Cosa succede in città- Pagina 397

Coronavirus, la situazione in Piemonte

Aggiornamento venerdì 28 febbraio ore 15

I casi di positività al coronavirus in Piemonte sono al momento 11 in tutto. Uno di questi è confermato e 10, dopo il primo test positivo,  sono  in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità

Lo comunica la Regione Piemonte. Fanno parte dell’elenco le cinque persone  del gruppo di astigiani ospitati in un hotel ad Alassio dal 4 al 18 febbraio. Degli undici, sette sono ospedalizzati non in terapia intensiva (1 a Torino, 3 ad Asti e 3 Novara) mentre quattro sono in isolamento fiduciario domiciliare.

Aggiornamento giovedì 27 febbraio ore 20

Il comunicato della Regione Piemonte / CORONAVIRUS, NUOVO CASO PROBABILE AD ASTI – COMPLESSIVAMENE IN PIEMONTE UN CASO CONCLAMATO E CINQUE PROBABILI

Una seconda persona, sempre appartenente alla prima comitiva astigiana ospitata all’hotel di Alassio dal 4 al 18 febbraio, è risultata positiva al test del “coronavirus covid19” e si trova attualmente ricoverata in ospedale ad Asti. Il paziente rientra nella condizione di “caso probabile”, in attesa della convalida delle analisi da parte dell’Istituto superiore di Sanità.

Al momento, dunque, in Piemonte risultano un caso conclamato a Torino e cinque casi probabili (due ad Asti e tre a Novara).

Aggiornamento giovedì 27 febbraio ore 16

Una famiglia del Novarese, composta dai due genitori e il figlio minorenne, è da ieri sera precauzionalmente ricoverata all’ospedale di Novara, in attesa che l’Istituto superiore di Sanità convalidi o meno l’esito delle prime analisi che hanno dato risultato positivo al primo test sul “coronavirus covid19”, collocando i pazienti nella definizione di “caso probabile”.

Al momento, tutti e tre non presentano particolari sintomi. Il papà ha dichiarato di aver avuto contatti con persone residenti nella “zona rossa” della Lombardia.

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I genitori della bambina di Cumiana ricoverata all’infantile Regina Margherita a causa di una forte influenza risultano  negativi a un secondo test effettuato

Aggiornamento 27 febbraio ore 10 – A Torino  il solo caso di contagio riguarda quindi l’uomo ricoverato all’Amedeo di Savoia. Ma un secondo contagiato da coronavirus in Piemonte si registra ad Asti, E’ una donna ricoverata all’ospedale Cardinal Massaia, con altri 26 anziani era tornata a casa lo scorso 18 febbraio, dopo essere stata  tenuta in isolamento in un albergo di Alassio.

 

 

Per il Presidente della Regione ci sono finalmente le condizioni per chiedere al Governo un graduale ritorno alla normalità



L’ottima notizia del risultato negativo pervenuto sui due casi di Cumiana è stato accolto con grande favore dal Presidente della Regione Alberto Cirio che, alla luce dell’esistenza al momento in Piemonte di un solo caso di contagio collegato al ceppo lombardo, ritiene ci siano finalmente le condizioni per chiedere al Governo un graduale ritorno alla normalità.

Le misure attualmente in vigore, per l’ordinanza adottata il 23 febbraio dalla Regione Piemonte, erano già meno restrittive rispetto a quelle previste da altre Regioni come la Lombardia, proprio alla luce della situazione piemontese decisamente più contenuta e circoscritta.

L’ordinanza attuale scadrà sabato 29 febbraio e, visto il nuovo quadro sanitario, al fine di confrontarsi sull’opportunità di sospendere o rimodulare le misure per il contenimento del coronavirus in Piemonte, il Presidente della Regione ha convocato domani alle 18 in Presidenza (Piazza Castello, 165) i Presidenti delle Province, i Sindaci dei Comuni capoluogo e tutti i Prefetti del territorio. Alle 19 seguirà un punto stampa.

