Cosa succede in città- Pagina 415

Note di Classica: Ivo Pogorelich, Vadim Repin e Michail Pletnev, le “stelle” di novembre

Mercoledì 6 alle 21 al Conservatorio, per la stagione dell’Unione Musicale, l’Orchestra Antonio Vivaldi di Venezia, con Domenico Nordio nel doppio ruolo di direttore e violino, eseguirà musiche di Puccini, Rossini, Vivaldi, Paganini-Kreisler, Vitali-Nordio, Rota.

Sempre mercoledì 6 alle 20, al Teatro Regio, debutto de “La Bisbetica Domata”. Balletto in 2 atti. Musica di Sostakovic  eseguito da“Les Ballets De Monte-Carlo”.Repliche fino a domenica 10. L’Orchestra del Teatro Regio sarà diretta da Igor Dronov. Giovedì 7alle 20.30 e venerdì 8 alle 20, all’Auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Juraj Valcuha e con Emanuele Arciuli  e Andrea Rebaudengo al pianoforte, eseguirà musiche di Francesconi, Prokofev, Stravinskij. Sabato 9 alle 20 al Teatro Vittoria, il Quintetto del Verdi raccontato da Antonio Valentino, eseguirà musiche di Mozart. Domenica 10 alle 16.30 al Teatro Vittoria, per l’Unione Musicale, Tommaso Lonquich clarinetto,  Umberto Clerici violoncello, Claudio Martinez  pianoforte, eseguiranno musiche di Mozart, Beethoven, Brahms. Mercoledì 13 alle 21 al conservatorio, Marco Rizzi violino e Roberto Arosio pianoforte e clavicembalo, eseguiranno musiche di Veracini, Respighi, Messiaen, Part, Bach-Mendelssohn-Schumann. Giovedì14 alle 20, debutto al Teatro Regio di “Fuego” balletto della Compania Antonio Gades. Musica di Manuel De Falla. L’Orchestra del Teatro sarà diretta da Miquel Ortega. Repliche fino a domenica 17. Sabato 16 alle 20 al Teatro Vittoria, per la stagione dell’Unione Musicale Maddalena Giacopuzzi al pianoforte, eseguirà musiche di Bach, Schumann, Debussy, Chopin. Lunedì 18 alle 20 sempre al Teatro Vittoria, recital degli Odhecaton, diretti da Paolo Dal Col.

Mercoledì 20 alle 21 al conservatorio, il Coro da camera di Torino diretto da Dario Tabbia, eseguirà musiche di Byrd, Tallis, Morley, Pearsall, Willan, Mealor, Elder, Tavener. Giovedì 21 alle 20.30 e venerdì 22 alle 20, all’Auditorium Toscanini l’Orchestra Rai diretta da Kazuki Yamada  e con Vadim Repin  al violino, eseguirà musiche di Prokofev, Saint-Saens, Mendelssohn. Mercoledì 27 alle 21 al conservatorio, per l’Unione Musicale Ivo Pogorelich  al pianoforte, eseguirà musiche di Bach, Beethoven, Chopin, Ravel. Domenica 24 alle 20.30, all’Auditorium del Lingotto la Russian National Orchestra diretta da Kirill Karabits  e con Michail Pletnev al pianoforte, eseguirà musiche di Cajkovskij, Korsakov. Giovedì 21 alle 20.30 e venerdì 22 alle 20 all’Auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Michele Mariotti  eseguirà musiche di Schubert e Strauss.

 

Pier Luigi Fuggetta

Il 4 Novembre alzabandiera in piazza Castello

“Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate”

 

Lunedì 4 novembre, in occasione delle celebrazioni del “Giorno dell’Unita Nazionale e Giornata delle Forze Armate”, il Comando Militare Esercito Piemonte, in coordinamento con la Prefettura e il Comune di Torino, ha organizzato a Torino una serie di eventi per commemorare e ricordare un momento particolare della storia nazionale.

