Cosa succede in città- Pagina 81

Una pietra d’inciampo in ricordo di Giovanni Battisti

Un sampietrino in ottone è stato incastrato questa mattina nel selciato del marciapiede di via Bertola, all’ingresso della Galleria San Federico, in ricordo di Giovanni Battisti.

Venne arrestato il 12 marzo 1944 mentre lavorava come spedizioniere al giornale “La Stampa” e deportato a Mauthausen con il “trasporto n. 34” e «assassinato il 5 maggio 1944», come si legge sul sampietrino.

Alla cerimonia, che ha visto l’installazione della pietra d’inciampo numero 153 nella città, era presente per la Città di Torino l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia che ha sottolineato come “bisogna avere i piedi ben saldi nel passato per guardare al futuro soprattutto in questo momento dove ancora oggi donne e uomini innocenti muoiono e noi dobbiamo con questo ricordo fare in modo che questi eccidi e queste ingiustizie non ci siano più”.

Le Pietre d’Inciampo sono un progetto del  Museo Diffuso della Resistenza di Torino. Il polo museale da molti anni è impegnato a mantenere viva la memoria delle vittime dell’oppressione nazista e fascista. Le opere dellartista tedesco Gunter Demnig, sono blocchi di ottone incastonati nel marciapiede, che riportano nome e dettagli di una persona deportata o uccisa.

AffiDarsi, al via la sesta edizione

In un contesto regionale, quello del Piemonte, che attraversa un momento particolarmente complesso a livello sociale, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) da anni promuove con la cultura il servizio dell’affido. Lo fa insieme a Città di Torino, Casa dell’Affidamento e Fondazione Crt grazie alla rassegna cinematografica AffiDarsi che quest’anno giunge alla sesta edizione.

Dal 14 gennaio all’11 febbraio 2024, attraverso cinque film, l’AMNC apre il dialogo con il pubblico sui temi dell’accoglienza e dell’inclusione. Sul grande schermo saranno proposte storie universali, in grado di parlare al cuore delle persone con un linguaggio semplice, pensate per i più piccoli ma anche per gli adulti, seguendo il concetto di famiglia nel senso più ampio del termine.

Si tratta di proiezioni a ingresso libero con un focus sul cinema d’animazione, a partire da Elemental di Peter Sohn (Stati Uniti, 2023, 93’), in programma il 14 gennaio alle ore 15.30 al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema. Gli altri film in calendario sono Il mio vicino Totoro di Hayao Miyazaki, Ruby Gillman di Kirk DeMicco e Faryn PearlIl gatto con gli stivali 2 di Joel Crawford e Yuku e il fiore dell’Himalaya di Rèmi Durin e Arnaud Demuynck.

Solidarietà umana e sociale

«L’affido è una delle più alte forme di solidarietà umana e sociale, da cui nascono storie che non sono mai banali; il cinema – afferma Jacopo RosatelliAssessore a Welfare, Diritti e Pari opportunità della Città di Torino – aiuta a capire che l’affido è un’avventura che non annoia perché fa vivere ai suoi protagonisti emozioni che cambiano le loro vite. Crescere in una famiglia è un diritto, dunque è importante che ogni adulto che sia nelle condizioni di farlo rifletta sulla possibilità di mettersi in gioco aprendo il proprio futuro alla presenza di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che hanno diritto di ricevere affetto e cura».

Storie universali di accoglienza e inclusione

«Dopo le seguitissime ultime rassegne di AffiDarsi, siamo molto contenti di continuare il percorso cinematografico insieme alla Casa dell’Affidamento – dichiara Valentina NoyaVicepresidente dell’AMNC – e soprattutto in Piemonte, contesto complicato dalla legge “allontanamenti zero”. Riteniamo importante proporre alle famiglie dei momenti culturali pubblici, dedicati a bambini e ragazzi, per condividere sul grande schermo le emozioni che sa regalare il cinema d’animazione attraverso storie universali di accoglienza e inclusione. Un ringraziamento particolare va ai nostri importanti partner, il Museo Nazionale del Cinema, il CineTeatro Monterosa e il Centro Studi Sereno Regis che a diversi livelli lavorano insieme a noi con passione sul territorio».

