Cosa succede in città- Pagina 357

In Piemonte i nuovi contagi sono 465. Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di giovedì 23 aprile 2020

3.429 PAZIENTI GUARITI E 2.029 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 3.429 (229 in più di ieri): 317 (+16) in provincia di Alessandria, 125 (+1) in provincia di Asti, 156 (+4) in provincia di Biella, 377 (+42) in provincia di Cuneo, 282 (+25) in provincia di Novara, 1.732 (+99) in provincia di Torino, 190 (+21) in provincia di Vercelli, 203 (+15) nel Verbano-Cusio-Ossola, 47 provenienti da altre regioni (+6).

Altri 2.029 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.668

Sono 70 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 16 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.668 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 512 ad Alessandria, 139 ad Asti, 155 a Biella, 207 a Cuneo, 236 a Novara, 1.137 a Torino, 149 a Vercelli, 104 nel Verbano-Cusio-Ossola, 29 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 23.319 (+465 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 3.065 in provincia di Alessandria, 1.314 in provincia di Asti, 861 in provincia di Biella, 2.223 in provincia di Cuneo, 2.148 in provincia di Novara, 11.329 in provincia di Torino, 1.059 in provincia di Vercelli, 967 nel Verbano-Cusio-Ossola, 219 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 134 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 261 (-12 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.914.

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.018.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 120.387, di cui 61.937 risultati negativi.

Coronavirus, in calo i ricoveri in terapia intensiva: 273 in totale. Nuove vittime

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di mercoledì 22 aprile

3.200 PAZIENTI GUARITI E 1.938 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 3.200 (224 in più di ieri): 301 (+32) in provincia di Alessandria, 124 (+13) in provincia di Asti, 152 (+3) in provincia di Biella, 335 (+28) in provincia di Cuneo, 257 (+16) in provincia di Novara, 1.633 (+103) in provincia di Torino, 169 (+11) in provincia di Vercelli, 188 (+18) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 provenienti da altre regioni.

Altri 1.938 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.598

Sono 74 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 11 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.598 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 505 ad Alessandria, 132 ad Asti, 154 a Biella, 196 a Cuneo, 228 a Novara, 1.105 a Torino, 146 a Vercelli, 104 nel Verbano-Cusio-Ossola, 28 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 22.854 (+705) rispetto a ieri le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 3020 in provincia di Alessandria, 1.269 in provincia di Asti, 840 in provincia di Biella, 2.187 in provincia di Cuneo, 2.123 in provincia di Novara, 11.091 in provincia di Torino, 1.014 in provincia di Vercelli, 960 nel Verbano-Cusio-Ossola, 217 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 133 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 273 (-18 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.027.

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.818.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 113.930, di cui 58.804 risultati negativi.

Nella Fase 2 il bus si potrà prenotare?

A Torino potrebbero essere  attivati bus su prenotazione, ma non è la sola novità che riguarda il trasporto pubblico al tempo del covid-19

È un’ipotesi allo studio del Gruppo Torinese Trasporti per fronteggiare in sicurezza l’emergenza sanitaria nella imminente (?) fase 2.
Le prossime disposizioni governative, il cui contenuto in parte sta già circolando, prevedono il mantenimento del distanziamento sociale anche sui treni delle metropolitane italiane, dove saranno indicate le distanze da tenere con appositi segni sul pavimento. Sarà possibile viaggiare seduti ma a posti alternati e sui mezzi pubblici bisognerà indossare la mascherina. E’ probabile che i tornelli di ingresso nel Metrò contino le persone fino ad un numero massimo  per evitare sovraffollamento. Gtt dovrà probabilmente aumentare le corse di tram, metro e bus anche a fronte di una presenza minore di passeggeri. Un’operazione certamente pesante per le casse dell’azienda che ha già perso milioni di euro da quando è iniziata l’epidemia.
(foto: il Torinese)

Coronavirus, 293 contagi in più in Piemonte. I pazienti guariti sono 2768, ancora nuove vittime

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di lunedì 20 aprile

 

2.768 PAZIENTI GUARITI E 1.667 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 2.768 (143 in più di ieri): 262 (+29) in provincia di Alessandria, 99 (+1) in provincia di Asti, 114 (+10) in provincia di Biella, 286 (+11) in provincia di Cuneo, 230 (+11) in provincia di Novara, 1.417 (+58) in provincia di Torino, 153 (+14) in provincia di Vercelli, 166 (+8) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 1.667 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.453

