Stefano Zanarello ci propone questa splendida immagine della città all’imbrunire.
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Da due anni, con il claim “Torino cambia. Il Piano va veloce”, schede digitali, manifesti diffusi in città e maxi affissioni sui cantieri informano costantemente i cittadini sull’avanzamento dei lavori avviati grazie a fondi europei. Molti di questi interventi non solo ridefiniranno lo spazio urbano, ma favoriranno concretamente la transizione ecologica e ambientale, contribuendo a una Torino sempre più verde. Si tratta di un’ampia serie di azioni di rigenerazione urbana, efficientamento energetico e riqualificazione di scuole, biblioteche, residenze pubbliche, impianti sportivi, mercati, piazze e strade, che oggi vengono raccontate anche in ottica di sostenibilità.
Nasce così la nuova campagna TORINO GREEN, promossa dal Gabinetto del Sindaco in collaborazione con il Politecnico di Torino ed EST@energycenter. L’iniziativa mira ad analizzare le azioni realizzate e il loro impatto, presentando dati scientifici e facilmente accessibili per quantificare quanto ciascun intervento contribuisca alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e inquinanti atmosferici.
“Con Torino Green – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – vogliamo raccontare che le trasformazioni in corso non solo migliorano la qualità della vita di chi abita, studia e lavora in città, ma generano anche benefici ambientali concreti e duraturi. Abbiamo voluto misurare questi impatti con precisione e lo abbiamo fatto insieme al Politecnico di Torino, perché crediamo in politiche fondate su dati solidi e trasparenti. E i dati ci confermano che i progetti che abbiamo messo in campo come amministrazione hanno un rilevante valore ambientale. Si tratta di miglioramenti strutturali, di esternalità positive che vanno ben oltre il singolo intervento, contribuendo in modo reale al contrasto del cambiamento climatico e all’inquinamento atmosferico. Torino affronta la sfida delle transizioni con responsabilità e visione, nel solco del suo ruolo di capitale europea dell’innovazione. Da qui nasce anche l’esigenza di divulgare questi dati in modo chiaro e accessibile, per rendere tutte e tutti autenticamente consapevoli e quindi protagonisti attivi di questo cambiamento”.
Lo studio ha preso in esame un ampio database con circa mille interventi avviati in città grazie a risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, fondi della programmazione comunitaria ordinaria e cofinanziamenti pubblici e privati, analizzandoli in modo sistematico. Attraverso modelli di calcolo sviluppati dagli esperti del Politecnico, è stato possibile stimare l’impatto ambientale di ciascun intervento, misurando risparmi energetici, riduzioni di emissioni di CO₂ e inquinanti atmosferici, e i benefici per la qualità della vita urbana. Un approccio scientifico che consente di valutare con precisione l’efficacia delle politiche cittadine di decarbonizzazione e riduzione dell’inquinamento. Il progetto, con un approccio interdisciplinare che ha coinvolto molteplici settori (dall’efficienza energetica degli edifici alla mobilità sostenibile e al verde urbano), ha visto il contributo di oltre dieci ricercatori e ricercatrici di tre dipartimenti del Politecnico (DIATI, DENERG e DAD).
“I temi della sostenibilità sono al centro delle azioni e delle competenze del Politecnico. A livello internazionale siamo fra i primi 20 classificati (su quasi 1500 atenei) nel prestigioso Green Metric World University Ranking che valuta le azioni messe in campo sul tema dello sviluppo sostenibile, analizzando ambiti molto diversificati che vanno dalle infrastrutture dell’Ateneo alle azioni sui consumi e sulle scelte energetiche – ricorda il rettore del Politecnico Stefano Corgnati –. Valutare gli impatti scientifici che le grandi trasformazioni hanno sulla società è una delle nostre mission. Abbiamo così sviluppato questa collaborazione con la Città di Torino per fornire dati concreti che possano rendere più chiari e immediati i tanti interventi realizzati nell’ambito della trasformazione urbana in corso, attraverso l’utilizzo di fondi PNRR e della programmazione comunitaria ordinaria. È un esempio di collaborazione virtuosa tra università e città, che mette la conoscenza al servizio della collettività”.
