Cosa succede in città- Pagina 470

Attraversare sulle strisce come in un film di Bunuel

pedoni via roma

STORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

Per la stragrande maggioranza degli automobilisti le strisce pedonali non esistono. I limiti di velocità? Un trascurabile fattore di ordinaria burocrazia

 

Per il pedoni attraversare via Ventimiglia non è facile. Per la stragrande maggioranza degli automobilisti le strisce pedonali non esistono. I limiti di velocità? Un trascurabile fattore di ordinaria burocrazia. Del resto la nostra città è stata costruita per sfreccianti autovetture. Si sta ipotizzando una serie di appositi permessi per i pedoni. Dovranno dimostrare con relativi certificati medici perché sono costretti a camminare. Le persone anziane, che non hanno parenti prossimi disponibili e patentati dovranno rimanere nelle proprie abitazioni. Ci sono apposite associazioni che, attraverso volontari, penseranno al vitto. Le mie sono solo polemiche battute?

 

Veramente ciò che ho appena detto vi sembra talmente assurdo che appare surreale? Vi voglio raccontare due piccoli “ritratti”  di una realtà sicuramente assurda che, per l’appunto, per quanto surreale appare fa parte di questo nostro presente. Primo. Prima d’attraversare mi sincero. Sopraggiunge un Suv. Chi lo guida è tra i più solerti nel non considerare le strisce pedonali, e come i più raffinati che  telefonano ovviamente senza auricolare. Lo saluto in segno di scherno visto che non si ferma. Ed a questo punto viene il bello. 50 metri dopo si ferma, tira giù il finestrino e mi urla addosso.Sono colpevole d’aver tentato il suicidio compromettendolo. Proprio cosi. Personali decimi di secondo di sbigottimento e quando m’avvicino alla autovettura, questa riparte velocemente. Secondo. Piazza Vittorio. Come sapete gli attraversamenti sotto i portici dove si innestano le vie laterali sono con le strisce pedonali. Quando guido mi fermo sempre. Il 50% degli automobilisti che precedono s’incazza strombazzando.

 

L’epiteto più carino è “cretino perché ti sei fermato”. Tanto non c’è nessuno. Mia obiezione: come si fa a vedere qualcosa dietro me che io non posso vedere se non fermandomi? Sentendomi in minoranza mi chiedo dove sbaglio. Trovo risposta nel mio incaponito e, appunto minoritario, metodo che consiste nel rispettare e nel voler far rispettare le regole. Sono assolutamente recidivo. Fino al punto che insisto con le mie figlie nel rispetto delle regole. Non saprei fare altro.Perchè mi sento minoritario? Fate empiricamente questo esperimento. Tentate l’attraversamento di 10 strisce pedonali in diversi punti della città. Contate fino a 10 auto che passano. contando chi si ferma. Direi, come si diceva una volta che a spanne il 30% è solerte. Descrivo marginalità sociali? No, racconto di un basso tasso di civismo che ci fa vivere nell’assurdo del capovolgimento della realtà . E non siamo dentro un film di Bunuel.

 

(Foto: il Torinese)

M5s pigliatutto in commissione legalità: FI e Pd si attapirano

Gariglio: “La correttezza e la trasparenza per i grillini sono qualcosa che si invoca per altri ma che non  praticano”. Pichetto: “Quando verranno ripristinate le condizioni civili per dare credibilità a questo Istituto saremo disponibili a ritornare in Commissione Legalità”

 

consiglio lascarisCon un blitz dei grillini, è Giorgio Bertola (M5S) il nuovo presidente della “Commissione speciale di indagine per la promozione della cultura della legalità e il contrasto dei fenomeni mafiosi” (in sintesi legalità) in Consiglio regionale. 
I consiglieri Domenico Rossi (Pd) e Francesca Frediani (M5S) sono stati scelti come vicepresidenti. il tutto in barba agli accordi tra le forze politiche di palazzo Lascaris, che prevedevano un vicepresidente berlusconiano. 

