Cosa succede in città

Diwali, festa induista della luce, dall’11 al 19 ottobre

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Il Diwali è la più importante ricorrenza induista che celebra la vittoria della luce interiore sull’oscurità del male, diffondendo i valori della pace e della fratellanza tra popoli.

L’iniziativa, che gode del patrocinio della Città di Torino, è organizzata dall’Unione Induista Italiana e dal Coordinamento spontaneo Divali, con capofila l’associazione Sanjivani, e vede anche la collaborazione del MAO.

Il programma, presentato  nella sala delle Colonne di Palazzo Civico, si svolgerà dall’11 al 19 ottobre. Alla presentazione dell’iniziativa, in rappresentanza della Città di Torino, è intervenuta la vicepresidente del Consiglio comunale Ludovica Cioria che ha sottolineato che il “Diwali è ormai una tradizione della nostra Città. Abbiamo così tanto bisogno di luce, in questo tempo buio di odio e conflitti, che celebrazioni come queste sono un grande segnale di speranza, di gioia, di condivisione e convivenza”.

I festeggiamenti avranno inizio sabato 11 alle ore 16 presso il MAO, Museo D’arte Orientale con la conferenza   “Introduzione alla Dipavali: significato, cultura e aƫtività”, con la prof.ssa Pinuccia Caracchi.

Lunedì 13 alle ore 17 presso la Bocciofila Vanchiglietta si terrà il laboratorio creativo per adulti, “Realizzazione di lampade di carta”, e laboratorio decorativo per bambini, “Decorazione di lampade di terracotta”.

Il 14 e 15 ottobre alle ore 17 presso Dastrà si potrà partecipare al laboratorio di cucina, con la preparazione di piatti tipici legati alla festa di Diwali.

Giovedì 16 alle ore 19.30 presso la Scuola Yoga Shanti “Meditazione e riflessione sul significato spirituale della Diwali”.

Il 18 dalle ore 17.30 nel Giardino di Sambuy si potrà prendere parte alla camminata simbolica per celebrare la festa e illuminare la serata in segno di rinascita e speranza.

Ultimi appuntamenti domenica 19 a partire dalle 10.30 fino alle 23 presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani dove andranno in scena spettacoli di danza tradizionale indiana, concerti, conferenze, lezioni di yoga e laboratori.

Le montagne di Torino sono “Altissime”. Una manifestazione per celebrare il loro rapporto con la città

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Sarà l’acqua il tema di confronto al centro della prima edizione di “Altissime”, manifestazione che da venerdì 17 a domenica 19 ottobre racconterà il rapporto profondo di Torino con le sue montagne.

L’evento – ideato e organizzato da Fondazione Contrada Torino con il sostegno della Camera di commercio di Torino, il Patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e della Città di Torino – vuole mettere in evidenza le realtà produttive che portano valore e che definiscono l’originalità della montagna, i suoi prodotti e i suoi protagonisti.

12 enti coinvolti, 35 espositori, 30 gli incontri distribuiti tra Piazza Vittorio e il Museo Nazionale della Montagna, 43 relatori, 5 Masterclass e 5 tra sentieri e trekking proposti come attività per le famiglie (ma non solo) nel fine settimana: tutto questo compone il fitto programma che prevede, inoltre, interventi delle Guide Alpine, del Soccorso Alpino, del C.A.I, dell’Ente Parco Gran Paradiso, di scrittori e di appassionati di montagna e anche di chi si occupa di turismo sostenibile. Saranno momenti formativi e informativi gratuiti aperti alla città e a tutti coloro che amano la montagna e vogliono prepararsi ad affrontarla e conoscerla con più consapevolezza. Tra il Museo Nazionale della Montagna e la zona espositiva di Piazza Vittorio verrà messa a disposizione, per chi lo desidera, una navetta gratuita ad uso di visitatori e turisti.

Alla presentazione   nella sede del Museo della Montagna, è intervenuto l’assessore al Verde pubblico della Città di Torino, Francesco Tresso. “I territori montani hanno da sempre un legame profondo con Torino, un legame non solo geografico ma anche culturale ed economico – ha sottolineato l’assessore – Torino, candidata a Città europea della Cultura 2033, deve riscoprire e valorizzare anche la propria cultura alpina. Occorre crederci e promuovere un patto tra istituzioni per riaffermare il ruolo delle città come capitale delle Alpi. Sono lieto di dare il benvenuto ad una nuova manifestazione come Altissime, che proporrà un ricco programma di incontri al Museo della Montagna, uno dei luoghi più iconici della città e da cui si coglie immediatamente il rapporto di Torino con le sue montagne. Altissime sarà inoltre un’occasione per conoscere i prodotti enogastronomici e artigianali della montagna, protagonisti sotto i portici di piazza Vittorio con degustazioni, esposizioni e masterclass, per cui desidero evidenziare anche l’impegno dell’assessore al Commercio della Città, Paolo Chiavarino”.

