Cosa succede in città- Pagina 451

19 marzo, in Corso Belgio è festa per tutti i papà

Corso Belgio si trasformerà domenica 19 marzo, in occasione della festa del papà, in un quartiere in festa. Vanchiglietta accoglierà , infatti, la manifestazione organizzata in collaborazione con Federvie Piemonte. Dalle 9 alle 19 si potranno trovare i negozi aperti, bancarelle, operatori del proprio ingegno e giochi in legno disponibili per grandi e piccini, da corso Cadore a lungo Po Antonelli. Saranno presenti le Associazioni onlus e di Volontariato, oltre che esibizioni sportive con giostre per bambini. Presso corso Brianza l’Alma Village organizzerà animazioni per bambini e dalle 10 del mattino si susseguiranno trasmissioni in diretta di Radio Jukebox, con la festa condotta da Wlady, Media Partners insieme a Primantenna TV e Radio Antenna Uno. Nel pomeriggio correrà lungo corso Belgio la Fanfara dei carabinieri e si potrà visitare l’esposizione fotografica di Valerio Minato, comprendente scorci e paesaggi di Torino e Piemonte. Si potrà inoltre partecipare al concorso “Fai un selfie con papà”, postandolo sula pagina di corso Belgio dell’Associazione dei commercianti, con una frase di auguri per il papà. Verrà premiata la fotografia ritenuta più bella. Per il pranzo si potrà godere dell’offerta nel campo della ristorazione dello Street food local e dei bar lungo corso Belgio e le vie limitrofe. Con il ricavato della festa l’Associazione comprerà un albero da piantare in corso Belgio.

Mara Martellotta

Aspettando Cioccolatò si diventa golosi. Il 25 e 26 in via Carlo Alberto

Sono trenta gli artigiani piemontesi  protagonisti, dal 26 al 26 marzo, nell’isola pedonale di via Carlo Alberto, di ‘Aspettando CioccolaTò”, la dolce rassegna organizzata come anteprima della prossima edizione della kermesse dolciaria prevista in autunno organizzata da Città di Torino e Camera di commercio in collaborazione con le Associazioni dell’artigianato e del commercio. I cioccolatieri saranno protagonisti  tra via Giolitti e Piazza Carlo dove venerdì 24 marzo, alle ore 12, avverrà il taglio del nastro da parte della Sindaca Chiara Appendino e del Presidente della Camera di commercio di Torino Vincenzo Ilotte. Al bando per ‘Aspettando CioccolaTò, lanciato “con l’intento di promuovere e valorizzare l’eccellenza del territorio hanno preso parte imprese artigiane specializzate nella produzione di cioccolato, pasticceria, gelateria. La manifestazione sarà aperta venerdì dalle 10.30 alle 22, sabato dalle 10 alle 23, domenica dalle 10 alle 20.

 

(foto: il Torinese)

Gli inventori incontrano le aziende al PoliTo Techshare Day

Più di 100 imprese partecipanti, circa 300 incontri one to one tra inventori e aziende e più di 30 brevetti presentati: anche per la sua seconda edizione il PoliTo Techshare Day organizzato ieri da Politecnico di Torino e Intesa Sanpaolo si conferma come un momento importante per potenziare la collaborazione università-impresa, in un’ottica di sviluppo del trasferimento dei risultati della ricerca e delle relazioni con le PMI del territorio.

Un evento unico nel panorama italiano, che mette direttamente in contatto l’offerta di brevetti industriali con la domanda di innovazione delle PMI. Il Politecnico e TIM, che entra quest’anno nel progetto, supportati da Intesa Sanpaolo e dal mondo produttivo rappresentato da Confindustria e Unione Industriale di Torino, metteranno a disposizione delle PMI italiane una selezione di 31 brevetti e tecnologie e le loro competenze per accelerarne i processi di Innovazione e le capacità di competere a livello internazionale.

Nei giorni precedenti l’evento le imprese hanno potuto analizzare i dettagli dei 21 brevetti dell’Ateneo e dei 10 proposti da TIM tra quelli che non si riferiscono direttamente al core business aziendale, resi disponibili online attraverso una piattaforma dedicata, per poi confrontarsi durante il PoliTo Techshare Day direttamente con gli inventori, nel corso di incontri one to one, per discutere vantaggi e applicazioni delle tecnologie.

