federico Villa sulla storia millenaria di Palazzo Madama: da porta romana a castello medievale, da capolavoro del Barocco europeo a sede del Senato, oggi Museo Civico d’Arte Antica con oltre 70.000 opere di pittura, scultura e arti decorative dal periodo romano all’Ottocento.

 

Cittadini e turisti, a partire dalle persone con disabilità, potranno vivere in maniera partecipata e inclusiva lo straordinario restauro di Palazzo Madama: un’operazione resa possibile dalla Fondazione CRT per far rinascere la Grande Bellezza di un luogo simbolo di storia, arte, cultura che appartiene a tutti”, dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

 

L’apertura delle visite anche alle persone con disabilità è un passo avanti per creare una società per tutti – spiega Giovanni Ferrero, direttore della Consulta per le Persone in difficoltà –. Crediamo che questo approccio di Fondazione CRT e Fondazione Torino Musei debba diventare uno stimolo e una modalità di coinvolgimento condivisa da tutto il mondo culturale, in linea con lo spirito che anima l’Agenda della Disabilità, quale modello di inclusione partecipato”.

 

Il cantiere costituisce una sfida dal punto di vista metodologico e tecnico-operativo, per la peculiarità dei materiali impiegati e per l’arditezza di Juvarra – commenta Lisa Accurti, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino –. In particolare, si è rivelato di grande fascino e di estrema complessità lo studio del sistema strutturale di ancoraggio del rivestimento lapideo alle retrostanti strutture murarie, la cui articolazione ha nei secoli prodotto problematiche di non poco conto. Lo studio condotto per ‘gestire’, nell’ambito dell’attuale consolidamento, gli interventi pregressi ha richiesto particolari competenze ingegneristiche, ma ha anche consentito di comprendere la genialità delle soluzioni adottate nei restauri tra XIX e XX secolo, a loro volta degni di tutela quali documenti di altissimo valore testimoniale dell’avanzamento della tecnica del costruire applicata al restauro dei monumenti antichi“.

 

L’apertura al pubblico del cantiere di Palazzo Madama – afferma il Presidente della Fondazione Torino Musei, Massimo Broccio – è un ulteriore passo nella direzione della piena condivisione dell’edificio che da due millenni incarna il ruolo di Torino nella storia italiana ed europea. La scoperta di nuovi punti di vista, spazi e potenzialità saranno una piacevole e interessante sorpresa anche per i torinesi. Siamo profondamente grati alla Fondazione CRT per l’importante atto di mecenatismo che, insieme al fondamentale ruolo istituzionale svolto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, ha consentito lo stanziamento di un fondo aggiuntivo, rendendo possibile il completamento del restauro dell’intera facciata”.

Lo straordinario restauro di Palazzo Madama è una importante valorizzazione del patrimonio della Città di Torino. La possibilità di poter condividere i lavori con la visita al cantiere è un elemento di partecipazione attiva per i cittadini e per i turisti condividendo l’avanzamento dei grandi interventi che coinvolgeranno la città in questi anni“, sottolinea Michela Favaro, Vicesindaca di Torino.

INFO VISITE

 

Date: sabato 22 aprile20 maggio17 giugno,16 settembre21 ottobre 2023
Orari: 9.3011.3014.3016.30
Durata: 1 ora
Visita gratuita con prenotazione obbligatoria dal venerdì al mercoledì antecedenti alla data
In caso di maltempo la visita sarà annullata e riprogrammata
Al momento della prenotazione saranno forniti il regolamento di accesso al cantiere e la modulistica da compilare.
Posti limitati

 

CONCLUSO IL RESTAURO DELLE STATUE DI GIOVANNI BARATTA
È stato ultimato il restauro delle quattro monumentali statue allegoriche della Giustizia, della Liberalità, della Magnanimità e dell’Abbondanza, realizzate dallo scultore carrarese Giovanni Baratta (1670-1747) su incarico di Filippo Juvarra, a completamento della balaustra del corpo centrale di Palazzo Madama.

 

L’intervento, iniziato nell’autunno del 2022, è stato eseguito dall’équipe della restauratrice Cristina Arlotto per conto della ditta Denimo S.r.l. all’interno di un apposito padiglione eretto dinanzi alla facciata di Palazzo Madama in piazza Castello. I lavori, per circa 160.000 euro, sono stati interamente finanziati dalla Fondazione CRT.

