Cosa succede in città- Pagina 515

Panico su Caselle, l’aereo deve rialzarsi in volo

AEREOLa ripresa di quota, che in gergo si definisce “riattaccata”, non è dovuta ad errori del pilota che ha compiuto una scelta per la sicurezza dei passeggeri

 

Il volo Alitalia Az 1423 proveniente da Roma Fiumicino sarebbe dovuto atterrare all’aeroporto torinese all 18,50 di ieri, ma mentre era già in fase di atterraggio, il pilota ha dovuto riprendere quota a causa del forte temporale che si stava abbattendo sulla pista.

 

L’aereo è stato quindi dirottato verso Milano Malpensa dove è atterrato regolarmente. Per la compagnia aerea non è successo nulla di particolare, sono eventi che si possono verificare. Ma per i passeggeri a bordo sono stati minuti di autentico panico.

 

La ripresa di quota, che in gergo si definisce “riattaccata” non è dovuta ad errori del pilota. Il quale, semplicemente, essendosi accorto (cosa che non poteva prevedere se non con i propri occhi al momento dell’atterraggio) delle pessime condizioni  meteo sulla pista ha ripreso il volo verso uno scalo più sicuro.

Tevez Senior sequestrato e poi liberato in Argentina

Tevez-La vettura  di Juan Carlos Cabral, Tevez senior,  era stata trovata a Villa Devoto, come riporta il Clarin

 

L’episodio è avvenuto decisamente fuoriporta, ma non si poteva non darne notizia. È stato sequestrato e poi liberato il padre di Carlos Tevez. 

 

Forse i malviventi volevano solo compiere un furto d’auto, ma quando si sono accorti di chi era alla guida hanno optato per il sequestro. Dopo 8 ore l’uomo è stato rilasciato. I giornali argentini dicono che probabilmente è stato pagato un riscatto.

 

La vettura  di Juan Carlos Cabral, Tevez senior,  era stata trovata a Villa Devoto, come riporta il quotidiano il Clarin.

 

Era circolatala la voce che Carlos Tevez era partito per l’Argentina per seguire di persona gli sviluppi della vicendaLa Juve ha poi comunicato che, visto il felice esito della vicenda, il giocatore ha deciso di restare in Italia.

 

(Foto: Twitter)

Toro-Inter e Chievo-Juve, il 31 agosto si riparte con la serie A

juve stadiumIl 30 novembre, alla 13a giornata, si giocherà il derby della Mole

 

Una manciata di settimane e si riparte. E’ stato annunciato ufficialmente il calendario della Seria A per la prossima stagione.

 

Si incomincia il 31 agosto con Torino-Inter e Chievo-Juventus.

 

Il 30 novembre, alla 13a giornata, si giocherà il derby della Mole.

 

Invece, alla terza di campionato, la Juventus in trasferta giocherà contro il Milan.

 

(Foto: il Torinese)

Blitz antipaninari: il Comune ne sfratta 11 da via Roma

paninariPalazzo Civico ha voluto usare la mano dura: non si può occupare abusivamente il suolo pubblico delle zone auliche del centro

 

Erano arrivati durante la notte per accaparrarsi i posti (abusivi) migliori, in piazza Cln, proprio dietro il palco della rassegna musicale Traffic. Le migliaia di giovani previsti in piazza San Carlo avrebbero loro prermesso un ragguardevole fatturato, grazie a salsicce e birre vendute.

 

I paninari, con i loro furgoni rossi non avevano però fatto  i conti con i commercianti che hanno subito avvisato i Civich. E  Palazzo Civico ha voluto usare la mano dura: non si può occupare abusivamente il suolo pubblico delle zone auliche del centro.

 

Sono state messe decine di  multe sui parabrezza. Ma, visto che i paninari non volevano proprio andarsene, sono arrivati i carri attrezzi, scortati da un plotone di agenti di polizia municipale. A questo punto, dopo qualche ora di trattativa, i furgoni rossi hanno lasciato il “luogo del delitto” carichi di hot dogs invenduti.

Guerriglia al Cie, 5 arresti

cieQuattro antagonisti, un ragazzo e tre ragazze, hanno tentato di disturbare l’intervento delle forze dell’ordine lanciando petardi

 

Scene da guerriglia al Cie di corso Brunelleschi.

 

Sono 5 gli extracomunitari africani, tutti con precedenti penali, che si trovano nella struttura e che sono stati arrestati per avere appiccato un incendio nella sala mensa.

 

Uno di loro ha anche ostacolato i soccorsi. Quattro antagonisti, un ragazzo e tre ragazze, hanno tentato di disturbare l’intervento delle forze dell’ordine lanciando petardi oltre le mura del centro di identificazione. 

