Cosa succede in città- Pagina 329

Riapre il Polo del ‘900 di Torino

Accessibili al pubblico le  sale lettura del Polo, con oltre 300mila volumi disponibili per il prestito.  Riapertura Museo Diffuso della Resistenza e inaugurazione mostra “75 anni dopo. La liberazione di Torino nelle fotografie di Felix de Cavero

 

Con la riapertura dei luoghi di cultura, tornano accessibili al pubblico gli spazi del Polo del ‘900 di Torino e ripartono i servizi alla cittadinanza.

Da mercoledì 3 febbraio, riaprono su prenotazione gli spazi di lettura e studio di Salotto 900 e Sala Voltoni. Riattivato il servizio prestito di oltre 300mila volumi delle biblioteche, con due modalità di ritiro: in loco da Palazzo San Daniele (dal lunedì al venerdì, Via del Carmine, 14) e attraverso la consegna a domicilio (martedì – venerdì), grazie alla collaborazione con la Rete Italiana di Cultura Popolare e Lo Spaccio di cultura- Portineria di comunità.

Tornano disponibili anche il servizio di consultazioni archivi del Polo e dei suoi 22 Enti partner, pur rimanendo attivo il document delivery gratuito.

Giovedì 4 febbraio, riapre anche il Museo Diffuso della Resistenza con l’allestimento permanente “Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione” e il rifugio antiaereo nei suggestivi sotterranei di Palazzo San Celso (Corso Valdocco 4/A), dal martedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 18.

L’apertura del Polo rende finalmente visitabile la mostra “75 anni dopo. La liberazione di Torino nelle fotografie di Felix de Cavero” che inaugura giovedì 4 febbraio presso la Galleria delle immagini (Corso Valdocco 4/A), aperta gratuitamente dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 18.

La mostra – prevista il 25 aprile 2020 e sospesa causa pandemia – presenta, dopo più di settantacinque anni, un raro complesso fotografico di un centinaio di foto che Felix de Cavero (1908-1994), fotoreporter partigiano nel comando della XIV divisione Garibaldi nelle Langhe, scattò durante la liberazione di Torino, immortalando con uno sguardo artistico volti, momenti e avvenimenti della vita partigiana nelle Langhe fino alla discesa su Torino nell’aprile 1945.

La mostra, a cura di Luciano Boccalatte e Paola Boccalatte con la collaborazione di Paola de Cavero rimarrà aperta fino al 28 aprile 2021. Un iniziativa di Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Istoreto); Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà; Archivio nazionale cinematografico della Resistenza con il Polo del ‘900 e il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e di principi della Costituzione repubblicana. Un video in anteprima è stato presentato a dicembre, per anticipare virtualmente la mostra, disponibile sul canale YouTube di Istoreto.

Per info e prenotazioni sui servizi riattivati e la mostra su De Cravero consultare polodel900.it

A scuola di valutazione di impatto sociale

PARTE LA SECONDA EDIZIONE DEL CORSO UNIVERSITARIO PER SOCIAL IMPACT MANAGER, CON 70 ISCRITTI

Dopo il successo della prima edizione, conclusa a maggio, torna il corso
universitario di aggiornamento professionale (Cuap) “Valutazione d’impatto
sociale”, sostenuto dalla Camera di commercio di Torino e proposto
dal Centro di Competenza per la Valutazione d’impatto sociale nell’ambito di TSI
ll Corso universitario, realizzato dal Dipartimento di Management dell’Università degli studi di
Torino con il Politecnico di Torino (membri del Comitato per l’imprenditorialità sociale),
la Fondazione Piccatti Milanese, la Fondazione Cottino, Tiresia, gli enti di formazione delle Centrali
Cooperative (Consorzio Il Nodo per Confcooperative Piemonte Nord e Inforcoop Ecipaa
Piemonte per Legacoop Piemonte) e Fondazione Compagnia di San Paolo, parte oggi con 70 nuovi
iscritti, dopo i 90 della prima edizione.


