Il percorso di visita dei Musei Reali si arricchisce di una nuova opera di grande valore: l’armatura seicentesca appartenuta ad Alessio Maurizio dei conti di San Martino di Parella. L’armatura Parella torna ad essere esposta dopo lungo tempo: custodita nei depositi per esigenze di restauro e per la mancanza di un’adeguata struttura di sostegno, è stata recentemente prestata al museo di Palazzo Mazzetti di Asti in occasione della mostra Nella città d’Asti in Piemonte. Arte e cultura in epoca moderna. Per l’esposizione astigiana è stato progettato un apposito supporto che ha dovuto tenere conto oltre che di una fedele lettura anche dei caratteri dell’allestimento museografico della Galleria Beaumont: a differenza delle altre armature presentate nell’Armeria Reale, la Parella è infatti sprovvista del petto e della schiena. L’armatura Parella viene definita “da corazza”, cioè da cavaliere pesante. Realizzata in ferro brunito parzialmente dorato, fu probabilmente eseguita da un artista francese intorno al terzo decennio del Seicento. Il fatto sorprende, se si pensa che per quanto riguarda le armature in questo periodo storico si guardava soprattutto a Milano, sede di eccelse manifatture, e alla Spagna. Tra gli elementi di cui è composta spiccano l’elmo, dalla particolare forma, con coppo ripartito in riquadri e diviso in due da un’alta cresta e i lunghi fiancali, articolati per lame sagomate, che presuppongono l’utilizzo di stivali anziché di gambiere. Tutta l’armatura è ricoperta da una ricca decorazione all’acquaforte nella quale ricorre l’impresa dei cinque dardi, legati da nastro col motto Sans Despartir (ovvero, “senza nulla dividere”) e il monogramma AMSP, che permette di identificare il suo originario proprietario, Alessio Maurizio di Parella. Nato a Torino alla fine del XVI secolo, Alessio Maurizio ricoprì importanti incarichi per i duchi di Savoia: nel 1636 fu comandante di una compagnia di corazze e poi di un reggimento di cavalleria per Vittorio Amedeo I; nello stesso anno venne insignito dell’Ordine dell’Annunziata e nel 1649 fu nominato ambasciatore in Francia. Insieme all’armatura, si presentano i nuovi apparati didascalici delle armature a piedi e a cavallo allestite in Galleria Beaumont, con supporti progettati per l’occasione che assicurano al visitatore una migliore fruizione delle opere del Museo.
Giovedì 5 aprile, alle 10, al Sacrario del Martinetto di Torino – nella IV Circoscrizione, in corso Svizzera angolo corso Appio Claudio – il vice Presidente Nino Boeti presenzierà alla cerimonia di commemorazione del 74° anniversario del sacrificio dei Componenti il Primo Comitato Militare Regionale del CLN Piemontese
Il sacrario del Martinetto è uno dei luoghi simbolo della memoria della Resistenza cittadina: qui saranno ricordati gli otto membri del primo comitato militare regionale piemontese del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale). Nei giorni 2 e 3 aprile 1944, il Tribunale speciale per la difesa dello Stato processò e condannò a morte i membri del Comando militare regionale piemontese (CMRP),
catturati il 31 marzo durante una riunione clandestina nella sacrestia della chiesa di San Giovanni, a Torino. Il 5 aprile Franco Balbis, Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Paolo Braccini, Errico Giachino, Eusebio Giambone, Massimo Montano e Giuseppe Perotti vennero portati al poligono di tiro del Martinetto e fucilati da un plotone di militi fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana. Il Comando militare era stato costituito clandestinamente a Torino nell’ottobre del 1943, come organo del Comitato di Liberazione Nazionale, con il compito di coordinare le azioni delle bande partigiane già esistenti. Al Martinetto furono uccisi un gran numero di antifascisti e resistenti nei venti mesi che trascorsero tra l’8 settembre 1943 e la Liberazione dell’ aprile 1945.
Il Grand Tour è una nuova iniziativa rivolta alla città di Torino, promossa dal Salone internazionale del Libro in collaborazione con le librerie indipendenti – che si sono recentemente consorziate in COLTI; le Biblioteche civiche torinesi e lo SBAM (Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana di Torino)

Il Grand Tour prevede incontri in 11 librerie e biblioteche torinesi (incluso un appuntamento a Moncalieri).
Questi 11 incontri sono le tappe di un viaggio durante il quale si illustreranno i temi più importantidella 31^ edizione del Salone; ci sarà l’occasione per rivelare alcune anticipazioni e verranno distribuite delle cartoline realizzate ad hoc che consentiranno di avere uno sconto di 2€ sul biglietto di ingresso. Ad animare ogni evento saranno il Direttore Nicola Lagioia e il Vicedirettore Marco Pautasso, di volta in volta accompagnati da ospiti a sorpresa.
Dopo tanti progetti condivisi – tra i quali “Portici di carta”; “Salone OFF”; “Salone OFF 365”; “Torino che legge”; “Regalibri” – il Grand Tour costituisce la naturale evoluzione delle collaborazioni e dei rapporti intessuti in questi anni con partner storici del Salone. L’iniziativa ha l’obiettivo di alimentare la coalizione virtuosa che si è costruita in questi anni a Torino tra i tanti soggetti che operano e lavorano nell’ambito della promozione del libro e della lettura.
Il Salone ha sentito e sente forte la vicinanza dei torinesi in ogni momento della sua storia: questa iniziativa vuole offrire l’occasione per restituire l’affetto e la passione del pubblico, che sono stati i veri motori del successo della passata edizione.
