Cosa succede in città- Pagina 357

Il concerto al buio illumina Torino

Il violino di Davide Alogna e il pianoforte di Gianluca Casalino per La Voce di ogni Strumento in collaborazione con Lions e Compassion Italia

 AL COMANDO PER LA FORMAZIONE E SCUOLA DI APPLICAZIONE DELL’ESERCITO 

Per La Voce di ogni Strumento, la rassegna musicale diretta da Gloria Mazzi, è stato ospitato lo scorso dicembre presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino, un concerto al buio che ha visto protagonisti il violinista Davide Alogna e il pianista non vedente Gianluca Casalino.

Il pubblico ha vissuto la musica senza altri stimoli sensoriali oltre all’udito, è stata l’esperienza dell’oscurità sulle note dei grandi compositori eseguite dal duo violino e pianoforte.

Il buio enfatizza la percezione, amplifica la sensibilità, mette tutti sullo stesso piano ed è proprio su questo piano che si incontrano musicisti e pubblico, perché la musica non conosce barriere, tocca la sensibilità individuale e collettiva e diventa elemento di condivisione di emozioni.

Questa esperienza è stata caratterizzata dalle note della grande musica classica, elemento che contraddistingue la rassegna sin dai suoi esordi, ma il programma ha riservato anche delle piacevoli sorprese per volontà degli stessi musicisti che hanno giocato proprio sull’effetto dell’inatteso per aumentare il livello di coinvolgimento del pubblico.

Anche per questo evento, in linea con le finalità solidali che da sempre animano le iniziative della Stagione musicale, il ricavato sarà destinato a due progetti solidali: Servizio cani guida dei Lions per l’acquisto di un cane guida al centro addestramento cinofilo di Limbiate ed al Fondo Emergenze di Compassion Italia per l’acquisto di filtri per la potabilizzazione dell’acqua per garantire acqua potabile a molte famiglie.

Il concerto, che si inserisce all’interno della rassegna La voce di ogni strumento, giunta alla nona edizione, anche quest’anno gode del patrocinio del Ministero della Difesa e gli eventi sono ospitati all’interno di spazi insoliti, eccezionalmente aperti al pubblico. Il programma musicale messo insieme dal direttore artistico Gloria Mazzi mantiene le caratteristiche di varietà nei generi e negli stili spaziando dalla musica da camera a quella sinfonica, dalla classica al jazz, sempre all’insegna della qualità e venendo incontro al gusto di un pubblico molto ampio e naturalmente eterogeneo come quello cittadino, un pubblico che nel corso delle diverse edizioni della rassegna si registra in crescita costante.

In cartellone per La Voce di ogni Strumento in questa edizione 2019-2020 grandi artisti, in un perfetto bilanciamento dell’offerta culturale che propone l’eccellenza artistica internazionale, ma promuove anche la qualità della formazione e del lavoro degli artisti sul territorio, in un connubio importante tra musica e solidarietà.

 

Maria La Barbera

 

 

 

La polizia trova i ladri del defibrillatore e restituisce il prezioso strumento salva vite

E’ uno di quei furti che non lasciano indifferenti. Lo scorso primo gennaio qualcuno ruba un defibrillatore da una teca vicino piazza Galimberti. Un apparecchio che può salvare vite, comprato grazie ai fondi raccolti dai commercianti del quartiere e posto a disposizione della cittadinanza. Gli agenti del Commissariato Mirafiori si attivano immediatamente e grazie alle immagini scaricate dal sistema di videosorveglianza delle telecamere della zona, individuano due soggetti che la sera del 4 gennaio si avvicinano alla teca, la osservano e dopo qualche minuto uno dei due ritorna con un sacchetto e, come nulla fosse, sottrae il defibrillatore e si allontana.

Immaginando si possa trattare di persone che gravitano nel quartiere, i poliziotti iniziano una serie di servizi di osservazione. La visione delle immagini del sistema di video sorveglianza, infatti, avevano colpito gli agenti per un particolare: la “camminata” di uno dei malfattori,lenta e trascinata. La mattina del 7 gennaio, i poliziottidella squadra di polizia giudiziaria del Commissariato Mirafiori, notano un soggetto con lo stesso tipo di andatura, e lo identificano. In ufficio approfondiscono la sua posizione e verificano che recentemente era stato controllato in compagnia di altro soggetto che, da ulteriori e approfondite verifiche, risulta avere le stesse caratteristiche dell’altro soggetto ripreso dalle telecamere.

