Con la fantascienza di casa , per la regia di Andrea De Rosa
Solaris sarà in scena fino al teatro Astra fino a sabato 30 dicembre prossimo, per la regia di Andrea de Rosa.
Due domande aspre e complesse sono rappresentate da “chi sono io” e “Chi siamo noi veramente” . Da questi due interrogativi viene affrontata un’opera come Solaris. Leggendo il romanzo originale, scritto nel 1961 dallo straordinario scrittore polacco Stanislaw Lem, divenuto celebre dieci anni dopo nel noto film di Andrea Tarkovskij, Andrea De Rosa ha colte tutte le possibilità insite in un’opera che viene normalmente catalogata di fantascienza e che svela inusitate possibilità di comprensione del nostro tempo.
Nella versione teatrale, firmata da un drammaturgo dalla cifra robusta quale David Grieg, la storia del pianeta Solaris e degli sventurati astronauti che lo abitano assume i contorni di una metafora potente e al tempo stesso inquietante. Si tratta di un viaggio nell’inconscio individuale e collettivo, un confronto con le paure e i sogni, sospeso tra follia e libertà assoluta. Un viaggio che supera lo spazio e il tempo, per provare a rispondere, con i mezzi del teatro, a domande eterne. Nello spazio profondo, lassù, di fronte all’oceano perduto di un pianeta sconosciuto, ecco la distonia di un racconto fantascientifico diventare struggente e poetica consapevolezza, racconto amaro di amore e perdita.
“Ho letto Solaris durante la quarantena – afferma Andrea De Rosa – e mi aveva molto colpito questa idea che gli esseri umani potessero essere il virus e che il pianeta fosse costretto a reagire e a difendersi dalla loro invasione. Solaris è una vera e propria creatura, un pianeta vivente che, attraverso il suo immenso oceano, cerca di comunicare con gli uomini attraverso i lorodesideri, che riesce a materializzare sotto forma di fantasmi”.
Mara Martellotta