Cosa succede in città- Pagina 38

“Le forme di Natura”, il ritorno di Flor

Musei Reali di Torino – Giardini Reali

Da venerdì 24 a domenica 26 maggio 2024

Nell’ambito del programma del Festival del Verde, uno degli appuntamenti più attesi è FLOR Primavera 2024, che torna per il terzo anno consecutivo ai Musei Reali di Torino coinvolgendo gli spazi dei Giardini Reali, dal Ducale alla Cavallerizza, in un magnifico connubio tra natura, arte e storia.

L’appuntamento è per venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 maggio, dalle 9.30 alle 19, per un’edizione all’insegna dei profumi e dei colori della Natura ma anche della cultura green, dell’educazione alla sostenibilità e del benessere.

Saranno circa 150 gli espositori tra florovivaisti provenienti da almeno 10 regioni d’Italia, dal Piemonte alla Sicilia, dalla Lombardia alla Toscana passando per la Liguria, l’Umbria e il Veneto, ma anche artigiani, ceramisti, agricoltori.

 

I florovivaisti, con qualche presenza internazionale dalla Slovenia e dall’Olanda, porteranno le proprie eccellenze per offrire un vero e proprio spettacolo naturale primaverile e permettere a tutti i green lovers e ai semplici curiosi di trovare ogni tipologia di pianta: dalle più “classiche” a quelle insolite e rare.

Un turbinio di colori e profumi che spazierà dalle rose alle piante aromatiche e officinali, dalle orchidee agli agrumi passando per le affascinanti succulente. Ma anche piante acquatiche, rampicanti e tropicali, da secco e da sole intenso, da ombra, bonsai, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Un insieme di proposte per abbellire spazi urbani, giardini, terrazzi e balconi e stuzzicare la curiosità degli esperti di giardinaggio e di tutti gli appassionati che stanno affinando il loro pollice verde.

Non soltanto fiori ma, come da tradizione, anche una selezione di alcuni dei più apprezzati produttori agricoli che porteranno tipicità come i taralli e le marmellate, frutta e verdura disidratata e distilleria, e artigiani con i loro prodotti unici come gioielli di vetro e argento, decorazioni in metallo riciclato per il giardino, ceramiche e oggettistica in legno.

FLOR propone anche arredi antichi e moderni per gli spazi esterni, sementi e prodotti naturali, decorazioni per la casa e il giardino, spezie di ogni tipo ed erbe medicinali.

Dal florovivaismo alla cultura, la mostra “La Cavallerizza Reale: una comunità multispecie”, realizzata nell’area dei Giardini della Cavallerizza afferenti ai Musei Reali, vuole illustrare la biodiversità nello spazio dei giardini del bastione San Maurizio, evidenziando la presenza di numerose specie di flora e fauna.

Come ormai tradizione, in occasione di FLOR Primavera 2024 torna “Flor Educational”, con una programmazione di eco – laboratori all’aria aperta destinati ai bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni ai segreti della Natura e far conoscere più da vicino l’affascinante mondo dei fiori, delle piante e degli animali.

Spazio anche quest’anno alla rassegna VerdeTrama, una mostra mercato di moda e tessuti sostenibili. Un inno all’eleganza della Natura e allo Slow Fashion, un punto d’incontro tra il grande pubblico e oltre 20 realtà artigianali emergenti che hanno la possibilità di mettere in mostra le proprie creazioni in un luogo incantevole e di grande impatto scenografico.

Per la prima volta, poi, all’interno di FLOR Primavera ci sarà uno spazio dedicato al benessere con Verde Benessere, festival diretto da Marta Indra di Giulio con pratiche di benessere multidisciplinari svolte da professionisti del settore. Le attività offriranno esperienze per riconnettersi con la natura e imparare da essa.