A questo punto i poliziotti effettuano una perquisizione a casa dei due: uno di loro, M.P. classe ‘75, ammette subito il fatto e riferisce che il defibrillatore si trova ancora nella cantina del complice: G.R. classe ’73. Gli agenti recuperano l’apparecchio, ancora integro e funzionante, che la sera stessa viene restituito al presidente dell’Associazione Italiana cuore e rianimazione Lorenzo Greco ONLUS. Dopo una breve verifica tecnica, verrà riconsegnato alla città.

Gli autori del furto, entrambi con precedenti di polizia, sono stati denunciati per furto aggravato.

Inizio d’anno con le note di Vitamine Jazz

Gli appuntamenti di Gennaio all’Ospedale Sant’Anna per la rassegna“Vitamine Jazz” arrivata al centocinquantesimo concerto e alla sua terza stagione, organizzata per la “Fondazione Medicina a Misura di Donna” e curata da Raimondo Cesa

I concerti avranno inizio dalle ore 10.00 nella sala Terzo Paradiso in via Ventimiglia 3 aperta al pubblico, dedicata alle pazienti e ai loro cari.


Giovedì 9 gennaio “Inez Duet ”

Ines Aliprandi pianoforte e voce

Chicco Accornero percussioni

INEZ Duet , nuovissimo progetto creato da Ines Aliprandi e da Chicco Accornero ….. Voce,pianoforte , batteria e percussioni !!
Una formula non nuova nel Jazz , dove i due strumenti interagiscono e si incalzano ….. senza far mancare la pulsazione e lo Swing , nonostante la mancanza di un contrabbasso .
INEZ Duet vi proporrà un ricco repertorio di Standard Jazz di grandi autori ed interpreti quali Duke Ellington , Thelonious Monk ,Richard Rodgers .Oliver Nelson , Dave Grusin , Wayne Shorter,Nina Simone ,Bill Evans ,Etta Jones,Antonio Carlos Jobim,Frank Sinatra,Louis Armstrong,Jony Mitchell,Norah Jones ed altri ancora , in una personale rilettura .

Ines Aliprandi
Imperiese. Inizia gli studi musicali classici giovanissima grazie agli insegnamenti della madre, Francesca Paoletti, talentuosa pianista. Diplomata in Jazz presso il Conservatorio ” Paganini ” di Genova e Laureata in Lettere Moderne presso Università Statale di Genova .Ha approfondito studi sulla Voce con Cinzia Spata,Tiziana Ghiglioni, Marco Clarizia, Alfredo Zanazzo, Loretta Martinez, Faye Nepon e per il Pianoforte con Marco Di Battista, Riccardo Zegna, Beatrice Alunni .Svolge attività musicale come cantante, pianista e arrangiatrice in Solo concert e in diverse formazioni con vari musicisti italiani …….!!!
E’ titolare di cattedra presso il Conservatorio ” Puccini ” di La Spezia , cattedra di ” Poesia per Musica e Drammaturgia Musicale ”

Chicco Accornero

Batterista e percussionista casalese ; ha suonato e collaborato con diversi musicisti italiani e stranieri tra i quali Gianni Basso , Gianni Dosio , Piero Pollone , Gigi Di Gregorio , Fabrizio Trullu , Paolo Tomelleri , Giuseppe Difilippo ,Davide Scagno , Michele Anelli , Emanuele Francesconi , Monica Genesio , Lady Zeno’s Quartet, Sabir Mateen , Adi Souza , Valbilhene Coutinho , Bob Stoloff ecc

“Mario Soldati. La gioia di vivere”. Il libro di Quaglieni all’Educatorio di corso Trento

Iniziativa a cura dell’Associazione di volontariato culturale Amico Libro

Il libro: “Mario Soldati. La gioia di vivere”, di Pier Franco Quaglieni, sarà presentato mercoledì 8 gennaio alle ore 17.45 presso l’Educatorio della Provvidenza EdP – Corso Trento 13, Torino – sala Biblioteca. Evento ed invito a cura dell’Associazione di volontariato culturale Amico Libro, in collaborazione con la Fondazione Paolo Ferraris.