Il primo incontro si terrà alla Biblioteca Italo Calvino – Lungo Dora Agrigento 94 – mercoledì 4 aprile, alle ore 18:30. Ospite della serata sarà Giuseppe Culicchia. Verrà lanciata, inoltre, la nuova edizione di “Regalibri”, l’iniziativa che si impegna a raccogliere volumi per le biblioteche scolastiche della Circoscrizione 7, e si anticiperanno anche i temi dell’imminente edizione di “Torino che legge”.
Il calendario degli incontri:
Mercoledì 4 aprile – ore 18.30 – Biblioteca Italo Calvino, Lungo Dora Agrigento 94
Giovedì 5 aprile – ore 18.30 – Luna’s Torta, via Belfiore 50
Martedì 10 aprile – ore 18.30 – Libreria Belgravia, via Vicoforte 14/d
Giovedì 12 aprile – ore 18.30 – Libreria Gulliver, via Boston 30b
Lunedì 16 aprile – ore 18.30 – Libreria Comunardi, via Bogino, 2
Martedì 17 aprile – ore 18 – Libreria La Gang del Pensiero, Corso Telesio 99
Mercoledì 18 aprile – ore 18.30 – Libreria La Montagna, via Sacchi, 28 bis
Lunedì 23 aprile – ore 18.30 – La Casa delle Note c/o Bagni Pubblici, via Agliè 9
Giovedì 26 aprile – ore 18.30 – Biblioteca Civica A. Arduino, via Cavour 31, Moncalieri
Venerdì 27 aprile – ore 18.30 – Libreria Angolo Manzoni, via Cernaia 36/d
Venerdì 4 maggio – ore 18.30 – L’ibrida bottega, via Felice Romani 0/a
(foto: il Torinese)
CinemAutismo, la prima rassegna cinematografica italiana dedicata all’autismo e alla sindrome di Asperger, compie 10 anni e festeggia con un’edizione speciale, ad ingresso gratuito, che si presenta con un ricco calendario di 6 serate di cinema, dal 2 al 7
aprile, e 12 proiezioni di film da tutto il mondo tornando, anche quest’anno, a colorare di blu, colore simbolo dell’autismo, la città di Torino. Per la ricorrenza dei dieci anni, il programma di cinemautismo, curato da Marco Mastino e Ginevra Tomei e organizzato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema, vedrà affiancati a nuovi lungometraggi e anteprime nazionali, anche alcuni dei film più apprezzati delle passate edizioni che saranno presentati al pubblico affezionato e ai curiosi al Cinema Massimo, al Cinema Lux, al Cinema Greenwich Village e al Cinema Classico. Ingresso libero.
Leggi il programma di CinemAutismo 2018
NELL’AMBITO DELLA MOSTRA “PERFUMUM. I PROFUMI DELLA STORIA”, INCONTRI IL 7 E 8 APRILE PROSSIMI
Prosegue la rassegna di incontri sulla cultura dell’olfatto, organizzata dall’Associazione culturale Per Fumum, nell’ambito della mostra “Perfumum. I Profumi della Storia” (Palazzo Madama, fino al 21 maggio 2018). Dopo il grande successo degli appuntamenti di febbraio con ospiti di fama internazionale, è alle porte un nuovo weekend ricco di eventi.
Sabato 7 aprile Ore 11 – Palazzo Madama Torino (Piazza Castello, Torino)
L’Associazione culturale Per Fumum, nella persona di Roberta Conzato, presenta la Conferenza-spettacolo “Fiori, profumi e giardini nell’Antico Egitto”, un viaggio nel mondo degli odori per gli antichi egizi. Nel corso della conferenza verrà presentata una riproduzione del Kyphi ad opera di Luca Maffei, Atelier Fragranze Milano.
Interverranno:
Donatella Avanzo, egittologa
Silvana Cincotti, egittologa
Katia Zunino, arpa e percussioni
Piero Leonardi, voce narrante
Roberta Conzato, Presidente Associazione Per Fumum
Ore 15 – Palazzo Madama Torino (Piazza Castello, Torino)
L’Associazione culturale Per Fumum, nella persona di Roberta Conzato, presenta la conferenza “Casamorati, una storia tutta italiana: viaggio sensoriale nell’epoca delle acque profumate e delle loro materie prime”
Interverrà:
Sergio Momo, Fondatore e Direttore creativo di Xerjoff
Domenica 8 aprile Ore 11 – Palazzo Madama Torino (Piazza Castello, Torino)
Conferenza “Comunicare il profumo: parole, immagini e il loro utilizzo nel mondo della profumeria” a cura di Roberto Drago in collaborazione con la Scuola Holden di Torino e con la partecipazione di Roberto Greco, celebre fotografo ed esperto in comunicazione visiva. L’incontro sarà anche l’occasione per la presentazione di un racconto scelto tra quelli pervenuti e scritti da studenti della Scuola Holden sul tema «Il profumo di Torino», con la possibilità di sentire il profumo che Luca Maffei ha creato ispirandosi al testo.
di Pier Franco Quaglieni
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Pasqua e gli agnelli – Terroristi e informazione – Castagno chiude
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Pasqua e gli agnelli
Un’amica,la scrittrice torinese Marina Rota, scambiandoci gli auguri di Pasqua, mi ha detto: “Ova, non oves, mi raccomando.” Uova, non agnelli. In effetti, se pensiamo a quanti tenerissimi agnelli vengono sgozzati per la Pasqua, abbiamo il segno di una certa barbarie. Non si usano nell’ucciderli i sistemi barbari praticati dagli Islamici,ma certo cibarsi di quella carne diventa abbastanza sconvolgente. E’ quasi sacrilego,perché riprendere l’idea dell’Agnus Dei che si è sacrificato in croce per la salvezza dell’umanità,per banchettare il giorno di Pasqua appare davvero fuori luogo. Pochi, forse, ci pensano,ma è così.
