CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 163

Il piemontese Pio V, il papa di Lepanto

Sognava di mobilitare l’intera Cristianità contro il grande pericolo turco Michele Ghislieri, il cardinale Alessandrino, diventato Papa V. Fu il promotore della Lega Santa che sconfisse i turchi a Lepanto il 7 ottobre 1571

 La minaccia dell’Islam in Europa e nel Mediterraneo fu utilizzata dal domenicano di Bosco Marengo, l’unico Papa piemontese della storia del cattolicesimo (Papa Bergoglio è di origine piemontese) per infiammare l’Europa cristiana, unire gran parte delle potenze europee e affrontare i turchi sul mare con una grande flotta guidata da Don Giovanni d’Austria. Per realizzare il suo obiettivo poteva contare sull’appoggio di molti sovrani europei ma non su quello del re di Francia che, pur “cristianissimo”, trescava con il Turco. Pio V ha aveva letto dei messaggi scritti da Carlo IX in cui il sultano ottomano Selim II (figlio di Solimano il Magnifico) veniva chiamato perfino “imperatore dei Turchi” quando invece agli occhi degli europei era un nemico e un tiranno da combattere. Leggendo parole come “altissimo, potentissimo e invincibile grande imperatore dei musulmani, nostro carissimo amico, Dio voglia aumentare la vostra grandezza….Pio V scattava sulla sedia e andava su tutte le furie. D’altronde, i cordiali rapporti franco-ottomani non erano una novità. Già 35 anni prima, Francesco I, re di Francia, aveva firmato con Solimano un “empio” patto di amicizia e di alleanza destinato a durare fino all’arrivo di Napoleone in Egitto alla fine del Settecento. Agli equipaggi pronti a salpare da Messina per raggiungere il Golfo di Lepanto, in Grecia, e scontrarsi in mezzo al mare con la flotta della Mezzaluna, Pio V raccomandava, in una lettera personale consegnata al comandante della flotta Don Giovanni d’Austria, di comportarsi cristianamente sulle galee, di non giocare e non bestemmiare, di pregare al mattino e di addestrarsi militarmente nel pomeriggio in attesa del grande scontro. Oltre 400 galee e più di 200.000 uomini si affrontarono in una battaglia che fu quasi più “terrestre” che navale. Galea contro galea, centinaia di scafi che si percuotono l’uno contro l’altro, soldati che si gettano sulle imbarcazioni nemiche, vicinissime tra loro, quasi incastrate, tenute insieme da pedane, tavole e passerelle, in un fuoco incessante di archibugi e pistole incrociato con nugoli di frecce e lance. La flotta della Lega cristiana investì quella ottomana sbaragliandola. Il grande ammiraglio Alì Pascià morì e con lui perirono altri 25.000 turchi mentre le perdite cristiane ammontarono a 7500 uomini. La testa mozzata di Alì fu innalzata su una lancia affinchè tutti potessero vederla. Il 7 ottobre 1571 il golfo di Lepanto si trasformò in un grande campo di battaglia e in un gigantesco affresco storico oggi immortalato con dipinti e arazzi sulle pareti di palazzi storici, ville e chiese in tutta Europa. Ma la battaglia di Lepanto servì a qualcosa? La vittoria dei cristiani fu assai amplificata dalla propaganda vaticana e dalla chiesa cattolica ma il sultano Selim affermò che “gli era stata solo bruciacchiata la barba” e non aveva tutti i torti poiché in pochi mesi ricostruì la flotta colata a picco davanti alle isole Curzolari. Lepanto fu solo un fuoco di paglia come sostengono molti storici. Una battaglia vinta dalla Lega Santa all’interno di una guerra perduta, quella per Cipro, che due mesi prima cessò di essere un’isola veneziana e cadde nelle mani dei turchi, reduci, sei anni prima, dal fallimento del grande assedio di Malta. E tre anni più tardi, nel 1574, gli ottomani riconquistarono Tunisi e da lì sorvegliarono senza difficoltà le coste nordafricane e, da Cipro, il Mediterraneo orientale. Allora molto rumore per nulla? La grande battaglia non servì proprio a niente o ebbe delle conseguenze? La domanda se la pose Fernand Braudel. In effetti a far rumore intorno a Lepanto fu soprattutto il grande impatto propagandistico che la notizia della vittoria, giunta a Venezia il 19 ottobre, si propagò per l’intero continente suscitando un’ondata di euforia e delirio. L’anziano Papa Ghislieri ordinò di far suonare le campane di Roma invitando i fedeli a ringraziare Dio e la Madonna del Rosario per la vittoria del 7 ottobre.

 

Filippo Re

I 104 anni della pioniera della Tv

Venerdì 6 ottobre, ne ha compiuti ben 104 di anni, Alda “Dada” Grimaldi, la pioniera assoluta della televisione italiana e prima donna regista della Rai! Classe 1919, nata a Sampierdarena (Genova) ma da sempre a Torino ha firmato numerosissimi programmi che hanno lasciato il segno, uno fra tutti, “Giovanna, la nonna del Corsaro nero”, ovvero ” la nonna-sprint più forte di un bicchiere di gin” interpretata da Anna Campori, un vero cult della tv per i più piccini ed i ragazzi degli anni ’60. “Dada”, fu il regista Giuseppe De Santis, quello di “Riso amaro” e tanti altri capolavori del cinema italiano, ad affibbiarle questo vezzeggiativo, inizia a recitare nel 1937 a teatro, poi ottiene una borsa di studio per frequentare il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, e subito arrivano delle piccole particine in alcuni film come “Maddalena… zero in condotta” per la regia di Vittorio De Sica. Dopo aver firmato un contratto per fare un film con Luigi Zampa viene subito chiamata da Sergio Pugliese, il primo direttore della Rai allora in via Arsenale a Torino, per fare la televisione! Pugliese scioglie il contratto cinematografico senza penali per farla partecipare attivamente alle prime trasmissioni sperimentali. Inizia come annunciatrice, poi diventa regista, la prima, grazie anche a quello che aveva imparato al Csc in un momento d’oro: quando fare la tv era come fare il cinema. Amica inseparabile di Cesare Pavese e Raf Vallone, si sposa con il medico torinese Giovanni Rubino, lavora in televisione con Umberto Eco e Furio Colombo, realizza le prime trasmissioni a colori ed è sua la regia del primo spettacolo con gli attori del Bagaglino. In una delle sue ultime interviste rilasciata a “Sorrisi e canzoni” alla domanda su cosa dovrebbe fare oggi una ragazza per avere successo nel mondo dello spettacolo o della comunicazione ha risposto che bisogna avere costanza, umiltà e curiosità e “di leggere il più possibile: giornali, libri, fumetti ed ascoltare tanto, perché tutti hanno qualcosa da insegnare” Buon compleanno, carissima “Dada”, la ragazza che accese la tv italiana.              Igino Macagno

Rock Jazz e dintorni a Torino: Ligabue e i Pooh

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

Lunedì. Al Cafè Des Arts suona il quartetto di Leonardo Barbierato. Al Massimo Giorgio Li Calzi sonorizza il documentario “ La neuropatologia”,alla vigilia della giornata mondiale della salute mentale.