Nelle prossime settimane le imprese che abbiano un interesse concreto potranno presentare all’Ateneo e a TIM proposte progettuali per lo sviluppo e l’industrializzazione delle tecnologie. Oltre agli incontri one to one, l’evento è stato anche l’occasione per proporre una riflessione sul tema: “Il Trasferimento Tecnologico in ottica Industria 4.0”. Dopo i saluti iniziali di Emilio Paolucci (Vice Rettore per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico) e di Fabio Spagnuolo (Network e cultura dell’innovazione, Intesa Sanpaolo),il dibattito è proseguito con  Stefano Corgnati (Vice Rettore per la Ricerca  del Politecnico), Dario Gallina (Presidente Unione Industriale Torino), Fabrizio Gea (Delegato all’Agenda Digitale di Confindustria Piemonte), Luca Calò (Direzione Regionale Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta di Intesa Sanpaolo) e Pierpaolo Marchese (Responsabile Standard Coordination & Industry Influecing di TIM).

Torino prima città “5G” mobile. Copertura totale nel 2020

La sindaca Chiara Appendino ha dato la notizia che sarà Torino la prima città d’Italia e tra le prime d’Europa ad avere una nuova rete mobile 5G. Il progetto è entrato  nella fase operativa grazie al memorandum of understanding siglato da TIM e dal Comune. 

Entro il 2018 sarà avviata a Torino, dove ha sede il centro di innovazione e sviluppo di TIM, la prima sperimentazione in ambito metropolitano della tecnologia 5G con l’obiettivo di dare impulso alla realizzazione di una rete mobile di nuova generazione, a conferma dell’impegno dell’azienda nell’innovazione mobile, ruolo che esercita anche a livello mondiale contribuendo alla definizione dello standard 5G. Il progetto “Torino 5G” prevede l’estensione progressiva sul territorio urbano comunale della nuova infrastruttura a banda ultralarga mobile con l’obiettivo di coprire l’intera città entro il 2020. 

Grazie a questo memorandum TIM ha in programma, di installare, già entro il 2017, oltre 100 small cell nelle principali aree del centro Città, tra cui via Roma, via Po, via Garibaldi, via Lagrange, piazza Vittorio, nel Quadrilatero Romano, oltre che nelle zone del Politecnico e dell’Università di Torino. 

Queste small cell si aggiungeranno ai 200 siti ultrabroadband mobile con cui TIM garantirà la miglior copertura radio in Città. La nuova rete mobile sarà supportata dall’infrastruttutura in fibra ottica di TIM che già oggi raggiunge la quasi totalità del territorio comunale. 
Con questa iniziativa, Torino sarà candidata da TIM come prima città italiana 5G per diventare sede preferenziale delle attività previste dal 5G Action Plan della Commissione Europea, che ha l’obiettivo di accelerarne lo sviluppo attraverso l’avvio di sperimentazioni e successivamente dell’utilizzo pubblico della nuova tecnologia partendo dalle principali aree metropolitane. Torino, quindi, entrerà a far parte della prima rete paneuropea di città interconnesse 5G. 

La sperimentazione potrà coinvolgere fino a un massimo di tremila utenze che potranno usufruire di prestazioni e velocità di trasmissione estremamente elevate e di servizi e applicazioni sperimentali, forniti all’amministrazione cittadina e resi possibili dalla rete 5G di TIM. 

Nello specifico TIM potrà fornire alla città di Torino i servizi di nuova generazione legati alla Smart City, come quelli relativi alla pubblica sicurezza, alla gestione delle flotte di mezzi pubblici ed erogazione di servizi informativi ad esse connessi, oltre che soluzioni di telesorveglianza in ampie zone del territorio cittadino, di realtà virtuale a supporto del turismo e, attraverso l’introduzione di tecnologie 5G nei processi produttivi dell’industria manifatturiera, anche nuovi servizi per sviluppare l’industria 4.0 sul territorio torinese. 

“È un segnale positivo che TIM abbia scelto Torino quale area urbana per la sperimentazione di una tecnologia innovativa quale quella 5G, legata alla rete mobile. Una decisione – ha sottolineato Chiara Appendino, Sindaca di Torino – che conferma lo storico legame della società telefonica che qui, nella città della Mole, ha radici profonde. I servizi e le applicazioni ad alta velocità non potranno che favorire, in un immediato futuro, il mondo produttivo e la collettività”. 