 

Il restauro si è rivelato particolarmente complesso per le problematiche condizioni di conservazione delle statue e per l’avanzato stato di degrado del delicato marmo delle antiche cave di Brossasco, usato per scolpirle. Ogni figura è composta da cinque blocchi separati e sovrapposti. Decine di staffe e perni in ferro fissati con piombo, molti aggiunti nel corso dei secoli, trattengono tra loro le singole parti e le molte lesioni che avevano causato il distacco di grossi frammenti scultorei. L’intera superficie risultava erosa a causa degli agenti atmosferici e dell’aggressività dei gas inquinanti.

 

È stato effettuato un preventivo trattamento di pulizia con più cicli di biocida per eliminare l’attacco microbiologico di muffe e funghi, che ricoprivano quasi interamente tutte le superfici; è seguita una fase di lavaggi e di rimozione delle muffe e delle croste nere, causate principalmente dai depositi atmosferici saturi di gas di combustione, depositi tenaci concentrati soprattutto nelle zone non soggette a dilavamento e tra le pieghe dei panneggi.

 

Dopo l’asportazione delle vecchie stuccature incongrue e il controllo di tutte le staffe antiche per verificarne lo stato di efficienza, sono state rimosse le lunghe aste metalliche in ferro posteriori, risultate obsolete e non efficienti dal punto di vista statico. Contestualmente, per settori, sono stati inseriti alcuni elementi e perni in acciaio inox e fasce in fibra di carbonio per stabilizzare le parti in precario stato e suturare alcune lesioni importanti.

 

La stuccatura con malte selezionate e polvere di marmo, in corrispondenza dei giunti e delle lesioni e a copertura delle vecchie staffe metalliche, ha preceduto l’intervento di ritocco cromatico per ridurre le interferenze più evidenti lungo le linee di sovrapposizione dei blocchi principali, con applicazione finale di un protettivo superficiale idrorepellente.

 

Le statue saranno posizionate su cavalletti provvisori per consentire di rimuovere i perni ossidati inseriti nei piedistalli e sostituirli con nuovi elementi in acciaio inox conformati, che permetteranno in futuro più agili operazioni di traslazione ed esposizione.

 

L’AVANZAMENTO DEI LAVORI DI RESTAURO DELLA FACCIATA
Il restauro della facciata juvarriana di Palazzo Madama – su progetto affidato allo Studio Arch. Gritella & Associati, con la direzione dei lavori dell’arch. Gianfranco Gritella, coadiuvato per le opere strutturali dall’ing. Franco Galvagno –, è iniziato a marzo 2022 e ha raggiunto circa il 50% di avanzamento.

 

Il cantiere sta entrando in una nuova fase significativamente più impegnativa, con l’aggiunta di nuovi lavori determinati dalla necessità di intervenire anche su alcune strutture interne allo scalone che hanno rivelato problematiche strutturali impreviste. Questo elemento, unitamente alla volontà di utilizzare tutte le somme disponibili per migliorare alcune criticità su parti della facciata non incluse nel primo lotto, portano a stimare l’ultimazione dei lavori del corpo centrale nel 2024.

 

Sono stati completati il ciclo di pulizia dell’intera facciata, lo smontaggio e il successivo rimontaggio delle scaglie e dei frammenti lapidei – oltre un centinaio – in precaria stabilità strutturale, e sono in corso le operazioni di stuccatura che interessano una superficie di circa 800 metri quadrati.

 

Una squadra di restauratori e tecnici specializzati si sta occupando del restauro e dell’integrazione dei tasselli di marmo sulle diverse parti della facciata: circa 180 pezzi di differente forma e dimensione, lavorati a incastro e debitamente sagomati sul posto, tutti ricavati da blocchi di recupero dello stesso materiale, provenienti dalle antiche cave di Chianocco in bassa Valle di Susa.

