Cosa succede in città- Pagina 84

Le Rosine, un nuovo polo culturale e formativo a Torino

E UNO SPORTELLO DI ASCOLTO PER LE DONNE

Corsi, seminari, workshop ma anche attivita’ sociali e di supportoalle donne.

Madre Rosa Govone fu una figura femminile all’avanguardia per i suoi tempi, il cui pensiero, ma soprattutto il suo operato,incoraggiava l’indipendenza femminile. Sulla scia del suo percorso e della sua impronta è stato creato il Polo Artistico e Culturale dell’Istituto delle Rosine. È nata la volontà di ristrutturare i locali per poi utilizzarli per riavviare le attività formative, didattiche, per aprire di nuovo l’Istituto alle persone, alla citta’ “, chiosa Massimo Striglia, direttore generale dell’istituto.

Per la terziaria domenicana l’emancipazione delle donne fu la missione di tutta la  vita. Vivrai dell’opera delle tue mani era una sua affermazione riempita di senso grazie ad preciso progetto che, oltre a permettere di coltivare la chiamata spirituale presso l’Opera, che fondò a metà del settecento, metteva a disposizionedi tutte le ragazze a cui dava ospitalita’ un percorso formativo-professionale. Nel 1756 ottenne a Torino, da Carlo Emanuele III di Savoia, l’assegnazione dei fabbricati dell’antico ospedale del Santo Sudario, appartenuti all’ordine religioso Fatebenefratelli, dove inauguro’ l’Opificio delle Rosine, la prima opera assistenziale indipendente che doveva il suo sostentamento unicamente alla vendita di diversi prodotti creati nei laboratori interni. L’impresa di Rosa Govone, che anticipò decisamente i tempi in fatto di riscatto femminile, contribui’ ad una trasformazione intellettuale sul destino e sulla vita delle donne. Il suo operato fu   tramandato dalle sue Rosine che dal 1800 aprirono scuole materne ed elementari, istituirono corsi di cucito, ricamo, disegno, pittura, lingua francese, musica, cucina e organizzarono rappresentazioni nel piccolo teatro presente all’interno dell’opera; nel 1955 venne aperto anche un convitto femminile che è ancora attivo.

Al Polo sono nati corsi di cucito 4.0 e re-fashion, calligrafia, conversazione in inglese e francese (partiranno a breve anche corsi di spagnolo, russo, tedesco), recitazione, pittura, canto e poi seminari di pronto soccorso fisco, di criminologia, workshop e laboratori pratici di public speaking, sviluppo delle life skills, difesa personale e tanti altri”  racconta Sara D’Amario”,  direttrice artistica del Polo.

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il 25 novembre scorso, è stato inaugurato presso Le Rosine il Punto di Ascolto per Donne in Difficoltà, un’apprezzabile iniziativa sociale dedicata a tutte coloro, da i 18 anni in su, che necessitano di aiuto e di un sostegno per superare situazioni problematiche, prendendo un appuntamento, infatti, si puo’ usufruire di un ciclo di colloqui individuali gratuiti con una psicoterapeuta.

La definizione “in difficoltà” è stata lasciata volutamente aperta, per lasciare ad ogni donna la possibilità di definire la propria e sentirsi sempre legittimata a parlarne ed a chiedere aiuto.

Una volta al mese, inoltre, si terranno seminari a tema, dedicati non solo alle grandi violenze, ma anche a quelli che si possono definire “piccoli problemi” che hanno il diritto, comunque, di essere ascoltati. La madre superiora Ausilia Concas, al fine di continuare a praticare l’accoglienza, valore fondante dell’istituto, nelle sue diverse forme e declinazioni ha voluto con determinazione questa attivita’  di sostegno con il grande auspicio di poterne organizzare delle altre della stessa valenza nel prossimo futuro.

MARIA LA BARBERA

Laboratori formativi: Via delle Rosine 11  Torino
Sale eventi e Teatro: Via Plana 8   Torino
Tel. +39 334 749 6371
info@lerosine.it

Addio a “Dada” Grimaldi, prima regista tv. Diresse un giovane Pippo Baudo

Aveva 104 anni Alda Grimaldi, la prima regista televisiva italiana, mancata a Torino ieri. Originaria di Sampierdarena si trasferì a Torino per fare l’attrice alla Fert negli anni ’40. Fu un concorso superato  in Rai  a portarle alla sede di Torino. “Dada” fu regista di “Gli eroi di carta – dalla terra alla luna”, del 1954, anno della nascita della tv in Italia, proprio qui a Torino, “Il teatro dei ragazzi” e “Telecruciverba”,1964, uno dei primissimi programmi condotti da un giovanissimo Pippo Baudo.