Obiettivo del corso è formare enti e organizzazioni del Terzo Settore e imprese sociali ad adottare
un approccio strategico alla valutazione e alla gestione dell’impatto sociale generato, in coerenza
con le Linee guida del comitato imprenditorialità sociale della Camera di commercio. La formazione
è destinata ad organizzazioni del territorio che intendano potenziare conoscenze e competenze sul
tema della valutazione di impatto, in particolare ai soggetti che ricoprono ruoli gestionali e
manageriali e a coloro che si occupano di rendicontare l’efficacia ed efficienza delle attività in termini
sia economico-finanziari che sociali o che sono interessati ad integrare i due aspetti.

Attraverso un approccio didattico ibrido e altamente innovativo, il Cuap fonde approcci teorici e
pratici volti all’identificazione delle strategie di Impact Management e alla loro misurazione. Un
business case finale completa la condivisione dell’apprendimento tra i partecipanti stessi. Il corso
affronta la valutazione di impatto sociale declinata sulla progettualità per l’accesso ai finanziamenti
europei, nazionali o locali, sui grandi eventi territoriali, sportivi, culturali, congressuali. Si parte dal
presupposto che ogni evento ed azione sistemica porti un cambiamento che può essere misurato e
valutato con tecniche specifiche, padroneggiate dai valutatori di impatto.

Al termine del corso sarà possibile ottenere la certificazione, emessa da Cepas, ente certificatore di
terza parte, e la relativa iscrizione nel registro nazionale dei Valutatori d’impatto.
“Siamo molto soddisfatti – commenta il professor Paolo Biancone, direttore scientifico del corso –
l’alto numero di adesioni dimostra che i temi affrontati sono di interesse per il territorio. La prima
edizione aveva certificato 84 valutatori di impatto. Novità di questa edizione è la formula
completamente online. Vista l’attuale situazione pandemica l’intero corso è stato progettato a
distanza, cogliendo anche l’opportunità di portare la cultura della valutazione d’impatto oltre i
confini torinesi con una diffusione a livello nazionale”.

“Il Cuap è tra le proposte messe in campo dal Centro di Competenza per la Valutazione d’impatto
sociale, che ha sede presso la Camera di commercio di Torino ed è a disposizione di tutte le realtà del
territorio pubbliche e private, profit e non profit – dichiara Guido Bolatto, Segretario Generale della
Camera di commercio di Torino – Stiamo realizzando un Centro per il rafforzamento della cultura e
delle pratiche valutative, attraverso orientamento, supporto metodologico, formazione,
aggiornamento ed allineamento con le metodologie internazionali”.

A Torino la collaborazione tra Ikea e Too Good To Go contro lo spreco alimentare

Per ridurre ancora di più gli sprechi alimentari per sostenere l’ambiente e salvaguardare le risorse del pianeta

 

Ridurre al minimo gli sprechi è un’azione fondamentale per sostenere l’ambiente e salvaguardare le risorse del pianeta. IKEA Italia è da sempre impegnata nel sostenere iniziative mirate alla riduzione dello spreco alimentare all’interno degli spazi food dei propri negozi e da oggi ha un partner in più: Too Good To Go – l’app anti spreco che consente di individuare bar, ristoranti e attività commerciali alimentari che propongono beni e prodotti in scadenza o in eccedenza – con l’obiettivo di ispirare comportamenti più sostenibili e di compiere azioni che abbiano un impatto positivo sull’ambiente.

In IKEA Torino, tramite l’app, è possibile acquistare ad un prezzo ridotto food box con i prodotti in eccedenza a fine giornata e ritirarle presso il bistro prima della chiusura, consentendo così di dare nuova vita a cibi freschi che altrimenti andrebbero sprecati. Entro due mesi tutti i 21 store del territorio nazionale offriranno questo servizio.

IKEA Italia inoltre è tra le aziende firmatarie del “Patto contro lo spreco alimentare”, promosso da Too Good To Go in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare che si celebrerà il prossimo 5 febbraio: un’alleanza virtuosa tra enti, aziende e supermercati che s’ impegnano ad informare e sensibilizzare la comunità su una problematica che sta diventando sempre più centrale.

