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Camaleontika è la rassegna teatrale organizzata dall’Associazione MOV. e dalla compagnia Fabula rasa di Almese, in provincia di Torino, comune della bassa Valsusa, nell’ambito del bando Cortocircuito e grazie al sostegno del Comune di Almese. Con otto spettacoli in programma dal 14 dicembre scorso, l’XI edizione si è confermata come uno spazio culturale capace di unire comunità del, cultura e presente, offrendo al pubblico occasioni di riflessione ed emozione attraverso rappresentazioni che affrontano temi contemporanei, con u linguaggio che spazia tra comicità, sociale e narrazione del mondo odierno. L’ottavo è ultimo appuntamento è in programma sabato 10 maggio, alle 21, al centro sociale Milanere di Almese, via della Chiesa 1, con la pièce teatrale “Don Chisciotte sulla Luna”, prodotto da A.M.A. Factory e Elmo di Mambrino. A partire dal Don Chisciotte di Cervantes, lo spettacolo porterà il pubblico sulla Luna, dove si troverà il mare, un chiringuito e persino dei peri da salvare. Attorno a un televisore vintage, si esplora la poesia, lo spirito eroico e la ricerca a della tenerezza, offrendo una fuga dalla stanchezza e una possibilità di ritrovare l’umanità. Lo spettacolo è scritto da Angelo Tronca e vede la regia e interpretazione di Barbara Mazzi, Francesco Gargiulo e lo stesso Angelo Tronca. L’assistenza alla regia è curata da Francesca Riva, mentre la consulenza tecnica è stata affidata a Massimiliano Bressan.
Questa produzione si è aggiudicata il premio letterario del Torino Fringe Festival nel 2023, in collaborazione con la casa editrice Sui Generis, con la seguente motivazione:”La giuria di Sui Generis assegna il premio come vincitore a ‘Don Chisciotte sulla Luna’ per la drammaturgia fantasiosa, in cui un’eccellente lirica si alterna alla prosa, e per la capacità di rendere vive, maestose e palpabili la noia, l’avventura e il sogno, la fame e l’intelletto, che portano l’umano a inevitabili cadute e gloriosi slanci fin sulla Luna”. I complimenti della Giuria sono andati, oltre che al testo, all’interpretazione di Barbara Mazzi, nel ruolo di Bradamante.
Dopo la precedente produzione intitolata “Don Chisciotte amore mio”, il drammaturgo Angelo Tronca è tornato a raccontare una nuova avventura ispirata al classico di Cervantes.
“Don Chisciotte sulla Luna – racconta il drammaturgo – parte dall’immobilità. Don Chisciotte e Sancho si ritrovano stanchi e demotivati, ma vengono risvegliati dallo spettro di un personaggio di un poema che avrebbe potuto leggere Don Chisciotte, Bradamante de L’Orlando Furioso. Proprio lei convince il protagonista a prendere parte a una nuova avventura, sostituire Astolfo nei viaggi sulla Luna per recuperare il senno di Orlando.
Se in ‘Don Chisciotte amore mio’ ho voluto parlare di coraggio e di passione, col motore per provare a partire sempre e comunque, in quest’ultimo ho voluto riprovarci, aggiungendo qualche nota malinconica e una fatica doppia, quella di chi ha provato tanto e che continua a provarci e riprovarci. Seppur ammantato da uno stile lunare carico di poesia, non mi sono allontanato dalla commedia, che credo sia una chiave per avvicinarsi ai discorsi seri che è bene fare. Ho voluto a tutti i costi aggiungere come elemento la tenerezza”.
Biglietti e info: intero 12 euro – ridotto speciale di 2 euro per i soci di Fabula rasa e M.O.V.