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Terroristi e informazione
I giornali hanno sicuramente il dovere di informare,ma devono anche saper dimostrare
responsabilità. La ricerca dello scoop ad ogni costo è contro la stessa deontologia professionale dei giornalisti, ammesso che essa esista ancora e soprattutto venga rispettata. Nell’età del degrado del “Fatto quotidiano” tutto diventa lecito, ad esempio, pur di infangare l’avversario, anzi il nemico politico. In questi giorni dominano sui giornali notizie allarmanti sul pericolo terroristico in Italia,alimentato da una improvvida intervista del ministro Minniti in cui si afferma che l’Italia è in una situazione di grave rischio attentati. Io credo che il terrorismo vada combattuto in silenzio,così come si fece con le BR. Il Generale Dalla Chiesa non
rilasciava interviste, agiva. Se pensiamo che certi titoli di giornali italiani sono già finiti su giornali stranieri,abbiamo anche chiaro il grave danno arrecato al turismo italiano. Minniti che aveva iniziato molto bene,sostituendo il peggior ministro degli interni della storia recente d’Italia, tal Alfano che permise l’invasione del Paese da parte di centinaia di migliaia di immigrati economici, finisce in modo inglorioso. Minniti è incaricato del disbrigo degli affari correnti. Il tempo delle interviste è finito. In ogni caso, va sottolineato che sta emergendo un legame tra terroristi e immigrati che era stato negato per anni, ma che, ad ogni persona di buon senso, appariva come una inevitabile conseguenza del lassismo e della confusione creati da un’accoglienza spropositata e incontrollata.
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Castagno chiude
Sembra che il celebre negozio specializzato nei formaggi ,unico rimasto dell’impero che fu del
vecchio Castagno, in via Lagrange sia destinato a chiudere. Un’altra eccellenza torinese scompare. Castagno era anche gastronomia all’angolo di via Gramsci e anche pescheria in via Mazzini. Poi venne il sequestro del titolare del negozio e venne scritta una pagina non edificante. Castagno si ridusse all’attuale negozio,la bottega del formaggio,ma anche ricca di salumi di alta qualità. Dove potremo andare a comprare la salama da sugo di Ferrara? Dove i passatelli? Dove il vero Castelmagno ? Quando chiuse il grande Toja, principe dei formaggi,Mario Soldati quasi sembrò che si mettesse a piangere:era anche un grande attore. Ma ne fu sinceramente molto addolorato perché riteneva Toja il tempio torinese della qualità. La chiusura di Castagno è un fatto molto simile. Torino, alla faccia di Carlin Petrini che continua a pontificare a difesa del buon cibo, arretra , lasciando ad Oscar Farinetti un monopolio che non merita affatto.
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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
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I danni del bullismo
Il bullismo nelle scuole sta facendo danni gravi e l’autorità scolastica si rivela impotente. C’è un numero sempre più alto di docenti picchiati e, quasi contemporaneamente, emergono casi di docenti che abusano di allieve/i. Cosa ne pensa? Giovanna Bertolino
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Il bullismo è un fenomeno che va combattuto a partire dalle famiglie che rischiano di esserne le prime vittime. Viviamo in una società in disfacimento in cui l’imperversare della droga ha effetti davvero devastanti. La scuola riflette da decine d’anni una crisi profonda che risale al ’68 dovuta a mancanza di interventi adeguati e di fermezza nel far rispettare le leggi. Ricordavo di recente sul
“Torinese” che dovette intervenire la Cassazione per riaffermare che il docente è un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. Poi c’è la vergogna del comportamento di docenti indegni che vanno condannati, anche se le mele marce non vanno confuse con il corpo docente nel suo insieme. Sicuramente è il prestigio stesso dell’insegnante che è scomparso. Il ruolo e la dignità del professore non ci sono più da decenni. E nella scuola di massa, senza concorsi selettivi, possono anche entrare i pazzi o personaggi incredibili. E’ una realtà dura da accettare, ma la scuola, così com’è, andrebbe rifatta totalmente,anche se qualche isola funzionante c’è. Sono stato di recente a parlare in un liceo torinese che funziona ed ho trovato docenti e studenti motivati, capitanati da una giovane preside entusiasta e capace
8 giorni di festival; 250 musicisti; 19 sedi; 8 circoscrizioni; 60 concerti (19 concert e 41 clhub) di cui 40 a ingresso gratuito; 2 anteprime; 40 jazz blitz a ingresso gratuito; 2 marching band; 3 giorni di meeting e 3 di masterclass; 2 mostre; 40 persone coinvolte nell’organizzazione del festival; 40 volontari

Dal 23 al 30 aprile si svolgerà la sesta edizione del Torino Jazz Festival.
