Cosa succede in città- Pagina 75

PANETTONE SOLIDALE “Aiutare i bambini. C’è qualcosa di più dolce?”

CRAI, MAINA e ASCOM CONFCOMMERCIO TORINO E PROVINCIA per la FONDAZIONE CRESCERE INSIEME ONLUS

Torino, Martedì 5 Dicembre 2023

Ogni dolce di Natale acquistato sullo Shop Online

di Fondazione Crescere Insieme ONLUS e nelle attività commerciali di Torino e Provincia aderenti all’iniziativa sono un aiuto concreto per i bambini del Reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Sant’Anna

 

“Aiutare i bambini. C’è qualcosa di più dolce? Il 5 dicembre, presso il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale Ospedaliera (TINO) si svolgerà la consueta cerimonia del taglio del panettone, con la nostra Madrina Alena Seredova, che sancirà l’inizio delle vendite Solidali Natalizie, che si concluderanno il 10 dicembre in Piazza San Carlo con il tradizionale appuntamento per la Città di Torino del Concerto Gospel “Sunshine Gospel Choir”, il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Crescere Insieme ONLUS.

Tutto questo grazie a Sponsor d’eccezione come MAINA, CRAI ed ASCOM Torino che, in questi anni, hanno creato una sinergia vincente permettendo la realizzazione di innumerevoli progetti a sostegno dei bambini prematuri nati al Sant’Anna, polo d’eccellenza e punto di riferimento per le famiglie e i bambini in tutto il Piemonte e di tutta Italia.

Dal 2009 ad oggi, grazie alla generosità di tutta la città, abbiamo raccolto e donato oltre 500 mila euro alla Fondazione Crescere Insieme – racconta Piero Boccalatte Ex Presidente Codè Crai Ovest – siamo molto felici di proseguire con questa tradizione natalizia e con questa collaborazione che nel tempo ha contribuito al miglioramento delle condizioni e della qualità della vita dei piccoli degenti del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale di una struttura ospedaliera fondamentale per il nostro territorio.”

Grazie all’aiuto di tutti e al lavoro della Fondazione si è potuta finanziare la ristrutturazione e l’ampliamento dei Reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva dell’ospedale, aggiornare continuamente la struttura con tutte le tecnologie necessarie e supportare lo studio scientifico nel campo della Neonatologia.

Alena Seredova, Madrina dell’iniziativa dichiara: “pensavate che quest’anno non ci fossimo? Vi siete sbagliati, arrivano i panettoni e pandoro “Due volti buoni” della Fondazione Crescere Insieme. Anche quest’anno ci siamo e abbiamo bisogno di tutti voi, grandi e piccini, anche solo un panettone può fare la differenza”.

Rinnoviamo con piacere anche quest’anno il nostro sostegno all’evento promosso dalla Fondazione Crescere Insieme Onlus – dichiara Marco Brandani, amministratore delegato di MAINA  attraverso i nostri panettoni desideriamo infatti sostenere questa iniziativa con cui si intende migliorare sempre più i percorsi terapeutici e le strutture del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Sant’Anna di Torino. Siamo sempre stati al fianco delle attività della Fondazione attraverso ciò sappiamo fare meglio, ossia i nostri dolci, e desideriamo continuare a farlo, fornendo la nostra piena collaborazione e disponibilità per la buona riuscita di un evento che unisce buona musica, atmosfera natalizia e solidarietà“.

 

Daniele Farina, Presidente della Fondazione Crescere Insieme ONLUS commenta: “tornano anche quest’anno i nostri panettoni solidali. Il taglio del panettone sarà particolarmente emozionante poiché si svolgerà in Terapia Intensiva, la nostra casa e la nostra famiglia: con noi i nostri sponsor CRAI, MAINA e la nostra madrina Alena Seredova, uniti come una grande famiglia che abbraccia i nostri piccoli pazienti“.

Siamo orgogliosi di essere al fianco del Dipartimento di Neonatologia dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, dove il professor Daniele Farina dirige un’equipe di grande competenza, per sostenere progetti a favore dei neonati prematuri e delle loro famiglie – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa -. Di fronte alle sfide attuali, soprattutto quelle relative alla salute, diventa cruciale l’impegno collettivo. Auspichiamo che la raccolta di fondi essenziali per il supporto dei neonati e per la ricerca scientifica possa essere sempre più ricca per aiutare sempre più bambini e famiglie“.

L’atmosfera del Natale al centro di cultura ludica ‘Walter Ferrarotti’

Il salone d’ingresso del Centro di cultura ludica ‘Walter Ferrarotti’ di Iter, in via Domenico Millelire 40, è stato decorato per le festività natalizie con addobbi donati alla Città di Torino dall’azienda Leroy Merlin, nell’ambito del progetto ‘Bricolage del cuore – Xmas edition’.

 

Bambine e bambini con le loro famiglie insieme agli educatori, al personale del Centro, ai clienti e ai collaboratori dell’azienda hanno addobbato il grande albero di Natale con palline colorate, luci, nastri e fiocchi e il salone con ghirlande, corone e tanti cuscini creando una calda atmosfera natalizia in cui vivere le feste.

