Cosa succede in città- Pagina 476

“L’infinita curiosità”, il successo di una mostra – viaggio nell’ universo

La mostra “L’infinita curiosità: un viaggio in compagnia di Tullio Regge”, con oltre 22.000 visitatori, si conferma un successo di pubblico e interesse e per questo motivo il Sistema Scienza Piemonte ha deciso di prorogarla fino al 2 Maggio, con il sostegno della Compagnia di San Paolo

La mostra è un viaggio ideale nell’universo, dall’immensamente grande all’estremamente piccolo, alla scoperta delle meraviglie della fisica contemporanea: dalle onde gravitazionali ai buchi neri, dalla relatività ai quanti, dalle particelle elementari ai nanosistemi. Guida d’eccezione di questo viaggio straordinario, Tullio Regge, uno dei più grandi scienziati della seconda metà del Novecento, la cui inesauribile curiosità è il fil rouge dell’intero percorso che comprende ambienti immersivi, installazioni, video, exhibit interattivi, strumenti scientifici, documenti storici (tra cui alcuni preziosi autografi einsteiniani). Inaugurata il 22 Settembre la mostra ha superato i 22.000 visitatori: un risultato positivo confermato anche dalla presenza dei giovani e dalla grande affluenza delle scuole. Quasi 5.000 gli studenti – dalla primaria alla secondaria di secondo grado – che hanno visitato la mostra, molti dei quali hanno partecipato anche ai laboratori di Xké – Il laboratorio della curiosità. Grande successo anche per tutte le attività collaterali organizzate al cinema Massimo, a Infini.to, nell’ambito dei GiovedìScienza e all’Università degli studi di Torino.

Sempre a Tullio Regge è dedicata la mostra – piccola ma unica – “Il computer di Regge: penna e pennello” che celebra la parte più onirica e creativa del genio dello scienziato. Anche questa mostra, ospitata alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti, è prorogata fino al 2 maggio. La proroga delle due mostre sarà un’occasione da non perdere, sia per i cittadini sia per i turisti che visiteranno la nostra città durante le vacanze di Pasqua e nei ponti del 25 Aprile e 1 Maggio; ma anche per le scuole, per visitare la mostra e con essa fare un viaggio a ritroso attraverso lo spazio, il tempo e la materia. A disposizione gratuita del pubblico, come già nei mesi precedenti, tutor e visite guidate.

***

L’INFINITA CURIOSITÀ: UN VIAGGIO NELL’UNIVERSO IN COMPAGNIA DI TULLIO REGGE

Accademia delle Scienze – Via Accademia delle Scienze 6, Torino

INGRESSO LIBERO. Mar – dom, 10-18. Chiuso lunedì

 

L’INFINITA CURIOSITÀ. IL COMPUTER DI TULLIO REGGE: PENNA E PENNELLO

Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti – Via Accademia Albertina 8, Torino

INGRESSO LIBERO. Lun – dom, 10-18. Chiuso mercoledì

www.infinitacuriosita.it

Un mausoleo a 33 giri. La musica e la sua grafica negli anni ’60-’80

MOSTRA AL MAUSOLEO DELLA BELA ROSIN – strada Castello di Mirafiori 148/7

Un disco al giorno. 365 copertine dei long play più significativi dove la musica diventa immagine prima di videomusic e dell’avvento del formato CD. Questo è Mausoleo a 33 giri. Un viaggio dentro la musica che ha cambiato il mondo negli ultimi 50 anni

La mostra vuole offrire “un muro” di copertine di vecchi e nuovi 33 giri esposte in pareti di cellophane. Quanto basta per garantire un effetto trasparenza che permetta di sbirciare tra il riconosciutissimo album “The dark side of the moon” (1973) degli inglesi Pink Floyd o lo psichedelico “Volunteers” degli americani Jefferson Airplaine (1972) o gli italianissimi Banco del Mutuo Soccorso nel loro mitico salvadanaio o le bollicine del Vasco Rossi nazionale. “MAUSOLEO A 33 GIRI” presenta un percorso nell’emozione del suono, un ingresso in quel baule di immagini e musiche che sono state la colonna sonora di oltre mezzo secolo di cultura giovanile e non solo. Cultura, e non subcultura, concetto oggi ormai chiarito, se ce ne fosse ancora bisogno, anche dal Nobel di cui è stato insignito Bob Dylan nello scorso 2016. L’esposizione “MAUSOLEO A 33 GIRI” è un omaggio a un tempo scomparso, quando gli album puntavano a essere capolavori unitari dalle trame ambiziose. È proprio la forma stessa del Mausoleo della Bela Rosin ad aver suggerito l’idea. Infatti la sua architettura offre l’insolita pianta circolare, come “il piatto” di un vecchio giradischi. Basta “metterci la puntina” per aprire un mondo capace di farci immergere in un mare di musica e di parole in circolo.