La manifestazione, che intende proporsi come evento primaverile internazionale, porterà numerosi artisti a esibirsi sul palco delle OGR, nei circoli jazz centrali e periferici e in diversi teatri e musei dal Piccolo Regio al Conservatorio Giuseppe Verdi a prezzi popolari. Il programma prevede circa sessanta concerti, di cui oltre dieci produzionioriginali – tra queste il concerto di Fabrizio Bosso con Banda Osiris e quelli di Carla Bley e Steve Swallow con Torino Jazz Orchestra, Frankie hi–nrg mc con Al Jazzeera e Federico Marchesano Trio con Louis Sclavis – la prima italiana di un’artista iconica,Melanie De Blasio, numerosi spettacoli pomeridiani, aperitivi in musica ed esibizioni serali. Il Festival è un progetto della Città realizzato dalla Fondazione per la Cultura , in collaborazione con Fondazione Crt e Ogr, main partner Intesa Sanpaolo eIren. Sponsor Toyota e Poste Italiane, main media partner Rai, media partner Rai Radio tre e Rai Cultura. L’edizione 2018 sperimenterà richiami lungo tutto l’anno con appuntamenti musicali e il coinvolgimento delle orchestre di allievi del Conservatorio e della Scuola Civica di musica e gruppi di studenti delle più titolate scuole specialistiche di jazz. Il TJF vedrà la presenza di musicisti italiani e torinesi con produzioni originali create per il festival insieme a star del jazz internazionale e artisti provenienti da altri mondi musicali. Oltre che dall’Italia, i jazzisti provengono da Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Gran Bretagna, Israele, Norvegia, Stati Uniti e Svizzera. Il cartellone sarà interpretato da grandi “vecchi” del jazz statunitense e da artisti che rappresentano l’evoluzione attuale del jazz nel rock, nella musica elettronica e nei nuovi linguaggi improvvisativi che oggi contengono una forte identità extra-americana.

“Il jazz vanta a Torino una lunghissima tradizione. Si tratta di un patrimonio artistico e culturale che ha continuato a vivere in città grazie alla tenacia di piccoli club, alla qualità dei suoi musicisti e al gran numero di appassionati. La sesta edizione del Torino Jazz Festival ne conferma la vocazione e intende essere un tributo a chi ne ha coltivato la passione –annuncia la sindaca Chiara Appendino -. Un festival che vuole soddisfare l’interesse di un vasto pubblico proponendo concerti e appuntamenti accessibili a tutti grazie all’importante sostegno di partner e sponsor che hanno creduto in questa rinnovata sfida culturale. A tutti loro va il ringraziamento della Città”.
Il Festival infatti propone a prezzi popolari (con biglietti che vanno dai 5 ai 12 euro) e ricco di appuntamenti gratuiti (40 concerti sono a ingresso libero) – si presenta “nuovo” e “fresco” fin dalla veste grafica disegnata da giovani professionisti torinesi. Importante è stata anche la scelta di organizzare i concerti serali in un luogo simbolo della trasformazione urbana, le nuove OGR, un vitale punto di riferimento di una città come Torino a vocazione internazionale per la cultura contemporanea. Gli spettacoli main pomeridiani (ore 17.30) si svolgeranno al Conservatorio Giuseppe Verdi (26, 28 e 29 aprile) e al Piccolo Regio Giacomo Puccini (27 e 30 aprile).
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Torino intende sostenere e promuovere le produzioni e le sperimentazioni musicali chiamando a collaborare tutte le realtà cittadine. I musicisti coinvolti nella rassegna saranno circa 250(110 concerti main, oltre 130 nei club e 16 nei jazz blitz). Nell’arco di otto giorni, oltre all’energia degli assoli e delle jam session, si terranno meeting e sonorizzazioni realizzate in aree pubbliche e private, incursioni musicali in luoghi atipici. “Ci attendono giorni ricchissimi di musica nei quali Torino sarà protagonista entusiasta del panorama jazz italiano. Per tessere ancora di più questa fitta trama di artisti e di luoghi con il pubblico, la Città ha affidato la direzione artistica al compositore e trombettista torinese Giorgio Li Calzi che insieme al supporto prezioso del sassofonista e compositore Diego Borotti saprà senza dubbio condurre, organizzare e promuovere una kermesse di respiro internazionale originale, aperta alle contaminazioni e capace di coinvolgere la scena jazzistica italiana nel suo complesso – spiega Francesca Leon assessora alla cultura. Nelle otto giornate dedicate alla manifestazione in città si potranno incontrare i grandi interpreti del jazz, nazionali e stranieri, che suoneranno con gli artisti torinesi per animare le sale da concerto, per portare la musica nelle strade e nei mercati e, con i jazz blitz, in molti luoghi dove la musica di solito non arriva. In questi giorni, torinesi e turisti ascoltando assoli, jam session e virtuosismi potranno immergersi nell’atmosfera dei club e percepirne la sostanza.”