Alle ore 10.00 in Piazza Castello, alla presenza delle più alte Autorità civili e militari della città, si svolgerà la cerimonia dell’alzabandiera che intende confermare l’incontro tra il Paese e le Forze Armate.

Il servizio d’onore sarà svolto, alla presenza della Bandiera della Scuola di Applicazione dell’Esercito, del Gonfalone della Città di Torino e del Gonfalone della Città Metropolitana, da un Reparto di formazione costituito da Ufficiali frequentatori della stessa Scuola, Alpini della Brigata “Taurinense”, Carabinieri del Comando Regione “Piemonte e Valle d’Aosta”, Finanzieri del Comando Regionale “Piemonte” Le note dell’Inno Nazionale saranno intonate dalla Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale della Città di Torino.

A seguire, alle ore 11.00, sarà celebrata una santa messa presso il Tempio della Gran Madre di Dio al termine della quale verrà deposta una corona d’alloro al sacrario militare.

I momenti istituzionali termineranno alle ore 18.00 con la cerimonia dell’ammainabandiera che avrà luogo sempre in Piazza Castello.

Analogamente a quanto avvenuto negli anni scorsi, anche quest’anno l’Esercito aprirà al pubblico alcune delle sue caserme secondo il seguente calendario:

3 novembre:

–        Pinerolo (TO) – Caserma FENULLI (Museo di Cavalleria) – 10.00 – 12.00/15.00 – 18.00

 

4 novembre:

–            Torino – Palazzo Arsenale (Scuola di Applicazione dell’Esercito) – 09.00 – 12.00/14.30 – 17.00

–            Torino – Caserma “Monte Grappa” (Comando Brigata Alpina “Taurinense”) 09.00 – 12.00

–            Torino – Caserma “Pietro Micca” (Comando Provinciale Carabinieri) – 10.00 – 13.00/16.00 – 19.00

–            Rivoli (TO) – Caserma “Ceccaroni” (Comando Reggimento Logistico “Taurinense”) – 09.00 – 13.00

–            Venaria Reale (TO) – Aeroporto (34° AVES) – 10.00 – 12.00/14.00 – 16.00

–            Torino Caserma “Emanuele Filiberto Di Savoia Duca d’Aosta” (Comando Regionale Piemonte e Comando Provinciale Torino Guardia di Finanza) – 09.00 – 12.00

5 novembre:

–            Vercelli – Caserma SCALISE (Artiglieria a cavallo) – 09.00 – 12.30

A premessa delle celebrazioni del “4 novembre”, in occasione della ricorrenza dei “Defunti”, il giorno 2 novembre, alle ore 11.30, alla presenza delle Autorità locali e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, sarà celebrata la ricorrenza con la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato ai Caduti di Nassiriya, sito in corso IV Novembre, lato piazza d’Armi.

Un weekend di maltempo

Ieri era solo pioviggine su Torino e su tutto il Piemonte, da oggi invece si estende il vero e proprio maltempo in tutta la regione, anche se, fortunatamente, non è prevista un’allerta meteo. Le piogge si prevedono diffuse e quelle più forti interesseranno le zone appenniniche, dove la quota neve permane  alta: da 1800 metri sui settori alpini a nord, 2400 in altre aree. Poi domenica sono previste diffuse schiarite e una pausa nelle precipitazioni.

 

VERNEA 31, QUANDO LO SPAZIO DIVIENE BUSINESS D’ECCELLENZA

Uffici – spazi di coworking e area relax

Tutti i vantaggi di un coworking , senza rinunciare alla privacy di un ufficio tutto tuo !  Sala Riunioni, Open Space, Sala Relax Living ecc

Come ben noto , il Coworking  è una filosofia tipica delleconomia collaborativa che prevede la condivisione degli spazi di lavoro da parte di professionisti che hanno in comune intenti e valori. La scelta del coworking è un nuovo metodo per concepire il lavoro , permettendo di abbattere i costi fissi di gestione e di ottimizzare le spese. 

