Cosa succede in città- Pagina 35

Sipario sul Festival dell’economia con il concerto del 2 Giugno al Regio

Si concluso il festival dell’economia a Torino con un concerto partecipato al Teatro Regio.
Con il saluto dell’ Assessore alla cultura Rosanna Purchia e dell’editore editore Laterza è stato  lasciato il palco all’ orchestra del Regio Diretta dal Maestro Valerio Galli che ha esordito con l’inno di Mameli in onore della Festa della Repubblica del 2 giugno.
Il programma della serata è proseguito con Armonie Italiane, Giacomo Puccini: Preludio sinfonico
Pietro Mascagni: Intermezzo da Cavalleria rusticana
Ruggero Leoncavallo: Intermezzo da Pagliacci
Umberto Giordano: Intermezzo da Fedora
Pietro Mascagni: Intermezzo da Guglielmo Ratcliff
Giacomo Puccini: Intermezzo da Manon Lescaut
Alfredo Catalani: Danza delle ondine da Loreley
Giacomo Puccini: Capriccio sinfonico
Amilcare Ponchielli: Danza delle ore da La Gioconda.
Grandi applausi, delusione alla fine per il mancato bis.

gd

Torna il progetto di Arte urbana “Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto” di Alessandro Bulgini

E’ giunto alla sua decima edizione

Giunto alla sua decima edizione torna il progetto di arte urbana ‘Opera Viva Barriera di Milano’, il Manifesto, di Alessandro Bulgini che, dal 2015, ospita più di cinquanta artisti italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico di 6metri ×3 di piazza Bottesini in Barriera di Milano. Il tema scelto per l’edizione 2024 di Opera Viva Barriera di Milano è il Camouflage, o cammuffamento, che si riferisce a qualsiasi metodo utilizzato per rendersi meno rilevabili alle forze nemiche. Il momento storico che viviamo evidenzia come la maggior parte dei componenti del sistema culturale sia intimoriti dall’esprimersi sulle questioni internazionali.

Il manifesto diventa, quindi, uno spazio per il non detto, per esporre una necessità, un credo personale perfettamente mascherato. Gli artisti e le artiste selezionati /e sono stati/e invitati /e a realizzare un’opera antitetica a ciò che si vorrebbe esprimere e denunciare. Un’opera mimetica e impermeabile, un perfetto Camouflage. L’edizione 2024 incentiva la possibilità di dissentire senza opporsi. Quest’anno Opera Viva Barriera di Milano il Manifesto rappresenta un’operazione corale che mira a esprimere il disagio tramite la manifestazione pubblica del suo contrario. Sette artisti e i loro manifesti insieme compongono un’unica denuncia, un’unica opera di dissenso.

Il primo manifesto camouflage è Candies do not kill children di Francesca De Angelis, che in italiano significa “le caramelle non uccidono i bambini” è il titolo dell’opera già di per sé esplicativo del nascondimento messo in atto dall’artista. Il pubblico è chiamato a cogliere l’implicito invito a mangiare caramelle piuttosto che a uccidere bambini. Il manifesto sarà esposto dal 4 al 23 giugno prossimi.

Gli artisti e le artiste che metteranno in pratica in loro camouflage in piazza Bottesini, in Barriera di Milano, sono Francesca De Angelis, Marina Arienzale, Charlotte Landini, Monica Podda, Stefano Budicin, Cocis Ferrari, Giuseppe Fittipaldi, Davide Dormino.

 

Mara Martellotta

Rock Jazz e dintorni a Torino. I Blonde Redhead e Gianluca Petrella

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. All’Hiroshima Mon Amour si inaugura la stagione del Sound Garden con il cantautore americano Micah P. Hinson.

Martedì. Allo Ziggy si esibiscono i Negative Approach. Al Milk suonano i Blonde Redhead.

Mercoledì. Al Blah Blah sono di scena i Total Chaos.

Giovedì. All’Off Topic si esibisce Ziùr. Cristina Donà insieme a Saverio Lanza presenta “Spiriti Guida” all’Hiroshima. Al Cafè Muller per il “TOM Fest” suonano i Metales del Terror. Al Blah Blah si esibiscono i Dirty Deep.

Venerdì. Al Planetario di Pino Torinese suona Gianluca Petrella. Alla Suoneria di Settimo tributo ai Suicide da parte di Lydia Lunch e Marc Hurtado. Al Blah Blah per “TOM Fest”si esibisce KillaBeatMaker e i Jukebox 74.

Sabato. Al Cafè Muller suonano gli Oratnitza. Al Margot di Carmagnola sono di scena i Call The Cops. Al Magazzino sul Po si esibisce Roberta Russo in arte Kyoto.

Domenica. Al Blah Blah Paolo Spaccamonti e Enrico Gabrielli accompagnano Antonio Rezza nel reading del suo romanzo “ il fattaccio”. Al Margot di Carmagnola suonano i Nebula.

Pier Luigi Fuggetta

“Too young to Jazz” per i giovani under 30

Al via a Torino la terza edizione, 12 concerti e una “Borsa di Studio” per il sostegno dei giovani talenti

Fino al 25 luglio

Torino, è risaputo, è città che ama il jazz. Patrimonio culturale di inestimabile valore. Da salvaguardare e celebrare per rafforzare l’identità musicale della città, ma soprattutto per garantire che le nuove generazioni possano beneficiare dell’eredità lasciata dai grandi “pionieri” del jazz torinese. Nasce da questa constatazione e da questi propositi “TOO YOUNG TO JAZZ”, la rassegna (giunta ormai alla sua terza edizione) dedicata a“giovani jazzisti under 30” studenti del “Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi” e delle scuole di “musica jazz”, a cui è collegata la “Borsa di Studio AICS Memorial Ramella”.