Alcuni esempi: entro il 2026 saranno realizzati 50,79 chilometri di nuove piste ciclabili; tra il 2022 e il 2025 saranno piantati 31.700 alberi; tra il 2023 e il 2026 verranno riqualificati 18 impianti sportivi e 19 biblioteche; entro il 2026 saranno messi in servizio 318 nuovi autobus elettrici, ai quali si aggiungerà la Linea 2 della metropolitana, destinata a ridurre significativamente l’uso dell’auto privata e le relative emissioni.
Dalla collaborazione tra Città e Politecnico emerge che gli interventi attualmente in corso produrranno una riduzione di emissioni climalteranti superiore a 110mila tonnellate di CO₂ l’anno, equivalente alla capacità di assorbimento di circa 600mila alberi di alto fusto. Per quanto riguarda gli inquinanti atmosferici, le stesse azioni porteranno a una riduzione annua di circa 200mila kg di NOx, 38mila kg di PM10 e 13.500 kg di PM2.5, pari alle emissioni di circa 150mila veicoli diesel.
Negli ultimi giorni, in città sono comparsi i primi manifesti con immagini che richiamano gli interventi trattati, alcuni dati significativi e un QR code che rimanda alla sezione dedicata sul sito torinocambia.it.
Il MAO propone la prima selezione dell’omonima serie di stampe di Hiroshige che ci trasporta sulla leggendaria Via del Mare Orientale, fra l’antica capitale imperiale Kyoto ed Edo, l’odierna Tokyo.
MAO Museo d’Arte Orientale, Torino
Fino al 3 agosto 2025
Nell’ambito del riallestimento della galleria dedicata all’arte giapponese, il MAO presenta la prima di tre selezioni dedicate alla celebre serie Le 53 stazioni della Tōkaidō di Utagawa Hiroshige, uno dei capolavori assoluti dell’arte giapponese dell’Ottocento, di proprietà di UniCredit. Questa prima selezione prevede l’esposizione di 19 stampe, a cui seguiranno nei prossimi mesi altri due rotazioni di 18 xilografie ciascuna.
Il progetto si inserisce nel programma di rotazioni e interventi dinamici delle collezioni del MAO e, in questa configurazione, propone una lettura inedita della serie Le 53 stazioni della Tōkaidō di Hiroshige. Frutto della collaborazione con il Museo di Belle Arti di Montréal (MMFA), l’esposizione adotta un approccio ecologicamente sostenibile alla progettazione espositiva, in linea con l’orientamento che il MAO sviluppa da alcuni anni, volto a valorizzare il pensiero curatoriale e il contributo scientifico per un uso consapevole delle risorse museali. La serie conservata al MAO è infatti identica a quella presente nelle collezioni del MMFA: questo consente di realizzare una mostra in cui non siano le opere a viaggiare, ma la visione curatoriale e l’apparato educativo che la accompagnano.
Il progetto è curato da Laura Vigo, conservatrice di arte asiatica presso il MMFA, e si avvale dei contenuti didattici sviluppati dal museo canadese in occasione della presentazione della serie nel 2024, proposta allora con la medesima chiave interpretativa.
Installation view, “Paesaggi da sogno. Le 53 stazioni della Tokaido”. Foto: Studio Gonella
Realizzata per la prima volta nel 1833 e pubblicata dalla casa editrice Hōeidō di Takenouchi Magohachi, la serie riscosse un successo immediato, rivoluzionando il panorama degli ukiyo-e, le celebri xilografie a blocchi di legno. Stampata in oltre 15.000 copie, la Tōkaidō divenne un vero e proprio bestseller dell’epoca Edo, accessibile a tutti: le singole stampe costavano quanto una ciotola di ramen e venivano comprate, appese, spesso dimenticate, per poi essere riscoperte e consacrate come opere d’arte in Occidente solo nella seconda metà del XIX secolo.