Questo metodo lavorativo nasce negli Stati Uniti  quando Brad Neuberg, programmatore informatico freelance, decise di creare il primo spazio di lavoro condiviso in cui ospitare tutti i freelance, stanchi ormai di lavorare a casa da soli e facili prede delle distrazioni dellambiente domestico. Nacque così la Hat Factory di San Francisco, il primo spazio di coworking in cui collaborare e co-creare valore per la propria professione, per la comunità e anche per se stessi.

Ormai, il mondo del lavoro non ha più confini. In questo modo si sviluppano relazioni, gli spazi diventano luoghi di business preziosi, le community prendono forma in ecosistemi e la conoscenza diventa esperienza.  Il cambiamento diviene così culturale, economico e sociale.

Il linguaggio fra le parti condivise però deve mantenere il suo equilibrio e lo stile più appropriato capace di plasmarsi con tutto linsieme se pur con tagli differenti professionali.

La differenza sta quindi nello studio approfondito di questi parametri al fine di ottenere unambiente assolutamente consono a tutte le iniziative lavorative più o meno stabili o di passaggio, una sorta di linguaggio complice nel concepire lo spazio di lavoro come paesaggio confortevole per lo stesso. Una specie di habitat naturale che mette a disposizione degli esseri viventi che lo abiteranno tutto ciò di cui avranno bisogno. Lunico impegno che si richiede è saper cogliere queste preziose opportunità traendone il maggior vantaggio competitivo possibile. Un modo per entrare in contatto con realtà e luoghi dove far convergere competenze e talenti.

In Italia, i primi spazi  di coworking sono stati aperti tra il 2008 e il 2010 , e si sono sviluppati soprattutto  nelle metropoli: in particolare a milano, città che vanta la maggior densità di queste realtà, seguita da Roma.

Attualmente a Torino nascono svariate unità abitative trasformate in spazi di coworking. Tra queste è doveroso annoverare lultima nata :  VERNEA.31

Un restyling fresco e dinamico , creato al fine di donare accoglienza stimolante e grintosa. Una realtà lavorativa assolutamente accattivante, con spazi dal design contemporaneo e professionale.  Una realtà lavorativa questa atta a stimolare successo . Un forte spirito imprenditoriale è alla base dei servizi di Vernea 31. 

Gli spazi di VERNEA 31 hanno come obiettivo quello di dare il non plus ultra della qualità e della professionalità. Limpatto visivo diviene così assolutamente compensativo per quello che sono le emozioni e il desiderio quindi di soddisfare il grande sogno dellaccoglienza più rappresentativa e piacevole.

Gli uffici, arredati con gran gusto , potranno essere operativi in tempo zero. Questa non è un effimera illusione ma realtà allo stato di fatto più immediato, al fine di poter essere subito operativi.

Sale riunioni e sale corsi hanno una capacità abitativa fino a 30 persone, accoglienti e luminose. Lallestimento prevede lavagna e fogli mobili , penne, block-notes e uno schermo.

Possibilità di domiciliazione legale per le attività in quanto consente di utilizzare lindirizzo civico di VERNEA 31 per eleggere la sede legale della propria Azienda.

Ufficio virtuale e segreteria telefonica : una soluzione ideale per ottimizzare i costi .

Servizio di domiciliazione postale, consistente nellutilizzare lindirizzo di V.31 come proprio punto di riferimento per la ricezione della corrispondenza di posta e plichi, che può essere sia personale che aziendale.

Gli spazi sono stati studiati minuziosamente , con grande cura del particolare, dallaccoglienza allingresso, allarea break , fino ad arrivare agli uffici e alle sale riunioni. Inoltre sono ideati e gestiti al fine di garantire alta qualità e massima sicurezza.