Le famiglie affidatarie di Torino: linfa vitale delle politiche sociali

«L’affido familiare è al centro delle politiche sociali della Città di Torino da oltre quarant’anni: è un atto di genitorialità sociale, attenzione e solidarietà, un gesto che può cambiare la vita di un bambino in una temporanea situazione di vulnerabilità, quando la sua famiglia biologica non può prendersene cura. Le famiglie affidatarie – prosegue Barbara SolariDirigente del Servizio Minori e Famiglie della Città di Torino – rappresentano la linfa vitale di questo sistema e si collocano al centro di un percorso condiviso e di un supporto professionale che vede coinvolti, da un lato, le famiglie d’origine, e dall’altro i Servizi Sociali, in un costante dialogo e sostegno. Nonostante l’incessante impegno di tutti, in città rimane molto alto il bisogno di più famiglie affidatarie: la rinnovata collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema ha l’obiettivo di mantenere viva la cultura dell’affidamento e la sensibilizzazione sul tema affinché tutti i minori aventi diritto possano beneficiare di questa meravigliosa opportunità».

Il programma

 

Domenica 14 gennaio, ore 15,30, Cinema Massimo (via Verdi 18, Torino)

Elemental di Peter Sohn (USA 2023, 93′)

La nuova animazione targata Pixar dà forma e colore ai quattro elementi. Ember, ragazza di fuoco determinata a continuare l’attività di famiglia, incontra Wade, ragazzo d’acqua che la mette alla prova sfidando le leggi di Element City, città multiculturale dove gli elementi non si mischiano. Un racconto d’amore e formazione per cui il regista si è ispirato alla migrazione dei suoi genitori dalla Corea agli Stati Uniti, riflettendo sulle dinamiche dell’integrazione e del confronto tra differenti provenienze. Ingresso libero con prenotazione scrivendo a info@amnc.it oppure attraverso Eventbrite https://bit.ly/48iwoom

Domenica 21 gennaio, ore 15,30, CineTeatro Monterosa (via Brandizzo 65, Torino)

Il mio vicino Totoro di Hayao Miyazaki (Giappone 1988, 86′), ingresso libero

Nei giorni in cui è uscito nelle sale con grande successo Il ragazzo e l’airone, AffiDarsi propone uno dei capolavori animati di Hayao Miyazaki, distribuito in Occidente con due decenni di ritardo dopo il successo degli altri titoli del maestro giapponese. L’amicizia di due sorelline con un Totoro, buffa creatura dai magici poteri che vive nella foresta è lo spunto per uno sguardo surreale e magico sul rapporto tra natura e umanità.

Domenica 28 gennaio, ore 15,30, Centro Studi Sereno Regis (via Garibaldi 13, Torino)

Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli di Kirk DeMicco e Faryn Pearl (USA 2023, 91’), ingresso libero

Ruby Gillman è allegra, colorata, simpatica e una figlia obbediente, specie quando si tratta di rispettare il diktat di casa Gillman: stare lontani dall’oceano. Quando però il ragazzino che le fa battere il cuore finisce in acqua con lo skate e stenta a riemergere, Ruby non ci pensa due volte e si tuffa, scoprendo un paio di cose su di sé che le erano state taciute dalla nascita.

Domenica 4 febbraio, ore 15,30, Centro Studi Sereno Regis

Il gatto con gli stivali 2, l’ultimo desiderio di Joel Crawford (USA 2022, 102′), ingresso libero

Il Gatto con gli Stivali ha appena scoperto di aver esaurito otto delle sue nove vite e ha incontrato un Lupo Cattivo che gli ricorda come, stavolta, anche lui dovrà morire. Dunque Gatto va alla caccia di una stella caduta nella Foresta Oscura che possa esaudire il suo più grande desiderio: ripristinare le numerose vite perdute, ma non è il solo ad avere una grande aspirazione esistenziale, ci sono anche Kitty, Riccioli d’Oro e i tre Orsi e Jack Horner, un megalomane squilibrato uscito da una filastrocca di Mamma Oca.