Quella promossa da Assemblea Teatro, è un’iniziativa che troverà senz’altro l’interesse del pubblico, e non solo tra i residenti nel quartiere di Mirafiori. Si rivolge alle famiglie e soprattutto ai giovani che in misura crescente stanno scoprendo il fascino dei vinili, quegli stessi 33 giri attraverso i quali i nostri genitori e i coetanei di tutto il mondo hanno conosciuto e apprezzato le melodie pop e i ritmi del rock. Il linguaggio universale della musica, grazie alla magia delle note e delle parole dei cantanti sprigionate dal giradischi, ha unito generazioni, amalgamandone i gusti, valicando i confini nazionali – sottolinea Francesca Leon, Assessora alla Cultura del Comune di Torino -. Portare una rassegna come questa all’interno dell’edificio monumentale costruito negli ultimi decenni del 1800 per dare degna sepoltura alla moglie morganatica di Vittorio Emanuele II, Rosa Vercellana, è un’operazione di grande interesse e valorizza un edificio importante per la storia della nostra città”.

***

Il vinile ha segnato un’epoca. La migliore musica del passato è stata pensata per essere registrata su quel supporto e, nonostante le evoluzioni del mercato, il formato dell’album sopravvive anche oggi, nell’era dell’usa e getta, di canzoni in formato digitale e compilation fai da te. E non si tratta solo di un fenomeno limitato ad alcuni irriducibili nostalgici. Ne è prova il successo di bancarelle o mercatini o il ritorno in vendita del formato 33 giri.

“Quello appena concluso è stato l’anno della rivincita del vecchio vinile. Le vendite dei dischi di catalogo, realizzati anni fa e ristampati o ancora in circolazione, hanno superato le vendite dei nuovi – afferma Renzo Sicco, Direttore Artistico di Assemblea Teatro -. Un sorpasso storico, un piccolo evento che racconta come sta cambiando il consumo della musica. Nostalgia? No, perché il pubblico della registrata, che spende per acquistarne è fatto soprattutto di giovani, la fascia d’età dai 10 ai 35 anni, un pubblico che per motivi evidenti ha avuto un rapporto solo occasionale con quello che viene comunemente definito “classic rock”. I ragazzi si avvicinano perché sanno di andare a colpo sicuro e trovare buona musica, mentre orientarsi nella gigantesca offerta odierna risulta piuttosto difficile. Vecchi e sicuri, è difficile che i dischi di catalogo deludano chi li compra. E, mentre i più adulti hanno in casa le loro collezioni, sono i giovani e i giovanissimi a riscoprire i Queen, i Deep Purple, i Rolling Stones, i Led Zeppelin, a preferire le certezza di vinili passati alla storia a proposte che tra quattro o cinque mesi saranno già dimenticate”.

La mostra MAUSOLEO A 33 GIRI è realizzata grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo, in collaborazione con la Città di Torino e le Biblioteche Civiche Torinesi. È inoltre inserita nel calendario ufficiale degli eventi 2018, promosso dalla Città di Torino

I diritti umani in Iran: cena solidale e dibattito per la festa di Nawruz

L’associazione Iran Democratico e International Help promuovono in collaborazione con Amnesty International un dibattito sulla gravissima situazione dei diritti umani in Iran. L’iniziativa viene realizzata in occasione della festa di Nawruz (capodanno iraniano) ed ha lo scopo di smuovere l’opinione pubblica e le autorità istituzionali, di fronte ai rischi che il regime iraniano rappresenta non solo per il proprio popolo ma per tutta l’area medio orientale e mediterranea. Repressione feroce all’interno ed aggressività ed espansionismo armato all’esterno, rappresentano un mix micidiale per la convivenza pacifica dei popoli, la democrazia e i diritti umani nel loro significato più ampio.