E’ stata una mattinata di scoperte e giochi per le bambine e i bambini che hanno avuto l’opportunità di conoscere l’installazione interattiva “InSEDIAmenti ludici”, composta da molte sedie rosse trasformate in gioco e, nel  laboratorio creativo delle feste, hanno costruito, con materiali naturali e di recupero, decorazioni che hanno portato a casa.

I più grandi hanno potuto conoscere una delle ‘stanze delle meraviglie’ la Wunderkammer: un percorso espositivo con collezioni di oggetti e giochi che stimolano le emozioni e l’immaginazione alternando il gioco a momenti riflessivi e laboratoriali.

Il Centro Cultura Ludica “Walter Ferrarotti” promuove la cultura ludica e contribuisce alla sperimentazione delle diverse forme di gioco organizzando diversi tipi di attività ad alto contenuto esperienziale. Dispone di spazi innovativi, inclusivi e partecipati che offrono una molteplicità di proposte culturali e formative distribuite su una superficie di 2400 metri quadri e di 8mila metri quadri di giardino.

La struttura si sviluppa su più piani con percorsi espositivi, collezioni, laboratori, spazi per mostre temporanee e installazioni, oltre a una sala conferenze e una biblioteca che rappresenta un punto di riferimento nazionale per la ricerca e la formazione sulla cultura ludica.

Ogni spazio è stato progettato per poter sperimentare materiali e oggetti, per vivere esperienze significative di condivisione e per favorire l’apprendimento attraverso un approccio multidisciplinare e una narrazione diversificata per età e tematica.

Il Centro Cultura Ludica promuove la sperimentazione delle diverse forme di gioco con attività didattiche e laboratori per le scuole, incontri e corsi di formazione per adulti, visite ai percorsi espositivi, laboratori, mostre ed eventi a tema. Tutte le attività sono gratuite.

Le iniziative sono rivolte anche alla cittadinanza con visite guidate, mostre, installazioni ed eventi a tema.

“Le festività si avvicinano sempre più e abbiamo voluto anche noi prepararci al meglio – sottolinea l’Assessora alle Politiche Educative Carlotta Salerno -. Tra le diverse iniziative sparse per tutta la Città, abbiamo pensato di realizzare un allestimento ad hoc del Centro di Cultura Ludica Walter Ferrarotti con la collaborazione di Leroy Merlin. Tutto parte dall’idea di coinvolgere anche i nostri Centri Iter che svolgono quotidianamente numerose attività ludiche ed educative rivolte a bambine e bambini delle nostre scuole. Da qui è scaturita una collaborazione e un grande lavoro da parte dei nostri uffici e dell’azienda per mettere a disposizione delle famiglie un luogo magico dove poter respirare appieno l’atmosfera del Natale.”

“Un piccolo gesto, semplice e concreto, per dare il nostro sostegno al centro ludico Walter Ferrarotti di via Millelire: rendere la struttura più accogliente per le feste e nell’offrire ai ragazzi calore e vicinanza in un momento così speciale come quello del Natale – afferma Luca Pereno, coordinatore sviluppo sostenibile di Leroy Merlin Italia -. Una festa che è di tutti, dal centro alle periferie delle nostre città. Abbiamo fatto volentieri la nostra parte per accorciare una distanza che non è solo geografica ma anche – e ancora troppo spesso – è una distanza sociale. Ma a Natale, come per tutti gli altri 364 giorni dell’anno, non ci deve essere distanza ma vicinanza e appartenenza all’unica grande comunità degli abitanti di questo mondo.”

In mostra alla “Sabauda” Giulia & Tancredi Falletti di Barolo collezionisti

MUSEI REALI DI TORINO GALLERIA SABAUDA | Spazio Scoperte DAL 28 NOVEMBRE 2023 AL 7 APRILE 2024

 

Si è aperta ai Musei Reali di Torino, nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda, la mostra dossier Giulia & Tancredi Falletti di Barolo collezionisti, in occasione del bicentenario della nascita del Distretto Sociale Barolo.

 

L’esposizione, curata dai Musei Reali in collaborazione con l’Opera Barolo, celebra i marchesi Giulia e Carlo Tancredi Falletti di Barolo, personalità di spicco della società piemontese del XIX secolo, illustrandone il gusto collezionistico, le committenze e gli interessi culturali, ricostruendo il nucleo originario della loro raccolta attraverso una selezione tra le 45 opere d’arte antica donate nel 1864 con lascito testamentario alla Regia Pinacoteca, oggi Galleria Sabauda, esposte in dialogo con dipinti e sculture un tempo parte della stessa collezione.

 

Nella Torino di primo Ottocento, i marchesi Falletti di Barolo furono molto attivi in campo assistenziale, mostrando un costante impegno a favore delle classi povere. In particolare, dopo aver riformato le carceri femminili torinesi, il 7 marzo 1823 Giulia Colbert fondò il Rifugio, una delle prime istituzioni ad accogliere ed educare le cosiddette “donne pericolanti”; negli anni successivi, i marchesi ampliarono la prima struttura, fino a creare un complesso di istituti riuniti in una sorta di cittadella della promozione umana, in grado di sostenere soprattutto bambine e donne in difficoltà.

