Cosa succede in città- Pagina 301

Nella Cappella del Guarini  il 4 maggio si festeggia la Sindone

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Una bella notizia per i cattolici torinesi. Dopo anni, per la prima volta, la Messa nella festa liturgica della Sindone viene celebrata nella Cappella del Guarini.

L’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia celebra la funzione martedì 4 maggio alle ore 18. A causa della pandemia non ci sarà la gente ma la celebrazione sarà presente in rete, sul sito ufficiale www.sindone.org, sulle pagine Facebook e YouTube della Sindone. In cattedrale è consentito l’accesso a poche decine di persone e ci si può prenotare dal sito www.sindone.org fino a esaurimento dei posti disponibili. La Cappella del Guarini è stata riaperta dopo il lungo restauro successivo al drammatico incendio del 1997. ìIn occasione della Messa celebrata dal Custode pontificio del sacro telo la grande vetrata della Cappella che dà sul Duomo resterà aperta. Costruita a Torino alla fine del XVII secolo, la Cappella della Sacra Sindone o Cappella del Guarini è opera dell’architetto Guarino Guarini ed è un capolavoro del barocco italiano. Nella drammatica notte tra l’11 e il 12 aprile 1997 nella cappella del Guarini si sviluppò un incendio. Intervenuti subito in forze, i Vigili del Fuoco riuscirono a mettere in salvo il Lenzuolo nel quale, secondo la tradizione cristiana, è stato avvolto il corpo di Gesù dopo la crocifissione.

Conad Nord Ovest regala 8 smart TV all’Ospedale Infantile Regina Margherita

Dopo la donazione di 55mila euro, un piccolo gesto per essere vicini ai bambini ricoverati

La donazione si inserisce nell’ambito dell’iniziativa Con tutto il Cuore che in sette edizioni ha permesso di donare complessivamente 2,55 milioni di euro a favore di importanti realtà pediatriche del territorio di competenza di Conad Nord Ovest

 La solidarietà può davvero fare la differenza. Lo sa bene Conad Nord Ovest che dopo aver contribuito alla ristrutturazione del Reparto di Nefrologia e Gastroenterologia dell’Ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino ha deciso di intervenire con un ulteriore donazione a favore dell’ospedale regalando 8 smart TV al nuovo reparto che serviranno ad allietare la degenza dei bimbi ricoverati che, a causa della pandemia, sono impossibilitati a recarsi presso l’area giochi del reparto.

Le 8 televisioni sono state installate nelle nuove stanze del reparto di Nefrologia, inaugurate di recente nell’ambito di un importante progetto di ristrutturazione a cura della Fondazione Forma che ha coinvolto l’intero reparto. In quest’occasione Conad Nord Ovest ha contribuito con una donazione di 55.000 euro, interamente devoluta grazie alla campagna solidale Con tutto il Cuorel’iniziativa lanciata in occasione delle festività natalizie avviata da Conad Nord Ovest all’inizio di novembre e conclusa a fine dicembre, coinvolgendo i clienti nell’acquisto di decorazioni solidali per l’albero di Natale.

La donazione sarà destinata alla ristrutturazione dell’area dedicata alla dialisi e alle attività diurne dell’Ospedale, tassello fondamentale del progetto di rinnovamento, in quanto terapia attualmente disponibile unicamente presso l’Ospedale infantile di Torino e che diventerà un punto di riferimento per tutti i piccoli pazienti della Regione. I lavori di ristrutturazione della Sala Dialisi si concluderanno già entro il mese di luglio.

