Cosa succede in città- Pagina 150

Ciclabile umana torinese: un flash mob per strade sicure e sane per tutte e tutti

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Riceviamo e pubblichiamo

Appuntamento martedì 24 gennaio, ore 7.30 – 9.30

Largo Vittorio Emanuele II, Torino (lato portici)

 

La nostra città, Torino, vanta tristi primati: l’aria più inquinata d’Italia e il numero di auto per 1000 abitanti tra i più alti in Italia: è il doppio di quello medio europeo. Nonostante questo, pedalare e muoversi con mezzi a basso impatto ambientale, che dovrebbero essere valorizzati, premiati e sostenuti, continua ad essere pericoloso, soprattutto in quelle strade dove non ci sono ancora – o non è possibile realizzare – piste ciclabili separate dai veicoli a motore.

 

Ma le strade sono di tutte e tutti: dovrebbe essere sicuro e rispettato chi usa la bicicletta e gli altri mezzi sostenibili anche in assenza di infrastrutture.

 

Le principali città europee sono già diventate Città 30. Anche in Italia le Amministrazioni di alcune città si stanno muovendo in questo senso, a partire da Olbia, Cesena, Bologna, Parma, Bergamo e recentemente Milano. Circa un mese fa anche il Consiglio Comunale di Torino ha approvato una mozione per ridurre a 30 km/h la velocità sulle strade senza diritto di precedenza. Ma è solo l’inizio, perché mancano ancora tempi e progetti certi per vedere realizzata questa mozione.

 

La riduzione della velocità incentiva la mobilità attiva e riduce il rischio di collisioni e danni letali.

 

Cambiare abitudini di mobilità, rinunciando all’uso dell’auto privata a beneficio di una mobilità attiva, richiede interventi strutturali e una comunicazione chiara.

 

Per mostrare che ogni giorno sono tante le persone, di ogni età, che già ora pedalano e si muovono con mezzi sostenibili e che molte di più potrebbero farlo se le strade fossero sicure, organizziamo anche a Torino, dopo le iniziative di Milano, Roma, Genova, Lecce e altre città italiane e contestualmente a Firenze, Milano, Roma, Treviso, una ciclabile umana. È un flash mob per rivendicare il rispetto e la sicurezza sulle strade, a beneficio di tutta la collettività, per chiedere più infrastrutture per la ciclabilità e una campagna di sensibilizzazione per disincentivare l’uso dell’auto privata.

 

L’appuntamento è per martedì 24 gennaio, al mattino, dalle ore 7.30 alle 9.30, in Largo Vittorio Emanuele II (lato portici), dove ci si disporrà in una lunga fila indiana a ridosso della linea bianca della corsia ciclabile verso corso Vittorio Emanuele II, per proteggere con i propri corpi e le proprie bici chi pedalerà in quel tratto di strada.

 

L’invito a partecipare all’iniziativa pacifica e dimostrativa è rivolto a tutte e tutti, non solo a chi ha una bici, anche chi è a piedi. Anche le famiglie con bambine e bambini sono invitati a partecipare e ad usare la ciclabile umana.

 

La manifestazione è promossa da un gruppo di persone e associazioni, accomunate dall’idea che una città a misura di persona, con meno auto, è una città più sicura per tutte e tutti, meno inquinata, più sana e più bella.

Il memorial in ricordo di Sergio Ramella al Conservatorio di Torino

Un concerto con borsa di studio in programma sabato 21 gennaio 

 

Una vita per il jazz, il memorial in ricordo di Sergio Ramella, si terrà sabato 21 gennaio alle 20.30 al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, per ricordare il musicista a dieci anni dalla sua scomparsa.

Uomo del jazz, contribuì a portare in Italia, e a Torino in particolare, alcuni dei più grandi nomi del jazz mondiale. Agli anni Sessanta e Settanta risale la fondazione dello Swing Club, il primo jazz club torinese. A lui si devono la promozione delle stagioni dei Punti Verdi alla Pellerina e dei concerti Jazz per il cartellone di jazz di Torino, dell’Eurojazz Festival di Ivrea fino ai grandi festival jazz estivi torinesi, che si tenevano ai Giardini Reali e in Piazzetta Reale, dove aveva luogo l’International Jazz Festival Torino. Fu anche il padre del Torino JVC Newport Jazz Festival, gemellato con il più importante festival jazz americano di Newport, e unico in Europa con la sponsorizzazione JVC.

