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Migranti in Piemonte, qual è la situazione? Il piano della Regione

Profughi

Non manca la polemica politica. “Chiamparino dovrebbe dire quanti soldi si spendono sul territorio della nostra regione per l’accoglienza dei clandestini e poi verificare quali iniziative potrebbero essere varate con questi importi a sostegno della nostra gente in difficolta’”. Così l’ex governatore e  segretario della Lega Nord Piemont, Roberto Cota

 

 Qual è la situazione della presenza dei migranti in Piemonte? Rispetto alla quota stabilita inizialmente il Ministero dell’Interno ne ha destinati di più alla nostra regione.I dati del Viminale del 14 agosto segnano una crescita nelle Regioni del Nord: 11485 per la Lombardia, 6148 il Veneto. Insieme ospitano  il 20% degli immigrati. A livello nazionale si è registrato un incremento del 35%: da 67128 di febbraio a 91419 immigrati degli ultimi dati. Si è poi provveduto ad un riequilibrio, con alcune Regioni che avevano sopportato il maggior onere dell’accoglienza, esentate dall’ospitare nuovi immigrati. Ciò riguarda la Sicilia (-138), il Lazio (-178), la Puglia (-124) e la Calabria (-188). Nuove assegnazioni invece per Campania (+2200), Piemonte (+2700) per un totale di 4200, Toscana (+2900), Emilia Romagna (+1800), Liguria (+1200). La Giunta regionale ha approvato all’inizio del mese di agosto un piano per l’accoglienza dei flussi non programmati di immigrati per il periodo 2014-2020 che si articola in sette punti:

 

Vademecum. La Regione è impegnata nella stesura di un vademecum per gli amministratori ed i gestori delle strutture nel quale saranno raccolte tutte le informazioni utili per la gestione dell’accoglienza: normative nazionali e regionali, soprattutto in relazione alle questioni lavorative, progettazione regionale, circolari della Sanità, modalità operative per l’inserimento dei richiedenti asilo presso le famiglie.

 

Presenza sui territori. Previsti in forma costante il confronto e la collaborazione con gli amministratori locali per colmare il gap informativo, facilitare i rapporti con i gestori dell’accoglienza, assicurare la presenza regionale in incontri pubblici con i cittadini, favorire progettualità locali quali l’accoglienza presso famiglie, incoraggiare il coinvolgimento della società civile. Questo confronto è strumentale all’individuazione dei centri di prima accoglienza da affiancare a quello di Settimo Torinese, come è già avvenuto per la caserma in disuso di Castel d’Annone (Asti).

 

Dialogo con i sindaci. In collaborazione con le Prefetture sono in corso incontri strutturati con i sindaci, che hanno la finalità di individuare eventuali strategie per fronteggiare le difficoltà e costruire alleanze operative. È stata avviata un’attività di contatto con i gestori delle strutture attraverso visite in loco e incontri allargati al fine di approfondire le realtà locali, rilevare eventuali situazioni di problematicità e informare sulle opportunità messe in atto dalle politiche regionali. L’obiettivo è quello di favorire la trasformazione graduale delle strutture di accoglienza straordinaria in strutture del sistema Sprar.

 

Contro la tratta. Attenzione sarà rivolta anche alla tratta degli esseri umani, poiché è ormai acclarato che con i barconi giungono in Italia anche donne destinate allo sfruttamento sessuale. Per identificare eventuali vittime si creeranno collegamenti e collaborazioni tra le strutture di accoglienza e i partner del progetto regionale “Piemonte in rete contro la tratta”.

 

Ripopolamento dei paesi montani. E’ obiettivo della Regione promuovere con gli assessorati competenti e l’Uncem azioni capaci coinvolgere i migranti nel ripopolamento dei borghi abbandonati in terreni alpini, e più in generale aree soggette a fenomeni di abbandono residenziale.

 

Volontariato civico. Verranno ricercate intese con gli enti locali, le Prefetture, i centri di accoglienza, le organizzazioni di volontariato e altri soggetti interessati per il coinvolgimento dei richiedenti asilo in attività di volontariato a favore della comunità che li ospita.

 

Formazione. Si tratta di aggiornare gli operatori delle strutture sulla normativa in vigore, preparare gli ospiti all’audizione della Commissione territoriale, dare lo opportunità di accesso ai servizi.