Il programma della manifestazione è consultabile al link:
https://fondazionecontrada.org/portfolio-item/altissime/

Più Punto Poste Casa &Famiglia nel Torinese

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Tra i servizi per le famiglie offerti presso corner e sportelli dedicati in 42 uffici postali torinesi anche Luce e gas che, a due anni e mezzo dal lancio, ha tagliato il traguardo di 900 mila contratti

 

 Cresce la presenza degli spazi Punto Poste Casa &Famiglia negli uffici postali della provincia di Torino. Ad oggi sono 42 gli spazi Punto Poste Casa&Famiglia che offrono un servizio dedicato alle famiglie per favorire la relazione, semplificare l’accesso ai servizi e offrire una gamma di prodotti modulati per diverse necessità.

Presso i Punto Poste Casa & Famiglia della provincia di Torino sono disponibili le offerte di telefonia, sia mobile sia per la casa, si possono richiedere strumenti di pagamento quali la PostePay Evolution e sottoscrivere una polizza RCA Poste Guidare Sicuri, per assicurare l’auto di famiglia dai danni causati a persone o cose. È possibile, inoltre, richiedere anche tutti i prodotti tipici del risparmio postale (Libretto di Risparmio e Buono Fruttifero Postale). Inoltre, è possibile trovare soluzioni dedicate per la fornitura di luce e gas. A due anni e mezzo dal lancio dell’offerta luce e gas, le utenze domestiche sfiorano i 900mila clienti assegnando a Poste un ruolo di riferimento per le famiglie italiane. L’energia elettrica proviene al 100% da fonti rinnovabili, grazie all’acquisto di energia certificata dà garanzie di origine del GSE e per il gas è prevista la compensazione, ovvero l’acquisto di crediti di CO2 equivalenti alle emissioni dei clienti gas di Poste Energia, nell’ambito della partecipazione a progetti internazionali.

Si ricorda che presso tutti gli uffici è possibile prenotare un appuntamento al numero telefonico                       06 45264526 oppure tramite l’App Ufficio Postale per riservare il proprio accesso. Cliccando sul tasto “prenota ticket” è possibile verificare in tempo reale il numero di clienti in attesa e scegliere tra l’opzione “Mettiti in fila” o “prenota turno ” per eseguire l’operazione in un momento successivo. Se si sceglie l’opzione “Mettiti in fila” l’applicazione genererà automaticamente un numero di chiamata che comprende l’indicazione dei clienti in attesa in quel momento e dell’ultimo numero chiamato. Sarà la stessa App ad indicare al cliente, con una notifica, il momento in cui avvicinarsi ed entrare nell’Ufficio postale.

Con l’opzione “Prenota turno” invece il cittadino selezionerà il tipo di servizio richiesto (Bollettini, Telefonia e Carte, Spedizioni, Polizze Rc Auto e SPID), il giorno e l’orario preferito per svolgere l’operazione.

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

L’attachement – La tenerezza – Drammatico. Regia di Carine Tardieu, con Valeria Bruni Tedeschi e Pio Marmaï. L’occupazione di Sandra è la gestione di una libreria, conduce una vita tutta sua tra molte sigarette, vari compagni occasionali, la certezza di non aver mai voluto avere figli. Ma se poi prevale l’incontro con la propria vicina di casa che s’allontanerà qualche giorno per andare in ospedale a partorire, vicina che le rifila il primogenito Elliott di cinque anni perché sia lei a occuparsene? Una tragedia inaspettata stravolgerà la via e le abitudini di Sandra, costringendola a far parte contro ogni sua volontà del ménage della porta accanto. Ma intanto stanno entrando in scena un grande attaccamento e una immensa tenerezza. Tratto dal romanzo “L’intimité” di Alice Ferney. Durata 106 minuti. (Fratelli Marx sala Chico)