Sono stati invitati ad intervenire sul tema:

Erica Bastasin – Amnesty International

Younis Tawfik – Presidente del Centro Dar Al Hikma

Yooseph Lesani – Associazione Iran Democratico

Gianni Sartorio – International Help

Giampiero Leo – Vice Presidente Comitato diritti umani della Regione Piemonte

L’incontro si terrà mercoledì 21 marzo, alle 20,  presso il Ristorante Al Andalus del Centro Culturale italo arabo Dar Al Hikma Via Fiochetto, 15 e consisterà in una cena di solidarietà (costo 25 euro)  con cucina iraniana tipica a cui farà seguito il dibattito.

XIV Settimana di azione contro il razzismo, “Tutte le terre della città”

Anch’io so fare, posso fare qualcosa per gli altri, per la città e per me stesso! Ma cosa potrei fare da solo? Ho bisogno degli altri, di quelli che sono come me, che hanno la mia provenienza e la mia storia e anche di quelli differenti da me”. E’ il messaggio che giovani, italiani e stranieri di prima e seconda generazione, propongono ai coetanei, al mondo associativo e alle istituzioni in “Tutte le terre della città. Giovani, intercultura, partecipazione” in scena per tre serate,  dopo il 17-18 anche il 20 marzo alle ore 21, presso l’Open Incet di Torino.La piéce teatrale è il risultato del laboratorio avviato da Claudio Montagna, regista e animatore teatrale, con ventuno ragazzi e ragazze di: Cina, Marocco, Perù, Romania, Italia impegnati in realtà associative e che hanno colto l’invito a mettersi in gioco per diventare più protagonisti della loro vita e della loro città. 

Il laboratorio è una delle attività del progetto FAMI MULTIAZIONE – Progetto “InterAzioni in Piemonte” – Azione 4 “AssociAzione”promosso dalla Regione Piemonte, in partenariato con l’Associazione Gruppo Abele per il territorio della città di Torino, per migliorare la partecipazione attiva di giovani immigrati e di seconda generazione ai processi di inclusione sociale e pianificazione delle politiche di integrazione nella Città. Nasce dall’esperienza triennale de “Le terre attraverso il mare” del progetto NOMIS sostenuto dalla Compagnia di San Paolo.

«La pièce “Tutte le terre della città” racconta di giovani soli e della scoperta, attraverso una nuova capacità di entrare in relazione, di un senso, un noi da condividere e che dà speranza – spiega Claudio Montagna – Un modo, anche, per avvicinarsi alle istituzioni vissute come distanti e insensibili». Per Adnan, Alexandra, Andrea, Andreea, Elena, Elisa, Federico, Giulia, Giuliana, Ghoufran, Irina, Jonathan, Majda, Marian, Mariasole, Marta, Martina, Rosa, Yosra, Zelin, Zakaria l’attività del laboratorio è stata una vera e propria pratica di Intercultura: «perché ci ha permesso di conoscerci, di scambiarci le nostre idee su noi stessi, sulla città in cui viviamo, sul futuro».

Per Monica Cerutti Assessora regionale alle Politiche giovanili, Pari opportunità, Diritti civili, Immigrazione: «La costruzione di politiche di inclusione deve vedere i ragazzi e le ragazze di seconda e terza generazione protagonisti. È compito delle istituzioni accompagnarli in un percorso che permetta loro di mantenere un equilibrio, talvolta complesso, tra l’appartenenza alla comunità italiana in cui vivono e il mantenimento delle proprio radici».

Il  progetto, insieme al laboratorio teatrale per i più giovani, ha avviato con le associazioni torinesi di persone immigrate workshop mirati ad approfondire i bisogni formativi e informativi ma, anche, le relazioni con le istituzioni, con le diverse realtà del territorio, tra di loro.  Da aprile la seconda fase del progetto proporrà nuovi incontri ed eventi in cui le associazioni di persone immigrate e i/le giovani stranieri/e di prima e seconda generazione della città, saranno coinvolte in attività di co-progettazione e di azione sociale e culturale per elaborare, pianificare e realizzare i propri progetti, anche con l’accompagnamento di interventi specialistici.