 

“La Regione Piemonte – dichiara Monica Cerutti, assessora all’Immigrazione – in quest’ultimo anno si è impegnata con forza per contribuire a unire e far dialogare i soggetti coinvolti nell’accoglienza dei migranti sul territorio. Per la tenuta del sistema è centrale il costante confronto e la collaborazione tra Prefetture, amministrazioni locali e gestori dei progetti. Il Piano è il primo passo che porterà a trasformare l’accoglienza in Piemonte da fenomeno emergenziale in strutturale e per farlo abbiamo, di concerto con gli altri soggetti chiamati in causa, individuato una serie di azioni che devono diventare la normalità. A fare la differenza deve essere infatti la qualità dell’accoglienza”.Cerutti rileva anche che “a tutto questo lavoro si deve affiancare l’azione della cooperazione decentrata e del settore Affari internazionali della Regione a sostegno di progetti in alcuni dei Paesi di origine di questi migranti. Accoglienza e cooperazione devono viaggiare su binari paralleli”.

 

Non manca la polemica politica. “Chiamparino dovrebbe dire quanti soldi si spendono sul territorio della nostra regione per l’accoglienza dei clandestini e poi verificare quali iniziative potrebbero essere varate con questi importi a sostegno della nostra gente in difficolta’”. Così l’ex governatore e  segretario della Lega Nord Piemont, Roberto Cota.

Ricordi da liceale e riflessioni sui giovani dialogando con il prof Cabrini

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STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

Non vorrei apparire blasfemo, mi è sembrato quasi…eterno. Possibile? Ma ti ho conosciuto nel 1972!Fondazione del primo Liceo Scientifico in Barriera. “Già, proprio così, sono passati più di 40 anni.  In verità  sono in pensione. Collaboro con il Preside e continuo a far attività sindacale con la Cisl”

 

Settembre è il mese dei ripensamenti sugli anni e l’età….e sull’Estate porta il dono della perplessità. Per noi eterni studenti l’anno inizia a Settembre. Ci pare anche il caso di rubare parole a poeti che ci hanno accompagnato in questi anni. Mia moglie ed io abbiamo deciso di far cambiare liceo scientifico alla figlia. Nel primo c’erano troppi problemi di coordinamento tra i tempi di studio e di sport. Ho proposto di far visita all’Albert Einstein. Lì mi ero diplomato ed anche la primogenita si è diplomata nell’istituto. Scendendo le scale, dopo 38 anni, ho rivisto il professor Nando Cabrini.  Che ci fai qui? “Insegno !” Non vorrei apparire blasfemo, mi è sembrato quasi…eterno. Possibile? Ma ti ho conosciuto nel 1972!. Fondazione del primo Liceo Scientifico in Barriera. “Già, proprio così, sono passati più di 40 anni.  In verità  sono in pensione. Collaboro con il Preside e continuo a far attività sindacale con la Cisl”.

 

Collabori con il Preside? “Sì, in particolare vogliamo rilanciare il liceo scientifico. Dopo un anno, missione conclusa: nuovi iscritti per 12 classi nuove. Di cui 5 del liceo scientifico tradizionale.

 

Che hai fatto in questi ultimi decenni?

“Tante cose. Ho lavorato a Roma per il Ministero dell’Istruzione. Poi Capo di Gabinetto del Presidente della Provincia di Venezia. Poi il passaggio tra la prima e la seconda repubblica mi ha indotto ad un rientro a Torino. Molte le collaborazioni di ricerca sui tempi educativa con l’Università. In Piemonte ho contribuito nel realizzare rete per gli studi Erasmus. Ho appena finito di scrivere un articolo per l’Università di Sofia”.

 

Stai mai fermo? Hai bisogno di essere sempre attivo?

“Stare in mezzo ai giovani mi dà sicuramente linfa vitale. Cercando di rendermi utile”.

 

Per tutto l’anno ci si incontra raccontandoci di un tempo passato. Insiste nell’andare avanti. Lo vado a trovare al Liceo Classico Massimo d’Azeglio. Presidente di commissione d’esame di maturità. Visibilmente soddisfatto precisa: “non è la prima volta”. Mille le domande sulla nostra capacità di selezionare le eccellenze Scientifiche. Mirabile una sua definizione di scienziato. Vede, osserva, analizza, elabora le stesse cose che noi vediamo. Con la capacità di andar oltre spiegandotela.  Anche in Italia, ad alti livelli sappiamo essere meritocratici. Purtroppo la situazione è notevolmente peggiorata negli ultimi 10 anni.