Anche Amiat-Gruppo Iren sarà presente all’interno della manifestazione, con uno spazio all’interno dei Giardini Reali dedicato al ciclo dei rifiuti: qui sarà possibile ricevere materiale informativo e ritirare gratuitamente del compost, prodotto in appositi impianti grazie alla valorizzazione della frazione organica della raccolta differenziata. Un esempio virtuoso di economia circolare che trova perfetta applicazione nell’ambito di FLOR Primavera

Non mancherà come sempre un’area food con la selezione di stand e food truck presso la Cavallerizza Reale per degustare le eccellenze enogastronomiche del territorio durante l’orario di apertura della manifestazione.

 

INFORMAZIONI

FLOR Primavera 2024 è ideato e organizzato da Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it) grazie alla preziosa collaborazione dei Musei Reali di Torino. Media partner dell’evento sono Casa Naturale, Radio Veronica One e Radio Beckwith.

Si svolge presso i Giardini dei Musei Reali, con ingresso da Piazzetta Reale, 1, da venerdì 24 a domenica 26 maggio (orari: 9.30 – 20 tutti i giorni, ultimo ingresso ore 19).

Costi: biglietto di ingresso giornaliero euro 8 // biglietto ridotto (under 30 solo online) euro 6. Ingresso gratuito per bambini e ragazzi da 0 a 14 anni.

Per i possessori di Abbonamento Musei, Royal Pass o Torino + Piemonte card è possibile acquistare il biglietto alla tariffa ridotta di 6€ (in loco).

Svelati a Palazzo Barolo i segreti di “Moyoco Anno e l’eredità dei bijinga”

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A Palazzo Barolo è in corso fino al 30 giugno 2024 la mostra immersiva intitolata “Shinhanga”, un focus sulla nuova onda delle stampe giapponesi, con riferimento al movimento artistico che, all’inizio del XX secolo ha rivoluzionato la tradizionale stampa Ukiyoe.

Per la prima volta in Italia si possono ammirare oltre ottanta opere originali di alcuni dei più celebri maestri Shinhanga, che combinano gli elementi classici della tradizionale stampa Ukiyoe con la sensibilità modernista del Giappone del XX secolo. La mangaka Moyoco Anno, amata in tutto il mondo per i suoi shoujo manga dedicati alle donne e alle tematiche femminili, è la protagonista degli eventi collaterali a Palazzo Barolo. A parlare di Moyoco Anni e dell’eredità dei bijinga, ritratti di belle fanciulle tra i soggetti più ricorrenti dell’arte giapponese, sarà la Professoressa Anna Specchio, Docente di Lingue Letterature del Giappone e della Corea all’Università di Torino. I bijinga costituiscono una forma d’arte che, sebbene usate dalle xerigrafie in epoca moderna, non ha mai smesso di influenzare la contemporaneità. Oggi sono i manga a veicolare tali raffigurazioni, grazie ad artiste e artisti che rappresentano delle donne dal corpo avvenente in chiave pop.

 

Mara Martellotta

 

 

Torna il Festival delle Colline Torinesi

Con 15 spettacoli, 7 prime e 6 produzioni, dal 12 ottobre prossimo

 

Il Festival delle Colline Torinesi – Torino Creazione Contemporanea- è la storica rassegna teatrale diretta da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla, e ideata da TPE Teatro Astra. Tornerà dal 12 ottobre al 10 novembre prossimi con un’edizione di ampio respiro che può contare su sette prime, sei produzioni, quindici spettacoli, 28 giorni di programmazione e 52 recite.

Il Festival delle Colline Torinesi porta in scena spettacoli internazionali e italiani per riflettere sul tema del confine e sconfinando tra le arti. L’attenzione verso le avanguardie teatrali si accompagna alla ricerca di nuovi linguaggi scenici e drammaturgici e alla scoperta di nuovi talenti. Sono questi gli elementi su cui si basa la rassegna, ospitata in varie sale, tra cui quelle della Fondazione Merz, le Fonderie Limone, la Lavenderia a Vapore, il Teatro Astra, il Teatro Gobetti e la Sala Pasolini.

Il12 e 13 ottobre prossimi verrà presentato la “Luz de un lago” di El Conde de Torrefiel.