 

“Responsabilità e vicinanza alle nostre comunità sono i valori che guidano il nostro lavoro. Per questo siamo convinti che la solidarietà può davvero fare la differenza, soprattutto in un periodo così difficile per il Paese – ha dichiarato Massimo Galvan, Vice Presidente di Conad Nord Ovest – Sapere che il nostro sostegno potrà contribuire a rendere migliore il futuro di tanti piccoli pazienti dell’Ospedale Regina Margherita è per noi motivo di grande orgoglio e ci sprona a continuare in questa direzione. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie all’impegno dei nostri Soci e alla grande partecipazione dei nostri clienti che hanno scelto di condividere con noi questa responsabilità sostenendo il progetto “Con tutto il Cuore”. A loro va il nostro ringraziamento più sincero perché ogni giorno contribuiscono a rendere sempre più virtuosa la nostra comunità”

 

“Conad Nord Ovest ha dimostrato, ancora una volta, di avere un “cuore enorme” – ricorda Antonino Aidala, Presidente Fondazione Forma – e, in questa difficile situazione di crisi collettiva, si tratta di una risposta che ci ha molto colpito per la sua forza e per lo spirito di collaborazione. La nuova veste del reparto di Nefrologia e Gastroenterologia, simbolicamente, rappresenta una speranza e un auspicio di ricostruzione per tutti, a partire dai piccoli degenti per cui questi spazi sono stati ridefiniti e “cuciti” su misura. Voglio quindi ringraziare con affetto Conad Nord Ovest per aver sostenuto la nostra iniziativa e tutti i cittadini che con grande generosità sono diventati parte attiva del nostro popolo solidale”.

 

Giunta quest’anno alla settima edizione, la campagna Con tutto il Cuore vede da tempo impegnata Conad Nord Ovest a fianco di importanti ospedali pediatrici italiani, tra cui l’Ospedale Pediatrico Regina Margherita di Torino. Grazie alla generosità dei numerosi clienti che hanno scelto di acquistare le decorazioni natalizie legate alla campagna, solo nell’ultima edizione sono stati donati complessivamente 400.000 euro a favore di importanti realtà pediatriche del territorio di competenza di Conad Nord OvestIn sette edizioni la campagna ha donato complessivamente ben 2,55 milioni di euro a favore dei più importanti ospedali pediatrici italiani.

 

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“Con tutto il Cuore” – la campagna solidale che sostiene gli ospedali pediatrici

 

Giunta con successo alla settima edizione, “Con tutto il Cuore” di Conad Nord Ovest è la campagna solidale che sostiene i piccoli pazienti e le strutture pediatriche di eccellenza delle regioni in cui opera la cooperativa. In sette edizioni della campagna sono stati raccolti e devoluti ben 2,55 milioni di euro a favore di: Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, Ospedale pediatrico Microcitemico e Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, Azienda ospedaliero universitaria Meyer di Firenze, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio di Pisa e Fondazione Santa Maria Nuova di Firenze a cui si sono aggiunti l’Istituto Giannina Gaslini di Genova (dal 2019), il Policlinico Sant’Orsola di Bologna e la Fondazione Ospedale Regina Margherita di Torino (dal 2020).

Conad Nord Ovest è una delle maggiori imprese italiane della distribuzione associata, con un giro di affari di oltre 4 miliardi di euro. I territori in cui opera con 369 soci imprenditori e oltre 18 mila addetti sono Piemonte e Valle d’Aosta, Liguria, Emilia-Romagna (province di Modena, Bologna e Ferrara), Toscana, Lazio (province di Roma, Viterbo), Lombardia (provincia di Mantova) e Sardegna. Conad Nord Ovest conta 600 punti di vendita, in cui sono presenti tutti gli attuali format distributivi.

Sono 25.342 i vaccinati contro il Covid comunicati oggi all’Unità di Crisi della Regione

COMPRESI 5.694 OVER80, 7.396 SETTANTENNI E 6.511 ESTREMAMENTE VULNERABILI. IL TOTALE È 1.604.216, L’84,6% DI 1.895.410 DOSI COMPLESSIVE RICEVUTE

Sono 25.342 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18.30). A 10.716 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati di oggi in particolare sono 5.694 gli over80, 7.396 i settantenni (di cui 617 vaccinati dai propri medici di famiglia) e 6.511 le persone estremamente vulnerabili.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 1.604.216 dosi (di cui 482.869 come seconde), corrispondenti all’84,6% di 1.895.410 finora disponibili per il Piemonte.