Sono 74 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 17 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.453 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 483 ad Alessandria, 123 ad Asti, 148 a Biella, 181 a Cuneo, 223 a Novara, 1.029 a Torino, 141 a Vercelli, 99 nel Verbano-Cusio-Ossola, 26 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 21.437 (+293 rispetto a ieri), le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.839 in provincia di Alessandria, 1.145 in provincia di Asti, 790 in provincia di Biella, 2.090 in provincia di Cuneo, 1.999 in provincia di Novara, 10.319 in provincia di Torino, 985 in provincia di Vercelli, 940 nel Verbano-Cusio-Ossola, 213 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 117 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 301 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.108.

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.140.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 102.082, di cui 51.725 risultati negativi.

Nuova vita per i Musei e i giardini reali

L’ estate porterà nuovi allestimenti ai Musei Reali. Il mese di maggio (se ancora non sarà possibile la riapertura) servirà a riattivare il  cantiere dei Giardini

Una volta terminati i lavori verranno posizionate nuove grandi fioriere.

Per quanto riguarda i programmi, come anticipa il quotidiano La Stampa, alla riapertura si terranno corsi di acquerello all’aperto  e percorsi sensoriali guidati  da esperti tra piante secolari  e  fiori. Per la fine dell’estate è prevista l’inaugurazione  dei  giardini di levante, quelli che si affacciano  su viale dei Partigiani.

 

(foto: il Torinese)

La spesa arriva comodamente a casa

Emergenza Coronavirus:  i servizi di spesa a domicilio visibili anche in app in collaborazione con Ascom Confcommercio Torino e Provincia e Coldiretti

Per facilitare la vita ai cittadini e sostenere gli esercizi commerciali e le aziende durante l’emergenza, Junker, su invito del Comune di Torino, ha inserito in app l’accesso alle mappe aggiornate delle consegne a domicilio, create dalle associazioni di categoria.

Tramite un link permanente – posto nella pagina del Comune di Torino in Junker – ogni utente potrà accedere direttamente dal suo smartphone alle mappe originali e visualizzare gli esercizi aderenti, zona per zona, e relative schede, complete di recapiti per il contatto diretto.
Junker sostiene queste iniziative mettendo a disposizione il suo canale di informazione diretto verso oltre 45mila utenze dotate della app in città e rilanciandole periodicamente con messaggi diretti.

Informazioni su Junker: http://www.junkerapp.it

“La polizia difende la vittima, gli antagonisti i rapinatori”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Segretario Generale del SIULP, sindacato di polizia di Torino, Eugenio BRAVO, in relazione al fatto di cronaca avvenuto ieri nel borgo Aurora

Torino, Corso Giulio Cesare, le Volanti arrestano in strada gli autori, stranieri, di una rapina…questi reagiscono, aggredendo violentemente i poliziotti per cercare di sfuggire alla cattura. Nonostante tutto i malfattori vengono assicurati alla giustizia ed immediatamente, in mezzo alla strada, in un quartiere che ritengono “il loro”, una sessantina di antagonisti dei centri sociali mettono in atto il loro consueto teatrino; megafono in mano invadono il corso, bloccano il traffico dei mezzi pubblici, imbrattano un tram ed aizzano la popolazione a ribellarsi allo “Stato di polizia” che sta giustamente provvedendo ad arrestare i delinquenti.

Nel contempo vengono inviati sul posto 40 uomini del Reparto Mobile e 10 del Reggimento Carabinieri, tenuti tuttavia ad una distanza di circa 200 metri, i quali si limiteranno necessariamente a controllare la situazione, senza intervenire salvo che questi soggetti decidano di muoversi in corteo, cosa che non accade, pertanto lo spiegamento di forze attende paziente che questi signori, in autonomia e quando lo riterranno opportuno lascino il territorio.