 

In questo scenario si affianca la necessità di dare corso a due nuovi interventi. Una maggiore complessità delle lavorazioni è prevista per il restauro e il risanamento dei capitelli delle colonne principali, che, rimuovendo le malte applicate in più strati nel corso dei secoli, hanno rivelato il profondo degrado delle sculture, in particolare delle foglie e delle volute, molte delle quali sorrette da staffe in ferro inserite in profondità nel marmo e risultate completamente corrose. Il consolidamento avverrà mediante l’inserimento di barre filettate in acciaio inox e l’impiego di nastri adesivi in fibra di carbonio.

 

Anche la struttura costituente la fodera in pietra dei tre grandi pilastri del piano terra, a lato dei tre archi dell’ingresso principale, ha rivelato dei cedimenti più o meno concentrati in corrispondenza dell’architrave dei tre balconi del piano nobile, lesioni e scagliature dei blocchi in pietra oggi occultati al di sotto degli scialbi e degli intonaci novecenteschi a base di malte cementizie. Con l’asportazione di queste malte seguiranno i lavori di rifacimento degli intonaci e di consolidamento dei blocchi in pietra delle arcate principali a piano terra e delle grandi mensole scolpite con teste di leoni coronati: queste operazioni saranno eseguite mediante imperniaggi in acciaio inox fissati ai basamenti delle colonne principali.

 

L’interesse della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, guidata dall’architetto Lisa Accurti, è tentare di risolvere anche le problematiche strutturali derivanti dalla presenza del solaio in calcestruzzo armato, costruito negli anni 1947-48 al di sopra della volta juvarriana dello scalone. Questa struttura, di circa 500 metri quadrati, è costituita da una serie di travi in cemento sorreggenti una copertura piana inclinata, che sostituisce un precedente tetto settecentesco a falde in coppi su travi lignee, andato distrutto da un bombardamento nel 1943. Per migliorare le problematiche strutturali dell’opera, assolvendo nel contempo alle normative in materia antisismica, si prevede di sostituire il solaio esistente con una struttura reticolare in acciaio che, in futuro, potrebbe divenire anche praticabile per un utilizzo pubblico. In tale senso è già stato presentato un progetto definitivo per il quale sono in corso le valutazioni tecnico economiche di fattibilità e il reperimento dei fondi necessari, nell’ipotesi di attuare l’opera nell’ambito delle tempistiche previste per il II lotto di lavori.

 

Alle lavorazioni in corso, cui si aggiungerà a breve il cantiere di restauro dei grandi serramenti vetrati che partirà a maggio 2023 per una durata di 9 mesi, si affiancherà il secondo lotto dei lavori, finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso il Segretariato Regionale per il Piemonte, che concerne il restauro delle ali laterali del palazzo e alcuni interventi accessori, il cui importo è di circa 1.800.000 euro.

L’arte delle emozioni di Mariell Chiron Guglielminetti

Si intitola “Mnemosyne” la mostra personale che il Museo MIIT guidato da Guido Folco dedica all’artista

 

Il Museo MIIT ospita una mostra fino al 5 maggio prossimo dal titolo “Mnemosyne”, una personale dedicata all’artista  MariellChiron Guglielminetti .

“Le mie opere – spiega Mariell – costituiscono “il mio IO”. Non mi definisco una pittrice, ma colei che ha una passione per l’arte e per tutto ciò  che  emoziona, che stimola i sensi. Pur avendo studiato all’Accademia di Belle Arti  mi considero un’autodidatta, che ha saputo guardare ai pittori antichi e moderni, e che ha fatto un cammino solitario e diverso. Mi considero una pittrice per passione, schiva, solitaria, che non ha mai seguito il successo.

Ai miei tempi non era consigliato seguire per le ragazze il Liceo Artistico, quindi scelsi ragionaria, con un sogno nel cassetto, di poter frequentare il liceo classico.

“Mariell Chiron Guglielminetti – spiega il professor Gian Giorgio Giorgio Massara – nel lungo percorso artistico  considera inscindibile il legame tra il mondo classico e quello rinascimentale.  Una passione, la sua derivata da studi, letture eelementi che hanno determinato in lei la convinzione che tra classicità e modernismo vi siano molteplici punti di comparazione. Dalla lettura delle opere del poeta Rainer M. Rilkee di Gabriele d’Annunzio, l’artista ha fatto proprio il principio di una bellezza e la convinzione di una perfetta giovinezza nel mondo.

