Cosa succede in città- Pagina 350

Coronavirus, dalla Regione moratoria sui mutui delle aziende colpite

Da Palazzo Lascaris / Una moratoria sui mutui delle aziende colpite e uno stanziamento di un milione di euro per fronteggiare le difficoltà dell’economia piemontese determinate dall’epidemia di coronavirus

Per la moratoria la Regione ha aperto il confronto con Abi e le associazioni imprenditoriali. Sono gli interventi annunciati dall’assessore al bilancio Andrea Tronzano  in Prima commissione, nel corso della discussione generale sulla legge di stabilità. L’assessore ha ricordato che, senza lo Stato, le Regioni possono fare poco. Per questo è aperta la discussione con il Governo, insieme alle altre Regioni, per un piano di sostegno che equipari le zone gialle come il Piemonte a quelle rosse.

Gli incentivi sul bollo auto e sull’Irap, per un totale di 15 milioni, sono gli altri temi al centro della legge di stabilità. L’assessore ha confermato, a partire dal 2020, l’esenzione per tre anni dall’imposta per chi, in possesso di un veicolo euro 0, euro 1 o euro 2 (sono 517 mila in Piemonte), lo sostituisca con una nuova auto euro 6 o superiori non oltre i 100 kilowatt di potenza. Per l’assessore è un atto concreto a sostegno del miglioramento dell’aria in una pianura padana in cui il Piemonte, rispetto alle altre regioni, sconta un numero superiore di auto fino a euro 2.

Per quanto riguarda l’Irap, la legge di stabilità prevede che l’insediamento o l’apertura di nuove aziende venga premiato con lo sgravio Irap dello 0,92%, la quota massima su cui la Regione ha potere di operare. Agevolazioni sull’Irap sono previste anche per chi assume nuovo personale.

Dal gruppo M5s è venuto l’invito, per quanto riguarda il bollo auto, a premiare con uno sconto la domiciliazione del pagamento e a unire per le esenzioni al dato della potenza anche quello delle emissioni di CO2 della vettura acquistata. Dai tecnici è stato risposto che la legge nazionale non permette di considerare altri dati, oltre alla potenza e al livello di euro dell’auto. Per quanto riguarda la domiciliazione, l’assessore ha risposto che sarà avviata una sperimentazione, ma senza sconti per le note difficoltà di bilancio e per non perturbare il mercato, privilegiando un metodo di pagamento rispetto a un altro.

Dal gruppo Pd sono state espresse perplessità sul fatto che il risparmio di poche centinaia di euro del bollo possa essere sufficiente per invogliare all’acquisto di una nuova auto e sono stati chiesti chiarimenti sui settori in cui sono stati recuperati i 15 milioni investiti per gli incentivi fiscali.

Il capogruppo di Luv ha chiesto un focus sull’elusione dell’Irap da parte delle multinazionali, che spesso non pagano affatto o pagano meno di imprese più piccole. È stata anche chiesta una riflessione complessiva sulla rimodulazione dell’Irap regionale. Richieste cui si è associato anche il Pd.

L’emergenza sanitaria spiegata ai bambini

I consigli della Dott.ssa Antonella Vincesilao, Psicoterapeuta esperta in Psicologia dell’età evolutiva dell’Ospedalino Koelliker di Torino

Mamma perché non andiamo all’asilo? La scuola è un posto pericoloso? Non potrò più vedere i miei amici e la maestra?

Sono queste alcune domande che i bambini stanno facendo ai propri genitori in questi giorni di emergenza Coronavirus. Ma anche i bimbi, specialmente i più piccoli, che non chiedono, o non sono in grado di farlo, si accorgono e potrebbero risentire di questa situazione di allarme generale. Perché, come spiega la Dott.ssa Antonella Vincesilao, Psicoterapeuta esperta in Psicologia dell’età evolutiva dell’Ospedalino Koelliker di Torino, “i nostri figli leggono il nostro comportamento non verbale, le nostre espressioni emotive e quindi non parlare loro delle nostre preoccupazioni rischia di non proteggerli ma di spaventarli ancor di più”.