Martedì. Al Blah Blah si esibiscono gli Alabama Thunderpussy.

Mercoledì. Al Lambic è di scena la cantante tedesca Dagmar Segbers accompagnata al pianoforte da Michele Fazio. Al Blah Blah suonano i Long Ryders.

Giovedì. Al Dash si esibiscono i Son Machito. Al Capodoglio dei Murazzi sono di scena i Queen Of Saba. Al Blah Blah suonano i Yawning Man.

Venerdì. All’Imbarchino si esibisce la cantautrice Kaery Ann. Al Pala Alpitour arrivano i Pooh. All’Hiroshima Mon Amour suonano i Persiana Jones. Al Folk Club si esibisce Peppe Servillo con l’Italian Portraits Orchestra. Al Magazzino sul Po sono di scena i Crema con Liuzzi. Al Blah Blah si esibiscono i Duel. Allo Ziggy suonano i March Violets con i Bellwether Syndicate di Chicago. Al CPG sono di scena i Fun-Konnection del batterista Derrick McKenzie.

Sabato. Alla Suoneria di Settimo si esibiscono i Pop X. Al Pala Alpitour primo di 2 concerti consecutivi per Ligabue. Al Gabrio sono di scena Jekesa e Serpe in Seno. Doppia data consecutiva per Garbo al Blah Blah. Al Circolo Sud si esibisce Franco Conde. Allo Ziggy suonano DAG e LEM. Allo Spazio 211sono di scena gli australiani Scientists.

Domenica. Al Margot di Carmagnola suonano gli Heavy Temple e Howling Giant. Allo Ziggy si esibiscono i bolognesi Bebaloncar.

Pier Luigi Fuggetta

Giallo e thriller all’ombra del castello di Rivalta

Dal 13 al 15 ottobre torna il lungo week-end di RiStory Festival

Dal 13 al 15 ottobre a Rivalta torna la tre giorni di RiStory Festival, la
manifestazione letteraria diretta da Alessandro Perissinotto e dedicata al
racconto e alla narrazione breve. Protagonisti della sesta edizione saranno il
“giallo” e il “thriller”, due tra i generi letterari più popolari e soprattutto amati
dai lettori di tutte le età.

Enigmi, letture teatrali e incontri mozzafiato popoleranno dal venerdì alla
domenica le sale del Castello degli Orsini e il palco dell’auditorium Franca
Rame, accompagnando pubblico e scrittori all’inseguimento del filo rosso della
narrativa di investigazione che dal 2018 – anno della prima edizione del festival
– ha trovato casa proprio a Rivalta.

«Abbiamo deciso che il “giallo” ci piace. Ci piacciono i misteri, le indagini, gli
investigatori più o meno infallibili e le menti criminali più o meno ingegnose»
spiega il direttore artistico Alessandro Perissinotto. «Ecco perché RiStory
torna anche quest’anno al poliziesco e, più in generale, alle storie delittuose».

Ospiti della tre giorni saranno così scrittrici e scrittori che hanno dato vita
attraverso le loro pagine a personaggi originali e unici, che hanno saputo
ritagliarsi un loro spazio sugli scaffali e sui ripiani sempre più affollati delle
librerie di tanti lettori: Mariolina Venezia (la creatrice del sostituto procuratore
Imma Tataranni), Valerio Varesi (con il “suo” commissario Soneri), Marco
Magnone (autore con Fabio Geda della fortunata serie Berlin), Maurizio Blini
(creatore della coppia investigativa Meucci-Vivaldi), Elena Biondo (e la
psicologa-investigatrice Angelina Sperperi). Insieme a loro saranno a Rivalta
Gioele Urso e Marco G. Dibenedetto, Antonio Falco e Daniela Schembri Volpe.

«RiStory Festival è una scommessa che dura ormai da sei edizioni e ogni anno si
rinnova in un lungo week end a misura di lettore – ha detto l’assessora alla
Cultura della Città di Rivalta Nicoletta Cerrato – quasi un viaggio ideale dove i
libri e la scrittura prendono vita, diventano gioco, musica, cinema e soprattutto
condivisione».

A inaugurare il festival sarà venerdì mattina al Castello degli Orsini l’incontro di
Marco Magnone con i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado di Rivalta.
Venerdì sera poi, dopo il taglio del nastro nelle sale della biblioteca, toccherà al
genio di Edgar Allan Poe animare l’Apericena con Delitto, in una appassionante
ricerca del male assoluto grazie alle riflessioni di Franco Pezzini e al

le letture
teatrali delle pagine de L’uomo della folla.
Come da tradizione saranno ancora una volta gli Incontri con l’Autore a
caratterizzare il festival. Due i temi attorno ai quali si svilupperanno le
riflessioni: il giallo piemontese, che sarà protagonista nella mattinata di
sabato e nella colazione con l’autore la domenica mattina, e il rapporto tra
pagina scritta e serialità televisiva, al centro degli incontri del sabato
pomeriggio. Con Mariolina Venezia e Valerio Varesi parleremo di Imma
Tataranni, interpretata in televisione da Vanessa Scalera, e del commissario
Soneri, che nella serie TV Nebbie e delitti ha il volto di Luca Barbareschi.

Sabato sera spazio al DJ Set letterario, connubio tra musica e letteratura che
quest’anno è dedicato a Bram Stoker e alla sua più famosa creatura. Evocato
dalla musica di Ezra e dalle voci di Riccardo Niceforo e Giulia Berto lo spettro
del Conte Dracula per una sera aleggerà così sul Castello degli Orsini.
La domenica, infine, il festival si trasferisce nell’auditorium Franca Rame per
incontrare – grazie alla collaborazione con AIACE – due interpreti del
personaggio del commissario Maigret: Jean Gabin e Gérard Depardieu.
Saranno infatti due grandi film e qualche riflessione di Dafne Orlando sulla
scrittura di un vero maestro del giallo come Georges Simenon a chiudere il
programma di quest’anno.