Cascina Marchesa, l’operetta a Capodanno

Dopo 15 anni un grande ritorno…. Torino Teatro Operetta a Capodanno. Il Teatro Auditorium Cascina Marchesa ospita 150 anni di musica, una cavalcata meravigliosa nella storia musicale, con operetta, varietà, canto lirico, balletto, lustrini e champagne. La serata sarà spettacolo e non solo. Un ricco buffet! Si ride, ci si commuove, si brinda insieme ad uno scintillante 2024!  Ultimi posti disponibili!

“Solaris”: l’ultimo spettacolo dell’anno al Teatro Astra è spaziale

Con la fantascienza di casa , per la regia di Andrea De Rosa

 

Solaris sarà in scena fino al teatro Astra fino a sabato 30 dicembre prossimo, per la regia di Andrea de Rosa.

Due domande aspre e complesse sono rappresentate da “chi sono io” e “Chi siamo noi veramente” . Da questi due interrogativi viene affrontata  un’opera come Solaris. Leggendo il romanzo originale,  scritto nel 1961 dallo straordinario scrittore polacco Stanislaw Lem, divenuto celebre dieci anni dopo nel noto film di Andrea Tarkovskij, Andrea De Rosa ha colte tutte le possibilità insite in un’opera che viene normalmente catalogata di fantascienza e che svela inusitate possibilità di comprensione del nostro tempo.

Nella versione teatrale, firmata da un drammaturgo dalla cifra robusta quale David Grieg, la storia del pianeta Solaris e degli sventurati astronauti che lo abitano assume i contorni di una metafora potente e al tempo stesso inquietante. Si tratta di un viaggio nell’inconscio individuale e collettivo, un confronto con le paure e i sogni, sospeso tra follia e libertà assoluta. Un viaggio che supera lo spazio e il tempo, per provare a rispondere, con i mezzi del teatro,  a domande eterne. Nello spazio profondo, lassù, di fronte all’oceano perduto di un pianeta sconosciuto, ecco la distonia di un racconto fantascientifico diventare struggente e poetica consapevolezza,  racconto amaro di amore e perdita.

“Ho letto Solaris durante la quarantena – afferma Andrea De Rosa – e mi aveva molto colpito questa idea che gli esseri umani potessero essere il virus e che il pianeta fosse costretto a reagire e   a difendersi dalla loro invasione. Solaris è una vera e propria creatura, un pianeta vivente che, attraverso il suo immenso oceano, cerca di comunicare con gli uomini attraverso i lorodesideri, che riesce a materializzare sotto forma di fantasmi”.

 

Mara Martellotta

Stupore, divertimento e meraviglia con Extreme Magic Show alla Casa del Teatro

Dal 26 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024 torna a Torino, alla Casa del Teatro, l’atteso appuntamento con la magia che vede in scena un varietà per tutta la famiglia con gli artisti del Circolo Amici della Magia di Torino, la più importante realtà magica italiana

Viaggio fantastico tra divertimento e magia per tutta la famiglia. Lo spettacolo più magico delle Feste tra grandi illusioni e stupore. Anche a Capodanno!

Dal 26 dicembre al 7 gennaio torna l’appuntamento con l’illusionismo alla Casa del Teatro di Torino con lo spettacolo EXTREME MAGIC SHOW. Gli artisti del Circolo Amici della Magia di Torino, la più importante realtà magica italiana fucina di grandi nomi (come Brachetti, Alexander e Luca Bono) daranno vita ad uno spettacolo unico, divertente e magico, adatto ai giovani spettatori così come a quelli adulti che non hanno perso la voglia di lasciarsi stupire ed incantare. L’appuntamento con la magia alla Casa del Teatro di Torino è ormai una tradizione del programma del Feste che si rinnova da nove anni, con un successo crescente. Nella scorsa edizione sono stati oltre 7.000 gli spettatori che si sono lasciati incantare dagli artisti delle illusioni. 20 spettacoli, tra pomeridiane e serali, fanno di questo spettacolo forse il titolo con maggior numero di repliche delle feste torinese.