Quando un evento imprevisto come il Coronavirus fa la sua comparsa è importante parlarne con i bambini nel modo adeguato, mentre “far finta di nulla” non è una strategia vincente.

In questi giorni di vacanza vedranno molte immagini al telegiornale, sentiranno interviste ad esperti e testimonianze di persone che vivono nelle “zone rosse”, incontreranno persone con guanti e mascherine e scopriranno che non potranno fare ritorno a scuola.” – spiega ancora la Dott.ssa – “Un gioco, un disegno o una storia potrebbero essere la chiave giusta per spiegare loro la situazione e per insegnargli le misure di sicurezza, vincendo insieme la paura!”.

Come spiegare dunque ai più piccoli il Coronavirus?

Ecco alcuni consigli da seguire:

  1. I bambini hanno bisogno di comprendere appieno ciò che accade intorno a loro. Condividete con loro le preoccupazioni cercando di rimanere sempre il più possibile tranquilli e fiduciosi.
  2. Per spiegare cosa sia il virus potete raccontare loro una breve e avvincente storia, come questa proposta dalla Dott. ssa Vincesilao:

A CACCIA DI COVID-19

Il Cugino Coronavirus (per gli amici Covid-19) arriva da molto lontano, è così piccolo da non vedersi se non con il microscopio elettronico. Appartiene alla famiglia Corona di cui si conoscono alcuni cugini, che da noi abitano già da molti anni come  alcuni membri della sua famiglia, forse li conosci già, portano la tosse, la febbre e il raffreddore, ma gli scienziati sono riusciti a trovare una cura per addomesticarli. Del cugino Covid-19 invece si conosce ben poco, dicono che sia molto dispettoso e che viaggi velocissimo, che quando si arrabbia diventi furioso e che sia difficile fermarlo. Non si sa molto su di lui, alcuni l’hanno già incontrato, altri ancora no, sappiamo però che gli piace stare in compagnia. Più persone ci sono e più è felice, salta da un posto all’altro, partecipa alle feste, va al cinema, si dedica al teatro, allo sport ma soprattutto ha la passione per i viaggi. Visto che non lo conosciamo ancora bene però abbiamo bisogno di catturarlo per studiarlo meglio e scoprire la medicina adatta per addomesticarlo. Si è già fatto vedere in alcune regioni d’Italia, dove gli abitanti si sono messi subito al lavoro per intrappolarlo. Anche qui da noi è stato avvistato, per questo si è deciso di chiudere alcuni luoghi affollati che possono incuriosirlo come le scuole, le società sportive e i cinema. Per riuscire in questa impresa c’è bisogno dell’aiuto di tutti, compreso il tuo!

 

  1. Ricorrete a giochi e musica per insegnare loro i modi per prevenire il contagio (ad esempio “Do the Global Handwashing Dance!”, il progetto video realizzato dall’Unicef per insegnare una corretta igiene ai più piccoli) e spiegate loro le regole igieniche di base in modo semplice:

–       Lavati spesso le mani, a Covid-19 piace infatti lo sporco

–       Copriti naso e bocca quando starnutisci o tossisci, sono i mezzi preferiti da Covid-19 per spostarsi

–       A Covid-19 non piacciono gli animali, per cui se ne hai uno, non preoccuparti, puoi fargli coccole a volontà!

www.ospedalinokoelliker.it

Coronavirus, la situazione in Piemonte

Aggiornamento venerdì 28 febbraio ore 15

I casi di positività al coronavirus in Piemonte sono al momento 11 in tutto. Uno di questi è confermato e 10, dopo il primo test positivo,  sono  in attesa di validazione da parte dell’Istituto superiore di sanità

Lo comunica la Regione Piemonte. Fanno parte dell’elenco le cinque persone  del gruppo di astigiani ospitati in un hotel ad Alassio dal 4 al 18 febbraio. Degli undici, sette sono ospedalizzati non in terapia intensiva (1 a Torino, 3 ad Asti e 3 Novara) mentre quattro sono in isolamento fiduciario domiciliare.