Partite a scacchi con delitto, giochi investigativi per bambini e famiglie e visite
guidate al Castello offriranno, infine, tante occasioni di confronto con la
scrittura e con la lettura, adatte ai lettori e ai curiosi di tutte le età.
RiStory Festival partecipa al progetto Atlante del Giallo promosso da LINK,
Università di Torino e Bologna, Università Gabriele D’annunzio, IULM e MUR,
che si propone di indagare la storia del giallo italiano come chiave per rileggere
la storia culturale del nostro paese, anche alla luce delle contaminazioni tra
letteratura, cinema, radio e televisione.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sull’edizione 2023 di RiStory sono
disponibili sul sito www.rivaltastory.it e sulla pagina facebook della Città di
Rivalta.

Gian Giacomo della Porta e Elisabetta Lugli, dialoghi tra prosa e poesia

In programma venerdì 13 ottobre prossimo presso GreenBox 

Venerdì 13 ottobre prossimo, alle ore 21, presso GreenBox in via Sant’Anselmo 25 a Torino, avrà luogo un nuovo appuntamento di “Dialoghi tra prosa e poesia”. Protagonisti della serata saranno il poeta  Gian Giacomo della Porta e la scrittrice Elisabetta Lugli.

Attraverso la lettura di alcuni estratti appartenenti a grandi opere e l’indagine su di un tema comune tra le due forme artistiche,  questa volta il sogno, verrà proposto un dialogo al quale il pubblico sarà chiamato a partecipare con le proprie condivisioni.

Sarà una preziosa occasione per entrare in contatto con la parte più profonda di noi stessi e, citando il grande poeta americano Allen Ginsberg, “allargare l’area della coscienza”.

Le riflessioni poetiche che verranno proposte spazieranno da Leopardi fino alla Merini e da Pessoa a Hikmet. Le letture in prosa riguarderanno grandi autori quali Lewis Carroll e il suo Alice nel Paese delle Meraviglie, Carlo Emilio Gadda e il Novecento della psicoanalisi con Pirandello e Svevo, oltre ai testi di poesia e narrativa scritti dalla stessa Elisabetta Lugli e Gian Giacomo della Porta.

Mara Martellotta

Letture d’Autunno

LIBRI PER GRANDI E BAMBINI DEDICATI A QUESTA DOLCE STAGIONE.

L’autunno non e’ la stagione della decadenza come spesso si crede. La natura non sfiorisce, ma rinasce con colori caldi, delicatie rassicuranti. Il paesaggio diventa un mantello da vivere e godere. Passeggiate nel foliage, temperature gradevoli, delizie per il palato, vigne in festa, recupero per corpo e mente, una rinascita.

La letteratura ha dedicato molte righe a questa stagione, che personalmente amo profondamente, forse perche’ ci sono nata ?Probabilmente si, ma anche perche’, come  molti altri, penso che sia un periodo rigenerante, durante il quale la “normalita’” sospesa durante l’estate torna con piani e progetti.

I libri da leggere ambientati in autunno sono davvero molti, sia per grandi che per bambini. Lo scenario che questa stagione regala e’ incantevole e non solo per chi usa pennelli e tavolozza, ma anche per chi attraverso le parole racconta storie suggestive e magiche, un’altra maniera per tuffarsi in questo bel periodo dell’anno.Eccone alcuni:

Colori d’autunno di Henry D. Thoreau che in molti dei suoi libri racconta quanto la natura sia un bene per l’esistenza dell’uomo. In questo saggio la descrive nel suo lato estetico, con la sua “sagra dei frutti” che non e’ solo felicita’ per il palato ma anche piacere per il nostro gusto per il bello. I colori delle  campagne del New England sono, dalla tarda estate in poi, nei mille toni di verde, giallo, rosso e viola di erbe, di cespugli e alberi. Tutto questo nutre  la vista e anche l’anima. Una meraviglia in cui immergersi che ha capacità «di conferire forma visibile a qualche nostro pensiero o emozione». La natura offre “utilità e bellezza ben distinte, ma organicamente assortite, per rispondere a tutte le esigenze umane”. Alzando lo sguardo si percepisce la magia.

Per i piu’ piccol , 4-5 anni circa, e’ stato scritto da Jill Barklem “Storia d’autunno”, un libro illustrato che celebra il rispetto per la natura. La storia dei topolini di Boscodirovo che affronta il tema dell’amicizia e del senso della comunita’, ma anche di scoperte, avventure e amore. Primulina aiuta suo padre a raccogliere i frutti della stagione autunnale, ma in vista di una tempesta deve tornare a casa e si perde. Riuscira’ a ritrovare la strada?

Tra i classici non possiamo non menzionare “L’educazione sentimentale” di Gustave Flaubert. Il romanzo e’ ambientato a Parigi, in autunno appunto, e narra di un giovane uomo che tornando a casa dopo gli studi liceali conosce un editore e la sua affascinante moglie di cui si innamora perdutamente e fara’ di tutto per rivedere. Il libro e’ ambientato nel periodo che va dalla Rivoluzione Francese al secondo impero di Napoleo III, un periodo di instabilita’ politica e sociale.

Anche il giallo “Il giorno dei morti. L’autunno del commissario Ricciardi” di Maurizio De Giovanni   e’ una buona lettura stagionale. Misteri intricati, indagini, il caso insolito di un bambino morto che non ha ne’ famiglia ne’ amici. Qualcosa non quadra al famoso commissario che risolvera’ il caso proprio nella ricorrenza del 2 novembre.

Il fantasy-horror “Il popolo dell’autunno” di Ray Bradbury, invece, e’ un libro che parla Halloween. Due ragazzi di tredicisono entrambi nati nella notte del 31 ottobre: uno un minuto prima di mezzanotte, l’altro un minuto dopo. A Green Town nell’Illinois manca una settimana alla notte più macabra dell’anno. La tranquilla citta’ viene risvegliata dal rumore di uomini e donne che organizzano un “baraccone magico” che promette di far avverare ogni desiderio e procurare un elisir di lunga vita. Saranno i due amici tredicenni a salvare la città impedendo a questa pericolosa magia nera di prendere il sopravvento. Un libro per adulti e ragazzi.