Mara Martellotta
Inaugura il 17 maggio presso la Pinacoteca “Raissa Gorbaciova”, sulla Terrazza Belvedere di Torre Canavese, la mostra “Natura Arte-Fatta”, con opere di Biagio Vellano, e una nuova sala della pinacoteca sarà dedicata a Marco Datrino
La mostra dal titolo “Natura Arte-Fatta” verrà inaugurata il 17 maggio prossimo, alle 17.30, presso la Pinacoteca “Raissa Maksimovna Gorbaciova” sulla Terrazza Belvedere, in via Balbo a Torre Canavese, in provincia di Torino. Si tratta di un’esposizione di quadri-scultura creati con materiali di recupero e terre naturali dal Maestro Biagio Vellano, originario di Trino Vercellese, nato nel 1928 e scomparso a Brusaschetto, nell’Alessandrino, nel 2008.
Contestualmente all’apertura dell’evento artistico, la nuova sala della Pinacoteca verrà dedicata a Marco Datrino, importante gallerista, antiquario, proprietario del vicino castello, e protagonista della vita culturale di Torre Canavese, distintosi per meriti artistici e culturali.
“Intitolare questa nuova sala della pinacoteca a Marco Datrino – ha commentato Gian Piero Cavallo, Sindaco di Torre Canavese – è un gesto dovuto e doveroso per ringraziare e ricordare un concittadino che tanto ha fatto per il paese e il mondo dell’arte nel Canavese, instaurando scambi tra artisti e portando i Pittori per la Pace sul nostro territorio. Ci auguriamo che sia davvero un nuovo inizio e che questi spazi possano in futuro, come oggi, accogliere nuovi eventi importanti in grado di dare lustro al paese”.
L’allestimento, curato dalla critica d’arte Carla Bertone, resterà aperto fino al 15 giugno dal venerdì alla domenica, dalle 16 alle 19. Apertura straordinaria per la Camminata Reale domenica 18 maggio dalle 9 alle 12.
“La mostra sarà composta – spiega la curatrice – da 25 opere materiche corredate da spiegazioni, didascalie e frasi dell’artista. Il percorso sarà introdotto da una presentazione dell’artista con una biografia e una breve spiegazione delle opere, fotografie, acquerelli e disegni, in modo da fornire una visione completa del percorso artistico di Vellano.
Biagio Vellano, designer ed arredatore di talento, fu uno spirito introspettivo e coltissimo. Un filosofo che amava la vita. Un appassionato di archeologia e di musica jazz, innamorato e rispettoso del creato e dell’arte nella sua forma più alta e più pura.
Mai influenzato dalla materia di partenza, bensì soltanto dalla “materia ri-creata”, l’artista Biagio Vellano ha usato liberamente qualsiasi tecnica potesse corrispondergli: la pittura ad olio tradizionale, i fondi serigrafici stampati che riprendeva con diverse tipologie di pastelli, polverosi o cerosi, e i materici, le opere che costituiscono l’aspetto peculiare della sua creazione artistica. Nel momento della massima creatività delle avanguardie, l’artista indaga con tutto sé stesso il modo di ‘ricreare’ la natura che da sempre ha catturato con gli occhi e con gli obiettivi della sua macchina fotografica. Nascono così le opere più straordinarie di Biagio Vellano, uniche ed irripetibili, quelle che lo classificheranno per sempre nel firmamento della storia dell’arte: i materici.
Se infatti i pastelli sono colore e luce, i materici sono materia e ombra, un microcosmo, una natura ricreata. Sono ricami di materia colata, di parti sporgenti, ammassi di plastiche combuste con il cannello e lavorate ancora incandescenti, per ricreare rocce, ghiacciai, fondali marini, fango e terra calpestata. L’artista bruciava strati su strati di plastiche e colature di vinavil mentre le esalazioni nere ardevano nei suoi polmoni. La cosa più terribile è che sapeva a cosa stesse andando incontro, e che ha sempre accettato come una sortadi sacrificio sull’altare della grande arte”.
Per informazioni consultare il sito www.torrecanavese.piemonte.it
Mara Martellotta
Alla Galleria Tamagno del Teatro Regio di Torino, in piazza Castello, un’occasione unica per scoprire ciò che solitamente resta nascosto agli occhi del pubblico con la mostra “Behind the scenes” nell’ambito di Exposed Torino Foto Festival.