 

Al momento, dopo il fermo, si sta vagliando la loro posizione.

Slot machine, croce e delizia

La via dell’azzardo per eccellenza pare essere corso Vercelli. E  in generale il quartiere Barriera di Milano è una mini Las Vegas con vetrine scintillanti di luci colorate e fruit case che ruotano incessantemente abbagliando gli amanti del gioco

 

slot mIl recente caso di cronaca della protesta per le slot machine collocate a pochi passi dalla chiesa di corso Racconigi riporta all’onore delle cronache il tema delle macchinette mangia-soldi. Basta digitare  “slot machines”  su Google per essere subito invitati a provare il brivido del gioco in totale serenità e sicurezza, con tanto di belle signorine che accompagnano la grafica allegra e colorata dei siti che offrono ai loro utenti bonus ricchissimi. E addirittura divertimento senza soldi.  Questa è  la prospettiva che offre internet nel cercare le paroline magiche. Ma al di fuori della rete la realtà delle slot machines (la cui traduzione letterale in italiano è “macchina mangiasoldi”) è talmente radicata e capillare anche nella nostra città da poter addirittura trasformarla in una mappa. La via dell’azzardo per eccellenza pare essere corso Vercelli e in generale il quartiere Barriera di Milano è una mini Las Vegas con vetrine scintillanti di luci colorate e fruit case che ruotano incessantemente abbagliando coloro che ,purtroppo rientrano in quel vortice del gioco d’azzardo, alla stregua di un miraggio fatto di luci suoni e colori che magicamente , nei loro desideri, alla fine della sigletta introduttiva alla vincita, spruzzano fuori monetine per riempire le tasche.

 

Agli antipodi invece pare essere la zona Crocetta, dove probabilmente per motivi sociologici non sembra prender piede il vizietto delle slot e videopoker,spiegato anche dal fatto che in tale zona non sono presenti in gran numero bar e tabaccherie grandi e con tante vetrine da consentirne una posizione d’onore. Le slot machines  sono un vero e proprio sistema di gioco d’azzardo elettronico e creano dipendenze molto serie che possono colpire chiunque, senza distinzione di ceto sociale, donne, professionisti, anziani , disoccupati e ancora più impressionante, studenti delle scuole superiori. Molti dei soggetti colpiti sono anche inclini ad altri generi di dipendenze, come fumo, droghe o alcol ed è notevole la correlazione con disturbi dell’umore come depressione o ansia. Quasi la maggioranza dei patologici gioca da solo e ciò comporta una chiusura in se stessi che aumenta il vortice della discesa nella dipendenza.  È molto inquietante la distribuzione in città di queste macchinette e videopoker Emerge da un sondaggio che nove locali su dieci dotati di queste diavolerie sono a meno di cinquecento metri dagli istituti scolastici, e sono arrivate addirittura delle denunce grazie ad un tabaccaio detective che ha scoperto quaranta sale gioco illegali. Il meccanismo della diffusione di queste macchinette è spiegato dal fatto che quando un tabaccaio vuole ottenere per la sua rivendita un servizio di scommesse che può comprendere il Superenalotto e i diversi concorsi  messi a disposizione dal concessionario, è obbligato ad accettare che nel “pacchetto” venga inserito un certo numero di slot machines. Firmando dei contratti che obbligano a tenerle anche fino a nove anni – con delle penali altissime – per sbarazzarsene in anticipo: fino anche a 6 mila euro per slot.

 

Le istituzioni sono impegnate in prima fila sul contrasto alla dipendenza dal gioco. “Non Gioco! Vinco!”, è un progetto del Consiglio regionale contro il gioco d’azzardo e la prevenzione dell’usura rivolto ai ragazzi delle scuole medie del Piemonte. Da inizio anno negli istituti scolastici (quattro classi per ogni provincia), gli educatori di Libera e Acmos hanno condotto laboratori differenziati per le classi prime e seconde e separatamente per le terze medie. Attraverso video, reportage, immagini e pubblicità sono stati presentati ai ragazzi i vari tipi di gioco disponibili, riflettendo sui messaggi passati in tv e sulle pubblicità di ogni tipo (tv, cinema, riviste). Con un gioco di ruolo i ragazzi hanno potuto sperimentare situazioni, sensazioni, rischi reali del gioco ed anche le conseguenze patologiche che ne derivano. Una parte del laboratorio èstata dedicata alla dimostrazione matematica delle scarsissime possibilità di avere una vincita reale.