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Un assaggio del TJF 2018 si avrà già il 21 e il 22 aprile durante l’Anteprima quando nei mercati (corso Spezia, via Di Nanni, piazza della Vittoria, piazza Foroni e piazza della Repubblica) e nel centro storico si esibirà la marching band Bandakadabra accompagnata dalle danze scatenate dei ballerini delle associazioni Lindy Bros e Dusty Jazz. “Nel segno della diversità il Torino Jazz Festival edizione 2018 annuncia produzioni originali dialogando con il territorio, chiamando grandi maestri del jazz americano come Archie Shepp e rappresentanti della scena europea come Nils-Petter Molvaer, musicisti che hanno mescolato il linguaggio afro-americano con quello del rock, dell’elettronica e della world music. Stiamo lavorando per costruire un festival per una città a cui intendiamo dare un evento culturale che non si esaurisca in soli 8 giorni. Una città che è sempre stata underground, onnivora di musica e di jazz e aperta alle differenze – sottolinea il direttore artistico Giorgio Li Calzi -. Abbiamo in programma dieci concerti alle OGR, sette dei quali sono produzioni originali, come Fabrizio Bosso con Banda Osiris; in apertura il concerto più trasversale, i Radian, alla Mole; concerti pomeridiani nei teatri, come la prima italiana di un’artista iconica, Melanie De Biasio e il ritorno in Italia del clarinettista bulgaro Ivo Papasov, entrambi al Piccolo Regio. Grande spazio sarà dato ai jazz club, che promuovono musica tutto l’anno, nei quali si esibiranno accanto a molti artisti torinesi, i Now VS now di Jason Lindner, collaboratore di David Bowie in Blackstar, il quartetto di Simone Zanchini che rilegge in jazz Secondo Casadei, e il sassofonista Gianni Gebbia con la ritmica torinese di Michele Anelli e Emilio Bernè. Infine, in collaborazione con il consorzio Piemonte Jazz, presentiamo Jazz Meeting, 3 giorni di incontri tra operatori e direttori di festival piemontesi, italiani, internazionali: in sintesi il TJF sarà laboratorio e officina di progetti e interscambi culturali per la città e per la comunità di cui fa parte, e specialmente rivolto a un pubblico sempre più curioso e attento”.

Jazz Blitz
Dal 23 al 30 aprile con i “jazz blitz” la musica entrerà gratuitamente nei luoghi dell’assistenza, nelle residenze diurne e notturne, nelle case di ospitalità, negli ospedali e nelle strutture di accoglienza, posti dov’è difficile fruire di sonorità dal vivo. Alcuni interventi raggiungeranno anche un pubblico che per obbligo o necessità vive in situazioni di riservatezza o di esclusione.
Concerti
Il concerto inaugurale, lunedì 23 aprile alle 20.30, al Museo del Cinema (Mole Antonelliana), sarà affidato alla formazione più crossover del festival, i viennesi Radian,maestri nella contaminazione di sonorità elettroacustiche calate in un linguaggio minimalista e post-rock.
Nella giornata della Festa della Repubblica, mercoledì 25 aprile, il TJF aprirà una finestra dedicata al sociale con due concerti che si svolgeranno nella sede di Piazza dei Mestieri. Alle17.30 il CLGEensemble ospiterà uno tra i più influenti chitarristi del jazz d’avanguardia,Christy Doran; alle 21 sarà la volta della fuoriclasse del violino jazz Eva Slongo. AlConservatorio Giuseppe Verdi si esibirà il 26 aprile alle 17.30 l’Orchestravagante degli allievi del Centro di formazione musicale della Città di Torino diretta dal maestroAntonino Salerno. A seguire si potranno ascoltare i brani del The Creative Jazz Workshopdegli allievi del dipartimento Jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
Sul palco delle ex Officine Grandi Riparazioni, alle 21, andrà in scena una prima produzione originale TJF: il quartetto del contrabbassista e compositore torinese Federico Marchesano Atalante con ospite uno dei più autorevoli musicisti d’oltralpe, il clarinettista Louis Sclavis e, subito dopo il grande maestro, drammaturgo, poeta, scrittore, cantante, compositore e ovviamente sassofonista, icona del free jazz, ARCHIE SHEPP col suo quartetto con Special Guest la cantante Marion Rampal.
Venerdì 27 alle 17.30 il Piccolo Regio aprirà le porte a Ivo Papasov e his wedding bandcreatore della Balcan music contemporanea. Alle 21 le Ogr accoglieranno la Frankie hi-nrg mc Vs Aljazzeera, una band diversamente jazz che incontra un pioniere del rap per un viaggio fatto di contaminazioni musicali, dissonanze in rima e cortocircuiti geografici. A seguire il grande chitarrista Marc Ribot con il suo gruppo Ceramic Dog.
Uno dei pianisti italiani più riconosciuti a livello internazionale, Franco D’Andrea, suonerà con il suo ottetto sabato 28 aprile alle 17.30 al Conservatorio Giuseppe Verdi.
Alle Ogr, alle 21, sarà la volta di due produzioni originali: l’hammondista Alberto Gurrisi, il batterista Adam Nussbaum e il sassofonista Seamus Blake. E a seguire un concerto – “The Turin Project Reloaded” con Carla Bley & The Torino Jazz Orchestra Feat. Steve Swallow.
Il concerto sarà dedicato a Maurizio Braccialarghe prematuramente scomparso il 2 gennaio scorso che negli anni passati alla guida dell’Assessorato comunale alla cultura aveva intesorestituire visibilità al fermento musicale locale ideando il Torino Jazz Festival.
Domenica 29 aprile il Conservatorio Giuseppe Verdi accoglierà alle 17.30 il gruppo diTerje Rypdal, indiscusso protagonista del jazz scandinavo. Alle 21, alle Ogr, Fabrizio Bosso e Banda Osiris si esibiranno in una divertente produzione originale per il TJF. A seguire il gruppo del trombettista e sperimentatore norvegese Nils-Petter Molvær. Il TJF main si concluderà nella giornata Unesco per il jazz lunedì 30 aprile con quattro concerti. Per cominciare alle 17.30 si potrà assistere alla prima assoluta italiana dell’artista belgaMelanie De Biasio al Piccolo Regio. Le Ogr ospiteranno in sequenza, dalle 20.30, il talentuosissimo flautista e cantante Magic Malik, il quartetto del pianista torinese Riccardo Ruggieri con Gary Bartz, un mito del jazz. Chiuderà la serata Fred Hersch pianista, compositore e band leader, membro autorevole nel pantheon del pianismo jazz contemporaneo.