Arrivano i burattini con “Il circo in città”

Spettacolo di animazione teatrale con burattini e attore 

Sabato 11 gennaio 2010 alle ore 16

a L’asola di Govi, Docks Dora via Valprato 68 pad. F, Torino Valentina e Stefano Cera metteranno in scena  Il circo in città

In un noioso pomeriggio,  tra un video su youtube ed una notifica da facebook, i nostri protagonisti decidono di vivere una avventura entrano nel circo appena arrivato in città.

Burattinai Valentina e Stefano Cera

I burattini di cera una volta

Per informazioni e prenotazioni contattare 346 6405263  

La mostra dell’anno. Antico e moderno si fondono nel genio di Mantegna

Inaugurata il 12 dicembre, sarà aperta fino al 4 maggio a Palazzo Madama

È l’Ecce Homo proveniente dal Museo Jacquemart André di Parigi l’immagine guida di quello che si presenta come “l’appuntamento dell’anno” culturale torinese, “estremamente attraente”, sottolinea Maurizio Cibrario, presidente di Fondazione Torino Musei, presentando nei saloni di Palazzo Madama, elegante luogo espositivo, la mostra dedicata alla figura e all’opera di Andrea Mantegna (Isola di Carturo, 1431 – Mantova, 1506). Sottotitolo indicativo “rivivere l’antico, costruire il moderno”, ovvero l’analisi della ricerca dell’antichità classica, di quella archeologia che pervade gran parte della sua produzione, come di quella prospettiva che spingeva l’autore verso una visione del tutto inaspettata e contemporanea, un mondo nuovo in cui confluivano (senza dimenticare gli apporti fiamminghi) le grandezze di Donatello e di Antonello da Messina, di Paolo Uccello, di Cosmè Tura e di Ercole de’ Roberti della scuola ferrarese, di Pisanello e di Giovanni Bellini per giungere alla vena poetica del Correggio, che unico seppe raccogliere, lavorando al suo fianco nella cappella funebre in Sant’Andrea a Mantova, l’eredità del Maestro, forse presto abbandonato e superato, vittima di quell’austerità che doveva cedere alle novità di un secolo che si stava aprendo proprio con la sua morte.

Una mostra, a cura di Sandrina Bandera e Howard Burns, con l’apporto di Vincenzo Farinella come consultant curator per l’antico, promossa dalla Fondazione Torino Musei, da Intesa San Paolo, dalla Camera di Commercio e organizzata da Civita Mostre e Musei, il risultato di scommesse e di telefonate e viaggi, di richieste non sempre soddisfatte e irraggiungibili (il Cristo morto di Brera) o inamovibili come gli affreschi della mantovana Camera degli Sposi, la Cappella Ovetari di Padova, il grande ciclo all’antica dei Trionfi di Cesare ( tuttavia ospitati nella Corte Medievale di Palazzo Madama attraverso uno spettacolare apparato di proiezioni multimediali, tre schermi di 7 x 3,50 metri con audioguide in italiano, inglese e francese), un progetto iniziale sviluppato in 18 mesi soltanto, la visione finale di oltre 130 opere – diciannove dipinti, una decina di disegni e otto lettere del Mantegna -, la partecipazione di musei italiani e stranieri, una mostra che vuol essere “una scossa culturale” da parte di un Comune che negli ultimi anni ha difettato di grandi appuntamenti nelle proposte artistiche. “Considerando l’importanza dell’appuntamento che occuperà i periodi invernale e primaverile – ha ancora sottolineato Cibrario -, nell’intenzione di fare davvero squadra, abbiamo voluto rivolgerci ai tanti operatori della rete cittadina, Unione Industriale, Confesercenti e Federalberghi e non soltanto, perché da loro possa partire la cassa di risonanza verso un successo che speriamo grande, la promozione continua che raggiunga pure l’estero, Francia e Svizzera in primo luogo, una strada di ritorno allo sforzo economico messo in campo dagli organizzatori”. I dati sono davvero alti e quel ritorno lo pretendono: 870mila euro il San Paolo (Michele Coppola, responsabile arte e cultura della Banca, mentre ribadisce il legame stretto tra l’Ente e la città, confessa di stare “ancora con le dita incrociate”), 750mila Civita, 350mila Torino Musei e 80mila Camera di Commercio (“dobbiamo occuparci di turismo e cultura – dice Guido Bolatto – e siamo dell’opinione che gli alberghi di Torino non debbano riempirsi soltanto per Artissima o per le partite della Juve”).