Le immagini in esposizione selezionate tra i migliori scatti realizzati al Regio negli ultimi trent’anni catturano quei formidabili momenti sospesi in cui gli artisti non sono ancora personaggi e nello stesso tempo non hanno già più i connotati e l’identità di chi sono normalmente nella vita reale.
Igino Macagno
Le celebrazioni torinesi nel bicentenario della nascita di San Francesco Faà di Bruno, nato ad Alessandria nel 1825 e morto a Torino nel 1888 in concetto di santo, ricordano l’anima squisitamente religiosa e intellettuale che seppe armonizzare in modo splendido la scienza e la fede. La sua evoluzione morale non aveva per meta un cielo popolato di costellazioni ma un cielo ben più elevato, denso di princìpi ricchi di unità e giustizia. Francesco concluse gli studi classici a Novi Ligure nel collegio dei Padri Somaschi e a Torino completò gli studi all’Accademia militare con il grado di luogotenente di Stato maggiore, seguendo le orme del fratello Emilio capitano di vascello. Dopo la ferita subìta nella disfatta della battaglia di Novara a fianco del giovane principe Vittorio Emanuele II di Savoia, Francesco fu promosso capitano dal re Carlo Alberto. Alla Sorbona di Parigi ottenne il dottorato in scienze matematiche e astronomia e fu nominato astronomo dell’osservatorio delle longitudini. Il suo celebre maestro e religioso Cauchy della Sorbona e l’amico Don Bosco gli trasmisero non solo l’amore per i numeri ma qualcosa di più profondo e significativo, la scienza di tutte le scienze, il loro Dio.
Music Tales, la rubrica musicale
“Le cose che dici,
è la vita
Buon ascolto
https://www.youtube.com/watch?v=-iKeUC5_Wyw
scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!
Ecco a voi gli eventi da non perdere!
Sabato 03 maggio 2025 ore 22.oo al Fame Club Live Show di Corso Umbria 36 a Torino potrete rivivere l’emozione degli anni ’80 con gli 80 O’CLOCK in concerto.
INFO & PRENOTAZIONI AL 3382561644
Vi invito inoltre a seguire le pagine ed I link sottostanti per far parte di una comunità che vuole cambiare il mondo radicalmente.
Che vuole più educazione al rispetto per le donne e lo fa con uno spettacolo chiamato “Respect” che, a breve, sarà nelle vostre pcittà italiane.
Uno spettacolo intenso interamente cantato da uomini affinchè sia la voce maschile ad esortare al rispetto per le donne.
Oltre 30 artisti tra cantanti musicisti ballerini e performer, al lavoro per offrire un’esperienza immersiva che trasmette un grande senso di appartenenza e gruppo.
In aiuto ed un sostegno concreto a chi, dall’inferno della violenza, è già passato ed è riuscito a fuggire.
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Prossime date 13 Settembre 2025 Bologna
25 novembre 2025 Livorno
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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Lunedì. Il Torino Jazz Festival propone alle 18 al Teatro Juvarra, Koro Almost Brass Quintet. Alle 21 al Teatro Colosseo il quartetto della sassofonista Lakecia Benjamin. Prima del concerto verrà consegnata la borsa di studio Memorial Sergio Ramella , voluta da AICS Torino APS, a uno studente del Dipartimento Jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi. Sempre per il TJF alle 21.30 alle OGR, suona il quintetto di Ettore Fioravanti.
Martedì. Al Torino Jazz Festival alle 18 al teatro Vittoria, si esibisce il pianista Andrea Rebaudengo. Alle 21 sempre per il TJF, il progetto “Flamenco Criollo” del quintetto di Arruàn Ortiz. Alle 19 al Machito, Maria Pascual & The Kind Of Gipsy. Alle 21.30 al Folk Club sempre per il TJF, suona il trio Di Gennaro-Tavolazzi- Zirilli.