 

“La correttezza e la trasparenza per i grillini sono qualcosa che si invoca per altri ma che non  praticano”. Tuona così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Davide Gariglio. “Come tutte le commissioni speciali  – prosegue Gariglio – spetta all’opposizione la presidenza e in modo trasparente abbiamo sostenuto e votato il capogruppo grillino, Giorgio Bertola; al momento di votare il vice presidente di opposizione i grillini, anziché votare un rappresentante di Forza Italia come negli accordi tra i gruppi di opposizione, hanno voluto con l’inganno prendersi anche quel posto eleggendo la consigliera Frediani. Se avessimo applicato la stessa modalità dei cinque stelle il loro capogruppo mai sarebbe diventato presidente della commissione legalità. Simili comportamenti – sottolinea il capogruppo Gariglio –  confermano che predicano bene e razzolano male, non potevamo assistere a un inizio peggiore. In questo modo – conclude – non si può pensare di far funzionare una Commissione che si occupa di legalità”.consiglio X 1

 

Ancora più attapirato il capogruppo azzurro Gilberto Pichetto, che annuncia l’Aventino forzista:  “Prove per una nuova maggioranza in Regione Piemonte?”, si chiede e aggiunge: “Constatiamo che l’indicazione che aveva dato l’opposizione per la nomina del presidente della Commissione Legalità ricadeva sulla consigliera regionale Frediani (M5S). La maggioranza ha invece scelto diversamente, decidendo i ruoli di maggioranza ed opposizione. Viene spontaneo domandarsi se sia l’antipasto per un accordo sotto o sopra il banco volto a rafforzare la maggioranza”. Conclude Pichetto: “E’ chiaro che il gioco delle tre carte al quale abbiamo assistito, all’interno peraltro proprio della Commissione Legalità, non è un bel biglietto da visita né per il Partito Democratico né per il M5S. Proprio per questa ragione Forza Italia non parteciperà ai lavori di una Commissione che è stata snaturata nelle sue condizioni iniziali: cioè doveva essere una commissione guidata dall’opposizione. Oggi non è così, visto che l’unico membro di minoranza che riconosciamo è la consigliera Frediani, oggi vicepresidente. Quando verranno ripristinate le condizioni civili per dare credibilità a questo Istituto saremo disponibili a ritornare in Commissione Legalità”.

 

 

 

Tgv bloccato in Valle: è stato un sabotaggio?

treno frecciarossa mille

 La procura di Torino sta esaminando l’ipotesi

 

Potrebbe essere stato un sabotaggio a causare il blocco del Tgv Parigi-Milano fermatosi ieri in Val di Susa. La procura di Torino sta esaminando l’ipotesi. Sarebbe stato un problema al pantografo, secondo quanto sostengono le Ferrovie, a bloccare  per alcune ore il convoglio. A bordo circa trecento passeggeri, che sono stati costretti a rompere i vetri per poter respirare dopo che l’ aria condizionata aveva cessato di funzionare.

Donna torinese 50enne cade per 30 metri dalla nave da crociera: seriamente ferita

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L’incidente a Flamm in Norvegia

 

Una donna torinese di 50 anni è caduta in mare dal balcone della cabina della nave da crociera Costa Fortuna. E’ rimasta ferita in modo serio dopo essere precipitata per circa 30 metri. La nave, alta 11 piani,  era ferma domenica sera in banchina nel porto di  Flamm in Norvegia. La donna è stata vista mentre cadeva ed è stata soccorsa prontamente dal personale di bordo. Un elicottero l’ha trasporatata in un vicino ospedale. La polizia norvegese ritiene che si tratti di un incidente. Ma è in corso un’inchiesta: non è esclusa l’ipotesi di tentato omicidio.