Ideata e organizzata da “AICS Torino APS”, in collaborazione con il “Conservatorio” e alcuni “storici locali” del jazz torinese, la rassegna torna a riproporsi, inaugurata venerdì 10 maggio scorso, fino a giovedì 25 luglio con 12 concerti. Un appuntamento settimanale presso locali e “jazz club”, tutti punti di riferimento per la musica live, che ospiteranno i concerti di 12 giovani formazioni jazz e oltre 40 musicisti con il coinvolgimento e la partecipazione dei musicisti docenti del “Dipartimento Jazz” del “Conservatorio” torinese e di altri professionisti come ospiti che parteciperanno alle jam successive all’esibizione del gruppo.

Per questa terza edizione è prevista anche una maggiore collaborazione dei giovani musicisti coinvolgendoli “nella stessa organizzazione” della rassegna in una “coprogettazione” che non li veda solo più come musicisti esecutori ma coinvolti in tutta la parte di organizzazione e promozione. Per questo motivo è stato chiesto a Fabrizio Leoni, il giovane pianista che ha vinto la borsa di studio “Memorial Sergio Ramella” (fra i massimi protagonisti della scena jazz torinese) nel 2023, di collaborare alla “direzione artistica”.

“Il desiderio è quello di avviare un circuito stabile di jazz dedicato ai giovani musicisti che studiano musica – afferma Ezio Dema, ideatore di ‘Too Young To Jazz’ – per promuoverne la crescita grazie anche al confronto con musicisti affermati e di esperienza, così che si affermi nuovamente, su un piano nazionale e internazionale, una generazione di jazzisti torinesi e piemontesi a cui Sergio Ramella ha contributo dalla nascita”.

Altra importante novità. Per l’anno 2024 è stata istituita una “Borsa di Studio” sostenuta dalla“Fondazione BuonoLopera” (con sede nella storica “Villa Chiuminatto”, nel cuore della “Crocetta” di Torino) che ha tra i suoi obiettivi la valorizzazione dei giovani artisti di talento. Per questo motivo, nell’ambito dei dodici concerti di “Too Young To Jazz”, selezionerà “tre talenti” che entreranno nel programma della terza edizione dell’“Eclectic Estival” ( che si terrà dal 13 al 15 settembre, nella sede di “Villa Chiuminatto”).

 Gli artisti saranno scelti da una “giuria tecnica” formata da musicisti jazz di alto profilo e dal pubblico, che potrà esprimere la propria preferenza votando sul sito www.aicstorino.it.


Sarà invece il pubblico in presenza a votare la sua preferenza nella “finale”, insieme alla giuria che designerà il vincitore o vincitrice della “Borsa di studio” da 1.500 Euro, per continuare il cammino nel mondo del jazz. I nomi dei giurati saranno rivelati il prossimo luglio, in occasione della presentazione di “Eclectic Estival 2024”.

“Siamo estremamente orgogliosi, come ‘Fondazione BuonoLopera’, di poter sostenere questa terza edizione di ‘Too Young To Jazz’ – sottolinea Viviana Lanzetti, presidente della Fondazione – e di inaugurare un momento dedicato nella terza edizione di ‘Eclectic Estival 2024’. Inoltre, tutti i musicisti partecipanti alla rassegna, saranno coinvolti in un percorso formativo che si sviluppa prima, durante e dopo ‘Eclectic’”.

Per info e programma: “AICS- Comitato Provinciale Torino APS”, via Vanchiglia 3, Torino; tel. 011/2386372 – 80 o www.aicstorino.it

g.m.

Nelle foto:

–       Logo rassegna

–       Immagine di repertorio

–       Villa Chiuminatto

Stupinigi a passo di danza

Il progetto “Orme sonore” con il Primo Liceo Artistico Statale Coreutico di Torino alla Palazzina di Caccia di Stupinigi (TO)

 

Nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, un tempo destinato alle feste e ai balli di corte, si è concluso con una performance a passo di danza il progetto “Orme sonore” che, per il secondo anno consecutivo, ha coinvolto gli studenti del Primo Liceo Artistico Statale Coreutico di Torino.

A febbraio è iniziata l’esperienza di ascolto di brani classici correlati con gli ambienti della Palazzina, individuati insieme ai Servizi Educativi del Teatro Regio di Torino. Attraverso coreografie ed improvvisazioni di danza, le classi coinvolte avevano il compito di riconoscere e valorizzare i contenuti artistici (architettura ed apparati decorativi) della palazzina, simbolo dell’arte e dell’architettura barocca e rococò. Acquisiti gli strumenti, i ragazzi hanno progettato – in collaborazione con i Servizi Educativi della Palazzina di Caccia di Stupinigi guidati da Serena Fumero – una performance basata su una visione trasversale del luogo. La natura, gli animali e le correlazioni con la musica li hanno portati ad esplorare il Carnevale degli Animali di Camille Saint-Saëns e le storie legate al mito, da Fetonte a Diana e Atteone attraverso composizioni musicali contemporanee realizzate dagli stessi docenti. Durante le due giornate di restituzione, a museo aperto, sono stati anche presentati i lavori di scenografia relativi al brano Acquario del Carnevale degli Animali.