MARIA LA BARBERA

Il Pinocchio burattino senza fili di Marco Grilli

Storia di un burattino senza fili
adattamento e regia di Marco Grilli
teatro di figura e immagine

 

DOMENICA 8 OTTOBRE
PRIMO APPUNTAMENTO
STAGIONE TEATRALE
“GIORNI DI FESTA”
ORE 17.00
TUTTI INVITATI A  – CASA GRINTO –
Circolo A.R.T. Experience in CORSO TRIESTE 94 MONCALIERI

PINOCCHIO
storia di un burattino senza fili
adattamento e regia di Marco Grilli
teatro di figura e immagine
La scena si apre all’esterno di un carrozzone. Un cantastorie comincia il suo racconto: apre una finestra del suo carrozzone e da lì comincia a narrare una storia…quella di Pinocchio.

La storia originale scritta da Carlo Collodi viene rivisitata pur mantenendo i punti fondamentali del processo di formazione del protagonista: dalla creazione dal legno all’incontro con il saggio Grilli Parlante, dagli astuti Gatto e Volpe al terribile Mangiafuoco. Il paese dei balocchi viene personificato nel “Signore dei Balocchi”, che cercherà di convincere Pinocchio dell’inutilità della cultura. Il passaggio nel ventre del Pescecane (o della Balena) e l’incontro con Geppetto, rappresentano il momento culminante della presa di coscienza di Pinocchio che capisce come si conquista la vera libertà: attraverso una faticosa ricerca di se stessi supportata dall’Amore.

Attraverso l’animazione e i momenti lirico – onirici i bambini possono assistere alla presa di coscienza del pupazzo bambino che finalmente conquisterà l’autonomia.

BIGLIETTO INTERO € 10.00
BIGLIETTO RIDOTTO € 8.00 ( bambini, militari, pensionati, soci Acsi)
FORMULA FAMILY 4 X € 32.00

infoline WAPP +39.3342617947
PRENOTAZIONE ON LINE : www.marionettegrilli.it

prenota on line

Carlotta Iossetti convince come Miss Marple in “Un delitto avrà luogo”

Sul palcoscenico del Gioiello, stasera (ore 21) e domani (ore 16)

Torino Spettacoli continua felicemente la sua solida avventura tra le pagine della regina del giallo. Agatha Christie, dal sempiterno “Trappola per topi” sino all’”Ospite inatteso”, sembra essere davvero di casa, in una maniera ormai inconfondibile di affrontarla, di respirarla, di riproporla ad un publico che non teme passi falsi. Nella sala (gremitissima alla prima) del Gioiello – con eleganza rispolverata nelle luci e nelle poltrone, la maggior parte nei colori di bell’accostamento crema e rosso e con la giusta visibilità dello sponsor, la Banca Cambiano: ma già l’atrio del teatro accoglie oggi un’ampia e veloce cassa, un gruppo di divani e poltrone per l’attesa, efficace rivoluzione visiva del Fabrizio Di Fiore Entertainment – entra sino a domani, domenica 8 ottobre, “Un delitto avrà luogo”, che l’autrice diede alle stampe nel 1950 sotto forma di romanzo, ispiratrice alle imprese di detective ancora una volta Miss Marple.

Come può essere annunciata, nelle colonne del giornale locale, la programmazione di un delitto? Pare che si possa. È quel che succede il venerdì 29 ottobre 1950 nel villaggio di Chipping Cleghorn, uguale a tanti altri villaggi, dove non succede mai nulla: alle ore 18,30 a Little Paddocks, il villino della signora Blacklock, avrebbe avuto luogo il delitto? Lo scherzo di un buontempone oppure c’è davvero da temere che un assassino si aggiri per quelle strette strade e in quelle stanze? Improvvisa paura sì ma anche l’occasione per un chiacchiericcio nelle case e nelle botteghe, pettegolezzi e piccole curiosità, un pizzico di terrore pronto ad attraversare le menti e i cuori degli abitanti, senza risparmiare nessuno, tutti o quasi puntuali all’ora stabilita a riunirsi per un tè e un pasticcino, per due chiacchiere più o meno tranquille: fino a che, allo scoccare della mezz’ora, la corrente salta, la luce di una pila circonda qualche viso, un urlo e tre colpi di pistola riempiono l’aria e le stanze. Con tanto di vittima, naturalmente: e forse il maturo commissario Craddock brancolerebbe nel buio se non intervenisse, con il suo buon bagaglio di curiosità e arguzia, la risolutiva detective, pronta ad analizzare con la solita perfezione della propria lente le situazioni e i vari e coloriti personaggi, che, secondo le sacrosante leggi del giallo, hanno qualcosa da nascondere. L’eterno studente e sua sorella, la padrona di casa troppo ospitale, la parente troppo svampita, l’aspirante scrittore in vena di successo, una cuoca che se n’è dovuta fuggire dall’Est Europa. Un passato per qualcuno un po’ ingombrante, fatti che esprimono dubbi, un’eredità che farebbe comodo a parecchie persone, ingombranti soggiorni all’estero, su tutto il fascino e l’abilità della Christie nel manovrare il tanto materiale (e il finale che è tutto un fuoco d’artificio merita la grande attenzione dello spettatore). Ma si tratta della Christie, e si tratta di Miss Marple, per cui anche qui momenti di divertimento sono ampiamente assicurati, come del resto l’autrice ci ha abituato attraverso le pagine di ogni suo romanzo.

Dalle più celebri Margaret Rutherford ad Angela Lansbury, passando per Julia McKenzie ed Helen Hayes e Geraldine McEwan, quante attrici nelle varie cinematografie hanno dato un volto e una “maniera” all’arzilla vecchietta? Borbottone, attempate, acciaccate, ingrugnite, al passo con i loro denunciabili anni. Siamo sinceri, chi si aspetterebbe, su di un palcoscenico, di vedere negli stessi panni Carlotta Iossetti, fresca del – solo – mezzo secolo, afferrare (qualche dubbio, innegabile, l’avevo) a man forte il personaggio e farlo suo non soltanto con l’adattamento della voce portandola in là con gli anni ma anche con la postura, con i ragionamenti e le deduzioni di vecchia saggia, gli stupori e i silenzi, le improvvise apparizioni che portano alla soluzione dell’ingarbugliato intreccio. Credibilissima, e non era una scommessa facile a vincersi. Nella scena vecchio villino inglese di Gian Mesturino, con la regia senza intoppi di Girolamo Angione, che si fa ineccepibile macchina in un secondo tempo perfettamente oliato, Iossetti si muove con i suoi compagni, pronti a costruire più o meno importanti personaggi con vario gusto, da Andrea Beltramo a Elena Soffiato (ogni intervento un applauso), da Elia Tedesco a Patrizia Pozzi a Barbara Cinquatti a tutti gli altri. Ricordiamo che, terminate le repliche al Gioiello, “Un delitto avrà luogo”, tornerà al teatro Erba dal 1° al 9 dicembre.