Una delle sfide ricorrenti di questa compagnia spagnola è quella di produrre teatralità a partire da un paesaggio sonoro. In questo spettacolo il suono diventa pilastro centrale della comunicazione e della narrazione; la tecnologia rinforza l’acqua, l’argilla e il metallo. Il 12 e 13 ottobre sarà di scena la pièce “Senza titolo” della Società, di Romeo Castellucci. La performance presenta componenti di ritualità e somiglia al movimento del Giunca, di molte forme di preghiera e di danza del pianeta. Si tratta di un’azione reiterata offerta al pubblico con un moto perpetuo. “Senza titolo” è il focus condiviso su Castellucci per il terzo anno consecutivo. Il 15 e 16 ottobre sarà di scena il nuovo lavoro di Sotterraneo, che si rifà al romanzo di Ray Bradbury “Fahrenheit 451”, reso celebre dal regista francese Truffaut. In questa pièce a un futuro distopico corrisponde una reale notte della civiltà, il rogo dei libri, che ricorda quello hitleriano del maggio 1933. Come in “Fahrenheit 451”, i pompieri furono gli adepti di una politica liberticida a decidere. Dal 15 al 20 ottobre andrà in scena “Cenci-Rinascimento contemporaneo” con la Piccola Compagnia della Magnolia. Una sua riscrittura attinge a Shilley, Stendhal, Artaud e rivela gli inquietanti atti del processo contro Beatrice Cenci, giovane nobildonna romana decapitata per parricidio nel 1599, dopo aver subito per anni le violenze di un padre violento, incestuoso e corrotto. Oggi quel “teatro della crudeltà” rivela un mancato rinascimento, in cui la vulnerabilità al patriarcato dominante è un’ombra scura mai cancellata. Dal 18 al 19 ottobre sarà in scena “Salomè”, che si ispira alla musicalità ipnotica del testo di Oscar Wilde, che scelse il francese per sfruttare il potenziale sonoro e ritmico della lingua, e che ha ispirato la forma di una drammaturgia in un corpo, luce e suono che agiscono in simbiosi, non mancando di sviluppare tensioni violente. Erode fece decapitare Giovanni Battista e posò la testa su un vassoio porgendola a Salomè. Un’altra pièce, che giunge dal Festival di Atene ed Epidauro, si intitola “Thebes: A Global Civil War”, e sarà in scena il 19 e 20 ottobre. Lo spettacolo riflette sulle guerre civili di ieri e di oggi, e fonte di ispirazione sono “I Sette contro Tebe” di Eschilo, con la lotta fratricida tra Eteocle e Polinice, con Antigone che sfida il tiranno Creonte per dare sepoltura al fratello sconfitto. Gli interpreti sono greci, provenienti da Bosnia, Congo e Libano. Il nucleo concettuale è l’importanza della memoria “Mnemosine – madre delle Muse”. Tra gli altri spettacoli vi è “Elogio della vita al rovescio” di Daria Deflorian, che si concentra su uno dei rapporti più narrati e più amati dalla scrittrice sudcoreana Han Kang. L’osmosi tra le due sorelle è una corrente infinita. Sullo sfondo la violenza delle relazioni domestiche e le guerre del mondo. Il titolo della pièce è preso a prestito da una raccolta di articoli di Karl Kraus.

Dal 22 al 31 ottobre si terranno due conferenze-spettacolo intitolate “Hannah”, promosse da Sergio Ariotti e Francesca Cutolo. La prima datata 1943 e la seconda risalente ai giorni nostri. Nella prima si comincia a discutere della “soluzione finale” della Shoah e della condizione dei migranti in America. Nell’altro incontro si parlerà dell’eredità culturale di Hannah Arendt, in riferimento allo Stato di Israele e al mondo arabo.

Il Festival delle Colline Torinesi si concluderà con gli spettacoli “Lapis Lazuli” il 22 e 23 ottobre, “Sahara” il 26 e 27 ottobre, “Ordalie” il 30 e 31 ottobre, e a novembre con quattro spettacoli, l’1 e 2 novembre “L’ombelico dei limbi”, tratto da Artaud, presso la Lavanderia a Vapore di Collegno, l’1 e 2 novembre “La pagina” con il Teatro della Tosse, il 5 novembre “La notte, con Pippo Delbono e Piero Corso, infine dal 6 al 10 novembre sarà in scena “Il risveglio” con la compagnia di Pippo Delbono al Teatro Astra.