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ALTRE ATTIVITÀ
Oltre ai concerti principali e a quelli organizzati nei club della città sono in calendario una serie di attività musicali diffuse che raggiungono tutti i quartieri: convegni, mostre, incontri, masterclass, ed eventi a tema in un programma eterogeneo che trascinerà il pubblico in unviaggio musicale unico e imperdibile.
TORINO JAZZ MEETINGS 2018 – Convegno sul jazz e vetrina del jazz piemontese alCircolo dei Lettori, via Bogino 9.
Torino Jazz Meetings – progetto del Consorzio Piemonte Jazz, realizzato con il supporto del Torino Jazz Festival e in collaborazione con il Circolo dei Lettori – nasce come occasione di incontro per le eccellenze del jazz piemontese, con l’obiettivo di sviluppare i rapporti tra le realtà che lo promuovono a livello regionale, nazionale e internazionale. Il convegno prevede tre tematiche: Piemonte jazz, sulle eccellenze regionali; Jazz in Italy, relativo ai network nazionali; International jazz links, per consolidare connessioni internazionali. In coda ai dibattiti sono previsti concerti-vetrina. Info: www.piemontejazz.it
MASTERCLASS – Lo swing nel violino e gli strumenti ad arco (viola e violoncello) diEva Slongo – Orario 11–16 nei giorni dal 23 al 25 aprile. Una masterclass dedicata agli strumenti più diffusi in ambito accademico e meno utilizzati dai linguaggi del jazz, gli strumenti ad arco, grazie a un’eccellente violinista e didatta di jazz, Eva Slongo.
MOSTRE
CHET BAKER. L’ULTIMO CHORUS – Le immagini perdute
Dal 25 al 30 aprile e dal 4 al 14 maggio
Jazz Club Torino, piazzale Valdo Fusi – Ore 19–23 – Ingresso libero
Inaugurazione mercoledì 24 aprile, ore 18.30 con il concerto del trio del trombettista Felice Reggio.
Ideazione e cura della mostra di Luciano Viotto.
Mostra su Chet Baker e il suo legame con l’Italia e Torino.
La sua musica, le testimonianze, i rari documenti video e la rassegna stampa esposti documentano l’essenza artistica di Chet, gli intensi rapporti umani che hanno caratterizzato la sua tormentata esistenza e il legame con l’Italia e Torino.
L’ultimo concerto di Chet Baker in Italia si svolse al Teatro Carignano, il 21 aprile 1988. Le immagini in mostra, scattate dal curatore e ritrovate nel 2012, ci restituiscono idealmente la vita di Chet Baker.
TAKE FIVE Emozioni su un pentagramma
Dal 28 aprile all’11 maggio
Biblioteca Civica Centrale, via della Cittadella 5
Negli orari di apertura della biblioteca – Ingresso libero
Inaugurazione – venerdì 27 aprile, ore 18, con Jazz Performance di Alfredo Ponissi,sassofoni Photo Exhibition & Jazz Performance Project
Fotografie di Carlo Mogavero, Patrizio Gianquintieri, Massimo Novo, Mamo Delpero
Interpretazione fotografica del viaggio emozionale che i musicisti e gli ascoltatori intraprendono durante il flusso creativo di un brano o un concerto jazz. Come i musicisti di una band, quattro fotografi danno vita a una narrativa, allo stesso tempo personale e collettiva, fatta di oltre 30 immagini che creano un percorso visivo fatto di suoni ed emozioni. Nella serata inaugurale, un musicista decodificherà le fotografie esposte facendole ritornare musica.
SEDI EVENTI
CONCERT
Conservatorio Giuseppe Verdi (piazza Bodoni); Piccolo Regio Giacomo Puccini (piazza Castello 215); Museo del Cinema (Mole Antonelliana via Montebello 20); OGR (corso Castelfidardo 22); Piazza dei Mestieri (via Jacopo Durandi 13).
JAZZ clHUB
Bagni Pubblici di via Agliè (via Agliè 9); Blah Blah (via Po 21); Caffè Neruda (via Giachino 28); Circolo culturale La Rusnenta (via Andreis 11); Folkclub (via Perrone 3 Bis); Il Convivio del Filo Illogico (via Scarlatti 2); Jazz Club Torino (piazzale Valdo Fusi);Laboratori di Barriera (via Baltea 3); Le Ginestre (via Valprato 15); Mad Dog (via Maria Vittoria 35); Magazzino sul Po (via Murazzi del Po 14); Osteria Rabezzana (via San Francesco d’Assisi 23/C); Spazio MRF (corso Luigi Settembrini 164).
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TJF SOCIAL
#tjf2018
Canali TJF
Sito www.torinojazzfestival.it
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BIGLIETTERIA TORINO JAZZ FESTIVAL
Urban Center Metropolitano – piazza Palazzo di Città 8/F
tel. 011.01124777 – tjftickets@comune.torino.it
Giorni e orari di apertura: da martedì 3 aprile con orario 10.30/18.30 – Chiusa nelle domeniche 8, 15 e 22 aprile. Aperta mercoledì 25 e domenica 29 aprile.
Informazioni e accesso disabili: tel. 011.01124777 – Nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.