Ma perché questa serie è così speciale rispetto a quelle che l’hanno preceduta? Hiroshige, artista proveniente da una famiglia samurai, ebbe l’intuizione di trasformare un tema allora già molto frequentato – il viaggio lungo la Tōkaidō, la strada di 490 km che collegava Edo (l’odierna Tokyo) a Kyoto – in un racconto visivo capace di mescolare realtà e immaginazione. Con un linguaggio accessibile e modernissimo, ispirato all’arte tradizionale giapponese ma con profonde suggestioni occidentali (come la prospettiva centrale, l’ombreggiatura, il formato orizzontale e l’uso del blu sintetico), Hiroshige non si limitò a rappresentare il paesaggio, ma lo reinventò. Ogni stampa è una scena onirica, atmosferica, capace di evocare sogni di viaggio e avventura.
Queste immagini non nascevano come opere d’arte da museo, ma come prodotti editoriali di largo consumo. Eppure, proprio per questo furono rivoluzionarie. Il lavoro editoriale di Takenouchi Magohachi fu cruciale: non solo nella stampa e distribuzione, ma anche nel concept narrativo e visivo dell’intera serie, costruita come una sorta di storyboard ante litteram, pensato per catturare l’attenzione di un pubblico ampio e alfabetizzato, assetato di immaginazione e novità.
La Tōkaidō era una delle cinque grandi arterie del Giappone Tokugawa, istituita nel 1601 e percorsa da daimyo, pellegrini e, col tempo, da mercanti e viaggiatori comuni. Ogni stazione di posta offriva alloggi, cibo, servizi (anche sessuali) e prodotti tipici. Hiroshige restituì tutto questo, e molto di più: trasmise il senso del movimento, la varietà degli incontri, il fascino di un paese in trasformazione. Le sue stampe trasformarono l’ordinario in straordinario, aprendo al pubblico giapponese – e in seguito anche a quello occidentale – un mondo sospeso tra realtà e sogno.
Accesso incluso nel biglietto delle collezioni permanenti.
MAO Museo d’Arte Orientale
ORARI
martedì – domenica: 10 – 18. Lunedì chiuso.
La biglietteria chiude un’ora prima. Ultimo ingresso ore 17.
In Santa Maria in Piazza il nuovo spazio espositivo permanente “Verso l’altro” per il Centenario della morte di Pier Giorgio Frassati.
(Foto Igino Macagno)
Le iniziative espositive della Reggia di Venaria spaziano in campo internazionale con la proposta dei nuovi linguaggi ed espressioni artistiche di Anthony McCall, artista britannico noto per le sue installazioni a luce solida.
Le sue “sculture luminose” consistono in scenografici fasci di luce piani, curvi e conici tesi a delineare volumi che, come lame fisiche, percorrono spazi oscurati: alla Venaria Reale, attraverso una lettura contemporanea inedita, entrano in dialogo con gli ambienti barocchi e le prospettive della Reggia, coinvolgendo direttamente il visitatore in esperienze che espandono e superano le tradizionali performance del cinema artistico.
La mostra-evento propone alcune delle più significative installazioni dell’artista inglese.
Le opere iniziali documentano le prime esplorazioni di McCall sulle forme geometriche negli anni ’60 e ’70 con disegni e fotografie.
Si prosegue con un video digitale della performance realizzata dall’artista nel film del 1972 Landscape for Fire.
Il fulcro dell’esposizione è costituito da quattro installazioni “solid light works” esplorabili fisicamente da parte del pubblico che può attraversarle con il corpo, interagendovi nella totalità.
Solid Lights si inserisce nell’ambito del programma Into the Light dedicato al tema della luce che denota un ampio cartellone di eventi, iniziative, mostre ed attività fino al 2026.
