Cosa succede in città- Pagina 66

Gianluca Capozzi. Sequences of a Panorama

Gianluca Capozzi. Sequences of a Panorama”

La psichedelica visionarietà dell’artista avellinese in mostra alla Galleria “metro quadro” di Torino

Fino al 28 marzo

Ad aprire la mostra, una citazione dal grande poeta e scrittore irlandese W. B. Yeats. Citazione perfetta a introdurre l’esoterico “immaginario naturalista” di Gianluca Capozzi, avellinese, residente ad Aiello Del Sabato. “I confini della nostra mente – scriveva nella sua raccolta di saggi e altro, “Magia”, il grande poeta irlandese, cui ‘nulla di arcano fu estraneo’ si spostano di continuo e molte menti possono confluire l’una nell’altra, per così dire, e creare o rivelare un’unica mente, un’unica energia”. Ecco allora, in parete, alla Galleria “metroquadro” di Torino, fino a giovedì 28 marzo, labirinti fantasiosi di segni e colore, giocati quasi l’artista fosse sotto effetti ipnotici per raccontare ciò che l’arte deve raccontare. Ciò che l’arte ha il compito di fare: “rendere visibile agli occhi tutto quello che non è visibile”. Parola di Capozzi. Cui il gioco riesce alla perfezione.

In una precedente personale, tenuta due anni fa, sempre alla “metroquadro” di Marco Sassone, l’artista si era avvalso di un titolo letteralmente “rubato” a quello di una tarda poesia del cantautore “poeta maledetto” di Melbourne, Jim Morrison: “Il giardino reciso / The severed garden”. Yeats e Morrison. Frequentazioni mica da ridere. Che la dicono lunga sul personalissimo approccio alla pittura di Gianluca Capozzi. Pittura che, per questa personale, il curatore Mattia Solaridefinisce acutamente “sogno lucido”.Grammaticalmente, un “ossimoro” che calza a pennello però sui quadri di Capozzi. Dove, in un incidere figurativo di buona scuola,  mai abbandonato pur se raccontato nell’esasperazione di gesti vigorosi e carichi di strabordante e frenetica matericità, puoi trovarci di tutto. Puoi leggerci di tutto. E trovarti confusamente imbrigliato in piccoli universi dai molti misteri. Scrive Mattia Solari: “Le opere che la mostra  presenta, sono delle sequenze che scandagliano lo sguardo mentre coglie frammenti di panorami che per analogia divengono paesaggi interiori”. Dove l’entrata non è mai fra le cose più semplici, di fronte ad un’onirica decomposizione del reale, avvolta in miriadi di “coriandoli” o informi “evasioni” di colore, in gialle spiagge (ma saranno poi spiagge?) con figure sdraiate di giovani fanciulle tormentate da irregolari svolazzi segnici che solo la fantasia più accesa può cimentarsi a decifrare o in stanze (pare sempre la stessa nell’arredo sobrio e scomposto di grandi quadri, libri che sono lì a caso, divani acchiappa tutto, cuscini, vasi di fiori e lampade), dove al soffitto (anche!) o a testa in giù e gambe in alto fra divano e parete, Capozzi colloca in un secondo momento curiose sagome figurali per nulla inquietate da vere e proprie tempeste di girandole di colore – gialli, bianchi, verdi o turchesi o grigi – simili a frammenti meteoritici inarrestabili nel loro confuso orbitare. “Stanze, interni”, è la prima serie di dipinti presentati. Stanze come “metafore – ancora Solari – di uno stare dentro per guardarsi all’interno, contesti fantasmagorici come le illusioni ottiche che si verificano durante uno stato alterato, psichedelico, di coscienza”.

Quello stato di anima, corpo e mente che ti spinge in luoghi “altri”, in una sorta di dimensione “parallela e onirica”, che troviamo anche nella seconda serie in mostra, “Senza titolo”, che attinge a foto “vintage” di figure femminili. “Pose inusuali – conclude Solari – e figure evanescenti, sono i fantasmi che hanno forse abitato quegli stessi salotti, e che rompono la linearità irrevocabile dello scorrere del tempo per un eterno presente impermanente, in un provvisorio equilibrio che travalica i confini delle menti”. Quante domande, quanti punti interrogativi! Di fronte alle opere di Capozzi, non pensate di cavarvela alla leggera, plaudendo l’indubbio mestiere di chi, come lui, “sa” fare arte. Difficile resistere, di fronte alle sue “provocazioni” pittoriche. E ad uscirne appagati sono tutti fatti (non diciamo altro!) vostri. Ma, in fondo, il bello sta proprio qui. Ed è questo che Capozzi vuole.