La mostra dossier ripercorre gli interessi culturali dei due nobili attraverso la pittura e la scultura loro contemporanee e le loro scelte collezionistiche, frutto di un gusto ecclettico raffinato, orientato verso quanto di più significativo offrisse il mercato antiquario; il racconto dei loro viaggi in Italia, alla scoperta dei monumenti dell’antichità classica e delle opere dei grandi maestri italiani del Rinascimento e del Seicento; il loro amore per l’arte, intesa come strumento di educazione ai valori della morale cattolica, di crescita e riscatto sociale.

 

Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione artistica contemporanea, in particolare la plastica neoclassica legata alle teorie estetiche di Bertel Thorvaldsen. Tra i capolavori si segnala l’Erma di Saffo, celebre scultura in marmo commissionata ad Antonio Canova nel 1819-1820 dal marchese Tancredi, donata per sua volontà alla Città di Torino e oggi conservata alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Sono esposte opere come la Fanciulla con le tortore e il Bambino in preghiera dello scultore Luigi Pampaloni con Gesù e i fanciulli, tela commissionata a Pietro Ayres, pittore attivo anche per la corte sabauda come ritrattista, conservate a Torino nel Palazzo Falletti di Barolo; sono presenti due disegni eseguiti da Giuseppe Pietro Bagetti, in prestito dalla GAM di Torino, due dipinti del torinese Pietro Righini, oltre alla tela raffigurante Guglielmo Falletti di Barolo e Luigi XI di Francia, opera di Giovanni Migliara. La sezione si completa con due raffinati ritratti a pastello di Giulia e Carlo Tancredieseguiti nel 1812 da Luigi Bernero (Torino, Palazzo Falletti di Barolo), che mostrano evidenti contatti con la ritrattistica francese di Jacques-Louis David.

 

Fondamentali nell’indirizzare le scelte dei marchesi furono i viaggi in Italia tra il 1815 e il 1834, durante i quali visitarono chiese e collezioni d’arte e acquistarono molti oggetti della loro raccolta, frequentando i più influenti circoli intellettuali dell’epoca e i laboratori degli artisti più in voga. Queste esperienze furono raccolte in tre Diari, due dei quali sono esposti insieme a documenti di archivio e a un nucleo di disegni realizzati dai due coniugidelicati schizzi a matita nei quali Giulia ritrae i suoi familiari, e i disegni raffiguranti tombe papali eseguiti da Carlo Tancredi, a riprova di come l’esercizio del disegno fosse una consuetudine che entrambi praticavano e condividevano. È presente, inoltre, un prezioso modellino-reliquiario del Santo Sepolcro di Gerusalemme realizzato in avorio, madreperla e legno del Getsemani, oggi conservato a Palazzo Madama e parte del gruppo di opere donate dai marchesi al Comune di Torino.

 

L’esposizione prosegue con le opere della collezione appartenenti al nucleo destinato alla Regia Pinacoteca nel 1864: le più significative sono segnalate da didascalie specifiche e pannelli didattici lungo il percorso permanente della Galleria Sabauda. Si incontrano capolavori come l’Incoronazione della Vergine, acquistata da Carlo Tancredi come opera di Giotto e ora attribuita a Bernardo Daddi, I Quattro evangelisti attualmente attribuiti a Mariotto di Nardo di Cione, il tondo con la Madonna e san Giovannino in adorazione del Bambino di Giovanni Antonio Della Robbia, e ancora la Madonna con Bambino di Lorenzo di Credi, uno dei dipinti più apprezzati della quadreria Falletti di Barolo, ricercato da importanti istituzioni internazionali come la National Gallery di Londra. Considerevoli, inoltre, il tondo su tavola raffigurante la Madonna con il Bambino, san Giovannino e un angelo, in cui la qualità stilistica del disegno, emersa da recenti indagini diagnostiche, fa supporre un intervento diretto di Botticelli, la Madonna con il Bambino e san Giovannino, attribuita ad Andrea del Sarto, e il San Pietro in cattedra eseguito da Anton Raphael Mengs.

La mostra dossier presenta inoltre un gruppo di dipinti della collezione finora conservato nei depositi della Galleria Sabauda; sono opere poco note al pubblico e, per la prima volta, vengono esposte insieme per una riflessione sugli interessi dei marchesi in ambito figurativo: la predilezione per la pittura emiliana del Seicento, con opere della cerchia di Guercino, Guido Reni, Francesco Albani, Carlo Cignani, tra le quali un bel Ritratto di gentiluomo attribuito a Simone Cantarini e, per i soggetti religiosi, la Madonna con il Bambino della bottega del Sassoferrato e la Testa di Madonna di Pompeo Batoni.

Nella sala 18, al primo piano della Galleria Sabauda, una sezione espositiva rivela l’interesse dei marchesi per la pittura caravaggesca a tema musicale: alla magnifica tela con il Suonatore di Antiveduto Gramatica (1569-1626), che proviene dalla loro collezione, è accostato il Concerto a due figure dello stesso artista, acquistato recentemente per i Musei Reali dal Ministero della Cultura per riunire i due frammenti di un’opera intitolata La Musica, un tempo appartenente alla collezione romana del cardinale Del Monte. All’opera di Gramatica è accostato il bellissimo Concertinoricondotto all’attività giovanile di Mattia Preti, anch’esso appartenuto alla collezione Falletti di Barolo e donato da Giulia Colbert al Palazzo Comunale di Alba, che lo ha concesso in prestito in occasione della mostra.