Tra i protagonisti di questa edizione, Ottavio Belli, uno degli Illusionisti Italiani di maggior successo nel mondo, laureato in Cina come “Excellent Act Award” e “Special Prize of the Jury” al “Chimelong International Circus Festival”. Ottavio Belli e Claudia Veneziano sono specializzati nelle grandi illusioni, effetti magici di grande impatto visivo in grado di regalare istanti di suspense e stupore.

Meraviglia, dunque, sorpresa, ma anche comicità e divertimento con Marco Aimone, primo prestigiatore laureato alla Silvan Magic Academy, da diversi anni Presidente del Circolo Amici della Magia di Torino, che condirà lo show con interventi ironici e surreali. Diego Allegri, artista molto seguito dai giovani su YouTube nei suoi tutorial magici, coinvolgerà il pubblico in numeri di manipolazione sorprendenti. Ma ci sarà spazio anche per la poesia e la magia delle ombre cinesi, forma d’arte visuale antichissima e ricca di suggestione e meraviglia.

A scombinare le carte il vulcanico Nespolo Giullare, folle menestrello medioevale, clown coinvolgente, squinternato giocoliere ed acrobata estroso dal talento multiforme. Sarà lui il filo conduttore dello spettacolo che prenderà per mano il pubblico e lo accompagnerà in un viaggio in meandri onirici e fantasiosi universi.

La produzione è curata da Muvix Europa, realtà di produzione artistica capace di coniugare l’illusionismo con le più diverse discipline dello spettacolo, per realizzare soluzioni su misura.

I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria della Casa del Teatro (Corso Galileo Ferraris 266), sul circuito vivaticket oppure sui siti magic-show.it e casateatroragazzi.it.

EXTREME MAGIC SHOW

Prodotto da Muvix Europa in collaborazione con il Circolo Amici della Magia di Torino

Con Marco Aimone, Diego Allegri, Ottavio Belli e Claudia Veneziano e Nespolo Giullare (Manuel Bruttomesso)

Dal 26 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024

Martedì 26 dicembre ore 15.30 e 18.00

Mercoledì 27 e giovedì 28 dicembre ore 17

Venerdì 29 dicembre ore 17 e 21

Sabato 30 dicembre ore 18 e 21

Domenica 31 dicembre ore 21.30 spettacolo seguito da Festa di Capodanno

Lunedì 1 gennaio ore 15.30 e 18

Mercoledì 3 e giovedì 4 gennaio ore 18

Venerdì 5 gennaio ore 18 e 21

Sabato 6 gennaio 15.30, 18 e 21

Domenica 7 gennaio 15.30 e 18

CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI – Corso Galileo Ferraris 266, Torino

Intero € 20
Ridotto 
€ 16 (over 65, abbonati stagione 2023/2024, associazioni e CRAL convenzionati)
Ridotto ragazzi 
€ 12 (under 14)

 

Domenica 31 dicembre ore 21.30 serata speciale: Illusion Magic Show per un Capodanno Magico in Famiglia

Intero 60 €; Bambini (under 14 anni) 30 €

 

Info e prenotazioni Tel. 389.2064590 – biglietteria@casateatroragazzi.it

magic-show.it casateatroragazzi.it

BIGLIETTERIA

Fondazione TRG c/o CASA del TEATRO RAGAZZI e GIOVANI
c.so Galileo Ferraris, 266 – 10134 Torino
tel.
011/19740280389/2064590
biglietteria@casateatroragazzi.it www.magic-show.itwww.casateatroragazzi.it

Il Teatro Piemonte Europa (TPE) inaugura il 2024 al teatro Astra con “Wonder Woman”

Spettacolo di Antonio Latella e Federico Bellini, in scena da giovedì 11 a domenica 21 gennaio 2024.