La musica e l’organizzazione di eventi costituivano una passione che lo portò a incontrare e diventare amico di quasi tutti i musicisti internazionali e nazionali, quali Dizzie Gillespie, Art Blakey, Tito Puente, Manhattan Transfer, Sarah Vaughan, Miles Davis, Pat Metheny, Mc Coy Tyner, Chick Corea, BB King, Enrico Rava, Gianni Basso, Micheal Petrucciani, Toots Thielemans, Philip Catherine, Massimo Urbani, Tullio De Piscopo, fino all’indimenticabile Chet Baker. Ramella è stato un grande organizzatore, un Maestro con cui sono cresciuti e hanno studiato artisti del calibro di Franco Mondini, Furio Di Castri, Massimo Faraò e Fabio Boltro. È stato, inoltre, dirigente nazionale e torinese dell’AICS, contribuendo per oltre trent’anni all’organizzazione di eventi, progetti, manifestazioni e la conseguente promozione di locali, teatri e circoli che hanno reso Torino una città importante e riconosciuta nell’ambito della Cultura. A condurre lo spettacolo saranno Daniele Lucca e il giornalista Marco Basso. Tutti gli intervenuti si esibiranno a titolo gratuito e i biglietti d’ingresso a prezzo calmierato serviranno a coprire parte delle spese organizzative e contribuiranno a istituire una borsa di studio triennale intitolata a Sergio Ramella per uno studente della Scuola di jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, con reddito famigliare basso. Nell’arco dei prossimi mesi verranno avviate le selezioni per individuare il destinatario della borsa di studio, che sarà conferita durante un evento pubblico di prossima programmazione.

MARA MARTELLOTTA

Rally Talk: riparte il ciclo di incontri con i protagonisti del mondo dei rally

 

Il 25 gennaio al MAUTO Lancia 037 vs Audi Quattro: l’epica sfida nel Mondiale 1983

 

Mercoledì 25 gennaio si riaccendono i riflettori sulle grandi sfide dell’epoca d’oro dei rally con Rally Talk, il ciclo di incontri realizzato al Museo Nazionale dell’Automobile e promosso dalla Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica in occasione della mostra “The Golden Age of Rally”. Attraverso le voci e i volti di alcuni dei protagonisti, questo nuovo appuntamento permetterà di rivivere uno dei confronti passati alla storia, quello del Mondiale Rally del 1983, che vide Lancia 037 contro Audi Quattro.

 

Tante sono state le battaglie epiche in questa disciplina, ma poche hanno lasciato il segno come quella dell’undicesimo WRC. Uno scontro Italia vs Germania, le due ruote motrici della casa torinese vs trazione integrale della casa di Ingolstadt, Walter Röhrl, Markku Alén e Attilio Bettega vs Hannu Mikkola, Michèle Mouton e Stig Blomqvist. Un testa a testa che tenne tutti gli appassionati con il fiato sospeso fino alla tappa di Sanremo dove, Lancia si aggiudicò il campionato costruttori. A Mikkola, la vittoria del mondiale piloti. Un’auto a due ruote motrici era riuscita a battere lo strapotere del 4WD: nessun’altra in futuro ci sarebbe più riuscita.

 

A far rivivere le emozioni di questa sfida leggendaria, dalle ore 17,30 presso l’Auditorium del MAUTO, saranno Cesare Fiorio, Team Principal Lancia nel WRC 1983, Carlo Cavicchi, giornalista e scrittore, Sergio Limone, ingegnere che lavorò allo sviluppo della Lancia 037, Tonino Tognana, campione italiano rally 1982, e Fabrizia Pons, navigatrice di Michèle Mouton nella squadra Audi. Modera Luca Pazielli, navigatore, team manager rally e giornalista.

 

Il programma Rally Talk proseguirà nei mesi successivi con altri tre appuntamenti, mercoledì 15 febbraio, giovedì 23 marzo e giovedì 20 aprile, e con altrettanti approfondimenti sui grandi temi legati alla disciplina. Un ciclo dedicato a The Golden Age Of Rally, l’inedita esposizione che, fino 2 maggio 2023, propone un viaggio nelle grandi sfide di questa disciplina, dagli anni Sessanta agli anni Novanta, attraverso i mitici esemplari della Fondazione Gino Macaluso.