“Stayacasa!” per fare festa in streaming ai tempi del coronavirus

Riceviamo e pubblichiamo / Sono giorni difficili,  la cultura e i momenti di aggregazione a Torino (e non solo) sono in standby a causa dei provvedimenti di contenimento del grande protagonista delle pagine di attualità 

Così nasce STAYACASA!

Nel rispetto delle buone maniere e dei precetti condivisi in questi giorni da parte delle autorità competenti, STAYACASA offre un momento di festa…ma  in streaming!

Dalle 22 alle 03:30 di venerdì 28 febbraio 2020 dallo Studio Variables dei Docks Dora di Torino si trasmetterà in streaming audio video un lungo dj set a cura di alcuni dei più amati agitatori delle notti torinesi.

Tramp (This is Indie, Magazzino sul Po), Variables Soundsystem, Gambo (TUM), Emi & Cipi (TUM e Savana Potente), Ossessione Uno (Astoria Basement) e Seven Sins (Genau) si susseguiranno in un set elettronico tutto da ascoltare e ballare… a casa!

Gli strumenti di condivisione sociale agevoleranno la diretta streaming e la trasmissione andrà in onda sulle pagine Facebook: TUM www.facebook.com/TUMtorino/ e VARI STUDIO www.facebook.com/varistudios/. La qualità sarà garantita dall’esperienza tecnica dello studio ospitante la trasmissione, Vari Studio è la casa natia di eccellenze della produzione musicale: fondato da Stefano Genta e dal pluripremiato Maurizio Borgna (in nomination ai Grammy 2020) e casa di giovani artisti quali Stèv e Anything Pointless.

Vi aspettiamo online, per passare insieme una piacevole serata casalinga!

STAYACASA è una produzione TUM e VARIABLES

Coronavirus, Allasia: “Informatevi solo sui canali ufficiali”

“Dall’incontro di stamattina con il presidente della Giunta presso l’unità di crisi della Protezione civile è emersa una situazione sotto controllo, senza nessun nuovo caso positivo.

Il monitoraggio proseguirà e continueremo a fornire aggiornamenti costanti. Il mio appello a tutti i cittadini piemontesi è quello di acquisire notizie solo attraverso i canali istituzionali, in particolare il sito della Giunta, del Consiglio regionale e della Protezione civile, senza affidarsi a fonti non ufficiali, frequenti sui social network, che rischiano di alimentare disinformazione, preoccupazione e talvolta anche truffe”.

Così il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia si è rivolto ai piemontesi per aggiornarli sulla gestione dell’emergenza Coronavirus.

“Tutti coloro che hanno il dubbio di aver contratto il virus possono contattare il numero verde  800.19.20.20, per ottenere una prima assistenza telefonica che, attraverso una sorta di pre-triage, indica al paziente che cosa fare o dove recarsi per ottenere la risposta assistenziale più appropriata. Il servizio è stato organizzato per alleggerire i numeri dedicati normalmente all’emergenza dal grande flusso di chiamate che in queste ore stanno intasando i centralini del 112 e 118, con il rischio di rallentare i soccorsi. Per informazioni generiche di carattere sanitario sul coronavirus e sui comportamenti di prevenzione si può contattare il 1500, numero verde del Ministero della Salute”.

“La modalità costruttiva con cui si sta affrontando in Piemonte l’emergenza è il frutto dell’ottimo lavoro di squadra che coinvolge numerosi operatori. A loro va il mio sentito ringraziamento per lo spirito di sacrificio e la professionalità in un lavoro che li vede impegnati da sabato, senza sosta” – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale-. “Penso in particolare al personale sanitario, a quello della Protezione civile, ai numerosi volontari che stanno prestando assistenza così come ai funzionari dell’amministrazione che supportano a livello informativo i cittadini”.

Coronavirus, cosa si può fare e cosa no

Restano aperti gli esercizi commerciali e le aziende, mentre chiudono  le chiese, i teatri e i cinema. Aperte anche le palestre purché non si usino docce, spogliatoi e saune. La Regione Piemonte ha emanato  una circolare in cui si spiega che sono consentiti i corsi di scuola guida,  quelli musicali e di lingua straniera in tutti centri privati. Chiuse le piscine, le fiere, le sagre, i luna park. Lo scopo principe dei divieti è di evitare assembramenti pubblici che potrebbero favorire i contagi.