Domenica 11 febbraio, ore 15,30, Centro Studi Sereno Regis

Yuku e il fiore dell’Himalaya di Rémi Durin e Arnaud Demuynck (BE/FR 2022, 65′), ingresso libero

In cima alle montagne più alte della terra vive una pianta che si nutre della luce più pura: si chiama fiore dell’Himalaya. La topolina Yuku lascia la sua famiglia per cercare questo fiore magico e regalarlo alla nonna che ha annunciato che presto dovrà seguire la piccola talpa cieca nelle profondità della terra, ma per trovarlo c’è un lungo viaggio da fare, pieno di ostacoli. Sulla sua strada, grazie alla musica e alle canzoni, Yuku si farà molti amici: sono loro il bene più prezioso per riuscire nell’avventura della vita.

Quaglieni propone per Falzoni la Medaglia d’oro di Benemerito della Cultura

VENERDÌ 12 GENNAIO ALLE ORE 17 nella sede del Centro Pannunzio in via Maria Vittoria a Torino  il presidente fondatore Pier Franco QUAGLIENI inaugurerà una foto del dott. Gianfranco FALZONI, salvatore della Reggia di Venaria, nella galleria dei soci illustri del Centro Pannunzio. Il dott. FALZONI ebbe il Premio “Francesco De Sanctis”. Nell’occasione Quaglieni proporrà il conferimento a Falzoni della Medaglia d’oro di Benemerito della Cultura.

Idaflora, inclusione sociale e non solo al Caffè dell’Orto di Torino

RITRATTI TORINESI 

Idaflora è una donna energica e dinamica, oltre che solare. Gestisce a Torino il Caffè dell’Orto, un circolo AICS ospitato in un edificio che dall’esterno sembra una vera e propria casa delle bambole.

“Il Caffè dell’Orto – spiega Idaflora – offre i prodotti del Consorzio Sale della Terra, nato a Benevento nel 2017, e che ha come tematica quella dell’inclusione sociale. Quattro anni fa, in via Mazzini, avevamo aperto un piccolo negozio chiamato ‘Il Sale della Terra’, capace di ospitare piccoli eventi, e il nostro desiderio era quello di avere uno spazio più ampio come quello che ci è stato concesso per realizzare il Caffè dell’Orto, che coincide con una Portineria di Comunità presente nel quartiere San Paolo. Da anni collaboriamo con la Rete Italiana di cultura popolare che ha coinvolto abitanti del quartiere e volontari nella riqualificazione dei territori cittadini. Noi stesse abbiamo partecipato alla riqualificazione di Lungo Dora Savona, dove all’interno dell’istituto Lagrange è presente una Portineria di Comunità. La terza Portineria di Comunità è rappresentata dall’edicola di Porta Palazzo, in via Milano”.

“Abbiamo scelto la dicitura ‘Caffè dell’Orto’ – continua Idaflora – per il suo riferimento evangelico al Caffè dell’Orto di casa Betania. È presente una pluralità di attività che il Caffè offre, oltre a serate che possono essere organizzate per compleanni e eventi di vario genere. Il Caffè dell’Orto organizza laboratori gratuiti di pittura, psicologia, incontri di presentazioni librarie, incontri dedicati al gioco degli scacchi e momenti pomeridiani di ripetizioni scolastiche. Anche a Benevento sono presenti il Consorzio Sale della Terra e il Caffè dell’Orto.

Il Consorzio ha sedi anche a Milano, nel quartiere City Life, in un negozio gestito da persone in difficoltà e che offre tutti i prodotti del Consorzio; a Lecce e a Napoli. Il Consorzio Sale della Terra, che si è esteso anche a città come Torino, è nato l’11 luglio 2016 a seguito di un percorso di oltre vent’anni di cooperazione sociale, affondando le radici nell’azione della Caritas Diocesana di Benevento.