“La firma di questo accordo dimostra la capacità di TIM di essere leader nel processo di innovazione del Paese – ha dichiarato Giuseppe Recchi, Presidente Esecutivo di TIM – Siamo il primo investitore privato del Paese con un piano industriale che prevede 11 miliardi di euro di investimenti in 3 anni, di cui 5 miliardi dedicati allo sviluppo di nuove reti a banda ultralarga: dentro c’è il futuro, le connessioni veloci e lo sviluppo delle città. Quando parliamo di big data, di digital identiy e di internet of things siamo consapevoli che alla base di tutto questo c’è sempre la qualità e la velocità delle reti. TIM ha il privilegio di essere l’azienda trainante per lo sviluppo della cultura digitale del Paese e oggi questo accordo aggiunge un altro importante tassello alla nostra strategia”. 

 

www.comune.torino.it

Case vacanza, i torinesi vogliono fare la settimana bianca

In Piemonte il 15% delle richieste totali di case vacanza: +4,9% rispetto allo scorso anno. Le torinesi Sestriere e Sauze d’Oulx le mete della regione preferite. La più costosa è Sestriere mentre Cesana la più economica

  La stagione sciistica si sta avviando al termine ma la voglia degli italiani di vivere la tradizionale “settimana bianca” sembra non arrestarsi. Il portale Casa.it (www.casa.it) ha infatti analizzato le richieste degli italiani per le case vacanza in Piemonte nel mese di marzo, considerando un bilocale con quattro posti letto, e ha riscontrato un aumento della domanda del +4,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel mese di marzo il Piemonte ha ottenuto il 15% delle richieste totali di case vacanza in località montane ma è il Trentino Alto Adige la regione preferita dagli italiani, con il 25% delle richieste. Tra le altre regioni seguono il Veneto con il 18%, la Valle d’Aosta con 17%, la Lombardia con l’11% e il Friuli – Venezia Giulia con il 4%.

Ma quali sono le località più gettonate in Piemonte?

Le più ricercate, tra le località montane della regione, sono le torinesi Sestriere e Sauze d’Oulx, dove il costo medio per una casa vacanza è rispettivamente di 780€ (il prezzo più alto) e 700€ la settimana. Seguono la più economica Cesana (€520), Sansicario (680€) e Alagna Val Sesia (630€). Molto Lontana dal podio  Bardonecchia, con il costo di 650€.

NASCE A TORINO LA RETE ITALIANA DEGLI URBAN CENTER

Fare rete per promuovere iniziative comuni e buone pratiche, diffondere la conoscenza degli urban center e costruire una cultura della trasformazione delle città e del coinvolgimento dei cittadini. È questo in sintesi l’obiettivo della nuova rete di urban center italiani, che nasce  a Torino con la firma della lettera di intenti promossa dalle agenzie di Torino e Bologna.

Al progetto, oltre a quelle delle due città promotrici, aderiscono le realtà di Bari, Bitonto, Brescia, Ferrara e Spoleto. Siglando l’accordo, esprimono la loro volontà di creare un progetto nazionale mirato a costruire opportunità di collaborazione tra le agenzie, anche coinvolgendo soggetti esterni, scambiare buone pratiche, costruire un percorso condiviso su temi come le politiche urbane e la trasformazione delle città, fare sinergia su progetti internazionali come i bandi europei.La firma è realizzata in occasione del kick off meeting del progetto EUCANET, il bando europeo Europe for Citizens – reti di città, che vede coinvolte le realtà di Torino e Bologna e che rappresenta la prima azione concreta espressa dalla rete. Attraverso i finanziamenti di EUCANET sarà possibile avviare, tra il 2017 e il 2018, iniziative e attività diverse che traguardino alla costituzione della rete europea. Partner del progetto sono la città di Skopje con la Faculty of Architecture of the SS Cyril and Methodius University in Skopje, Marsiglia con Euromediterranée, Cluj-Napoca con il Cluj Urban Center, Rotterdam con la Biennale di ArchitetturaIABR, lo Stockholm Environment Institute at University of York, ICLEI, ed Eurocities WG urban Agenda.

Che cosa sono gli urban center?