Appartamento in centro distrutto dalle fiamme per cortocircuito

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incendio matt2incendio matt4Il condominio di sei piani è stato evacuato dai vigili del fuoco

 

Un appartamento completamente devastato dalle fiamme, al terzo piano di un palazzo di corso Matteotti 57, nel pieno centro di Torino. Il condominio di sei piani è stato evacuato dai vigili del fuoco. Non ci sono feriti e nemmeno intossicati. L’incendio è stato causato probabilmente da un cortocircuito dovuto a un caricabatterie per cellulari. La famiglia che abitava l’alloggio è riuscita a mettersi in salvo e a dare  l’allarme. Il terzo piano dell’edificio per ora non sarà abitabile.

 

(Foto Franzen/Essepiesse- Il Torinese)
   

Da Torino a Palma di Maiorca con Volotea

La rotta per le Baleari si aggiunge ai collegamenti per Olbia e Palermo, per un totale di 3 collegamenti disponibili

 

volotea

Come preannunciato poche settimane fa da Volotea, la compagnia aerea che collega città di medie e piccole dimensioni, a partire da domenica 28 giugno, i Boeing 717 del vettore torneranno nuovamente a prendere il volo da Torino verso Palma di Maiorca. La riapertura della tratta estiva verso uno dei principali centri turistici delle Baleari, apprezzato per le spiagge, i divertimenti e la vita notturna, rappresenta la terza rotta operata da Volotea presso l’aeroporto del capoluogo piemontese. Dallo scorso 29 maggio, infatti, al collegamento con Palermo è stata aggiunta anche la tratta per Olbia, altro scalo strategico per dimensione e posizionamento. “Reduci dei grandi risultati raccolti lo scorso anno, abbiamo pensato di riproporre i nostri cavalli di battaglia a Torino – commenta Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Volotea per l’Italia. – Anche per i prossimi mesi estivi, tutti i piemontesi potranno decollare verso mete di grande richiamo: se da un lato c’è il collegamento con Olbia, meta turistica adatta a famiglie e giovani coppie, dall’altro fa capolino Palma di Maiorca, una delle mete più gettonate dai giovani di tutta Europa. C’è poi l’asse Torino – Palermo, su cui operiamo tutto l’anno, permettendo di visitare la Sicilia anche nei periodi di bassa stagione.” Il vettore, che vola in Italia dall’aprile 2012, ha recentemente celebrato un importante traguardo a livello internazionale: il 7 maggio a Napoli è stato infranto il tetto dei 5 milioni di passeggeri trasportati in Europa. Un risultato che premia la volontà di Volotea di offrire voli confortevoli, diretti e a tariffe concorrenziali. Infine, a riprova del successo della low cost, aumentano le basi in Italia e all’estero: è di poche settimane fa l’annuncio di una nuova base Volotea a Verona, che si affiancherà così agli hub italiani di Venezia e Palermo. In Europa le basi su cui il vettore può fare affidamento sono in Francia (Nantes, Strasburgo e Bordeaux) e in Spagna (Asturie). Tutte le rotte da e per Torino sono già in vendita sul sito www.volotea.com, nelle agenzie di viaggi o contattando il call center al numero 895 895 44 04, con tariffe a partire da 29,99 Euro a tratta, tasse aeroportuali incluse.

L'arte di imbandire la tavola

madama tavola 

Un affascinante viaggio nei secoli tra le tavole imbandite nella Sala del Senato

 