La serata del 20 marzo è inserita nel programma della XIV Settimana di azione contro il razzismo. Informazioni sul sito www.piemontecontrolediscriminazioni.it 

La partecipazione  è libera ma è richiesta la prenotazione scrivendo a: genitoriefigli@gruppoabele.org oppure dalla pagina: http://www.gruppoabele.org/event/in-scena-tutte-le-terre-della-citta/

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni
.
Contro la ZTL prolungata – Gli ex terroristi in TV – Cavour chi? –  Ingroia e  gli hotel di lusso
***
Contro la ZTL prolungata
Lunedì 19 marzo alle ore 18 i cittadini democratici di Torino hanno il dovere di trovarsi sotto Palazzo Civico in via Milano 1 per protestare contro l’imposizione della ZTL fino alle ore 19,30. Ho illustrato i motivi in questo articolo che vi invito a leggere: http://www.iltorinese.it/democrazia-e-ztl-contestare-civilmente-lobbligo-di-velocipede-e-lecito/ . Voglio richiamare il dovere di protestare perché la consultazione su un tema che riguarda tutta la città, verrà trattato in una saletta di poche decine di posti, impedendo di fatto una consultazione democratica. Si tratta di una presa in giro contro cui tutti coloro che sentono il valore della democrazia, debbono sentirsi mobilitati. Altrimenti prevarrà la demagogia che non tiene conto dei legittimi interessi della città.
***
Gli ex terroristi in TV
La 7 ha realizzato, in occasione del quarantesimo del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione selvaggia degli uomini della sua scorta,una trasmissione in cui a fare da protagonisti sono stati gli ex terroristi attori di quella strage e della prigionia del politico democristiano. Essi hanno parlato con totale  freddezza,dimostrando non solo di non essersi in qualche modo  pentiti di quelle scelte sciagurate,ma dimostrando spavalderia. Tanto per salvare la faccia, nella trasmissione hanno fatto parlare qualche giornalista che non ha voluto o saputo opporre obiezioni serie nei confronti di dichiarazioni aberranti esaltanti le imprese delle BR. Esiste un’associazione Vittime del terrorismo che non è stata sentita. Solo il Capo della Polizia Franco Gabrielli ha protestato. Dalla palude politica solo silenzio,neppure un timido imbarazzo. Questi terroristi,condannati all’ergastolo, hanno avuto una ribalta privilegiata. E il conduttore non ha avuto neppure il buon senso di sottolineare che essi sono in libera circolazione,pur condannati all’ergastolo.
***
Cavour chi?
Si è tenuta, organizzata dal gen. Franco Cravarezza, una bella manifestazione a Torino per il 157° anniversario dell’Unità Nazionale proclamata il 17 marzo 1861,in piazza Carlina sotto il monumento al Conte di Cavour che di quella unità fu il maggiore realizzatore. Nel corso del suo intervento il Sindaco di Torino Chiara Appendino ha letto un discorso in cui ha ignorato totalmente Cavour. Ha citato una frase di Mazzini, ha nominato Gioberti e Cattaneo, ma su Cavour neppure una parola. Su Facebook si è aperto un vivace dibattito su questa dimenticanza davvero imperdonabile, in cui si è parlato di ignoranza da parte del Sindaco. Io non mi spingo a tanto, ma certo appare incredibile l’oblìo riservato al Gran Conte proprio sotto il suo monumento.
***
Ingroia e  gli hotel di lusso
L’ex giudice Antonio Ingroia che ha tentato due volte la carriera politica registrando due colossali insuccessi, noto soprattutto per la persecuzione giudiziaria contro Bruno Contrada, è stato accusato di peculato. Gli sono stati sequestrati dalla finanza  150mila euro. Stando ai giornali, Ingroia come amministratore unico della Società “Sicilia e  servizi” si sarebbe autoliquidato compensi e indennità ingenti che non gli spettavano: hotel di lusso, cene e premi. Bisogna guardarsi dai moralizzatori di mestiere. Lo hanno capito anche gli elettori.
***
Lettere      scrivere a quaglieni@gmail.com
.
Un mondo a parte
Martedì 20 marzo al Polo del ‘900 di Torino verrà presentato Un mondo a parte di Gustaw Herling. Finalmente si parlerà di uno scrittore  che visse la tragedia dei gulag .
                                                                  Umberto Ruti
.
Di Gustaw Herling,marito di Lidia Croce, fui amico e ne frequentai la  casa a Napoli. Con il libro Un mondo a parte egli fu il primo a denunciare i gulag sovietici. Un libro coraggioso che portò addirittura il quotidiano “Paese Sera” a chiedere che il polacco  Herling  venisse cacciato dall’Italia. Herling aveva combattuto per la liberazione dell’Italia a Monte Cassino. L’editore Laterza, che ebbe l’iniziale  notorietà perché venne scelto da Benedetto Croce per la pubblicazione  delle sue opere, pubblicò Un mondo a parte senza di fatto distribuirlo. Rimase un libro clandestino, malgrado la prefazione di Bertrand Russell. Laterza si sentì obbligato a stamparlo per dovere famigliare verso il genero di Croce. Adesso Mondadori pubblica il libro negli Oscar. Un riconoscimento importante ad uno dei maggiori scrittori novecenteschi. Neppure dopo il crollo del Muro di Berlino lo scrittore ebbe in Italia il riconoscimento che gli sarebbe toccato. Nella sua Polonia da anni viene studiato a scuola.
.
Senza prenotazione da oltre 50 anni
Ho visto che non scrive più di ristoranti torinesi come in passato. Cosa pensa del ristorante toscano “Da Mauro” in via Maria Vittoria ? Io ci vado da tanti anni e mi trovo benissimo.
                                           Lucio  Orfelli
.
Non ho più scritto perché  argomenti più seri mi hanno impedito di occuparmi di cose più leggere(e piacevoli) Ritornerò sul tema nelle prossime rubriche. Concordo sul ristorante toscano “Da Mauro” che vive da oltre cinquant’anni. Ha una caratteristica: non accettano prenotazioni. Mauro era un personaggio straordinario, il vero oste toscano, malgrado il suo tifo per la Juventus. Boniperti andava spesso a cenare in via Maria Vittoria do ve esiste un tavolo riservato alla Juve e dove continuano ad andare tanti sportivi. E’ un cibo genuino, producono un Montecarlo bianco e rosso di prim’ordine. Il menu è ricchissimo e il servizio molto veloce. I prezzi sono onesti. L’atmosfera cordiale, ma non chiassosa. Una sorta di “altera domus” per tanti torinesi. Un’istituzione che resiste nel tempo, mentre tanti ristoranti toscani sono stati comprati dai cinesi e sono letteralmente scomparsi.