Il successo genera successo , per questo VERNEA 31 fornisce spazi per singoli  o community di lavoratori di qualsiasi genere.  Non importa essere pensatori o creativi , piuttosto che manager o liberi professionisti. Gli spazi di V 31 possono essere definiti come realizzatori : luoghi che consentano di espandere il network e di dare una forma reale e concreta alle idee e alla professionalità

Un vero e proprio grande salotto del benessere a largo raggio, nello splendore di una condivisione mirata ed elegante , assolutamente capace di generare, proprio per la cura e la progettazione studiata appositamente per le varie occasioni di business, iniziative vincenti.

Monica Di Maria di Alleri Chiusano

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VERNEA 31 – Nichelino 10042 TO – Tel. 011.6272218 – Email: segreteria@vernea31.it

Commemorazione dei Defunti, gli orari dei cimiteri 

Cimiteri e uffici informazioni: orario continuato 8.30-17.30 tutti i giorni da sabato 26 ottobre a domenica 3 novembre, incluso lunedì 28 ottobre, (invece lunedì 4 novembre i cimiteri sono chiusi). Da martedì 5 novembre chiusura cimiteri alle 16.30 e uffici aperti da lunedì a sabato con orario regolare.
Uffici illuminazione votiva I.L.V.C: 8.30-12 e 13-16.30, chiusi domenica 27 ottobre e 3 novembre; presso il Parco chiusi anche lunedì 28 ottobre.
Ingresso con le auto: sospeso da sabato 26 ottobre a domenica 3 novembre, ad eccezione dei veicoli muniti di contrassegno europeo disabili (negli orari consentiti).
Trasporto interno: garantito il servizio di navetta interna al Monumentale e al Parco. Sospesa, da sabato 26 ottobre a domenica 3 novembre, la Linea 102 GTT al Parco.
Trasporto pubblico: non ancora disponibile l’avviso sulle linee GTT potenziate.

Maggiori informazioni su orari Commemorazione dei Defunti

Premio Public Choice Award ai Musei Reali per il recupero della Cappella del Guarini

Fra le tante cose che non vanno in Italia, finalmente una buona notizia: il recupero straordinario della Cappella della Sindone, gioiello architettonico di Guarino Guarini, riceverà martedì 29 ottobre a Parigi l’assegnazione del prestigioso Premio del patrimonio europeo – Premio Europa Nostra 2019 per la categoria Conservazione.

La cerimonia di premiazione dell’European Heritage Awards si terrà al Théâtre du Châtelet alla presenza del Commissario Europeo Tibor Navracsics sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.

A ricevere il premio, per i Musei Reali di Torino, di cui la Cappella è parte integrante, la Direttrice Enrica Pagella e la Direttrice dei lavori di restauro Marina Feroggio.

I lavori di recupero del monumento barocco di Guarini erano stati definiti, per dirla in termini di fiction – un’impresa impossibile.

Non è stato così ed è stata una “scommessa vinta” per la complessità e la difficoltà del restauro in cui nessuno credeva anche per la relativa velocità con cui è stata realizzata.

Il recupero ha visto alternarsi tre diversi cantieri nell’arco di vent’anni. Oggi la Cappella della Sindone è uno dei gioielli barocchi più visitati apprezzati dai visitatori che non mancano di soffermarsi ad ammirare il capolavoro ritrovato.

A poco più di un anno dalla sua riapertura il Premio suggella un successo meritato.

Il premio è indetto dalla Commissione Europea ed Europa Nostra, principale rete per il patrimonio culturale che ogni anno celebra e promuove l’eccellenza nel campo del patrimonio artistico.

In occasione della cerimonia di premiazione verrà rivelato il vincitore della categoria Public Choice Award, in cui la Cappella della Sindone è stata inclusa e che nei giorni della votazione ha conosciuto un imponente sostegno da parte del pubblico italiano, manifestato in particolar modo attraverso i social e il web.

Tommaso Lo Russo

(foto Bottallo)

Torino e le sue stelle. Gli chef al Centro congressi UI

Dall’esperienza enogastronomica al valore per la nostra città

 

Gli incontri dedicati all’esperienza enogastronomica torinese tornano al Centro Congressi Unione Industriale Torino con un ciclo di eventi dedicati alle sette Stelle Michelin della città, con il supporto di Crédit Agricole e Pasta Berruto e con il patrocinio di Camera di Commercio di Torino, MMM Torino! Torino Capitale del Gusto e Guida Michelin.