 

Il percorso rivolto agli allievi dell’ultimo anno delle medie è stato  inoltre dedicato all’analisi del coinvolgimento della criminalità organizzata nel gioco d’azzardo e nell’usura che ne è spesso conseguenza. Il laboratorio era  anche finalizzato alla preparazione degli elaborati per partecipare al concorso bandito dall’Osservatorio Usura del Consiglio regionale. Le Fondazioni Crt, La Scialuppa e San Matteo hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa. Riparte  anche il tour del progetto “Fate il nostro gioco”, la campagna sui rischi del gioco d’azzardo patologico promossa dalla Regione: 20 incontri rivolti agli studenti delle superiori per far comprendere le conseguenze del gioco compulsivo attraverso la matematica, antidoto logico capace di dimostrare che il banco non perde mai. Il progetto è stato avviato dalla Provincia di Torino e dallo scorso anno gli assessorati regionali all’Istruzione e alla Sanità hanno deciso di estenderlo al resto del Piemonte in sinergia con il Consiglio regionale, l’Osservatorio sul fenomeno dell’usura, l’Ufficio scolastico regionale e il personale dei SerT (Dipartimenti di patologia delle dipendenze).

 

Il format utilizzato è ancora una volta quello delle conferenze-spettacolo curate dalla società di formazione e comunicazione scientifica Taxi1729, che nel 2009 ha ideato il progetto diffondendolo a livello nazionale. Un modo divertente, leggero, ma estremamente efficace, a cui si affianca anche l’intervento di specialisti dei servizi di cura. Anche il Comune di Torino e il sindaco Piero Fassino sono in prima linea contro il gioco d’azzardo  sottoscrivendo il “Manifesto dei sindaci per la legalità” per chiedere una riduzione dell’offerta, informazione sui rischi , prevenzione, contenimento all’accesso attraverso leggi e regolamenti, nonché cure per chi ha difficoltà a rinunciare all’abbuffata dell’azzardo. Tanto si perde sempre.

 

Clelia Ventimiglia

 

 

Pony express da record

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Partito da Torino per conto di Pony Zero Emissioni, società per cui lavora, ha deciso di attraversare la costa spagnola in sella alla sua amata bici per consegnare un pacco a Marbella.1887 km in 37 giorni per una missione a dir poco da Guinnes

 

BICI MESSENGERVe li ricordate i famosi piccioni viaggiatori che hanno rappresentato con il loro volo il più affidabile mezzo di comunicazione nella storia passata, oppure i romantici messaggi nella bottiglia abbandonati al mare con la speranza che raggiungano il tanto desiderato destinatario? Il ventiseienne Valerio Giordano ha cercato con la sua iniziativa di riproporre un po’ quell’atmosfera magica e se vogliamo romantica che, al giorno d’oggi si sta sempre più perdendo con l’avvento della tecnologia e dei nuovi mezzi di comunicazione.

 

Partito da Torino per conto di Pony Zero Emissioni, società per cui lavora, ha deciso di attraversare la costa spagnola in sella alla sua amata bici per consegnare un pacco a Marbella.1887 km in 37 giorni per una missione a dir poco da Guinnes. Il Bike Messenger e la sua fidata bici Paine (da lui stesso battezzata in questo modo), sono partiti da Torino e, dopo aver attraversato il confine italiano, hanno oltrepassato la Francia meridionale e attraverso la catena dei Pirenei sono giunti in Spagna. Una volta giunto in terra spagnola Valerio ha sostato e visitato città di incredibile bellezza come Barcellona, Valencia e Granada per poi giungere finalmente, dopo poco più di un mese, la città di Marbella, destinazione della consegna.

 

L’idea di questa singolare traversata nasce dal desiderio del giovane Valerio di voler partire in solitaria per fare il giro di parte dell’Europa in bicicletta. Da qui ha preso vita l’originale iniziativa da parte dei suoi superiori, che hanno deciso di commissionargli il particolare compito di recapitare un misterioso pacco nella città spagnola. Il viaggio è stato faticoso e non senza imprevisti ma alla fine, pedalata dopo pedalata, Valerio è riuscito a portare a termine la sua missione compiendo la consegna in bicicletta più lunga della storia.

 

Ovviamente questa divertente e se vogliamo un po’ romantica avventura (molte le supposizioni che all’interno del pacco vi fosse un qualche messaggio d’amore di due amanti lontani), ha attirato l’attenzione dei media su questo nuovo servizio di consegna che da qualche anno si sta affermando nelle principali città del mondo.Nato nel 2011 dall’idea di Marco Actis e Davide Fuggetta (che prendono spunto dai già esistenti Bike Messenger), questo servizio è attivo per raccomandate, commissioni, posta e appunto pacchi, garantendo un servizio celere e con qualsiasi condizione meteo. Un ottimo servizio per chi volesse tornare un po’ indietro nel tempo e perché no, per la salvaguardia dell’ambiente.