Riapre la Camera dei Deputati dell’antico Parlamento Subalpino

Anche quest’anno in occasione della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” sabato 17 e domenica 18 marzo dalle ore 10 alle ore 19 il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano riaprirà alla visita del pubblico la Camera dei deputati del Parlamento Subalpino. Un evento eccezionale per permettere ai visitatori di vivere l’emozione unica di entrare nel cuore della storia d’Italia, la nostra Storia, e cogliere le radici delle dinamiche che regolano la nostra identità di oggi. L’appuntamento di quest’anno si arricchisce di due importanti iniziative. Per i due giorni di apertura della Camera, i visitatori potranno infatti sperimentare anche una visita virtuale dell’Aula del Parlamento Subalpino attraverso l’utilizzo di occhiali VR. Si tratta di un progetto di TIM, nell’ambito delle attività di sperimentazione della rete 5G, che permette di applicare la capacità della virtual reality alla comunicazione in tempo reale fra persone in modalità totalmente immersiva. Inoltre sabato 17 marzo alle ore 16, nell’ambito del progetto “Il Cavour nei luoghi di Cavour”, il coro e l’orchestra di fiati degli allievi del Liceo Musicale Cavour di Torino eseguiranno la versione integrale de Il Canto degli Italiani in omaggio al riconoscimento appena avvenuto dell’inno di Mameli quale inno nazionale. L’esecuzione avverrà nell’Aula della Camera del Parlamento Italiano, un altro dei luoghi estremamente significativi che fanno parte del percorso del Museo Nazionale del Risorgimento.

Sono aperte le iscrizioni al Biennio 2018-2020 della Scuola Holden

«Mi proietterò in diversi futuri simultaneamente

[…] con un lieve tremolio della mano;

mi imbarcherò in un percorso dall’ironia alla sincerità

nella metropoli che sprofonda,

come un aspirante Whitman della vulnerabile rete.»

Ben Lerner, Nel mondo a venire

 

 

Il 15 marzo 2018 è cominciato lo Scouting della Scuola Holden: in altre parole, sono iniziate le selezioni per il Biennio in Storytelling & Performing Arts 2018-2020.

L’Application Form per iscriversi al test d’ammissione sarà online su scuolaholden.it fino al 30 settembre. Si potrà scegliere se fare la prova a Torino, alla Scuola Holden, oppure nelle altre città italiane in cui verranno organizzati i test. Le prime prove saranno a Torino il 20 aprile, le altre date verranno comunicate man mano sul sito della Scuola.