Sono organizzazioni nate per comunicare le trasformazioni urbane, a disposizione dei cittadini e di tutti i soggetti territoriali. Implementano le reti di relazioni tra vari soggetti e costruiscono le condizioni per rendere i cittadini più consapevoli e informati sulla vita della loro città.

Per la maggior parte sono strutture nate per iniziativa pubblica, esprimono spesso un legame forte con l’amministrazione cittadina o altri attori istituzionali (Università, Ordini professionali), e si propongono come luogo di confronto, di ascolto e dialogo tra le parti, di presentazione e traduzione di istanze collettive.

Alcuni hanno a disposizione spazi espositivi e una sede pubblica dove sviluppare le proprie attività; tutti lavorano utilizzando molto il web e i social network. Hanno una forte dimensione collaborativa, orientata alla messa in rete di attori, competenze e risorse locali.

Per saperne di più su dove sono, come sono organizzati e quali attività svolgono gli urban center in Italia e nel mondo è possibile scaricare l’opuscolo divulgativo sul sito dell’Urban Center di Torino al linkhttp://www.urbancenter.to.it/urban-center-istruzioni-per-luso-2/

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Credit foto: redazione Web – www.comune.torino.it

Dal femminismo ai giorni nostri l’8 marzo sotto la Mole

di Pier Franco Quaglieni

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L’8 marzo  sotto la Mole viene festeggiato spesso  con manifestazioni poco convincenti, anche se, di fronte alla crisi economica sempre più incalzante , la soluzione  del problema della pari opportunità di genere appare sempre più distante. L’art. 3 della Costituzione sembra  essere diventato , per certi versi, solo una dichiarazione di principio. Tante donne torinesi, per trovare  un lavoro adeguato, sono dovute emigrare all’estero. Una docente di medicina molto apprezzata a Torino si è trasferita in Francia, altre donne in Inghilterra, altre ancora negli Stati Uniti. Una giovane laureanda in Lettere ha fatto il salto e adesso conclude i suoi studi a Bonn, avendo prospettive di lavoro in Germania. Negli anni 70 il femminismo torinese scatenò la sua rabbia, sicuramente anche giustificata, ma finì per logorare la sua stessa immagine, forse senza volerlo. Dello spirito di quei tempi sopravvive infatti molto poco.  Ho assistito  a Torino alla  marcia in rosa di domenica scorsa: mi è sembrata una passeggiata con tanti palloncini ma con scarso senso partecipativo. Gente che camminava, non gente che avesse intendimenti specifici da manifestare e lo stesse facendo .

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Ricordo un 8 marzo di qualche anno fa di aver presenziato ,c on un fastidio crescente, ad un penoso evento organizzato presso il Circolo dei lettori di Torino: un gruppo di donne leggeva brevi passi di scrittori e testi storici, a partire dalla Bibbia ,per giungere a San Paolo, a S. Agostino, a S. Tommaso ,con l’intento di dimostrare la visione violenta del rapporto uomo-donna che emergeva dalle letture antologizzate. Alla fine chiesi la parola e dissi che mi sembrava gravemente scorretto usare brevi citazioni decontestualizzate dai testi di origine  e anche dal tempo in cui essi vennero scritti, per catalogare  autori  dal pensiero complesso in banali  sostenitori di una visione maschilista della vita. Pensatori come Sant’Agostino con cui hanno fatto i conti credenti e non credenti, non possono essere utilizzati in modo così banale. Fu una serata torinese da dimenticare, specie se ricordiamo che, a fianco di molti  testi letterari e religiosi cristiani, non venne citata neppure una parola del Corano  e della cultura araba in generale che certo non brillano per il loro “femminismo”. Si trattò di una vera e propria mistificazione storica, giustificata implicitamente dal solito , stucchevole “politicamente corretto” che in certi ambienti è la regola a cui attenersi.  