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

www.ordinemauriziano.it

Quelle “staffe perdute”… e poi ritrovate!

“Palazzo Madama” lancia un crowdfundingper l’acquisizione degli “smalti di Limoges” trafugati dal “cofano” di Guala Bicchieri

La storia avrebbe tutti gli elementi per poter essere raccontata nelle pagine di un avvincente “giallo piemontese”. Ambientato in epoca medievale. Ma anche spingendosi oltre. Si parte dalla notizia di questi giorni, in arrivo da “Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica” di Torino. Che, attraverso la sua conservatrice, Simonetta Castronovo, fa sapere che dallo scorso 28 marzo è in corso un’importante campagna di crowdfunding dal titolo “Ritorno a casa. Il cofano ritrova smalto” (per aderire c’è tempo fino a martedì 31 dicembre prossimo) per riportare alle antiche origini un “capolavoro identitario”dello stesso Museo, ovvero un prezioso “cofano” (scrigno o bauletto da viaggio con coperchio e maniglie attestato fin dai tempi più remoti come contenitore di oggetti di vario genere, spesso anche di valore) appartenuto al cardinale Guala Bicchieri o Giacomo Guala Beccaria (Vercelli,1160 – Roma, 1227), fondatore dell’abbazia di “Sant’Andrea” di Vercelli, nonché legato di Papa Innocenzo III, diplomatico, bibliofilo e collezionista. Il suddetto “cofano” sarebbe stato oggetto di latrocinio delle “cinque staffe” – elementi metallici con decoro floreale in smalto champlevé – che originariamente decoravano il coperchio o il retro del cofano ligneo, conservato a “Palazzo Madama” e decorato da medaglioni in oreficeria e smalto, con animali fantastici e scene profane.

E qui parte il nostro piccolo “giallo”, un piccolo “giallo storico” (all’Umberto Eco? Esageruma nén”), con tanto di Abbazia, monaci, un furto (non risultano omicidi, per carità!) e un mistero che tale è ancora oggi.  Cominciamo dall’inizio. L’opera in oggetto, donata dal cardinale per legato testamentario alla sua “Abbazia”, rimase a Vercelli fino al 1824, quindi entrò in una collezione privata e venne infine acquistata da “Città di Torino” e “Regione Piemonte” nel 2004. Tuttavia, alcuni degli elementi in rame e smalto che lo impreziosivano in origine risultano oggi mancanti: verosimilmente trafugati (questa è l’ipotesi) durante la permanenza dell’opera nella chiesa di “Sant’Andrea” di Vercelli, tra il XIII e il XVIII secolo. In particolare sono andati perduti i dieci medaglioni del coperchio, i dieci che ornavano il retro, oltre a diverse staffe e cantonali (elementi in rame e smalto champlevé, anch’essi con decoro floreale, che rivestivano gli spigoli del cofano). E qui entra in gioco un “personaggio chiave”. Nel 2019 un antiquario di Parigi contatta il “Museo del Louvre” per sottoporgli i “cinque smalti” in questione e subito dopo “Palazzo Madama”, cui propone in vendita le “cinque staffe”, in tutto e per tutto compatibili (fin dalle prime descrizioni) con le opere decorative del “cofano Guala Bicchieri”. L’offerta è ghiotta. Che fare, dunque? Per poter verificare tale ipotesi, il conservatore di arti decorative Simonetta Castronovo non ci pensa su tanto e si reca in sopralluogo presso la Galleria francese, organizzando nel contempo con il “Dipartimento di Chimica” dell’“Università di Torino” una campagna di indagini diagnostiche (analisi XRF), per approfondire lo studio scientifico delle staffe. Che – nessuna sorpresa! – coincidono esattamente per dimensioni e disegno degli elementi floreali con quelle ancora presenti sul cofano “torinese”. Riprese a questo punto le trattative con Parigi, a fine 2023, “Palazzo Madama” ha ben pensato di procedere, per quest’importante acquisizione, con una campagna di crowdfunding, su modello di quella compiuta nel 2013 per il servizio da tè, da caffè e da cioccolata con “stemma Taparelli” detto “Servizio d’Azeglio”, che ebbe un particolare successo permettendo al Museo di raggiungere la cifra richiesta e di acquisire l’opera nell’arco di pochi mesi. E, attenzione, il tempo stringe anche per il nostro “scrigno”, di cui pare ne esistano solo sei al mondo e che pare essere già “osservato speciale” di un Museo americano.


Per porre in atto, dunque, la “campagna di raccolta fondi”, il “Museo” di piazza Castello si appoggia alla piattaforma “Rete del Dono”, attraverso la quale sarà possibile fare le donazioni online. La “campagna” si articolerà in conferenze, video, storytelling. La cifra richiesta dall’antiquario è di 50mila euro e la scadenza per arrivare a tale importo è fissata per fine dicembre 2024. Dal sito di “Palazzo Madama”, www.palazzomadamatorino.it, è possibile accedere, tramite apposito link, alla pagina  dedicata sulla “Rete del Dono”, dove sono assicurate tutte le tipologie di pagamento.Le donazioni possono inoltre beneficiare dell’“Art Bonus”: un incentivo fiscale che consente una detrazione, fino al 65%, per chi effettua donazioni a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano. Sono naturalmente previsti anche reward specifici per tutti i donatori: dall’iscrizione del nome sul “donor wall” del sito di “Palazzo Madama”, all’emissione di ingressi omaggio in Museo, fino alla visita guidata delle collezioni e del Palazzo, fuori orario, con il Direttore.