Prosegue intanto la preadesione dei soggetti fragili tra 16 e 59 anni con esenzione per patologie. Ad oggi sono 27.381 quelli che hanno già fatto richiesta di aderire alla campagna di vaccinazione sul portale www.ilPiemontetivaccina.it

Gallerie di Primavera, il nuovo evento dell’arte contemporanea a Torino

Dal 6 al 9 maggio si svolgerà la manifestazione “Gallerie di Primavera”, il nuovo evento dell’arte contemporanea a Torino. Una quattro giorni di aperture coordinate che vuol riportare il pubblico a frequentare, in totale sicurezza, luoghi e realtà note che continuano nel loro lavoro di promozione, nonostante le complessità.

Un’occasione per riassaporare la città, la curiosità e l’interesse. Sarà possibile visitare le gallerie e gli spazi indipendenti negli orari stabiliti, dalle 15 alle 19. Prima o dopo ogni spazio seguirà aperture indipendenti. Un lavoro d’incontro e di proposizione che ha lo scopo di focalizzare l’arte contemporanea nei vari quartieri permettendo agli avventori di regalarsi un inatteso momento di riottenuto svago.

Le gallerie aderenti saranno: A Pick gallery, Circolo degli artisti di Torino, Crag-Chiono Reisovà Art Gallery, Csa Farm Gallery, Davide Paludetto Arte Contemporanea, Dr. Fake Cabinet, Drim Contemporary Art Ground, Gagliardi & Domke, Galleria Biasutti & Biasutti, Galleria del Ponte, Galleria Febo e Dafne, Galleria Franco Noero, Galleria Giorgio Persano, Galleria GliAcrobati, Galleria In Arco, Galleria La Rocca,  Galleria Malinpensa by La Telaccia, Galleria Moitre, Galleria Riccardo Costantini, Galleria Roccatre, Galleria Umberto Benappi, Galleria Weber & Weber, Just Goat, Luce Gallery, Mazzoleni, Metroquadro, Mucho Mas, Oggetti Specifici, Osservatorio Futura, Phos Centro Fotografia Torino, Quartz Studio, Société Interludio, Tucci Russo Chambres d’Art, White Lands Art Gallery.

Informazioni:

www.facebook.com/galleriediprimavera

Email: exhibitotorino@gmail.com

Gallerie di Primavera

6 – 9 maggio 2021

ore 15 – 19

 

1 A Pick Gallery

Clara Sánchez Sala

“Kitchen table artist”
Fino al18 giugno 2021

Julia Carrillo

“La luz y su ausencia”

Fino al 18 giugno 2021

Matteo Ufocinque Capobianco

“Radici Urbane”
6 maggio  – 18 giugno 2021

2 Circolo degli artisti di Torino

Carola Allemandi

“Mimesi”

Fino al 9 maggio

3 Crag

Giuliano Sale

“The Usual captivity”

Via Giolitti 51

6 maggio – 5 giugno

Home gallery

“Spring Collection”

Via Maria Vittoria 45

6 maggio – 26 giugno

4 Csa Farm

“Visioni del mondo 2”

6 – 29 maggio

Orario galleria dal martedì al sabato 16 – 19.30

5 Davidepaludetto | artecontemporanea

KIRIL HADZHIEV

6 maggio  –  5 giugno

6 Dr. Fake Cabinet

Paola Agosti

“Riprendiamoci la vita”

6 maggio – 12 giugno.

