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Fondazione Crt cerca 50 “Talenti per il fundraising”

Un progetto unico in Italia per laureati: candidature entro il 14 febbraio

 AL VIA IL CORSO DI FORMAZIONE GRATUITO

Il bando, consultabile sul sito www.fondazionecrt.it, è aperto fino al 14 febbraio :è’ la nuova edizione del progetto “Talenti per il fundraising” della Fondazione CRT per 50 giovani aspiranti professionisti della raccolta fondi. Il corso, rivolto a laureati negli atenei del Piemonte e della Valle d’Aosta, è un’iniziativa unica nel panorama nazionale, perché offre 160 ore di alta formazione, con costi interamente coperti da Fondazione CRT. Cinque gli enti coinvolti nel progetto: Parco Nazionale Gran Paradiso, INFINI.TO – Planetario di Torino, Musei Reali Torino, Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, CasaOZ Onlus.

LO SCENARIO ITALIANO

Secondo il V Italy Giving Report di Vita, sulla base degli ultimi dati fiscali disponibili (dichiarazioni dei redditi compilate nel 2018 per l’anno d’imposta 2017, definito dal Censis qullo “dell’Italia del rancore”), le donazioni degli italiani hanno segnato una battuta d’arresto dopo tre anni di crescita: -0,87%. L’ammontare delle donazioni fatte nel 2017 è pari a 5,320 miliardi di euro (contro i 5,367 miliardi del IV Italy Giving Report). I donatori sono passati dal 49% al 45%, con la voce specifica dei donatori informali che scende dal 44% al 41%.

Anche l’importo donato, secondo l’Istituto Italiano della Donazione, è diminuito

Nel 2019 hanno invece spopolato le raccolte fondi su Facebook in occasione dei compleanni, con un miliardo raccolto nel mondo, mentre è calata la raccolta degli sms solidali

UNA OCCASIONE DI LAVORO

“Talenti per il Fundraising offre ai giovani un bagaglio di conoscenze non solo utili ma necessarie per svolgere al meglio una professione sempre più strategica per le associazioni non profit – ha detto il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia. Dopo gli Stati Generali puntiamo a consolidare il ‘network dei 5.000 talenti’ della Fondazione CRT, per disseminare sul territorio e, soprattutto, tra le nuove generazioni, un patrimonio di competenze finalizzato allo sviluppo, alla crescita della competitività e alla riattivazione dell’ascensore sociale”.

“La quasi totalità dei 110 partecipanti alle prime due edizioni di TPF hanno trovato subito uno sbocco professionale, in gran parte nel fundrasing – ha dichiarato il Segretario Generale di Fondazione CRT e Presidente di EFC Massimo Lapucci –. “offre quindi opportunità concrete di lavoro in un settore che ha un grande potenziale di crescita, soprattutto in Italia “. Lapucci ha auspicato la creazione di un Mercato unico della Filantropia, che ancora manca in Europa: un obiettivo cui lavorano le reti internazionali del non profit, EFC e DAFNE, incoraggiando anche le donazioni transfrontaliere.

Il percorso formativo, in programma dal 28 marzo al 6 dicembre 2020, comprende lezioni teoriche, laboratori pratici su casi concreti, workshop tematici, attività di teambuilding e un modulo finale residenziale intensivo.

I 50 ragazzi affronteranno il ciclo di attività divisi in cinque gruppi di lavoro dedicati ai altrettanti player del terzo settore coinvolti nel progetto: Parco Nazionale Gran Paradiso, INFINI.TO – Planetario di Torino, Musei Reali Torino, Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, CasaOZ Onlus. Tra le attività previste, le cinque “squadre” dovranno mettere in campo vere e proprie campagne di fundraising, che verranno “testate” in occasione del Donor Day, in programma sabato 28 novembre 2020.

Conclusa la fase formativa, i migliori 20 partecipanti avranno l’opportunità, grazie a borse messe a disposizione dalla Fondazione CRT, di effettuare un tirocinio di sei mesi presso enti non profit del Piemonte e della Valle d’Aosta: gli enti potranno candidarsi per accogliere i giovani Talenti per il fundraising e incontrare i ragazzi durante un “career day” ad hoc.

Chi sono i professionisti della raccolta fondi in Italia?

La figura del fundraiser sta sempre più prendendo piede: su LinkedIn ne risultano 5.859, di cui 458 nelle principali città piemontesi e valdostane.