Filippo Albertoni, Country Food Manager di IKEA Italia, dichiara: “Siamo felici di poter aggiungere un servizio che, oltre ad ampliare la nostra offerta ai clienti, ci permette di aggiungere un ulteriore tassello al nostro impegno quotidiano per combattere gli sprechi alimentari. Vorremmo promuovere un’abitudine al consumo di cibo sempre più consapevole e ridurre gli sprechi di cibo ogni giorno, è un gesto semplice in grado di produrre nel tempo un importante cambiamento per l’intera società”.

Con la propria strategia di sostenibilità IKEA vuole avere un impatto positivo sulle persone e sul pianeta, ottimizzando e valorizzando l’utilizzo delle risorse.  Parte da gesti semplici ma ambiziosi che possano permettere all’Azienda di trasformarsi entro il 2030 in una realtà circolare in ogni suo aspetto. Ridurre le emissioni, risparmiare risorse preziose, realizzare prodotti con materie prime provenienti da fonti sostenibili e progettati per essere riconvertiti, riutilizzati, rivenduti o riciclati e ridurre lo spreco di cibo sono obiettivi prioritari che possono essere raggiunti creando consapevolezze nelle persone per raggiungere un cambiamento su larga scala.

 

“L’impegno di IKEA è creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone. Ogni giorno lavoriamo affinché le nostre azioni abbiano un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente e ispirare uno stile di vita che rispetti i limiti del Pianeta.” Aggiunge Ylenia Tommasato, Country Sustainability Manager di IKEA Italia.

 

“Lavorare con la Cina”, opportunità e scambi

Nel pomeriggio di martedì 2 febbraio è in programma l’incontro online “Lavorare con la Cina”, opportunità e scambi nella pratica architettonica. 

 

Il webinar è occasione per  un primo passo concreto di POLITO Studio, programma promosso dal Politecnico di Torino e dell’Ordine degli Architetti di Torino che offre opportunità di lavoro sul mercato cinese per architetti e progettisti.

Nel corso della giornata sarà presentata la call riservata agli iscritti all’Ordine degli Architetti attraverso la quale saranno selezionati professionisti che parteciperanno a un percorso formativo biennale in Cina.

 

L’incontro è promosso in collaborazione con TOChina Center dell’Università di Torino e con Fondazione Italia-Cina.

 

Interverranno:

Guido Saracco, Rettore Politecnico di Torino;

Massimo Giuntoli, Presidente OAT- Ordini degli Architetti Torino;

Roberto Pagani, Consolato Generale d’Italia a Shangai;

Michele Bonino, vice Rettore per le Relazioni con la Cina, Politecnico di Torino;

Cristina Coscia, Vice Presidente OAT;

Massimo Bagnasco, vice Presidente della Camera di Commercio Europea in Cina;

Giovanni Adornino, direttore TOChina Center di UNITO;

Edoardo Agamennone, Direttore Accademico del ChinaMed business program ToChina center di UNITO,

Filippo Fasulo, Direttore CeSIF- Centro Studi per l’Impresa della Fondazione Italia-Cina.

PER VEDERE IL PROGRAMMA E ISCRIVERSI

‘Obiettivo sulle Luci’, un contest fotografico legato a Luci d’Artista

La Città di Torino, in collaborazione con la Fondazione per Cultura Torino e l’Associazione AbbonamentoMusei.it, ha ideato un concorso dedicato alla rassegna Luci d’Artista, progetto d’arte contemporanea open air, giunto quest’anno alla sua XXIII edizione.

‘Obiettivo sulle Luci’, questo è il nome del contest, ha come intento la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio d’arte pubblica costituito dalle installazioni di luce che quest’anno, eccezionalmente, resteranno accese fino al 28 febbraio.

Il bando per partecipare al concorso si aprirà lunedì 1 febbraio e durerà fino alla fine del mese, ultimo giorno d’esposizione delle opere a cielo aperto.