Mercoledì. Allo Ziggy si esibiscono i Ductape e i MayFlower Madame. Ultimo giorno del Torino Jazz Festival, con alle 18 al teatro Juvarra, Dudù Kouate 4 TET. Alle 21 all’Auditorium Agnelli del Lingotto, suona Jason Moran Bandwagon & TJF All Stars. Alle 18 all’Amen Bar si esibisce il trio di Sonia Infriccioli. Al teatro Colosseo è di scena Ermal Meta. All’Osteria Rabezzana suona Andrea Abbadia Quartet. Al Blah Blah si esibiscono gli Shandon +i Quarantena.
Venerdì. Al Magazzino sul Po suonano i Kanerva + Michele Veneziano con il progetto Sao Miguel. All’Off Topic suonano i Muito Kaballa. Al Blah Blah sono di scena i Dalila Kayros.
Sabato. Al Blah Blah suona il Melee duo+ i Movion. Allo Ziggy si esibiscono i Darkways + We Are Wawes.
Pier Luigi Fuggetta
PH-Credit-@-Jason-Moran-by-Clay-Patrick-McBride.
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domenica 27 aprile al TJF 2025 |
INFO E BIGLIETTI:
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Nella foto: JAN BANG SEXTET “ALIGHTING” @ Ph Credit Colibrì |
La JST Jazz Parade dà il via alla giornata di domenica 27 aprile del TJF 2025, con il tour itinerante della marching band ispirata alle sonorità di New Orleans, a partire dalle ore 10:30 da Piazza Palazzo di Città. Dopo aver attraversato il centro di Torino tra Piazza Castello, via Accademia delle Scienze, Piazza Carlo Alberto, Piazza Carignano e Piazza San Carlo, la parata culminerà con un performance speciale a Porta Susa, dalle ore 13, che affascinerà il pubblico all’interno della stazione di RFI Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) con i ballerini di Balla Torino Social Dance. L’evento fa parte di un progetto che mira a trasformare le stazioni ferroviarie in spazi culturali vivi, capaci di connettere mobilità, arte e partecipazione.
Da non perdere domenica alle ore 11 al Teatro Vittoria, Korale, l’ensemble italo-coreano del quale fa parte la poliedrica batterista Francesca Remigi, vincitrice di Nuova Generazione Jazz 2021 e Top Jazz 2022, nota per le sue collaborazioni internazionali nella scena d’avanguardia e di improvvisazione libera. I rapporti tra jazz e musica dell’estremo oriente sono stati complessi, a seconda dei paesi: dal re trombettista jazz della Thailandia Bhumibol Adulyadej all’ampia e vivace scena giapponese, dalle intermittenze della Cina alla crescita del panorama indonesiano. Korale non rientra né nell’assimilazione del paradigma americano né nel facile esotismo, ma è un prodotto nuovo, ricco di tensioni immaginative.
Fra gli appuntamenti special alle ore 12 alla GAM, Galleria Civica d’Arte Morderna“Picture Jazz duo”, due insegnanti del CFM fanno incontrare il jazz e l’arte in occasione di EXPOSED Torino Foto Festival. L’evento è in collaborazione con CFM – Centro Civico di Formazione Musicale e con Fondazione Torino Musei.
Proseguono anche i club, con l’appuntamento delle ore 15 in via BALTEA 3 che vede protagonista Daniele Tione in “Cloaked in blue”. Daniele Tione si presenta nella solitudine del piano solo, interprete della tradizione jazzistica con un senso della melodia tutto italiano. Alle ore 16:30 si prosegue ai Bagni Pubblici di Via Agliè con Ballestriero Gilli Taufic in “2 A 1”: un viaggio dal Brasile classico di Pixinguinha e Hamilton de Hollanda a quello moderno di Djavan, Toninho Horta e Gismonti.
Al Cinema Massimo alle ore 15 l’appuntamento atteso con la pellicola “Colonna sonora per un colpo di Stato” di Johan Grimonprez, in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema e con I Wonder Pictures. Il film è introdotto da Stefano Zenni. Nel gennaio 1961 il nuovo presidente del Congo, Patrice Lumumba, viene assassinato con la complicità di Belgio e Stati Uniti, per depredare le ricchezze del paese. Louis Armstrong è in tour in Congo e si trasforma inconsapevolmente nel paravento per il primo colpo di Stato post-coloniale in Africa, mentre altri artisti come Nina Simone, Duke Ellington e Dizzy Gillespie si chiedono qual è la loro posizione nel loro paese, in cui vige ancora 48 la segregazione razziale. Questo film è un magistrale racconto a più voci e a ritmo di jazz e soul su come è stata minata l’autodeterminazione africana negli anni ’60. Candidato agli Oscar 2025 come miglior documentario.