E allora che cosa ammireremo sino al 4 maggio 2020, quando la mostra chiuderà? Il piano nobile sarà tra l’altro occupato, nell’allestimento di Loredana Iacopino, dal grande affresco staccato proveniente dalla Cappella Ovetari, parzialmente sopravvissuto al drammatico bombardamento della seconda guerra mondiale ed esposto per la prima volta dopo un lungo e complesso restauro e dalla lunetta Sant’Antonio e San Bernardino sorreggono il monogramma di Cristo (1452), proveniente dal Museo Antoniano di Padova. Grazie ai prestigiosi prestiti internazionali, da alcune delle più grandi collezioni del mondo – tra cui il Victoria and Albert Museum di Londra, il Louvre e il Musée Jacquemart André di Parigi, il Metropolitan di New York, il Cincinnati Art Museum, il Liechtenstein Museum di Vienna, lo Staatliche Museum di Berlino, nonché le raccolte italiane degli Uffizi, del Castello Sforzesco e del Poldi Pezzoli di Milano, del Museo Antoniano e dei Musei Civici di Padova, dell’Accademia Carrara di Bergamo, della Fondazione Cini e dell’Accademia di Venezia, del Capodimonte di Napoli, dei Musei Civici di Pavia, della Sabauda e del Museo d’Antichità di Torino, del territorio mantovano con i Musei Civici, il Seminario Vescovile e la Basilica di Sant’Andrea – saranno in mostra Una sibilla e un profeta (1495, Cincinnati), Baccanale con Sileno (1470, stampa a puntasecca su carta, Metropolitan di New York), Sacra Famiglia con San Giovanni (1500 ca., National Gallery londinese), Madonna con Bambino e Santi Gerolamo e Ludovico di Tolosa (1453 ca., Jacquemart André di Parigi), Battesimo di Cristo (1504, Basilica di Sant’Andrea a Mantova). Ancora grandi nomi del Rinascimento nell’Italia settentrionale a confermare gli stretti rapporti con il Mantegna: Antonello da Messina con il suo Ritratto d’uomo (1476), conservato nelle stesse raccolte di Arte Antica di Palazzo Madama, Giovanni Bellini con Ritratto di giovane senatore (1485) da Padova e Madonna col Bambino (1455) da Pavia, Cosmè Tura con San Giorgio (1460 – 1465) proveniente dalla Fondazione Giorgio Cini, Il matrimonio mistico di Santa Caterina (1510 – 1515) dal National Gallery di Washington.

 

Elio Rabbione

 

Nelle immagini: Andrea Mantegna, “Ecce Homo” (1500 – 1502), tempera su tela di lino, Musée Jacquemart André, Parigi;

Andrea Mantegna, “Madonna con Bambino e Santi Gerolamo e Ludovico di Tolosa” (1453 – 1454), tavola, Musée Jacquemart André Parigi;

Giovanni Bellini, “Ritratto di giovane senatore” (1485 ca.), olio su tavola, Museo d’arte medievale e moderna, Padova;

Cosmè Tura, “San Giorgio” (1460 – 1465), tempera su tavola, Fondazione Giorgio Cini, Galleria di Palazzo Cini, Venezia.

Una magia per la vita. Brachetti per la Fondazione Mago Sales

Lunedì 6 gennaio 2020 alle 21, Teatro Colosseo Via Madama Cristina 71, Torino

SOLO DI ARTURO BRACHETTI

 

Proprio per soddisfare la grande richiesta da parte del pubblico, è stata aggiunta una replica speciale lunedì 6 gennaio alle 21 che sarà tutta dedicata alla Fondazione Mago Sales, realtà che da anni opera per creare opportunità concrete per i bambini in tutto il mondo. Questo appuntamento speciale servirà per raccogliere fondi per le missioni salesiane in Uganda e in particolare per la costruzione di un dispensario medico e di una scuola professionale per avviamento al lavoro per le ragazze madri.