GIULIA & TANCREDI FALLETTI DI BAROLO COLLEZIONISTI

Torino, Musei Reali – Galleria Sabauda | Spazio Scoperte (Piazzetta Reale, 1)

28 novembre 2023 – 7 aprile 2024

Ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali

 

Orari

dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19

La biglietteria chiude un’ora prima

 

Biglietti

Intero: euro 15

Gruppi (massimo 25 persone): euro 13 a persona

Ridotto (18/25 anni): euro 2

Gratuito (0/17 anni, Soci ICOM, Abbonamento Musei, Torino + Piemonte Card, Royal Pass, 1 accompagnatore

per disabili non autosufficienti, giornalisti, dipendenti MiC, insegnanti)

Per l’acquisto online: https://www.coopculture.it/it/prodotti/biglietto-musei-reali-di-torino/

 

Sito internet

https://museireali.beniculturali.it

Il Cortile delle Arti di via Vanchiglia 16 apre gli atelier al pubblico

Sabato 2 e domenica 3 dicembre dalle 15 alle 20

Il Cortile delle Arti di via Vanchiglia 16 a Torino, sabato 2 e domenica 3 dicembre, apre gli atelier d’arte al pubblico. Per “Eventi speciali in luoghi normali” Hangar studio propone un’esposizione di fotografie da tutto il mondo e la presentazione di due cataloghi: “Margini Ucraini” e “Visagi – ritratti nel Monferrato di un paese che vive”, in bianco e nero, ed il nuovo CalenClaudio 2024 dell’artista Claudio Cravero.

Francesco Di Lernia espone paesaggi naturali e urbani ed ospita Jins con bastoni della “Natural mystic” e “Metropolis”.

Adelma Maspelli, l’ideatrice del progetto, che vive questo cortile dal 1956 e che nel 1974 affittò la portineria dello stabile di via Vanchiglia 16 per creare il suo primo studio di pittura, ospita le opere di Silvia Finetti e Rita Scotellaro. Altri spazi di questo affascinante e splendido  cortile negli anni sono stati utilizzati anche dalla storica e famosa famiglia di burattinai di Luigi Lupi, dallo scenografo e incisore Temi D’Agostino (detto Dudi) e dalla ceramista Ebe Tirassa.

Col tempo, al cambio degli inquilini ogni stanza dello stabile all’interno del cortile è stata convertita da abitazione a spazi per divulgare l’arte: pittori, fotografi, scultori, artigiani creativi e la Galleria d’arte “Febo & Dafne” che questo weekend propone il finissage della mostra “Sottopelle” di Pier De Felice.

E poi tanta musica con il cantautore torinese Massimo Lajolo e Francisco, sassofonista argentino. Un cortile tutto da scoprire!

Igino Macagno

Vitamine Jazz Festival, la musica che cura

Domenica 3 dicembre, alle ore 16.45 al Teatro Juvarra di Torino, seconda edizione del Vitamine Jazz Festival,
curato da Raimondo Cesa, con una rappresentanza dei musicisti che volontariamente, da sei anni, donano la
loro arte nei reparti dell’Ospedale S. Anna per rispondere all’appello della Fondazione Medicina a Misura di
Donna.

Nel corso del concerto saranno rievocate le musiche che hanno caratterizzato “Vitamine Jazz”. Le sonorità
jazzistiche daranno il loro colore a motivi classici, mediterranei e sudamericani.
Le “Vitamine Jazz”, il più articolato, ampio e longevo programma al mondo di esecuzioni di jazz realizzate in
un ospedale, 370 dal 2017, sono riprese all’Ospedale Sant’Anna in presenza, per la settima stagione
consecutiva, a partire dal 15 novembre 2023.

Il programma si avvale di oltre 300 jazzisti di fama nazionale e internazionale che portano il benvenuto alla
vita nei reparti di maternità, accompagnano le cure oncologiche durante le chemioterapie e danno valore ai
tempi di attesa nelle sale d’aspetto e al pronto soccorso.
La diffusione delle “Vitamine Jazz” durante la pandemia è avvenuta tramite social e ha contato più di un
milione di visualizzazioni, annoverando anche molte utenze estere.
Il progetto, che si colloca nel percorso strategico sull’alleanza virtuosa tra “Cultura e Salute” varato dalla
Fondazione nel 2011, è stato valutato “benefico per le pazienti e per gli operatori sanitari, nel sistema delle
relazioni” nel corso dei focus group condotti da Catterina Seia, Responsabile progetto “Cultura e Salute” della
Fondazione, insieme ai ricercatori di Pier Luigi Sacco, Economista della Cultura, con infermieri e medici
esposti ogni giorno alla sofferenza.
Le donazioni ricevute saranno destinate ai progetti di ricerca, prevenzione e cura delle disabilità invisibili
della donna, tra cui l’endometriosi e le cefalee, uno degli assi di impegno della Fondazione Medicina a
Misura di Donna, che sostiene borse di ricerca e servizi di medicina integrativa.
Per informazioni e prenotazioni: eventi.fondazionemamdmail.com, 339.4307283 e 335.1320634
Donazione minima 25 euro.