Fra i talk alle ore 16 alle Gallerie d’Italia Torino “Pieranunzi – Bertinetto: dialogo filosofico-musicale sull’autenticità”. Autenticità è una parola molto evocata in ambito musicale, spesso in riferimento alla qualità di un’interpretazione e alla sua fedeltà alla composizione. Ne parleranno Enrico Pieranunzi e Alessandro Bertinetto in un dialogo all’incrocio tra musica e filosofia.
Tra gli appuntamenti main nel filone dei ‘grandi pianisti’ del TJF 2025 alle ore 18 al Conservatorio Giuseppe Verdi sarà protagonista Amaro Freitas, l’astro nascente del jazz brasiliano che crea una musica che è esplorazione della tradizione del suo paese e insieme degli orizzonti più sperimentali. Freitas nasce a Recife in Brasile, un’area ricca di culture e tradizioni che lo hanno segnato profondamente: l’approccio allo strumento è debitore dei ritmi nordestini e della frenesia del frevo e del baião.
La giornata di domenica 27 aprile si conclude alle ore 21 con Furio Di Castri 8 in“Blowin’ in the wind” al Teatro Monterosa. Furio Di Castri, uno dei musicisti più importanti del jazz italiano, quest’anno compie settant’anni. Per il suo compleanno ha deciso di offrire al pubblico un mondo sonoro che è anche l’occasione per una riflessione. La guerra è una piaga che da sempre segna la storia dell’umanità e che l’arte cerca di esorcizzare. |
PROGRAMMA DOMENICA 27 APRILE
JST JAZZ PARADE, H 10:30
Cesare Mecca, tromba
H 10:30 Piazza Palazzo di Città
La JST Jazz Parade, il tour itinerante della marching band ispirata alle sonorità di New Orleans del TJF 2025 si terrà domenica 27 aprile a partire dalle ore 10:30 da Piazza Palazzo di Città. Dopo aver attraversato il centro di Torino tra Piazza Castello, via Accademia delle Scienze, Piazza Carlo Alberto, Piazza Carignano, e Piazza San Carlo, la parata culminerà con un performance speciale a Porta Susa, dalle ore 13, quando la marching band stupirà il pubblico all’interno della stazione di RFI Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) con i ballerini di Balla Torino Social Dance. L’evento fa parte di un progetto che mira a trasformare le stazioni ferroviarie in spazi culturali vivi, capaci di connettere mobilità, arte e partecipazione.
MAIN, H 11 – TEATRO VITTORIA
DoYeon Kim, gayageum, voce Korale è un ensemble italo-coreano del quale fa parte la poliedrica batterista Francesca Remigi, vincitrice di Nuova Generazione Jazz 2021 e Top Jazz 2022, nota per le sue collaborazioni internazionali nella scena d’avanguardia e di improvvisazione libera. I rapporti tra jazz e musica dell’estremo oriente sono stati complessi, a seconda dei paesi: dal re trombettista jazz della Thailandia Bhumibol Adulyadej all’ampia e vivace scena giapponese, dalle intermittenze della Cina alla crescita del panorama indonesiano. Korale non rientra né nell’assimilazione del paradigma americano né nel facile esotismo, ma è un prodotto nuovo, ricco di tensioni immaginative. La band lavora sulla creazione di un nuovo repertorio di musica originale che sintetizza linguaggi ed estetiche della musica contemporanea italiana e coreana. korale fin da subito riscuote l’interesse del pubblico e inizia a essere richiesto nei festival internazionali. Michelangelo Scandroglio ha già vinto numerosi premi in tutta Europa e ha suonato nei migliori jazz club: nel 2021 è stato considerato il miglior talento del jazz in italia. Youngwoo Lee, nato in Sud Corea, sviluppa il suo suono ad Amsterdam, dove vince, nel 2018, la Dutch Jazz Competition. DoYeon Kim è un’artista coreana che suona il gayageum, uno strumento a corda tradizionale del suo paese, e ha sviluppato un approccio unico e ampio che incorpora musica tradizionale, jazz e improvvisazione.