Elio Rabbione

Nelle immagini: Carlotta Iossetti con Andrea Beltramo e Elia Tedesco; gli attori della compagnia.

La cultura è una passeggiata. A Torino torna “Portici di carta”

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16ª EDIZIONE sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023Libri, letture, incontri, dialoghi, laboratori, passeggiate, degustazioni, azioni collettive con autrici e autori italiani e internazionali. 2 km di libri con editori e librerie lungo i portici. Dedica a Milan Kundera

05.10.2013, Torino, Portici di Carta 2013

Premio di letteratura sportiva Gianni Mura, al via le votazioni online

selezionati i finalisti delle sezioni “Miglior libro” e “Fuoriclasse”

www.salonelibro.it

“A Torino la cultura è una passeggiata”: con 2 chilometri di libreria lungo i portici del centro e oltre 100 appuntamenti legati al libro, sabato 7 e domenica 8 ottobre 2023 torna Portici di Carta, la manifestazione letteraria che trasforma Torino in una delle librerie all’aperto più lunghe del mondo e in una straordinaria festa della comunità del libro, giunta alla sedicesima edizione. Quest’anno si propone al pubblico con l’anteprima di giovedì 5 ottobre al Teatro Gobetti, dal titolo “Il Salone che verrà”: un momento speciale in cui il Salone Internazionale del Libro di Torino illustrerà il progetto editoriale del triennio 2024-26 e annuncerà la lingua ospite dell’edizione 2024.

Il centro di Torino e i suoi eleganti portici (tra via Roma, piazza San Carlo, Piazza C.L.N., piazza Carlo Felice), patrimonio architettonico della città piemontese, sabato 7 e domenica 8 ottobre ospiteranno 63 librerie torinesi, fra indipendenti, di catena, remainders, antiquarie e bouquinistes, 68 case editrici e 49 espositori “Il libro ritrovato” (libri antichi e fuori catalogo), pronti ad accogliere lettrici e lettori di ogni età, oltre che turisti e visitatori. Proporranno un percorso di lettura caratterizzato da sedici aree tematiche per ogni gusto e passione: dalla narrativa alla saggistica, dai gialli ai fumetti, dai viaggi alla spiritualità e cultura orientale, dalla poesia alla storia e società, dalla scienza alle storie di genere, dalle letture per bambini, bambine, ragazze e ragazzi ai gialli, dall’arte alle lingue, alla storia locale, ai racconti.

Il programma culturale coinvolgerà scrittori e scrittrici da tutta Italia, ma anche ospiti internazionali (grazie anche alla collaborazione con Book Pride), bibliotecarie, bibliotecari, insegnanti e volontari: un caleidoscopico calendario di appuntamenti caratterizzato da incontri, dialoghi, celebrazioni editoriali,dediche autoriali, passeggiate e degustazioni letterarie, laboratori per bambine e bambini, azioni pittoriche in piazza, letture ad alta voce. Tra gli ospiti: Viola Ardone, Annalena Benini, l’illustratore Barroux, Roberto Colajanni, Lorenza Gentile, Paolo Giordano, Keith Kahn-Harris(Inghilterra), Felicia Kingsley, Beniamìn Labatut (Cile), Michela Marzano, Giorgio Pinotti, Marco Rossari, Tiziano Scarpa, Walter Siti, Chiara Valerio, Elena Varvello.

I luoghi degli incontri saranno l’Oratorio e la Chiesta San Filippo Neri, le Gallerie d’Italia-Torino di Intesa Sanpaolo, Piazza San Carlo e alcuni Caffè storici, pasticcerie ed esercizi commerciali che si affacciano sulla piazza stessa, orgogliosamente soprannominata il salotto di Torino (Caffè San Carlo, Biraghi, Caffetteria Torino, Pasticceria Iginio Massari, Costadoro, Mokita, Sinatra, Stratta).

Contraddistinta a ogni edizione da una dedica speciale a una grande personalità del mondo letterario, Portici di Carta omaggerà Milan Kundera, scrittore ceco naturalizzato francese, scomparso l’11 luglio, indimenticabile autore di libri tradotti in tutto il mondo, come L’insostenibile leggerezza dell’essere, Lo scherzo, Il valzer degli addii e i racconti Amori ridicoli, tutti pubblicati in Italia da Adelphi.

Anche quest’anno gli editori ospiti presenti saranno due, ciascuno con incontri sulla propria storia e con autori significativi in dialogo con il pubblico: Adelphi per l’editoria di narrativa e saggistica, Clichy per l’editoria dedicata all’infanzia.

Confermati gli appuntamenti per i più piccoli con il programma Mini Portici, pensato per bambine e bambini, ragazze e ragazzi in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi e TorinoReteLibri Piemonte, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli.

Tornano le proposte all’insegna della consapevolezza green al Gazebo Sambuy, grazie a Il Giardino Forbito con il mercato della Biodiversità Googreen, e gli incontri letterari Il giro del mondo in 40 libri per confrontarsi sui temi della multiculturalità, migrazione e inclusione grazie al Centro Interculturale della Città di Torino. Novità di quest’anno è la collaborazione con le Giornate della Legalità della Fondazione per la Cultura della Città di Torino e con Festival del Digitale Popolare.

In occasione del centenario di Italo Calvino e come omaggio agli editori ospiti, i librai di Portici di Carta esporranno sui propri banchi il libro del cuore che più hanno amato di Calvino e i titoli di Adelphi e Clichy che hanno particolarmente piacere di condividere con lettrici e lettori.