Gianni Milani

Galleria “metroquadro”, corso San Maurizio 73/F, Torino; tel. 328/4820897 o www.metroquadroarte.com

Fino al 28 marzo

Orari: dal giov. al sab. 16/19

Nelle foto: Gianluca Capozzi, “Untitled”, acrilici su lino, 2023

L’influencer del food più amato di Torino ci svela i suoi segreti

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SCOPRI – TO    Alla scoperta di Torino

Valentino, in arte “I’m Biund” “sono il biondo” in un misto di inglese piemontizzato, è uno degli influencer più seguiti di Torino con i suoi 67,8 mila follower.
Valentino nasce a Torino e decide già in giovanissima età di trasferirsi all’estero per fare esperienze lavorative, passa dall’Inghilterra al Canada lavorando nella ristorazione, poi, ritorna in Italia e lavora come magazziniere per un’azienda di auto, poco per volta si rende conto che la sua vera e forte passione è per il cibo ed è probabilmente nata dall’esperienze maturate all’estero e riprende a lavorare nella ristorazione anche a Torino. Il sei settembre 2021 inizia a postare la sua prima foto Instagram e poco dopo il primo reel a Rivarolo dove riprende la pizza più lunga del mondo provandola e raccontando la sua esperienza, le sue impressioni; quel video inizia pian piano ad avere sempre più estimatori e Valentino decide così di divertirsi creandone altri, fino a diventare sempre più seguito ed apprezzato raggiungendo in soli 3 anni i 67 mila follower. Valentino decide così di dedicare la sua vita quasi interamente a questo lavoro con il massimo dell’impegno e della passione.
Spesso la professione degli influencer viene vista semplice e banale, quando in realtà Valentino ci racconta che per fare i video ci vogliono ore, bisogna preparare il piatto, le luci, capire cosa dire, e soprattutto il lavoro di post produzione del video con il montaggio, i tagli e le scritte in sovraimpressione ed il tutto richiede  tempo ed attenzione.
Il profilo di Valentino è interamente improntato sul food, viene da chiedersi se ci si possa fidare dei suoi consigli o se siano i ristoratori stessi a pagarlo per determinate recensioni; Valentino ci spiega che è molto comune pensarlo anche perché in molti purtroppo lo fanno, ma non lui che decide personalmente quali collaborazioni accettare ovvero solo ed esclusivamente quei ristoranti e quei locali dove si è trovato veramente bene e dove ha trovato quella qualità e quella professionalità che ritiene di rendere pubbliche. Non deludere il pubblico diventa fondamentale soprattutto per chi come lui ci tiene a mantenere la fiducia di chi lo segue.
L’influencer food di Torino ci spiega che non esistono modi specifici per diventare influencer, mestiere che ormai si studia anche nelle università, serve passione, coraggio e determinazione.
Un tempo funzionavano molto gli hashtag, adesso ci dice che ne servono pochi ne bastano una decina ben posizionati guardando quali sono gli argomenti più seguiti dal pubblico. Come anticipato prima, fondamentale è anche la cura dei video per renderli personali e attraenti rispettando il pubblico che ormai è quotidianamente tempestato di informazioni  e per fare la differenza e farsi notare bisogna fare qualcosa di unico, vero e tangibile, proprio per questo Valentino utilizza ad esempio un modo di parlare specifico per ogni suo video. Molto importante anche usare solo hashtag inerenti all’argomento del video e cercare di pubblicare contenuti con costanza almeno tre o quattro volte alla settimana. Valentino ci rivela che lui è molto timido e che le prime volte gli faceva strano parlare da solo con un telefono, poco per volta poi si è abituato ma ancora oggi gli fa strano quando lo fermano per strada per una foto o un autografo.
Il suo sogno è quello di avere sempre più visibilità per poter viaggiare per tutta Italia consigliando alle persone i posti migliori in cui mangiare ed essere invitato a Villa Crespi per poter raccontare ai suoi follower cosa si prova davvero in un locale di grande prestigio.  Nonostante la sua giovane età l’influencer di Torino non lavora solo sui social, ma continua la sua arte culinaria lavorando nei fine settimana in pizzeria. Concludiamo la sua intervista con una promessa, la prossima volta si assaggiano le cavallette! … oh no?!
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NOEMI GARIANO
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Ecco la videointervista:

Race for Glory, con Scamarcio e una Lancia 037

Gran parterre ieri sera a Torino al cinema Reposi, una Lancia 037, protagonista del campionato di Rally del 1983 e dell’anteprima di Race for Glory, in sala Riccardo Scamarcio e il regista Stefano Mardini, con gran parte dello staff del film. Una sala piena che ha seguito il film a fiato sospeso, grande applauso liberatorio alla fine.
Un film vero, di quelli che ti porta a rivivere e quasi a mangiare la polvere del rally. La lotta fino all’ ultima gara, tra Lancia e Audi, una rivalità storica tra Italia e Germania… un po’ più che un docufilm film sulla vita di Cesare Florio, magistralmente rappresentato da Riccardo Scamarcio, un film girato quasi completamente in Piemonte.
Da oggi nelle sale di tutta Italia.

Gabriella Daghero

A Carlo Verdone il premio “Stella della Mole”

Il  riconoscimento del Museo Nazionale del Cinema è assegnato quest’anno al grande regista, attore e sceneggiatore. La cerimonia si terrà  venerdì 22 marzo 2024 alle 20:30 al Cinema Massimo. Il riconoscimento gli viene attribuito  “per il suo stile ironico e visionario e per la sua capacità di scandagliare la società umana, raccontandola con ironia e delicatezza”. La consegna del premio avverrà durante l’importante omaggio che il Glocal Film Festival gli dedica e in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica “Luci nel silenzio”, allestita al Polo del ‘900 a Palazzo San Celso a Torino.

Verdone stesso commenta l’assegnazione: “Questo riconoscimento così importante da parte del Museo Nazionale del Cinema di Torino mi riempie di gioia  Mai avrei pensato che un giorno quell’importante Museo che visitavo spesso con mio padre (amico intimo della fondatrice Maria Adriana Prolo), potesse un giorno interessarsi a me”.