Realizzata in collaborazione con Tate, UK, con la cura di Gregor Muir, Director of Collection at Tate Modern – Exhibition Curator e di Andrew de Brún, Assistant Curator of International Art at Tate Modern – Exhibition Co-Curator .
Riconoscimento assegnato a Tiziana Claudia Aranzulla
E’ Tiziana Claudia Aranzulla, una cardiologa interventista catanese di nascita ma da anni all’ospedale Mauriziano di Torino, la vincitrice del premio Marcellina Gilli 2025. Il riconoscimento è istituito dal Consiglio regionale e promosso dalla Consulta femminile regionale. Nata nel 1976, laureatasi con lode all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna e specializzatasi in cardiologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha un curriculum prestigioso di attività di ricerca, esperienze internazionali e riconoscimenti. Nel 2018 è stata selezionata fra le dieci migliori donne cardiologhe interventiste al Convegno internazionale C3, Complex Cardiovascular Catheter Therapeutics, che si è tenuto a Orlando, in Florida. “Le mie più grandi congratulazioni alla dottoressa Tiziana Aranzulla, per il talento dimostrato, per il contributo dato all’innovazione medico scientifica, allo sviluppo e alla crescita del nostro territorio, del Piemonte. Un riconoscimento bello e doveroso che testimonia quanto il ruolo delle donne sia determinante, efficace, centrale e necessario nei diversi ambiti delle nostre comunità. La società è senz’altro migliore quando a parteciparvi attivamente sono anche le donne ed è quindi necessario che si creino sempre maggiori opportunità affinché esse possano esprimere appieno se stesse in ogni ambito del vivere civile” ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco.
A cura di Piemonteitalia.eu
Torna al Parco Dora di Torino il format di musica elettronica diurno, estivo e outdoor, recentemente votato 6° festival del mondo nella classifica stilata da dj Mag, tra le più note riviste di settore
Leggi la scheda:
https://www.piemonteitalia.eu/it/eventi/dettaglio/kappa-futurfestival-2025
«L’accordo tra Sagat e Ryanair per il potenziamento delle rotte da Torino grazie al terzo aereo basato nel nostro scalo rappresenta un ulteriore e strategico passaggio nel percorso di crescita dell’aeroporto e di sviluppo del turismo nel nostro territorio. È particolarmente significativo infatti che la prima compagnia aerea in Europa e in Italia per passeggeri continui a puntare su Torino e il Piemonte, e decida di far crescere la sua presenza con un investimento complessivo di 300 milioni di dollari e un traffico previsto di 3 milioni di passeggeri, nel quadro delle performance dello scalo che ha chiuso il 2024 con il record assoluto di passeggeri. Questo nuovo investimento darà ulteriore impulso in vista della stagione invernale in un contesto nel quale crescono i numeri di chi sceglie di trascorrere le vacanze in Piemonte, territorio che registra il 53 per cento di presenze di turisti stranieri, con un dato più alto della media nazionale, a conferma di una capacità di attrazione del pubblico internazionale che affonda le sue radici nella bellezza del nostro territorio, nella varietà dell’offerta turistica e dei grandi eventi» dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport, Paolo Bongioanni commentando l’annuncio di Ryanair di aggiungere un terzo aereo su Torino a partire dall’inverno 2025-26.
Oltre cinquanta spettacoli per tutte le età e una forte attenzione ai temi sociali ed educativi: è la stagione della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, che per il 2025-2026 ruota intorno al tema del “Prendersi cura”. Un programma ricco di proposte, nuovi linguaggi scenici, artisti under 35 e spettacoli rivolti a bambini, adolescenti e adulti.
“La nuova stagione della Fondazione TRG unisce arte, educazione e impegno sociale attorno al tema ‘Prendersi cura’ – ha dichiarato l’assessora alle Politiche educative e giovanili della Città di Torino Carlotta Salerno -, offrendo un programma ricco, con numerosi spettacoli e laboratori pensati per coinvolgere i giovani e gli studenti, cittadini e cittadine di domani. Una visione condivisa con la Città di Torino, che riconosce nella cultura e nell’educazione strumenti imprescindibili per la crescita sociale e individuale”.