Portici di Carta si conferma così la manifestazione di promozione del libro e della lettura capace di coinvolgere tutti i soggetti della filiera, dagli editori ai librai, dalle biblioteche alle scuole.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito, con prenotazione consigliata su SalTo+ (saltopiu.salonelibro.it

IL PROGRAMMA

Autrici e autori

Il programma di Portici di Carta si apre con un’anteprima unica. Giovedì 5 ottobre al Teatro Gobetti alle ore 11 grande attesa per “Il Salone che verrà”,la presentazione alle istituzioni, ai partner pubblici e privati, alla stampa e al pubblico del progetto editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino per il triennio 2024-2026 (ingresso libero fino a esaurimento posti. Per partecipare scrivere a comunicazione@salonelibro.it).

Ricchezza, qualità e varietà caratterizzeranno il programma culturale che per due giorni porterà a Torino occasioni di condivisioni, riflessioni sulla contemporaneità e la storia e momenti di festa, sempre partendo dal libro. Gli appuntamenti per giovani e adulti di Portici di Carta si svolgeranno alle Gallerie d’Italia-Torino e all’Oratorio San Filippo Neri.

Uno speciale momento per tutte le età aprirà idealmente il cartellone sabato 7 ottobre, ore 11, alla Chiesa di San Filippo Neri con lo spettacolo Musβ es sein? Es muβ sein!” – omaggio a Milan Kundera a cura dell’Ensemble Futura, il gruppo di orchestra e coro della Rete “La musica del corpo, della mente e del cuore”, patrocinata dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte. Un viaggio in musica sulle tracce dell’autore ceco, partendo da L’insostenibile leggerezza dell’essere con la citazione del Quartetto di Beethoven No.16, Op. 135. Brani suonati, cantati e danzati dalla formazione artistico-musicale di giovani musicisti, cantanti, attori e ballerini EnsembleFutura provenienti dalle associazioni e dalle scuole elementari, medie e superiori di Torino e del Piemonte. Ingresso libero senza prenotazione.

Tra gli ospiti di sabato 7 ottobre: lo scrittore cileno Benjamín Labatut, in dialogo con Paolo Giordano, sul nuovo libro in uscita mondiale il 3 ottobre, Maniac (Adelphi; traduzione di Norman Gobetti), vincitore del Premio Malaparte 2023, incentrato sulla razionalità e la follia dell’uomo, partendo dall’invenzione del calcolatore Maniac, che alla fine della Seconda guerra mondiale aprì le porte all’informatica e all’intelligenza artificiale; la regina delle classifiche e del romance, con 200mila follower su Instagram, FeliciaKingsley, autrice di nove romanzi bestseller, a Portici di Carta con il fresco successo Una ragazza d’altri tempi (Newton Compton) in dialogo con la booktoker Francesca La Cava e con letture a cura della doppiatrice Annalisa Platania; Barroux, uno dei più importanti illustratori della scena internazionale, autore di pluripremiati libri per l’infanzia, caratterizzati dal gusto per il colore e la fantasia, edito in Italia da Clichy; Lorenza Gentile con il romanzo che ha scalato le classifiche negli ultimi mesi Le cose che ci salvano (Feltrinelli), un invito a trovare il coraggio di ritagliarsi il proprio spazio nel mondo, presentata dalla libraia Giorgia Mastroianni; GiorgioPinotti, editor capo di Adelphi, storico traduttore dei lavori di Milan Kundera, pubblicati in Italia da Adelphi, per la dedica speciale a un grande autore del Novecento; Roberto Colajanni, amministratore delegato e direttore editoriale di Adelphi, e la scrittrice Chiara Valerio sulla storia della casa editrice; il giornalista Paolo Morelli e il libraio Rocco Pinto sulla collana Stories (Graphot) dedicata alle storie e alle memorie dei luoghi; la libraia Silvana Sola Figure per Italo Calvino (Mondadori) omaggio alle illustrazioni e agli illustratori che hanno incrociato le opere di Calvino

Tra le autrici e gli autori di domenica 8 ottobre: Michela Marzano in libreria con il nuovo Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa (Rizzoli), sull’abuso e le molestie sessuali, sul consenso e sul rapporto delle donne con il proprio corpo dopo il #metoo, presentata dalla giornalista SimonettaSciandivasci; Viola Ardone, in dialogo con la direttrice del Salone Internazionale del Libro di Torino Annalena Benini, sul nuovo romanzo Grande Meraviglia (Einaudi), dedicato all’affetto che si viene a creare tra un giovane medico e una bambina rinchiusa in manicomio; Tiziano Scarpa e Marco Rossari, insieme con i loro due nuovi libri, rispettivamente La verità e la biro (Einaudi) e L’ombra del vulcano (Einaudi), un intreccio tra vita e letteratura, con la partecipazione di Elena Varvello; Walter Siti, con il poeta e traduttore Ottavio Fatica, in un omaggiano a Louis-Ferdinand Céline, di cui Adelphi ha appena pubblicato Guerra, uno degli inediti dell’autore rubati nel 1944 dalla sua abitazione e ricomparsi settant’anni dopo; il sociologo Keith Kahn-Harris, presente grazie alla collaborazione con Book Pride, con un’analisi sociologica sui negazionismi, descritta nel sui ultimo libro Negazione. La verità inconfessabile (People), in dialogo con Francesco Foti; i giallisti torinesi Giorgio Ballario, Maurizio Blini, Enrico Pandiani e Massimo Tallone; un momento dedicato a Piero Gobetti con l’incontro sul volume L’editore ideale, diario postumo e manifesto ancora oggi valido per l’editoria indipendente e di cultura (in collaborazione con il Centro studi Piero Gobetti);

Quest’anno, grazie alla collaborazione con TPE – Teatro Piemonte Europa, attrici e attori daranno voce alle pagine più intense e significative di alcuni romanzi presentati a Portici di Carta.