 Il tema della tavola imbandita attraverso i secoli rappresenta il fil rouge della mostra ospitata dal 24 giugno al 18 ottobre prossimo nelle Sala del Senato di Palazzo Madama, a Torino. L’esposizione vuole rappresentare un viaggio nel tempo alla scoperta della convivialità,  dei riti sociali e dei piccoli e grandi momenti della vita quotidiana. Seguendo le parole della celebre scrittrice inglese Virginia Woolf, secondo cui “Un buon pranzo giova molto alla conversazione. Non si può pensare bene, né amare bene, se non si è pranzato bene”, la mostra dal titolo “Time table” consente al visitatore di viaggiare attraverso le tradizioni delle tavole dai tempi di re Artù fino a oggi. Evoca, a partire dal gioco di parole del titolo, tempo e spazio della condivisione, che, nelle società occidentali, sono rappresentati dalla tavola imbandita. Il percorso, ricco di spunti particolari, si articola in sei tavoli principali, disposti radialmente intorno a un nucleo centrale, proprio come le lancette di un orologio, che scandisce il tempo della memoria e della storia. Su ogni tavolo sono disposti gli oggetto ideati e creati in ogni tempo da artisti e artigiani per accompagnare la quotidianità nei riti conviviali,  dalle umili ciotole graffite del Quattrocento alle sofisticate allegorie dipinte della maiolica rinascimentale, fino a approdare al trionfo della porcellana e al colorato design della tavola borghese del Novecento.

 

Sono presenti in totale 180 opere, per lo più appartenenti alle collezioni permanenti di arte decorativa di Palazzo Madama, tra cui piatti, tazze, zuppiera,  fiasche e  bottiglie, ma anche gallerie di manufatti meno noti, come i rinfrescatoi e il vasellame “a sorpresa”, o quelli destinati alla sacra mensa, in cui si celebrava il rito della rigenerazione dell’anima.  Accanto alle stoviglie, sui tavolini cosiddetti di servizio, altre opere evocano aspetti della quotidianità di ogni tempo, momenti diversi da quelli strettamente legati al cibo, quali strumenti musicali, giochi di società,  abiti, elementi di arredo. Sempre presente un orologio che scandisce il flusso del tempo.L’allestimento è stato progettato da Roberto Piana con Studio2Fashion e i tavoli scelti, gli Air Table,  sono di un’innovativa azienda di arredamento, Lago, in cui il concetto di tavolo è ripensato invertendo l’ordine dei fattori e dando vita a un nuovo tipo di leggerezza.

 

Palazzo Madama, Piazza Castello, Tel.  0114433501.

Mara Martellotta

Se la Rete è Robotica il futuro è più vicino

galileo ferrarisSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Un’altra eccellenza Italiana. Una sede nazionale nella nostra città. Fortunatamente il professore, partendo da Cinquefondi,  è rimasto a lavorare in Italia

 

 

Il professor Enzo Marvaso è soprattutto un amico. Lo vado a trovare al Galileo Ferraris, sede nazionale di Rete Robotica Italia. Un bidello che si accapiglia con gli studenti mi indica la strada: troverà sopra uno che le dice dov’è. E nel mentre lancia epiteti non riproducibili, a chi al fondo del corridoio non lo considera. Già, Enzo è proprio un amico, conosciuto 10 anni fa nelle “segrete stanze” della segreteria dell’Assessore alla Cultura regionale Gianni Oliva, con un chiodo fisso: inventare qualcosa di nuovo. Ama terminare interventi o commenti sul suo lavoro scrivendo, e tutto questo partendo da Cinquefondi, paese della provincia di Reggio Calabria.   Oggi lo copio partendo da quella frase sicuramente emblematica della strada da lui percorsa, e dalla fierezza dei suoi natali. Classe 1952, da 30 anni professore. Dopo un’esperienza da funzionario legislativo nel gruppo del PCI. 

 

Prof, da quando esiste Rete Robotica Italia? L’idea come e da chi è nata? 

“Nel 2009, conversando con l’ingegnere Arturo Barocelli, funzionario Comau, sicuramente genio nel suo settore, capo progettista. Obbiettivomarvaso dichiarato: avvicinare il mondo della scuola ed il mondo del lavoro. Capire gli studenti più promettenti ed avvicinarli alla progettazione di robot multi funzionali. Il primo atto la determinazione e realizzazione del Protocollo d’Intesa tra Miur, Regione Piemonte e Provincia di Torino. Secondo atto, trovare le risorse necessarie per realizzare celle robotiche nelle scuole professionali e tecniche. Terzo atto esportare in altre regioni l’esperienza del Piemonte anche attraverso le camere di Commercio Piemontesi, indispensabili per fondi ed azione di promozione. Sono diventato un piccolo globe trotter . Risultato ad oggi per quanto riguarda le celle robotiche costruite: 9 in Piemonte, 3 Veneto, 1 Lazio, 1 Marche, 2 Campania e 2 Sicilia”.