A contribuire al progetto sarà lo stesso Arturo che devolverà l’importo del suo cachet della serata a favore della Fondazione.

 

Brachetti ha deciso di portare a Torino il suo spettacolo SOLO per il periodo natalizio, dal 19 dicembre al 6 gennaio. La risposta e l’affetto del pubblico torinese non si sono fatti attendere: ogni giorno è stato un successo rinnovato e Torino ha vissuto la favola del Natale con le emozioni dettate da questo suo torinese doc. Stupore, meraviglia, sogno… non ci sono termini per descrivere l’incanto di uno spettacolo unico al mondo. Ma Arturo con lo spettacolo della sera del 6 gennaio va oltre le aspettative e decide di condividere il suo successo con chi ha bisogno di un sorriso in più, i bambini delle missioni salesiane nel nord Uganda, attraverso la Fondazione Mago Sales.

Chi salva un bambino, aiuta un pezzo di cielo a illuminare il mondo” è lo slogan di don Silvio Mantelli, in arte mago Sales, colui che ha fatto scoprire la magia ad Arturo Brachetti ed è stato suo primo maestro negli anni del seminario.

Non è la prima volta che Brachetti collabora con la Fondazione; per esempio, con l’introito di una serata del grande successo L’uomo dai mille volti al teatro Mogador di Parigi, venne costruito e attrezzato un reparto di cure mediche del Nazareth Hospital nella periferia di Nairobi in Kenya.

 

IL PROGETTO A CUI SARANNO DESTINATI I FONDI RACCOLTI

Costruzione di un dispensario medico e di una scuola professionale per avviamento al lavoro (cucina, igiene, sartoria, giardinaggio, ecc.) per le ragazze madri. Si chiamerà “JOHN LEE HEALTH CENTRE”, in ricordo di un salesiano medico coreano morto in Sud Sudan qualche anno fa. Ci saranno i servizi base di soccorso e diagnostica, un reparto maternità, servizi di vaccinazione, educazione sanitaria e trasporto d’emergenza. Questo perché chi lascia il suo paese lo faccia per scelta e non per necessità.

So che mi aiuterete anche in questo nuovo progetto e fin d’ora il mio grazie, a nome della comunità salesiana e della nostra gente che ormai ti conosce e ti ha visto più volte tra loro qui in Uganda”.

Don Gianni Uboldi (1 settembre 2019)

 

TESTIMONIANZA DI DON SILVIO

Ho conosciuto Arturo Brachetti, quando era ancora un ragazzino, con un po’ di voglia di diventare prete e tante fantasie, unite ad un incontenibile desiderio di fare teatro e magia. Gli insegnai alcuni giochi di prestigio e gli regalai gli attrezzi per eseguirli. Poche cose, ma sufficienti per creare un grande interesse e far sbocciare in quel ragazzino di soli 11 anni una indomabile passione per tutto ciò che fa spettacolo. Così la voglia di prete passò, mentre prese sempre più il sopravvento in lui il lato fantastico, fino a diventare realtà teatrale.

Ora sulla scena si ricrea continuamente, fantastica… interpreta se stesso e inneggia alla vita come una cosa bella. È lui solo, ma sembrano 10, 100, 1.000 personaggi e ogni spettatore si ritrova in qualcuno di essi. Arturo interpreta la vita, sua e di tutti noi, la vita che è quell’indomabile desiderio di essere e restare bambino o ragazzino.

Arturo è ancora sempre quel giovane ragazzo di 11 anni con un’immensa voglia di giocare e fantasticare con se stesso a cui io ho insegnato, allora, un gioco in più”.

 

MESSAGGIO DI ARTURO BRACHETTI AL MAGO SALES

Ci sono degli incontri nelle nostre vite, per cui poi noi diventiamo quello che sognavamo di essere. Questa è la magia che ha fatto Don Silvio per me.

Ma oggi lui è molto di più per me e per tutti. Anche senza trucchi né costumi, Sales porta la vera magia, quella della vita a coloro che hanno solo la propria sopravvivenza da difendere.