Gli appuntamenti culturali della Fondazione Torino Musei

AGENDA 

20-26 gennaio 2023

VENERDI 20 GENNAIO

 

Venerdì 20 gennaio ore 18

GIANMARCO PORRU

MAO – inaugurazione della nuova installazione nel t-space X MAO

Il canto del capro è un’opera installativa concepita da GianMarco Porru per gli spazi del MAO di Torino, a seguito dell’invito di t-space per la realizzazione di un’opera inedita in dialogo con la collezione del museo. L’opera prolunga una serie di riflessioni già presenti nel lavoro dell’artista ed espande una mitologia mediterranea attraverso una riflessione sulla presenza di un certo sincretismo religioso tra le diverse aree geografiche presenti – e non – all’interno delle collezioni del museo.

Il canto del capro è la ricostruzione fantastica e una visualizzazione tridimensionale di una narrazione che si innesta nel processo di interpretatio religiosa: la ricezione di influssi e, in alcuni casi, l’assimilazione e reinterpretazione del pantheon di ciascuna componente etnica e culturale presente in una determinata area geografica. In alcuni casi le diverse versioni di “credo” si sono amalgamate, in altri casi è sopravvissuta la versione pagana. Dalla versione pagana risulta in modo non trascurabile quanto fosse radicato il culto delle acque e come gran parte delle ritualità fossero destinate a propiziarsi la divinità responsabile dei temporali.

Come di consueto, nello spazio del t-space i visitatori potranno anche servirsi una tazza di tè giallo, selezionata per l’occasione da Claudia Carità (The Tea Torino).

Ingresso libero.

 

 

SABATO 21 GENNAIO

 

Sabato 21 gennaio ore 11 e ore 15

MARGHERITA IN MUSICA

Palazzo Madama – il concerto del sabato con l’orchestra del Liceo Classico Musicale Cavour

Nell’ambito del progetto Quattro scuole per una Regina, ideato dai Servizi Educativi di Palazzo Madama in occasione della mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia, le classi della sezione musicale del Liceo C. Cavour di Torino propongono una serie di concerti che immergerà il pubblico nelle musiche più amate dalla Regina Margherita, grande appassionata di musica fin dalla giovinezza: per tutta la sua vita praticò quest’arte e promosse in Italia la conoscenza della musica da camera e sinfonica, e di Beethoven in particolare, come testimonia questa sua frase: “Ho un culto per Beethoven, è così grande e sempre nuovo, mi sembra proprio di stare presso Dante e Shakespeare!”.

Il programma presenterà ascolti tratti dalla musica europea, in un excursus che va dal Barocco all’Ottocento.

Ultimo appuntamento

 

28 gennaio 2023 ore 15

Info: tutti i concerti si terranno al primo piano del museo, nella Sala Feste

Ingresso gratuito

Prenotazionemadamadidattica@fondazionetorinomusei.it ; 0114429629

DOMENICA 22 GENNAIO

 

Domenica 22 gennaio ore 15

FILI-FORME

GAM – attività per famiglie (bambini dai 6 anni in su)

La GAM propone alle famiglie un’attività in cui tutti, bambini e genitori, saranno coinvolti in un laboratorio a tema, un’occasione per lavorare con la stessa tecnica, ciascuno secondo le proprie attitudini.

Il percorso di visita porterà i partecipanti alla scoperta di opere in cui la forma si riduce in una semplice linea, curva o spezzata, chiusa o aperta: una sorta di filo che si allunga e si assottiglia creando percorsi ricchi di significato. Presso l’Educational Area genitori e figli lavoreranno in spazi dedicati, per creare originali sculture filiformi, rievocazioni di artisti come Fausto Melotti e Alexander Calder.

Al termine dell’attività le famiglie potranno unire le loro opere nella ricomposizione di un’unica installazione.

Costo: 7€ a partecipante

Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei

Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

LUNEDI 23 GENNAIO

Lunedì 23 gennaio ore 17

LE PIANTE NELLA STORIA DEL GIARDINO: AGRUMI

Palazzo Madama – conferenza botanica con Edoardo Santoro, curatore del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama

Limoni e aranci, pompelmi e mandarini sono solo alcuni dei frutti appartenenti alla famiglia degli agrumi che conta centinaia di specie in tutto il mondo. Sono coltivati da secoli in Italia, pur essendo originari di zone geograficamente molto lontane dalla nostra. Oltre agli impieghi alimentari ed erboristici (ad esempio di bergamotto, chinotto, lime e cedro), ne scopriremo l’uso ornamentale, iniziato in epoca romana e ancora oggi in voga in molti ambienti mediterranei.