Modalità di versamento:
▪ link (https://aderenti.medicinamisuradidonna.it/donazione/vitamine-jazz-festival/),
▪ QR code
▪ bonifico (IBAN IT64 G030 6909 60610000 0062 768 Intesa San Paolo. Causale: Concerto di Natale)

Tram storici al Torino Trolley Festival

L’ATTS, in collaborazione con GTT Gruppo Torinese Trasporti, organizza la diciassettesima edizione del Torino Trolley Festival domenica 3 dicembre 2023 dalle 9 alle 18.
Per tutta la durata della manifestazione di domenica 3 dicembre sarà installato il gazebo nell’area pedonale a fianco del Monumento al Duca d’Aosta. Al suo fianco sarà esposto in forma statica l’autobus storico n. 15 (ex SATTI) del 1949.

Fra le ore 9 e le ore 10:30 sarà istituito un servizio di navetta con tram storici a disposizione del pubblico per collegare Piazza Castello con lo Juventus Allianz Stadium. Fra le ore 10 e le ore 11:30 è programmato un “carosello tranviario” presso lo Juventus Allianz Stadium con l’impiego di 15 tram storici in circolazione continua all’interno del piazzale tranviario. Alle ore 11:30 partirà dallo stadio la grande parata dei tram storici, con passeggeri a bordo, che terminerà in Piazza Castello entro le ore 12:30.

Fra le ore 14:30 e le ore 18, 5 tram storici di diverse città (Torino, Roma, Bologna e Trieste) saranno a disposizione del pubblico su percorsi speciali, con salita e discesa esclusivamente in Piazza Castello (fronte Teatro Regio). Sui tram saranno presenti i rievocatori de Le vie del tempo in abiti d’epoca. Al pomeriggio sarà in servizio il bus storico FIAT 308 degli amici di StoricBus – Museo dell’Autobus Italiano .

Non è richiesta prenotazione. L’ammissione a bordo dei veicoli è libera, a fronte del versamento di un’offerta come contributo al restauro di ulteriori tram storici.

Città di Torino Turismo Torino e Provincia

Domenica 3 dicembre concerto del Gipsy Gospel Choir al teatro San Barnaba

In Strada Mirafiori 40, a Torino, alle 16.

 

Non solo musical alla Gipsy Academy di Torino. In vista del Natale, infatti, i giovani talenti del Gypsy Gospel Choir e associazione Oltre Palco terranno un concerto domenica 3 dicembre prossimo alle ore 16 presso il teatro San Barnaba, inaugurando la serie di live natalizi che si susseguono sotto la Mole. Sul palco 42 interpreti guidati da Marta Lauria, docente della Gypsy e vissuta anche a Boston, e dal maestro Aurelio Pitino, autore, vocalist, considerato il massimo esponente del canto Gospel. Oltre ad essere l’ideatore del Gospel Jubilee Festival, evento che da 25 anni si tiene annualmente a dicembre, Pitino vanta partecipazioni a festival, tour, eventi in Europa, negli Stati Uniti, in Centro e Sud America, oltre a eventi trasmessi in mondovisione, programmi televisivi quali “ Che tempo che fa”, dove ha accompagnato Andrea Bocelli, il Festival di Sanremo 2014, in cui ha affiancato Raphael Gualazzi.

 

Gypsy Academy Via Pagliani 25 Torino

Tel 0110968343

 

Info e prenotazioni 3493712202

 

Note di Classica: L’Akademie fur Alte Musik, il Trio Sitkovetsky e Alexander Gadjiev, le “stelle” di dicembre

