
Sarà probabilmente caos davanti agli ambulatori perchè tutti si aspettavano lo sciopero che invece è stato revocato nella notte dopo l’accordo con il governo.
“Lo sciopero è stato sospeso e posso assicurare che, comunque, non c’era intenzione della Regione di ridurre l’autonomia dei medici di base e dei pediatri di libera scelta”.Con queste parole l’assessore alla Sanità, Antonino Saitta, ha aperto in Consiglio la comunicazione della Giunta regionale, richiesta da Davide Bono (M5S), sullo sciopero indetto per la giornata di oggi dalla Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) e dei pediatri di libera scelta. L’agitazione sindacale è stata revocata all’ultimo momento perché, nella tarda serata di ieri, Governo e sindacati hanno sottoscritto un accordo per la tutela della figura del medico di famiglia a garanzia del rinnovo della convenzione con il Servizio sanitario nazionale, che era la ragione alla base dello sciopero.
Ecco il comunicato di ieri da parte della Fimp, l’associazione dei pediatri:
La Fimp Piemonte aderisce allo sciopero nazionale indetto da tutti gli operatori delle cure primarie. Verranno garantite le sole visite per i casi urgenti, dalle 8 alle 10. Gli ambulatori in tutta la regione resteranno chiusi. “Non può sfuggire però che oggi si viva un momento molto delicato di dibattito sul futuro del Servizio Sanitario Nazionale e della medicina territoriale in particolare. Domani, 19 maggio ci sarà uno sciopero generale nazionale, di tutto il comparto delle cure primarie e in particolare della pediatria di famiglia, proprio perché nella visione futura della pediatria, così come è uscita dall’ultimo documento prodotto dalla Conferenza Stato Regioni e che è anche stata recepita dalla bozza di riordino della Regione Piemonte, ci sono dei drammatici segnali d’allarme. Se venissero applicate infatti le modifiche previste da tale documento si verrebbe a perdere totalmente il rapporto di fiducia medico-paziente e si verrebbe a perdere la capillarità del servizio che oggi offriamo”. Così il dott. Renato Turra, Segretario Regionale della Fimp, l’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa dei Pediatri di Famiglia, spiega le ragioni dello sciopero.“Oltretutto è in atto il tentativo di togliere autonomia al pediatra – aggiunge Il dott. Turra – tramutandolo in un burocrate che applica protocolli e schemi preconfezionati imposti dal centro, sia per quanto riguarda le prescrizioni di farmaci sia per quanto concerne gli esami necessari per i propri pazienti. Si spersonalizza il servizio, si vogliono obbligare molti pediatri a lavorare in grandi centri non strutturati per le esigenze specifiche dei bambini portando a scoprire interi territori visto che siamo in pochi, si porta ad aumentare la burocrazia a tutto discapito di quella vocazione della medicina preventiva che sempre più noi vorremmo essere centrata sul singolo paziente”. Conclude il leader dei camici bianchi: “La bozza che ci è stata presentata dalla Regione non è accettabile, poiché non tiene in alcun conto e non considera in alcun modo la peculiarità e specificità della Pediatria di famiglia e il diritto alla salute dell’età pediatrica. Per natura sono ottimista, anche perché abbiamo in mano numeri e prove fattuali che l’applicazione di questo sistema rischierebbe di far implodere il servizio sanitario regionale aumentando i costi e peggiorando l’assistenza. Oggi abbiamo avviato un incontro con l’assessore alla Sanità Saitta che ha dato alcuni segnali di apertura. Ma restiamo alla finestra fino a quando non metteremo in sicurezza i diritti e le libertà delle famiglie dei nostri piccoli mutuati”.




La presidente della Camera ha incontrato alcune parenti dei sette operai morti nel rogo
Pazzesco. Questa volta il giudizio lo diamo ed è nettamente negativo. Giudizio come cittadini e come elettori. La notizia. Sono stati eletti i nuovi componenti del cda di Sitalfa Spa, gruppo Sitaf (a maggioranza Anas, dunque pubblica). Il nuovo Presidente Sebastiano Gallina, indicato dal presidente Sitaf Giuseppe Cerutti – ex socialdemocratico approdato ai lidi di Forza italia e poi Ncd con diversi incarichi pubblici, (sempre attento a curare i rapporti con il ministro dei lavori pubblici del momento) dalla Provincia di Novara alla Regione Piemonte – grande amico del”allora ministro Nicolazzi passato alla storia per la bretella autostradale che ha collegato il suo paese natale Gattico con “il resto del mondo”. Amministratore Delegato Roberto Fantini, figlio del Fantini patron di una famosa impresa stradale ed edile. Fin qui tutto nella norma e, diciamo cosi, “in famiglia”. Ora arrivano le noti dolenti. Vicepresidente Pietro Iadanza. Sicuramente laureato, ma in medicina, facendo il medico. E qui viene il forte delle sue indubbie qualità amministrative: è assessore al Comune di Benevento e lì risiede.Sul Presidente del collegio sindacale andiamo meglio. Alessandro Trusio dottore commercialista in quel di Benevento. Di nuovo. Ripetiamo, pazzesco. Non c’è ragione ma purtroppo, forse, ci potrebbe essere una spiegazione. Dal 28 febbraio 2014 il sottosegretario alle infrastrutture è Umberto Del Basso De Caro. Parlamentare del Pd, avvocato penalista nato il 29 settembre 53 ed eletto a Benevento. E’ forse questa la “triste” spiegazione? Purtroppo è l’unica che abbiamo ipotizzato. Considerazioni di merito. La prima di carattere nazionale. Da Ministro , se non sbagliamo, Lupi si è dimesso e Renzi nominando Del Rio ha voluto dare un’impostazione di rinnovamento, che in queste nomine non vediamo e ci chiediamo: sapevano? Di carattere locale. Spero che i parlamentari piemontesi, che si interessano in Parlamento del territorio, almeno quelli del Pd sollevino, nelle sedi opportune il problema. Anas è pubblica, vive con i soldi dei contribuenti. La Sitaf ha le sedi tra Susa e Torino che, mi risultano essere in Piemonte: tanto distante da Benevento. Ho paura che questo intervento non avverrà . Ma noi siamo come chi aspettava Godot. Comunque alla prossima puntata.
Il Salone del Libro non è presente a Expo 2015, ma almeno a Librolandia è possibile acquistare i biglietti per l’esposizione universale. Lingotto Fiere è infatti Rivenditore Autorizzato dei biglietti per la manifestazione milanese.E così, in occasione del Salone, dal 14 al 18 maggio, saranno due i punti vendita: uno accanto all’ingresso del centro commerciale 8Gallery, l’altro in Galleria Visitatori. Alla chiusura del Salone la vendita prosegue negli uffici di Lingotto Fiere e sul sito web. 