 

Ed all’estero come è la situazione?

“Ancora migliore della nostra, ma anche lì ci sono segni di cedimento verso, ad esempio, l’applicazione delle regole”.

 

La tua maggiore soddisfazione?

“Scusami, non vorrei apparirti presuntuoso: l’aver previsto determinati avvenimenti. L’aver “partorito” idee e ricerche didattiche che anticipavano i tempi”.

 

La tua maggiore delusione?

“Il mondo accademico che non vuole riconoscere. Ancora chiuso nelle proprie baronie”.

 

Tempo scaduto, con la certezza di altri incontri. Lasciandolo ricordo che è stato vsegretario nazionale dei Radicali negli inizi anni 70. Tutti esaltavamo lo scontro di classe, lui, isolatamente la centralità dei diritti civili. Preciso una cosa,  sicuramente ai margini di questo nostro dire: mia figlia (e la mia famiglia) è stata contentissima di cambiare Liceo.

Sale la Febbre per gli U2 mentre la band incontra i fan

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A mezzanotte the Edge e uscito a piedi e ha lasciato tutti di stucco…non ha firmato autografi ma si è fatto fotografare, ha preso in braccio una bimba e fatto lui stesso dei selfie ai fan

 

 

Gli U2 non deludono i fan italiani. Da lunedì pomeriggio impegnati nelle prove al pala Alpitour per i due concerti di venerdi e sabato prossimi, trovano il tempo per fare autografi e scambiare anche poche parole a chi li aspetta in via Filadelfia. Ieri le prove sono iniziate alle 16 e terminate in tarda serata,quando a mezzanotte the Edge e uscito a piedi e ha lasciato tutti di stucco…non ha firmato autografi ma si è fatto fotografare, ha preso in braccio una bimba e fatto lui stesso dei selfie ai fan. Disponibile e gentile come sempre, ha dimostrato di essere un uomo che sa di essere una star ma che ha mantenuto la semplicità del ragazzo di un tempo.

 

Angela Barresi

 

(Foto: il Torinese / A. Barresi)

Tra innocenza ed esperienza inizia sotto la Mole la nuova avventura degli U2

Secondo alcune voci di corridoio dovrebbero arrivare in città da domenica, per gli appassionati e già caccia agli idoli di una vita…

 

bono u2Ci siamo, tra poco meno di una settimana, venerdì 4 settembre, gli U2 daranno il via al primo dei due concerti con cui apriranno da Torino il loro Innocence+ Experience Tour europeo. Come accadde nel 2010, la band irlandese sceglie Torino ( unica tappa in Italia) per dare il via ad una serie di concerti sold out in tutta Europa, dopo aver concluso lo stesso tour in Nord America. Che gli U2 amassero l’ Italia l’avevamo capito già da un po’,  ma sembra che Bono e compagni abbiano un feeling particolare per la nostra regione e per la cucina piemontese, dopo la notizia è l’avvistamento di Bono a Cuneo per il pranzo di ferragosto. I fan italiani stanno facendo il conto alla rovescia già da diverse settimane e c’ e chi ancora spera di trovare un biglietto che vale come l’oro per chi li segue ormai da trent’anni e più, da tempi di Boy o di War, quando quattro ragazzi quasi sconosciuti cantavano urlando la Sunday Bloody Sunday della loro Irlanda. Ora tocca al Tour dell’Esperienza, della maturità artistica ma anche dell’Innocenza che è quella dei loro figli e che la band cerca di racchiudere nelle nuove canzoni. Secondo alcune voci di corridoio gli U2 dovrebbero arrivare in città da domenica, per gli appassionati e già caccia agli idoli di una vita…

 

Angela Barresi

 

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Nelle foto di Christian Bernardinelli il camion e i preparativi per l’allestimento del palco per l’esibizione degli U2

L'incendio al Darwin fu doloso: tracce di benzina

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Non si è trattato di un incidente: le fiamme sono state appiccate da qualcuno

 

Lo scorso 7 aprile un incendio aveva distrutto un’ala del liceo Darwin di Rivoli, già tristemente conosciuto per il crollo del controsoffitto che uccise studente Vito Scafidi nel 2008. Non si è trattato di un incidente: le fiamme sono state appiccate da qualcuno, in modo doloso, secondo quanto stabilisce la relazione consegnata dai vigili del fuoco al pm Guariniello, titolare del fascicolo. Le indagini hanno verificato che sulle macchinette del caffè, da cui l’incendio si era sviluppato, sono state individuate tracce di benzina.
   