Per partecipare all’iniziativa è sufficiente immortalare le luminarie artistiche e pubblicare lo scatto sul proprio profilo Instagram usando l’hashtag #obiettivosulleluci. In questo modo tutte le foto potranno essere viste direttamente dalla Pagina IG di Luci D’Artista senza dover inviare dati sensibili.

Sarà una giuria composta dai rappresentanti delle istituzioni museali (coinvolte nella realizzazione del ‘Public Program’ Luci d’Artista) a scegliere la foto che, più di tutte le altre, saprà esprimere al meglio la ‘magia’ trasmessa dalle opere allestite nelle vie e nelle piazze di Torino.

Il secondo posto, invece, verrà assegnato dal pubblico dei social. Sarà infatti premiata la foto che avrà ricevuto più ‘like’.

Gli autori degli scatti selezionati riceveranno in premio Abbonamenti Musei Piemonte Valle d’Aosta 2021 ciascuno.

Le immagini pubblicate nel contesto del concorso saranno considerate libere da diritti d’autore e utilizzabili dalla Città di Torino per scopi istituzionali.

Sito Luci d’Artista : http://www.contemporarytorinopiemonte.it

ELENCO LUCI D’ARTISTA 2020/21

CENTRO CITTÀ

  1. Cosmometrie – Mario AIRÒ – piazza Carignano
  2. Tappeto Volante – Daniel BUREN – piazza Palazzo di Città
  3. Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime – Nicola DE MARIA – piazza Carlina – Opera permanente in via sperimentale
  4. Giardino Barocco Verticale – Richi FERRERO – via Alfieri 6 – Palazzo Valperga Galleani – Opera privata permanente
  5. L’energia che unisce si espande nel blu – Marco GASTINI – Galleria Umberto I – Opera permanente
  6. Planetario – Carmelo GIAMMELLO – via Roma
  7. Migrazioni (Climate Change) – Piero GILARDI  Galleria San Federico
  8. Cultura=Capitale – Alfredo JAAR – piazza Carlo Alberto – Opera permanente
  9. Doppio passaggio (Torino) – Joseph KOSUTH – ponte Vittorio Emanuele I -Opera permanente
  10.  Luì e l’arte di andare nel bosco – Luigi MAINOLFI – via Carlo Alberto
  11.  Il volo dei numeri – Mario MERZ – Mole Antonelliana – Opera permanente
  12.  Vento Solare – Luigi NERVO – piazzetta Mollino
  13.  Palomar – Giulio PAOLINI – via Po
  14.  Noi – Luigi STOISA – via Garibaldi

ELENCO CIRCOSCRIZIONI: DALLA 2 ALLA 8

  1. Ice Cream Light – Vanessa SAFAVI – piazza Livio Bianco(Circoscrizione 2)
  2. Volo su… – Francesco CASORATI – area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3)
  3. My noon – Tobias REHBERGER – nuova collocazione – Borgata Lesna – cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila, via Germonio 12 (Circoscrizione 3)
  4. Illuminated Benches –  Jeppe HEIN  piazza Risorgimento  Opera permanente in via sperimentale (Circoscrizione 4)
  5. L’amore non fa rumore – Luca PANNOLI – piazza Eugenio Montale (Circoscrizione 5)
  6. Vele di Natale – Vasco ARE – piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6)
  7. Amare le differenze – Michelangelo PISTOLETTO – piazza della Repubblica – Opera permanente (Circoscrizione 7)
  8. Piccoli spiriti blu – Rebecca HORN – Monte dei Cappuccini – Opera permanente (Circoscrizione 8)
  9. Ancora una volta – Valerio BERRUTI – via Monferrato (Circoscrizione 8)
  10. Luce Fontana Ruota – Gilberto ZORIO – Laghetto Italia ’61 – Opera permanente (Circoscrizione 8)
  11. L’albero del PAV – Piero GILARDI – Via Giordano Bruno, 31 (Circoscrizione 8)

L’Istituto Europeo di Design presenta i nuovi Open Days

Una settimana di workshop per scoprire i percorsi di studio e la metodologia didattica IED. Si parte il 1° febbraio con cinque giornate dedicate ai Corsi Triennali