I fundraiser sono prevalentemente donne: il 71%. L’età media è giovane, intorno ai 40 anni, e la maggior parte, il 63%, è rappresentata da professionisti che lavorano nel Nord (“I nuovi fundraiser” di Valerio Melandri e Beth Breeze, Maggioli Editore).

Sempre più fundraiser seguono percorsi ad hoc: il 78% di loro infatti, non solo è laureato, ma frequenta corsi ed eventi dedicati. Chi si specializza attraverso questi percorsi raccoglie il 63% in più rispetto agli altri.

Video, foto e materiali al link: http://bit.ly/35Iyih4

 

Nuovi progetti e fondi per il Museo diffuso della Resistenza

Il progetto di valorizzazione e di rilancio delle attività del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione della Guerra, dei Diritti e della Libertà è stato approvato dai soci del Museo

In particolare la Regione Piemonte, che conferma il contributo dell’anno precedente, e la Città di Torino, che ha incrementato dal 2019 il proprio contributo, si sono impegnati a cercare maggiori risorse attraverso il coinvolgimento degli stakeholder del territorio, per il suo sviluppo su scala regionale.

Oltre all’approvazione del bilancio del Museo, il presidente Roberto Mastroianni ha illustrato ai soci lo stato di avanzamento del processo di integrazione con il Polo del ‘900.

Il progetto prevede due fasi. La prima (2020-2021) sarà una riflessione sia sul valore di Museo della Memoria, in relazione alla storia novecentesca, sia sul posizionamento nazionale e internazionale del Museo stesso. Su queste specifiche tematiche si svolgeranno attività di formazione, di inclusione della cittadinanza, anche attraverso un percorso di integrazione con il Polo del ‘900.

Una seconda fase (2022-2024), attraverso la realizzazione di un nuovo allestimento permanente, vedrà invece la messa a punto dei Luoghi della memoria e la giusta collocazione del Museo nello scenario nazionale e internazionale.

Nella primavera di quest’anno è inoltre prevista la realizzazione di un evento a Torino, che coinvolgendo i maggiori musei, memoriali e centri di ricerca europei e italiani faccia il punto sullo stato, il valore e la missione dei Musei della Resistenza e della Memoria, per confrontarne linee di azione e di sviluppo.

Regione e Città di Torino sono concordi nel sottolineare l’importanza della proposta culturale del Museo Diffuso della Resistenza, legata anche agli istituti che compongono il Polo del ‘900.

Primi in Italia per interventi al cuore. Convegno internazionale dei cardiologi

Dal 17 al 18 gennaio gli esperti nazionali e regionali della cura del cuore si incontrano per la prima edizione di Heart and Rhythm all’NH Collection Torino Piazza Carlina

Il dottor Giuseppe Musumeci da febbraio nuovo direttore Cardiologia al Mauriziano

 

A Torino la cardiologia è al centro del dibattitto sanitario con la prima edizione di Heart and Rhythm: il Congresso è in programma tra venerdì 17 e sabato 18 gennaio all’NH Collection Torino Piazza Carlina e sono attesi oltre 250 grandi esperti italiani e del territorio del cuore e delle malattie cardiovascolari. Il simposio è coordinato dal dottor Giuseppe Musumeci, futuro Direttore della Cardiologia all’ospedale Mauriziano di Torino, e dal dottor Ferdinando Varbella, Direttore della Cardiologia dell’ospedale degli Infermi di Rivoli.

Il meeting è un importante aggiornamento sulle ultime novità cardiologiche del Piemonte: i dati (riferiti al 2018) a livello locale evidenziano come Torino e la regione si posizionino primi in Italia per interventi in caso di coronaropatia con 15.784 angioplastiche coronariche (3607 interventi per milione di abitanti) rispetto ad un piano nazionale che vede 158.789 angioplastiche (2624 interventi per milione di abitanti). In particolare 681 interventi in corso di infarto in Piemonte per milione di abitanti rispetto ad un dato nazionale (già confortante) di 604 interventi in corso di infarto per milione di abitanti; con una crescita in Piemonte del 10% rispetto all’anno precedente. Una grande novità nella cura del cuore a Torino riguarda il dottor Giuseppe Musumeci, che dal 1° febbraio sarà alla guida della Cardiologia all’ospedale Mauriziano di Torino. Ad Heart and Rhythm interverranno i più importanti cardiologi della regione, oltre alla presenza, a livello nazionale, del Presidente Nazionale e dell’Incoming President del GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica), rispettivamente il professor Giuseppe Tarantini (da Padova) ed il professor Giovanni Esposito (da Napoli).