Sale della Terra è una rete di economia civile che ha raggiunto una vocazione nazionale, con 300 dipendenti, diversi storie in Italia, una rete di nodi di economia civile formata da strutture ricettive e ristorative (pasticcerie, alberghi diffusi e bistrot) e un’ulteriore rete di fattorie e orti sociali. I nodi di economia civile Sale della Terra accolgono persone che hanno attuato percorsi di riabilitazione sociale e lavorativa, impegnati in progetti terapeutici e riabilitativi individualizzati con budget di salute, misure alternative alla detenzione, con fragilità sociale ed economica.

La rete Sale della Terra è impegnata nell’incrementare percorsi di accoglienza connessi a politiche di sviluppo locale, attraverso diversi progetti SAI (Sistemi di Accoglienza e Integrazione), in particolar modo realizzati nei comuni che hanno aderito alla rete dei ‘Piccoli Comuni del Welcome’. Il Consorzio Sale della Terra, oltre a promuovere un’agricoltura coesiva, sostiene un artigianato inclusivo che rappresenta il valore di una produzione capace di unire il ‘To care” delle relazioni con l’arte di creare, riprodurre e riutilizzare. La produzione dell’artigianato inclusivo comprende borse, arredi da giardino, bomboniere, accessori per le produzioni vinicole e agricole, oggettistica in feltro e una linea tessile. Il principale attrezzo di questo artigianato inclusivo è il telaio, un annodo di fili che creano tessuti di relazioni tra le persone. Un altro aspetto del Consorzio Sale della Terra è quello del turismo esperienziale; nei borghi del Welcome è possibile fare esperienze di vita partecipando in prima persona alle attività di Sale della Terra.

“Abbiamo partecipato – conclude Idaflora – a un bando per l’implementazione della parte esterna del Caffè dell’Orto e siamo in attesa dell’arrivo di alcuni fondi da parte del PNRR e di un altro bando per organizzare laboratori di cucina internazionale e, all’esterno, creare aree studio. I prodotti del Consorzio si distinguono in quelli agricoli e in quelli di artigianato. I primi sono rappresentati da vini, paste, olio e prodotti di pasticceria.

 

Mara Martellotta

 

 

 

 

 

 

***

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

/

12 – 18 gennaio 2024

VENERDI 12 GENNAIO

 

Venerdì 12 gennaio ore 20:30

Trekking urbano tra le LUCI D’ARTISTA. LA DORA, IL PO E LE LUCI D’ARTISTA – 6,7 km: durata 2,5 ore c.ca

Fondazione Torino Musei – Luci d’Artista

Grazie alla collaborazione tra MetroTrail e Fondazione Torino Musei, per la prima volta quest’anno sono stati proposti 4 itinerari di trekking urbano che abbinano Natura e Luci d’Artista 2023, per un Public Program sempre più ecologico e sostenibile. Una guida escursionistica ambientale accompagna i visitatori a scoprire ambienti ecologicamente rilevanti a Torino – come fiumi, parchi, giardini e semplici aiuole – percorrendo impensabili sentieri urbani verdi, punteggiati dalle installazioni di Luci d’Artista. La silente fauna notturna dei fiumi fa da contrasto con le Luci stesse e la vita della città. Alberi monumentali e giardini segreti segnano la riscossa della Natura sulla metropoli.  Le camminate sono lunghe indicativamente dai 6 ai 7 chilometri e durano circa 2 ore e mezza.

Partenza e arrivo da Largo Regio Parco- Lungo Dora Firenze – Lungo Po (Parco Michelotti) – Via Po – Piazza Castello – Piazza della Repubblica – Borgo Dora

Questo trekking urbano ha il pregio di unire le bellezze fluviali dei due maggiori corsi d’acqua di Torino, il Po e la Dora, con le bellezze urbane del Centro e di Vanchiglia. Quante storie portano le acque dei fiumi di Torino, quanti segreti ormai dimenticati e quanta bellezza nel loro scorrere, che nel tempo ha significato anche alimentare l’operosa crescita della città. Tra parchi, ponti, corsi e piazzette nascoste, ci attendono, per lasciarci a bocca aperta, le installazioni di Luci d’Artista.