 

 

 Al via il nuovo format di digital Open Days organizzato dall’Istituto Europeo di Design per presentare l’offerta formativa delle sedi Italia di MilanoRomaTorinoFirenzeCagliari e dell’Accademia Aldo Galli di Como. Per il 2021 IED ha previsto un programma di appuntamenti non più di un solo giorno, ma della durata di una settimana e ciascuno dedicato ad una diversa tipologia: Corsi TriennaliMaster o di Formazione Continua in ambito DesignModaArti VisiveComunicazione, Arte e Restauro.

La formazione rimane un tema essenziale per costruire nuove opportunità per il nostro Paese. Come Scuola siamo chiamati a rinnovarci di continuo per mantenere attivo il dialogo con coloro che stanno scegliendo in questo momento storico quale percorso formativo intraprendere. – dichiara Fabrizia CapriatiResponsabile Comunicazione IED Italia. Per il 2021 abbiamo progettato un nuovo format per presentare l’offerta formativa dei corsi IED: una settimana intera con workshop molto pratici anche se a distanza nelle nostre aree di formazione, riproposta poi in diversi momenti dell’anno e ogni volta dedicata ad una tipologia di corso diversa”.

Si parte il 1° febbraio fino a venerdì 5 con la presentazione dei Corsi Triennali: ogni giorno della settimana sarà dedicato a più workshop di area per realizzare un progetto vero e proprio sotto la guida di un docente e sperimentare quindi in prima persona l’approccio formativo IED.

 

La settimana vedrà l’alternarsi di presentazioni e workshop come quello di fashion o jewelry sketch e fashion styling moodboard per l’area moda martedì 2; diario creativo per l’area comunicazione mercoledì 3; graphic design is everywhere o videogiochi per il cinema per l’area arti visive giovedì 4 e strategic design thinking per l’area design venerdì 5. Inoltre sono previsti due ulteriori appuntamenti verticali: lunedì 1 la presentazione dell’offerta formativa in lingua inglese, sempre dei corsi Triennali, per chi vuole intraprendere fin da subito un percorso di studio in lingua mentre mercoledì 3 ci sarà la presentazione dell’Accademia Aldo Galli di Como per tutti coloro che sono interessati all’Alta Formazione Artistica nei campi della moda, del design, delle arti visive e della conservazione e restauro dei beni culturali.

 

Durante la settimana di Open Days sarà possibile interagire con gli Advisor IED, le figure dello staff pronte ad accompagnare il potenziale studente nel processo di scelta, chiarire qualsiasi dubbio sui percorsi formativi e sul processo di ammissione e iscrizione. Inoltre per chi sente di avere già le idee chiare sul corso di studi da intraprendere, è possibile prenotare un colloquio motivazionale con il Coordinatore del corso e iniziare quindi fin da subito il processo di ammissione.

 

Per ulteriori informazioni e per registrarsi all’Open Day basterà accedere a: ied.it/openday.

L’associazione Torino Stratosferica  festeggia la città per il suo compleanno

Lo fa con un video omaggio che posterà oggi sui suoi canali social Facebook e Instagram.

Happy birthday Torino! Torino Stratosferica celebra il compleanno della Città di Torino omaggiando la ricorrenza con un contenuto speciale, un video con due ospiti d’eccezione. Il Professor Sandro Caranzano (archeologo) e la Professoressa Mariateresa Crosta (astrofisica) —autori della ricerca che ha datato la fondazione della città— ci portano indietro nel tempo per immaginare le forme di Augusta Taurinorum. Abbiamo chiesto ai due studiosi di raccontarci come sono riusciti a risalire alla data del 30 gennaio del 9 a.C, scoprendo la funzione della città nel suo periodo augusteo. Al sorgere del sole, ci siamo ritrovati sul ponte Regina Margherita, per ammirare la splendida vista sulla città in uno dei tratti più suggestivi del Precollinear Park, intervento di placemaking dell’associazione che ha riqualificato l’area e ha trasformato l’ex linea tramviaria in un parco lineare. Un modo per condividere l’amore per Torino e festeggiare la nostra città, in attesa di poterlo fare insieme dal vivo.”
Qui il link al video: https://youtu.be/POTecLLdSWQ