La sinergia tra la Fondazione TRG e la Città di Torino si riflette anche nel dialogo con le principali istituzioni e rassegne culturali del territorio, quali MITO SettembreMusica, MITO per la Città o il Torino Jazz Festival, con una particolare attenzione alle proposte pensate per le nuove generazioni. Proprio quest’anno tre appuntamenti di MITO saranno ospitati alla Casa del Teatro, ampliando ancora una volta le possibilità di fruizione artistica per il pubblico giovane.
Il tema “Prendersi cura” percorre trasversalmente tutta la stagione e si riflette anche nelle nuove produzioni della Fondazione TRG, come Le quattro stagioni (coproduzione con Unione Musicale) che celebra il ciclo della vita con omaggio musicale a Vivaldi, e Zerozerosottozero di Nicolò Tommasini, spettacolo ideato nell’ambito del progetto B.I.S. per un Teatro Bello, Inclusivo e Sostenibile, vincitore del bando “Circoscrizioni che spettacolo… dal vivo!” promosso dall’Assessorato alla Cultura, che affronta il tema della responsabilità individuale di fronte alla crisi climatica e ai suoi effetti sul mondo animale.
Nel periodo natalizio arriva Il canto di Natale, interpretato da Claudio Dughera e Claudia Martore, mentre a gennaio debutta Il mago di Oz, scritto da Micol Jalla e diretto da Isabella Locurcio. Segue Winnie the Pooh della compagnia Drogheria Rebelot, un poetico viaggio tra ricordi e crescita.
Tra le proposte più originali spiccano It’s a match, ambientato in un futuro distopico dove figli e genitori si scelgono su un’app, e Io uccido i giganti, ispirato all’omonimo graphic novel, entrambi firmati da under 30.
Il repertorio TRG propone spettacoli per tutte le età, tra cui Kolok, In viaggio con il Piccolo Principe, La piramide invisibile, Albert ed io, Sulla vita sfortunata dei vermi, P come Penelope, Pinocchio, Chi sei?, Quadrotto, Tondino e la Luna, Alice in WWWonderland e La caverna delle meraviglie, che affrontano temi di filosofia, scienza, inclusione, crescita e identità.
La stagione si inaugura con il Festival Incanti, che porta in scena due compagnie spagnole: Anónimos (compagnia Rauxa) e Univers (Engruna Teatre). Tra le novità anche Giulietta e Romeo di Roberto Latini, Capolavori di Mario Berruto, K(-A-)O del coreografo Kenji Shinohe, Meraviglia! di Elsinor e Da dove guardi il mondo? de La Piccionaia.
La danza è protagonista con la Fondazione Egri e quattro titoli: Lo Schiaccianoci, M’illumino d’immenso, Einstein – The Dark Matter e il Gala della danza.
Numerosi gli spettacoli per l’infanzia e le famiglie, tra cui Tutto cambia!, Penny e il primo fiocco di neve, Blu, ABCD’emozioni, Il nuovo vestito dell’imperatrice, Toc toc, Babù e il bosco dei profumi, Lino e Lone, Alfonsina corridora, C’è un cavallo nell’armadio, Il lupo e i sette capretti, Lumache, Il primo miracolo, Per questo!, Solitarium, Cappuccetto Rosso nella pancia del lupo e Sciopero!.
Non mancano appuntamenti speciali: Halloween alla Reggia di Venaria in collaborazione con Artemakìa, Funny Magic Show con il Circolo Amici della Magia, e Carnevalzer, festa acrobatica per tutta la famiglia.
Il cartellone include anche incontri, attività educative, percorsi formativi e programmazione scolastica. La Casa del Teatro si conferma così un luogo aperto e vivo tutto l’anno, dove cultura, arte e crescita si intrecciano nel tempo lento e prezioso dell’incontro.
TORINO CLICK
Piazza Castello nello scatto di Alessandra Macario.