 

Mara Martellotta

“Bugie vs Verità: sulla salute non si scherza!”

Venerdì 28 maggio alle ore 20 al Teatro San Giuseppe a Torino,

con Matteo Bassetti e Stefano Dinatale

Venerdì 28 maggio, alle ore 20, al Teatro San Giuseppe di via Andrea Doria 18 a Torino, si terrà l’evento “Bugie vs Verità: sulla salute non si scherza!”, dedicato alla corretta informazione in tema sanitario e alla lotta ai luoghi comuni che tanto male fanno alla nostra sanità nazionale e territoriale.

Organizzata dall’Associazione Nazionale Cuore e Rianimazione, la serata porterà all’attenzione del pubblico il confronto tra due medici in prima linea durante il lungo periodo pandemico che ha messo a dura prova il sistema sanitario.

Moderati da Marcello Segre, presidente dell’associazione Nazionale Cuore Rianimazione, intervengono il dott. Matteo Bassetti, Direttore Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova e il dott. Stefano Dinatale, medico di famiglia. Il dialogo sarà scandito dagli argomenti affrontati nei libri di cui sono autori i due medici, “Pinocchi in camice” di Bassetti (ed. Piemme) e “Medico nostro” di Dinatale (self publishing).

Se Dinatale nel suo volume scandisce con dettaglio quasi giornalistico gli anni della pandemia e i principali temi relativi alla prevenzione in tutte le sue declinazioni, Bassetti ci porta per mano a conoscere tutti i pericoli che certa falsa medicina vende come elisir a malcapitati pazienti: dalla dieta miracolosa al ritocchino estetico prèt à porter, fino a riguardare con scrupolosa attenzione tutto ciò che negli anni di lockdown è stato propinato in materia di vaccini, di contagio, di prevenzione, da negazionisti o cittadini (e sedicenti scienziati) scettici.

Se sulla salute non si scherza, è giusto dare la parola a tutti? La presentazione dei due volumi sarà “l’incipit” perfetto per il talk che seguirà, “Bugie vs verità”.

A Bassetti e Dinatale, sul palco, moderati sempre da Segre, si aggiungeranno il dott. Michele Grio, primario di rianimazione dell’Ospedale di Rivoli, Stefano Tallia, presidente dell’ordine dei giornalisti del Piemonte e valle d’Aosta, Daniela Lanni giornalista de “La Stampa” e Rosanna Caraci, giornalista e scrittrice. Il tema su cui ci si confronterà sarà se, e come, l’informazione in materia sanitaria debba essere mediata e in che modo, se debba esistere una par condicio per cui tutti possono dire tutto o se, invece, non sia da tenere come unico e vero faro nella notte il dovere verso il cittadino, andando oltre il dover comunicare a tutti i costi ma, piuttosto, specie in emergenza, dare la priorità all’informazione che si basa su fonti verificate e su fatti incontrovertibili.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti con prenotazione “obbligatoria”: https://www.eventbrite.it/e/bugie-vs-verita-sulla-salute-non-si-scherza-tickets-886191321097?aff=oddtdtcreator

All’Auditorium RAI di Torino atteso ritorno di Matthias Pintscher

Giovedì 23 maggio 

 

Nella doppia veste di direttore e di compositore, ritorna ospite dell’Orchestra Sinfonica della RAI Matthias Pintscher, protagonista del concerto RAI Nuova Musica in programma giovedì 23 maggio alle 20.30 all’Auditorium RAI Arturo Toscanini di Torino, in una trasmissione in diretta su Radio 3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura.

Allievo di Pierre Boulez e Peter Eotvos, Pintscher è un musicista di grande versatilità, apprezzato in tutto il mondo in entrambe le sue due aree di attività. Recentemente è stato nominato alla testa della Kansas City Symphony Orchestra, dopo aver guidato per un decennio l’Ensemble Intercontemporain.