Mini Portici

Piazza San Carlo sarà il centro pulsante del programma Mini Portici, dedicato a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, con tre spazi specifici,per tre tipologie di attività differenti, realizzate in collaborazione con l’editore ospite Clichy, le Biblioteche civiche torinesi, i Laboratori di lettura dei servizi educativi della Città di Torino, la Biblioteca pedagogica e il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

Nello Spazio laboratori l’editore Clichy porteranno incontri, attività, letture e workshop (per bambini da 5 anni in su), in compagnia delle sue autrici, dei suoi autori, delle sue illustratrici e dei suoi illustratori come: il francese Barroux, le cui opere sono pubblicate in tutto il mondo, e Giulia Pastorino, originale talento del panorama dell’illustrazione italiana (sabato 7 ottobre), Sergio Olivotti, noto per le ambientazioni oniriche e i personaggi ironici, eMarianna Balducci, Premio Andersen 2021 e Premio Nati per Leggere 2018 (domenica 8 ottobre). Le Biblioteche civiche torinesi proporranno letture ad alta voce sui temi dell’amicizia, degli affetti e dell’ambiente, prendendo ispirazione, in particolare, dai libri pubblicati da Clichy

Lì accanto, lo Spazio Nati per Leggere (0-6 anni), aperto tutto il giorno, offrirà alle famiglie un luogo morbido e accogliente e tanti libri da leggere con i propri bambini (tra cui i titoli vincitori delle diverse edizioni del Premio Nati per Leggere), e la possibilità di richiedere letture personalizzate, a tu per tu, grazie ai volontari e agli addetti delle Biblioteche civiche torinesi e dei Laboratori di lettura della Città di Torino.

La grande azione collettiva, curata dal Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, farà divertire grandi e piccoli durante durante il weekend di Portici di Carta: Con la testa tra le nuvole, ispirata al titolo del libro più famoso di Milan Kundera L’insostenibile leggerezza dell’essere, sarà un dinamico gioco di trasparenze e sovrapposizioni di forme, leggère come nuvole, per creare la visione di un cielo sottosopra, ispirandosi ad artisti che lo hanno interpretato, da Giotto a Lichtenstein, da Friedrich a Magritte.

Approfondimenti e convegni

Portici di Carta sarà anche l’occasione per presentare e confrontarsi su progetti di promozione alla lettura: il Concorso letterario nazionale Lingua Madre con le autrici vincitrici della sua XVIII edizione Patrycja Holuk(Polonia), Hasti Naddafi (Iran), Chiara Nifosì (Italia) in dialogo con Daniela Finocchi domenica 8 ottobre; la Festa del libro medievale e antico di Saluzzo, quest’anno dedicata al viaggio nel Medioevo, il cui programma completo viene annunciato sabato 7 ottobre (tra gli ospiti Roberto Mercadini con uno spettacolo sull’Orlando Furioso); la tappa torinese sabato 7 ottobredell’Independent Book Tour (dopo la partenza a Verbania), ideato da Hangar del Libro – Regione Piemonte e Salone Internazionale del Libro di Torino, per far conoscere la ricca realtà editoriale e libraria indipendente piemontese; il convegno Stati generali delle biblioteche scolastiche del Piemonte di sabato 7 ottobre, dedicato alle buone pratiche e al ruolo delle biblioteche scolastiche come strumento di crescita personale e sociale, curato da Torino ReteLibri Piemonte, momento finale di formazione regionale; l’appuntamento Ma… dove vanno i librai? con i librai di diverse parti d’Italia per parlare di scenari, prospettive, cambiamenti e scelte a cui oggi sono messi di fronte (tra i relatori Ines Pierucci, Assessora alla Cultura della Città di Bari con cui il Salone del Libro organizza Lungomare di Libri).

Le passeggiate letterarie

Saranno otto le passeggiate di questa edizione, attesissime ogni anno da lettrici e lettori: sei curate da Alba Andreini, una da Rocco Pinto e una dalla casa editrice Edt.

Le sei passeggiate letterarie a cura di Alba Andreini sono in programma domenica 8 ottobre mattina alle ore 10. Attraverseranno diversi quartieri del centro di Torino, per far scoprire la bellezza nascosta della città che ha ispirato tanti scrittori e che ha fatto entrare i suoi luoghi nel loro immaginario. Si potrà camminare per i Portici di via Po, il Quadrilatero, San Salvario, San Donato, Crocetta e Vanchiglia, sulle orme, fra gli altri, di Fruttero & Lucentini, Leone Ginzburg, Cesare Pavese, Primo Levi, Mario Soldati, Jean Jacques Rousseau, Edmondo De Amicis, Augusto Monti, Vittorio Alfieri, Friedrich Nietzsche, Emilio Salgari, Italo Calvino, Natalia Ginzburg e anche degli scrittori migranti come Amara Lakhous e Younis Tawfik. L’itinerario letterario a cura di Rocco Pinto e Franca Viglongo, sempre domenica 8 ottobre, guiderà lettori e lettrici nella Torino dei copisti, degli editori, degli stampatori dei librai, partendo da piazzetta Viglongo; sarà l’occasione per ricordare Giovanna Viglongo. L’iscrizione alle passeggiate è obbligatoria su SalTo+ (saltopiu.salonelibro.it).

Novità di quest’anno è la passeggiata matematica a cura di Edt sabato pomeriggio, ore 17: un itinerario per scoprire le relazioni fra l’arte, l’architettura e il mondo dei numeri, in compagnia di Silvia Benvenuti, divulgatrice scientifica, docente e autrice del libro In viaggio con i numeri(EDT). Iscrizione obbligatoria: libreria.torinocastello@mondadori.it011 577 8802.

Altre iniziative

In Piazza San Carlo farà tappa anche il Bibliobus, la biblioteca itinerante della Città di Torino, con proposte di attività e servizi, inaugurato nell’edizione 2018 di Portici di Carta. Dotato di un catalogo di circa 6000 titoli per adulti e bambini, computer e connettività Wi-Fi, il Bibliobus mette gratuitamente a disposizione il prestito libri e documenti, la biblioteca digitale e iniziative per grandi e piccoli.

Portici di Carta ripete la tradizione della serigrafia tirata a mano dalle Artenaute del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, inedita e originale rielaborazione grafica ideata da Paola Zanini, riservata a tutti quanti si iscriveranno al prestito bibliotecario presso il Bibliobus.