Mariell, dopo aver a lungo studiato e disegnato le opere presenti nella gipsoteca dell’Accademia Albertina,  considera quale punto di partenza per il proprio lavoro le suggestive immagini derivate da un gruppo di studi nei quali immagini ignude determinano un rapporto tra immagine  e realtà. Ne risulta un esempio il “Torso romano”  in cui il rapporto tra la luce e un corpo con le braccia spezzate esprime una insolita vitalità. Assorta e severa è  Afrodite, risalente al 2008, in cui raffigura ai si impone su uno sfondo  caratterizzato da improvvise accensioni di azzurro, profondi neri capaci di incorniciare il volto della Dea della Bellezza e della fertilità  amante di dei, ma anche dei mortali”.

“Mariell Guglielminetti – aggiunge il critico Gian Giorgio Massara – ritorna a esempi  classici come nel caso di una delle ultime opere realizzate, ispirata al volto di Laocoonte, il sacerdote di Apollo inviso alla dea Athena.

Nel suo susseguirsi di immagini l’artista considera ripetutamente, in un intenso susseguirsi di immagini, anche i volti delle dame rinascimentali, di cui il primo dipinto è legato all’ultima visione di Antonello  da Messina. Mariell incornicia il volto della Vergine in un drappeggio geometrico di un blu intenso, di modo che sguardo e labbra acquistino una espressività maggiore. Gli occhi splendenti della Fornarina, una fanciulla di cui Raffaello si era invaghito nel primo ventennio del Cinquecento in Contrada Santa Dorotea  a Roma, li ritroviamo nel dipinto conservato alla galleria Nazionale  a Roma. Mariell si appassiona a questo volto e lo  riprende facendolo splendere  su di uno sfondo dorato.

Mariell Guglielminetti si appassiona anche ai molti protagonisti della Cappella Sistina, ri cercando nel virtuosismo tecnico la bellezza sia  fisica sia spirituale, come nel caso del dipinto della Storia della Genesi tratto  da Michelangelo.  Nella tela datata 2009 la figura di uno degli ignudi viene interpretata da Mariell come l’esaltazione del Manierismo sia nella capigliatura sconvolta, sia nell’espressione del dubbio. Un secondo ignudi è dipinto con uno sfondo indeterminato,  seppure vibrante di luci.

La pittrice ha rivolto la sua attenzione anche al secolo del barocco, che ci ha lasciato anche splendidi esempi di scenografie di piazze e giardini.  Il temperamento di Mariell Guglielminetti l’ha portata inevitabilmente a rivolgere l’attenzione alla bella e inquieta figura di Teresa d’Avila, raffigurata dal Bernini pervasa di amore divino e partecipe del dolore che un dardo lanciato da un angelo le ha provocato nel cuore. La figura di Teresa viene raffigurata uno sfondo ora nero come il peccato, ora dorato dome la luce divina”.

“L’arte di Mariell Chirone Guglielminetti – spiega il curatore della mostra Guido Folco della galleria Folco e Museo MIIT – nasce dal mito di Mnemosyne, dalla memoria dell’essenza dell’uomo e di una bellezza eterna e senza tempo. La sua creatività  conduce all’esplorazione di noi stessi, rappresentando un’espressione che travalica -la semplice idea spazio temporale, di gusto e percezione soggettiva, celebrando il concetto classico di bello, di armonia e di equilibrio. Le sperimentazioni concettuali di Mariell ChironeGuglielminetti  ci restituiscono un universo antico e moderno al contempo, in virtù della visione personale dell’artista che indugia sui particolari,  li evidenzia e ingigantisce. Le sue fonti di ispirazione sono i grandi maestri della Grecia antica e del Rinascimento, dal genio di Michelangelo, di Antonello da Messina a Bellini al  Caravaggio e a Canova.

Dalla statuaria greca Mariell Chirone Guglielminetti ci riporta l’armonia e la perfezione formale, quasi volesse condurre un cammino di ritorno all’ordine novecentesca, quando maestri quali Funi, Sironi, Oppi, Bucci e Marussing ritrovarono, sotto la guida di Margherita Sarfatti, il senso di un equilibrio che le modernità sembrava aver smarrito e che la nostra artista ricerca dell’emozione che deve suscitare l’arte, prima di tutto in se stessa.Nascono così le opere della serie dedicata ai busti classici, in cui l’artista comunica l’essenza dell’uomo nelle sua semplicità e bellezza naturale e atavica.