Per il suo ritorno con l’OSN della RAI propone la San Francisco Polyphony di Gyorgy Ligeti, composta tra il 1973 e il 1974 per il sessantesimo anniversario della San Francisco Symphony Orchestra ed eseguita nella città californiana l’ 8 gennaio del 1975 sotto la direzione di Seiji Oxawa e si posiziona al termine di un percorso creativo iniziato da LIgeti con ‘Atmosphere’ del 1961, proseguito con ‘Lontano’ del 1967, con i Dieci pezzi per quintetto di fiati e con Melodien per orchestra.

“La mia musica dalla fine degli anni Cinquanta – ha dichiarato il compositore – si basava sulla micropolifonia, la tecnica di fusione stretta ed intensa di voci strumentali e linee vocali, mentre a partire dalla metà degli anni Sessanta ho iniziato a tendere verso la direzione di una polifonia più trasparente, più netta e fragile”.

Al centro del programma un brano dello stesso Matthias Pintscher, Chute d’etoiles, per due trombe e orchestra. L’opera, del 2012, il cui titolo significa ‘Stelle cadenti’ è un omaggio ad Anselm Kiefer, deriva da un’installazione dell’artista tedesco esposta alla mostra Monumenta 2007 di Parigi, che rifletteva sui rapporto tra umanità e cosmo.

“Siamo costituiti da elementi del cosmo – ha detto Pintscher – e portiamo dentro di noi l’infinitamente grande come l’infinitamente piccolo. A interpretarla in veste di solisti due trombettisti Simon Hofele e Lucas Lipari-Mayer, entrambi al loro debutto con l’Orchestra RAI

Chiude la serata la prima esecuzione italiana del Concerto for Orchestra del 2019 di Nina Senk, allieva pluripremiata di Matthias Pintscher le cui opere sono state eseguire in numerosi concerti e festival internazionali.

 

I biglietti per i concerti di RAI Nuova Musica , in vendita online sul sito dell’OSN della RAI e presso la biglietteria dell’Auditorium RAI di Torino, sono proposti al prezzo di 5 euro per tutti e 3 euro per gli under 35.

Informazioni: 0118104653

Mara Martellotta

Torna Libri al Parco, per promuovere la lettura

Torna Libri al Parco, ciclo di incontri organizzato dall’associazione culturale BookPostino per promuovere la lettura, in particolare all’aperto, incentivando la conoscenza di case editrici e di autori sul territorio.

A partire dal 25 maggio e fino a settembre, per un sabato al mese, lettori e semplici curiosi potranno, muniti di coperta, stendersi sul prato del parco della Tesoriera e partecipare alle presentazioni dei libri chiacchierando con gli autori, ascoltando musica e condividendo momenti di confronto sulla lettura, un’attività che, numeri del Salone alla mano, stiamo riscoprendo.

“Se un’iniziativa arriva alla seconda edizione, è sempre una buona notizia. Libri al Parco è un’idea semplice e la semplicità spesso paga – afferma Sante Altizio, presidente dell’associazione BookPostino – Anche quest’anno presenteremo autori e autrici torinesi i cui libri sono particolarmente piaciuti o che abbiamo trovato interessanti. Lo faremo sedendosi sull’erba del parco della Tesoriera chiacchierando, suonando la chitarra e mangiando una fetta di torta. Suona un po’ figli dei fiori, ma a noi piace così”.

A inaugurare questa seconda edizione sarà il 25 maggio, alle 17.30, Silvio Pautasso, riscrittura dei Promessi Sposi, testo con il quale proverà ad andare oltre gli insegnamenti scolastici del testo di Manzoni, per comprenderne nuovi significati.

Sabato 14 giugno sarà la volta di Andrea Malabaila, editore e autore di ‘Lungomare nostalgia” edizioni Spartaco. Sabato 19 luglio, prima della pausa estiva, sarà la volta di Debora Ben8ncasa, autrice del testo teatrale Lady Macbeth, edito da Sui generis.