E il “giallo”? Certo non è stato e non sarà risolto. La polvere dei secoli ha coperto inesorabilmente volti, nomi, fatti e misfatti. Ma noi, per quanto possa interessarci, un piccolo gesto possiamo compierlo. Per riparare, almeno in parte, al maltolto. E, di certo, “Palazzo Madama” e Torino – la Torino più sensibile al valore del patrimonio artistico e culturale del territorio – ringrazieranno.

Gianni Milani

Nelle foto: Bottega orafa di Limoges, “Serie di cinque staffe” provenienti dal “cofano di Guala Bicchieri”, 1220-1225; Il “cofano” di Guala Bicchieri; Simonetta Castronovo, conservatrice di arti decorative a “Palazzo Madama”

Il 2 Giugno al museo

La Fondazione Torino Musei celebra la Festa della Repubblica proponendo domenica 2 giugno la tariffa speciale a 1€ per accedere alle collezioni permanenti e alle esposizioni collegate alla GAM, al MAO e a Palazzo Madama. Aggiungendo 1€ si potranno visitare anche le mostre temporanee della GAM Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte e Expanded – I paesaggi dell’arte, del MAO Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded e di Palazzo Madama Max Pinkers. State of Emergency.

L’offerta non si applica ai possessori di Abbonamento Musei Torino.

La mostra Liberty. Torino Capitale a Palazzo Madama è visitabile con tariffa ordinaria, secondo regolamento.

Diverse le visite guidate proposte da Teatrum Sabaudiae.

Cosa si può visitare:

 

  • Alla GAM: oltre alle collezioni permanenti, il pubblico potrà visitare le mostre temporanee Jacopo Benassi. Autoritratto criminale in Wunderkammer, Simone Forti in Videoteca,Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte (+1€), Expanded – I paesaggi dell’arte(+1€)
  • Al MAO: i visitatori possono scegliere fra le cinque gallerie delle collezioni permanenti e Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded (+1€).

 

Dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17 al MAO verranno anche presentate le 10 performance di “Living space”, risultato di una collaborazione del museo con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, a cura di YizhongArt (Vincenzo Di Federico e Lanxin Zheng) e con la supervisione della Prof.ssa Monica Saccomandi, frutto di un percorso che ha esplorato il concetto di spazio abitato attraverso la performance. In questo progetto sono stati coinvolti studenti italiani, cinesi e iraniani al fine di dare una prospettiva più ampia e completa della nostra realtà contemporanea.

La partecipazione è inclusa nel biglietto di ingresso alle collezioni permanenti. Non si effettua servizio prenotazione.

 

  • A Palazzo Madama: oltre alle collezioni permanenti, i visitatori potranno visitare le mostre temporanee La meraviglia della seta e del peltro a Torino e Max Pinckers. State of Emergency (+1€)

La mostra Liberty. Torino Capitale sarà visitabile con tariffa ordinaria, secondo regolamento.

LE VISITE GUIDATE

 

GAM

ore 15:00 –> Collezioni permanenti – Il primato dell’opera

ore 16:30 –> Mostra Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte

Costo delle visite guidate: 7 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 1 €)

 

MAO

ore 15:00 –> Mostra Trad u/i zioni d’Eurasia Reloaded

ore 16:30 –> Visita tematica: Il Giappone dei Tokugawa. Arte e cultura del periodo Edo nellacollezione del MAO

Costo delle visite guidate: 6 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 1 €)

 

PALAZZO MADAMA

ore 15:00 –> Collezioni permanenti – Da porta romana a castello a museo

Costo della visita guidata: 6 € a partecipante (+ biglietto di ingresso 1 €)

ore 16:30 –> Mostra Liberty

Costo della visita guidata: 8 € a partecipante

Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Giornata della scoliosi, screening gratuito al Koelliker

L’8 Giugno, in occasione della Giornata Mondiale della Scoliosi, l’Ospedale Koelliker ha organizzato una giornata di screening gratuito, dalle 9 alle 18. Le visite gratuite, fino ad esaurimento posti, devono essere prenotate con una telefonata al numero 011 6184444, oppure accedendo al link https://www.osp-koelliker.it/eventi-koelliker/eventi/eventi/sabato-8-giugno-giornata-della-scoliosi-promuoviamo-la-prevenzione-della-scoliosi

“La scoliosi, se diagnosticata presto – aggiunge il Dott. Brunopuò essere curata con un buon risultato senza arrivare ad un intervento chirurgico. I ragazzi con questa patologia possono e devono fare sport e portare lo zaino con i libri di scuola. La loro quotidianità è uguale a quella dei loro coetanei e vanno incentivati all’attività fisica. Le posture scorrette non generano la scoliosi e assumerne di incongrue non riporta un danno. Il busto o corsetto è un ottimo rimedio per evitare l’intervento chirurgico, ma deve essere correttamente indossato e ben confezionato sul paziente. La scelta della mia equipe ricade da tempo sul corsetto Chenau, confezionato con tecnica cad-cam computer assistita. Per la valutazione della patologia è necessario eseguire una radiografia di qualità, presso l’Ospedale Koelliker esiste, unico in Piemonte, il sistema EOS Edge che permette ricostruzioni in 3D, non possibili con la radiologia tradizionale e consente l’esecuzione a computer di misurazioni millimetriche. Inoltre EOS utilizza una dose di radiazioni notevolmente inferiore rispetto a quella di un apparecchio tradizionale”