Poche parole per descrivere un film già visto e rivisto, un film che già nella normalità quotidiana desterebbe rabbia e tristezza, se non che c’è da considerare un PICCOLO particolare…..non stiamo forse vivendo un lasso temporale fra i più critici della nostra esistenza? Non stiamo forse vivendo un’emergenza sanitaria così grave che ha portato alla chiusura di tutto ciò che era possibile chiudere, comprese le persone all’interno delle proprie abitazioni? Le forze dell’ordine non sono impegnate costantemente in un estenuante controllo del territorio allo scopo di scoraggiare e perseguire chiunque, senza giustificato motivo, si faccia trovare per strada? Non siamo costantemente ostaggio del numero dei contagi che in Piemonte continua a salire?

Bene, in tutto questa surreale e drammatica situazione che stiamo vivendo il film che vi abbiamo sommariamente tramato diventa un colossal dell’assurdo….migliaia di uomini impiegati per verificare il titolo cartaceo ai cittadini, senza distinzioni di classe, età, sesso e religione e 50 uomini necessariamente inermi ad osservare altrettanti “professionisti del disordine” che infrangono tutte le norme urgenti e straordinarie messe in atto per contrastare l’emergenza sanitaria. In nome della loro presunta libertà, questi arroganti facinorosi, con il loro comportamento incosciente, pregiudicano tutti gli sforzi e i sacrifici delle autorità e dei cittadini. Ci chiediamo quale pensiero possa aver pervaso le menti di tutti quei poveri cittadini i quali, oggi pomeriggio, (ieri, ndr)  “ostaggi” all’interno delle loro dimore, hanno assistito a tutto ciò.

In Piemonte oltre 2600 guariti. Meno pazienti in terapia intensiva, ma ci sono altri morti

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di domenica 19 aprile

2.625 PAZIENTI GUARITI E 1.672 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 2.625 (185 in più di ieri): 233 (+40) in provincia di Alessandria, 98 (+7) in provincia di Asti, 104 (+4) in provincia di Biella, 275 (+15) in provincia di Cuneo, 219 (+3) in provincia di Novara, 1.359 (+66) in provincia di Torino, 139 (+10) in provincia di Vercelli, 158 (+35) nel Verbano-Cusio-Ossola, 40 (+5) provenienti da altre regioni.

Altri 1.672 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.379

Sono 77 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 23 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.379 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 466 ad Alessandria, 119 ad Asti, 147 a Biella, 175 a Cuneo, 220 a Novara, 991 a Torino, 136 a Vercelli, 99 nel Verbano-Cusio-Ossola, 26 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 21.144 (+563 rispetto a ieri), le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.802 in provincia di Alessandria, 1.113 in provincia di Asti, 783 in provincia di Biella, 2.056 in provincia di Cuneo, 1.987 in provincia di Novara, 10.157 in provincia di Torino, 976 in provincia di Vercelli, 936 nel Verbano-Cusio-Ossola, 217 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 117 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 304 (-18 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.296.

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.868.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 99.008, di cui 50.919 risultati negativi.

In 12 giorni le Ogr si trasformano in ospedale covid

12 giorni di lavoro 24 ore su 24 con una squadra di oltre 100 persone, guidate dal Genio Infrastrutture dell’Aeronautica militare con l’Unità di crisi e la Protezione civile della Regione Piemonte, per trasformare una parte delle storiche OGR Officine Grandi Riparazioni di Torino in un ospedale temporaneo dedicato ai pazienti Covid. Da domani sono completamente operativi gli 8.900mq messi a disposizione a canone zero dalla Fondazione CRT, proprietaria della struttura, nell’ambito dell’intesa tra Regione, Prefettura, Comune di Torino e Società consortile per azioni OGR – CRT.

Circa 3 milioni di euro il valore dell’intervento, interamente sostenuto da Compagnia di San Paolo. 12 stanze per un totale di 90 posti dedicati ai pazienti in via di guarigione: 56 posti letto di degenza, 30 di terapia subintensiva e 4 di terapia intensiva potenziabili fino a 12 in caso di necessità.

In particolare, 2 dei posti di terapia intensiva si trovano nel primo prototipo del modulo CURA, finanziato e donato da Unicredit: il container/unità di terapia intensiva mobile realizzato in 4 settimane da una task force internazionale che include, tra gli altri, i designer di Carlo Ratti Associati con Italo Rota e gli ingegneri di Jacobs, con le tecnologie medicali Philips.