I BIGLIETTI SARANNO IN VENDITA ANCHE:
– Infopiemonte – Torinocultura – via Garibaldi 2, tutti i giorni 10-17, numero verde 800.329.329 – Saranno accettati esclusivamente pagamenti con carta di credito o bancomat.
– Internet: www.torinojazzfestival.it – www.vivaticket.it – Il costo del servizio di acquisto è pari al 12% del prezzo del biglietto, con un minimo di € 1.00.
CONCERTI SERALI ALLE OGR: Posti numerati € 12.00/8.00
All’ingresso saranno effettuati controlli di sicurezza.
CONCERTI POMERIDIANI AL PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI E AL CONSERVATORIO GIUSEPPE VERDI: Posto unico numerato € 5.00.
Per i nati a partire dall’anno 2004 biglietti per tutti i concerti a € 5.00.
Spettacolo Lovers Words Session: Cinema Massimo, domenica 22 aprile ore 20.
Ingresso € 7.00 – Ridotto € 5.00; I biglietti sono in vendita nella biglietteria del cinema Massimo; Ulteriori info: www.loversff.com.
Concerto dei Radian: Museo del Cinema, lunedì 23 aprile ore 20.30; Ingresso € 11.00 + €1.50 (diritto di prevendita) in vendita da martedì 3 aprile. Ingresso con acquisto on line di biglietto al Museo del Cinema www.museocinema.it. I tiket eventualmente ancora disponibili saranno messi in vendita la sera del concerto nella biglietteria del Museo.
10 % di sconto su tutti i biglietti di costo superiore a € 5,00 ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte, Torino+Piemonte Card e ai possessori di
abbonamenti o biglietti di treni regionali Trenitalia (info su www.torinojazzfestival.it).
Se ancora disponibili i biglietti saranno posti in vendita 45 minuti prima dell’inizio dei concerti nella biglietteria della relativa sede.
STORIE DI CITTA’ di Patrizio TosettoHo scoperto che a Torino oltre i problemi delle periferie stanno lievitando i problemi del centro. La città barocca sta facendo posto alla Torino del degrado. Proprio così, la nostra storica e urbanistica bellezza rischia di essere soppiantata dalla bruttezza della non soluzione dei problemi. Questi, assommati e moltiplicati, prodotti dal caos, amplificano il caos stesso. Caos vuol dire ingovernabilità, e in una situazione caotica si vive male. Che ci fossero delle grosse criticità si capiva camminando, fotografando e memorizzando. Ma è la prima volta che i temi vengono elencati e “sistematizzati”. Sintesi: in centro non si vive bene come una volta. E’ quanto emerge dall’ incontro tra il presidente della circoscrizione 1 Centro – Crocetta
Massimo Guerrini e il direttore della Stampa Maurizio Molinari, in piazza Albarello 8 ex sede della facoltà di Economia e Commercio, ora Collegio Carlo Alberto, edificio di proprietà della Fondazione San Paolo. Era presente una civilissima società civile esasperata che ha elencato in ordine sparso i problemi diffusi su tutto il territorio del centro. I senza tetto non solo dormono sotto i portici, ma fanno anche i loro bisogni. Mediamente le strade sono sporche. Scritte sui muri. Aree come la Cavallerizza occupate con tutto ciò che comporta nella qualità della vita e del senso civico degli occupanti. Movida serale e notturna con il relativo uso di superalcolici e droghe varie. In ogni angolo davanti ai negozi uomini e donne di colore che elemosinano. Sospette presenze di lavavetri con l’ ombra
del racket nigeriano. Ricapitoliamo: criminalità organizzata, alcol, droghe, spaccio di vario genere. Sicuramente i più arrabbiati sono i commercianti. Interventi a raffica dei rappresentanti di categoria. Lamentele e non solo. E un corale no alla ztl tutto il giorno. Con una domanda di fondo: perché ce l’avete con noi e non intervenite? La risposta arriva da Molinari. Tempi di crisi. Tempi di passaggi epocali. Elite e classi dirigenti molto in difficoltà. Incalzano gli astanti: classe dirigente inadeguata. Basta vedere come hanno affrontato il problema dei trasporti pubblici e parcheggi. Che fare? Noi abbiamo impressione che i buoi siano scappati ed ammettiamo, siamo un po’ stanchi. Stanchi di non essere considerati da una politica fatta da politici sempre più distanti dalla gente. Anche i pentastellati sembrano persi nelle loro torri d’avorio. Noi ci ritagliamo il compito di cronisti per raccontare sempre più con flebile voce, rauca e confusa e con un po’ di lacrime quel che succede in questa nostra città. Speriamo che il ritorno delle Olimpiadi qualcosa faccia, di nuovo e bello. Nessun limite alla provvidenza. Appunto, speriamo.
La qualità delle acque in Piemonte: lo stato ecologico nel 55 per cento dei casi è valutata “buona”; nel 31 per cento “sufficiente”, scarso il 12, “elevato” e “cattivo” entrambi all’1 per cento. Lo stato chimico, poi, è buono al 95 per cento e non buono al 5. In generale, lo stato delle acque subalpine “non è buono” per il 45 per cento dei casi sul totale.