A dialogare con autori e autrici sarà Dora Mercurio, blogger e attivista letteraria.

L’invito dell’associazione è quello di raggiungere il parco con mezzi di trasporto sostenibili , estendendo la sostenibilità anche agli oggetti di plastica usa e getta.

 

Mara Martellott

Savoia… senza staffe!

È proprio il caso di dirlo, i Savoia hanno perso le staffe ! Non hanno perso la calma ma sul loro destriero manca qualcosa di importante anche se per fortuna sono rimasti in sella…Accade a Torino in due centralissime piazze. Dalla statua equestre del duca Emanuele Filiberto in piazza San Carlo e da quella di Ferdinando di Savoia, duca di Genova, in piazza Solferino sono infatti sparite le staffe sinistre, come si vede nelle due foto. Vandali, ovunque vandali nelle strade della città, ma il Comune cosa fa? Nulla?
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“Festa di Primavera” Cascina Roccafranca 

24 e 25 maggio 2024
Cascina Roccafranca – via Rubino 45

La Cascina Roccafranca propone anche quest’anno la Festa di Primavera, due giorni di attività ed
eventi, venerdì 24 e sabato 25 maggio, dedicati a sport e musica e pensati soprattutto per giovani
e famiglie.
Il venerdì 24 sarà caratterizzato dal tema sportivo, con sport points e attività per bambini e ragazzi
organizzate da alcune associazioni del territorio. Il sabato 25 invece sarà dedicato alla musica, con
la terza edizione del Roccavision Contest, la gara musicale in cui si sfidano le orchestre giovanili del
quartiere. Inoltre è previsto un momento dedicato ai più piccoli con un laboratorio di propedeutica
musicale. La giornata di sabato si concluderà in bellezza con la Festa dei vicini, una serata per
conoscersi, stare insieme e mangiare in compagnia. Tutti gli amici di Cascina sono invitati a
partecipare portando il cibo che vogliono, anche da condividere, piatti, posate e bicchieri. La
Cascina Roccafranca mette a disposizione il cortile, i tavoli, le sedie e il divertimento.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e ad ingresso libero, ma per il laboratorio musicale del sabato
è necessaria la prenotazione.

Venerdì 24 maggio
> dalle ore 16.30 Sport Points
Nel cortile della Cascina, assaggi sportivi per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni: longboard, skate,
basket, arti marziali e tante altre attività in collaborazione con Sportidea Caleidos Asd, Longboard
Crew Italia, Tam Tam Basket.
In caso di pioggia le attività sportive saranno annullate.
> dalle ore 17 Familiarmente in gioco
Per i più piccoli, nell’area verde della Rocca Incantata, laboratori di lettura ad alta voce degli Albi
Illustrati, manipolazione con l’argilla e travasi con materiali naturali. A cura della cooperativa
Educazione Progetto.
Le attività dello spazio infanzia si terranno anche in caso di pioggia.

Sabato 25 maggio
> dalle ore 15.30 Roccavision Contest
I.C. Alvaro-Gobetti VS I.C. Ezio Bosso
Terza edizione della grande sfida tra le orchestre scolastiche degli istituti comprensivi a indirizzo
musicale del quartiere
> dalle ore 16.30 Musicando
Laboratorio di propedeutica musicale a cura dell’Associazione Musicare per bambini 3-6 anni. Su
prenotazione alla mail scuolapopolaremusica@gmail.com
> dalle ore 20 Festa dei Vicini
Le attività si terranno anche in caso di pioggia.
Caffetteria Andirivieni aperta
Per informazioni:
Cascina Roccafranca, via Rubino 45 – tel. 011/01136250 – www.cascinaroccafranca.it

“Viaggiando oltre il perimetro dell’immagine”. Ultima settimana

In mostra nel settecentesco edificio le opere di cinque artisti davvero “speciali”, piacevolmente giocosi nel contrasto con l’austerità del luogo

Fino al 26 maggio

L’atmosfera è “pop”, ironica e sarcastica, nei giusti limiti. L’intento primo è quello di proporre attimi di riflessione, un “dibattito”, una critica all’evoluzione – involuzione e ai facili perbenismi dei tempi che corrono, attraverso immagini scultoree ed installative(che acquisiscono il valore di “intervento site-specific” come rilettura a posteriori di lavori già ben datati nel tempo) in grado di tener campo, a volte con chiassosa piacevolezza, agli spazi fortemente connotati dell’“Appartamento Padronale” del settecentesco “Palazzo Saluzzo Paesana” di Torino, prestigiosa opera di Gian Giacomo Plantery.