Oliviero RINALDI – Flammarion – Largo Regio Parco, Italgas (luce ospite)

Luca PANNOLI – L’amore non fa rumore – Biblioteca Geisser, Parco Michelotti

Joseph KOSUTH – Doppio passaggio – Ponte Vittorio Emanuele I

Luigi STOISA – Noi – Via Po

Mario MERZ – Il volo dei numeri – Mole Antonelliana

Luigi NERVO – Vento Solare – Piazzetta Mollino

Marco GASTINI – L’energia che unisce si espande nel blu, Galleria Umberto I

Grazia TODERI – …?… – Piazza della Repubblica

Michelangelo PISTOLETTO – Amare le differenze – Antica tettoia dell’Orologio

Vanessa SAFAVI – Ice Cream Light – Via Borgo Dora

Durata e tariffe: max 2,5 ore Tariffa intero: € 16,00 / Tariffa ridotto (5-15 anni): € 8,00 / Bambini under 5: Free. Minimo 4 persone

Info e prenotazioni:

www.metrotrail.it/luci-dartista

info@metrotrail.it

Tel: +39 342 7530853 (anche WhatsApp)

 

 

SABATO 13 GENNAIO

 

Sabato 13 gennaio ore 11

IL CONCERTO DEL SABATO

Palazzo Madama – con l’orchestra del Liceo Classico Musicale C. Cavour

Nell’ambito della mostra Liberty. Torino Capitale i Servizi Educativi di Palazzo Madama presentano tre concerti a cura delle classi della sezione musicale del Liceo C. Cavour di Torino: i concerti sono a ingresso gratuito e immergeranno il pubblico nelle musiche prodotte a cavallo di Otto e Novecento, con una riscoperta della musica da camera.

Il programma (in allegato) presenterà ascolti tratti dalla musica europea, in un excursus che va dal Barocco all’Ottocento.

Prossimi appuntamenti

Sabato 13 aprile ore 11

Sabato 11 maggio ore 11

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili

 

 

DOMENICA 14 GENNAIO

 

Domenica 14 gennaio ore 16

IL SOLE, IL SESAMO E GLI AQUILONI. La festa indiana di Makar Sankranti

MAO – attività per famiglie

Passeggiando tra le statue provenienti dall’India e dal Sud-est asiatico, tra rappresentazioni di figure e miti dell’Induismo, scopriremo come si festeggia in diverse parti dell’India – e non solo – la prima festa dell’anno, quando il sole entra nel segno zodiacale del Capricorno e la primavera si avvicina. Nell’attività di laboratorio si potrà sperimentare come costruire un aquilone.

Da 6 anni in su

Prenotazione obbligatorio al 0114436927-8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it

Costo: bambini € 7 per l’attività, adulti ingresso ridotto in museo

 

 

MERCOLEDI 17 GENNAIO

 

Mercoledì 17 gennaio ore 18

Il patrimonio culturale himalayano fra antico e contemporaneo

TSHERIN SHERPA in dialogo con Davide Quadrio

MAO – talk in museo

Il MAO è felice di ospitare la talk dell’artista nepalese Tsherin Sherpa (Kathmandu, Nepal, 1968) in dialogo con Davide Quadrio, direttore del museo, per una riflessione sulla relazione fra il ricco patrimonio culturale della regione himalayana e una sua rilettura e reinterpretazione in chiave contemporanea.

L’evento, parte del programma #MAOtempopresente, che utilizza l’arte contemporanea come medium e motore di interpretazione e valorizzazione del patrimonio museale, sarà anche l’occasione per presentare al pubblico il riallestimento della sezione dedicata alle prestigiose thang-ka tibetane appartenenti alle collezioni permanenti del museo, esposte dopo un delicato lavoro di restauro e consolidamento a cura del Centro di Conservazione e Restauro di Venaria.

Il restauro delle opere è stato reso possibile grazie al generoso contributo di UBI Unione Buddhista Italiana, con cui il museo collabora da alcuni mesi.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

Il tour dell’elefante Fritz annuncia la riapertura del Museo di Scienze Naturali

L’Assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio: “un orgoglio poter restituire ai piemontesi, dai piccini ai piu’ grandi un simbolo del patrimonio collettivo culturale e didattico nonche’ importante meta turistica”.