Il tutto è monitorato da una sala di controllo sopraelevata, che si affaccia sull’intera area sanitaria. La gestione è affidata ad ASL Città di Torino.

Le prime squadre di lavoro sono entrate il 6 aprile, il giorno successivo sono iniziati i lavori portati avanti dal Genio dell’Aeronautica, con il supporto di Modorent per l’allestimento. In queste ore è in corso la sanificazione per poter accogliere i primi pazienti già dal primo mattino di domani, domenica 19.

Saranno circa 100 gli operatori sanitari in forze alle OGR, di cui circa 40 medici e 60 infermieri e personale sanitario. Tra loro anche i 38 medici e infermieri della Brigada cubana Henry Reeve specializzata in emergenze (dall’uragano Katrina al terremoto di Haiti, alle strutture sanitarie per l’Ebola in Africa). La squadra è atterrata a Caselle il giorno di Pasquetta grazie al supporto dell’Ambasciata della Repubblica di Cuba in Italia, Aicec l’Agenzia di Interscambio Culturale ed Economico con Cuba, oltre a Fondazione Specchio dei Tempi e Lavazza che hanno sostenuto i costi del volo in un momento in cui nessun aereo lascia L’Avana per l’Europa.

Progettato per essere completamente riutilizzato una volta finita l’emergenza, l’ospedale è stato costruito grazie al supporto, in particolare, di un team di 16 specialisti del settore impiantistico dell’Aeronautica militare provenienti dalle unità operative (8°, 16° e 27° Gruppo Genio Campale) dei tre Reparti Genio, esperti nella progettazione e realizzazione di opere in condizioni di criticità. Tra gli interventi realizzati in pochissimi giorni tutti gli impianti elettrici e idrico-sanitari a servizio dell’intera struttura, pensati e realizzati nel rispetto delle restrittive norme per le strutture ospedaliere di questa tipologia.

«Il nostro grazie va a tutti coloro che con un grande lavoro di squadra – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – hanno permesso di compiere in soli 12 giorni un piccolo importante miracolo. Grazie a tutti i partner istituzionali pubblici e privati e, soprattutto, alle donne e agli uomini che da domani daranno vita a un ospedale da campo che mai avremmo immaginato di dover aprire. Questa straordinaria struttura ha un duplice valore: curare i malati Covid e allo stesso tempo liberare posti negli ospedali del territorio, affinché possano tornare a prendersi cura di tutte le altre emergenze sanitarie».

«L’elenco dei ringraziamenti è lunghissima – sottolinea la Sindaca di Torino Chiara Appendino– a dimostrazione di come il territorio in tutte le sue componenti abbia fatto la sua parte per dare risposta alle emergenze di questo momento. Le OGR hanno rappresentato le grandi fasi di cambiamento, dalla riparazione dei treni a luogo di cultura e ritrovo, seconda vocazione della città. Ora si è nuovamente trasformata in tempi record per accogliere pazienti. Speriamo che presto possa tornare a essere luogo dove vivere gli spazi culturali della città e ritornare alla sua seconda vocazione».

«Un significativo segnale di coesione istituzionale – evidenzia il Prefetto di Torino Claudio Palomba -. Oggi abbiamo avuto la prova che risultati si raggiungono quando c’è unità tra tutti gli attori, a cui si associa l’attitudine, tipicamente sabauda, nell’affrontare la situazione in maniera equilibrata e coesa».

«L’Aeronautica – spiega il Capo di stato maggiore dell’Aeronautica militare Alberto Rosso – ha impiegato per svolgere questo intervento personale tecnico altamente specializzato dei Reparti Genio della Forza Armata, con il quale sono stati realizzati gli impianti elettrici e medicali necessari, rispettando gli standard di sicurezza previsti. Sono orgoglioso che i lavori siano stati completati in anticipo rispetto a quanto previsto. In questo contesto la tempestività è un aspetto essenziale per salvare vite umane. L’Aeronautica Militare opera costantemente con determinazione e volontà in collaborazione con le diverse Istituzioni in questo momento di emergenza a favore della collettività».

«Dopo aver fatto rinascere le OGR due anni e mezzo fa – afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –, abbiamo scelto di metterle nuovamente a disposizione della comunità a canone zero per aiutare chi ha bisogno: questa è la priorità assoluta per noi. Perché, come diceva Italo Calvino, di una città non si gode per le sette o le settantasette meraviglie, ma per la risposta che dà a una domanda».