“Le mie opere sono il mio IO” ama ripetere l’artista e in questa sua dichiarazione d’amore verso la pittura c’è tutta la passione di una vita, il desiderio di cogliere e immortale l’attimo della creazione e, con essi, gli istanti che l’hanno resa migliore”.

MARA MARTELLOTTA

 

Museo MIIT

Personale di Mariell Chirone Guglielminetti  ‘Mnemosyne”

Da mercoledì 19 aprile 2023 al 4 maggio 2023.

MUSEO MIIT corso Cairoli 4

Dal martedì  al sabato dalle 15.30 alle 19.30.

Orario su appuntamento  tel 3343135905

In mostra a Torre Pelłice le opere di Beny Giansiracusa

Nell’ambito dell’esposizione “Generating Freedom”, un inno alla libertà in vista del 25 aprile

Lo spazio espositivo dedicato all’artista Beny Giansiracusa si anima da sabato 22 aprile a domenica 14 maggio prossimi, presso l’Associazione della Decima Arte “Ada” che propone a Torre Pellice, patria valdese , presso lo spazio culturale a lui dedicato, in via Repubblica 6, l’esposizione “Generating Freedom”(generare la libertà). La mostra tratta opere uniche e molteplici serigrafie sul Tricolore e non solo, a firma di Beny Giansiracusa , notoesponente della decima arte presieduta da Chiara Griglio.

L’ingresso è libero.

L’Associazione detiene la catalogazione e la competenza dell’Archivio di tutte le opere geografiche dell’artista, unitamente alla loro certificazione e autenticità, mentre il fotografo Antonio Attini è responsabile della collezione Beny Giansiracusa e il referente per i contatti relativi alle opere.

Presso lo spazio culturale di via Repubblica 6, si terrà un’esposizione dal titolo “Genereting Freedom”, vale a dire “Generare la libertà”, una serie di opere uniche e moltepliciserigrafie sul tricolore a firma di Giansiracusa.

L’artista torinese, mancato nel 2022, ha prodotto molteplici lavori in omaggio alla bandiera italiana.

Dalla Fiat 500 del 1957  al David di Michelangelo risalente al 1504, alla Venere del Botticelli del 1486, le rivisitazioni di Giansiracusa declinano, attraverso una carrellata immaginifica di varie centinaia di anni, le incarnazioni del vessillo che è il simbolo e la volontà di unificazione della Nazione italiana.

In vista della apertura infrasettimanale presso la sede di Ada, in virtù dei festeggiamenti nazionali di martedì 25 aprile, un allestimento tematico di suoi grandi lavori esposti a vetrina non mancherà di stupire i visitatori.

Inoltre, per una sola giornata, sarà presente una proposta ospite curata dal fotografo Antonio Attini, responsabile della collezione di Beny Giansiracusa, offerta valida solo per i giovani fino a 35 anni di età. Questa proposta sarà rivolta ai nascenti collezionisti che vogliono portarsi a casa la prima opera del noto serigrafo, una tiratura limitata su plexiglass dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia, col numero prezioso svettante sulla bandiera tricolore.

Altro evento focus della mostra è quello di sabato 6 maggio in orario 15-18, in occasione della Giornata Mondiale del Colore, in cui la presidente di ADA Chiara Griglio introdurrà, insieme alladirettrice artistica Monica Nucera Mantelli, le opere in sede, collegandole al Word Kids Coloring Day. Questa ricorrenza è natanel 2008 per sensibilizzare i bambini verso i coetanei meno fortunati che non hanno la possibilità di vedere il mondo a colori. L’appuntamento gratuito è aperto a tutti e consentirà di parlare del significato dei colori nell’arte, da Goethe a Kandinsky, ispirandosi al noto esponente della Decima Arte.

Il 14 maggio, in occasione della tradizionale Festa della Mamma, si terrà una performance tra danza, prosa e poesia, coinvolgendo alcuni teatrodanzatori e componenti del direttivo di ADA. Sarà abbinata alle opere di Giansiracusa, che ritraggono donne-icona o che sono state madri o figure genitoriali generatrici di bellezza come Sophia Loren e Penelope Cruz.