Questi alcuni dei dati esposti in quinta Commissione, nel corso dell’audizione sulle attività di Arpa nel monitoraggio ambientale regionale delle acque superficiali e sotterranee, proseguito poi con l’informativa sui livelli essenziali della prestazioni tecniche ambientali (Lepta). Il primo argomento, alla presenza dell’assessore Alberto Valmaggia (Ambiente), è stato esposto del direttore di Arpa Angelo Robotto che ha illustrato il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee, a cui si dedicano circa 30 unità di personale, analizzando circa 8.500 campioni/anno in laboratorio per parametri chimici e 400 determinazioni/anno di componenti biologiche. La direttiva prevede cicli di pianificazione a livello distrettuale (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Valle d’Aosta e Trentino) di sei anni. A dicembre 2015 è stato adottato il secondo piano di gestione distrettuale che coprirà il periodo 2015-2021. Il piano contiene la sintesi delle pressioni e impatti significativi esercitati dalle attività umane sullo stato delle acque superficiali e sotterranee, la
descrizione delle reti di monitoraggio istituite e dei risultati dei programmi di monitoraggio effettuati.
Le componenti monitorate sono costituite in elementi biologici, chimici e idromorfologici con frequenza di campionamento diverse per tipologia sia per le acque superficiali sia sotterranee. Il secondo argomento, l’informativa incentrata sui Lepta, che costituiscono i parametri funzionali, operativi, programmatici, strutturali, quantitativi e qualitativi delle prestazioni delle agenzie. Sono il livello qualitativo e quantitativo di attività che deve essere garantito in modo omogeneo sul piano nazionale definiti tramite l’adozione di un catalogo nazionale dei servizi. È seguito l’intervento dei commissari Giorgio Bertola, Gianpaolo Andrissi (M5s) e Domenico Ottria (MdP).
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Interventi sui rii collinari torinesi
I lavori sono proseguiti – presidente Silvana Accossato – con la conclusione dell’esame della petizione popolare in merito alla “mancata e carente manutenzione periodica degli alvei e delle sponde di tutti i Rii collinari di Torino” volta a sostenere interventi urgenti e mirati, rivolti ai proprietari privati e non. L’iniziativa è una petizione popolare promossa da cittadini, primi firmatari Roberto Gaudio e Roberto Brugiati. Ha come finalità, oltre che segnalare una condizione di degrado e carenza, il sostentamento di interventi finalizzati ad un efficace coordinamento tra Comune e Regione per prevenire ed evitare eventi drammatici e disastrosi come sono successi recentemente in altre parti d’Italia. I rii interessati nell’area considerata sono quelli di Val San Martino, Paese – Valsalice, Pilonetto, Pattonera e Sappone. Approvato all’unanimità un ordine del giorno che prevede un protocollo d’intesa con la città di Torino per la manutenzione degli alvei e delle sponde dei rii collinari di Torino. Nel contenuto ci si è soffermati sulla necessità dell’individuazione, per
competenza, sull’intervento dei diversi soggetti interessati: gli alvei dei fiumi in capo alla Regione mentre i terreni spettano al Comune di Torino e ai privati. Per conto della Giunta era presente l’assessore Francesco Balocco che ha confermato le risorse destinate a questo tipo d’intervento pari a 350mila euro. Rimane ancora aperto il problema delle parti coperte – ha esordito Balocco – con interventi di chiusura dei rii realizzati sia dal Comune sia da privati attraverso l’utilizzo di tubazioni. Nel merito, dopo aver predisposto apposita ordinanza, il sindaco Chiara Appendino ha provveduto ad informare la magistratura. Da sottolineare la richiesta di indagini conoscitive da parte dei commissari Marco Grimaldi (Sel) e Domenico Ottria (MdP) su diversi casi di incendio avvenuti presso alcuni depositi di rifiuti avvenuti nel Torinese negli ultimi mesi. Investito dell’iniziativa sarà l’Ufficio di Presidenza del Consiglio così come previsto dagli articoli 30 e 32 rispettivamente dello Statuto della Regione Piemonte e del regolamento interno del Consiglio regionale.
www.cr.piemonte.it
L’iniziativa del Senato degli Studenti dell’Università degli Studi di Torino in collaborazione con l’Associazione Abbonamento Musei.it ha permesso di distribuire oltre 3.000 tessere Abbonamento Musei scontate agli universitari per ore in coda nei rispettivi Atenei

Grande successo per l’iniziativa voluta dal Senato degli Studenti in collaborazione con l’Associazione Abbonamento Musei.it: dal 19 al 26 marzo oltre 3000 speciali coupon sconto della tessera Abbonamento Musei Torino Piemonte sono stati consegnati agli studenti iscritti all’Università degli Studi di Torino. La distribuzione delle tessere si è articolata tra tutte le Facoltà e i poli di studio dell’Università di Torino. Centinaia di studenti di Agraria, Economia, Fisica, Giurisprudenza e Scienze Umanistiche si sono messi pazientemente in coda per ore per accaparrarsi uno dei Voucher Abbonamento Musei, alla tariffa scontata di €11,50 per l’acquisto di un nuovo abbonamento. Una volta ritirato il voucher gli studenti dovranno caricare o rinnovare l’abbonamento direttamente sulla loro Smart Card universitaria o sulla Pyou card, entro 3 mesi dall’erogazione, in uno dei punti vendita della rete Abbonamento Musei. L’originale iniziativa ha posto ancora una volta al centro dell’attenzione la cultura e la valorizzazione del territorio, grazie alla tessera che permette di accedere al ricco patrimonio artistico torinese e piemontese. Sono infatti oltre 200 le realtà culturali visitabili per 365 giorni dal momento della sottoscrizione: un prodotto scelto già da oltre 130.000 abbonati a cui si sono aggiunti questi giovani studenti universitari.