Una nuova sfida per i progettisti under 33.
Dopo il bando AAAPadova, aperto a fine 2023, al via il bando di Torino ‘AAA architetti cercasi. La casa abbordabile: rigenerazione e memoria’.
Dopo Padova è stato presentato il secondo bando della sesta edizione del concorso promosso da Confcooperative habitat sul tema della casa abbordabile e della trasformazione urbana.
Questo secondo bando della sesta edizione ingaggia progettisti under 33 con un contest di idee sui temi della rigenerazione urbana nel cuore della città di Torino. È stato presentato oggi all’Urban Lab di Torino per scoprire giovani talenti e per diffondere la cultura dell’abitare cooperativo da Confcooperative habitat, la federazione che unisce le imprese cooperative italiane e promosso con il contributo di Fondosviluppo Spa, il fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione di Confcooperative e con il patrocinio del Ministero delle infrastrutture e trasporti.
Dopo aver coinvolto dal 2008 a oggi oltre 1300 progettisti italiani e stranieri, il concorso apre una doppia sfida ad architetti e ingegneri, paesaggisti e urbanisti con meno di 33 anni alla data di consegna dei progetti sul tema della casa cooperativa a costo abbordabile, declinando in due bandi paralleli a Padova e a Torino, la proposta di elaborare nuove soluzioni abitative per promuovere la presenza in città di nuclei familiari temporanei quali, per esempio, starters e giovani che decidono di radicarsi a Torino, una volta terminati gli studi universitari.
Giovedì 18 gennaio è stato presentato a Torino il secondo bando AAA 2023/2024, con la collaborazione di Confcooperative Piemonte, il patrocinio del Comune di Torino, dell’ordine degli Architetti P.P e C. di Torino e Regione Piemonte.
I giovani progettisti sono ingaggiati in un frammento incompiuto del tessuto storico della città di Torino. L’area di interesse collettivo dell’isolato di Sant’Eligio è messa a disposizione dal Comune di Torino con un protocollo di intesa per lo svolgimento del concorso. Ai partecipanti è richiesta l’elaborazione di una proposta strategica unitaria alla scala dell’edificio, degli spazi aperti e della città, che prevede l’innesto di abitazioni abbordabili e una mix di usi collettivi e la restituzione alla città di spazi aperti pubblici a vocazione pedonale.
La giuria di Torino sarà presieduta dall’architetto Renata Codello, segretario generale della fondazione Giorgio Cini e composta da Alessandro Maggiori, presidente Confcooperative Habitat, Emanuela Canevari, rappresentante del Comune di Torino, e Gianni Gallo delle Confcooperative Piemonte Nord.
Mara Martellotta