Compito non facile. Che i cinque artisti coinvolti, tutte figure di spicco nel panorama dell’arte italiana, assolvono con indubbia facilità, approfondendo alcune delle loro “comuni attitudini”, come l’esigenza di “fuoriuscire dal perimetro del quadro” (ecco spiegato il titolo della rassegna) per meglio osservare ed osservarsi nel puntare il dito, mai a vanvera, contro bersagli di natura socio-politica che l’arte può servire a mettere giocosamente “alla gogna”. Senza mai alzare la voce, ma con l’arma potente dell’ironia e pur anche con intuizioni di sano e godibile divertissement.

Visibile fino a domenica 26 maggio e curata da Lorenzo Bruni – con il sostegno del “Gruppo Zenit” e la collaborazione del “Centro Studi Piero Gilardi” – l’esposizione mette in mostra le ricerche, realizzate in differenti anni e attraverso differenti media installativi, di artisti quali Corrado Bonomi, Gianni Cella, Piero Gilardi, “Plumkake” (Romolo Pallotta, Claudio Ragni e lo stesso Cella che si staccherà dal Gruppo nel gennaio 2000, per continuare in solitaria) e Aldo Spoldi. Fil rouge univoco per tutti , sottolinea il curatore Lorenzo Bruni “una lettura sovversiva e spiazzante ‘dell’ordinario nel possibile’”. “Intenti comuni – prosegue – che vanno dall’attenzione ai temi ambientali a quelli della costruzione di una comunità di esperienze, dallo smascheramento delle ipocrisie sociali alla ricostruzione di un’idea di storia dell’arte non del tutto dipendente alle logiche del mercato”.

Esemplare, in tal senso, la sala dedicata al “progetto corale” della Banca di Oklahoma” ideato dal ludico e teatrale cremasco Aldo Spoldi nel corso degli anni ’80, per “instillare una critica all’economia finanziaria che stava divenendo sempre più influente proprio in quegli anni”. L’installazione, oltre ad esporre l’oggetto/panchina, l’assegno, la scultura dello “sponsor messaggero”, comprende anche i “Brunelli” – tra cui quelli dei “Plumcake” del 1988, di Piero Gilardi del 1989, la versione in ceramica di Aldo Spoldi del 1990 e quelli del 2024 di Corrado Bonomi che sono realizzati per l’occasione – ovvero “monete giganti”, create dai singoli artisti, “con cui hanno interpretato la loro personale adesione a questa nuova visione possibilista delle cose”. L’iter spazia ancora dal classico “tappeto natura” del “Tronco sonoro” del ’92 di Piero Gilardi(Torino 1942 – 2023) all’“America prima dell’immigrazione del 2019” realizzata dal pavese Gianni Cella (una serie di maschere in resina che rimandano all’immaginario delle varie tribù nord americane prima della colonizzazione occidentale), fino al bizzarro intervento di Corrado Bonomi negli spazi della cucina con le opere pittoriche del ciclo “Mare” raffiguranti creature marine dipinte direttamente nelle confezioni vuote di latta e le sculture dedicate ai dittatori del secolo passato.