Sabato 2 alle 18 al teatro Vittoria, Federica Sabia violino, Matteo Chiambretto pianoforte con Antonio Valentino, presentano “Classicamente Classico” (Le forme musicali) nono episodio. Lunedì 4 alle 20 al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, I Bassifondi presentano “Roma 600” con musiche di Foscarini, Kircher, Kapsberger, Marchetti, Piccinini, Santiago de Murcia, Sanz, Valdambrini. Lunedì 4 alle 18 nell’aula magna del politecnico, per Polincontri musica, il duo Terlizzi eseguirà musiche di Ravel, Satie, Milhaud, Takemitsu, Szymanowski, Rossellini, Rota, Piazzolla.Mercoledì 6 alle 18 per la stagione del teatro Regio, debutto de “La bella addormentata” di Cajkovskij. Balletto in tre atti. Con il Balletto del Teatro Nazionale di Praga. Repliche fino a domenica 17. Sempre mercoledì 6alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, il Pomo d’Oro con Jakub Jòzef Orlinski controtenore, eseguirà musiche di Monteverdi, Marini, Caccini, Frescobaldi, Kerll, Strozzi, Cavalli, Pallavicino, Netti, Sartorio, Jarzebski, Moratelli. Ancora mercoledì 6 alle 20.30 e giovedì 7 alle 20.00 all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Hannu Lintu e con Alexander Gadjiev al pianoforte eseguirà musiche di Prokofev, Skrjabin , Francesconi. Domenica 10 alle 16.30 al teatro Vittoria, il Sirius Accordion Trio eseguirà musiche di Rachmaninov, Semenov, Bach, Janacek, David-Liszt-Shishkin, Schnittke, Olczak, Makkonen, Hakola, Baranek. Lunedì 11 alle 18 per Polincontri Musica, Layla Ramezan pianoforte, e Vincent Zanetti percussioni orientali, eseguiranno musiche di Constantinidis, Akes, Debussy, Rameau, Akses, Komitas, Hossein, Ravel-Ziloti, Melik-Aslanian. Mercoledì 13 alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, il Trio Sitkovetsky con Andreas Ottensamer clarinetto, eseguirà musiche di Debussy, Ravel Messiaen. Giovedì 14 alle 20.30 e venerdì 15 alle 20.00 all’auditorium Toscanini ,l’Orchestra Rai diretta da Philippe Jordan e con Kate Lindsey soprano, eseguirà musiche di Mendelssohn, Chausson, Britten, Debussy. Venerdì 15 alle 20.30 per Lingottomusica all’auditorium Agnelli, l’Akademie fur Alte Musik diretta da Justin Doyle con il Rias Kammerchor, eseguirà il “Messiah” di Handel. Lunedì 18 alle 18 per Polincontri Musica spettacolo di musica e danza con i danzatori del Balletto Teatro Torino. Con Lamberto Curtoni violoncello, Anna Barbero , pianoforte e tastiere. Musiche di Bach e Curtoni. Mercoledì 20 alle 18 al teatro Regio per la stagione lirica, debutto del “Don Chisciotte”. Musica di Ludwig Minkus. Balletto in tre atti. Repliche fino a domenica 31. Sempre mercoledì 20 alle 20.30 al conservatorio per l’Unione Musicale, Solisti, Orchestra, e Consort “Ruggero Maghini” diretti da Luca Guglielmi, eseguiranno un programma tutto dedicato a Bach. Venerdì 22 alle 20.30 all’auditorium Toscanini “Concerto di Natale” con l’Orchestra Rai diretta da Fabio Luisi con musiche di Cajkovskij. Concerto fuori abbonamento.

Pier Luigi Fuggetta

Con ‘Icona Callas’ l’Università di Torino si apre alla cittadinanza nel progetto UniVerso

Il mito di Maria Callas rivive nel programma di eventi promossi dall’Università degli Studi di Torino per i cento anni dalla suanascita, dal titolo “Icona Callas”, presentati lunedì 20 novembre scorso.

Si tratta di un palinsesto di iniziative organizzato dall’Università degli Studi di Torino nell’ambito del progetto UniVerso, che partirà il 6 dicembre prossimo per animare il palazzo del Rettoratoe altre location cittadine, con mostre, proiezioni, concerti, masterclass e un convegno internazionale di studi. Il tutto realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Regio di Torino, Archivio Storico Ricordi, Archivio Intesa San Paolo e Gallerie d’Italia, Marina Abramovic Institute,  Museo Nazionale del Cinema, Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino, Ono Arte,  Fondazione Ellenica di Cultura e con il patrocinio di Regione Piemonte,  Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Accademia Albertina di Belle Arti, Consulta Universitaria del Cinema, Fondazione Zeffirelli e con il supporto di Fondazione CRT.

Il programma “Icona Callas” sarà aperto da alcune masterclass, la prima delle quali il 6 dicembre prossimo con la fumettista e illustratrice Vanna Vinci che, per Feltrinelli Comics, ha pubblicato la graphic novel ‘Io sono Maria Callas’, una biografia per immagini in cui il soprano è al contempo un personaggio da tragedia greca e una superstar. Il 7 dicembre Mario Riberi, docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno all’Università di Torino, indagherà il rapporto tra diritto e opera lirica. L’11 dicembre prossimo Pierluigi Ledda, direttore dell’Archivio Storico Ricordi, condurrà il pubblico nell’esplorazione della Medea di Cherubini, un disco leggendario che sancì l’ingresso di casa Ricordi nel mondo della discografia come Dischi Ricordi, etichetta che pochi anni dopo avrebbe dato vita al fenomeno dei “cantautori”.

II 12 dicembre verrà indagato il rapporto tra Maria Callas e quella che era conosciuta come la sarta della soprano, Elvira Leonardi Bouyeure (1906-1999), in arte Biki. A farlo la docente di Storia della moda dell’Università di Bologna Simona Segre Reinach.

II 14 dicembre l’autore del libro Maria Callas, Alberto Bentoglio, illustrerà il profilo del soprano come cantante-attrice, nelle relazioni con i registi con cui ha lavorato.

Non mancherà la rassegna cinematografica,  dall’8 all’11 dicembre, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema dal titolo “Maria Callas e il cinema”. Verranno proiettati al cinema Massimo in via Verdi 18 la Medea di Pier Paolo Pasolini, Maria by Callas, “In her own words” di Tom Volf, “Callas forever”di Franco Zeffirelli e “Callas assoluta” di Philippe Kohly.

L’8 dicembre al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino si terrà il recital intitolato “100 +1: Maria Callas e Irene Papas”, ideato  e prodotto da Maria Mitsopoulou, per la regia di NIkaito Kontouri, che pone in relazione il percorso artistico di Maria Callas con quello di Irene Papas, altra icona della cultura greca del  Novecento, scomparsa lo scorso anno.