Aggiornamento giovedì 27 febbraio ore 20

Il comunicato della Regione Piemonte / CORONAVIRUS, NUOVO CASO PROBABILE AD ASTI – COMPLESSIVAMENE IN PIEMONTE UN CASO CONCLAMATO E CINQUE PROBABILI

Una seconda persona, sempre appartenente alla prima comitiva astigiana ospitata all’hotel di Alassio dal 4 al 18 febbraio, è risultata positiva al test del “coronavirus covid19” e si trova attualmente ricoverata in ospedale ad Asti. Il paziente rientra nella condizione di “caso probabile”, in attesa della convalida delle analisi da parte dell’Istituto superiore di Sanità.

Al momento, dunque, in Piemonte risultano un caso conclamato a Torino e cinque casi probabili (due ad Asti e tre a Novara).

Aggiornamento giovedì 27 febbraio ore 16

Una famiglia del Novarese, composta dai due genitori e il figlio minorenne, è da ieri sera precauzionalmente ricoverata all’ospedale di Novara, in attesa che l’Istituto superiore di Sanità convalidi o meno l’esito delle prime analisi che hanno dato risultato positivo al primo test sul “coronavirus covid19”, collocando i pazienti nella definizione di “caso probabile”.

Al momento, tutti e tre non presentano particolari sintomi. Il papà ha dichiarato di aver avuto contatti con persone residenti nella “zona rossa” della Lombardia.

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I genitori della bambina di Cumiana ricoverata all’infantile Regina Margherita a causa di una forte influenza risultano  negativi a un secondo test effettuato

Aggiornamento 27 febbraio ore 10 – A Torino  il solo caso di contagio riguarda quindi l’uomo ricoverato all’Amedeo di Savoia. Ma un secondo contagiato da coronavirus in Piemonte si registra ad Asti, E’ una donna ricoverata all’ospedale Cardinal Massaia, con altri 26 anziani era tornata a casa lo scorso 18 febbraio, dopo essere stata  tenuta in isolamento in un albergo di Alassio.

 

 

Per il Presidente della Regione ci sono finalmente le condizioni per chiedere al Governo un graduale ritorno alla normalità



L’ottima notizia del risultato negativo pervenuto sui due casi di Cumiana è stato accolto con grande favore dal Presidente della Regione Alberto Cirio che, alla luce dell’esistenza al momento in Piemonte di un solo caso di contagio collegato al ceppo lombardo, ritiene ci siano finalmente le condizioni per chiedere al Governo un graduale ritorno alla normalità.

Le misure attualmente in vigore, per l’ordinanza adottata il 23 febbraio dalla Regione Piemonte, erano già meno restrittive rispetto a quelle previste da altre Regioni come la Lombardia, proprio alla luce della situazione piemontese decisamente più contenuta e circoscritta.

L’ordinanza attuale scadrà sabato 29 febbraio e, visto il nuovo quadro sanitario, al fine di confrontarsi sull’opportunità di sospendere o rimodulare le misure per il contenimento del coronavirus in Piemonte, il Presidente della Regione ha convocato domani alle 18 in Presidenza (Piazza Castello, 165) i Presidenti delle Province, i Sindaci dei Comuni capoluogo e tutti i Prefetti del territorio. Alle 19 seguirà un punto stampa.

“Stayacasa!” per fare festa in streaming ai tempi del coronavirus

Riceviamo e pubblichiamo / Sono giorni difficili,  la cultura e i momenti di aggregazione a Torino (e non solo) sono in standby a causa dei provvedimenti di contenimento del grande protagonista delle pagine di attualità 

Così nasce STAYACASA!

Nel rispetto delle buone maniere e dei precetti condivisi in questi giorni da parte delle autorità competenti, STAYACASA offre un momento di festa…ma  in streaming!

Dalle 22 alle 03:30 di venerdì 28 febbraio 2020 dallo Studio Variables dei Docks Dora di Torino si trasmetterà in streaming audio video un lungo dj set a cura di alcuni dei più amati agitatori delle notti torinesi.

Tramp (This is Indie, Magazzino sul Po), Variables Soundsystem, Gambo (TUM), Emi & Cipi (TUM e Savana Potente), Ossessione Uno (Astoria Basement) e Seven Sins (Genau) si susseguiranno in un set elettronico tutto da ascoltare e ballare… a casa!