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In via del tutto eccezionale, troviamo anche una sala dedicata all’immaginario fotografo Met Levi, personaggio virtuale” (al pari dell’artista Cristina Show, al filosofo Andrea Bortolon e al critico Angelo Spettacoli) di Aldo Spoldi, con le immagini straordinarie realizzate dal 1968 con la sua “Rolleiflex con planar 3,5” che documentano, in un commovente ed energico bianco e nero, i cambiamenti sociali, politici e artistici di quegli anni. Insomma, a “gentilmente” violare la sacralità della storica location di via della Consolata, c’è davvero da stupirsi e sbizzarrirsi passeggiando fra opere in grado di fornire (ancor più attraverso la volontà di “uscire” dai loro perimetri o supporti materiali per meglio  arrivare allo spettatore) molteplici letture “quante le sfaccettature – conclude Bruni – che hanno sempre fatto emergere gli artisti in mostra, rispondendo con spirito critico e pungente ai cambiamenti della loro contemporaneità, dal ’68 ad oggi”.

Gianni Milani

“Viaggiando oltre il perimetro dell’immagine”

“Palazzo Saluzzo Paesana”, via della Consolata 1bis; tel. 347/0103021 o www.palazzosaluzzopaesana.it

Fino al 26 maggio

Orari: giov. – dom. 11/19

 

Nelle foto:

–       Parte allestimento, ph. Leo Gilardi

–       Aldo Spoldi: “Banca di Oklaoma – Sponsor messaggero”, legno, 1994

–       “Plumkake”: “Brunello”, vetroresina smaltata, 1988

–       Piero Gilardi: “Tronco sonoro”. Poliuretano espanso, 1992

–       Corrado Bonomi: “Mare”, olio su scatoletta metallica, 1987-2024

Rock Jazz e dintorni a Torino: Loredana Bertè e Stewart Copeland

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Al Blah Blah suonano i TVOD.

Mercoledì. Inaugurazione a Cuneo all’ex convento San Francesco di “Città in note” con Andrew Quinn e Noemi che canta al Toselli. All’Alfieri omaggio a Mina da parte di Silvia Mezzanotte con il recital “Vorrei che fosse amore”.

Giovedì. All’Hiroshima Mon Amour suonano i Delicatoni. All’Ex convento di San Francesco di Cuneo è di scena Edmondo Romano mentre al Toselli canta Nada. Al Blah Blah suona il quartetto di Marco Piccirillo.

Venerdì. All’Hilton canta Rossana Casale. Al Bunker inaugurazione di “Jazz is Dead!” con Massimo Silverio, William Basinski, Marta Salogni, Moritz Von Oswald e Valentina Magaletti. Al Diavolo Rosso di Asti si esibisce Tricarico. Al Blah Blah è di scena il trio Le Sacerdotesse dell’Isola del Piacere. Al Capolinea 8 suona il trio del trombettista Giovanni Falzone. Al Colosseo “sold out” per Loredana Bertè. All’Hiroshima si esibisce Lou Seriol. Allo Spazio 211 è di scena Puma Blue. All’Off Topic si esibisce Alessio Bondì. Al Castello di Rivoli sono di scena Enrico Intra e Carlo Balzaretti. A Cuneo per “Città in note” si esibisce Michel Godard con Natasa Mirkovic. Al Museo Storico Reale suonano i Rebel Bit.

Sabato. All’Alfieri di Asti va in scena “The Witches Seed” di Stewart Copeland. All’ Inalpi Arena suonano i Thirty Seconds To Mars.  Per “Città di note” si esibisce il percussionista Kalifa Kone e il quintetto di Dan Kinxelman. Allo Ziggy sono di scena gli Undertakers.  Al Bunker  per “Jazz is Dead!” si esibiscono DJ Storm, Dave Okumu, Le Cri Du Caire e I Hate My Village. Al Barrio sono di scena Heimdall e Ulvedharr. Al Blah Blah suonano i Kadabra. Al Capodoglio sono di scena i Somedays  mentre a El Paso suonano i Transmission N.

Domenica. Al Barrio si esibiscono i Secret Sphere e i Inner Vitriol. Per “Jazz is Dead!! Rob Mazurek con Gabriele Mitelli , Daniela Pes, Godflesh, Zu e Ruins. Al Blah Blah metal con Sanguine Relic , Black Cilice e Warmoon Lord.  

Pier Luigi Fuggetta