«Le OGR aggiungono oggi una nuova, importante missione a quella di Officine della Cultura e della Tecnologia – dichiara il Direttore Generale delle OGR Massimo Lapucci -: diventare per alcuni mesi anche Officine della Salute, per riparare il bene più prezioso delle persone nel momento di difficoltà e bisogno per tutta la Comunità».

«Fin dall’inizio dell’emergenza – commenta Francesco Profumo presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo – gli interventi più importanti che abbiamo voluto mettere in campo sono stati quelli tesi a supportare le necessità sanitarie, ma con uno sguardo volto al futuro.  3 milioni di euro per la realizzazione di un’area sanitaria temporanea presso gli spazi delle OGR, 5 milioni di euro per nuovi posti letto di terapia intensiva e semi intensiva, 300 mila euro alla Fondazione Medicina a misura di donna Onlus e futuri interventi in via di delibera.  Oggi affrontiamo l’emergenza, ma il nostro impegno è intercettare le necessità di azione nelle successive fasi».

L’unità di crisi chiede rinforzi. Altre 78 vittime, lieve calo di ricoveri in terapia intensiva

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di sabato 18 aprile

2.440 PAZIENTI GUARITI E 1.648 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 2.440 (304 in più di ieri): 193 (+32) in provincia di Alessandria, 91 (+7) in provincia di Asti, 100 (+11) in provincia di Biella, 260 (+32) in provincia di Cuneo, 216 (+57) in provincia di Novara, 1.293 (+141) in provincia di Torino, 129 (+10) in provincia di Vercelli, 123 (+7) nel Verbano-Cusio-Ossola, 35 (+7)  provenienti da altre regioni.

Altri 1.648 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.302

Sono 78 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 21 al momento registrati nella giornata di oggi. Occorre ricordare che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi covid.

Il totale complessivo è ora di 2.302 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 455 ad Alessandria, 116 ad Asti, 144 a Biella, 172 a Cuneo, 218 a Novara, 942 a Torino, 132 a Vercelli, 99 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 20.581 (+627 complessivi rispetto a ieri), le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.762 in provincia di Alessandria, 1.040 in provincia di Asti, 758 in provincia di Biella, 1.982 in provincia di Cuneo, 1.945  in provincia di Novara, 9.871 in provincia di Torino, 967 in provincia di Vercelli, 924 nel Verbano-Cusio-Ossola, 216 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 116 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 322  (-6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.184

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.685

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 94.278, di cui 48.384 risultati negativi.

CORONAVIRUS PIEMONTE, L’UNITA’ DI CRISI CHIEDE RINFORZI ALLA PROTEZIONE CIVILE E RILANCIA IL BANDO PER L’ASSUNZIONE DI INFERMIERI E COLLABORATORI SOCIO SANITARI

In una nota inviata alla Protezione civile, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha segnalato che le professionalità mediche delle quali il Piemonte ha maggiore necessità per l’emergenza coronavirus sono riferite alle specializzazioni in anestesia-rianimazione, medicina generale e d’urgenza, pneumologia e infettivologia.

Riguardo al personale infermieristico, le richieste più pressanti sono riferite a professionalità esperte in ambito urgentistico di Pronto Soccorso, terapia intensiva, cure domiciliari e assistenza a pazienti anziani e con fragilità.

Nel documento viene ribadito il ringraziamento al Dipartimento nazionale della Protezione civile, con il quale il Piemonte lavora in stretta collaborazione fin dalle prime fasi dell’emergenza.

Parallelamente, nei giorni scorsi l’Unità di crisi ha pubblicato un nuovo bando, in scadenza lunedì 20 aprile, per l’assunzione a tempo determinato di infermieri e collaboratori socio sanitari, con disponibilità a lavorare in reparti strutturati su turni di 24 ore su 24.

I dettagli dei bandi sono pubblicati agli indirizzi:

https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/infermieri-emergenza-covid-19-reclutamento-personale

https://bandi.regione.piemonte.it/avvisi-beni-regionali/operatore-socio-sanitario-emergenza-covid-19-reclutamento-personale