Per sottolineare maggiormente l’adesione di ADA ai fondamentali principi annessi ai diritti umani e alla pace tra i popoli, per tutto il periodo dell’esposizione  la balconata esterna sarà addobbata da una ghirlanda di bandierine in rappresentanza della necessaria fratellanza tra i Paesi del mondo.

Il titolo della mostra “Generating Freedom” è  una sorta di slogan manifesto di pensiero dell’associazione, in quanto generare libertà  significa  offrire alle persone strumenti culturali per capire il senso dei valori della vita.  L’Associazione ADA vuole sintetizzare il raccordo tra la libertà e la  capacità  di generare nuova vita, unire simbolicamente l’evento del 25 aprile, annesso alla festa della Liberazione, al 14 maggio, giorno in cui ricorre la Festa della Mamma, passando per l’appuntamento mediano del colore, che si celebra il 6 maggio.

MARA MARTELLOTTA

 

Mostra di Beny Giansiracusa.

Torre Pellice, spazio culturale di via della Repubblica 6

Max Pezzali torna a Torino

SABATO 2 SETTEMBRE 2023 ARRIVA

IL CIRCO MAX

PER LA PRIMA VOLTA DAL VIVO AL

CIRCO MASSIMO DI ROMA

UNICA DATA ESTIVA

INFO E BIGLIETTI: vivoconcerti.com

MAX30, l’inarrestabile tour #HITSONLY nei Palasport 2022/2023 di Max Pezzali torna a TORINO con un nuovo appuntamento al PALA ALPITOUR il 23 aprile 2023.

I biglietti sono disponibili online su vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati.

Dopo le celebrazioni dei suoi 30 anni di carriera a luglio con la doppia data di SAN SIRO CANTA MAX, e dopo le date di Pesaro, Milano e Roma dello scorso autunno, si riparte nei Palasport a celebrare la carriera straordinaria di Max. Cantare a squarciagola, questa è la chiave per uno spettacolo basato solo ed esclusivamente sulle grandi hit della sua carriera: da HANNO UCCISO L’UOMO RAGNO, lo straordinario debutto che ha conquistato all’istante tutta Italia nei primi anni novanta, alle leggendarie SEI UN MITO e NORD SUD OVEST EST, passando per la romanticissima COME MAI e la nostalgica, commovente GLI ANNI, la scaletta ripercorre successi caratterizzati da melodie indimenticabili e testi che sono entrati di diritto nel vocabolario di più generazioni, per un viaggio indietro nel tempo che fa rivivere le emozioni di un passato e un vissuto che nessun altro come Max Pezzali sa raccontare e riportare alla luce.

Max Pezzali inoltre tornerà a Roma con la data evento IL CIRCO MAX, al Circo Massimo sabato 2 settembre 2023, luogo storico della Capitale nonché tra le più suggestive e celebri location di musica dal vivo all’aperto in Italia e nel mondo.

IL CIRCO MAX SARÀ L’UNICA TAPPA ESTIVA OPEN AIR DI MAX PEZZALI NEL 2023, l’unico imperdibile appuntamento estivo che continuerà a coinvolgere intere generazioni con veri e propri momenti iconici e di travolgente entusiasmo.

CALENDARIO PALASPORT 2022 – 2023

Sabato 26 Novembre 2022 | PESARO @ Vitrifrigo Arena – (DATA ZERO)

Lunedì 28 novembre 2022 | MILANO @ Mediolanum Forum – SOLD OUT

Martedì 29 novembre 2022 | MILANO @ Mediolanum Forum – SOLD OUT

Mercoledì 30 novembre 2022 | MILANO @ Mediolanum Forum – SOLD OUT

Giovedì 8 dicembre 2022 | ROMA @ Palazzo dello Sport – SOLD OUT

Venerdì 9 dicembre 2022 | ROMA @ Palazzo dello Sport – SOLD OUT

Lunedì 20 marzo 2023 | TORINO @ Pala Alpitour SOLD OUT

Martedì 21 marzo 2023 | TORINO @ Pala Alpitour SOLD OUT

Giovedì 23 marzo 2023 | BRESCIA @ Brixia Forum SOLD OUT

Sabato 25 marzo 2023 | PADOVA @ Arena Spettacoli – Padova Fiera

(Padiglione 7) SOLD OUT

Domenica 26 marzo 2023 | PADOVA @ Arena Spettacoli – Padova Fiera

(Padiglione 7)