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

31 maggio – 6 giugno 2024

 

Venerdì 31 maggio ore 17 – 19

STUDENTESSE E STUDENTI DI CINESE DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI PRESENTANO ALLA CITTADINANZA ROMANZI E AUTORI DELLA CINA ANTICA E MODERNA

MAO – Attività coordinata dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino

La formazione negli anni di scuola è un momento fondamentale della crescita intellettuale ed emotiva di ciascun individuo. Spesso i ragazzi e le ragazze sono capaci di interpretazioni e sintesi creative di quanto apprendono durante il loro percorso di studio, che rimangono di norma all’interno delle mura scolastiche. Questo progetto intende valorizzare il loro lavoro, mettendo gli studenti e le studentesse in dialogo aperto e paritario con un pubblico interessato di “fruitori” delle conoscenze che loro vorranno condividere. La speranza è che si crei uno scambio proficuo tra tutte le parti coinvolte; studentesse e studenti condivideranno i loro saperi, le loro conoscenze e le loro idee intorno alla cultura letteraria cinese. Il pubblico potrà commentare, chiedere, chiosare…Accanto alla presentazione di opere e autori, la lettura di brani scelti, tratti dai lavori presentati al pubblico potrà fornire ulteriori elementi di conoscenza e spunti di dibattito.

ore 17 – 18

Studentesse e studenti del Convitto Umberto I (Torino)

Un romanzo di iniziazione ante litteramViaggio in Occidente di Wu Cheng’en (1506-1582).
RaccontanoLaura Artino, Andrea Artusa, Andrea Barni, Zeno Bettoni, Benedetta Bruna, Matteo Damiani, Sofia Jaka Esposito, Federico Cheng Cheng Hu, Federico Jiawei Hu, Francesca Irrera, Alessandro Antonino Rotolo, Ilaria Yu, Noemi Yu

ore 18 – 19

Studentesse e studenti dell’A. Spinelli (Torino)

Sogno, meraviglia e fantastico in due grandi narratori della Cina classica: a colloquio con Feng Menglong (1574-1646) e Pu Songling (1640-1715).

A cura diClasse IV G.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

SABATO 1 GIUGNO

Sabato 1 giugno ore 11

EVENTO CONCLUSIVO DEL PROGETTO FRAMMENTI

MAO – intervento musicale all’interno delle collezioni permanenti

Sabato 1 giugno dalle 11 alle 12:30 il MAO Museo d’Arte Orientale ospita l’evento conclusivo del progetto musicale Frammenti, nato da un’idea di Erik Battaglia.

Nella galleria Giappone 1 risuoneranno dal vivo le note di Bilder aus Osten (Quadri dell’Est) op. 66 per pianoforte a 4 mani di Robert Schumann, eseguite da Milena Dolcetto ed Erik Battaglia.

L’evento è l’ultimo di una serie di esibizioni che fanno parte del progetto Frammenti, frutto della collaborazione avviata lo scorso anno fra il MAO e il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino in occasione di Sonic Blossom, la performance partecipativa trasformativa di Lee Mingwei che ha animato il museo a maggio 2023.

Nell’ambito di questa collaborazione e del progetto #MAOTempoPresente, che aspira a trasformare le sale e le gallerie del museo in luogo vivo, spazio di sperimentazione e conoscenza delle culture dei Paesi dell’Asia attraverso esperienze multisensoriali, al MAO sono stati installati due pianoforti generosamente messi a disposizione dell’azienda Piatino di Torino, che il Museo ringrazia per il generoso supporto.

Ingresso incluso nel biglietto delle collezioni permanenti. Non è necessaria la prenotazione.

 

Sabato 1 giugno ore 15

MUSICHE DAL MARE. Storie di culture mediterranee

MAO – Visita guidata alla collezione giapponese e intervento musicale

A cura di Theatrum Sabaudiae in collaborazione con La Estrella Ensemble

I visitatori verranno accompagnati nella lettura di una varietà di opere provenienti dall’Asia occidentale, centrale e orientale – estrose brocche, preziosi tessuti, manoscritti finemente decorati, ceramiche dipinte e notevoli esemplari di metallistica – che svelano interazioni culturali, diffusione e sfumature di temi iconografici e riferimenti simbolici ricorrenti dalla Turchia alla Cina passando per l’Asia Centrale. Inoltre, nel segno di una crescente apertura del museo al dialogo con il presente, il patrimonio artistico del passato condivide spazi e interpretazioni con la creatività più recente in un rapporto di rimandi e suggestioni che rende i confini tra antico e contemporaneo sempre più fluidi e permeabili.