 

“Lo vedevo come un luogo magico, ricco di oggetti, lanterne, proiettori primitivi e tanti volti in bianco e nero. Grazie di cuore a coloro che mi hanno regalato questa grande emozione e soddisfazione, che dedico a un grande educatore: mio padre Mario”, conclude l’attore e regista.

“Siamo molto felici di omaggiare Carlo Verdone con il premio Stella della Mole, che così bene rappresenta il museo che lui ha frequentato e amato nella sua giovinezza – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. Il suo ricordo racconta di un luogo magico, e tale continua a essere anche oggi, grazie al potere della fascinazione che solo il cinema sa dare. Grazie ancora per aver accettato di essere qui con noi”.

“Sono molto contento di questa collaborazione con il Glocal Film Festival – aggiunge Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Carlo Verdone è uno dei grandi personaggi del cinema italiano, capace di interpretare lo spirito comico e drammatico che ha conquistato diverse generazioni. I suoi personaggi sono entrati nell’immaginario collettivo, e molte sue espressioni e modi di dire fanno oramai del linguaggio quotidiano, a dimostrazione della sua grande bravura nel raccontare il genere umano”.

Nella foto Carlo Verdone (credits Mirta Lispi/Paramount+)

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

VENERDI 15 MARZO

 

Da venerdì 15 marzo ore 10

fino al 15 aprile ore 12

LIBERTYAMO: IL CONCORSO FOTOGRAFICO PER LA MOSTRA LIBERTY. TORINO CAPITALE

Palazzo Madama – concorso fotografico

Palazzo Madama, in collaborazione con SIAT Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, propone un concorso fotografico per favorire la conoscenza del patrimonio architettonico Liberty presente sul territorio della città di Torino.

La fotografia sarà l’occhio con cui le persone partecipanti sapranno interpretare e comunicare costruzioni e dettagli dei tanti edifici Liberty (case d’abitazione, ville, fabbriche, scuole, bagni pubblici) costruiti tra il 1900 e il 1920 circa, e diffusi nelle otto circoscrizioni.

Il concorso è aperto dal 15 marzo al 15 aprile 2024 e si inserisce nelle iniziative di Palazzo Madama per la mostra Liberty. Torino Capitale con il sostegno di Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato di Torino.

Tre fasce di età per partecipare: Floreale (6-11 anni); Art Nouveau (12-19 anni)Liberty (dai 20 anni in su).

 

Modalità di partecipazione

 

  1. Individua un edificio o un suo dettaglio nei confini della Città di Torino.
  2. Scatta una fotografia digitale con le seguenti caratteristiche: formato rettangolare 3:2, estensione jpg/jpeg; dimensioni massima 5 Mega.
  3. Dai un titolo alla fotografia e scrivi un breve testo descrittivo (massimo 500 battute spazi inclusi per motivare la scelta del soggetto ripreso. Il titolo e la descrizione vanno inseriti nel modulo di adesione.
  4. Dal 15 marzo al 15 aprile invia all’indirizzo mail libertyamo@fondazionetorinomusei.it  come allegati una sola fotografia con le caratteristiche sopra descritte e il modulo di adesione completo in tutte le sue parti e firmato. Il modulo dovrà essere riempito in tutti i punti e contenere i dati personali (nome/cognome, data di nascita; contatto e-mail; telefono; indirizzo), titolo e descrizione del particolare ripreso (massimo 500 battute spazi inclusi) e dichiarazione che la fotografia riproduce un edificio o un suo particolare sito nei confini della Città di Torino.

Regolamento

 

.       Ogni partecipante potrà inviare al massimo 1 fotografia.

.       La fotografia deve essere opera del proprio ingegno, non violare le normali norme di decenza.

.  Non saranno ammesse al concorso fotografie pervenute prive del modulo di liberatoria.
. Non saranno ammesse al concorso fotografie pervenute all’indirizzo email                libertyamo@fondazionetorinomusei.it  oltre le ore 23.59 del 15 aprile 2024.

.           Non saranno prese in considerazione fotografie nelle quali compaiano persone riconoscibili.

 

Premi

 

La Commissione di valutazione decreterà i vincitori e assegnerà i seguenti premi al primo classificato nelle rispettive categorie:

  • Floreale (6-11 anni): 1 macchina fotografica tipo instant camera (valore 100 €) e 1 buono da utilizzare presso il negozio di Camera Centro Italiano per la Fotografia di Torino (valore 100 €).
  • Art nouveau (12-19 anni): 1 corso di fotografia base organizzato da Camera Centro Italiano per la Fotografia di Torino (valore 200 €).
  • Liberty (dai 20 anni in su): 1 corso di fotografia avanzato organizzato da Camera Centro Italiano per la Fotografia di Torino (valore 200 €).

Il premio è reso possibile grazie al contributo di Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino.

Le fotografie pervenute saranno valutate da una giuria composta da:

Giovanni Carlo Federico Villadirettore di Palazzo Madama

Beatrice Coda Negozio, SIAT e curatrice della mostra Liberty. Torino Capitale

Michela GarisCamera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino

Roberto CorteseArchivio Storico della Città di Torino

Anna La FerlaServizi Educativi di Palazzo Madama

Le fotografie vincitrici saranno annunciate il 10 maggio 2024 sul sito web www.palazzomadamatorino.it, sulla pagina Facebook e Instagram del Museo: gli autori saranno contattati dallo staff del museo. Se non sarà possibile reperire il vincitore entro 7 giorni, verrà indicato un nuovo vincitore in base alla classifica stilata dalla giuria.