SPECIAL, H 12 – GAM, GALLERIA CIVICA D’ ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA TORINO
In collaborazione con CFM – Centro Civico di Formazione Musicale e con Fondazione Torino Musei
Roberto Regis, sassofoni Due insegnanti del CFM fanno incontrare il jazz e l’arte in occasione di EXPOSED Torino Foto Festival In collaborazione con CFM – Centro Civico di Formazione Musicale e con Fondazione Torino Musei. INGRESSO LIBERO con biglietto Collezioni permanenti GAM e con il PASS EXPOSED
CL(H)UB, H 15 – BALTEA 3 DANIELE TIONE “CLOAKED IN BLUE”
Daniele Tione, pianoforte
Tione si presenta nella solitudine del piano solo, interprete della tradizione jazzistica con un senso della melodia tutto italiano. Un equilibrio tra scrittura e improvvisazione nel quale il filo conduttore delle composizioni originali si arricchisce di una mirata e libera rivisitazione degli standard, come si evince dall’ultimo lavoro discografico Cloaked In Blue (DaVinci Classic & Jazz, 2024).
CINEMA, H 15 – CINEMA MASSIMO COLONNA SONORA PER UN COLPO DI STATO di Johan Grimonprez (Belgio/Francia/Paesi Bassi 2024, 150’, col., v.o. sott. it.)
In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema e con I Wonder Pictures. Il film è introdotto da Stefano Zenni.
Nel gennaio 1961 il nuovo presidente del Congo, Patrice Lumumba, viene assassinato con la complicità di Belgio e Stati Uniti, per depredare le ricchezze del paese. Louis Armstrong è in tour in Congo e si trasforma inconsapevolmente nel paravento per il primo colpo di Stato post-coloniale in Africa, mentre altri artisti come Nina Simone, Duke Ellington e Dizzy Gillespie si chiedono qual è la loro posizione nel loro paese, in cui vige ancora 48 DOMENICA 27 APRILE 49 la segregazione razziale. Questo film è un magistrale racconto a più voci e a ritmo di jazz e soul su come è stata minata l’autodeterminazione africana negli anni ’60. Candidato agli Oscar 2025 come miglior documentario.
TALKS, H 16 – GALLERIE D’ITALIA TORINO
Autenticità è una parola molto evocata in ambito musicale, spesso in riferimento alla qualità di un’interpretazione e alla sua fedeltà alla composizione. Che senso può avere nel jazz, un campo di pratiche che, dalle origini, si nutre dell’ibridazione e dell’incontro con l’altro? Ne parleranno Enrico Pieranunzi e Alessandro Bertinetto in un dialogo all’incrocio tra musica e filosofia. Il musicista e compositore di fama internazionale Enrico Pieranunzi dialoga con Alessandro Bertinetto, professore ordinario di estetica e di filosofia della musica all’Università di Torino.
Si ringraziano Gallerie D’Italia Torino e Intesa San Paolo
CL(H)UB, H 16.30 – BAGNI PUBBLICI DI VIA AGLIÈ BALLESTRERO GILLI TAUFIC “2 A 1”
Pietro Ballestrero, chitarra classica Massimiliano Gilli, violino Roberto Taufic, chitarra classica
Trio inedito, con una formazione cameristica caratterizzata dalla ricerca timbrica, dall’intensità ritmica e dal gusto per la melodia. Un viaggio dal Brasile classico di Pixinguinha e Hamilton de Hollanda a quello moderno di Djavan, Toninho Horta e Gismonti, in mezzo a composizioni originali dei tre.