Da questa mattina l’elefante Fritz è in giro per le vie di Torino per annunciare l’inaugurazione del Museo Regionale di Scienze Naturali prevista per venerdi’ 12 gennaio a più di 10 anni dalla chiusura dopo l’incendio provocato dallo scoppio di una bombola nel 2013.

Fritz ha percorso le strade della città partendo dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi e facendo tappa in piazza Piemonte al Grattacielo della Regione, accolto dall’Assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio che ci racconta come sia stato “un piacere accompagnare l’elefante per le strade della citta’ e vedere la gente meravigliata e felice. Dagli studenti del Politecnico a quelli di Economia, fino ai bimbi delle scuole elementari del centro che con le loro maestre hanno aspettato l’arrivo di Fritz in Piazza Castello. Un orgoglio poter restituire ai piemontesi, dai piccini ai piu’ grandi un simbolo del patrimonio collettivo culturale e didattico nonche’ importante meta turistica”.

Fritz rimarra’ in Piazza Castello fino al 12 febbraio.

CLELIA VENTIMIGLIA

L’associazione Caus e i suoi soci festeggiano quest’anno il 40° anniversario

Le “nozze di rubino”

Caro direttore, il 2024 ci porta nel quarantesimo anno di attività, quattro decenni rivolti costantemente all’innovazione, alla gratuità, alla solidarietà e alla costruttiva provocazione.

Un sentimento simboleggiato dal rubino appunto, dall’incessante passione che il Caus ed i suoi iscritti hanno sempre avuto nel concretizzare nuove e coinvolgenti idee.

Il Centro Arti Umoristiche e Satiriche, associazione culturale no-profit, nasce a Torino nel 1984 con la precisa finalità di promuovere l’umorismo e la satira quali strumenti d’analisi, stimolo, critica e formazione in ambito istituzionale, artistico ed educativo in ogni scibile umano. Una biblioteca specializzata fu gestita dai soci fondatori Massimo Tonelli e Claudia Enrico e coordinata da volontari sino al 2012. La sezione web (www.caus.it), nata nel 2008, deve il suo sviluppo all’opera, alla tenacia e alla pazienza di Tullio Macrì, Piero Ferraris, Marino Tarizzo e altri benemeriti volontari.

I fondatori Raffaele Palma e Giorgio Cavallo, unitamente ad Armando Testa e Franco Bruna, riuscirono in breve tempo a riunire un gruppo di umoristi italiani ed internazionali, studiosi, collezionisti e appassionati del settore, catturando l’attenzione dei media e delle istituzioni per la grande innovazione profusa capace di rendere popolare l’umorismo portandolo in campi non ancora esplorati. Una divisione dell’Associazione denominata “Caus per il sociale” attiva sin dalle origini, si è distinta per le proposte solidaristiche confluite in convegni, tour, mostre e progetti dedicati esclusivamente a coloro che hanno problematiche di varia natura.

Negli anni, l’attività del Caus si è sviluppata in differenti indirizzi: artegrafica, calligrafia, cabaret amatoriale, comunicazioneambientearchitettura, toponomastica, didatticapedagogia, nonché alla formazione scolastica grazie a corsi universitari, interventi nelle scuole di ogni ordine e grado e corsi di aggiornamento rivolti al corpo insegnanti. All’attività propriamente formativa e pedagogica, il Centro ha affiancato la divulgazione delle proprie ricerche al settore libri, organizzando inoltre manifestazioni, mostre, percorsi tematici, concorsi, conferenze e dibattiti a carattere nazionale ed internazionale e ha realizzato un inserto satirico intitolato “ Bazar, i guastafeste” del periodico indipendente Osservatore Terziario (1989- 1991 circa, con numerosi vignettisti accreditati). Moltissime sono state le tematiche, tutte nuove ed esclusive dedicate al capoluogo subalpino (oltre 70 percorsi in parte consultabili alla sezione “tours” e “tours virtuali” su www.caus.it), che hanno dato visibilità e pregio a opere artistiche e architettoniche poco analizzate e studiate, argomenti concretizzati in tour gratuiti assai apprezzati dai partecipanti, coadiuvati da pubblicazioni editoriali o tragitti scaricabili dal sito web del Caus, tutti gratuiti.