 

“Il Piemonte è un luogo di avanguardia nella cura delle malattie cardiovascolari e può vantare alcuni dei più importanti Centri di eccellenza a livello nazionale, oltre a numerose buone pratiche da condividere e diffondere” dichiara il dottor Musumeci, attualmente Direttore Cardiologia Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo e futuro Mauriziano, ed aggiunge “Con questa prima edizione di Heart and Rhythm, insieme al dottor Varbella ed ai massimi esperti sul tema del cuore vogliamo dare un nuovo impulso alla cardiologia con le ultime novità ed i numerosi casi clinici che verranno presentati”.

Tra i temi principali di questa prima edizione, la due giorni avrà una prima parte dedicata alla cardiologia clinica incentrata sulle novità farmacologiche con nuove terapie molto efficaci, dimostrate da innumerevoli trial clinici controllati che permettono di trattare le malattie cardiovascolari migliorando l’aspettativa di vita del paziente. A seguire due parti di approfondimento che avranno come focus le due branche principali della cardiologia: la cardiologia interventistica, che ha mosso passi importanti nel trattamento invasivo della cardiopatia ischemica e delle malattie delle valvole cardiache, e l’elettrofisiologia, che ha perfezionato il trattamento delle patologie del ritmo cardiaco con casi clinici interattivi sia di emodinamica che di elettrofisiologia ed elettrostimolazione, con ampia discussione da parte di esperti nelle diverse discipline, coordinate dai responsabili regionali delle due società cardiologiche di settore, il GISE e l’AIAC (Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione). Il Congresso avrà dunque un taglio molto interattivo con poche letture frontali e molti casi clinici, proprio a partire dall’ultimissima letteratura per arrivare all’applicazione pratica.

 

A questo proposito, le ultime Linee guida europee presentate a Parigi a fine agosto hanno dato degli input importanti sulla terapia ipolipemizzante. In particolare, quelle relative alle dislipidemie raccomandano di mantenere il colesterolo (in particolare quello “cattivo” LDL) ai valori più bassi possibili. Addirittura le Linee guida europee sono più severe e quindi più avanzate di quelle americane e questo messaggio è stato chiaramente recepito dall’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, per cui gli ultimi ritrovati, gli inibitori di PCSK9 ed in particolare l’evolocumab (auspicabilmente tra pochi mesi anche alirocumab), si possono prescrivere in regime di rimborsabilità già nel primo mese dall’infarto ed anche in fase intra-ospedaliera. Questo sarà uno dei focus affrontati in Heart and Rhythm, a poche settimane dall’ultima determina Aifa del 13 dicembre che ha stabilito questa nuova grande opportunità di trattamento per il paziente, sempre più al centro delle terapie: si lavora per migliorare le competenze dei medici per tradurle in una migliore pratica clinica.

 

Altro tema trattato sarà la sostituzione della valvola aortica per via transcatetere (TAVI), una procedura estremamente innovativa eseguita per via mini-invasiva dal cardiologo interventista, ma che risulta essere attualmente sottoutilizzata. Si parlerà anche di Tavi è Vita, progetto sul tema della stenosi aortica, una delle malattie più comuni delle valvole cardiache che in Italia riguarda oltre 1 milione di persone ed il 10% della popolazione oltre i 65 anni. Oggi sono soltanto a 114 i pazienti trattati ogni milione di abitanti (97 in Piemonte) rispetto ai circa 250 per milione di abitanti che meriterebbero il trattamento secondo le evidenze cliniche. In particolare in Italia nell’ultimo anno sono stati eseguiti 6888 interventi di TAVI con una crescita del 25% e in Piemonte 423 con una crescita del 26%. Tavi è Vita, ideato e realizzato da GISE in collaborazione con SIC (Società Italiana di Cardiologia) e SICCH (Società Italiana di Chirurgia Cardiaca), è stato lanciato per la prima volta in Piemonte proprio dal dottor Musumeci per aumentare la consapevolezza della popolazione rispetto a questa patologia e le nuove opportunità terapeutiche. A Heart and Rhythm saranno presenti il professor Giuseppe Tarantini, che ha lanciato questa campagna, ed il professor Giovanni Esposito, che ne ha curato l’implementazione in Campania, la seconda regione coinvolta: saranno illustrati i risultati della campagna educazionale TAVI e Vita ed i dati del Registro GISE Observant II, realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ed un documento del GISE che definisce gli standard per struttura ed operatore in modo da garantire i risultati migliori per questo intervento molto delicato, passato in questi ultimi 10 anni da 400 a 7 mila interventi l’anno e che arriverà a 20 mila pazienti nell’arco di 3-5 anni.