Info: www.palazzomadamatorino.it

 

Venerdì 15 marzo ore 16

BRONZO E MARMO: IL LIBERTY SI FA SCULTURA

Palazzo Madama – visita guidata

In mostra sono esposti alcuni lavori relativi a grandi sculture famose. Gli artisti sposano la nuova arte e le figure si trasformano: la morte assume il volto di una donna sfuggente, eterea e monumentale. Grandi i nomi di coloro che interpretarono al meglio questo periodo: Leonardo Bistolfi, Davide Calandra, Pietro Canonica. Per ognuno di loro un approfondimento in mostra osservando e commentando le loro vite e le opere che, nelle sale, si possono ammirare.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

SABATO 16 MARZO

 

Sabato 16 marzo dalle 14.30 alle 17.30

ARTE E TÈ IN ORIENTE

MAO – Visita guidata alla collezione giapponese e workshop di preparazione del tè

A cura di Theatrum Sabaudiae in collaborazione con The Tea

Nella cultura del tè in Giappone si intrecciano molteplici abilità artistiche che in armoniosa simbiosi contribuiscono alla pratica del tè come forma d’arte e percorso spirituale ispirati al Buddhismo Zen. La visita nella galleria giapponese del museo, arricchita da cenni sullo sviluppo dell’arte del tè in Giappone, inviterà i partecipanti a cogliere gli elementi caratterizzanti della cultura tradizionale rintracciabili tanto nelle testimonianze di epoche lontane quanto nella rilettura contemporanea ad opera dell’artista Kazuko Miyamoto (Tokyo, 1942), il cui lavoro si inserisce in dialogo con la collezione permanente. L’esperienza con l’estetica giapponese e la sua connessione con la natura trova ideale prosecuzione nella proposta di laboratorio che segue, tra foglie di tè e variazioni stagionali.

Workshop di preparazione del tè a cura di Claudia Carità (The Tea).

L’attività del T-LAB è un’occasione per avvicinarsi e conoscere i vari tipi di tè utilizzando lo strumento professionale universale e applicando le modalità di valutazione tecnica. Ogni tipo di tè sarà preparato con un set dedicato. Il set si compone di tazza, coperchio e coppetta in porcellana di colore bianco ed è l’accessorio utilizzato dalla figura professionale del tea tester durante la valutazione qualitativa dei tè. Ogni partecipante potrà così prendere familiarità con gli elementi necessari che lo guideranno per la corretta scelta e preparazione del tè.

T-LAB Area GIAPPONE LE STAGIONI DEL BANCHA: foglie di tè verde ottenute da raccolti stagionali differenti (1st flush di primavera, autunno, inverno) Ogni tè proposto sarà presentato e successivamente preparato dal partecipante. Il tè finale con kyusu sarà accompagnato da una gelèe a tema. Tutti i partecipanti potranno provare ad utilizzare la kyusu sfruttando la possibilità di infondere più volte le stesse foglie di tè e offrendolo quindi ai partecipanti allo stesso tavolo.

Sintesi dell’attività di laboratorio: – preparazione di n.3 tè con Set Tea Taster – preparazione di kukicha con kyusu (1 per tavolo).

Prenotazione obbligatoria entro venerdì 15 marzo, l’iniziativa verrà attivata al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti, fino ad esaurimento posti disponibili.
Informazioni e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30).

Costo: 24 € a persona.

Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso al museo; ingresso gratuito per possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio

 

 

DOMENICA 17 MARZO

 

Domenica 17 marzo

GIANNI CARAVAGGIO. PER ANALOGIAM

GAM – chiude la mostra

Chiude domenica 17 marzo la mostra antologica dedicata a Gianni Caravaggio, entrato a far parte della collezione del museo sin dal 2001. L’esposizione si compone di un nucleo di opere realizzate nell’arco di quasi trent’anni di lavoro, dal 1995 ad oggi. Cinque nuove opere sono state prodotte per l’occasione.

Dall’intera mostra emerge il potere evocativo delle opere e delle immagini che, nel presentare se stesse, rimandano sempre anche a ulteriori immagini e ad ulteriori significati. Il pensiero che riconosce tali rimandi è il pensiero per analogiam, dove ogni forma è anche metafora e dove in ogni granello di materia si può riconoscere inscritto l’emblema del tutto. Il pensiero per analogia trova nel finito la memoria dell’infinito e nella più piccola realtà la presenza di quanto ci sovrasta: i visitatori troveranno tra le opere un panno posato a terra, una coperta nera ricamata di stelle bianche, disposte in un preciso ordine. Il loro disegno ripeterà la posizione delle costellazioni sopra Torino il 31 ottobre alle sei della sera, giorno e orario di inizio dell’inaugurazione. I visitatori si troveranno così inclusi in un perfetto rispecchiamento tra il microcosmo del ricamo e il cielo sopra il museo.

Info: https://www.gamtorino.it/it/evento/gianni-caravaggio-per-analogiam/

 

Domenica 17 marzo ore 10:30

STORIE DI SENSI

GAM – Attività per le famiglie sulla mostra Hayez. L’officina del pittore romantico

Bambini 3-5 anni

In occasione della mostra “Hayez. L’officina del pittore romantico” la GAM propone un’attività dedicata ai visitatori più piccoli. Nelle opere di Hayez colpisce il modo sapiente in cui il pittore riesce a realizzare vestiti e costumi che appartengono ad epoche storiche lontane. Insieme ai bambini nel percorso di visita osserveremo panneggi, tessuti, textures, cercando di svelare i metodi e segreti di questo grande pittore, a partire dai disegni preparatori per arrivare alle opere su tela.