Al Cto gravi carenze nel sistema antincendio

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E’ quanto emerge dalla relazione dei Vigili del Fuoco stilata per il pm Raffaele Guariniello

 

Al Cto ci sono gravi criticità nel sistema antincendio. E’ quanto emerge dalla relazione dei Vigili del Fuoco stilata per il pm Raffaele Guariniello. Il giudice, dopo l’incendio del 4 agosto, che  aveva danneggiato il terzo piano dell’ospedale, aveva chiesto una perizia tecnica. Nell’ospedale mancherebbero i “cavedi”, le attrezzature che impediscono la diffusione  dei fumi da un piano all’altro in caso di incendio. Il Cto, inoltre,  dovrà installare da subito un sistema di video sorveglianza in tutti i locali, che permetta un monitoraggio 24 ore su 24, dopo le decine di incendi sospetti verificatisi nell’arco degli ultimi 20 anni.

Video ricatto: "Lapo venne ripreso mentre era in stato confusionale"

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 “Era stato condotto all’interno di un’abitazione dove era stata creata ad arte una situazione compromettente”

 

Nel momento in cui era stato ripreso, Lapo Elkann  era in stato confusionale. “Era stato condotto all’interno di un’abitazione dove era stata creata ad arte una situazione compromettente”. E’ quanto afferma il gup di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui ha condannato i fratelli Enrico e Giovanni Bellavista e il padre Renato per le accuse di estorsione e tentata estorsione ai danni del membro della famiglia Agnelli. Si tratta del processo con al centro un cosiddetto ‘video-ricatto’.

Tempo incerto con qualche goccia ma da martedì torna il caldo

cielo nuvole tempo

grattacieloLa depressione di origine atlantica che tocca le Alpi segna  un peggioramento fino a lunedì

 

Qualche raggio di sole ma soprattutto molte nuvole nell’inizio di settimana a Torino e in Piemonte. La depressione di origine atlantica che tocca le Alpi segna  un peggioramento per lunedì. Poi il maltempo si sposta ad est e da martedì le temperature saliranno nuovamente.

 

(Foto: il Torinese)

Rugby, gli azzurri sconfitti dalla Scozia all'Olimpico

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rugby2La Scozia, seppur vincente, non è sembrata dominare nel gioco

 

Sconfitta della nazionale italiana di rugby allo stadio Olimpico di Torino  contro la Scozia per 12-16. I prossimi incontri  amichevoli della nazionale si terranno ancora una volta contro la Scozia, a Edimburgo sabato prossimo, e contro il Galles la settimana dopo. Con la partita di ieri gli azzurri tornavano aTorino dopo quasi due anni ( novembre 2013 contro l’Australia.)  La Scozia, seppur vincente, non è sembrata prevalere  nel gioco, ma fatale è stata  la meta decisiva di Pyrgos, trasformata da Weir. Lo stadio presentava due curve completamente vuote: certo la data del 22 agosto non ha facilitato la presenza del pubblico.

 

(Foto: Essepiesse / il Torinese)

Addio a don Aldo Rabino, il mitico cappellano granata

rabino aldo

Il sacerdote  si sentito male verso la mezzanotte

 

Don Aldo Rabino, lo “storico” cappellano del Toro è morto nella notte. Il sacerdote  si sentito male verso la mezzanotte e, nonostante i soccorsi siano prontamente arrivati, non è stato possibile fare nulla. Si è sentito male mentre si trovava presso l’Associazione O.A.S.I di Maen, al termine dei Camp di Basket. Don Aldo era molto amato in città non solo dai tifosi granata: era sempre in prima fila per le iniziative sociali e benefiche, per lo sport e per i giovani. Aveva 76 anni ed era cappellano granata dal 1971.