Le malattie cardiovascolari rappresentano in Italia ed in Europa la principale causa di mortalità e morbilità con una importante ricaduta sulla spesa sanitaria.

Nell’ultimo ventennio la mortalità per patologie cardiovascolari si è ridotta in modo significativo grazie alla prevenzione primaria, ad un miglior controllo dei fattori di rischio, all’utilizzo di farmaci di nuova generazione ed allo sviluppo tecnologico. Quest’ultimo elemento, in ambito cardiologico, continua a fornire al medico una gamma sempre più ampia di strumenti e di dispositivi con il risultato di aumentare in modo significativo la precocità della diagnosi e l’efficacia della terapia e di conseguenza migliorare la durata e la qualità di vita. Per questo Heart and Rhythm arriva a Torino.

 

Per scaricare il programma di Heart and Rhythm fare clic qui

 

Salotto di storie: a Porta Palazzo “Aggiungi un posto a tavola”

Mercoledì 22 Gennaio alle 2o. Ogni partecipante può, se gli va, altrimenti può anche ascoltare soltanto, raccontare una storia di circa 5-10 minuti sul tema della serata

Luoghi Comuni Porta Palazzo e Storylelling Torino vi invitano al salotto di storie” Aggiungi un posto a tavola”, un’occasione per riassaporare il piacere di ascoltare una voce che racconta e la magia del c’era una volta, il tema scelto è la condivisione un po’ a me ed il resto a te.   Tutti possono raccontare, porta la tua storia. Si condividerà un calice di vino e qualche stuzzichino.Il Salotto è un incontro informale in cui si condividono sorrisi, calore umano, e soprattutto storie! Qualunque luogo accogliente può ospitare un Salotto. Si chiacchiera, ci si conosce, ci si rilassa. Poi si crea il cerchio e sia dà il via alle storie. Ogni partecipante può, se gli va, altrimenti può anche ascoltare soltanto, raccontare una storia di circa 5-10 minuti sul tema della serata. Il tema scelto non lascia nessuno a corto di storie, che siano di vita vissuta, fiabe tradizionali, leggende, l’importante è che al Salotto vengano raccontate a braccio, senza leggerle o averle imparate a memoria.

L’evento avrà inizio alle 20.00 con un piccolo aperitivo condiviso, a seguire vi sarà il Salotto di Storie.

Uscita a cappello (up to you)

Info e prenotazioni: storytellingtorino@gmail.com o cell. +39 3395900117

StorytellingTorino è un gruppo animato da appassionati storyteller che condividono l’arte del raccontare storie ‘occhi negli occhi’ e si dedicano a far crescere lo storytelling sul territorio torinese e piemontese. Nasce nel dicembre 2014, lanciato a Torino dalla compagnia di Storytelling Raccontamiunastoria di Roma. Da allora con cadenza mensile tanti salotti sono stati organizzati e tante storie sono state raccontate; ospitati nelle case dei torinesi, in locali commerciali, in parchi pubblici, in rifugi di montagna, in teatri, in musei, in terrazze, in spazi affittati per l’occasione. I componenti di StorytelingTorino sono storyteller di livello avanzato che da anni coltivano la loro passione, partecipando a laboratori di formazione, seguendo i festival e raccontando storie con il piacere di condividerle.

La Residenza Temporanea Luoghi Comuni Porta Palazzo è un progetto di housing sociale realizzato dal Programma Housing della Compagnia di San Paolo in collaborazione con l’Ufficio Pio. La struttura mette a disposizione 27 alloggi (13 monolocali e 14 bilocali) ed è gestita dall’Impresa Sociale CoAbitare. La residenza propone un modo di abitare innovativo, rispondendo in modo adattivo alle esigenze, così diverse tra loro, delle persone che attraversano la città.