Gli spazi dell’Educational Area si trasformeranno in un originale atelier di moda dove, sperimentando la sensazione tattile di diversi tessuti, proveremo a creare una nuova veste per i personaggi incontrati e osservati durante la visita.

Costo bambini: 8 euro (biglietto d’ingresso al museo gratuito)

Costo adulti accompagnatori: biglietto d’ingresso alla mostra ridotto, ingresso gratuito ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Prenotazione obbligatoria e pagamento online

 

Domenica 17 marzo ore 15

NATUR-ARTE

GAM – attività per le famiglie

Per celebrare l’inizio della primavera la GAM propone una attività rivolta a grandi e piccini sul tema della natura. A seconda di come l’uomo si rapporta col mondo esterno e di come la società reagisce agli eventi si possono notare delle influenze negli artisti e nel loro modo di raffigurare la Natura. Il percorso di visita partirà dall’opera La città che sale di Umberto Boccioni dove si racconta una società in pieno sviluppo nella quale scienza e tecnologia causano una forte antropizzazione del paesaggio. A partire dal secondo Dopoguerra e fino al movimento dell’Arte Povera invece, artisti come Eduardo Chillida, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio cominciano a modificare il loro modo di approcciarsi alla realtà naturale, studiandola, analizzandone le regole interne, recuperando materiali e temi che li rendono più vicini ai pensieri contemporanei. Negli spazi dell’Educational Area genitori e bambini avranno modo di sperimentare la tecnica della stampa su tela con materiali naturali.

Costo: € 7 a partecipante

Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Domenica 17 marzo ore 16

MANDALA

MAO – attività famiglie

L’attività prevede un percorso attraverso l’affascinante galleria dedicata alla Regione Himalayana con particolare attenzione alle preziose thang-ka – i caratteristici dipinti su stoffa – che ci sveleranno il significato dei mandala tibetani fornendo lo spunto per realizzare in laboratorio dei mandala “contemporanei” con materiali inusuali.

Consigliato dai 6 anni in su.

Costo: bambini € 7, adulti accompagnatori ingresso ridotto alle collezioni.

Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente l’attività: t. 0114436927-8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

MARTEDI 19 MARZO

 

Martedì 19 marzo ore 18

IL CIELO IN UN SOFFITTO: MERAVIGLIE E SEGRETI DELLA CAPPELLA PALATINA A PALERMO

MAO – conferenza a cura di Sherif El Sebaie

La Cappella Palatina di Palermo, che Guy de Maupassant descriveva come “la più bella che esiste al mondo, il più stupendo gioiello religioso vagheggiato dal pensiero umano ed eseguito da mani d’artista”, e Oscar Wilde come “la meraviglia delle meraviglie”, è la massima testimonianza della convivenza tra le culture di Oriente e Occidente sotto il regno di Ruggero II d’Altavilla. Non a caso, è stata inserita dall’Unesco nella lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità come “esempio di convivenza e interazione tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea”. Uno di questi imprescindibili componenti è il soffitto, realizzato con molte probabilità da artisti provenienti dall’Egitto Fatimide.

Sherif El Sebaie accompagnerà il pubblico alla scoperta dei misteri di un soffitto di cui tutti i segreti non sono ancora stati rivelati.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

 

 

MERCOLEDI 20 MARZO

 

Mercoledì 20 marzo ore 17

LIBERTY IN PAROLE

Palazzo Madama – Incontro recital con Luca Scarlini

Un incontro recital, affidato alla drammaturgia di Luca Scarlini, racconta nella Sala Feste di Palazzo Madama la letteratura a Torino e in Piemonte, tra celebrazione e parodia, a partire dalla stagione di Guido Gozzano, che definiva il liberty “una rosolia del gusto”, passando da Amalia Guglielminetti, perfetta maliarda liberty, come dichiarano le sue poesie e novelle, ma anche nel suo look eternato dal magnifico ritratto di Mario Reviglione (1912); accanto alla donna, avanza l’automobile, esaltata da Mario Morasso, come nuova incarnazione essenziale della città moderna. Del liberty nei suoi aspetti oscuri hanno scritto tra gli altri Elémire Zolla, Giovanni Arpino nel meraviglioso Un’anima persa, Italo Cremona, Guido Ceronetti e Giorgio De Maria nel suo apocalittico Le dieci giornate di Torino.

 

Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist.
Raccontatore d’arte, collabora con numerosi musei. Laureato in Storia dello Spettacolo all’Università di Firenze, insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino, IED e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane e europee.

L’evento è organizzato nell’ambito della mostra “Liberty. Torino Capitale”, in collaborazione con Camera di Commercio di Torino.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Non si effettua prenotazione.