La Boheme del Regio in streaming

IL REGIO ONLINE 2021

Giacomo Puccini
LA BOHÈME

Classica HD – Sky Canale 136
sabato 30 gennaio ore 21:30
domenica 31 gennaio ore 15:00

Teatro Regio Torino – Streaming
lunedì 1 febbraio ore 20:00

#BOHÈME125

La bohème di Giacomo Puccini debuttò al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio 1896. Nel 125° anniversario della prima assoluta, quella Bohème torna al Regio in un nuovo allestimento che riprende fedelmente i bozzetti e le scene originali. Senza pubblico, l’opera viene proposta in prima visione esclusiva su Classica HD (Sky, canale 136) il 30 gennaio alle ore 21:30 e in replica il 31 gennaio alle ore 15:00, e in streaming sul sito del Teatro Regio (www.teatroregio.torino.it) l’1 febbraio alle ore 20:00.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio ci sarà il maestro Daniel Oren, che già aveva diretto nel 1996 l’edizione del “centenario”. Il nuovo allestimento, con la regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, le scene a cura di Leila Fteita e i costumi a cura di Nicoletta Ceccolini, riprende fedelmente i celeberrimi bozzetti che realizzò Adolf Hohenstein per la prima assoluta al Regio del 1896 (custoditi da © Archivio Storico Ricordi). Il Coro è istruito da Andrea Secchi. Rinaldo Rinaldi è pittore scenografo e le luci sono di Andrea Anfossi.
L’opera più amata di Giacomo Puccini sarà interpretata da un cast di voci fresche con Maria Teresa Leva nei panni di Mimì e Iván Ayón Rivas in quelli di Rodolfo, Hasmik Torosyan come Musetta e Massimo Cavalletti Marcello e poi Tommaso Barea (Schaunard), Alessio Cacciamani (Colline) e Matteo Peirone (Benoît e Alcindoro).
La nuova produzione degli allestimenti originali, eseguita dalle maestranze del Teatro Regio di Torino, è realizzata con il sostegno di Italgas, Socio Fondatore del Teatro Regio.
Da sempre l’Opera Italiana è l’evento di punta nella programmazione di Classica HD. Intesa Sanpaolo, che è anche Socio Fondatore del Teatro, è a fianco del canale nella valorizzazione e diffusione del patrimonio della grande lirica.
La bohème di Giacomo Puccini, dal Teatro Regio di Torino, è su Classica HD il 30 gennaio alle ore 21:30, in replica il 31 gennaio alle ore 15:00, e in streaming sul sito del Teatro Regio il 1° febbraio alle ore 20:00. I biglietti per assistere alla Bohème on line sono in vendita su www.teatroregio.torino.it al costo di € 5 e sono validi per lo streaming del 1° febbraio ore 20 e possono essere utilizzati fino all’8 febbraio.

Un treno delle meraviglie per collegare Torino al Nord Europa

NASCE A TORINO IL COMITATO “TRAIN D’UNION – IL TRENO DELLE MERAVIGLIE” PER LA PROMOZIONE DI UN ASSE FERROVIARIO DAL MEDITERRANEO AL NORD EUROPA ATTRAVERSO IL PIEMONTE

OBIETTIVO E’ CONTRASTARE L’ISOLAMENTO INFRASTRUTTURALE DELLA NOSTRA REGIONE E DEI TERRITORI ATTRAVERSATI DALLA FERROVIA RIVITALIZZANDO IL SISTEMA ECONOMICO

Lunedì 25 gennaio è nato ufficialmente a Torino il comitato “Train d’Union – Il Treno delle Meraviglie” che, raggruppando comunità di cittadini italiani e francesi sensibili alle esigenze economiche del territorio e realtà associative attente ai valori culturali e ambientali, si propone di porre rimedio all’isolamento infrastrutturale in cui oggi si trova il Piemonte mettendo in campo azioni volte a promuovere un asse ferroviario che, partendo dalla Riviera francese, attraverso la Liguria di Ponente, il Piemonte, la Svizzera, unisca il bacino mediterraneo con la Germania e le regioni del Nord Europa (vedi cartina allegata).