 

(foto Mario Alesina)

Più acqua del rubinetto sui tavoli dei ristoranti

Realizzare iniziative per promuovere l’utilizzo di acqua del rubinetto sulle tavole dei pubblici esercizi, è l’oggetto principale di una mozione approvata  in Sala Rossa

Il documento, firmato dalla consigliera Daniela Albano (M5S), partendo dalla considerazione che l’Italia, con un consumo medio pro capite di 208 litri di acqua minerale l’anno, è il Paese europeo con il maggiore consumo di acqua in bottiglia, impegna Sindaca e Giunta a realizzare, in collaborazione con gli esercenti, campagne di sensibilizzazione e di promozione per il riconoscimento degli esercizi che decidessero di aderire all’iniziativa.

La mozione, approvata con alcuni emendamenti, impegna anche a verificare la corretta applicazione degli sgravi già previsti sulla Tariffa Rifiuti per chi decidesse di dotarsi di sistemi alternativi di distribuzione dell’acqua che non prevedano contenitori monouso per il suo consumo.

A Sindaca e Giunta viene, infine, chiesto di sollecitare un dibattito nazionale in merito alla formulazione di una norma che preveda l’obbligatorietà di fornire, a richiesta, l’acqua della rete idrica in alternativa a quella in bottiglia, nei locali pubblici.

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La Regione Piemonte celebra i suoi primi 50 anni

Due importanti anniversari ricorreranno nel 2020: il 50° dell’istituzione della Regione Piemonte e il 15° anniversario della promulgazione dello Statuto regionale

Ricorrenze che costituiscono un’opportunità di bilancio sul ruolo e le attività svolte dalla Regione Piemonte fino a oggi e che permetteranno, lungo tutto l’arco dell’anno, di ripercorrere gli avvenimenti salienti e riscoprire personaggi e tradizioni che fanno parte della storia e della cultura piemontese.

A tal fine, il Consiglio e la Giunta regionale promuoveranno numerosi eventi pubblici in cui saranno direttamente coinvolti cittadini, amministratori locali, aziende, associazioni, istituzioni universitarie e scolastiche e media. Saranno inoltre coinvolti da protagonisti tutti coloro e tutte le realtà che festeggeranno 50 anni nel 2020.

“Con queste celebrazioni il Consiglio regionale e la Giunta scriveranno una bella pagina della storia istituzionale della nostra regione – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia  –  50 anni è un traguardo importante per tutti, anche per una regione. Il 2020 segna infatti un compleanno importante: 50 anni dall’istituzione dell’ente Regione, 50 di presenza a fianco dei cittadini, per il governo e la gestione del territorio. Questo traguardo verrà adeguatamente celebrato con una serie di iniziative volte a ripercorrere tradizioni, eventi, protagonisti e avvenimenti di cronaca che hanno contraddistinto la storia del nostro Piemonte”. “Ma sarà anche l’occasione – conclude Allasia – per ricordare e illustrare al meglio tutti i servizi e le azioni che la Regione mette quotidianamente in campo a favore dei suoi abitanti, in numerosi ambiti del vivere civile. La speranza è che si possano presto aggiungere nuove competenze e nuovi servizi, allo scopo di migliorare sempre più la qualità di vita del Piemonte”.

“Festeggiare questi 50 anni di storia è l’occasione per fare il punto su ciò che la Regione è stata per il Piemonte fino a oggi, ma anche su quale dovrà essere il suo ruolo in futuro – sottolinea il presidente della Giunta Alberto Cirio – La priorità è una Regione vicina alla sua gente, amica e supporto di cittadini, aziende e istituzioni. Per questo la lotta alla burocrazia è una delle nostre sfide principali, accanto a quella di maggiore autonomia. Più poteri e competenze a chi conosce e gestisce da vicino il territorio sono un elemento imprescindibile per consentire alla Regione di essere, oggi più che mai, amica e non ostacolo per ogni cittadino”.

Inquinamento, la città affoga nello smog da quasi 20 giorni

Nonostante le limitazioni del traffico la situazione smog non migliora a Torino. E le condizioni climatiche non sono favorevoli.

Le previsioni confermano che la situazione non migliorerà tanto presto. Infatti sarà un gennaio senza piogge e nevicate, eccetto qualche precipitazione scarsa nei settori alpini di confine. Senza neve o pioggia sarà molto difficile ridurre la concentrazioni di micropolveri e lo smog nell’aria. E come se non bastasse le temperature sono sopra la norma.