7 Drim Contemporary art Ground

Michele Liuzzi

“A confession: The shadow line”

Fino al16 maggio

8 Gagliardi & Domke

Thousand way to say City”

Collettiva

Fino al 4 giugno

Gradito appuntamento

 

9 Galleria Biasutti&Biasutti

“Su Carta – On Paper”

collettiva

Fino al 29 maggio

10 Galleria del Ponte

“Proposte per una collezione”

Collettiva

23 aprile –  15 maggio

11 Galleria Febo&Dafne  Studio d’arte

“Seasons”

Collettiva

Fino al 22 maggio

12 Galleria Franco Noero

“L’acqua”
Collettiva

Fino al 12 giugno 2021

13 Galleria Gli Acrobati

Laura Fortin

“Pratiche di innocenza”

6 maggio – 3 luglio

14 Galleria In Arco

“Andy Warhol: nuove suggestioni”

Fino al 30 giugno

 

15 Galleria La Rocca

Diego Santini

“Ricordati di sognare”

6 maggio – 6 giugno

16 Galleria Malinpensa by La Telaccia

Cinzia Ghelardini – Maria Virseda

“Pittura e scultura a confronto”

Fino al 15 maggio 2021

17 Galleria Moitre

“Terraforma, i primi dieci anni di Dmav”

6 – 30 maggio

18 Galleria Persano

Julião Sarmento
“On Goya”
Fino al 19 giugno

(Domenica 9 chiuso)

 

19 Galleria Riccardo Costantini

“La bellezza cambia il mondo?”

Collettiva

6 maggio – 5 giugno

20 Galleria Roccatre

“Tra Geometria e Leggerezza”

6 maggio – 30 giugno 2021

 

21 Galleria Umberto Benappi

Carlo D’Oria

“Tempi di Passaggio”

6 maggio – 5 giugno

22 Galleria Weber & Weber

“Intermezzo”

Collettiva

Fino all’ 8 maggio

 

23 Just Goat

Carlo Gloria

“Visi comunicanti”

6 maggio – 6 giugno

 

24 Luce Gallery

“Life in Flowers”

Collettiva

Fino all’11 giugno 2021

(domenica 9 chiusi)

 

25 Mazzoleni

“Paesaggi Universali”

Opere dalla collezione Mazzoleni

Fino al 3 luglio 2021

26 Metroquadro

Steve SABELLA

“Everland”

6 maggio al 19 Giugno

 

27 Mucho Mas

Stefano Comensoli – Nicolò Colciago

“Incanto e paranoia (tra due istanti)”

6 – 9 maggio

 

28 Oggetti Specifici

Focus on: Silvia Margaria

“Essere un diventar altro”

6 maggio al 5 giugno

29 Osservatorio Futura

“Abbiamo invitato un po’ di artisti nello spazio”

Collettiva

Fino ai primi di giugno

Via Giacinto Carena 20

Giuseppe Mulas

Bastione di San Maurizio

30 Phos Centro Polifunzionale

Gianpiero Fanuli

“Riviera”
Fino al 31 maggio 2021

 

31 Quartz Studio

Gernot Wieland

“…like ink in milk”

Fino al 26 giugno 2021

15-19 su appuntamento

 

32 Societè Interludio

Andrea Barzaghi

“Milano – Torino”

Dal 7 maggio all’ 8 agosto

Dalle 15 alle 19 su appuntamento

(sabato e domenica su appuntamento)

33 Tucci Russo Chambres d’Art

 

“Human and Nature Portraits”

Collettiva

Fino al 29 maggio
(Domenica 9 chiusi)

34 White Lands Art Gallery

Simone Benedetto

“Soul Animal”

Dal 6 maggio 2021

Ricordi del Primo maggio di tanto tempo fa

COSA SUCCEDEVA IN CITTA’ / Oramai, per me il primo Maggio è un lontano ricordo. Ricordi belli, bellissimi. Sono quattro o cinque anni che non partecipo al corteo di Torino. Il ciarpame anarcoide e gruppettaro la faceva da padrone. Insopportabile. Si presentavano con caschi, manganelli ed altra mercanzia per cacciare quelli del PD a loro dire non degni di sfilare. La polizia glielo impediva. So perfettamente che la mia risposta individuale è al limite del puerile. Con questo rifiuto voglio non sporcare i bei ricordi. Come nel 1975. Libertà e gioia.