 

Tutto qui? ( domanda, visto che un po’ lo conosco, simpaticamente provocatoria) 

“Assolutamente no! Collaboriamo con Nasa, Lesa, Agenzia Spaziale Italiana, Politecnico di Torino. Con il Ministero Della Difesa e Scuola Futuro Cosmonauta Village Day. Nel nuovo anno scolastico 15 studenti italiani faranno uno stage alla Scuola  da Cosmonauta “Gagarin” di Mosca, la migliore del Mondo. In via sperimentale attueremo il metodo tedesco Dual: 2 giorni giorni di scuola e 4 di lavoro. Aiutati dalla Italo tedesca Bosch”. 

 

Di cosa vai più fiero? 

“Sicuramente i premi che le scuole, dunque i ragazzi, hanno vinto. Quattro anni fa l’Avogadro primo ad un simposio internazionale organizzato anche dalla Nasa. Il secondo posto al Pinifarina di Moncalieri. E il Brocchi di Bassano del Grappa”.

 

“Bene – mi dice – può bastare?” Per ora si. Questa volta tocca a me la risposta. Eh, caro Enzo Marvaso….non finisce sicuramente qui. Sicuramente il nostro giornale continuerà, interessatissimo, ad informarsi e informare su questa bella esperienza. Ci salutiamo. Uscendo penso. Un’altra eccellenza Italiana. Una sede nazionale nella nostra città. Il tutto rende accettabili le urla del bidello che sa di non “essere in una scuola inglese”. Fortunatamente il professore, partendo da Cinquefondi,  è rimasto a lavorare in Italia.

 

 

Carmagnola presenta re Peperone

PEPERONI RIPIENI

Come di consueto verranno allestite la Piazza dei Sapori, una vasta area dedicata alla Rassegna Commerciale con circa 190 stand e 70 aree espositive scoperte e la Piazza del Peperone

 

Allo Sporting di corso Agnelli a Torinoè stata presentata l’edizione numero sessantasei della Sagra del Peperone di Carmagnola. L’edizione 2015 ha ottenuto anche il prestigioso patrocinioANCIxEXPO2015 dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che lo valorizza e promuove in relazione ai numerosi eventi dell’Esposizione Universale di Milano. L’allestimento, la gestione e la ricerca degli espositori per l’anno 2015 e 2016 sono a cura dell’agenzia Totem di Chiavari (GE) che, in collaborazione con Associazione Nazionale La Compagnia dei Sapori e con l’amministrazione comunale, sono artefici di un nuovo progetto di rilancio che vedrà esaltate e maggiormente selezionate le aree enogastronomiche con espositori di alta qualità.Riconosciuta da cinque anni come Manifestazione Fieristica di Livello Nazionale, la Sagra del Peperone è a tutti gli effetti un Festival che propone 10 giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici e spettacolari ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età.

 

Come di consueto verranno allestite la Piazza dei Sapori, una vasta area dedicata alla Rassegna Commerciale con circa 190 stand e 70 aree espositive scoperte, la Piazza del Peperone dedicata ai mille modi diversi di preparare e gustare il prodotto simbolo della città, ci saranno il Concorso Mostra/Mercato del Peperoneriservato ai produttori locali e ilPaniere dei prodotti tipici della Provincia di Torinoche, a cura della Ripartizione Agricoltura del Comune di Carmagnola e della Provincia di Torino, presenterà una selezione dei migliori produttori locali, l’esposizione dei quattro ecotipi del Peperone di Carmagnola e il Pane della Sagra, pane al peperone che sarà possibile acquistare con offerte destinate a progetti di solidarietà.Tra le novità di questa edizione ci sarà una nuova area dedicata al Sud Tirolo con ricostruzione di una baita alpina di 200 mq con somministrazione e vendita di piatti e prodotti tipici altoatesini ed il “Laboratorio dei Sapori”, una tensostruttura dentro la quale si svolgeranno cooking class e workshop ludodidattici di educazione alimentare con talk show e show cooking che avranno come protagonisti il giornalista Paolo Massobrio, testimonial di questa nuova iniziativa, e molti altri ospiti tra produttori, chef ed esponenti istituzionali.