Grazie Sales per essere ancora quel “ragazzo” piene di idee, di risorse e di ideali che mi hai insegnato a perseguire. Grazie per avermi insegnato che non esistono montagne invalicabili…

 

 

Per seguire i progetti e le attività della Fondazione https://www.sales.it/index.php/fondazione/chisiamo

Per una sera apre il condominio delle fiabe

6 gennaio, ore 18 Cohousing di Via delle Orfane 15, ingresso da Piazzetta della visitazione, Torino

 

Per una sera, il 6 gennaio, il Cohousing di via delle Orfane diventa il condominio delle fiabe. Si inizia alle ore 18. Il prezzo del biglietto? Arance, mandarini e frutta secca da condividere. Questo si domanda ai convitati per poter entrare ad ascoltare le storie raccontate dai partecipanti del Laboratorio di narrazione condotto da Antonio Damasco, direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare.

Il pubblico attraverserà sei stanze diverse. In ognuna sarà raccontata una storia. Quella dell’amore ai tempi del lavoro precario e dai pochi diritti, che  si incontra per poche ore a notte in un angolo caldo del letto, perché quando lui inizia a lavorare lei rientra a casa e viceversa quando lei rientra.  Un’altra  storia narra di due senza tetto che si innamorano sulla strada e, nel freddo inverno, ritrovano un po’ di calore, almeno nell’anima.  C’è poi il racconto di una rinascita interiore che riparte una mattina per caso, grazie al profumo di una tazza di caffè. Questo evoca nella protagonista ricordi del passato, fa emergere energie perdute e dà la spinta per la ripartenza, per uscire da un percorso di depressione da cui faticava a venir fuori.

Queste e altre fiabe moderne saranno l’occasione di passare un po’ di tempo insieme, sbucciare mandaranci e noccioline e ripartire, feste alle spalle, con il nuovo anno.

“Si tratta di un’iniziativa portata avanti dalla Rete dal 2015 di particolare attenzione alla comunità di prossimità al centro culturale Polo del ‘900 – racconta il direttore della Rete, Antonio Damasco – Il progetto sostenuto dalla Fondazione Polo del ‘900 rientra nelle azioni di un teatro per una comunità e quindi del Borgo dei narratori”.

Per info scrivere a  info@reteitalianaculturapopolare.org o chiamando al 388 3275068.

Teatro Stabile in crescita nel 2019

Il 2019 è stato un anno molto positivo per il Teatro Stabile di Torino: ai riconoscimenti artistici sono corrisposte ottime prestazioni sul fronte della produttività, della partecipazione del pubblico e degli incassi da bigliettazione

 

La progressione è ancor più significativa considerato che già i due precedenti esercizi avevano fatto registrare risultati in forte crescita.

In merito alla qualità artistica delle produzioni, lo spettacolo Così è (se vi pare)  di Pirandello, diretto e interpretato da Filippo Dini, ha ottenuto il Premio nazionale “Le Maschere del Teatro” per la migliore regia dell’anno. Tale riconoscimento suggella il posizionamento del TST nelle graduatorie del MiBACT, che nel 2019 ha assegnato al nostro Stabile il punteggio artistico più alto tra i Teatri Nazionali e a Torinodanza il punteggio artistico più alto tra i festival disciplinari.

Sul fronte dei risultati quantitativi, il TST migliora ancora una volta tutti gli indicatori chiave di prestazione rispetto all’esercizio precedente. Nel 2019 si sono infatti conseguiti sette nuovi record storici   per produttività, alzate di sipario, incassi da biglietteria, biglietti venduti in sede, numero di abbonamenti, presenze totali e contributi FUS.

Nella foto: da sinistra Filippo Fonsatti, Direttore del Teatro Stabile di Torino, Valerio Binasco, Direttore artistico, Lamberto Vallarino Gancia, Presidente – ©Photo Michele D’Ottavio

Boom di visite: 20 per cento in più per la Fondazione Torino Musei

Bilancio positivo per la Fondazione Torino Musei che, con un totale di 613.498 visitatori sui tre musei GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e MAO Museo d’Arte Orientale, chiude il 2019 facendo segnare un +20,9% rispetto al 2018 in cui aveva totalizzato 507.362 presenze

Dodici mesi di mostre, conferenze, progetti didattici e di inclusione, eventi e visite speciali che hanno attratto e coinvolto un pubblico trasversale e hanno contribuito ad animare la vita culturale della Città di Torino.

