regista,il critico d’arte, il gourmet, il bon vivant, il lavoratore indefesso. Ha attraversato quasi tutto il Novecento, mantenendo un’autonomia di giudizio che gli fa molto onore, denunciando gli orrori ideologici del secolo breve senza paraocchi: antifascista e anticomunista senza incertezze. Stare insieme a lui non era mai banale perché la sua intelligenza era scintillante. Io ritengo una vera e propria grazia di Dio averlo conosciuto e frequentato per tanti anni. La nostra e’ stata un’amicizia profonda. Nell’ultima fotografia che mi ha dedicato scrisse ”Per sempre” e in effetti il suo ricordo rimarrà in me nitido e forte per sempre. Mario era un uomo dolcissimo al di là delle apparenze spavalde. Resta la sua opera che crocianamente parla per lui e che rivela un protagonista limpido di un secolo torbido e violento. Egli ha saputo testimoniarci i valori dell’uomo, dell’amore ,dell’amicizia, della bellezza. Ci ha anche saputo trasmettere la gioia di vivere. Vent’anni fa quando partecipai a suoi funerali privatissimi come unico amico ammesso ad essere presente alla breve cerimonia davanti alla sua tomba pensavo non alla morte, ma alla vita. Mario ha dato un senso alla vita, alla sua vita e a quella dei suoi lettori e dei suoi amici.Di pochissimi scrittori novecenteschi si può dire altrettanto.
regista,il critico d’arte, il gourmet, il bon vivant, il lavoratore indefesso. Ha attraversato quasi tutto il Novecento, mantenendo un’autonomia di giudizio che gli fa molto onore, denunciando gli orrori ideologici del secolo breve senza paraocchi: antifascista e anticomunista senza incertezze. Stare insieme a lui non era mai banale perché la sua intelligenza era scintillante. Io ritengo una vera e propria grazia di Dio averlo conosciuto e frequentato per tanti anni. La nostra e’ stata un’amicizia profonda. Nell’ultima fotografia che mi ha dedicato scrisse ”Per sempre” e in effetti il suo ricordo rimarrà in me nitido e forte per sempre. Mario era un uomo dolcissimo al di là delle apparenze spavalde. Resta la sua opera che crocianamente parla per lui e che rivela un protagonista limpido di un secolo torbido e violento. Egli ha saputo testimoniarci i valori dell’uomo, dell’amore ,dell’amicizia, della bellezza. Ci ha anche saputo trasmettere la gioia di vivere. Vent’anni fa quando partecipai a suoi funerali privatissimi come unico amico ammesso ad essere presente alla breve cerimonia davanti alla sua tomba pensavo non alla morte, ma alla vita. Mario ha dato un senso alla vita, alla sua vita e a quella dei suoi lettori e dei suoi amici.Di pochissimi scrittori novecenteschi si può dire altrettanto.