L’appuntamento fa parte del ciclo di conferenze Le piante nella storia del giardino, volto ad approfondire aspetti storici e botanici, officinali e alimentari di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale nel giardino ornamentale e nell’orto, nei parchi e giardini pubblici.

Prossimi appuntamenti

 

Lunedì 20 febbraio 2023 ore 17: Pomacee – Pero e Melo

Lunedì 20 marzo 2023 ore 17: Rose

Costo: €15

Prenotazione obbligatoria: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00)

oppure madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Per motivi organizzativi, il pagamento della quota dovrà essere effettuato tramite bonifico bancario. Non è consentito il pagamento in biglietteria.

 

MARTEDI 24 GENNAIO

 

Martedì 24 gennaio ore 18.30

DIASPORAS NOW: RIEKO WHITFIELD + MICAELA TOBIN (WHITE BOY SCREAM). Conversazioni e narrazioni alternative su identità migranti, background intersezionali, decolonizzazione, self-empowerment, cura e supporto reciproco.

MAO – rituale sonoro + talk nell’ambito della mostra Buddha10

Il termine diaspora è usato in relazione all’arte per parlare di artisti emigrati di prima o successive generazioni, che riprendono e utilizzano le proprie diverse esperienze culturali e identitarie, spesso creando nelle loro opere narrazioni alternative in contrasto a idee e strutture consolidate. Mai prima d’ora è stato così importante per gli artisti raccontare le loro storie alle proprie condizioni, quindi mettiamoci in ascolto!

In questo pomeriggio molto speciale accoglieremo due ospiti: Rieko Whitfield, artista, scrittrice e musicista giapponese-americana di base a Londra, una delle fondatrici di Diasporas Now, piattaforma di solidarietà diasporica che si occupa di discorsi contemporanei sulle identità migranti; e Micaela Tobin, soprano e sound artist, filippina-americana di prima generazione di base a Los Angeles.

Le due artiste presenteranno due dei loro più recenti lavori: due film/opere musicali che partono da mitologie speculative per togliere centralità alle traiettorie storiche del colonialismo eurocentrico.

In parte rituale sonoro, in parte narrazione diasporica, “BAKUNAWA: Opera of the Seven Moons” di Micaela Tobin è un’opera sperimentale e coinvolgente basata sull’omonimo album acclamato dalla critica di Tobin, che rivendica la mitologia pre-coloniale delle Filippine dopo secoli di violenta cancellazione culturale.

Raccontando la storia di Bakunawa, un drago simile a un serpente della mitologia filippina, Tobin porta la sua voce al di fuori delle mura imperialistiche del teatro dell’opera e sulla Costa della California di fronte all’Oceano Pacifico – creando un ponte sonoro verso le isole delle Filippine in un atto di guarigione.

“Regenesis: An Opera Tentacular” di Rieko Whitman è una storia sui cicli della vita, sulla morte, sull’importanza della comunità ambientata in un mondo post apocalittico e narrata in modo non lineare tramite l’impersonificazione di avatar soprannaturali. La narrazione in tre atti è ispirata a Izanami, dea shintoista della creazione e della distruzione, che brucia fino a morire per dare vita al mondo. “Regenesis” mette in scena una mitologia speculativa evocando esseri soprannaturali che guariscano il corpo sofferente della terra, attraverso l’utilizzo di metodi di collective care e creando al contempo prototipi alternativi di futuri sostenibili.

Lo screening delle due opere musicali sarà seguito da una talk su temi diasporici in cui interverranno le due artiste, moderato da Ilaria Benini, editor della collana Asia di Add editore, ed esploratrice della scena culturale asiatica contemporanea.

*L’incontro si svolge in inglese

 

MERCOLEDI 25 GENNAIO

 

Mercoledì 25 gennaio ore 18.30

CHINABOT: JPN KASAI & NEO GEODESIA. Una serata con Chinabot, collettivo che vuole cambiare la discussione sulla musica asiatica. Canti Khmer, samples di karaoke, musica popolare giapponese, juke e batteria metal.