Le città di pianura – Commedia. Regia di Francesco Sossai, con Filippo Scotti, Sergio Romano, Andrea Pennacchi e Robero Citran. Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l’ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l’amore all’improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto. Durata 90 minuti. (Romano sala 2)

Come ti muovi, sbagli – Commedia. Di e con Gianni di Gregorio, con Greta Scarano e Iaia Forte. Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui trascorrere qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita è messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due più che ingombranti nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche ma anche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente. Durata 90 minuti. (Romano sala 3)

Downton Abbey: il gran finale – Drammatico, storico. Regia di Simon Curtis, con Hugh Bonneville, Elizabeth McGovern e Laura Carmichael. Gli anni bussano alle porte di Downton Abbey: Morta la contessa Violet, le redini della tenuta sono in mano a Lady Mary, chiamata a difenderne gli interessi nell’élite londinese, divisa com’è tra la tradizione nobiliare e il desiderio di traghettare la sua famiglia verso la modernità. Così, mentre Lord e Lady Grantham supervisionano la tenuta preparandosi poi al congedo, i Ceawley si riuniscono per definirne il futuro in un’epoca segnata dalle turbolenze della Grande Depressione. Per l’occasione tornerà dall’America anche l’eccentrico zio Harold, mina vagante che svelerà verità dimenticate e intrighi sepolti che coinvolgono vari membri della casata. Durata 123 minuti. (Eliseo, Reposi)

Duse – Drammatico. Regia di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Merlant e Fausto Russo Alessi. Negli anni tra la Prima Guerra Mondiale e l’ascesa del fascismo, la Divina sceglie di tornare nel luogo dove la sua vita ha avuto inizio: il palcoscenico. Costantemente in lotta con la brutalità degli eventi e del potere, e aggrappandosi alla possibilità dell’utopia, fa della sua arte un atto rivoluzionario, anche a costo di sacrificale salute e affetti. E affronta il suo viaggio finale consapevole di poter rinunciare alla vita stessa ma non alla sua vera natura. Il film è stato designato “Film dellaCritica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Mentre il corpo del Milite Ignoto attraversa l’Italia in treno per essere sepolto a Roma, Eleonora Duse vive gli ultimi anni della sua vita: non la fermano né la tisi né i debiti perché le interessano solo tre cose: “lavorare, vivere. morire”. E Pietro Marcello affida a una straordinaria Valeria Bruni Tedeschi il compito di illustrare il dramma di chi è disposta a scendere a patti anche col potere per poter continuare a confrontarsi con l’arte del teatro. Un film dove il materiale d’archivio s’intreccia alla finzione per scavare dentro la vita di una donna pronta a sacrificare anche l’amore materno per tener fede alla sua missione d’attrice.” Durata 125 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo Rosso, Fratelli Marx sala Chico, Massimo, Nazionale sala 3)

Elisa – Drammatico. Regia di Leonardo Di Costanzo, con Barbara Ronchi, Roschdy Zem e Valeria Golino. Elisa, una ragazza di buona famiglia, è in carcere da dieci anni per aver ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti di famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione. Durata 105 minuti. (Nazionale sala 4)

La famiglia Leroy – Commedia. Regia di Florent Bernard, con José Garcia e Charlotte Gainsbourg. Innamorati da sempre Sandrine e Christophe, una famiglia solida, due figli e un cane e una casa in Borgogna, un lavoro di noleggiatore d’auto lui e impiegata in un’agenzia di viaggi lei, la vita di ogni giorno che tira avanti tranquilla, senza sobbalzi: poi, un bel (o bruttissimo) giorno, Sandrine decide di chiedere la separazione, è stufa di mettersi a piangere per ogni più piccolo motivo, è stufa che Christophe sia sempre più assente e scontroso verso lei e verso i figli, ormai decisamente stanchi di assistere alle continue liti dei loro genitori. Ma Christophe non vuole accettare questa nuova disperata situazione, ama ancora la moglie e lo sfascio della famiglia non lo sopporterebbe mai: per cui decide e porta l’intera famiglia in un weekend che dovrebbe essere di sogno, a viaggiare una seconda volta nei luoghi lui e Sandrine sono stati felici e in cui hanno ricordi che varrebbe la pena rivivere. Durata 102 minuti. (Fratelli Marx sala Chico e Groucho)

Familiar Touch – Drammatico. Regia di Sarah Friedland, con Kathleen Chalfant. Una donna mette in discussione se stessa dopo aver cominciato una nuova vita in una casa di cura. Durata 90 minuti. (Romano sala 3)