 

Simona Pili Stella

 

Protesi difettose, Guariniello indaga

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TRIBUNALE 1 Sono già venti le persone che un po’ da ogni parte d’Italia hanno chiesto di intervenire

 

Secondo  l’accusa le protesi difettose provocherebbero metallosi, ovvero rilascerebbero ioni di metallo nel corpo.

 

Sono già venti le persone che un po’ da ogni parte d’Italia hanno chiesto di intervenire  alla procura della Repubblica di Torino.

 

Dopo aver subito interventi chirurgici di protesi all’anca sono rimaste vittime di fastidiosi disdturbi. Che cosa non è andto bene nelle operazioni?

 

Da un anno il pm Raffaele Guariniello guida un’inchiesta per commercio di prodotti nocivi per la salute e lesioni colpose, in cui sono coinvolti 5 dirigenti della società Depuy, appartenente al gruppo Johnson & Johnson.

 

(Foto: il Torinese)

A Nosiglia piace la Movida “ristretta”

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arcivescovo“Con questo provvedimento – dicono i commercianti – sono a rischio 400 posti di lavoro, visto che si perderebbero quasi 2 milioni di ore lavorative”

 

movida 2L’ordinanza contestata non e’ ancora stata siglata dal sindaco Piero Fassino e già Confesercenti  e’ sul piede di guerra. Il pomo della discordia e’ la chiusura anticipata della movida a San Salvario, Vanchiglia, quadrilatero romano e piazza Vittorio sbandierata da Palazzo Civico come soluzione (insieme con l’ormai celebre “pattuglione” interforze) ai problemi della microcrimalita’ e del sonno dei residenti. I commercianti, però, sono incazzati neri.

 

“Con questo provvedimento – dicono- sono a rischio 400 posti di lavoro, visto che si perderebbero quasi 2 milioni di ore lavorative”. Perplessi anche all’Ascom e all’Epat. Forse la stima dei danni e’ un po’ esagerata, ma di certo il sindaco dovrà fare una bella riflessione, quando tornerà da Roma, prima di firmare la delibera. In casa pd la polemica sta montando contro la “politica degli annunci” municipale che rischia di vanificare provvedenti anche utili alla città . Per una volta con Fassino il centrodestra. Schierato senza se è senza ma a favore della movida accorciata  e’ l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia che condivide l’iniziativa del Sindaco.

 

Scrive il settimanale diocesano La Voce del Popolo: “Ha avuto modo di conoscere da vicino il quartiere di San Salvario visitando la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo più volte nei mesi scorsi per incontrare i giovani impegnati nella evangelizzazione di strada, i residenti e gli esercenti e le autorità. Esprime una valutazione positiva sulla regolamentazione degli orari: Mi pare il segno di un cammino verso una soluzione condivisa, un vivere la città che tenga conto e rispetti le esigenze di tutti, sia per quanto riguarda la vita e il  diritto a un sonno tranquillo da parte dei residenti, sia per la sicurezza e l’ordine pubblico, sia per continuare a garantire spazi e occasioni di incontro per i giovani come per gli altri cittadini». 

 

«Occorre la buona volontà di tutte le componenti coinvolte nel quartiere – conclude l’Arcivescovo – per gestire insieme il fenomeno della movida tenendo presente il vero bene dei giovani che la frequentano, dei residenti e degli stessi esercenti, chiamati a collaborare insieme alle istituzioni per promuovere una accoglienza positiva, insieme al rispetto delle regole di una civile convivenza tra tutti i cittadini». 

Come e’ noto l’ordinanza prevede di fermare la movida all’una di notte dal lunedì al venerdì e alle due dal giovedì al sabato. Attendiamo che Fassino si pronunci. In ogni caso ne vedremo delle belle.

 

(Foto: il Torinese)

Murazzi (a giudizio) d’estate: richiesta per 14 indagati

La richiesta, per abuso d’ufficio, è stata ribadita dal pm Andrea Padalino, in occasione dell’apertura dell’udienza preliminare

 

murazzi xxRinvio a giudizio per le 14  persone indagate nell’inchiesta sui mancati affitti al Comune da parte dei  gestori dei locali dei Murazzi.

 

La richiesta, per abuso d’ufficio, è stata ribadita dal pm Andrea Padalino, in occasione dell’apertura dell’udienza preliminare. Coinvolti il vicedirettore generale del Comune di Torino, Giuseppe Ferrari, l’ex city manager Cesare Vaciago e l’ex assessore Alessandro Altamura.

 

Nel frattempo il Comune sta avviando l’iniziativa “Murazzi d’Estate” che prevede eventi pomeridiani e serali per i torinesi che resteranno in città durante le vacanze.

 

(Foto: il Torinese)