Martedì 28 marzo 2023 | BOLOGNA @ Unipol Arena

Mercoledì 29 marzo 2023 | BOLOGNA @ Unipol Arena SOLD OUT

Venerdì 31 marzo 2023 | FIRENZE @ Mandela Forum SOLD OUT

Sabato 1° aprile 2023 | FIRENZE @ Mandela Forum SOLD OUT

Domenica 2 aprile 2023 | FIRENZE @ Mandela Forum

Giovedì 6 aprile 2023 | Eboli (SA) @ Palasele

Venerdì 7 aprile 2023 | Eboli (SA) @ Palasele SOLD OUT

Lunedì 17 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Martedì 18 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Giovedì 20 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Venerdì 21 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Domenica 23 aprile 2023 | TORINO @ Pala Alpitour

Mercoledì 26 aprile 2023 | LIVORNO @ Modigliani Forum

Giovedì 27 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Venerdì 28 aprile 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Lunedì 1° maggio 2023 | MILANO @ Mediolanum Forum SOLD OUT

Venerdì 5 maggio 2023 | CATANIA @ PalaCatania SOLD OUT

Sabato 6 maggio 2023 | CATANIA @ PalaCatania

Martedì 9 maggio 2023 | BARI @ Palaflorio

Mercoledì 10 maggio 2023 | BARI @ Palaflorio

Venerdì 12 maggio 2023 | ANCONA @ Pala Prometeo

Sabato 13 maggio 2023 | ANCONA @ Pala Prometeo

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti

fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

info: www.vivoconcerti.com

info@vivoconcerti.com

Il pianista Malicki e l’Orchestra del Conservatorio Bonporti al Teatro Juvarra


Un concerto-spettacolo divertente, autoironico e travolgente che vede protagonista la straordinaria tecnica del pianista polacco, accompagnato da 45 orchestrali del Conservatorio di Trento, dedicato sia agli amanti della musica classica sia a chi non vi si è mai avvicinato

Domenica 30 aprile, ore 21

TEATRO JUVARRA – Via Filippo Juvarra, 13

Domenica 30 aprile alle 21.00 il Teatro Juvarra di Torino ospita l’unica data in Piemonte del concerto-spettacolo del pianista polacco Waldemar Malicki accompagnato dall’orchestra di 45 elementi del Conservatorio Bonporti di Trento. Non si tratta esclusivamente di un concerto di musica classica, bensì di una produzione unica nel suo genere, che propone l’enfasi e l’energia del pianoforte supportato da una grande orchestra sinfonica composta da 45 elementi e la performance di Waldemar Malicki, divenuto celebre per i suoi concerti/spettacolo che uniscono una grande tecnica esecutiva a momenti divertenti di interazione con il pubblico. Il suo talento versatile gli permette di eseguire prodezze impareggiabili sulla tastiera. Nei suoi concerti Malicki sorprende il pubblico grazie ad una combinazione di virtuosismo musicale e raffinatezza verbale. Arguzia, sorpresa, fantasia sconfinata e un tocco di piccante serviti con gusto ed eleganza.

Un’occasione per chi non si è mai avvicinato alla musica classica e, allo stesso tempo, una forte emozione per chi la classica l’ha sempre amata e la vede, in questo caso, proposta da un grande maestro nell’esecuzione ed un grande divulgatore nel suo racconto. Il Maestro Malicki parla un ottimo italiano e i suoi piccoli e comprensibili errori grammaticali rendono il tutto ancora più vero e divertente. L’autoironia unita alla sua tecnica interpretativa sono di fatto gli strumenti che hanno reso Waldemar Malicki uno dei più amati esecutori d’Europa.

Ad accompagnare il pianista un’orchestra sinfonica di 45 elementi, tutti giovani talenti provenienti da diverse città italiane ed estere, cresciuta nel Conservatorio Bonporti di Trento e diretta dal Maestro Andrea Raffanini.