Livelli di inquinamento dell’aria da record

Qualche giorno fa le centraline dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) hanno registrato numeri considerati davvero eccezionali ma, soprattutto, preoccupanti. 105 migrocrammi di micropolveri al metro cubo nella stazione di Torino Rebaudengo, 88 a Torino Lingotto, 86 a Beinasco, 68 a Casale Monferrato. Tutta la città si chiede quando finirà, ma la risposta dei meteorologi non è ottimista. Si spera in qualche precipitazione ma sono previste solo per la prossima settimana. E da quasi venti giorni l’inquinamento a Torino è da record, e riempie ospedali e pronto soccorso più dell’influenza.

Limitazioni del traffico

Considerate le condizioni meteo, che non favoriscono l’abbassamento dei livelli di Pm10, si prevedono altri giorni di limitazioni del traffico, per il momento fino a giovedì 16.  È vietata la circolazione dei Diesel Euro 2 e Euro 3 nella fascia oraria dalle 8 alle 19; e vale per i veicoli adibiti sia al trasporto persone che al trasporto merci. Stop anche ai Diesel Euro 4 e Euro 5 immatricolati prima del primo gennaio 2013, dalle 8 alle 19 per i veicoli per il trasporto persone e dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19 per quelli per il trasporto merci. Gli stessi orari e le stesse limitazioni sono previste per i veicoli a benzina Euro 1.

Se la situazione non migliora entro giovedì scatterà il cosiddetto semaforo viola, che prevede l’estensione oraria dei divieti dalle 7 alle 20 per i motori diesel fino a euro 5 e benzina euro 1. 

Pietre d’inciampo a Torino per non dimenticare

Saranno installate il 14 gennaio

 

Per il sesto anno saranno installate a Torino le pietre d’inciampo (Stolpersteine) dell’artista tedesco Gunter Demnig.

 

Martedì 14 gennaio dalle 9.30 alle 11.00 verranno posate sei nuove pietre in quattro luoghi diversi della città, dedicate ad altrettante vittime della deportazione nazista e fascista. Il presidente del Consiglio regionale e del Comitato Resistenza e Costituzione, Stefano Allasia, parteciperà alla posa pubblica della pietra d’inciampo dedicata alla famiglia Colombo- Alessandro Colombo, la moglie Wanda Debora Foà e la figlia Elena Colombo – prevista per leore 11 al numero civico 3 di via Piazzi, nel quartiere Crocetta.

Il progetto è promosso dal Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, con la collaborazione della Comunità Ebraica di Torino, di ANED (Associazione ex Deportati) e del Goethe-Institut Turin.

Le Stolpersteine rappresentano la memoria della deportazione incisa nella pietra e sono un monumento diffuso e partecipato, ideato e realizzato da Demnig per ricordare le singole vittime della deportazione nazista e fascista. L’artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra che sono poi incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta dalla vittima. Ogni targa riporta “Qui abitava…”, il nome della vittima, data e luogo di nascita e di morte o scomparsa.

L’iniziativa è partita a Colonia nel 1992 e ha portato, a inizio 2019, all’installazione di oltre 71000 “pietre” in tutta Europa. La cinquantamillesima pietra venne posata a Torino e con le pose di quest’anno saranno presenti nel territorio cittadino114 pietre.

“Stesi dalle tesi”, il bel sapere che unisce anche a Torino

Sabato 11 gennaio dalle 20.00 alle 22.00 inizia dal Café Lumiere di Torino il Tour 2020 di  STESI DALLE TESI – Il Bel Sapere che ci unisce condividendo le tesi di laurea.

Un divertente format di innovativo intrattenimento educativo per dare una seconda vita alle tesi di laurea attraverso un originale storytelling partecipato, rispolverando e condividendo storie saperi, passioni, idee e talenti che si celano dentro ad esse.

Un progetto di promozione culturale ed inclusione sociale, che consiste nell’originale riproposizione delle tesi di laurea, intese come prodotto culturale da far rivivere e divulgare in maniera attraente, divertente e coinvolgente tra un pubblico il più ampio e variegato possibile.

Protagoniste dell’incontro saranno 5 persone laureate di ogni età, con le loro tesi di laurea riguardanti qualsiasi argomento.