L’isola di Andrea – Drammatico. Regia di Antonio Capuano, con Teresa Saponangelo e Vinicio Marchioni. Marta e Guido non stanno più insieme. Andrea, otto anni e loro unico figlio, rende più problematica la loro separazione. I due adulti richiedono dunque al tribunale per i minorenni una sentenza giudiziale che disciplini, in via definitiva, quanti giorni Andrea debba stare con la madre e quanti con il padre. Il magistrato dispone colloqui e perizie, che costringono tanto i genitori quanto il bambino ad approfondire, laddove possibile, le ragioni dei loro disagi e desideri. E così facendo a rivelarsi progressivamente. Il piccolo Andrea, in particolare, soffre il tempo che gli viene sottratto, così come il sentirsi conteso tra due genitori cui vuole bene allo stesso modo. Durata 105 minuti. (Romano sala 1)

Jane Austen ha stravolto la mia vita – Commedia drammatica. Regia di Laura Piani, con Camille Rutherford, Charlie Anson e Pablo Pauly. Agathe, una ragazza goffa e al tempo stesso affascinante e piena di contraddizioni, si ritrova ad affrontare la sua solitudine. Sogna un amore simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua massima aspirazione è diventare una scrittrice. Invece trascorre le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria britannica Shakespeare&Company, a Parigi. Invitata in Inghilterra alla residenza per scrittori di Jane Austen, deve combattere con le sue insicurezze: fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia come per magia. Durata 94 minuti. (Classico anche V.O., Due Giardini sala Nirvana)

I mastri – Documentario. Regia di Daniele De Michele. Sei mastri costruiscono i loro manufatti partendo dalla materia bruta: la terra, il legno, il vetro e la pietra. La trasformano e la plasmano attraverso la forza degli elementi naturali: acqua, fuoco e aria. Due alabastrai di Volterra, una giovane liutaia napoletana, dei fabbricanti di pentole d’argilla in Romagna, un costruttore di tamburi alle pendici del Vesuvio, un ragazzo senegalese che impara a fare il vetro a Murano, un maestro d’ascia veneziano. Il lavoro li porta a osservare il mondo che cambia, la chiusura delle botteghe, la produzione in serie e la fine della trasmissione dei saperi. Durata 63 minuti. (Romano sala 1)

Material Love – Commedia. Regia do Celine Song, con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans. Strana occupazione quella di Lucy nella New York di oggi. La sua è quella di abbinare tra loro i vari single che incontra, secondo le rispettive affinità, la condizione socio-economica e la attrazione fisica, ad esempio. Invitata al matrimonio di una delle coppie che lei stessa è riuscita a formare, Lucy incontra casualmente John, in qualità di cameriere, l’uomo con cui aveva avuto una lunga e ineguagliata storia d’amore ma che lei stessa aveva abbandonato, dal momento che, attore senza il becco di un quattrino, sapeva che no avrebbe potuto garantirle una vera stabilità economica per il futuro. Ma seduto al tavolo dei single si siede anche Harry, decisamente ricco, affascinante e spiritoso, insperatamente deciso a costruire una seria relazione. Imponendosi una scelta, chi? Durata 116 minuti. (Massaua, Lux sala 1, Uci Lingotto, The Space Beinasco)

La riunione di condominio – Commedia drammatica. Regia di Santiago Requejo, con Raùl Fernàndez De Pablo, Clara Lago e Tito Valverde. Una “semplice” riunione di condominio a Madrid in cui si discute della sostituzione dell’ascensore (“Votemos” è il titolo originale di questo prodotto spagnolo). Tutto fila liscio finché quello che doveva essere un incontro ordinario e pacifico, si trasforma nell’incubo temuto da tutti: viene annunciato l’arrivo di un nuovo inquilino con problema di salute mentale (“si scatena il bigottismo morale e la fantasia malata di chi già vede l’horror sul pianerottolo e un giovane serial killer con coltello insanguinato”, scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera. Tutto ciò scatenerà una serie di relazioni inaspettate, scontri e ipocrisie, mettendo in luce pregiudizi e paure nei confronti del possibile nuovo arrivato. Ancora Porro: “Un po’ didascalico e prevedibile certo con una sorpresina, il film è piacevolmente offensivo, non feroce, segnalando i gusti classici della ipocrisia e dei pregiudizi, merito del buon gioco della squadra attoriale, con dialoghi serviti sul piatto da Freud.” Durata 88 minuti. (Nazionale sala 1)