Come si evidenzia dal nome scelto per l’ente, che si innesta sull’esperienza di un comitato già operativo da qualche tempo denominato “Treno delle Meraviglie – Train des Merveilles”, presupposto di questo ambizioso progetto, che intende collegare in modo efficace il Piemonte e la Liguria di Ponente al nord Europa contribuendo ad attivare un sistema di “mobilità sostenibile” su rotaia, rispettoso dell’ambiente e della salute dei cittadini, è il potenziamento della storica tratta ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza, nota con l’appellativo di “Treno delle Meraviglie”.

I soci promotori del Comitato si prefiggono infatti di valorizzare questo percorso ferroviario non solo come asse di collegamento volto a servire i territori direttamente interessati, comprendenti in Francia la città di Nizza e la Région Sud o Paca (Provence-Alpes-Côte d’Azur) e sul versante italiano il Ponente ligure e il Piemonte, ma soprattutto concependolo come segmento di un corridoio ferroviario molto più esteso e di ampio respiro, capace di connettere l’area costiera della Francia sud-orientale, il Principato di Monaco e la Liguria di Ponente, in particolare l’importante scalo portuale di Vado-Savona, con le città di Berna e Basilea in Svizzera, Strasburgo in Alsazia (Région Grand Est) e il nord della Germania (Francoforte, Berlino, Amburgo), attraversando interamente da sud a nord il Piemonte e apportando quindi alla nostra Regione un significativo vantaggio infrastrutturale, logistico e economico.

Come attesta uno studio commissionato nel 2008 dalla Regione Piemonte al Politecnico di Torino nell’ambito del Progetto INTERREG IIIA Italia-Francia ALCOTRA denominato “CALIPSO – Miglioramento delle relazioni ferroviarie tra la stazione di Torino e Nizza”, la valorizzazione del “Treno delle Meraviglie”, straordinaria opera ingegneristica (che da Cuneo raggiunge il mare attraverso le valli Vermenagna e Roja) annoverata nel 2016 dalla rivista tedesca “Hörzu” tra le dieci linee ferroviarie più belle del mondo e eletta di recente dai sostenitori del Fondo Ambiente Italiano (FAI), in occasione del censimento “I Luoghi del Cuore”, quale bene di notevole rilevanza, costituirebbe il necessario presupposto per la creazione di un corridoio ferroviario internazionale, usufruibile non solo dai passeggeri, ma anche dal trasporto merci, in grado di mettere in connessione il porto di Vado Ligure, fra i più tecnologicamente avanzati del Mediterraneo, destinato ad acquisire crescente importanza perché è uno dei pochi terminal strutturati per l’attracco senza limitazioni di “grandi navi” di ultima generazione, con i centri produttivi della Germania e del Nord Europa.

Quanto illustrato, agevolmente realizzabile connettendo la ferrovia Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza alla linea Berna-Domodossola, denominata “Treno verde”, tramite la riattivazione e l’adeguamento agli standard attuali della tratta attualmente dismessa Arona-Santhià, consentirebbe di valorizzare anche l’area di Mondovì, individuata come retroporto di Vado-Savona, e lo snodo torinese, con l’Interporto di Torino-Orbassano e la possibilità di intercettare l’asse dell’alta velocità.

L’obiettivo che si è prefisso il comitato “Train d’Union – Il Treno delle Meraviglie” guarda al futuro del Piemonte, ma ha solide radici storiche perché l’attivazione di questo asse di comunicazione, che potrebbe rivelarsi determinante nel rivitalizzare l’economia del Piemonte e dei territori citati attraverso un corridoio ferroviario privilegiato e efficiente con il nord Europa, riporterebbe in auge e promuoverebbe lo sviluppo e l’estensione di un servizio di trasporto su rotaia già ampiamente utilizzato in passato.