 

Quest’anno social partner dell’evento sarà Fondazione FORMA Onlus, la Fondazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, che sarà  presente a Carmagnola durante la Manifestazione. La solidarietà sarà presente anche con la tradizionale “Carmagnola, la Città, il Mondo”, esposizione di artigianato a cura di associazioni locali che in questo modo raccolgono fondi per i loro progetti nelle aree più bisognose del mondo.Da quattro edizioni viene anche proposto “Bambini in Sagra” con ampi spazi dedicati a piccini e ragazzi con laboratori, giochi, letture, spettacoli, animazioni e area attrezzata per allattamento e cambio pannolini.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

"Metro' Bestiame", una lunga estate sotterranea a bordo di vagoni caldi e affollati

metro3AVVISTAMENTI / di EffeVi

Peccato che la presunta “popolarità” dei prezzi italiani sia un’illusione: il passeggero paga circa un terzo dei costi, il resto lo pagano tutti i contribuenti – anche quelli che non usano la metro – attraverso le tasse (addizionali regionali)

 

Nel 2011 l’Unione Europea ha approvato un regolamento per il trasporto del bestiame,metro 1 tenendo conto – giustamente – delle esigenze di spazio e di comfort degli animali: si prevede, per esempio, che le condizioni ottimali per il trasporto dei conigli siano una temperatura tra i 13 e i 20 gradi e un’umidità relativa del 55-65% e che i maiali abbiano ciascuno uno spazio disponibile pari a circa 0,03 metri quadri per chilo di peso corporeo.Bene: non fosse che la destinazione delle bestiole è, prima o poi, il mattatoio, i passeggeri della metropolitana di Torino se la passano quasi peggio di conigli, vitelli e maiali, protetti dai regolamenti UE.

 

 

metro2In questi giorni di ondata di calore, infatti, i dirigenti di GTT, sempre attenti a fare economia salvo che si tratti dei loro bonus, sono più preoccupati del consumo energetico del loro sistema di filtrazione dell’aria che di far viaggiare pendolari e lavoratori (che non possono certo andare in ufficio in costume da bagno) a temperature accettabili.Cosicché il passeggero – pagante – si ritrova in condizioni di viaggio che l’Europa potrebbe forse giudicare dannose per il benessere di un maiale: vagoni affollati, caldissimi, dall’aria irrespirabile.metro gente

 

 

Si dirà che 1,5€ a biglietto, in fondo, è molto meno del costo effettivo del viaggio e comunque una tariffa inferiore a quella praticata in altre città (per esempio, a Londra, una tratta come Porta Susa-Fermi costa circa 4€). Peccato che la presunta “popolarità” dei prezzi italiani sia un’illusione: il passeggero paga circa un terzo dei costi, il resto lo pagano tutti i contribuenti – anche quelli che non usano la metro – attraverso le tasse (addizionali regionali), una parte delle quali viene destinata a Gtt come “contributo in conto esercizio”. Francamente mi pare che in cambio di 4/5€, dichiarati o nascosti, gli utenti della metropolitana torinese abbiano diritto a viaggiare in condizioni di comfort (spazio, ventilazione e temperatura) almeno pari di quelle garantite a un suino europeo. Con tutto il rispetto per i suini.

 

 

(Foto: il Torinese)