Testa o croce? – Western. Regia di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, con Alessandro Borgi, John C. Reilly e Nadia Tereszkiewicz. Buffalo Bill è arrivato nella campagna romana, in un’Italia ottocentesca e risorgimentale. Un profumo di Unità, mentre l’eroe americana istruisce rodei e canta le gesta dei pionieri e la costruzione della ferrovia. Ma è pure arrivato nello stivale in qualità di cantastorie: ed eccole inseguire le (piccole?) gesta di Santino, in fuga con la bella Rosa, che lui ha strappato – uccidendolo – al possidente locale. Più da inseguire le avventure di Santino o la taglia che gli hanno messo sulla testa? Durata 116 minuti. (Ideal, Reposi, Uci Lingotto V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

The Life of Chuck – Drammatico, fantascienza. Regia di Mike Flanagan, con Tom Hiddleston, Karen Gillian e Mark Hamill. Una serie di eventi sta sconvolgendo il mondo così come lo conoscevamo. Internet non funziona più, la California si sta staccando dagli Stati Uniti in seguito a eventi tellurici, le scuole non hanno studenti. Sui pochi mezzi di comunicazione ancora funzionanti compare il ringraziamento al contabile Chuck Krantz per i suoi 39 anni di contributo all’umanità. Da qui inizia il percorso à rebours che ce ne illustra la vita e la passione per il ballo. Durata 110 minuti. (Massaua, Greenwich Village sala 3, Reposi sala 4, Uci Moncalieri)

The Voice of Hind Rajab – Drammatico. Regia di Kaouther Ben Hania, con Saja Kilani e Motaz Malhees. Leone d’Argento a Venezia 82. Il 29 gennaio 2024 i volontari della Mezzaluna Rossa ricevono una chiamata di emergenza. Una bambina di sei anni è intrappolata in un’auto sotto attacco a Gaza e implora di essere salvata. Mentre cercano di tenerla al telefono fanno tutto il possibile per farle arrivare un’autoambulanza. Il suo nome era Hind Rajab. “Come l’Anna Frank del nuovo genocidio, la innocente vittima con voce impaurita ricostruisce la Storia, aprendo un dibattito che va alle radici del cinema. Chiuso in una stanza, il film ne esce infelice e vittorioso perché racconta una disfatta maanche una resistenza al Male che lo ha prodotto” (Maurizio Porro, Corriere della Sera). Durata 89 minuti. (Centrale V.O., Due Giardini sala Ombrerosse V.O., Eliseo Grande V.O., Fratelli Marx sala Harpo V.O., The Space Torino V.O., Uci Lingotto V.O., The Space Beinasco)

Tutto quello che resta di te – Drammatico. Regia di Cherien Dabis, con Saleh Bakri e Cherien Dabis. Quando un adolescente palestinese resta ferito in uno scontro con soldati israeliani durante una protesta, la madre ripercorre gli eventi che hanno condotto la famiglia fino a quel fatidico momento. Con un appassionante racconto che abbraccia tre generazioni, la donna rivela le continue lotte di una famiglia palestinese che non ha mai smesso di combattere per la propria identità, a partire dal 1948, quando il nonno subì lo sfollamento da parte dell’esercito israeliano. Durata 145 minuti. (Nazionale sala 1)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Groucho, Greenwich Village sala 2 anche V.O., Ideal, Lux sala 3, Nazionale sala 2 e sala 3, Reposi sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La ‘Tuccio Costruzioni Srl’ sponsor musicale a Caramagna Piemonte, ma non a Nichelino

L’azienda ha patrocinato il sold-out degli ex Matia Bazar, dopo l’esclusione dalla festa patronale del proprio Comune.

Sold-out per Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte a Caramagna Piemonte, nel Cuneese al confine con Torino, per il debutto nazionale del loro nuovo tour dedicato ai 50 anni di ‘Stasera che sera’ e dei Matia Bazar, gruppo di cui entrambi hanno fatto parte in passato e che ha celebrato lo stesso traguardo.