La sindaca: “Non c’è bisogno di fare scorte nei negozi”

Coronavirus, ieri in Consiglio comunale la sindaca  Chiara Appendino si è appellata ai torinesi

«Bisogna evitare comportamenti impulsivi e dettati dal panico. I negozi  continuano il loro lavoro, e quindi non c’è bisogno di fare scorte o di altri allarmismi. Ci sono tutti gli strumenti per superare la crisi, grazie anche alla collaborazione tra le istituzioni e alla risposta della cittadinanza. E’ necessario affrontare con razionalità e misura questo momento di crisi, evitando allarmismi e sensazionalismi. E ci auguriamo di tornare alla normalità il prima possibile».

Corsa ai generi alimentari: perché l’allarmismo è immotivato

Oggi i rifornimenti stanno già arrivando, ma ieri, nei supermercati di Torino e del Piemonte si è verificata una vera e propria domenica di assalto ai negozi di alimentari.

 

La psicosi del coronavirus ha infatti spinto molte persone a fare scorta di acqua, olio e pasta, neanche fossimo in guerra.

La doverosa prudenza e il rispetto delle disposizioni sanitarie per evitare contagi sono pratiche consigliabili, anzi assolutamente necessarie.

Gli eccessi di allarmismo sono invece del tutto ingiustificati: il sistema produttivo e di distribuzione dei generi alimentari, soprattutto nel Nord Italia, è efficiente, organizzato e “opulento”.

Non ci sono assolutamente problemi tali da far pensare ad una possibile “carestia” di cibi o di acqua minerale.  Dobbiamo cercare  tutti – in primis noi del mondo dell’informazione – di far prevalere il buonsenso e la misura.

 

Nella foto gli scaffali di un supermarket in centro città a Torino

 

 

Coronavirus: ecco cosa dice l’ordinanza di Ministero della Salute e Regione Piemonte

L’ordinanza per il Piemonte. Il ministro della Salute e il presidente della Regione Piemonte hanno firmato ieri  sera l’ordinanza contenente le misure urgenti da seguire fino a sabato 29 febbraio, salvo diverse disposizioni, per evitare la diffusione del coronavirus

Tra queste figurano:

– la sospensione di manifestazioni ed eventi, sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa;

– la chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado (che riguarda anche il personale), nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali (tirocini compresi), master, corsi universitari di ogni grado e università per anziani, con esclusione degli specializzandi nelle discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a distanza;

– la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura; la sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero;

– l’obbligo per le persone che arrivano da da zone a rischio epidemiologico di comunicare l’ingresso in Piemonte all’azienda sanitaria competente per l’adozione della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.

L’ordinanza comprende anche limitazioni all’accesso dei visitatori alle aree di degenza degli ospedali, delle case di riposo e delle altre strutture residenziali e semiresidenziali, raccomandazioni al personale tecnico e sanitario per attenersi alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria e alla rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalla circolare ministeriale. Inoltre, impone la disinfezione giornaliera dei treni regionali e dei mezzi di trasporto pubblico locale e sospende i concorsi, ad esclusione dei concorsi per personale sanitario.

Insieme ad una serie di misure igieniche da seguire, si ricorda che i cittadini che presentino evidenti condizioni sintomatiche ascrivibili a patologie respiratorie, fra cui rientra il Coronavirus Covid 19, possono contattare il numero 1500, il proprio medico di base e le Asl di riferimento e, solo in caso di reale urgenza, il numero 112 e che si devono evitare accessi impropri al pronto soccorso.

A questo link gli aggiornamenti della Regione Piemonte sulla situazione coronavirus:

https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/coronavirus-situazione-piemonte?fbclid=IwAR3T9wynlHp73e4eULSY_-UX3mpEd_jK_25llPuVj_RuKjPqc8TVku02lJU