 

Qui, nel mondo a venire è il claim della campagna iscrizioni, esplicito riferimento al libro di Ben Lerner, autore che lo scorso maggio era stato ospite della Scuola durante il Salone internazionale del libro. Quello che viene descritto nel romanzo di Lerner, infatti, è paragonabile a ciò che succede all’inizio di ogni anno scolastico alla Holden: si è di fronte a un presente “vivo di molteplici futuri”, quello degli studenti che si iscrivono al Biennio affacciandosi a un cambiamento in cui potranno sperimentare la stessa sensazione provata dal protagonista del libro – la sensazione che la realtà, intorno a loro, si stia riorganizzando per creare un mondo in cui tutto sarà come prima, ma leggermente diverso. È ciò che accade quando si ha la possibilità di accogliere l’indeterminatezza di ciò che è ancora di là da venire, ma che allo stesso tempo è già qui, nel presente.

 

Quest’anno gli studenti che si cimentano nei test sperimenteranno, di fatto, quel che significa studiare per due anni alla Holden: i test veri e propri saranno la mattina, il resto della giornata si rimane a Scuola per i colloqui con la Didattica e nel frattempo si seguono due lezioni, ci si conosce, si esplorano aule e corridoi, si fa amicizia con quelli che (si spera) saranno i futuri compagni di classe.

 

I posti disponibili sono 170, per studenti dai 18 ai 30 anni italiani e stranieri, e i percorsi di studio tra cui scegliere (i College) sono sette:

 

  • BRAND NEW Capitale Umano e Narrazione d’Impresa
  • CINEMA Sceneggiatura, Regia & Produzione

 

  • DIGITAL Crossmedia & Interactive Storytelling
  • REPORTING Giornalismo, New Media & Real World
  • SCRIVERE Racconto, Romanzo & Tutto il resto
  • SERIALITÀ & TV Format & Narrazioni infinite
  • STORYTELLING Writing, Filmmaking & Everything in Between  L’Application Form è online su scuolaholden.it dal 15 marzo al 30 settembre 2018.  
  •  
  • Tutte le informazioni sullo Scouting si possono avere scrivendo a scouting2018@scuolaholden.it
  • L’immagine guida della campagna Scouting è stata disegnata da Manuele Fior, autore di graphic novel che hanno vinto importanti premi internazionali come Cinquemila chilometri al secondo, La signorina Else, L’intervista, Rosso oltremare e Les gens le dimanche. Le sue illustrazioni sono state pubblicate, tra gli altri, da The New Yorker, Le Monde, Vanity Fair, Feltrinelli, Einaudi, La Repubblica, Internazionale, Il Manifesto e Rolling Stone Magazine.

A TORINO LA CAMPAGNA NAZIONALE “CHE NOME DAI ALLE TUE CISTI?”

VISITE PER CHI SOFFRE DI CISTI, NODULI E LESIONI DOLOROSE NELLA ZONA INGUINALE O ASCELLARE

 

Venerdì 16 Marzo a Torino la nuova tappa della Campagna nazionale informativa e di sensibilizzazione sull’idrosadenite suppurativa (HS), denominata “Che nome dai alle tue cisti?”, che prevede visite dermatologiche gratuite su prenotazione. “Che nome dai alle tue cisti?” vede coinvolte 30 strutture ospedaliere ed universitarie su tutto il territorio nazionale in cui gli specialisti dermatologi saranno a disposizione per aiutare chi soffre di HS ad iniziare un percorso di cura presso i centri ospedaliero-universitari che hanno un ambulatorio dedicato ad una patologia ancora oggi misconosciuta e di difficile diagnosi. L’HS infatti si manifesta con la formazione di cisti, noduli, ascessi  e lesioni dolorose nelle aree inguinale, ascellare, perianale, dei glutei e sotto il seno e, meno frequentemente, sul cuoio capelluto, collo, schiena, viso e addome. Il quadro clinico non è sempre facile da riconoscere e può simulare delle comuni “cisti sebacee”o essere scambiata per altre patologie (acne, follicoliti). L’idrosadenite suppurativa è una patologia misconosciuta, molto dolorosa e difficile da diagnosticare. Proprio la difficoltà di diagnosi causa a volte il peggioramento dei pazienti. Venerdì 16 Marzo dalle 8.30 alle 15,00 presso la Clinica Dermatologica dell’Ospedale San Lazzaro della Città della Salute di Torino diretta dalla Professoressa Maria Teresa Fierro, chi soffre di HS potrà usufruire di una visita gratuita, previa prenotazione. Per prenotare telefonare al numero 392 8077216 dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 17,00. Presso la SC Dermatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino è attivo da circa due anni un ambulatorio dedicato, allo scopo di accogliere e gestire i pazienti con un quadro di sospetta HS provenienti dalla Regione. La fase diagnostica prevede una valutazione clinico-anamnestica ed un accertamento radiologico. “La recente istituzione di un ambulatorio dedicato a questa patologia rara presso la Clinica Dermatologica ha consentito la presa in carico di circa 50 pazienti, molti dei quali sono attualmente in terapia con i nuovi farmaci biologici con risposte estremamente soddisfacenti. Inoltre l’approccio multidisciplinare e l’utilizzo dell’ecografia non solo a scopo diagnostico ma anche per il monitoraggio delle risposte terapeutiche rappresenta un valore aggiunto nella gestione di questa patologia” – dichiara la Professoressa Maria Teresa Fierro, Direttore della S.C. Dermatologia.