Prosegue la riflessione sulla cecità, intesa come le verità che non vogliamo vedere. Questa storia comincia da un fatto di cronaca, uno stupro di gruppo e da una sentenza, poi ribaltata, che ha rovesciato i ruoli: da vittima è diventata imputata, non è stata creduta perché troppo “mascolina” per essere stuprata. Nel 2015, ad Ancona, una ragazza peruviana è stata vittima di uno stupro di gruppo. Con una sentenza che suscitò molto scalpore nelle giudici della Corte d’Appello, chiamate a emettere una sentenza sul fatto, decisero di assolvere gli imputati con motivazioni quantomeno discutibili. Secondo le giudici, la ragazza risultava troppo mascolina per essere attraente e oggetto di violenza sessuale. La Corte di Cassazione, fortunatamente, ha ribaltato il giudizio condannando i ragazzi autori dello stupro. Eppure rimane nella memoria il precedente indelebile di un giudizio emesso per ragioni che fanno riferimento all’estetica della vittima, in un singolare rovesciamento in cui pare che la vittima stessa diventi l’imputato, colpevole del proprio aspetto. Si tratta di una storia che comunica una verità da rivendicare, una lotta, uno scontro, la vicenda della ragazza, la Wonder Woman contemporanea, che si intreccia a quella dell’ideatore di questa eroina dei fumetti.

Lo spettacolo di Latella e Bellini si muove da questa vicenda ripercorrendo contenuti essenziali e affidando a quattro giovani donne il racconto immaginato e teatralizzato del caso giudiziario. Il soprannome con cui nella realtà era chiamata dai ragazzi la vittima era “Vichingo”; qui diventa invece una Wonder Woman contemporanea in lotta per ristabilire una verità che viene continuamente negata.

La scrittura del testo si muove provando a ricostruire con l’immaginazione non soltanto il fatto in sé quanto i continui ostacoli affrontati dalla ragazza per provare a affermare la propria verità: un flusso di parole, spesso senza punteggiatura, che paiono assecondare il ritmo, il battito cardiaco e il susseguirsi dei pensieri della giovane, sottoposta a interrogatori o richieste che sembrano non tener conto del trauma subito e del dolore provato.

Ella appare come una Wonder Woman che, come nel fumetto di William Marston, sembra essere parte di quelle Amazzoni costrette a combattere contro gli uomini oppressori guidati da Ercole. Una donna guerriera dei nostri tempi che non esita a denunciare i propri assalitori e a farsi carico della fatica e della sofferenza che provoca ogni tentativo di far emergere l’autenticità dei fatti, come ben sapeva Marston, a cui si deve, oltre alla creazione di Wonder Woman, quella della cosiddetta “Macchina della verità”. Il testo diventa quasi un nastro di registrazione, raccogliendo in sé anche le contraddizioni che caratterizzano ogni deposizione, in un contesto sociale dove la ricerca della verità pare scoraggiata o strumentalizzata. In questo modo il testo prova a mettere sul banco degli imputati non soltanto gli autori del crimine citato, ma un’intera comunità, media inclusi, che non riesce a muoversi tra due estremi: l’omertà e la spettacolarizzazione del dolore.

Teatro Astra, da giovedì 11 a domenica 21 gennaio 2024

 

Mara Martellotta

Debutta al Teatro Stabile la trasposizione teatrale del film di Paolo Genovese “Perfetti sconosciuti”

In scena al teatro Carignano, dal 26 dicembre al 7 gennaio

 

Dopo il successo della versione cinematografica uscita nel 2016, Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale portando in scena l’adattamento di “Perfetti sconosciuti”, la commedia campione d’incassi, vincitrice di numerosi premi, tra cui due David di Donatello e tre Nastri d’argento. Tra gli attori figurano Dino Abbrescia, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Lorenza Indovina e Valeria Solarino. Lo spettacolo vede impegnati la Compagnia “Nuovo Teatro” e la Fondazione Teatro della Toscana.

Amicizia, amore, tradimenti, accade tutto e il contrario di tutto in questo brillante spettacolo di Paolo Genovese che ci pone di fronte alla nostra incapacità di comunicare in modo sincero con i nostri simili. Secondo il regista ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata, una segreta. Un tempo, quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria. Oggi è nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella schedina si mettesse a parlare? Come nel film, un gruppo di amici, durante una cena, decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo per condividere pubblicamente messaggi e telefonate. Un’apparentemente innocuo gioco di scambi si trasforma in un disastro a catena che svela senza alcun pudore, in uno slalom spietato tra situazioni esilaranti e colpi di scena, segreti inconfessabili, misteri e ambiguità.