Doppio appuntamento con GiovedìScienza

14 MARZO. A GIOVEDÌSCIENZA IL “PREMIO NOBEL DELL’ACQUA” ANDREA RINALDO E L’ETOLOGA E DIVULGATRICE SOCIAL LORENZA POLISTENA (IG: @BEHANIMAL)

 

ORE 10 – GIOVEDÌSCIENZA DIETRO L’ANGOLO: METTERCI LO ZAMPINO. LA LUNGA CONVIVENZA TRA CANI, GATTI E UMANI

Con Lorenza Polistena, @behanimal

Biblioteca Civica Don Lorenzo Milani
Via dei Pioppi 43, Torino

 

ORE 17,45 – L’ACQUA BENE UNIVERSALE. IL GOVERNO DELL’ACQUA NEL MONDO CHE CAMBIA

Con Andrea Rinaldo, direttore del Laboratoire d’Écohydrologie dell’École Polytechnique Fédérale de Lausanne.

Politecnico di Torino – Aula Magna Giovanni Agnelli

 

 

 

La 38esima edizione di GiovedìScienza termina il 14 marzo con un doppio incontro.

Alle ore 10 una conferenza tutta dedicata al mondo dei nostri amici a 4 zampe. L’etologa e divulgatrice social Lorenza Polistena (IG: @behanimal) parlerà al pubblico della convivenza tra animali ed esseri umani e di come essa, negli anni, abbia vicendevolmente influenzato i nostri comportamenti e quelli degli amici a 4 zampe.

Ogni giorno vediamo cani e gatti che manifestano particolari comportamenti e ci chiediamo: “Perché lo fanno?”. In questo incontro si capirà come lo studio del comportamento animale ci consenta di comprendere i loro bisogni etologici e garantire il benessere di queste specie. Il processo di domesticazione e la convivenza con la nostra specie hanno modificato il loro comportamento ma, da come rispondiamo a ciò che fanno, è evidente quanto anche noi ne siamo stati influenzati.

L’incontro rientra nel calendario di conferenze GiovedìScienza dietro l’angolo, promosso da CentroScienza Onlus in collaborazione con la Rete delle Case del Quartiere e le Biblioteche Civiche torinesi, con l’obiettivo di dare continuità al progetto de La cultura dietro l’angolo di Fondazione Compagnia di San Paolo, con la collaborazione della Città di Torino.

 

Alle 17.45 l’appuntamento è all’Aula Magna Giovanni Agnelli del Politecnico di Torino, con Andrea Rinaldo, vincitore dello Stockholm Water Prize (il “Nobel dell’acqua”), il premio per gli studi sull’acqua più prestigioso al mondo. Il professore affronterà un tema di fondamentale importanza: le risorse idriche del nostro pianeta e la loro gestione.

La gestione sostenibile delle risorse idriche e la protezione degli ecosistemi acquatici influenzano direttamente il benessere umano e dell’ambiente. È arrivato il momento di ripensare ad una giustizia sulla redistribuzione delle risorse idriche e sulla loro gestione globale, unendo strumenti offerti da ingegneria, ecologia e geologia. I fiumi, corridoi ecologici, sono le reti su cui agire contro malattie e povertà.

Per preparare il pubblico all’incontro delle 17.45, GiovedìScienza ha organizzato un laboratorio di approfondimento, in programma alle 15.30 al Politecnico di Torino.

Il laboratorio Diet Gap è a cura del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture DIATI del Politecnico di Torino nell’ambito del progetto WATER TO FOOD (https://www.watertofood.org/e prevede alcune attività pratiche volte a ricreare la rete di commercio e di acqua virtuale di alcune ricette tipiche. Attraverso l’attività si scoprirà che l’impronta idrica della dieta è molto variabile a seconda dell’origine dei prodotti utilizzati. Per ciascuna ricetta si scoprirà quanto è sostenibile, se è conveniente il km0 e quale sia l’importanza di una gestione transnazionale della risorsa.

Posti disponibili: 40. Prenotazioni: prenotazioni@centroscienza.it

Info: tel. 011 8394913 – WhatsApp 375626600

 

L’ingresso alla conferenza delle 10 e a quella delle 17.45 è libero fino ad esaurimento posti. L’incontro pomeridiano sarà tramesso anche in diretta streaming su www.giovediscienza.it.

Per maggiori informazioni Tel. 0118394913 – WhatsApp 375 6266090 – gs@centroscienza.it

 

I RELATORI

Lorenza Polistena – INCONTRO ORE 10: METTERCI LO ZAMPINO. LA LUNGA CONVIVENZA TRA CANI, GATTI E UMANI

Conosciuta sui social come @behanimal, è un’etologa. Dopo il conseguimento della Laurea magistrale in Evoluzione del Comportamento Animale e dell’Uomo, ha iniziato ad occuparsi di divulgazione scientifica raccontando la complessità e la bellezza degli studi etologici. In particolare, i suoi contenuti si focalizzano sull’etologia degli animali domestici, come cani e gatti. Ama cercare le risposte per capire “perché lo fanno” e offrire degli spunti di osservazione per analizzare e comprendere il comportamento di altre specie animali.

 

Andrea Rinaldo – INCONTRO ORE 17.45: L’acqua bene universale. il governo dell’acqua nel mondo che cambia

Professore ordinario di Costruzioni idrauliche all’Università di Padova e direttore del Laboratoire d’Écohydrologie dell’École Polytechnique Fédérale de Lausanne, ha ricevuto quest’anno lo Stockholm Water Prize (il “Nobel dell’acqua”), il premio per gli studi sull’acqua più prestigioso al mondo. Grande appassionato di rugby, è stato in nazionale e tre volte campione d’Italia con il Petrarca Padova; oggi è membro del Comitato Esecutivo dell’European Professional Club Rugby. È socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti di Venezia, di cui è oggi presidente, e di accademie internazionali, fra cui la National Academy of Sciences, la National Academy of Engineering degli Stati Uniti e la Royal Swedish Academy of Sciences. Tra i suoi libri, ricordiamo Il governo dell’acqua. Ambiente naturale e ambiente costruito (Marsilio, nuova edizione 2023).