“Che nome dai alle tue cisti?” è Patrocinata da Inversa Onlus, l’associazione italiana per i pazienti affetti di idrosadenite suppurativa (HS) nata per sopperire alle necessità e difficoltà dei malati legate alla gestione di una patologia cronica invalidante. L’associazione, fondata nel 2010 da Giusi Pintori, sostiene proattivamente ogni singolo malato, fornendo informazioni e sostegno, con l’obiettivo di aiutare le persone a vivere meglio. Per ulteriori informazioni: www.chenomedaialletuecisti.it

 

***

L’HS (idrosadenite suppurativa), conosciuta anche come malattia di Verneuil, è una malattia cronica non contagiosa e molto dolorosa che colpisce circa l’1% della popolazione mondiale.

La patologia si manifesta con la formazione di cisti e lesioni dolorose nelle aree inguinale, ascellare, perianale, dei glutei e sotto il seno e, meno frequentemente, sul cuoio capelluto, collo, schiena, viso e addome. Le lesioni sono recidivanti e sono costituite da noduli infiammati, raccolte ascessuali, e tragitti fistolosi che esitano in cicatrici permanenti. L’HS, oltre ad essere molto dolorosa e invalidante nei movimenti, causa un grave e negativo impatto psicologico in chi ne soffre perché costituisce un grave handicap nella vita lavorativa, sociale e sessuale di chi ne soffre. Le cause dell’HS non sono ancora note ma la malattia provoca l’ostruzione dei follicoli piliferi con conseguente diffusione dell’infiammazione alle ghiandole “apocrine” presenti nelle pieghe cutanee. Spesso infatti, nella fase iniziale della malattia, le lesioni vengono considerate come peli incarniti. Pur potendosi manifestare a qualsiasi età l’HS si sviluppa normalmente negli adulti con esordio intorno ai 20 anni di età e la possibilità di sviluppare la patologia è maggiorie per le donne rispetto agli uomini. Alcuni studi hanno dimostrato una componente ereditaria: circa un terzo delle persone affette da idrosadenite suppurativa ha membri familiari con la stessa diagnosi. E’ inoltre dimostrata la correlazione tra HS e obesità e abitudine al fumo. Benchè l’interessamento cutaneo sia predominante, l’HS è una malattia infiammatoria che può associarsi ad altre patologie generali in cui c’è un’alterazione del sistema immunitario quali: artrite, psoriasi, morbo di Crohn, acne in forma grave, depressione, disfunzioni metaboliche. L’HS può colpire in modo differente in forma lieve o in forma grave. In forma lieve si presenta con piccoli noduli o foruncoli mentre nei casi più gravi si possono creare delle fistoli ascessualizzate con secrezione di pus e altro materiale organico maleodorante che rende davvero invalidante la qualità di vita dei pazienti.

 

 

Non oltre i 70km/h. Ritorna attivo l’autovelox di corso Regina

Dopo due anni di mancate sanzioni, il Comune di Torino tornerà ad incassare castigando chi si spinge “oltre il limite”.