MAO – concerto + talk nell’ambito della mostra Buddha10

Sin dal suo lancio l’etichetta-collettivo londinese Chinabot ha ampliato e demistificato la percezione pubblica delle scene musicali sperimentali asiatiche pubblicando opere bizzarre, imprevedibili e innovative di artisti provenienti da varie regioni dell’Asia. Ogni uscita è stilisticamente varia e significativamente concettualizzata attraverso riferimenti culturali locali, esperienze di ascolto immersive che sono più adatte per il teatro d’avanguardia che per i club.

L’etichetta lavora per dare spazio alle varie unicità del continente asiatico a livello di culture, tradizioni e generi (sia musicali che identitari) e per dare spazio agli artisti provenienti dai paesi in via di sviluppo dell’Asia. Ciò include come parte del suo modus operandi uno sforzo per l’ampliamento della conoscenza del continente che vada al di là delle scene giapponesi e cinesi, che ormai da tempo rappresentano la produzione creativa dell’Asia sulla scena mondiale, e la rappresentazione di temi di attualità e politica asiatica. Gran parte della produzione di Chinabot è infatti tematica, incentrata su governi, geopolitica e ambiente nel tentativo di stimolare la discussione e far luce su questioni sottorappresentate con artisti le cui opere abbracciano argomenti come disordini nazionali, decolonizzazione, femminismo, fluidità di genere e futurismo cyborg.

Per questa serata speciale ospiteremo una selezione di videoclip di artisti Chinabot e una talk con Saphy Vong, fondatore dell’etichetta, e Giulia Mengozzi, assistente curatrice presso il PAV Parco Arte Vivente, parte di ALMARE, collettivo dedicato alle pratiche contemporanee che usano il suono come mezzo espressivo, e di AWI – Art Workers Italia.

A seguire il concerto in streaming da Kyoto di JPN Kasai, che abbina musica popolare giapponese Ondo e Minyo a juke e footwork minimali, ed un live dello stesso Vong che mixa samples di canti Khmer, karaoke e batteria metal sotto lo pseudonimo di Neo Geodesia.

*L’incontro si svolge in inglese

Costo per i due eventi del 24 e 25 gennaio: 15 € | ridotto studenti 10 €.

Info e prenotazionieventiMAO@fondazionetorinomusei.it

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

“Fraternità in economia: una via per la pace” Decennale Aipec al Sermig

EVENTO PER IL DECENNALE AIPEC

TORINO 28 GENNAIO 2023

Si terrà presso l’Arsenale della Pace del Sermig un importante evento organizzato dall’Associazione Imprenditori per un’Economia di Comunione, con la partecipazione degli economisti Stefano Zamagni, Luigino Bruni, Leonardo Becchetti e con il fondatore di Slow Food Carlo Petrini

Per celebrare il proprio decennale di vita, AIPEC – Associazione Italiana Imprenditori per un’Economia di Comunione, organizza un importante evento per la giornata di sabato 28 gennaio a Torino presso il SERMIG, dal titolo “Fraternità in economia: una via per la pace”.

«Questo evento cade in un periodo storico delicato e particolare – sottolinea il presidente AIPEC Livio Bertola –. La pandemia, per quanto in una fase più gestibile, non è ancora risolta e ci lascia una sofferenza economica e sociale importante; la crisi energetica che pesa su lavoro e impresa; il conflitto bellico che, avviato con l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, non ci fa purtroppo ancora intravedere la prospettiva imminente di un cessate il fuoco e, tanto meno, l’apertura di trattative per la pace, tanto invocate da Papa Francesco e da noi tutti. Come AIPEC, sentiamo una doppia responsabilità: da una parte sostenere chi fa più fatica e, dall’altra, offrire speranza di futuro attraverso semi di Economia Civile e di Comunione.  Stiamo preparando al meglio l’evento confrontandoci anche con personalità e realtà che con noi agiscono e lavorano. Vorremmo che il convegno fosse una giornata di festa, ma anche un’occasione per fare il punto sulla nostra esperienza e rilanciare la nostra azione».

L’evento ha l’obiettivo di essere dinamico e coinvolgente, con interviste ad imprenditori e changemakers organizzate in panel talks tematici. Parteciperanno in presenza i soci onorari di AIPEC Stefano Zamagni, presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali; Luigino Bruni, economista e storico del pensiero economico, Ordinario di Economia Politica alla Lumsa; Leonardo Becchetti, professore Ordinario di Economia Politica Università Tor Vergata di Roma; Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. A moderare la giornata sarà Eugenia Scotti, giornalista, conduttrice ed autrice di TV2000.