L’investimento di idee e progetti condivisi può generare un impatto nella società? A questa domanda proveranno a dare una risposta i più famosi chef torinesi che fanno parte di un ricco comparto di investitori mossi dalla volontà di associare agli obiettivi di sostenibilità economica anche la volontà di produrre un valore condiviso per la comunità.

Dopo il successo dello scorso anno – afferma Giancarlo Bonzo, Amministratore Delegato del Centro Congressi Unione Industriale Torino – e le numerose richieste del pubblico focalizzate sul rapporto tra cibo, benessere e salute abbiamo deciso di ospitare gli chef stellati di Torino. Oggi non c’è trasmissione televisiva o quotidiano o rivista che non abbia una rubrica dedicata al food e all’enogastronomia. Gli chef stellati sono diventati grandi star. Noi però vogliamo presentare al pubblico una ricetta speciale: maestria gourmet e intuito imprenditoriale a dimostrazione che è possibile sposare l’arte dei manicaretti con la strategia della crescita!

In particolar modo gli incontri si concentreranno sul come e sul quanto il settore della ristorazione stia incidendo nella creazione di valore e nel rilancio del turismo enogastronomico a livello di sistema paese. Sono proprio queste nuove “imprese stellate” a puntare sull’innovazione e creatività, trasformando idee in prodotti e servizi, per differenziarsi ed emergere nel nostro territorio. Un lavoro quotidiano per offrire ogni anno a un “esercito” di oltre 110 milioni di visitatori attratti dal richiamo irresistibile dell’enogastronomia, un’esperienza unica quale motivazione stessa del viaggio e della scoperta.

 

Gli incontri del nuovo ciclo “Torino e le sue stelle” danno appuntamento a tutti gli amanti della buona tavola ogni lunedì alle ore 18 al Centro Congressi Unione Industriale Torino di Via Vela 17.

Il primo appuntamento sarà lunedì 28 ottobre 2019, alle ore 18.00 dal titolo “Fare impresa con l’enogastronomia”. Marcello Trentini, proprietario del ristorante di cucina piemontese Magorabin aperto nel 2003, dialogherà con un altro stellato torinese, lo Chef Claudio Vicina del ristorante Casa Vicina, fiore all’occhiello di Eataly Torino Lingotto. Durante l’incontro, moderato dal giornalista de La Stampa Luca Ferrua, interverrà Emanuele Fontana, Responsabile del Servizio Agri Agro del Crédit Agricole Cariparma per illustrare i finanziamenti ad un settore sempre più in espansione. Al centro del dibattito la connessione fra la tradizione culinaria e artistica del nostro Paese, con particolare attenzione a quella piemontese, e il valore e la qualità del tessuto economico-imprenditoriale locale.
Gli ospiti di questo primo appuntamento sapranno rappresentare il connubio tra tradizione e innovazione, rappresentando due illustri esempi di cucina piemontese rivisitata in chiave moderna secondo le richieste del mercato enogastronomico attuale.

Il secondo incontro, lunedì 4 novembre 2019 sempre alle ore 18.00, ospiterà il talentuoso chef Matteo Baronetto che, grazie alla sua prima stella Michelin ottenuta nel 2016, ha saputo far brillare nuovamente uno dei ristoranti più antichi e storici di Torino, Del Cambio che quest’anno festeggia i 262 anni di attività. Dopo la riapertura nel 2014, il ristorante Del Cambio realizza oggi un progetto a 360° dedicato al Buono e al Bello e alla valorizzazione di Torino in Italia e nel mondo, partendo dalla riscoperta delle sue eccellenze enogastronomiche, storiche e architettoniche.
Insieme a lui sarà presente anche l’Amministratore Delegato di un’altra grande eccellenza del nostro territorio Stefano Berruto. Pasta Berruto è un’azienda dalla storia antica e dai sapori moderni, in grado di offrire ai propri consumatori prodotti di qualità nel rispetto dei più importanti valori di sostenibilità e innovazione.
L’incontro sarà moderato dal giornalista Rocco Moliterni.