Con un comunicato stampa ufficiale, la giunta Appendino ha annunciato la definitiva riattivazione dell’autovelox di corso Regina Margherita. Dopo un lungo tira e molla durato molti mesi, il comune ha deciso che da domani, giovedì 15 marzo, lo strumento ritornerà ad essere in funzione. La telecamera elettronica, installata anni fa per individuare e di conseguenza sanzionare chi superasse i 70 chilometri orari all’entrata e all’uscita da Torino, era stato disattivato a marzo 2016 per probabili costi di manutenzione troppo elevati. La riattivazione dell’autovelox è stata possibile grazie all’assessorato dei trasporti -guidato da Maria Lapietra– che l’anno scorso, ha stanziato circa 200mila euro per il suo adeguamento. La decisione sembra essere arrivata dopo che dalle ultime stime di bilancio, era emerso un potenziale ammanco di circa 1milione di euro per le tasche del Comune, dato da mancate sanzioni degli ultimi 24mesi per tutti quegli automobilisti indisciplinati e dal piede pesante. Da domani quindi, dopo la prima fase di collaudo e gli ultimi permessi burocratici, i torinesi che si metteranno alla guida dovranno prestare molta più attenzione al contachilometri.

Simona Pili Stella

“Io non ho paura” psicologi e scrittori alla Cavallerizza reale

/

ll Festival di psicologia 2018, giunto alla sua quarta edizione, in programma a Torino da venerdì 6 a domenica 8 aprile prossimi alla Cavallerizza Reale, è stato anticipato dalla Lectio magistralis tenuta alle Ogr martedì 13 marzo scorso, da Massimo Recalcati, dal titolo “L’arte e il terrificante”. Lo studioso, uno degli psicoanalisti italiani più noti, direttore scientifico della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia IRPA e direttore scintifico del Festival, ha compiuto un excursus sul rapporto tra il terrificante e l’arte, il luogo che ” disturba” il rapporto che l’uomo ha con la realtà e che lo sveglia dal sonno della realtà medesima. La sua lectio ha spaziato dall’analisi dei tagli di Lucio Fontana a quella dei sacchi di Alberto Burri. Nel primo caso l’artista fa della ferita il quadro e, a differenza dell’arte classica, non si sforza di scongiurare la morte. Massimo Recalcati ha anche citato Alberto Burri al cospetto della “ferita che ci scuote”, di fronte alle rovine di Gibellina, dopo il terremoto del Belice, di cui ricorre quest’anno il cinquantenario. In quell’occasione Recalcati ha ricordato le parole pronunciate da Burri, che affermò “Mi misi a piangere ed ebbi l’idea”, quell’idea che lo portò alla creazione del cretto di Gibellina. Il Festival di psicologia si presenta come un appuntamento interdisciplinare, a vocazione internazionale, che richiamerà alla Cavallerizza per tre giornate psicologi, psicoanalisti, scrittori e filosofi italiani e stranieri, che si confronteranno sul tema “Io non ho paura”. “Il nostro tempo – spiega Massimo Recalcati – vive uno stato di angoscia di fronte al carattere anarchico ed imprevedibile della violenza terroristica”. Durante il festival ci si interroghera’ sulle sue origini, sulle ideologie ed i fantasmi che nutrono lo spirito del terrorismo e su come si possa vivere senza rinunciare alla vita in questo clima di insicurezza. Esistono forse modi per pensare individualmente e collettivamente una prevenzione possibile della violenza? Questa quarta edizione, dopo le precedenti sui temi della felicità, della fiducia e delle storie, rappresenta un’ulteriore discesa nell’animo umano, con l’ambizione di portare la psicologia e gli psicologi sempre più vicino alla vita delle persone. “Con questa edizione – ha spiegato il presidente dell’ Ordine degli psicologi del Piemonte, Alessandro Lombardo – ci immergiamo in una tra le più oscure emozioni dell’animo umano, la paura. Sempre con l’obiettivo di trovare una strada che ci permetta di affrontare quelle che la vita può metterci di fronte”. Tra gli appuntamenti del Festival il dialogo introduttivo, in programma venerdì 6 aprile prossimo, con il fondatore della comunità monastica di Bose, Ezio Bianchi, e con l’Imam di Firenze Izzedin Elzir, oggi al secondo mandat come Presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche Italiane. Il tema dell’ incontro sarà “Religioni e violenza”. Lo psichiatra e psicoanalista Maurizio Balsamo sabato 7 aprile su confrontera’ con lo scrittore Maurizio Belpoliti sul tema della mente del terrorista. Altri temi che verranno affrontati saranno quelli dell’ eredità della violenza e del terrore, il concetto di confine ed il trauma del perdono. Il festival sarà anche l’occasione per proporre, sabato 7 aprile, un’originale versione dell’ Edipo Re di Sofocle, a cura della Compagnia Archivio Zeta, introdotta dall’esperto del mondo antico Franco Condello.

 

Mara Martellotta