I piccoli ( in tutti sensi ) vietnamiti cacciavano i giganti Usa. 1 maggio, a Saigon stanno sfilando i Vietcong. A Torino una gigantesca bandiera vietnamita apriva il corteo dei giovani comunisti. Portata ai lati da fierissimi ragazzi e ragazze. Il copione prestabiliva una sorta di riallineamento all’ inizio di via Roma per poter entrare correndo in Piazza San Carlo. Il rituale comportava gli applausi di chi assiepava i lati di via Roma. Tantissima gente contenta e raggiante.

Sulla sinistra all’ angolo con piazza Castello, come sempre gli zii paterni che avevano raccolto il testimone dei nonni. Il corteo faceva fatica a farsi spazio. Dovemmo aiutare chi portava la bandiera diventata troppo pesante interamente coperta dai garofani. Ci si sentiva in pezzo di Storia, magari non era vero, personalmente mi piace pensarlo ancora ora. Poi l’entrata “trionfale” in piazza San Carlo. Tanta gioia. La giornata non finiva qui. Classico appuntamento davanti al Caffè Torino, due chiacchiere , il tempo di organizzare i posti nelle autovetture e poi via verso le Langhe, meta del pranzo del 1 Maggio. Altro appuntamento classico. Antipasto misto alla piemontese con quel vitello tonnato semplicemente indimenticabile. Vino mesciato da bottiglie che avranno avuto 50 anni. Vino rigorosamente rosso in bottiglie col vetro spessissimo. L’ oste garantiva sempre sulla sua genuinità: “L’ho imbottigliato io ed arriva dalle uve del cugino”. La famiglia era un certificato di garanzia. Barbera a go-go. Sempre tranne che a Clavesana. Lì la faceva da padrone il dolcetto. Spessissimo con quel retrogusto aspro e dolce al tempo stesso. E poi le acciughe al verde che sono tra i 10 piatti più buoni del mondo. Magari la pizza ha sempre il primo posto, ma si aggiudicano il secondo posto incontrastate. A Clavesana dove al ristorante La Posta si abbinava il’ottimo mangiare con una vista spettacolare sulle colline. La vecchia topia che riparava dal sole. Si arrivava alle 14 tirando tardi e continuando con la merenda sinoira. Tanto tempo fa. Tempo rimpianto dove la nostalgia dominava, come il vino del resto. Il colore del ricordo, il sapore del ricordo. Morbidamente e senza rabbia, consapevoli ed orgogliosi delle nostre idee ma non violenti nell’imporle. Violenza equivale a sopraffazione. Nel corteo e nelle mangiate tanta rilassatezza e gaiezza. Appunto, altri tempi. . Il valore della Festa del Lavoro è evidente a tutti. Durante la dittatura fascista non  c’era ed è diventata un’ icona di tutte le democrazie. Anche qui cerchiamo di far diventare questa crisi epocale una occasione e non solo una immane tragedia. Difficile e forse improbabile, ma possibile. Buon 1 Maggio a tutti.