 

Il terzo incontro, lunedì 11 novembre 2019 alle ore 18.00 moderato dal giornalista di Repubblica Marco Trabucco , sarà interamente dedicato agli chef torinesi che hanno acquisito la prima stella lo scorso anno. Alessandro Mecca, nuova stella dello Spazio 7 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – regno dell’arte contemporanea a Torino – chef trentaquattrenne e discendente di una nota famiglia di ristoratori torinesi con un grande curriculum alle spalle. Marco Miglioli, chef del ristorante Carignano all’interno dell’Hotel Sitea, grande esempio di eleganza e raffinatezza. Infine, Nicola Somma, responsabile del nuovo e già conosciutissimo Cannavacciuolo Bistrot, ristornate aperto sotto la Mole dal grande chef partenopeo Antonino Cannavacciuolo.

Il quarto e ultimo incontro, lunedì 18 novembre 2019 ore 18.00, dal titolo “Altre stelle per Torino?”, costruirà il suo programma in itinere. A caratterizzare l’appuntamento conclusivo del ciclo Torino e le sue stelle sarà l’attesissima premiazione del 6 novembre 2019 in cui si saprà se, in questo aggiornamento annuale, le valutazioni degli ispettori Michelin avranno confermato le stelle ai nostri paladini o se, addirittura, si siano aggiunte nuove stelle sul nostro territorio.

Al Sant’Anna torna “Vitamine Jazz”

Due appuntamenti al Sant’Anna per la rassegna “Vitamine Jazz” arrivata alla sua terza stagione, organizzata per la Fondazione Medicina a Misura diDonna e curata da Raimondo Cesa. I concerti avranno inizio dalle ore 10.00 nella sala Terzo Paradiso in via Ventimiglia 3.

Martedì 29 ottobre si ascolterà la voce di Nelsi Furtado accompagnata al pianoforte da Emanuele Francesconi.
Nelsi Furtado è originaria di Capo Verde. Il suo repertorio racchiude le canzoni di Cesaria Evora, in chiave intima il soul, il pop, la world music e la canzone d’autore. Partendo dagli standard si estende sino a brani più moderni riarrangiati in chiave jazz.
Emanuele Francesconi, solo nel 2015, ha ricevuto quattro riconoscimenti a livello nazionale per le sue composizioni. Stiamo parlando del primo premio al Barolo Jazz Contest, del premio del pubblico al Chicco Bettinardi, del terzo premio al Ravel International Composition Contest e al Narni Black Soul.

Giovedì 31 ottobre sarà la volta del chitarrista Silvio Del Mastro Calvetti accompagnato dalle percussioni di Fabiana Comerro.
Silvio Del Mastro Calvetti ha già dato più volte il suo contributo alla rassegna con le sue interpretazioni della musica brasiliana.
Anche questa volta dalla sala Terzo Paradiso si sposterà con Fabiana al Day Hospital di Oncologia e poi al Reparto Maternità.

Cambiamenti climatici: il gioco (serio) di Legambiente

Gli schermi televisivi pullulano di chef, mentre migliaia di persone scendono in piazza in difesa del Pianeta. Greenpeace sabato ha invitato i cittadini di 18 città, tra cui Torino a giocare con “Mistery Food” per ricordare che tra queste due realtà c’è una connessione diretta, che passa per i nostri piatti, per le nostre scelte alimentari e, soprattutto, per le scelte politiche ed economiche di istituzioni e aziende.