Il collegamento ferroviario fra Torino e la città costiera di Nizza, concepito a partire dal 1854 al tempo del Regno di Sardegna e portato a compimento per fasi successive fino all’inaugurazione dell’intera tratta nel 1928, era infatti entrato storicamente in funzione come tassello di un percorso molto più ampio, di respiro europeo, che permetteva ai treni provenienti dal Nord Europa, attraverso la Svizzera e il Sempione, di raggiungere Torino, Cuneo e la Costa Azzurra, accorciando del 40% il precedente itinerario. Basti pensare che nel 1929 esisteva una relazione bisettimanale Nizza-Cuneo-Torino-Berlino, mentre “fino al 1940 un treno internazionale diretto collegava in 12 ore Berna a San Remo, proseguendo poi per Nizza, via Domodossola e Torino, sfruttando la ferrovia Arona-Santhià”.

Alla luce dei trascorsi storici in precedenza illustrati e delle attuali urgenze legate alle criticità del sistema economico piemontese, il Comitato si propone, avvalendosi di un supporto tecnico-scientifico propositivo, di sensibilizzare le istituzioni e le categorie interessate, promuovendo iniziative e azioni volte a sostenere la riattivazione di un asse ferroviario “dal Mediterraneo al Nord Europa” che potrebbe porre rimedio in modo risolutivo all’isolamento infrastrutturale del Piemonte, convogliando flussi importanti di passeggeri, turisti e anche di merci attraverso i nostri territori e quelli confinanti (ai quali verrà illustrata la proposta del Comitato).

Soci fondatori del Comitato “Train d’Union – Il Treno delle Meraviglie”, presieduto da Bruno Lianò Lanteri con vice-presidente Luca Valzano (referente tecnico), sono Daniele Cantore, Piera Levi Montalcini, Gian Furio Guslandi, Giancarlo Guslandi, Stefano Guslandi, Paolo Barosso (referente comunicazione), Pietro Endrizzi.

Con il Planetario la nuova versione digitale degli Astrotalk, conferenze-spettacolo

Appuntamento sabato 30 gennaio ore 18.00 sui canali social (Facebook e Youtube) di Infini.to – Planetario di Torino, Museo dell’Astronomia e dello Spazio – con la nuova versione digitale degli Astrotalk, conferenze-spettacolo che uniscono le ultime ricerche in campo astronomico e scientifico alle spettacolari immagini del Planetario digitale.

In questo primo appuntamento dell’edizione 2021, insieme al nostro Planetarista Emanuele, ospiteremo Daniele Gardiol, Primo Tecnologo Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) – Osservatorio Astrofisico di Torino e coordinatore nazionale della rete PRISMA.

Daniele Gardiol, primo tecnologo presso L’Osservatorio Astrofisico di Torino, racconterà il percorso che ha portato la rete PRISMA (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera) all’individuazione e al recupero di due meteoriti sulla base delle osservazioni e del preciso calcolo del punto di caduta. Si tratta del primo ritrovamento italiano (e uno dei pochi nel mondo) ottenuto con un metodo sistematico, grazie a PRISMA, progetto coordinato dall’INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino. Il pomeriggio del 1° gennaio 2020 un bolide – ossia una meteora particolarmente brillante – ha attraversato i cieli del Nord Italia. I calcoli della rete PRISMA hanno permesso di delimitare l’area di probabile caduta della meteorite confinandola in una zona tra Disvetro e Rovereto sulla Secchia, in provincia di Modena. I due frammenti sono effettivamente stati ritrovati nel luogo indicato dai calcoli.

 

COME SEGUIRE L’EVENTO

L’appuntamento sarà gratuito e sarà in diretta sulle due pagine ufficiali del Museo:

FACEBOOK – https://www.facebook.com/planetarioditorino

YOUTUBE – https://www.youtube.com/user/PlanetarioDiTorino

Sarà possibile porre domande all’ospite dell’evento tramite la chat di uno dei due social.

Foto: Prisma/Inaf