Quattro mostre inedite inaugureranno il 17 dicembre al palazzo del Rettorato, capaci di esplorare la figura di Maria Callas, attraversando diversi linguaggi. Saranno presenti dieciingrandimenti scenografici  che vestiranno il cortile del Rettorato per la  mostra fotografica “Maria Callas fuori dal palco. Ritratti dall’archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”. Verrà poi allestito il nuovo spazio espositivo dall’Ateneo intitolato galleria di UniVerso  che ospiterà l’installazione video “Seven Deaths” di Marina Abramovic. Nella Sala Athenaeum, si terrà  una mostra in collaborazione con l’Archivio storico Ricordi dal titolo “Callas-Medea. Storia di un disco”, un percorso espositivo che ricostruisce la vicenda di un disco leggendario, Medea, attraverso preziosi materiali originali dell’epoca per la prima volta in mostra. Nellesale storiche della biblioteca Graf saranno esposte 25 tavole originali realizzate dalla fumettista Vanna Vinci, per la sua graphic novel “Io sono Maria Callas”. Da lunedì 18 a mercoledì 20 dicembre, al Teatro Regio, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale e poi in quella del Rettorato, si riuniranno più di sessanta studiosi italiani e stranieri, che si confronteranno nel convegno internazionale “Maria Callas at 100: Opera, Celebrity, Myth”, per affrontare in una prospettiva multidisciplinare e transmediale la figura di Maria Callas, una personalità d’artista che ha segnato la storia dell’opera, ma anche più in generale l’immaginario, divenendo una vera e propria icona del ‘900.

Il convegno si aprirà domenica 17 dicembre alle ore 17:00 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, con una tavola rotonda dedicata ai grandi archivi in cui sono raccolti importanti documenti che raccontano la figura di Maria Callas da diverse prospettive. Gli interventi previsti sono di Pierluigi Ledda (Archivio Storico Ricordi), Simona Segre Reinach (Archivio Biki), Barbara Costa (Archivio Publifoto), Caterina d’Amico (Fondazione Zeffirelli) e Simone Solinas (Archivio Storico Editoriale Teatro Regio di Torino).

“Con il progetto ‘Icona Callas’ – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna – il nostro programma di eventi culturali UniVerso dimostra di voler investire con sempre maggiore impatto l’obiettivo di aprire spazi universitari alla cittadinanza, e di contribuire da protagonista al potenziamento dell’offerta culturale del territorio. UniVerso è stato inaugurato nel 2021 e ha intrapreso un percorso guidato dall’idea di mettere in rete quel capitale di conoscenza che è la più grande risorsa strategica dell’Università, connettendola al fianco al più ampio sistema culturale di Torino e del Piemonte. Questo progetto nuovo e articolato è dedicato a un’artista che ha segnato il ‘900 e che ha un rapporto privilegiato con la nostra città, ed è una straordinaria dimostrazione dell’alto valore pubblico della divulgazione culturale. In un momento storico nel quale c’è molto da riaffermare il significato di ciò che è e che deve essere pubblico, anche grazie a ‘Icona Callas’, ognuno potrà fare esperienza dell’Università come spazio aperto per fruire di una proposta culturale di livello internazionale. Quale immagine migliore, quella di Callas, per rappresentare il pubblico come bene di tutti e alla portata di ognuno. Lei, che ha scritto le pagine più alte del melodramma, e che è stata a sua volta ‘melodramma’.”

“Il programma di eventi dedicati a Maria Callas nel centenario della nascita, ideati da UniVerso Università di Torino – ha dichiarato la Prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio – propone un percorso multidisciplinare e trasversale che intende offrire un ritratto sfaccettato di una delle più potenti icone del ‘900, ma anche evidenziare l’impatto che la grande artista continua ad avere nella cultura contemporanea. Attraverso diversi format, e con la preziosa collaborazione di numerose istituzioni culturali, con ‘Icona Callas’ UniVerso realizza un vero e proprio festival in cui esposizioni, performance, incontri e proiezioni si integrano con l’importante occasione di studio costituita dal convegno internazionale ‘Callas at 100’, in cui circa sessanta relatori e relatrici interverranno da diverse prospettive disciplinari per ricostruire l’arte, la vita e il mito di Maria Callas”.

“Due debutti diversissimi fra loro e in due fasi differenti della vita dell’artista – ha precisato il Sovrintendente del Teatro Regio Mathieu Jouvin, ricordando che i due grandi debutti che la Callas realizzò per il Teatro Regio furono il primo nel 1948, quando in una delle sue prime presenze in Italia Maria Callas interpretò per la prima volta il ruolo di Aida sotto la direzione di Tullio Serafin. Il secondo debutto avvenne esattamente cinquant’anni fa, quando il Teatro Regio le affidò, prima e unica volta per lei, la regia dei ‘Vespri siciliani’ di Giuseppe Verdi, che inaugurarono il nuovo teatro progettato da Carlo Mollino – abbiamo ricordato questa storica produzione con un concerto speciale prima dell’estate e ora siamo molto felici di contribuire al programma di ‘Icona Callas’”.