La serata è stata condotta da Maurizio Scandurra, opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, che commenta: “Un piacere ritrovare sul palco due grandi della canzone italiana in un evento che avuto come partner un altrettanto storico e affermato costruttore meritevole di menzione. Ma nessuno è profeta in patria, gli antichi adagi hanno sempre ragione. Evidentemente a Caramagna Piemonte la ‘Tuccio Costruzioni Srl’, da sempre azienda generosa e sensibile alla promozione della cultura sul territorio, ha avuto ben altra accoglienza rispetto al clamoroso diniego alla sponsorizzazione incassato dal Comune di Nichelino – ov’é nata e dà lavoro da 60 anni a oggi a moltissimi dipendenti, per ragioni discutibili che in molti, come me, non comprendono né condividono per nulla, ma tant’è. Una realtà consolidata in ambito edile che ha spesso affiancato il proprio nome e accordato il proprio sostegno a grandi eventi nazionali e internazionali”, chiosa Maurizio Scandurra, come sempre nel suo stile diretto e schietto.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Avion Travel e Lil Darling Quartet

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

Martedì. Al Magazzino di Gilgamesh si esibisce Max Altieri & Friends.

Mercoledì. Le Storie Sbagliate rendono omaggio a Fabrizio De Andrè all’Osteria Rabezzana. Al Magazzino di Gilgamesh è di scena Dotti & The Gang. Al Blah Blah suonano gli XIXA.

Giovedì. Al Folk Club per 2 sere consecutive, suona la Piccola Orchestra Avion Travel. All’Osteria Rabezzana si esibisce Lil Darling Quartet. Al Cafè Neruda è di scena Valentina Nicolotti. Da Banco Vini si esibisce Mr.T-Bone. Al Blah Blah suonano i Maori.

Venerdì. Allo Ziggy sono di scena i Selvans + Strega. Al Blah Blah suonano i We Are Wawes. All’Off Topic si esibisce Giulia Mei. Al Circolo Sud suonano i The MaryAngels. Al Circolo Mossetto suona il quartetto Swanznaggers.

Sabato. Allo Spazio 211 è di scena Natalie Bergman. Al Magazzino sul PO serata hardcore con tanti gruppi denominata “ Torino Hardcore Warm Up.”Al Magazzino di Gilgamesh suona la TopoBand.

Domenica. Al Vinile concerto tributo alle donne del rock “ Copia di Eterea /Women in Rock.

Pier Luigi Fuggetta

 

Gusto al ritmo di musica all’Osteria Rabezzana

Con l’arrivo dell’autunno, l’Osteria Rabezzana  si prepara a scaldare le serate torinesi con un calendario di eventi musicali e danzanti tra settembre e dicembre ( che comprendono già il programma del 31 dicembre sera) .Ogni appuntamento sarà un invito a lasciarsi trasportare dalle note dal vivo – che spaziano tra generi e atmosfere – in un ambiente intimo e conviviale dove il buon cibo e il buon vino non mancano mai. Si comincia già il 1 ottobre con la serata dedicata a Fabrizio De Andrè: ad accompagnare la poesia in musica del noto cantautore genovese, la voce del noto direttore del doppiaggio  italiano e attore taetrale, Mario Brusa. 

Dalle cene accompagnate da soft jazz o musica d’autore, fino alle serate più movimentate dedicate al ballo e alla socialità, l’Osteria diventa un punto d’incontro per chi vuole vivere un’esperienza che unisce gusto e divertimento. Un’occasione perfetta per scoprire o riscoprire la cucina piemontese in un contesto informale ma curato, dove ogni dettaglio è pensato per far sentire gli ospiti a casa.

Che siate amanti della musica, del buon mangiare o semplicemente in cerca di una serata diversa, l’Osteria Radezzana vi aspetta per vivere insieme il ritmo di questa nuova stagione.

Per partecipare, ci sono due possibilità: cenare alla carta del ristorante, prima del concerto, e pagare l’evento al costo di 10 euro, oppure arrivare solamente per la serata al costo di 15 euro, comprensivo di calice di vino: in questo caso, la prenotazione è obbligatoria.