La partecipazione a Stesi dalle Tesi è infatti aperta a tutti tramite call pubblica e la compilazione del relativo modulo di partecipazione o inviando un messaggio sulla pagina www.facebook.com/stesidalletesi

 Le 5 persone laureate protagoniste e il pubblico partecipante, interagendo e giocando tra loro, avranno modo di rivalutare e scoprire le tesi di laurea quali strumenti di intrattenimento educativo e di esempio concreto di cultura come bene comune fondato sulla bellezza della condivisione e partecipazione,  

perché come diceva il poeta latino Orazio “Solo conoscenza e apprendimento vi porteranno ovunque voi vogliate arrivare”

Il prezzo di 8 € comprende intrattenimento, food e drink.

Per partecipare tra il pubblico, basta esserci!

Link evento; https://www.stesidalletesi.it/eventi/eventi-in-programma/

 

Il turismo internazionale si racconta a Torino

Facciamo il punto sul turismo”?

VENERDÌ 10 GENNAIO 2020

UNA GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SULLE STRATEGIE DI NOTE REALTÀ TURISTICHE COME COPENHAGEN E VIENNA

E’ la domanda alla quale Turismo Torino e Provincia vuole rispondere nella giornata di venerdì 10 gennaio, dalle 9 alle 14, invitando a Torino gli esponenti di note realtà turistiche internazionali e speaker di alto livello.

Non volevamo rispondere noi a questo interrogativo – sottolinea Daniela Broglio, Direttore di Turismo Torino e Provincia – snocciolando dati e ricerche di vari Osservatori ma lasciare la risposta a prestigiose realtà internazionali che sul turismo hanno fatto forti investimenti ottenendo ottimi risultati; a tal fine, facendo parte da ben 19 anni della rete European Cities Marketing e partecipando annualmente ai loro meeting con l’intento di imparare e portare a casa esempi virtuosi, costruttivi e stimolanti, abbiamo pensato di invitare alcuni dei membri a Torino per raccontare a coloro, pubblici e privati, che operano sul nostro territorio le loro esperienze”.

ECM (European Cities Marketing) è un’organizzazione senza scopo di lucro creata per migliorare la competitività e le prestazioni delle principali città d’Europa; offre una piattaforma per i professionisti del tempo libero, dell’industria delle riunioni e del marketing urbano al fine del reciproco scambio di conoscenze, migliori pratiche per ampliare la propria rete e per realizzare nuove attività. Le città italiane che fanno parte delle rete sono Bologna, Bolzano, Genova, Milano e… Turismo Torino e Provincia che, nel corso degli anni, ha presentato la città di Torino come case history virtuosa soprattutto in occasione della gestione dei Giochi Olimpici di Torino 2006.

Fare il punto sul turismo – ovvero comprendere come evolve il settore economico, a quale velocità, analizzando il suo impatto e con quali limiti e prospettive al fine di ideare una valida strategia di marketing turistico per rendere competitiva una destinazione – è l’obiettivo della giornata!

 

A tal fine, si alternano sul “palco” dell’NH Hotel Santo Stefano, autorevoli stakeholder del mondo turistico internazionale trattando diverse tematiche:

 

PIER PAOLO MARIOTTI, Certified Meeting Manager EURAC Research & Director of ECM – European Cities Marketing – Summer School

 

Con una nuova strategia (2019-2022), ECM dà il benvenuto ad un nuovo modello in cui l’unica costante è il rapido cambiamento. La necessità di una gestione strategica delle destinazioni è più grande che mai e abbiamo bisogno di reinventare il nostro ruolo ed abbracciare nuove opportunità con giocosa curiosità. Come associazione, noi di ECM diciamo “Buongiorno” al domani e ci impegniamo per aiutare i nostri membri ad allineare le loro priorità strategiche a qualunque tipo di richiesta, sfida e opportunità che il futuro porterà.

 

NANNA THUSGAARD, Senior Sustainability Manager Wonderful Copenhagen

 

10XCOPENHAGEN è stato avviato nell’Ottobre del 2017 come un grande progetto di ricerca con lo scopo di creare nuove intuizioni per delineare la direzione di uno sviluppo competitivo del turismo a Copenhagen in vista del 2030. Abbiamo bisogno di queste intuizioni, perchè soltanto comprendendo i fattori che favoriscono o ostacolano la crescita del turismo, così come l’impatto del turismo sulla città, saremo in grado di promuovere la crescita futura a beneficio della città e dei suoi abitanti. La ricerca 10XCOPENHAGEN include una notevole attenzione alle percezioni e alle esperienze che gli abitanti di Copenhagen hanno, nelle loro vite quotidiane, riguardo il turismo.