 

www.giovediscienza.it

SI apre a Intesa San Paolo la mostra dedicata a Cristina Mittermeier, per la prima volta esposta in Europa

 

Intesa San Paolo aprirà al pubblico dal 14 marzo 2024 al 1settembre 2024 alle Gallerie d’Italia di Torino la mostra dedicata a “Cristina Mittermeier. La grande saggezza” a cura di Lauren Johnson in collaborazione con il National Geographic.

La mostra è la prima retrospettiva in Europa dedicata a Cristina Mittermeier,  fotografa e biologa marina, attivista messicana, di cui sono esposte circa 90 fotografie che documentano la bellezza del nostro pianeta e le diverse culture e tradizioni dei suoi abitanti, dai paesaggi alla fauna selvatica in continua evoluzione,  testimonianza di tradizioni,  rituali e saperi tramandati di generazione in generazione, che invitano a riflettere su una grande saggezza arcaica e ancestrale.

MARA MARTELLOTTA

Tutti i “brividi” del noir e la magia della suspense

A Torino, si va a Scuola di “Noir” con il “Distretto 011”

Da venerdì 15 a domenica 17 marzo

Una volta in Italia esistevano i “romanzi gialli”, un genere letterario che, fra i lettori, è sempre andato alla grande e così chiamato, a partire dagli anni Trenta, per il colore della Collana (ricordate?) “I libri gialli” ideata da Lorenzo Montano e pubblicata dalla “Mondadori” dal 1929. Oggi, e ormai da anni, il “giallo” è stato soppiantato, in linea di massima, dal confratello “noir”, trascinandosi dietro pur tuttavia l’esercito di appassionati del classico genere poliziesco inventato nel 1824 dal londinese Wilkie Collins, considerato da Agatha Christie (altro mito assoluto) come il “padre del giallo moderno” dalle connotazioni più rigorose, più scientifiche e meno calato negli ingarbugli e nelle fragilità del sociale. Nel “giallo”, potremmo dire, l’indagine doveva sempre giungere, per sottile logica, ad una risoluzione. Certa, in ogni suo passaggio. Nel “noir”, tutto è meno definito. Sfumato. Da percepire. Il protagonista può anche essere il “cattivo” e i “crimini – s’è scritto – possono anche restare irrisolti”. Spiega bene uno fra i “magnifici” del “noir” contemporaneo, il partenopeo Maurizio De Giovanni, inventore del celebre commissario Ricciardi (quello che vede i fantasmi, per intenderci), per il quale scrivere un romanzo “noir” è come “andare a vela”“Senti – racconta De Giovanni, in una recente intervista – il rumore del vento e del mare, stabilisci una direzione e scegli un porto d’arrivo, ma non puoi essere sicuro della strada che farai per arrivarci, né del tempo di navigazione che ci vorrà”. Piccole, ma nemmeno poi tanto, sfumature. Che, lo ripeto, non hanno soppiantato i piaceri indicibili procuratici negli anni dai vari commissari – investigatori (da Poirot a Auguste Dupin, da Sherlock Holmes al grande pacioso Maigret), e che di certo verranno ben bene illustrate nella tre giorni del “Master Noir 2024”, organizzato in collaborazione con le “Edizioni del Capricorno”da venerdì 15 a domenica 17 marzo, dalla “Scuola di Noir – Distretto 011”, diretta dagli scrittori Massimo Tallone, docente di “scrittura creativa” (ultimo  romanzo “L’agenzia matrimoniale”), Giorgio Ballario, giornalista e autore dei sei volumi della “serie coloniale” del maggiore Morosini e di sei “noir” di ambientazione contemporanea.

Le lezioni, dedicate a “Le forme della suspense”, si terranno in presenza presso la sede di via Borgone 57, a Torino e online (costo: 250 euro più Iva).

I contenuti trattati (interessanti e curiosi) andranno dalle “Radiografie della suspense” (venerdì 15 marzo, ore 18/20) a “Come far salire la temperatura al lettore” (sabato 16 marzo, ore 10/13 – 14,30/16 – 16,15/17,30), per finire con “Suspense nel Giallo, suspense nel Noir” (domenica 17 marzo, ore 10/12).

Spiegano Ballario e Tallone: “Abbiamo scelto di approfondire il tema centrale del noir, la ‘suspense’. Durante la tre giorni analizzeremo le varie tipologie di ‘suspense’ e le tecniche con cui viene costruita. Partiremo da quattro autori che rappresentano quattro diverse forme: Highsmith e la ‘suspense a cerchi concentrici’, Woolrich e la ‘suspense a labirinto’, James e la ‘suspense nebbiosa’ o ‘sfumata’, Ellroy e la ‘suspense a corrente alternata’. Poi ci concentreremo sulla dilatazione della ‘suspense’: dilatazione del tempo e dell’emozione. Il Master si rivolge a tutti, non certo solo a chi ha già frequentato la ‘Scuola di Noir’ o a chi è appassionato di questo genere. La ‘suspense’, infatti, non riguarda solo il ‘noir’, ma è presente anche nei grandi classici, altro non è che il concetto dell’attesa portato alle estreme conseguenze”.