Patrizio Tosetto

Comune di Torino: multe 2021 più 30%, ma sulle motivazioni c’è una novità

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Di Carlo Manacorda

Perchè il Comune di Torino ha assegnato ai “civich” l’obiettivo di aumentare le multe del 30%? Lo svela il loro Comandante: perchè lo chiedono i cittadini. Forse l’amministrazione comunale dovrebbe spiegare un po’ meglio la questione, posto che decidere a priori di sanzionare di più significa dare per scontato che i cittadini sono sempre e comunque indisciplinati e quindi vanno puniti. E posto che la scelta della materia delle multe, per stabilire gli obiettivi da assegnare ai Vigili, non sembra affatto la più appropriata…

… continua a leggere: https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/04/30/leggi-notizia/argomenti/economia-allo-specchio/articolo/comune-di-torino-multe-2021-piu-30-ma-sulle-motivazioni-ce-una-novita-di-carlo-manacorda.html

Modello Torino: eliminare le panchine per ridurre lo spaccio (e tenere anziani e bimbi in casa)

…E poi dicono che la Torino del Movimento 5(mila) poltrone non ha idee brillanti.

Aurora, uno dei tanti borghi cittadini in mano a spacciatori, violenti, bande di teppisti, ha finalmente risolto i suoi problemi grazie ad una geniale idea della giunta pentapoltronata. Si sono mandati in galera i delinquenti? Certo che no, non sarebbe politicamente corretto. Perché i poveri criminali esprimono il proprio disagio, dunque il Sottosistema Torino deve proteggerli.

… continua a leggere:

Modello Torino: eliminare le panchine per ridurre lo spaccio (e tenere anziani e bimbi in casa)

Il Torino Jazz Festival si presenta

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La nona edizione del Torino Jazz Festival, che coinvolgerà artisti nazionali e internazionali, si svolgerà come lo scorso anno con una doppia programmazione: la sezione Main Stage a giugno, da venerdì 19 a domenica 27, quellaJazz Cl(H)ub in autunno, da lunedì 27 settembre a domenica 3 ottobre.

Entrambe le sezioni saranno organizzate nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza per pubblico, artisti e personale lavorativo.

Nella prospettiva di un graduale ritorno alla normalità, i direttori artistici Diego Borotti e Giorgio Li Calzi hanno lavorato a un cartellone di concerti con l’intento di portare sul palco i musicisti previsti nel 2020, edizione alla quale non hanno potuto partecipare a causa della pandemia.

 

Il Torino Jazz Festival è pronto per tornare sulla scena, dopo un lungo lavoro di preparazione per offrire al pubblico un programma di qualità da seguire nuovamente in presenzadichiara Francesca Leon, assessora alla Cultura della Città di Torino –. Recuperare il piacere di ascoltare insieme concerti che si preannunciano di grandissimo interesse è stato l’obiettivo del lavoro di questi lunghi mesi di incertezza. Una proposta costruita con grande creatività, determinazione e flessibilità da parte di Diego Borotti e Giorgio Li Calzi, come consuetudine di questi tempi. Proposta che, ne siamo certi, saprà sollecitare la curiosità di chi ama la musica. Dunque un augurio di buon TJF 2021 a tutte e tutti”.

 

A ospitare i concerti del TJF Main Stage saranno le OGR – Officine Grandi Riparazioni, il Conservatorio Giuseppe Verdi e il Teatro Vittoria.

Come tradizione il TJF Jazz Cl(H)ub si svolgerà nei club cittadini.

Il programma della sezione Main Stage sarà presentato alla stampa lunedì 24 maggio 2021.

 

 

Un Consiglio comunale aperto su problematiche e futuro dell’automotive

Mercoledì 28 aprile 2021, alle ore 10, si svolgerà, in adunanza aperta, in videoconferenza, la riunione del Consiglio Comunale di Torino, sulle problematiche del settore auto

 
“SOSTEGNO E SALVAGUARDIA DEL SETTORE DELL’AUTOMOTIVE,
PROSPETTIVE DI INNOVAZIONE E PREVISIONI PER L’OCCUPAZIONE”.
 