 

 

NORBERT KETTNER, Managing Director Vienna Tourist Board

 

Vienna può vantare una lunga storia di successi come meta turistica. Il numero di visitatori continua a crescere, la capitale ha una grande offerta in termini di qualità e varietà, e le sue infrastrutture e servizi sono eccellenti. La popolazione viennese supporta in maniera straordinaria il progresso. Ma il successo non può essere dato per scontato, esso fornisce soltanto una solida base dalla quale intraprendere nuove direzioni. Nella sua Visitor Economy Strategy 2025, Vienna sta sviluppando una visione del futuro che mette al centro una crescita benefica e sostenibile della destinazione.

 

 

ROGER CARTER, Managing Director Team Tourism & Deputy Director of the Expert Committee of the World Tourism Cities Federation

 

 

Roger Carter illustrerà di come la sua compagnia fa affari attraverso nuove modalità, gestendo una rete globale virtuale di esperti in diversi aspetti del turismo, e discipline affini, che si aggregano in team mettendo insieme competenze per progetti specifici. Gli strumenti e la comunicazione digitali sono fondamentali per il funzionamento della rete e del team di progetto.

Roger andrà poi ad esaminare le modalità con cui, negli ultimi 25 anni, le organizzazioni di gestione della destinazione hanno utilizzato le nuove tecnologie per business. La drammatica crescita nella gamma dei servizi disponibili in rete, unita ai cambiamenti nella natura delle richieste dei consumatori, fa sì che le organizzazioni di destinazione debbano spostare la loro attenzione nel creare, promuovere e vendere esperienze memorabili ed eccezionali, in modo da differenziare le loro mete da quelle della concorrenza e assicurare un alto livello di sostenibilità.

La responsabilità nel creare questo tipo di esperienze spetta alle parti interessate ed ai fornitori di servizi turistici e richiede innovazione ed autenticità. Roger parlerà degli approcci da adottare per realizzare tutto questo, fornendo anche esempi di casi studio. Concluderà parlando delle nuove opportunità e delle sfide da affrontare per promuovere e vendere l’ampia gamma di esperienze disponibili nella maggior parte delle destinazioni.

 

 

 

GUY BIGWOOD, Managing Director Global Destination Sustainability Index and GuBi Consulting

 

La scienza avverte che per rallentare significativamente i cambiamenti climatici dobbiamo ridurre le emissioni di carbonio di almeno il 50% entro il 2030 ed essere neutrali entro il 2050. Ciò presuppone che il settore degli eventi e del turismo ripensi e ridisegni le strategie di business, non solo per diventare più sostenibile, ma anche per rigenerare l’ambiente e le comunità.

Nel frattempo stiamo assistendo ad un cambiamento radicale nell’opinione pubblica, con movimenti civili come i “Friday for Future” e “Extinction Rebellion”, che mobilitano milioni di persone per la richiesta di un cambiamento da parte dei governi e delle imprese. Con l’ascesa del “Flight Shaming” ed “Event Slamming” e con le legislazioni pendenti, l’economia turistica fronteggia significativi rischi per la sua reputazione e potenziali rischi finanziari con i quali non avremmo mai pensato di dover fare i conti. Sorge spontanea la domanda: siamo pronti ad intraprendere questi profondi cambiamenti per sopravvivere? Possediamo le capacità di leadership necessarie? E come accelerare e potenziare questo imminente cambiamento? Con un’accurata esposizione dei dati, dei casi studio e delle storie, Guy Bigwood stimolerà una profonda riflessione circa le strategie e le azioni necessarie per trasformare l’economia dei turisti di domani da una distrutta dall’emergenza climatica ad una che invece crea un fiorente e prosperoso futuro per tutti, rigenerando la natura e le sue comunità.

 

Alla giornata di approfondimento, dalle 9 alle 14, sono stati invitati amministratori, operatori e opinion leader del settore che lavorano sulla scena torinese.

 

(Foto di Roberto Barranca)