Numerosi sono stati i problemi da affrontare, per fortuna sempre superati positivamente, causati dalla “sensibilità” di alcuni esponenti di enti pubblici e società private (come non ricordare le interpellanze sulla mostra dedicata a Roland Topor vista da certuni come irrispettosa, volgare e inappropriata, oppure le interrogazioni sulla pubblicazione di alcune vignette ritenute offensive, poi la minaccia di denuncia per aver scoperto, fotografato e fatto pubblicare furti sacrileghi di opere d’arte al Cimitero Monumentale. Ancora: 35 giorni ininterrotti di sciopero della fame da parte del responsabile dell’Associazione per aver visto escludere i corsi d’aggiornamento e i laboratori scolastici dedicati alla didattica dell’umorismo nelle scuole di Torino (vennero esclusi non solo i corsi sull’umorismo e la satira, ma tutti le altre collaborazioni accreditate da numerose associazioni); poi il ritiro del patrocinio pubblico sui tour gratuiti pensati per persone con disabilità motoria e non vedenti e scaricabili gratuitamente dal sito nella sezione “Caus per il sociale” dal titolo “Torino Paratour” – e ancora la facile e scontata vittoria presso il Tribunale di Torino, dopo una denuncia penale di un piccolo tour operator contro il Caus (https://www.caus.it/raffaele-palma/amare-torino-vuol-dire/ )

Molteplici invece sono state le gratificazioni con istituzioni pubbliche e private nel corso dei quattro decenni. L’elenco delle collaborazioni e dei patrocinatori è sterminato e si possono leggere nella sintesi dell’allegato word.

Caus in dialetto piemontese vuol dire “calcio” ed è esattamente ciò che abbiamo fatto in quarant’anni: si sono prese a pedate la staticità delle cose, la banalità delle mode, la sicurezza dell’arroganza, la certezza delle patacche (fake news). Se qualche volta abbiamo scalciato con scarsa energia, promettiamo che in futuro tireremo pedate più forti e decise per cercare di cambiare in meglio cose e persone!

Caus – Centro Arti Umoristiche e Satiriche

Contatti: info@caus.it

Con l’Orchestra Sinfonica della RAI debutta il giovanissimo violoncellista Ettore Pagano

Giovedì 11 gennaio, alle 20:30

Sul podio il Maestro Michele Mariotti

 

Debutta per la stagione dell’Orchestra Sinfonica della RAI il giovanissimo violoncellista Ettore Pagano, classe 2003, che propone il Concerto-rapsodia di Chačaturjan, con il quale si è aggiudicato la vittoria del XVIII Concorso Internazionale dedicato al compositore russo di origine armena. La serata vede il ritorno sul podio di Michele Mariotti ed è in programma giovedì 11 gennaio, alle 20:30, all’Auditorium RAI “Arturo Toscanini” di Torino, con diretta su Radio 3 e trasmissione in live streaming sul portale raicultura.it, in replica venerdì 12 gennaio alle ore 20:00.

Mariotti aprirà il concerto con l’Ouverture-fantasia in si minore Romeo e Giulietta di Pëtr Il’ič Čajkovskij  eseguita nell’ultima versione del 1880.

Segue il Concerto-rapsodia per violoncello e orchestra che AramIl’ič Chačaturjan scrisse all’inizio degli anni Sessanta per il celebre violoncellista Mstislav Rostropovič, cui è dedicato. A interpretarlo il violoncellista Ettore Pagano, che a soli vent’anni ha già collezionato vittorie in competizioni internazionali, come il Concorso Internazionale Johannes Brahms e la ChačaturjanInternational Competition.

Chiudono la serata le musiche tratte da “Jeu de Cartes” il balletto in tre mani commissionato a Igor Stravinskij dall’American Ballett, che lo rappresentò la prima volta al Metropolitan di New York nel 1937, con le coreografie di Georges Balanchine.