MAIN, H 18 – CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI (GRANDI PIANISTI) AMARO FREITAS “Y’Y”
Amaro Freitas, pianoforte, percussioni
L’astro nascente del jazz brasiliano Amaro Freitas crea una musica che è esplorazione della tradizione del suo paese e insieme degli orizzonti più sperimentali. Freitas nasce a Recife in Brasile, un’area ricca di culture e tradizioni che lo hanno segnato profondamente: l’approccio allo strumento è debitore dei ritmi nordestini e della frenesia del frevo e del baião. La sua proposta, così originale, ha ottenuto il plauso della critica internazionale, che ne ha lodato la capacità di conciliare gli elementi più disparati in un caleidoscopio espressivo personale. L’approccio jazzistico è in debito con le tradizioni del Pernambuco quanto con Coltrane, Monk e Chick Corea, che Freitas indica quale suo principale modello. Nella dimensione solitaria emerge ancor più la fascinazione di un suono a volte ottenuto preparando il pianoforte o giocando con tocchi di elettronica: e si spazia trasversalmente da reminiscenze delle stride jazz di Art Tatum, all’impressionismo di Satie, dall’Africa ancestrale, alle rarefazioni percussive del piano preparato di Cage. Il nuovo album Y’Y (Psychic Hotline Records, 2024) è l’omaggio di Amaro Freitas alla foresta amazzonica e ai fiumi del nord del Brasile, o come lui stesso precisa: «un invito a vivere, sentire, rispettare e prendersi cura della natura, riconoscendola come nostra antenata».
MAIN, H 21 – TEATRO MONTEROSA (PRODUZIONE ORIGINALE TJF) FURIO DI CASTRI 8 “BLOWIN’ IN THE WIND”
Mauro Negri, clarinetto Giovanni Falzone, tromba Federico Pierantoni, trombone Nguyen Le, chitarra Andrea Dulbecco, vibrafono Fabio Giachino, tastiere Mattia Barbieri, batteria Furio Di Castri, contrabbasso, direzione
Furio Di Castri, uno dei musicisti più importanti del jazz italiano, quest’anno compie settant’anni. Per il suo compleanno ha deciso di offrire al pubblico un mondo sonoro che è anche l’occasione per una riflessione. La guerra è una piaga che da sempre segna la storia dell’umanità e che l’arte cerca di esorcizzare. Spiega Di Castri: «Partendo dalla musica di artisti che hanno scritto e cantato la poesia della loro terra, ho voluto radunare in un grande inno alla pace dei bozzetti sonori dei paesi che hanno vissuto conflitti drammatici a cui abbiamo assistito impotenti durante gli ultimi settant’anni, dal Vietnam all’Argentina e al Cile, dalla Bosnia al Medio Oriente. Un quadro al quale aggiungo un mio personale tributo al Tribunale Internazionale dell’Aja». Il titolo scelto per il concerto richiama uno dei manifesti pacifisti sonori più importanti di sempre: il nome più indicato per questo lavoro collettivo che mette insieme un gruppo di strumentisti d’eccezione, strettamente legati alla lunga carriera di Di Castri.
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BIGLIETTERIA TJF – Da martedì 11 marzo Urban Lab piazza Palazzo di Città 8/F Tel. +39.011.01124777 – tjftickets@comune.torino.it Martedì-sabato 10.30-18, aperta tutti i giorni da martedì 22 a mercoledì 30 aprile. Per i nati dal 2011 biglietti per tutti i concerti a 1 euro. Per le modalità di acquisto dei biglietti per persone con disabilità fisica tel 011.01124777 nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.
ACQUISTI ONLINE www.torinojazzfestival.it; www.vivaticket.it Il costo del servizio di acquisto è pari al 12% del prezzo del biglietto, con un minimo di € 1. Al momento dell’acquisto del biglietto su Vivaticket è inoltre possibile aggiungere 1 € da donare alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo.
ACQUISTI PRESSO LE SEDI DEI CONCERTI Se ancora disponibili, i biglietti saranno posti in vendita presso le sedi dei concerti 45 minuti prima dell’inizio.
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