Per info: tel. 011/3853656 o www.edizionidelcapricorno.it/scuola-di-noir/

  1. m.

Nelle foto:

–       Immagine guida “Scuola di Noir”

–       Giorgio Ballario

–       Massimo Tallone

Matteotti cento anni dopo. Successo di pubblico alla presentazione del saggio di Quaglieni

Una grande manifestazione alla Fondazione “de Fonseca” ha aperto le iniziative per il centenario di Matteotti a Torino.

Sono promosse dal centro Pannunzio prima di tutti con la pubblicazione del saggio di Pier Franco Quaglieni su Giacomo Matteotti, edito da Pedrini, con testimonianze di Piero Gobetti e Mario Soldati e il discorso del 30 maggio 1924 alla Camera dei deputati che costò  la vita a Matteotti.

Il pubblico spontaneamente in piedi ha ascoltato l’Internazionale diretta da Arturo Toscanini.  Un momento magico destinato a restare nella memoria di un pubblico vasto e partecipe. Molto significativa la rappresentanza politica tra cui il capogruppo
di Fratelli d’Italia in Comune Giovanni Crosetto e il
Rappresentante della Regione Gian Piero Leo. La serata è stata intitolata alla memoria dello storico Emilio Papa che scrisse sui temi del socialismo democratico e su “Fascismo e cultura” e fu presidente del Comitato scientifico del Centro Pannunzio. Radio radicale ha registrato la presentazione che è disponibile in audio e in video su tutti i social.

 

Nel giorno in cui nacque la creatrice Germana Erba il Liceo si fa ancora più bello

Con la realizzazione dell’insegna dipinta nei caratteri ‘G.E.T.’ sulla facciata

Nella data di nascita di Germana Erba, il 12 marzo, il Liceo Germana Erba, che porta il suo nome per volontà (e autonoma raccolta firme!) degli studenti si fa ancora più bello nella nuova sede in corso Moncalieri 203 a Torino dove occupa un edificio anni ’50 di architettura razionale con grandi e luminose finestrature affacciate da un lato sul corso e dall’altro sul verde della collina.

Infatti, onorati tutti i passaggi e i tempi burocratici che caratterizzano il mondo delle insegne (soprattutto in contesto contiguo alla collina!), È IL MOMENTO DELLA REALIZZAZIONE della scritta-logo dipinta sulla facciata.

Il compito è affidato alla Gerograf I.R.A, storicissima ditta specializzata in insegne addirittura dal 1919 e, in particolare a Enrico Guidetti e Leonardo Maiorano.

La data non è casuale e ha contribuito a determinarla anche il meteo degli scorsi dieci giorni…

E‘ il secondo anno scolastico di vita della nuova sede per questa Scuola di eccellenza, il primo Liceo italiano per danzatori, attori, cantanti e performer di musical, una realtà formativa stimata a livello nazionale, vitalissima „Saranno famosi“ con 30 anni di attività.
Già dal settembre del 2022 residenti, negozianti e passanti restavano colpiti dai giovani studenti-artisti che popolano il corso rendendolo speciale con chignon da danzatrice, note di musica classica o emozioni da musical, così come una scena shakespeariana o goldoniana accennata uscendo da scuola … adesso il sogno si realizza e il nome del LICEO GERMANA ERBA campeggerà in facciata con i caratteri del fortunato brand „Germana Erba’s Talents“ a indicare dove si trova la fucina di talenti delle arti performative, quel progetto in cui l’architetto-docente-ricercatrice Germana Erba seppe credere e per cui si batté sempre fino a dare pari dignità alle materie dello spettacolo, sempre saldamente unite a una solida formazione culturale.

Il Liceo Paritario Germana Erba per attori-danzatori-cantanti, gestito dall’ETS Fondazione Germana Erba, si caratterizza infatti per la formazione culturale e professionale di giovani con attitudini per la danza, il teatro, il musical, l’arte, la scenografia e lo spettacolo in tutte le sue forme. Insieme a una regolare istruzione di II grado, il corso di studi fornisce una specifica preparazione nelle discipline artistiche prescelte, creando figure professionali dotate di buone basi per un inserimento diretto nel mondo del lavoro in qualità di danzatori, attori, cantanti, conduttori, registi, coreografi e addetti alla comunicazione e per l’accesso a qualsiasi Facoltà Universitaria, agli Istituti AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica) e alle Accademie di Belle Arti. Il Liceo Germana Erba, che nel 1995 ha ottenuto dal MIUR il riconoscimento della prima sperimentazione coreutica e nel 1998 di quella teatrale, e dal 2000 è Scuola Paritaria, offre l’Indirizzo Coreutico, primo e “pioniere” in Italia, che si avvale della metodologia della Scuola Nazionale di Cuba, ed è convenzionato con l’Accademia Nazionale di Danza e l’Indirizzo Teatrale, unico in Italia, che collabora con il Teatro Stabile Privato “Torino Spettacoli”. I diplomati sono 800 e lavorano in tutto il mondo.

Per incontrare i G.E.T. in teatro: Galà di arti performative al Teatro Colosseo (Torino, via Madama Cristina 71) sabato 25 maggio ore 21. Informazioni e prevendite:  Teatro Colosseo Torino