Nel 1935, infatti, durante un soggiorno negli Stati Uniti, Stravinskij ricevette l’invito da Edward Warbung e LincolnKirstein per scrivere una partitura a beneficio dell’American Ballett, che si era costituito da poco e di cui era coreografo Georges Balanchine. La scelta del soggetto fu demandata al libero arbitrio del compositore, e Stravinskij non si smarrì certo d’animo, né perse tempo a riguardo. Da mesi aveva coltivato il progetto di scrivere un balletto sull’intarsio di certe combinazioni numeriche, una sorta di “Chiffres dansants”, che rimandava alle “Lettresdansants” di Schumann. La composizione di “Jeux de Cartes” fu avviata e condotta a termine entro la fine del 1936 durante il soggiorno parigino a Faubourg St. Honorè, con l’eccezione di un breve episodio scritto a bordo della nave Kap Arcona nel corso del viaggio intrapreso tra Boulogne e Buenos Aires senza l’ausilio del pianoforte.

Ultimato il lavoro, la partitura venne mandata a New York per la realizzazione coreografica di Balanchine.

 

I biglietti per il concerto, da 9 a 30 Euro, sono in vendita online sul sito dell’OSN RAI e presso la biglietteria dell’Auditorium RAI diTorino.

Info: 0118104653

 

Mara Martellotta

Visitatori in crescita al Museo Nazionale della Montagna di Torino

Nel 2023 quasi 70.000 presenze, oltre 3.000 nelle vacanze di Natale

 Il Museo Nazionale della Montagna di Torino ha registrato un +3.800 di visitatori nel 2023 rispetto all’anno precedente, totalizzando 67.891 presenze, anche grazie a un fitto calendario di mostre e iniziative sotto la guida della direttrice Daniela Berta, in carica dal 2018.

 

Bilancio positivo anche per il periodo natalizio: tra il 23 dicembre e il 7 gennaio sono stati registrati 3.478 visitatori e utenti.

 

Tra le mostre originali prodotte dal Museomontagna fuori sede, ha spiccato “Walter Bonatti. Stati di grazia – Un’avventura ai confini dell’uomo”, inaugurata presso la Galleria Civica di Bolzano l’8 novembre, che dalla sua apertura fino al 7 gennaio ha registrato 3.496 visitatori.

A San Pietro in Vincoli il pubblico scoprirà i segreti del pane nello spettacolo “Cumpanaggiu”

Il 13 gennaio 

Due fornai attori porteranno in scena il pane, personaggio centrale dello spettacolo sensoriale “Cumpanaggiu . Il pane e il resto”, opera che sarà rappresentata a San Pietro in Vincoli il 13 gennaio prossimo alle 18.30 e alle 20.30. L’idea è di condurre il pubblico attraverso un’esperienza sensoriale diretta per approdare alla conoscenza di questo alimento base, presente in tantissime culture del mondo a partire dalla tradizione italiana.

Lo spettacolo fa parte della stagione “Intelligenza naturale” di Fertili Terreno Teatro, per la prima volta a Torino grazie alla regia di Salvatore Tramacere, che ha scritto il testo insieme a Silvio Pagani. La traduzione è di Andelka Vulic.

Si assaggia, si toccano con mano e si scoprono i diversi tipi di pane e soprattutto il companatico, pomodori secchi sott’olio, lampascioni, scapece, biscotti africani e “tarantata”, la donna morsa dalla tarantola) Tutto si svolge grazie all’opera di una mediatrice “gastro-culturale”. L’assaggio segue la modalità della degustazione sensoriale condotta con un linguaggio metaforico che allarga gli orizzonti della percezione.

Il pubblico incontrerà, oltre ai due fornai attori, un celebrante dei prodotti tipici salentini, un pedagogo fornaio in pensione e una traduttrice simultanea.

San Pietro in Vincoli ( San Pietro in Vincoli 28, Torino)

13 gennaio 2024 ore 18.30 e 20.30

 

Mara Martellotta