Creai imbarazzo in sala, ma battersi contro la violenza nei confronti della donna non può prescindere dal denunciare  anche la visione che ,nella quasi totalità del mondo arabo ,caratterizza il rapporto uomo-donna. Da anni non partecipo a manifestazioni per l’8 marzo. Condivido i principi, ma dissento dai modi. E certo non è un mazzolino di mimosa a fare la differenza tra il 7 o il 9 rispetto al mitico 8 marzo. Ho letto di una giornalista che, tra il serio e il faceto (spero per lei che volesse soprattutto richiamarsi al faceto), ha denunciato la situazione delle donne nei giornali ,invocando quote rosa. Mi pare  che neppure in politica le quote rosa abbiano funzionato, figurarsi nel mondo dell’informazione dove ci vogliono capacità di analisi e di scrittura che prescindono dal sesso.  Quest’anno ho voluto comunque dedicare qualche ora ai temi della donna, senza partecipare a manifestazioni istituzionali da cui abitualmente mi tengo lontano. Occupato a Biella per un’altra iniziativa, sono andato al santuario di Graglia, dove una storica dell’arte molto nota ,quanto libera e indipendente, ha realizzato una mostra davvero significativa. Mi riferisco a Claudia Ghiraldello,autrice di decine di opere nel campo della critica e della storia dell’arte.

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Si tratta della mostra di pittura di una giovane artista biellese,Emmanuela Zavattaro, dal titolo “Anime  a colori”. Una realizzazione di due donne e dedicata alle donne. Come ha scritto la curatrice Ghiraldello, “l’indagine di Emmanuela non è solo mero esercizio di virtuosismo tecnico. E ‘ molto di più. E’ una sorta di denuncia della società d’oggi, troppo spesso lontana dalle esigenze delle donne”. Ma non è una denuncia urlata. La Zavattaro ritrae spesso la donna da sola ,ma c’è anche una parte della mostra dedicata al rapporto uomo-donna . Certo, non mancano le doverose  denunce sulla violenza  di cui sono vittime le donne e basterebbero i tanti uxoricidi, per non parlare delle violenze domestiche, a dimostrare la necessità di prendere posizione ,anche attraverso l’arte, su queste nefandezze che pongono in dubbio l’esistenza stessa di una civiltà. Le donne di Emmanuela sono però positive,” anime a colori” capaci di reagire alle avversità della vita . In quelle opere si può vedere come il rapporto uomo-donna si completi a vicenda. Può sembrare una cosa ovvia, naturale, ma spesso questa verità per ragioni del tutto ideologiche, non viene oggi colta abbastanza.

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Un rapporto che parta dalla parità uomo/donna  (e non dall’impossibile eguaglianza ,se non nei diritti ) e quindi dal rispetto che si deve all’altra/o può radicarsi e vivere anche oggi. Ed è quello della maggioranza delle coppie. Un aspetto che forse viene ignorato a vantaggio di una verità ,certo ben presente, che balza in maniera evidente all’occhio. Il femminismo rabbioso degli anni 70 di tante femministe torinesi ha lasciato solo macerie anche nella vita di quelle stesse persone.  Ricordo una professoressa torinese  tanto rabbiosa in quegli anni, quanto diventata conservatrice oggi. Con le sue azioni di ieri  si condannò alla solitudine di oggi. Di diverso significato è il film”7 minuti” di Michele Placido  che l’8 marzo la Regione Piemonte dedicherà alle donne che lavorano. E’ la  storia di un’azienda tessile italiana che viene venduta ad una multinazionale  con tutte le conseguenze  che  può comportare e che colpiscono in primis  le donne, ma non soltanto loro.  La proiezione del film in più località piemontesi sarà l’occasione anche per affrontare in modo concreto il tema del lavoro femminile, confrontandosi con la drammatica situazione dell’economia piemontese ed italiana.  Senza inutili e retorici discorsi, riflettendo se e come si possa uscirne.

MinD Mad in Design, i luoghi dell’abitare e la fragilità umana

A Torino, dal 9 al 13 marzo 2017, presso il Lingotto, avrà luogo la terza edizione del workshop che coniuga design e disagio psichico ed esplora in modo inedito i luoghi dell’abitare in relazione alle varie forme della fragilità umana.

