Dal 15 febbraio scorso, quando ha debuttato in prima nazionale, fino all’11 maggio prossimo sarà protagonista della stagione del Teatro Stabile una nuova produzione di Pinocchio, personaggio creato dalla penna di Carlo Collodi. In occasione del bicentenario della nascita dell’autore (2026) il teatro Stabile di Torino rende omaggio, con questa nuova produzione, all’autore del celebre romanzo per ragazzi. Il progetto Pinocchio avrà durata biennale, articolato in due tappe e si concluderà nel 2026.

Questo allestimento si avvale della regia di Marta Cortellazzo Wiel , che ha deciso di rappresentare la storia di Pinocchio, una storia senza tempo, come una ricerca universale di identità e apparenza, una metamorfosi capace di coinvolgere grandi e piccini, in cui leggerezza e profondità trovano un perfetto bilanciamento.
La regista si avvale di un cast di talento che comprende Paolo Carenzo, Hana Daneri, Christian di Filippo, Celeste Gugliandolo, Marcello Spinetta e Aron Tewelde. La scenografia è firmata da Fabio Carpene e i costumi sono di Giovanna Fiorentini, capaci di creare un’atmosfera suggestiva che si sposa perfettamente con le musiche di Celeste Gugliandolo e i suoni di Filippo Conti.
La regista Cortellazzo Weil ha spiegato che ha integrato i richiami alle maschere della commedia dell’arte ai linguaggi popolari, venendo così ad alternare momenti magici ad altri altrettanto poetici.
Nel mese di marzo le recite di Pinocchio al teatro Carignano, fuori abbonamento, si replicheranno martedì 4, sabato 8 e sabato 22 marzo, sempre alle ore 16.
Mara Martellotta



Alcuni di questi spazi, risalenti all’epoca romana o medievale, erano utilizzati per vari scopi, dalla difesa alla gestione del commercio. Oggi, molte di queste gallerie sono nascoste e inaccessibili, ma altre sono diventate parte integrante delle visite turistiche che permettono di scoprire una Torino sotterranea che sfugge agli occhi di chi cammina sopra di essa. Questi passaggi, che un tempo erano vitali per la vita della città, sono diventati oggi una delle curiosità più affascinanti da esplorare per chi desidera scoprire un Torino lontano dalle luci delle piazze.
Mostra – Premio Arti Visive”: “I Saloni della nuova ‘CASA ACI’ hanno rappresentato , ancora una volta, il palcoscenico di un sogno, dove ogni artista ha interpretato in pittura, scultura, poesia e fotografia il suo personale sentire e ha donato un pezzettino della sua anima”. “Le opere – prosegue la Sciarrillo – meritevoli tutte di attenzione, sia per la qualità del lavoro sia per il soggetto rappresentato, hanno riscontrato un alto gradimento da parte dei visitatori, della Direzione dell’ ‘ACI’ e dei critici che, insieme al voto del pubblico, hanno premiato le opere più gradite”.