Segue Musiche dal mare, a cura di La Estrella Ensemble, come ideale prosecuzione della visita alla mostra Trad u/i zioni d’Eurasia. Frontiere liquide e mondi in connessione. Duemila anni di cultura visiva e materiale tra Mediterraneo e Asia Orientale. L’intervento musicale si propone come un’esperienza di viaggio, traghettata dalla voce e dal suono degli strumenti antichi, in cui gli esecutori dialogano, in uno scambio fra il passato (le fonti letterarie e musicali del repertorio proposto), il presente (la performance) e un momento futuro (il termine della stessa). Fil rouge è il tema del matrimonio fra la musica e la cultura di un popolo e, in particolare, di quei popoli e di quelle comunità che hanno gravitato attorno al Mar Mediterraneo, insieme alla loro musica e alle storie che essa ci racconta. Ogni viaggio è la trasformazione di chi lo vive e il nostro è occasione e pretesto per immergerci fra le sponde musicali del Mediterraneo, partendo dai racconti della corte di al-Andalus e giungendo fino alle spiagge della Sicilia, per approdare alle lussureggianti corti islamiche e all’inestimabile patrimonio musicale siriaco. Il suono del liuto, dell’arciliuto e della chitarra barocca accompagneranno il timbro della voce di controtenore, erede contemporanea dell’incredibile fortuna degli “evirati cantori”, in un’esperienza di concerto che potrà altresì essere un’occasione per scoprire o approfondire tematiche legate alla proposta musicale. Le fonti di riferimento legate al canto e alla musica attingono a repertori musicali diversi, come quello spagnolo del Siglo de Oro (che, col genere della novela morisca, racconta l’incontro-scontro con i mori), il repertorio orale tradizionale del Sud dell’Italia (con le sue influenze di natura arabo-islamica) e quello sempre tradizionale, ma di natura più mistica, della Chiesa assira d’Oriente (molto più vicina di quanto possa sembrare alla cultura musicale europea, che tanto le deve).

La Estrella Ensemble è una realtà musicale creata da Danilo Pastore (controtenore) e Juan José Francione (liuto, arciliuto, chitarra barocca), giovani e affermati musicisti impegnati nella riscoperta e nella diffusione della musica antica. Si caratterizza per la sua “geometria variabile” e collabora con altri musicisti (Angelo Lombardo, viola da gamba; Paolo Tarizzo, clavicembalo, organo) e ballerini (Elena Ajani, coreografie e danza), offrendo un’esperienza artistica totale; ogni elemento dell’ensemble si è distinto nel suo campo, partecipando a progetti artistici nazionali e internazionali e a festival italiani ed europei. Il gruppo ha all’attivo numerose collaborazioni con importanti realtà nazionali e internazionali (IIC di Stoccarda, IIC di Stoccolma, Palazzo Malacrida a Morbegno, Palazzo Reale, Palazzo Madama, Museo d’Arte Orientale a Torino, Museo del Paesaggio Sonoro a Riva presso Chieri, Galleria degli Uffizi a Firenze), con la creazione ad hoc di progetti performativi originali (a scopo performativo, di divulgazione culturale e didattico), e ha partecipato a festival nazionali e internazionali di musica antica.

Prenotazione obbligatoria; l’iniziativa verrà attivata al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti fino ad esaurimento posti disponibili.

Informazioni e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

Costo: 38 € a persona

Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso alla mostra; ingresso gratuito per possessori di Abbonamento Musei.

Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio.

 

Sabato 1 giugno ore 16

IO SONO ANJUHIMEKO: LA POETESSA GIAPPONESE ITŌ HIROMI INCONTRA L’ARTISTA DEL SUONO RAMONA PONZINI

MAO – lettura performativa in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino

Il MAO, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, presenta “Watashi wa Anjuhimeko dearu”, lettura performativa della poetessa Itō Hiromi in dialogo con le sonorità dell’artista Ramona Ponzini.

Il testo trae ispirazione dalla leggenda di Anju, la divinità del Monte Iwaki, narrata negli anni ‘30 da una sciamana itako. Attraverso una lettura intensa della poesia, che incarna la voce dello spirito durante una possessione, Itō si fa portavoce delle ferite psicologiche subite da Anjuhimeko, la giovane protagonista.

La performance affronta temi complessi quali il trauma e l’abuso allo scopo di ricostruire le voci delle donne relegate nei secoli ai margini della memoria storica e culturale.

L’intervento di Ramona Ponzini consiste in una duplice operazione di traduzione, di natura sia vocale che musicale: mentre le parole della poetessa vengono rese in italiano e in inglese, le atmosfere della poesia sono veicolate tramite un’inedita performance sonora.

Partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle collezioni.

Itō Hiromi

Poetessa. Nata nel 1955. Ha scritto poesie, romanzi e saggi sui temi del corpo femminile e della vita. Ha già pubblicato oltre 90 libri. Il suo romanzo del 2007 “Togenuki: Shin-sugamo Jizō Engi” è stato tradotto in inglese con il titolo “The Thorn Puller” e in tedesco e norvegese e sta avendo un grande successo. In Asia è popolare soprattutto per le sue raccolte di saggi che si focalizzano sulla vita delle donne di mezza età in ottica femminista.

Ramona Ponzini

Artista sonora, curatrice e nipponista. Negli anni collabora con figure del calibro di Lee Ranaldo dei Sonic Youth, Tom Greenwood dei Jackie-O Motherfucker, e con il percussionista industrial Z’ev. Il progetto solista consiste in inusuali Dj set contaminati da interazioni vocali e collage sonori. Le sue opere e le sue performance sono state ospitate dal Castello di Rivoli – Museo d’arte contemporanea, OGR Torino, dal MACRO di Roma, e Towner Eastbourne, UK.

 

Sabato 1 giugno ore 16.30

PROFUMI – FIORI – Fiori dipinti, incisi, intessuti

MAO – Visita guidata in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino

Arte e musica: un abbinamento dal quale sprigiona bellezza. Ispirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i musei della Fondazione Torino Musei ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.