La scelta del Sermig Arsenale della Pace di Torino, quale location dell’evento, rafforza l’idea che un’economia di pace è possibile, a partire da oggi. Una nuova economia improntata allo sviluppo della sostenibilità sociale e ambientale ancora più nel profondo, che mette al centro la persona attraverso l’Economia Civile e di Comunione.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita, previa iscrizione tramite il sito aipec.it. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo segreteria@aipec.it 

Il Maestro Daniele Gatti completa il ciclo delle Sinfonie di Mendelssohn

Con l’Orchestra Nazionale della RAI presso l’Auditorium RAI di Torino

 

Ultimo appuntamento con l’integrale delle sinfonie composte daFelix Mendelssohn-Bartholdy che Daniele Gatti ha affrontato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nel corso delle ultime due settimane, all’Auditorium Arturo Toscanini di Torino.

Giovedi 19 gennaio alle 20:30 all’Auditorium RAI di Torino, con collegamento in diretta su Radio 3, il musicista milanese interpreterà la Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 detta “Italiana” e la Sinfonia n. 5 in re maggiore op. 107 detta “La Riforma”. Il concerto sarà replicato venerdì 20 gennaio prossimo, alle 20:00,con trasmissione in live streaming su raicultura.it e poi proposto in televisione, su RAI 5, nell’ambito dell’intero ciclo di Sinfonie di Mendelssohn diretto da Daniele Gatti.

La serata si aprirà con la Sinfonia n. 4 in la maggiore detta “Italiana”, op.90, una delle sue più conosciute, organiche e personali. La sinfonia fu eseguita nel maggio del 1833 dalla Filarmonica di Londra diretta dallo stesso autore, e fu accolta in modo molto lusinghiero, suscitando sin da allora, tuttavia, e per molto tempo ancora, alcune discussioni in sede critica circa la sua classificazione nel genere romantico o classico. Come ogni artista tedesco, anche Mendelssohn subì il fascino dell’Italia, e vi compì un viaggio negli anno 1830-31 fermandosi a Roma, dove strinse amicizia con Berlioz, e a Napoli. A questo periodo risalgono i primi abbozzi della Sinfonia in la maggiore che Mendelssohn non si risolse mai di pubblicare, nonostante le numerose revisioni a cui la sottopose, e che pertanto venne pubblicata postuma come quarta sinfonia.

Ascoltando questa musica sinfonica non è luogo comune affermare che essa, soprattutto nei due movimenti estremi, ci appare permeata di luce mediterranea e animata da una gioia di vivere esuberante, tanto che il musicista ebbe a dire che si trattava “della musica più gaia che io abbia mai composto”. Questa gioia esplode nella “partenza” molto festosa dell’ Allegro vivace, che dominerà tutto il movimento, il cui secondo tema ne sarà il riflesso.

La Sinfonia n. 5 in Re minore op. 107 detta “La Riforma” fu scritta nel 1830 in occasione del trecentesimo anniversario della Confessione Protestante di Augusta, che cadeva nel giugno di quell’anno, prima esposizione ufficiale dei principi del Protestantesimo. Una melodia intima e raccolta dei violini si svolge lenta con il solo accompagnamento degli archi, mentre flauto e fagotto intervengono in due sole occasioni in modo sommesso. Solo nelle ultime battute si aggiungono clarinetti, corni, trombe e timpani, prima del suggello finale affidato ai soli archi.

Sul podio Daniele Gatti che, a partire dal gennaio 2020, ha diretto l’Orchestra Nazionale della RAI in sedici serate, con dodici programmi musicali, tra cui l’integrale delle Sinfonie di Brahms, proposto nell’aprile del 2021, e quello delle sinfonie di Schumann, affrontato nel dicembre dello stesso anno.

Direttore del “Maggio Musicale Fiorentino”, Gatti è anche direttore musicale dell’Orchestra Mozart, oltre che consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra.

I biglietti per il concerto sono in vendita online sul sito dell’OSN RAI e presso la biglietteria dell’Auditorium RAI di Torino.

Informazioni: 0118104653

MARA MARTELLOTTA

biglietteria.osn@rai.it

Anche Torino in tv tra le “Città segrete” di Augias

Rai3 – sabato 21 gennaio alle ore 21.45 

Ci sarà anche Torino tra le città protagoniste della nuova edizione di ‘Città segrete’, condotta da Corrado Augias.