MinD Mad in Design: il Design come strumento di inclusione sociale Quando il design si confronta con lo spazio della mente umana, quando supera i limiti della presunta normalità, quando è stimolato dalla necessità del benessere a trovare nuove soluzioni e sa cambiare prospettive e punti di vista, allora il design può diventare “cura” e aprire a nuovi percorsi professionali e di riabilitazione. MinD – Mad in Design è un progetto didattico e culturale che affronta, nell’ambito della formazione universitaria e dell’inserimento nel mondo del lavoro, il tema del progetto dei luoghi del disagio mentale. MinD nasce da un’idea degli architetti Giulia Mezzalama e Sandra Poletto, della psicologa Elena Varini, ed è promosso da Camplus – Fondazione CEUR (Centro Europeo Università e Ricerca) con Blu Acqua, società attiva nell’ambito della residenzialità psichiatrica, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e la collaborazione di istituzioni universitarie e aziende del settore. Articolato in un workshop e una serie di eventi collaterali, MinD sperimenta metodi di lavoro, approcci e soluzioni per un’idea di abitare socialmente inclusivo (www.madindesign.com). MinD: IL WORKSHOP Nella prestigiosa sede del Camplus Lingotto di Torino, collegio universitario di merito della Fondazione CEUR, durante quattro giorni di workshop, dal 9 al 13 marzo, 42 studenti universitari provenienti da tutta Italia (delle discipline Design, Architettura, Psicologia, Antropologia, Scienze dell’educazione e affini), insieme a 12 utenti seguiti dai servizi di salute mentale, sperimenteranno nuove soluzioni per un abitare inclusivo. Seguendo un approccio multidisciplinare e olistico, e partendo dai bisogni della residenzialità psichiatrica, sei team di progettazione, guidati da designer professionisti lavoreranno sull’idea di “pausa” come momento di rigenerazione fisiologica e psicologica, come rito, come spazio individuale e di condivisione, ponendo al centro dell’azione di progetto il rapporto tra il benessere della persona e lo spazio progettato. I sei progetti saranno presentati nella giornata conclusiva di lunedì 13 marzo. I designer che collaborano alla terza edizione di MinD sono: Arcangelo Favata, (Alicucio, www.alicucio.com), Natascia Fenoglio (Natascia Fenoglio Edible Design, www.natasciafenoglio. com), Sara Ricciardi (www.sararicciardi.org), Ilaria Scarpellini (UX Pills, www.uxpills.com), Adelaide Testa (Marcante -Testa UdA Architetti, www.marcante-testa.it), Silvio Tidu (yetmatilde, www.yetmatilde.it), Alessia Pagotto, Walter D’Esposito (Sotterranea Officina Sperimentale, www.sotterraneaofficinasperimentale.com).

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Il workshop MinD è realizzato grazie alla collaborazione con Università degli Studi di Torino, Istituto d’Arte Applicata e Design di Torino IAAD, Politecnico di Torino, Domus Academy, NABA Nuova Accademia di Belle Arti, alla speciale partecipazione di Eataly, della Fondazione Achille Castiglioni e al contributo degli sponsor tecnici Carioca S.p.A, Ferrino S.p.A, Filz Torino Feltri e Positive Causes. MinD offre un’esperienza di formazione fortemente inclusiva e interdisciplinare, e l’occasione di impegnarsi in prima linea, mettendo in gioco le proprie competenze e abilità, nel superamento delle barriere del pregiudizio e dell’indifferenza nei confronti delle persone fragili. Partecipare a MinD significa relazionarsi direttamente con una parte della società emarginata, in una dimensione di scambio e ascolto reciproco, per la costruzione di una società più aperta e paritaria.

Al pronto soccorso codice rosa per le donne vittime di violenza

Sarà attiva una equipe multiprofessionale per assistere e curare le donne vittima di violenza sessuale e domestica. Si tratterà di un percorso di “presa in carico garantito 24 ore su 24″, in  ogni pronto soccorso e presidio sanitario del Piemonte. Il tutto a cura di un team composto da ginecologa, pediatra, ostetrica, psicologa, assistente sociale e infermiera. La novità del ‘codice rosa’ viene formalizzata nella riunione giunta regionale di oggi attraverso l’approvazione della delibera degli assessori alla Sanità Antonio Saitta e alle Pari Opportunità Monica Cerutti. Si mette in atto, per la parte di competenza della sanità regionale, la legge di prevenzione e contrasto alla violenza di genere varata lo scorso anno”. Il ‘codice rosa’ prevede anche l’esenzione dal ticket per  un anno per tutte le prestazioni di presa in carico clinica e psicologica delle vittime di violenza o di maltrattamento.