 
Interverranno: Guido Saracco (Politecnico). Guido Boella (Università degli studi), Maurizio Marrone (Regione Piemonte), Davide Mele (Stellantis), Nicola Scarlatelli (Camera di Commercio), Davide Barberis (Ordine Commercialisti), Davide Richetta (Ordine Avvocati), Andrea Roventini (Economista), Aldo Enrietti (Ismel), Gianmarco Giorda (Anfia), Corrado Alberto (Api Torino), Filippo Provenzano (CNA), Emanuela Barreri (Enviroment Park), Davide Provenzano (Fim-Cisl), Edi Lazzi (Fiom – Cgil), Luigi Paone (Uilm), Ciro Marino (Ugl Metalmeccanici), Fabrizio Amante (Ass. quadri capi Fiat), Chiara Appendino (Sindaca di Torino).
 
La seduta del Consiglio Comunale potrà essere seguita dal canale multimediale della Città, su www.comune.torino.it/multimedia  sui canali Youtube, e Facebook o su www.cittagora.it.

La giornalista Cuzzocrea alla Settimana culturale del Centro congressi Unione Industriale

Incontri di Primavera 2021

Il secondo appuntamento, mercoledì 28 aprile alle ore 15.00, vedrà protagonista la giornalista di Repubblica, Annalisa Cuzzocrea, che è anche una mamma e come molte altre, in un complicato periodo come quello attuale, si è fermata a riflettere sulla sorte toccata ai bambini di tutta Italia, talvolta dimenticati e scavalcati da una crisi sanitaria ed economica globale. Da queste riflessioni è nato il suo libro, “Che fine hanno fatto i bambini? Cronache di un Paese che non guarda al futuro”, edito da Piemme. Insieme a lei discuterà del tema profondamente delicato, il Professor Paolo Manzoni, Direttore del Dipartimento Materno Infantile ASL Biella. A moderare l’incontro un’altra voce femminile, la giornalista di Repubblica Ottavia Giustetti.

«Che fine hanno fatto i bambini?» chiedevano alcuni striscioni comparsi in diverse città italiane durante il primo lockdown, quando le scuole erano chiuse e i ragazzi erano spariti dal discorso pubblico. Quando il Presidente del Consiglio e il Comitato Scientifico avevano dimenticato di decidere se un bambino, accompagnato, potesse fare almeno un giro intorno al palazzo, capire che il mondo non era scomparso, avere un’idea di quel che stava accadendo davvero. Annalisa Cuzzocrea, inviata di Repubblica, mamma di Carlo e Chiara, ha deciso di indagare sul perché i bambini e i ragazzi non siano stati visti dal Governo alle prese con l’emergenza Covid-19. Perché siano serviti mesi prima di rendersi conto di quanto pesante sarebbe stata la conseguenza della chiusura delle scuole, dell’isolamento nelle case, soprattutto per i più fragili e per chi vive in contesti difficili. Attraverso il dialogo con psicologi, scrittori, economisti, demografi, sociologi, registi, insegnanti, genitori, nel viaggio che la porta fino ai Quartieri spagnoli di Napoli e dentro la sezione nido del carcere di Rebibbia, l’autrice scopre le ragioni di fondo dell’invisibilità di infanzia e adolescenza nel nostro Paese. Dove le esigenze e i diritti dei più piccoli, dei più giovani, vengono sempre dopo. Messe dallo Stato a piè di lista, mentre troppo, quasi tutto, si delega alle famiglie di appartenenza. I bambini sono considerati “bagagli appresso” dei genitori, appendici affidate alle loro cure, non cittadini degli spazi che abitano, quasi mai pensati per chi ha meno di 18 anni. E solo un problema politico o è anche e soprattutto un problema culturale? Perché l’Italia stenta a vedere i suoi figli per quello che sono, e si limita a studiarli attraverso quello che consumano? Se tutto è affidato alla famiglia, cosa si fa dove l’ambiente d’origine non funziona, non aiuta, non permette di “fiorire”? “Che fine hanno fatto i bambini” è un testo necessario per capire cosa ci stiamo perdendo, come stiamo mettendo in pericolo il nostro futuro. E da dove bisogna ripartire.