 

Teatro Carignano, “Perfetti sconosciuti”, Piazza Carignano 6, Torino

Orario spettacoli: martedì, giovedì, sabato ore 19:30/mercoledì, venerdì ore 20:45/domenica ore 16:00

Martedì 26 dicembre ore 20:45

Lunedì primo gennaio ore 16:00

Martedì 2 gennaio riposo

La recita del 31 dicembre è fuori abbonamento e si tiene alle 20:30

 

Mara Martellotta

Rock Jazz e dintorni a Torino. Lo Stato Sociale e Antonella Ruggero

Gli appuntamenti musicali della settimana 

Lunedì. Allo Spazio 211 suonano Il Complesso gli Illuminati.

Mercoledì. Al Blah Blah si esibiscono gli Skinny Peachfuzz.

Giovedì. Al Magazzino sul Po è di scena il Jazz RapSody  Collective. Al Blah Blah si esibisce Daniele Pelizzari. Al Bunker suonano Scudetto, Sorriso Tigre e Pan Dan.

Venerdì. Al Circolo Corso Parigi si esibiscono i Derby Mates. All’Off Topic è di scena la cantautrice Irene Buselli. Al Blah Blah suonano i Leda.

Sabato. Al Jazz Club si esibisce il trio del pianista Francesco Greco.

Domenica. Al Sociale di Pinerolo arriva Antonella Ruggero. Principale appuntamento di Capodanno in piazza Castello con Lo Stato Sociale e  con il Dj set di Mace. Al Circolo Corso Parigi suonano gli Svoboda mentre all’Imbarchino sono di scena i Nocrac.  All’Hotel Hilton suona il quartetto della vocalist Valentina Nicolotti mentre al Cafè Muller Federico Sirianni rende un tributo a De Andrè.

Buon Natale e Buon Anno a tutti!

Pier Luigi Fuggetta

Marionette a Natale con “Schiaccianoci e Re dei topi”

SCHIACCIANOCI E RE DEI TOPI
Dal 16 dicembre al 7 gennaio
(il racconto di Drosselmeier)
È la storia di una giovane, Marie, e il suo sogno di un mondo magico, dove i giocattoli prendono vita, e il suo Schiaccianoci diventa un Principe per combattere il Re Topo e salvarle la vita.
Drosselmeier a distanza di anni rivive quel Natale… quando regalò a sua nipote MARIE il giovane Schiaccianoci. Lo rivive giocando e animando i suoi oggetti, giocattoli e marionette. Lo rivive insieme ai bambini che ogni Natale lo vanno a trovare. Lo rivive ascoltando la musica e le voci della sua memoria.
Lo rivive nella sua stanza semi buia, davanti al suo tavolo e al suo teatro per marionette (luogo magico per raccontare storie).
regia di Augusto Grilli
voce fuori campo: Mario Brusa

Mauro Raffini. “… RIDERS sfrecciano via veloci…”

In mostra, all’“Ufficio Pastorale Migranti” di Torino, i nitidi scatti del torinese “fotografo degli ultimi”