Maggiori informazioni sul sito  osteriarabezzana.it

Chiara Vannini

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Come ti muovi, sbagli – Commedia. Di e con Gianni di Gregorio, con Greta Scarano e Iaia Forte. Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui trascorrere qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita è messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due più che ingombranti nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche ma anche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente. Durata 90 minuti. (Romano sala 1)

Downton Abbey: il gran finale – Drammatico, storico. Regia di Simon Curtis, con Hugh Bonneville, Elizabeth McGovern e Laura Carmichael. Gli anni bussano alle porte di Downton Abbey: Morta la contessa Violet, le redini della tenuta sono in mano a Lady Mary, chiamata a difenderne gli interessi nell’élite londinese, divisa com’è tra la tradizione nobiliare e il desiderio di traghettare la sua famiglia verso la modernità. Così, mentre Lord e Lady Grantham supervisionano la tenuta preparandosi poi al congedo, i Ceawley si riuniscono per definirne il futuro in un’epoca segnata dalle turbolenze della Grande Depressione. Per l’occasione tornerà dall’America anche l’eccentrico zio Harold, mina vagante che svelerà verità dimenticate e intrighi sepolti che coinvolgono vari membri della casata. Durata 123 minuti. (Massaua, Eliseo, Romano sala 3)

Duse – Drammatico. Regia di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Merlant e Fausto Russo Alessi. Negli anni tra la Prima Guerra Mondiale e l’ascesa del fascismo, la Divina sceglie di tornare nel luogo dove la sua vita ha avuto inizio: il palcoscenico. Costantemente in lotta con la brutalità degli eventi e del potere, e aggrappandosi alla possibilità dell’utopia, fa della sua arte un atto rivoluzionario, anche a costo di sacrificale salute e affetti. E affronta il suo viaggio finale consapevole di poter rinunciare alla vita stessa ma non alla sua vera natura. Il film è stato designato “Film dellaCritica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Mentre il corpo del Milite Ignoto attraversa l’Italia in treno per essere sepolto a Roma, Eleonora Duse vive gli ultimi anni della sua vita: non la fermano né la tisi né i debiti perché le interessano solo tre cose: “lavorare, vivere. morire”. E Pietro Marcello affida a una straordinaria Valeria Bruni Tedeschi il compito di illustrare il dramma di chi è disposta a scendere a patti anche col potere per poter continuare a confrontarsi con l’arte del teatro. Un film dove il materiale d’archivio s’intreccia alla finzione per scavare dentro la vita di una donna pronta a sacrificare anche l’amore materno per tener fede alla sua missione d’attrice.” Durata 125 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo, Fratelli Marx sala Chico, Massimo sala Cabiria, Nazionale sala 1)

Elisa – Drammatico. Regia di Leonardo Di Costanzo, con Barbara Ronchi, Roschdy Zem e Valeria Golino. Elisa, una ragazza di buona famiglia, è in carcere da dieci anni per aver ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti di famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione. Durata 105 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 4)

La famiglia Leroy – Commedia. Regia di Florent Bernard, con José Garcia e Charlotte Gainsbourg. Innamorati da sempre Sandrine e Christophe, una famiglia solida, due figli e un cane e una casa in Borgogna, un lavoro di noleggiatore d’auto lui e impiegata in un’agenzia di viaggi lei, la vita di ogni giorno che tira avanti tranquilla, senza sobbalzi: poi, un bel (o bruttissimo) giorno, Sandrine decide di chiedere la separazione, è stufa di mettersi a piangere per ogni più piccolo motivo, è stufa che Christophe sia sempre più assente e scontroso verso lei e verso i figli, ormai decisamente stanchi di assistere alle continue liti dei loro genitori. Ma Christophe non vuole accettare questa nuova disperata situazione, ama ancora la moglie e lo sfascio della famiglia non lo sopporterebbe mai: per cui decide e porta l’intera famiglia in un weekend che dovrebbe essere di sogno, a viaggiare una seconda volta nei luoghi lui e Sandrine sono stati felici e in cui hanno ricordi che varrebbe la pena rivivere. Durata 102 minuti. (Fratelli Marx sala Chico e Groucho)

Familiar Touch – Drammatico. Regia di Sarah Friedland, con Kathleen Chalfant. Una donna mette in discussione se stessa dopo aver cominciato una nuova vita in una casa di cura. Durata 90 minuti. (Romano)

Honey don’t! – Drammatico. Regia di Ethan Coen, con Margaret Qualley, Aubrey Plaza e Chris Evans. Film in solitaria per Ethan senza la collaborazione – che i due si siano divisi per sempre? o che l’intervallo debba finire dio voglia un giorno o l’altro? – del fratello Joel. La storia vede al centro la detective del titolo, di cognome fa O’Donahue, che si mette a indagare su un incidente poco chiaro di una coppia californiana. Finirà a rovistare su una setta che ha il suo in padre Dean, piccolo criminale che gioca con il sesso ad oltranza e con la manipolazione degli adepti e oltre. Al tutto s’aggiunge la comparsa del vecchio padre con i suoi abusi nell’infanzia e una poliziotta con cui intrecciare una caldissima relazione. Durata 90 minuti. (Ideal, Massimo V.O.)