 

(foto: il Torinese)

EXPOCASA 2017: DOMENICA GREEN AL PREZZO SPECIALE DI 3€ PER TUTTI

Tanti gli appuntamenti per il fine settimana Ultime ore  utili per visitare Expocasa 2017, il grande appuntamento dedicato all’arredamento e alle idee per abitare, che quest’anno più che mai ha richiamato un numeroso pubblico proveniente da tutto il nord ovest e anche da altre regioni d’Italia, oltre che dall’estero. Un grande successo, preannunciato dalla presenza dei più importanti marchi di arredamento italiani e internazionali. Questo fine settimana sarà l’ultimo utile per approfittare delle consulenze gratuite e delle proposte vantaggiose che gli espositori riservano al pubblico della manifestazione.


Raggiunge l’Oval è facile, anche durante la giornata ecologica promossa dal Comune di Torino: per l’occasione, domenica 5 marzo Expocasa propone un biglietto agevolato con ingresso al prezzo speciale di 3€ per tutti i visitatori.

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Ecco come arrivare a Expocasa, secondo quanto previsto dal blocco del traffico: – per coloro che arrivano da fuori Torino con la propria auto, il parcheggio Lingotto è raggiungibile seguendo i percorsi consentiti senza infrangere il blocco del traffico e dunque senza limitazioni, sia in entrata sia in uscita; – in alcuni casi è possibile utizzare l’auto secondo le indicazioni riportate sul sito del Comune, a esempio se si viaggia in tre sullo stesso mezzo, se omologato per quattro persone. Per coloro che arrivano con i mezzi pubblici, la metropolitana M1 fa capolinea al Lingotto. La frequenza dei passaggi dei treni verrà incrementata tra le 10 e le 19. Sul piazzale all’uscita della stazione Lingotto è attivo un servizio di navetta gratuito che porta direttamente all’ingresso dell’Oval; – per coloro che raggiungono l’Oval in bicicletta, domenica 5 marzo sarà riservato uno spazio, non custodito, dove poter agganciare il proprio mezzo a due ruote. Inoltre gli abbonati a [TO]BIKE possono entrare tutti i giorni al prezzo speciale di 3€.

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Ma non finisce qui! Il programma di iniziative per questo fine settimana è particolarmente denso. Sempre attiva la Cucina di Expocasa, che sabato 4 marzo propone tre cooking show: alle 12,30 Alla scoperta del visualfood a cura di Elena Defendini, Visualfoodist Trainer di Pic nic da Tabata; alle 16 Dolci in mezz’ora, a cura della Scuola di cucina il Melograno che cura anche l’appuntamento delle 18 dedicato agli Stuzzichini di mare. Domenica 5 marzo si inizia alle 10 con Proposte di dolci da colazione internazionali, a cura di Mary Cake Decorating, che alle 15 propone i Biscotti decorati e ricamati con sac a poche; alle 17,30 arriva L’aperitivo di casa condotto da Master barman Torino. Altre iniziative all’insegna del food sono proposte dai singoli espositori, che permettono così di vedere dal vivo il funzionamento delle cucine in esposizione. A disposizione del pubblico, gratuitamente, Quando il fisco è… di casa, il servizio di consulenza a 360 gradi dell’Agenzia delle Entrate, esteso a tutte le tematiche fiscali e catastali. Mentre nello spazio Incontra l’Esperto CasaClima, gestito dai Consulenti dell’Agenzia per l’Energia Alto Adige – CasaClima, i visitatori hanno la possibilità di avere una consulenza gratuita sul tema del costruire sostenibile con un’attenzione particolare all’efficienza energetica, al comfort abitativo e alla tutela dell’ambiente. Inoltre è presente l’UPPI – Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, con consulenze mirate sulle molteplici problematiche riguardanti la casa. E ancora gli architetti professionisti della squadra di Expocasa oltre a quelli di Home Staging Specialist, studio di architettura che offre consulenze gratuite per progetti e soluzioni di Home Staging e Home Relooking. Anche Balcone fiorito non si ferma: sabato 4 alle 17,30 è prevista la dimostrazione di Quadri floreali, i fiori a parete a cura di David Zonta, floral designer, che domenica 5 marzo sempre alle 17,30 presenta Il bouquet su struttura. Sempre attivo il Baby parking destinato ai piccoli visitatori che potranno intrattenersi in giochi e laboratori mentre i grandi visitano la manifestazione. Expocasa è aperto: sabato 4 marzo dalle 10 alle 22; domenica 5 marzo dalle 10 alle 20.

 

(Foto: Daniele Bottallo)