FIORI – Fiori dipinti, incisi, intessuti

Nella collezione di arte islamica del MAO, foglie e fiori di diverse specie si espandono sulle superfici di piatti, mattonelle, pannelli architettonici, oggetti in metallo, tessuti. Il percorso tra pregiati oggetti d’uso evoca profumi e atmosfere attraverso un repertorio ricco ed esuberante di forme stilizzate che si espandono in forma di arabesco, rivestono piatti e coppe di colori splendenti, si fanno trama fitta e insolubile nei metalli, si tingono di sfumature nei preziosi tessuti.

Visita guidata a pagamento. Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com  • è possibile effettuare l’acquisto online https://www.arteintorino.com/

 

DOMENICA 2 GIUGNO

 

Domenica 2 giugno dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17

LIVING SPACE

MAO – performance a cura di YizhongArt

Domenica 2 giugno dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17 verranno presentate le 10 performance di “Living space”, risultato di una collaborazione del MAO con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, a cura di YizhongArt (Vincenzo Di Federico e Lanxin Zheng) e con la supervisione della Prof.ssa Monica Saccomandi, frutto di un percorso che ha esplorato il concetto di spazio abitato attraverso la performance. In questo progetto sono stati coinvolti studenti italiani, cinesi e iraniani al fine di dare una prospettiva più ampia e completa della nostra realtà contemporanea.
Crediamo che gli spazi abitati siano spazi vissuti e definiti dalle azioni che noi compiamo rispetto alla relazione che definiamo con essi. Questo si lega anche al concetto di deterritorializzazione e ridefinisce funzioni e prospettive culturali degli spazi soprattutto pubblici e condivisi come il museo e l’accademia.”
I giovani artisti coinvolti sono: Maddalena Gallizia, Lorenzo Grigolo, Yalda Hooshyari, Shixue Huang, Zixin Huang, Wei Liu , Gabriele Meli, Eva Modica, Rachele Montoro, Eleonora Navone, Farzaneh Razavi, Elisa Ripa, Yunyi Zhang, Yiwen Zheng, Han Zhou.

Partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle collezioni permanenti.

 

Domenica 2 giugno ore 16:30

IL GIAPPONE DEI TOKUGAWA. Arte e cultura del periodo Edo nella collezione del MAO

MAO – Visita guidata speciale a cura di Theatrum Sabaudiae

Il Giappone del periodo Edo (1603-1868), governato dagli Shōgun Tokugawa e noto per l’immaginario legato alle attività culturali e di svago della vivace nuova cultura urbana dell’odierna Tōkyō, rappresenta un momento storico fortemente connotato dalla sua produzione artistica. L’itinerario di visita alla collezione giapponese del museo si concentrerà su raffinate opere d’arte che hanno caratterizzato le residenze

aristocratiche e la vita quotidiana delle classi dominanti dell’epoca, dagli eleganti dipinti sui paraventi alle armature riccamente decorate fino alle “immagini del mondo fluttuante”, per avvicinare i partecipanti agli usi e costumi della società dell’ultimo periodo feudale della storia giapponese.

Info e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

Costi: 6 € a partecipante

Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso al museo; gratuito per possessori di Abbonamento Musei.

 

LUNEDI 3 GIUGNO

 

Lunedì 3 giugno ore 16:30

ARTE A CORTE. I GUARDAMOBILI IN EUROPA

Palazzo Madama – Conferenza

Intervengono:

Marc Bayard – Mobilier national de France

Paolo Cornaglia – Politecnico di Torino, DAD

Clara Goria – Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Reggia di Venaria

Andrea Merlotti – Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Reggia di Venaria

 

Le corti hanno avuto per secoli un ruolo fondamentale nella storia delle arti decorative. Nei loro palazzi i sovrani dovevano mostrare, infatti, la propria capacità di partecipare alla definizione degli stili di moda in tutta Europa. Artisti ed artigiani attivi nelle corti – dai più celebri pittori ai più umili tappezzieri – contribuivano a disegnare la gloria dei monarchi di cui erano al servizio, grandi o piccoli che fossero.

In pressoché tutte le corti fu quindi costituito un apposito ufficio: il Guardamobili, il quale provvedeva alla produzione, gestione e salvaguardia dei beni mobili dei palazzi reali. Un compito essenziale per consentire al potere di manifestarsi con la necessaria magnificenza. Nonostante la sua importanza, l’ufficio del Guardamobili non è stato sinora oggetto di studi adeguati. Per questa ragione il Mobilier National de France (MNF) ha costituito un gruppo di ricerca internazionale, formato da studiosi di tutt’Europa che, in anni di studi, hanno realizzato il volume Arts en cour. Les Gardes-Meubles en Europe (XVIe-XXIe siècles). Edito dal MNF con la collaborazione del Centre de recherche du Château de Versailles e del Centro studi delle Residenze Reali Sabaude, e curato da Marc Bayard, Muriel Barbier, Paolo Cornaglia e Charlotta Scheich, il volume rappresenta la prima grande ricerca sul funzionamento dei Guardamobili delle principali corti europee. I saggi raccolti in esso mostrano bene il ruolo che, pur nelle diversità proprie di ogni paese, tali uffici hanno avuto nella progettazione, creazione, manutenzione, conservazione e restauro di opere e decorazioni che segnano i palazzi del potere di tutta Europa.