“Il nostro patrimonio musicale ci permette di ripercorrere il processo creativo dei grandi capolavori del melodramma italiano, nonché le vicende di Casa Ricordi, un’industria culturale stratificata e complessa”, ha dichiarato Pierluigi Ledda, Direttore dell’archivio storico Ricordi. “È con Maria Callas nel disco ‘Medea’ che l’editore milanese ha avviato nel 1958 la propria etichetta discografica, quella ‘Dischi Ricordi’ che sarebbe diventata la ‘casa dei cantautori’. La collaborazione a ‘Icona Callas’ ci permetterà di analizzare e condividere l’importante progetto artistico ricostruendo l’intreccio di vite e professionalità che ne ha permesso la genesi e il ruolo fondamentale che ebbe la ‘Divina’ a determinarne il successo”.

“Fu Pier Paolo Pasolini a mostrare al cinema, sotto un diverso punto di vista, il grande talento scenico della soprano – ha dichiarato il Direttore del Museo Nazionale del Cinema Domenico De Gaetano.

“Medea, con cui sia apre la programmazione dei film al Cinema Massimo nei giorni del convegno è testimonianza della versatilità di Maria Callas e della sua forza interpretativa, che vengono descritte e esaminate in altri momenti topici della sua vita e della sua carriera”.

“Non credo esista uno studente di canto di un conservatorio italiano che inizi i suoi studi senza guardare al mito di Maria Callas – conclude il Direttore del Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi, Francesco Pennarola – un mito che, in quanto tale, porta con sé grande musica, successo e soprattutto sogni. Una voce come quella di Maria Callas, la sua presenza scenica e la capacità di calarsi nei personaggi che portava in scena, sono il più straordinario modello per ogni cantante, ma posso tranquillamente dire per ogni musicista che deve affrontare il pubblico in recital e concerti”.

 

Mara Martellotta

Memorie squisite: la storia Ginori, un racconto itinerante del drammaturgo Luca Scarlini

In occasione dei vent’anni dell’associazione culturale Amici di Doccia

 

Mercoledì 29 novembre 2023 ore 17.30

 

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Sala Feste Piazza Castello, Torino

Fauno danzante, 1750 circa, porcellana

Torino, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, ospita, mercoledì 29 novembre alle ore 17.30Memorie squisite: la storia Ginori, un racconto itinerante dello scrittore e drammaturgo Luca Scarlini, dedicato alle vicende della manifattura Ginori, impiantata nel 1737 sulle colline di Sesto Fiorentino. È una storia tutta toscana quella della porcellana, nata quando il marchese Carlo Ginori (Firenze, 1702-Livorno, 1757) acquistò la Villa Buondelmonti per fondarvi la Manifattura di Doccia, così chiamata dal nome della località in cui si trovava e che ben presto divenne una delle più prolifiche e rinomate.

Palazzo Madama custodisce una raccolta di circa 200 porcellane di Doccia, in gran parte provenienti dalla collezione di Emanuele Tapparelli d’Azeglio, donata al museo nel 1874. Tra i capolavori, il Fauno danzante, replica in porcellana della celebre scultura antica conservata nella Tribuna degli Uffizi, e due vasi con il Trionfo di Nettuno e Galatea da originali in bronzo di Massimiliano Soldani Benzi.

Amici di Doccia, l’associazione culturale senza fini di lucro che dal 2003 promuove la ricerca, lo studio, la conservazione e valorizzazione dell’antica porcellana Ginori, una delle prime a essere prodotte in Italia e tra le più prestigiose in Europa, festeggia l’importante traguardo dei suoi vent’anni attraverso il monologo di Luca Scarlini, che ha narrato la vicenda della manifattura in alcuni dei luoghi più strettamente legati a essa.

L’appuntamento a Palazzo Madama è l’ultimo dei cinque incontri, che si sono svolti alla Biblioteca E. Ragionieri di Sesto Fiorentino, nel cortile di Palazzo Ginori a Firenze, al Museo Poldi Pezzoli di Milano e alla Pinacoteca dei Musei Capitolini di Roma.

Il ciclo è organizzato in collaborazione con il Museo Poldi Pezzoli a Milano, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali – Musei Capitolini a Roma e Palazzo Madama a Torino, con il patrocinio del Comune di Sesto Fiorentino e della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia.

“Lo scopo dell’iniziativa – dice Livia Frescobaldi, presidente degli Amici di Doccia – è suscitare la curiosità e l’interesse del pubblico sull’incredibile storia della porcellana Ginori e abbiamo pensato che le mille vicende narrate da Scarlini, così avvincenti da sembrare uscite dalla migliore delle serie televisive, fossero assolutamente perfette per questo scopo”.

L’evento è reso possibile grazie al contributo di Bonhams.

Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist. Raccontatore d’arte, collabora con numerosi musei. Laureato in Storia dello Spettacolo all’Università di Firenze, insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino, IED e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane e europee, tra cui il National Theatre di Londra, la compagnia Lod a Ghent, il Festival Opera XXI a Anversa, La Batie e il theatre amstramgram a Ginevra, lavorando in varie occasioni su temi di storia della scenografia.