Fino a fine dicembre

Ho conosciuto l’“Arte Fotografica” (tutto maiuscolo, per lui è giusto così!) del fotografo – fotoreporter torinese (ma di origini cuneesi) Mauro Raffini, nel giugno del 2019, in occasione della sua mostra “Gli Invisibili”, dedicata al largo e sempre più eterogeneo e prolificante popolo dei “senza fissa dimora”. Ospitata nel “Palazzo di Giustizia” di Torino, (sede scelta casualmente o con chiari, ben precisi intenti?), la rassegna ti scaraventava addosso immagini di solitarie esistenze (dis)umane, perse per strade popolate di sguardi assenti, impietosi se non infastiditi, che parevano fare a pugni, oppure a bella posta proporsi in tutta la loro bruciante verità, in quel “Tempio di Giustizia e Legalità” dove a tutti, anche a loro ai “clochard”, fosse possibile urlare, non inascoltati, il diritto a uno straccio di vita vivibile e tollerata dal resto del mondo. Da quella mostra, ricordo di essere uscito fortemente impressionato con addosso e nel profondo l’immagine dei soggetti – autentici pugni nello stomaco – proposti da Mauro. Con lui non ci siamo ancora conosciuti di persona, solo alcune telefonate – anche con la figlia Sandra che ne segue amorevolmente il lavoro – ma mi sento di condividerne in toto una concorde solidale identità di pensieri e valori. Quell’attenzione spontanea per i “sommersi” (di leviana memoria), per gli “ultimi” ignorati, nella carne e nello spirito, dal mondo che li circonda e non li vede. “Invisibili”, appunto. E su questo persistente “filo rosso” (che da anni lo imprigiona e lo incatena senza alcuna soluzione di continuità) si muove anche la recente rassegna dedicata da Mauro ai “Riders” o, per dirla in modo tutto nostro, ai “Ciclofattorini”. Ospitata, fino a fine dicembre, all’“Ufficio Pastorale Migranti” di via Cottolengo e realizzata con il contributo della “Confraternita di San Rocco” e con “A.M.M.I. – Associazione Multietnica Mediatiatori Culturali”, la mostra partecipa al progetto europeo “DIGNITY FIRM” di “Fieri” (“Forum Italiano Europeo Ricerche Immigrazione”) ed è collegata all’iniziativa “RIDERS ON THE STORM” organizzata da “NIdiL CGIL Torino” per lanciare il progetto della prima “Cassa di Mutua Solidarietà” dedicata ai “Riders”.  Cinquanta sono gli scatti a colori presentati in via Cottolengo e realizzati, i primi, in piena pandemia a Torino (periodo giocoforza di grande lavoro per queste “schegge impazzite”, sempre in moto veloce di giorno e di notte al passo di un “algoritmo” che ne determina spostamenti, orari e secondi), poi seguiti da altri nel 2022 sempre a Torino e  nel 2023 a Nizza. Mestiere da uomini soprattutto (fra i 30 e i 50 anni, per il 70%), poche le donne, Torino, secondo recenti dati statistici, é la prima città in Italia a sperimentarne l’utilizzo, e la seconda in Europa, dopo Londra.

Immigrati in larga percentuale, “sono pakistani, bengalesi, afgani, marocchini, nigeriani, senegalesi … apparentemente – spiega Raffini – persone come noi, ma in realtà pedine di un sistema in cui tutto corre e innesca la modalità del ‘tutto subito’”. Secondo dati CGIL, sono circa 3mila i “Riders” operanti nella provincia torinese, quasi tutti inquadrati come “lavoratori autonomi”, con tutte le inevitabili penalità e lo sfruttamento annesso e connesso; il loro stipendio medio (condizionato dal numero di consegne e dai chilometri percorsi) è di circa 600 euro netti al mese per un compenso orario di sei euro. Eppure, dietro storie che sono racconti di bieco vergognoso sfruttamento, di disperazione, miseria, viaggi miracolosi via mare, lontananza da parenti amici e luoghi del cuore, li vediamo pur anche sorridere, apparentemente felici di quel “quasi niente” che la nostra società regala loro. Le foto di Mauro sono allora potenti megafoni che vogliono risvegliare coscienze e cancellare spudorate menzogne per dare, ancora una volta, voce a chi voce non ha. O ha smesso di urlare al vento quel “ci siamo anche noi” ignorato dai più. E soprattutto da chi, forte di consegne politiche anche importanti, dovrebbe fermarsi un attimo e guardarli negli occhi. Con occhi sinceri e pietosi. Difficili oggi da trovarsi. Scrive bene Anna Ciuban, vicepresidente “A.M.M.I.”: “Il lavoro da rider è una delle innumerevoli fotografie di denuncia sociale, un grido di aiuto alle porte senza orecchie, un segnale che l’inclusione è un percorso in entrambi i sensi. Loro stanno camminando verso di noi. E noi …?”

Gianni Milani

Mauro Raffini. “ … RIDERS sfrecciano via veloci …”

Ufficio Pastorale Migranti, via Cottolengo 22, Torino; tel. 011/2462092 o www.upmtorino.it

Fino a fine dicembre

Orari: dal lun. al ven. 8,30/13 e14/15

Nelle foto: alcuni scatti esposti in mostra a firma di Mauro Raffini