La quinta edizione del programma è costituita da 3 serate evento, le prime due dedicate a New York mentre sabato 21 gennaio la protagonista sarà Torino.

Il programma va in onda su Rai3 alle 21.45 ed è visibile anche in live streaming e on demand sulla piattaforma RaiPlay.

Le riprese sono state realizzate tra giugno e settembre, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, anche attraverso l’utilizzo di droni e hanno interessato alcune suggestive location cittadine, tra cui la Mole Antonelliana, il Museo Egizio, il Museo Lombroso, Palazzo Carignano, Palazzo Chiablese, Piazza Castello, la Gran Madre, il mercato di Porta Palazzo, Parco Dora, il Lingotto, la Prefettura, il Castello del Valentino, la Basilica di Superga, il Duomo, il Museo del Risorgimento, le Ogr, il Politecnico, Palazzo Reale, il Conservatorio G. Verdi, i Murazzi e diverse zone tra le vie del centro e la collina.

Corrado Augias accompagnerà il telespettatore in una narrazione della ‘sua’ Torino, tra Cavour e Rita Levi Montalcini, sia nei luoghi e nelle vie della città, sia in uno studio virtuale, una sorta di grande ‘terrazza’ affacciata su Torino, tra oggetti 3D e mappe virtuali.

In una lettura dei luoghi e delle vicende che è storico, artistica e ‘politica’, per ricostruire il senso più profondo – e spesso sconosciuto – che alcuni monumenti e storie hanno avuto per il nostro vivere civile.

In un gioco di specchi in cui il narratore, abile divulgatore televisivo, si diverte con le sue molteplici identità, senza dimenticare quella del grande giornalista.

Torino città di contrasti e chiaroscuri, capitale del Regno d’Italia e dell’industria automobilistica, regale e operaia, protagonista indiscussa del ‘900 Torino è stata capace, con spirito innovativo e d’avanguardia, di guadagnarsi la fama internazionale di città globale.

 

Torna a Torino il book club dedicato alla letteratura europea

Torna nel 2023 BookLab OFF, il book club dedicato alla letteratura europeaorganizzato dall’APS Dynamis – Il luogo del pensiero sotto il patrocinio di Fondazione Bellonci e in collaborazione con Biblioteche civiche torinesi e Polo Culturale Lombroso16.

Quattro gli incontri in programma da gennaio a marzo, presso la Biblioteca Civica Natalia Ginzburg di Torino,dedicati a due opere finaliste del Premio Strega Europeo 2022: Un amore di Sara Mesa (La Nuova Frontiera) e Punto di fuga di Mikhail Shishkin (21Lettere). Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti.

Giovedì 19 gennaio e giovedì 2 febbraio dalle 18 alle 19 il gruppo di lettura di BookLab OFF si riuni per parlare di Un amore, tradotto da Elisa Tramontin. Il romanzo racconta la storia di Nat, giovane traduttrice che si trasferisce in un paesino della Spagna rurale, e affronta tra le altre cose il tema del linguaggio come forma di esclusione.Giovedì 2 marzo e giovedì 16 marzo, sempre dalle 18 alle 19, il libro protagonista del gruppo di lettura sarà invece Punto di fuga, tradotto da Emanuela Bonacorsi: un romanzo sui misteri della vita e sull’accettazione della morte, vincitore ex aequo del Premio Strega Europeo 2022.

BookLab OFF fa parte del progetto BookLab, giunto quest’anno alla seconda edizione: una rassegna di incontri dedicati ai libri del Premio Strega Europeo che ospita autori, traduttori ededitori, sempre organizzata da Dynamis – Il luogo del pensiero sotto il patrocinio di Fondazione Bellonci e in collaborazione con Biblioteche civiche torinesi e Polo Culturale Lombroso16. I prossimi appuntamenti di BookLab in via Lombroso 16 si terranno giovedì 16 febbraio alle 19 e giovedì 30 marzo alle 19: maggiori informazioni e ulteriori aggiornamenti sono sempre disponibili sulla pagina Facebook (Dynamis – Il luogo del pensiero), Instagram (@dynamis.luogodelpensiero) e Twitter (@dynamis2016) dell’associazione. Tra gli impegni di Dynamis per il 2023 c’è anche Come si fa un romanzo – Corso di scrittura europea tenuto dallo scrittore Demetrio Paolin, già docente di scrittura creativa alla Scuola Holden e finalista al Premio Strega 2016.