In Piazza Carignano è stato allestito un set ispirato alle note competizioni culinarie televisive. I passanti sono stati invitati dal Gruppo Locale di Greenpeace a indovinare gli ingredienti dei piatti esposti, giocando con una mistery food box per scoprire gli ingredienti nascosti. Un gioco – molto serio in realtà – per svelare gli impatti ambientali che si nascondono dietro alle nostre scelte: l’inquinamento prodotto dagli allevamenti intensivi, la deforestazione legata alla produzione di carne e mangimi, la drammatica riduzione delle popolazioni ittiche a causa delle pesca industriale.

In tutte le “mistery food box” c’era un termometro a indicare la grande sfida del nostro tempo, i cambiamenti climatici, ai quali il comparto agro alimentare contribuisce per il 25 per cento in termini di produzione di gas serra, con una parte consistente da attribuire al sistema di produzione di carne, latte e derivati. Una percentuale già troppo alta e destinata ad aumentare se non si interviene con decisione.

“La nostra alimentazione è ormai principalmente basata su modelli di produzione intensiva insostenibili per il Pianeta e se intendiamo seriamente agire per frenare il riscaldamento globale dobbiamo cambiare radicalmente il sistema che porta il cibo nei nostri piatti ” dichiara Federica Ferrario, campagna agricoltura di Greenpeace Italia. “Sono importanti le scelte individuali, ma ancora di più quelle dei decisori politici, italiani ed europei, che devono decidere di utilizzare i fondi pubblici della Politica agricola comune (PAC) per il sostegno delle produzioni ecologiche, e non più per quelle intensive. Occorre una normativa per fermare il commercio di materie prime prodotte distruggendo le foreste e l’impegno a istituire una rete di santuari marini in grado di proteggere almeno il 30 per cento dei nostri mari”.

Alleggerire l’impatto del nostro sistema alimentare vuol dire anche ridurre la produzione e il consumo di alcuni prodotti, come quelli animali o quelli che contribuiscono alla deforestazione, e ognuno di noi può fare qualcosa per andare in questa direzione. I volontari di Greenpeace hanno regalato ai passanti l’Eco-menu: una guida pieghevole con 10 consigli pratici per una spesa amica del Pianeta, invitandoli ad unirsi a loro nell’appello comune “Non Mangiamoci il Pianeta”.

Firma la petizione:
Il pianeta nel piatto

CONTATTI:
Gruppo Locale Greenpeace di Torino
Telefono: 3338826872
Mail: gl.torino.it@greenpeace.org

Domenica 27 ottobre a Torino in ricordo di Anne Frank       

A giugno 2019 sarebbe ricorso il novantesimo compleanno di Anne Frank, adolescente ebrea che, reclusa nel   rifugio di Amsterdam con la sua famiglia, nell’intento di sfuggire alla cattura da parte dei nazisti, scrisse quello che poi divenne il famoso Diario. Anne Frank, nata a Francoforte sul Meno il 12 giugno 1929, fu uccisa nel campo di concentramento e sterminio di Bergen Belsen nel febbraio del 1945. Il padre Otto, unico della famiglia a salvarsi, favorì la pubblicazione e la diffusione degli scritti di Anne. Domenica 27 ottobre presso il Centro Sociale della Comunità ebraica di Torino, Piazzetta Primo Levi 12, alle ore 17, si terrà un pomeriggio di studio curato dall’AEC (Amicizia Ebraico Cristiana)  e dall’ADEI (Associazione Donne Ebree Italiane ).

Interverranno a narrare le vicissitudini, il significato, la diffusione del Diario di Anne due importanti studiosi: Alberto Cavaglion, storico e letterato, che di recente ha curato la prefazione del Diario uscito nella collana degli Oscar Mondadori. Cavaglion metterà in evidenza fra l’altro come, nella seconda stesura del Diario, Anne Frank risulti essere la sola e unica figura dell’epoca che abbia scritto immaginando la sua fine.Fiorenza Loiacono, psicologa psicoterapeuta ed esperta in tematiche inerenti la Shoah, evidenzierà le diverse declinazioni del Diario all’interno della società, anche alla luce dall’enorme successo raccolto dall’opera nel mondo, ciò che ha reso  quasi mitica la figura di  Anne Frank.