Per il secondo anno Portici di Carta amplia le proposte grazie al progetto Il giro del mondo in 40 libri, a cura del Centro Interculturale della Città di Torino. In Piazza San Carlo e Piazza C.L.N presso Caffè San Carlo, Biraghi, Caffè Torino, Pasticceria Igino Massari, Costadoro Social Coffee Factory, Caffè Mokita, Sinatra Galerie de Beauté, Stratta: 40 incontri letterari con autori e autrici di diverse nazionalità, occasioni per approfondire contesti storico-culturali plurali e confrontarsi sulle più attuali sfide legate ai diritti, alle migrazioni, alle questioni di genere, al colonialismo e la decolonizzazione, in collaborazione con le associazioni del territorio e grazie alla co-organizzazione di Associazione Piemonte-Grecia, AIA, Associazione Donne Africa Subsahariana e II generazione, ANGI, AMECE, Associazione Warà, FARMP. Tra gli ospiti: Amal Bouchareb, scrittrice e giornalista algerina; Leila El Houssi, docente di Storia e istituzioni dell’Africa presso La Sapienza di Roma; Claudileia Lemes Diaz, autrice italo-brasiliana; Antar Mohamed, co-autore con Wu Ming 2 del “romanzo meticcio” Timira; Elvira Mujcic,scrittrice e traduttrice bosniaca; Karim Metref giornalista algerino; Milton Fernandez, artista originario dell’Uruguay.

Tra le novità, la collaborazione con le Giornate della Legalità, manifestazione della Città di Torino, alla prima edizione, realizzata da Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con Libera Piemonte e Avviso Pubblico, in partnership con Biennale Democrazia e con il sostegno di Camera di commercio Torino. Dalla sinergia con Portici di Carta, nascono i Portici della Legalità, uno spazio per riflettere sugli aspetti legati alla legge e alla vita comune, dalla disobbedienza civile al concetto di giustizia, passando per la rieducazione e le possibilità alternative alla pena detentiva. In piazza San Carlo, i Portici della Legalità offriranno al pubblico la possibilità di discutere con autrici, autori, giornaliste e giornalisti di diversi volumi, tra cui Curare il mondo con Simone Weil (Laterza, 2023), Caccia ai nazisti (Rizzoli, 2023), Barre. Rap, sogni e segreti in un carcere minorile (Minimum fax, 2021), Il carcere spiegato ai ragazzi (manifestolibri, 2019) e Io dico no! Storie di eroica disobbedienza (Einaudi, 2017). Grazie alla collaborazione con il Festival della Legalità, sotto i portici di Piazza San Carlo in corrispondenza dello shop Biraghi, sarà allestita la mostra di Letizia Battaglia, artista scomparsa nell’aprile del 2022, una delle più grandi fotografe italiane del Novecento, protagonista di lotte civili, in Sicilia e non solo: in esposizione alcuni tra i suoi scatti più famosi in bianco e nero, che raccontano la Palermo degli anni ‘80 e ‘90.

Al Giardino Sambuy di Piazza Carlo Felice, in occasione e in collaborazione con Vendemmia a Torino e Grapes in Town l’associazione Giardino forbito inaugurerà con Annalisa Benini il progetto SeminaTo con la prima aiuola didattica coltivata a vite, una piccola vigna simbolica e rappresentativa delle terre dei vini letterari del Piemonte.

Il Matota Festival di letteratura per ragazze e ragazzi, che per il secondo anno collabora con Portici di Carta, ospiterà protagonisti della narrativa per l’infanzia come Daniele Aristarco, Sergio Olivotti, Carlo Marconi, Stefano Garzaro e Matteo Saudino in più luoghi della città: dal Polo del 900 alla Fabbrica delle E, da Più Spazio Quattro al Centro del protagonismo giovanile Cartiera (www.matota.it).

I giovani a Portici di Carta

Anche quest’anno a Portici di Carta, nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, un gruppo di studentesse e studenti è coinvolto attivamente nella logistica dell’evento. Grazie alla relazione strutturale con TorinoReteLibri Piemonte (rete di coordinamento delle biblioteche scolastiche che conta più di 69 scuole aderenti sul territorio), i ragazzi e le ragazze hanno la possibilità di svolgere le ore di alternanza scuola-lavoro aiutando nell’accoglienza del pubblico, nella gestione degli spazi e delle sale e nel supporto alle attività per bambine e bambini di Mini Portici. Tutti gli studenti e le studentesse hanno partecipato al percorso organizzato dal Salone del Libro, Lavorare con i libri, l’esperienza formativa che accompagna alla scoperta della filiera del libro. Un percorso per rendere più fruttuosa e consapevole la loro esperienza di PCTO.

Tornano a Portici di Carta anche e ragazze e i ragazzi del Bookblog, i giovani reporter del Salone Internazionale del Libro. Una decina di studentesse e studenti del Liceo Alfieri di Torino documenteranno con interviste, reportage e articoli le giornate di Portici di Carta raccogliendo riflessioni, temi, idee che saranno riportati sul blog onlinebookblog.salonelibro.it.

Sold out per la Giornata del Contemporaneo alla Gam

La Giornata del Contemporaneo è il grande evento annuale, promosso daAMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. La manifestazione ha quest’anno come filo conduttore il tema dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile.

Anche la diciannovesima edizione presenta una programmazione ad hoc dei 24 Musei associati AMACI, che nel 2023 propongono un particolare focussviluppando il tema proposto da AMACI.

La GAM di Torino, Museo associato AMACI, partecipa alla Giornata del Contemporaneo offrendo l’ingresso gratuito per tutta la giornata di sabato 7 ottobre alle collezioni permanenti del Novecento e alle mostre temporaneeMichele Tocca. Repoussoir in Wunderkammer e Giuseppe Gabellone. Km. 2,6 in Videoteca.

Per questa occasione la GAM è felice di ospitare Michele Tocca – presente in GAM con la sua mostra personale, progetto vincitore del PAC 2021 – che condurrà un workshop dal titolo Un giorno con le nuvole.

 

UN GIORNO CON LE NUVOLE

Durata dalle 14:00 alle 17:00

Partecipazione gratuita su prenotazione

SOLD OUT

In un giorno di ottobre, un gruppo di visitatori del museo si incontra con un pittore che vuole indurli a guardare le nuvole, partendo dai nomi, cirri, cumoli e stratocumoli… e da chi li ha inventati per primo, il chimico e meteorologo romantico Luke Howard. 

I partecipanti al workshop saranno condotti, attraverso una serie di interrogativi e utilizzando il loro istinto, a osservare questo fenomeno fisico che è insieme meraviglioso e spaventoso, a tratti noioso, solo apparentemente malinconico. Dipingere le nuvole, disegnarle, schizzarle sono tutti gesti attraverso cui i partecipanti, guidati dall’artista Michele Tocca, tenteranno di ascoltare la natura complessa, precaria e insieme ripetitiva del fenomeno atmosferico, dandogli nuova voce nel momento in cui diventano pittura.