WALDEMAR MALICKI

Nato a Lublino (Polonia) nel 1958 Malicki è cresciuto in un contesto di studi musicali e umanistici: è senza dubbio questo doppio approccio accademico ad averlo stimolato nel cercare un contatto costante con il suo pubblico, coinvolgendolo e divertendolo. Nel 1982 si è diplomato all’Accademia di musica di Danzica.

Ad oggi ha all’attivo ben 38 album e ha ricevuto 3 premium Fryderyk dall’industria discografica polacca. Si è esibito in molti festival, Festival a Lusławice, Holiday Festival of Stars a Międzyzdroje, Chopin Festival a Duszniki-Zdrój, Masuria Cabaret Night a Mrągowo. È il fondatore del quintetto di tango di Astor Piazzolla. È stato presidente della Società Ignacy Jan Paderewski. Insieme al regista Jacek Kęcik e al direttore d’orchestra Bernard Chmielarz, gestisce il progetto Philharmonic of Wit, unendo la musica orchestrale (prevalentemente classica) al cabaret. La sua straordinaria capacità di coinvolgere il pubblico in maniera entusiasmante e divertente lo ha reso un personaggio estremamente conosciuto anche al di fuori dei confini della musica classica.

In Italia si esibirà con la giovane l’Orchestra del Conservatorio Bonporti di Trento proponendo un repertorio prevalentemente contemporaneo che comprende brani di E. Grieg (Holberg suite), D. Zboch (Vivaldiana), F. Delius (Walk to the paradise garden), T. Procaccini (New York Picture), G. Gershwin (Rapsodie in blue) e una serie di improvvisazioni e variazioni umoristiche di Waldemar Malicki.

L’evento è prodotto da Piattaforma Servizi in collaborazione con Muvix Europa, il Conservatorio Bonporti di Trento, con il sostegno di Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Caritro e Planet Art Entertainment.

Biglietti 15 € + prev. In vendita su mailticket.it

https://bit.ly/WaldemarMalicki

Waldemar Malicki e l’Orchestra del Conservatorio Bonporti di Trento

Teatro Juvarra, Torino

Via Juvarra, 13

Domenica 30 aprile, ore 21

www.teatrojuvarra.it

Torino Jazz Festival, al via sabato 22 aprile la XI edizione

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Dal 22 al 30 aprile torna la rassegna dedicata al Jazz: 9 giorni di programmazione, 93 appuntamenti di cui 49 concerti, 234 musicisti coinvolti in 62 luoghi sparsi in tutta la città.

 

Si inaugura sabato 22 aprile. In apertura, dalle ore 11.00, la JST Jazz Parade, accompagnata dall’animazione Lindy Hop a cura de ‘La Bicicleta’ ASD si esibirà nei quartieri e nel centro cittadino per far rivivere la tradizione delle band itineranti che ha nella marching band di New Orleans la sua declinazione più brillante e divertente. Al mattino la JST Jazz Parade suonerà nei mercati, mentre al pomeriggio il percorso si snoderà nelle vie del centro, partendo da piazza Palazzo di Città per arrivare in piazza San Carlo e terminare la marcia animando con il suo trascinante programma le Gallerie d’Italia – Torino.

‘Natura morta con custodia di sax’, produzione originale di Peppe Servillo & Tjf All Stars aprirà ufficialmente il Festival 2023 alle OGR.  Un viaggio al cuore del jazz dal libro di Geoff Dyer.

Tutti i concerti del TJF 2023 stanno riscuotendo, in prevendita, notevole interesse da parte del pubblico. Sono già sold-out i 2 appuntamenti con Stefano Bollani in programma domenica 30 aprile in chiusura del festival. Inoltre, in seguito all’esaurimento dei biglietti per ‘Natura morta con custodia di sax’ con Peppe Servillo & TJF All Stars (OGR sabato 22 aprile ore 21) e per ‘80th birthday tour’ con Kenny Barron Trio (OGR domenica 23 aprile ore 21), per consentire l’ascolto a un numero maggiore di spettatori sono stati aggiunti 300 posti laterali a scarsa visibilità (non a fronte palco) in vendita a 8 euro da mercoledì 19 aprile alla biglietteria del festival e su Vivaticket.

Per informazioni sui biglietti: www.vivaticket.it 

http://www.torinojazzfestival.it/biglietteria-tjf/