CHI SIAMO E CHE COSA FACCIAMO

Dynamis – Il luogo del pensiero(www.luogodelpensiero.it) è un’Associazione di Promozione Sociale che opera in ambito culturale, fondata nel 2018 da un gruppo di studenti universitari di Torino. Negli anni precedenti alla pandemia, Dynamis ha organizzato la serie di incontri L’arca di Noè e il concorso per giovani artisti e ciclo di conferenze Forme del Desiderio. Dal 2020 l’attività dell’Associazione si è concentrata sugli incontri online di Casa del pensiero e i progetti dedicati alla letteratura contemporanea, italiana e straniera, come il BookLab e i podcast di DynamisInternazionale. Studenti universitari, dottorandi, ma anche artisti, professionisti, appassionati di cultura: Dynamis è uno spazio aperto per il confronto e per la formazione collettiva, un vero e proprio “luogo del pensiero” in dialogo costante con i luoghi della nostra vita di tutti i giorni.

La “Stella della Mole” al due volte premio Oscar Kevin Spacey

Ieri il Museo del Cinema di Torino ha assegnato il premio Stella della Mole all’attore americano Kevin Spacey, due volte premio Oscar per “American Beauty” e “I soliti sospetti”. L’attore, noto anche per la celeberrima serie “House of cards”,  a Torino da alcuni giorni, ha tenuto una masterclass alla Mole e ha introdotto la proiezione di “American Beauty” al cinema Massimo. Alla masterclass sono intervenuti il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e il presidente del Museo Enzo Ghigo.

“Fede e Metaverso, un binomio possibile?” Dibattito promosso dal gruppo Giovani Ucid

Venerdì 20 gennaio prossimo presso il Centro Studi San Carlo in via Monte di Pietà 1

Il gruppo Giovani Ucid promuove venerdì 20 gennaio prossimo alle 18.30 l’evento “Fede e Metaverso , binomio possibile?”, insieme all’Economy of Francesco, presso il Centro Studi San Carlo in via Monte di Pietà 1, a Torino.

Il metaverso è un concetto di spazio online 3D e virtuale che permette collegamenti e interazioni tra utenti, permeando aspetti fondamentali della nostra realtà quotidiana. Le applicazioni del metaverso sono pressoché infinite, al pari delle attività che possono essere svolte al suo interno, con risparmi in termini di costi e efficienza.

“Metaverso” è un termine coniato da Neal Stephenson nel libro appartenente alla cultura cyberpunk “Snow Crash” nel 1992, descritto dall’autore come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite Internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio Avatar. Il metaverso è uno spazio virtuale in cui le differenze con la realtà si assottigliano fino ad essere quasi impercettibili. Il metaverso porta con sé una serie di domande e riflessioni alle quali è necessario dare una risposta, in quanto dobbiamo prepararci a viverlo, a fronteggiare rischi e incognite e, al contempo, sarebbe opportuno iniziare a predisporre le regole che non ci facciano trovare impreparati di fronte al sopraggiungere di quesiti giuridici difficilmente risolvibili con le regole che abbiamo. Il Metaverso risulta uno spazio libero con strade, negozi, locali, creato da alcuni programmatori indipendenti , al cui interno le persone interagiscono e si spostano tramite i loro avatar. Questo mondo digitale assorbe le vite delle persone e le costringe a vivere un’esistenza alternativa per sfuggire a una realtà difficile, in minuscoli appartamenti. Il metaverso diventa, quindi, uno spazio libero e aperto che si contrappone a una vita reale claustrofobica e, in questo spazio, la differenza tra le classi sociali è rappresentata dalla risoluzione del proprio avatar e dalla possibilità di accesso a luoghi esclusivi.

Questo evento rappresenta il primo di una serie, nel corso della quale verranno esaminati impatti e prospettive sul bene comune e della società moderna.

A presentare l’evento sarà Daniele Lonardo, Presidente del Gruppo Giovani Ucid di Torino, avvocato e Europrogettista presso lo studio Legale Associato “Ambrosio & Commodo” di Torino, che dialogherà con l’avvocato Riadi Piacentini, fondatore di ThinkLegal, e con Edoardo Di Pietro, fondatore di Wando Agency.

 

Informazioni presso la segreteria Ucid di Torino ucid@ucidtorino.it