Gli strumenti di condivisione sociale agevoleranno la diretta streaming e la trasmissione andrà in onda sulle pagine Facebook: TUM www.facebook.com/TUMtorino/ e VARI STUDIO www.facebook.com/varistudios/. La qualità sarà garantita dall’esperienza tecnica dello studio ospitante la trasmissione, Vari Studio è la casa natia di eccellenze della produzione musicale: fondato da Stefano Genta e dal pluripremiato Maurizio Borgna (in nomination ai Grammy 2020) e casa di giovani artisti quali Stèv e Anything Pointless.

Vi aspettiamo online, per passare insieme una piacevole serata casalinga!

STAYACASA è una produzione TUM e VARIABLES

Coronavirus, Allasia: “Informatevi solo sui canali ufficiali”

“Dall’incontro di stamattina con il presidente della Giunta presso l’unità di crisi della Protezione civile è emersa una situazione sotto controllo, senza nessun nuovo caso positivo.

Il monitoraggio proseguirà e continueremo a fornire aggiornamenti costanti. Il mio appello a tutti i cittadini piemontesi è quello di acquisire notizie solo attraverso i canali istituzionali, in particolare il sito della Giunta, del Consiglio regionale e della Protezione civile, senza affidarsi a fonti non ufficiali, frequenti sui social network, che rischiano di alimentare disinformazione, preoccupazione e talvolta anche truffe”.

Così il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia si è rivolto ai piemontesi per aggiornarli sulla gestione dell’emergenza Coronavirus.

“Tutti coloro che hanno il dubbio di aver contratto il virus possono contattare il numero verde  800.19.20.20, per ottenere una prima assistenza telefonica che, attraverso una sorta di pre-triage, indica al paziente che cosa fare o dove recarsi per ottenere la risposta assistenziale più appropriata. Il servizio è stato organizzato per alleggerire i numeri dedicati normalmente all’emergenza dal grande flusso di chiamate che in queste ore stanno intasando i centralini del 112 e 118, con il rischio di rallentare i soccorsi. Per informazioni generiche di carattere sanitario sul coronavirus e sui comportamenti di prevenzione si può contattare il 1500, numero verde del Ministero della Salute”.

“La modalità costruttiva con cui si sta affrontando in Piemonte l’emergenza è il frutto dell’ottimo lavoro di squadra che coinvolge numerosi operatori. A loro va il mio sentito ringraziamento per lo spirito di sacrificio e la professionalità in un lavoro che li vede impegnati da sabato, senza sosta” – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale-. “Penso in particolare al personale sanitario, a quello della Protezione civile, ai numerosi volontari che stanno prestando assistenza così come ai funzionari dell’amministrazione che supportano a livello informativo i cittadini”.

Coronavirus, cosa si può fare e cosa no

Restano aperti gli esercizi commerciali e le aziende, mentre chiudono  le chiese, i teatri e i cinema. Aperte anche le palestre purché non si usino docce, spogliatoi e saune. La Regione Piemonte ha emanato  una circolare in cui si spiega che sono consentiti i corsi di scuola guida,  quelli musicali e di lingua straniera in tutti centri privati. Chiuse le piscine, le fiere, le sagre, i luna park. Lo scopo principe dei divieti è di evitare assembramenti pubblici che potrebbero favorire i contagi.

La sindaca: “Non c’è bisogno di fare scorte nei negozi”

Coronavirus, ieri in Consiglio comunale la sindaca  Chiara Appendino si è appellata ai torinesi

«Bisogna evitare comportamenti impulsivi e dettati dal panico. I negozi  continuano il loro lavoro, e quindi non c’è bisogno di fare scorte o di altri allarmismi. Ci sono tutti gli strumenti per superare la crisi, grazie anche alla collaborazione tra le istituzioni e alla risposta della cittadinanza. E’ necessario affrontare con razionalità e misura questo momento di crisi, evitando allarmismi e sensazionalismi. E ci auguriamo di tornare alla normalità il prima possibile».