In continuità con quanto messo in campo nel 2018, anche il 2019 è stato l’anno delle collaborazioni con le realtà culturali del territorio, nazionali e internazionali, con le quali GAM, MAO e Palazzo Madama hanno avviato progetti di valorizzazione del patrimonio storico-artistico, al fine di rafforzare sempre di più il posizionamento della Fondazione.

In ambito regionale, il contributo di Fondazione Torino Musei per la promozione dell’offerta culturale si è concretizzato nella realizzazione di numerosi progetti, fra cui: la mostra Oro bianco, allestita al Castello della Rovere di Vinovo (TO), a Biella la mostra Il Rinascimento a Biella. Sebastiano Ferrero e i suoi figli a Palazzo Ferrero, Palazzo La Marmora e al Museo del Territorio Biellese, la mostra Cosmonautica di Alessandro Sciaraffa promossa e realizzata dalla Fondazione in collaborazione con il Comune di Costigliole d’Asti e infine la mostra di grande successo La Magna Charta: Guala Bicchieri e il suo lascito. L’Europa a Vercelli nel Duecento, realizzata dalla Città di Vercelli in collaborazione con la Fondazione e l’Associazione Abbonamento Musei.

Fra i progetti dedicati all’arte contemporanea ricordiamo Art Mapping Piemonte, promosso da Regione Piemonte, Fondazione Torino Musei e Artissima con il sostegno di Compagnia di San Paolo.

L’iniziativa, nata per invitare alla scoperta dell’arte contemporanea al di fuori dei percorsi artistici tradizionali, ha visto la realizzazione di tre installazioni site-specific di altrettanti artisti contemporanei internazionali, una mappatura delle più importanti opere di arte pubblica contemporanea presenti sul territorio piemontese e la realizzazione di una guida, prodotta e distribuita grazie alla collaborazione con Artribune.

 

I NUMERI

 

Nel 2019 Palazzo Madama ha accolto 309.018 persone, che hanno partecipato alle attività proposte e visitato, tra le altre, le mostre Madame Reali: cultura e potere da Parigi a TorinoSteve McCurry. LeggereNotre-Dame de ParisL’Italia del Rinascimento. Lo splendore della maiolica e Dalla terra alla luna. L’arte in viaggio verso l’astro d’argento. Il museo conclude l’anno con l’inaugurazione della grande mostra Andrea Mantegna. Rivivere l’antico, costruire il moderno, che proseguirà fino al 4 maggio 2020.

La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea conclude il 2019 facendo registrare 185.377 ingressi, nonostante la chiusura delle collezioni dell’800 per interventi di manutenzione straordinaria.

Fra le mostre presentate negli scorsi mesi: I MacchiaioliGiorgio De Chirico. Ritorno al futuroPaolo Icaro Antologia / Anthology 1964 – 2019, Pittura Spazio Scultura. Le collezioni del contemporaneo e Cavalli, costumi e dimore. La riscoperta della “Fiera di Saluzzo (sec. XVII)” di Carlo Pittara, recentemente aperta al pubblico.

Negli spazi della Wunderkammer sono state presentate: Ando Gilardi reporterNella Marchesini. La vita nella pittura. Opere dal 1920 al 1953, e Primo Levi. Figure. In Videoteca Ketty La Rocca. Appendice per una supplica e Gino De Dominicis.

Il 2019 del MAO Museo d’Arte Orientale si chiude con 119.103 biglietti emessi. Il pubblico ha partecipato alle numerose conferenze e attività e ha visitato le mostre: Tattoo. L’arte sulla pelleGoccia a goccia dal cielo cade la vitaSafar: viaggio in Medio Oriente. Vite appese a un filoSulle sponde del Tigri. Suggestioni dalle collezioni archeologiche del MAO: Seleucia e Coche e Guerriere dal Sol Levante, aperta fino al 1 marzo 2020.

La Fondazione Torino Musei registra buone performance anche online: sono oltre 1 milione le pagine visitate sui siti web dei tre musei e crescono anche gli iscritti ai canali social di Facebook e Instagram di Palazzo Madama, GAM e MAO.

La GAM conta 40.954 follower su Facebook e 21.000 su Instagram, il MAO 25.930 su FB e 10.000 su Instagram e Palazzo Madama 19.946 su FB e 13.200 su Instagram.