Il volume, quindi, ricostruisce una storia centrale nella vicenda delle corti europee, che in alcuni Paesi, a partire dalla Francia, è ancora viva e vitale. Il tutto in una prospettiva comparatistica che sola ne può rendere peculiarità e grandezza.

Il volume sarà presentato da due dei suoi curatori, Marc Bayard e Paolo Cornaglia, coordinati da Giovanni Carlo Federico Villa. Interverranno anche Clara Goria ed Andrea Merlotti, autori di alcuni saggi del volume dedicati alla realtà sabauda.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Non è previsto servizio di prenotazione.

Info: https://www.palazzomadamatorino.it/it/evento/arte-a-corte-i-guardamobili-in-europa-conferenza/

 

 

MARTEDI 4 GIUGNO

Martedì 4 giugno ore 18

BEING ORLANDO IN IRAN

MAO – Conversazione tra Shadi Harouni e Mohammed Salemy nell’ambito del public program di Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded

“Orlando” di Sally Potter, liberamente ispirato al romanzo di Virginia Woolf, racconta la storia di un aspirante poeta di origini nobili che, dopo aver ricevuto l’ordine dalla regina Elisabetta I in punto di morte di non “svanire, appassire o invecchiare”, si ritrova – immortale – in viaggio dall’Inghilterra a Costantinopoli e agli Stati Uniti per trovare l’amore, fare arte e occupare un posto nel mondo. A un certo punto, si risveglia in un corpo di sesso opposto, rischiando così di perdere i diritti di proprietà, mentre assiste a molteplici eventi storici da posizioni molto diverse.

Orlando è un testimone che milita nel mondo, scrivendosi dentro e fuori la storia.
Questa oscillazione assomiglia all’esperienza di molti iraniani, sia dentro che fuori dal Paese, spiazzati dalle grandi rotture e trasformazioni regionali. I membri della diaspora, in continua crescita, sono testimoni dei principali eventi storici, che osservano da lontano e attraverso le narrazioni storiche del passato.
In questa lecture/performance, Shadi Harouni e Mohammad Salemy abbracceranno la posizione di testimoni della trasformazione storica delle strutture sociali iraniane. Combinando le narrazioni storiche con le conoscenze vernacolari e la mitopoiesi, intrecceranno storie alternative del loro Paese attraverso molteplici prospettive epistemiche.

Utilizzando la loro ricerca e la loro pratica artistica come linea del tempo, Harouni e Salemy evocheranno e contempleranno le storie emotive, formali, personali e collettive della speranza e della disperazione, così come si sviluppano all’interno di movimenti politici di massa, colpi di stato, guerre, rivoluzioni e altre rotture storiche.

La scultura di Shadi Harouni, MOSADEGH, per la quale Mohammad Salemy ha scritto un testo pubblicato nel libretto della mostra Trad u/i zioni d’Eurasia, funge da punto di partenza per questa conversazione visiva tra i due.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

L’evento di svolgerà in inglese.

 

MERCOLEDI 5 GIUGNO

 

Mercoledì 5 giugno ore 16.30

PIANTE AROMATICHE: DAL GIARDINO ALLA TAVOLA

Palazzo Madama – Lezioni botaniche “Primavera nel Giardino Botanico Medievale”

Curiosità e aneddoti di alcune delle piante aromatiche coltivate nell’Hortus che hanno fatto la storia e che continuano a essere largamente usate in ambito alimentare e non solo: lavanda e menta, origano e salvia, rosmarino e santoreggia sono le protagoniste di questo viaggio nella storia tra botanica e alimentazione. Le aromatiche sono anche piante di facile coltivazione e con pochi, ma attenti, accorgimenti potranno abbellire aiuole e vasi per molti mesi all’anno.

Costo per ogni incontro: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro

Durata: 1 ora

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
Prenotazione consigliata.

 

GIOVEDI 6 GIUGNO

 

Giovedì 6 giugno dalle 9 alle 17

OPEN DAY DELL’ARCHIVIO FOTOGRAFICO PER ARCHIVISSIMA

Archivio fotografico della Fondazione Torino Musei – Evento

In occasione di Archivissima 2024, l’Archivio Fotografico di Fondazione Torino Musei apre le sue porte per una giornata a libero accesso. L’open day è dalle ore 9:00 alle ore 17:00 di giovedì 6 giugno 2024.

All’arrivo alla GAM, entrare nella Palazzina a sinistra: l’Archivio è al secondo piano.

L’Archivio Fotografico dei Musei Civici di Torino nasce per volontà di Vittorio Viale, direttore dei musei stessi dal 1930 al 1965, che fin dall’inizio del suo incarico ne progetta la creazione con l’intento di documentarne il patrimonio e offrire un importante strumento di ricerca e di studio. Oggi l’Archivio fa parte della Fondazione Torino Musei e raccoglie materiale eterogeneo: negativi e positivi fotografici su diverse tipologie di supporto come lastre in vetro, pellicola, carta in monocromia ed a colori. A partire dal 2005 le riprese fotografiche sono effettuate in digitale.

Normalmente l’Archivio è aperto al pubblico su appuntamento, ma in occasione dell’open day, il personale dell’Archivio Fotografico sarà a disposizione per raccontare la sua storia, le attività correnti, il patrimonio e per presentare una selezione di materiali.

Info: https://www.fondazionetorinomusei.it/it/evento/open-day-dellarchivio-fotografico-per-archivissima/