Jane Austen ha stravolto la mia vita – Commedia drammatica. Regia di Laura Piani, con Camille Rutherford, Charlie Anson e Pablo Pauly. Agathe, una ragazza goffa e al tempo stesso affascinante e piena di contraddizioni, si ritrova ad affrontare la sua solitudine. Sogna un amore simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua massima aspirazione è diventare una scrittrice. Invece trascorre le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria britannica Shakespeare&Company, a Parigi. Invitata in Inghilterra alla residenza per scrittori di Jane Austen, deve combattere con le sue insicurezze: fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia come per magia. Durata 94 minuti. (Classico anche V.O., Due Giardini sala Nirvana)

Material Love – Commedia. Regia do Celine Song, con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans. Strana occupazione quella di Lucy nella New York di oggi. La sua è quella di abbinare tra loro i vari single che incontra, secondo le rispettive affinità, la condizione socio-economica e la attrazione fisica, ad esempio. Invitata al matrimonio di una delle coppie che lei stessa è riuscita a formare, Lucy incontra casualmente John, in qualità di cameriere, l’uomo con cui aveva avuto una lunga e ineguagliata storia d’amore ma che lei stessa aveva abbandonato, dal momento che, attore senza il becco di un quattrino, sapeva che no avrebbe potuto garantirle una vera stabilità economica per il futuro. Ma seduto al tavolo dei single si siede anche Harry, decisamente ricco, affascinante e spiritoso, insperatamente deciso a costruire una seria relazione. Imponendosi una scelta, chi? Durata 116 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La riunione di condominio – Commedia drammatica. Regia di Santiago Requejo, con Raùl Fernàndez De Pablo, Clara Lago e Tito Valverde. Una “semplice” riunione di condominio a Madrid in cui si discute della sostituzione dell’ascensore (“Votemos” è il titolo originale di questo prodotto spagnolo). Tutto fila liscio finché quello che doveva essere un incontro ordinario e pacifico, si trasforma nell’incubo temuto da tutti: viene annunciato l’arrivo di un nuovo inquilino con problema di salute mentale (“si scatena il bigottismo morale e la fantasia malata di chi già vede l’horror sul pianerottolo e un giovane serial killer con coltello insanguinato”, scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera. Tutto ciò scatenerà una serie di relazioni inaspettate, scontri e ipocrisie, mettendo in luce pregiudizi e paure nei confronti del possibile nuovo arrivato. Ancora Porro: “Un po’ didascalico e prevedibile certo con una sorpresina, il film è piacevolmente offensivo, non feroce, segnalando i gusti classici della ipocrisia e dei pregiudizi, merito del buon gioco della squadra attoriale, con dialoghi serviti sul piatto da Freud.” Durata 88 minuti. (Nazionale sala 4)

Sotto le nuvole – Documentario. Regia di Gianfranco Rosi. Tra il Golfo e il Vesuvio, la terra talvolta trema, le fumarole dei Campi Flegrei segnano l’aria. Sulle tracce della Storia, delle memorie del sottosuolo, in bianco e nero, una Napoli meno conosciuta si popola di vite. Sotto le nuvole c’è un territorio attraversato da abitanti, devoti, turisti, archeologi che scavano il passato, da chi, nei musei, cerca di dare ancora vita, e senso, a statue, frammenti e rovine. La circumvesuviana attraversa il paesaggio, cavalli da trotto si allenano sulla battigia. Un maestro di strada dedica il suo tempo al doposcuola per bambini e adolescenti, i vigili del fuoco vincono le piccole e grandi paure degli abitanti, le forze dell’ordine inseguono i tombaroli. Una nave siriana, nel porto di Torre Annunziata, scarica il grano ucraino. La terra intorno al golfo è un’immensa macchina del tempo. Durata 115 minuti. (Romano sala 3)

The Life of Chuck – Drammatico, fantascienza. Regia di Mike Flanagan, con Tom Hiddleston, Karen Gillian e Mark Hamill. Una serie di eventi sta sconvolgendo il mondo così come lo conoscevamo. Internet non funziona più, la California si sta staccando dagli Stati Uniti in seguito a eventi tellurici, le scuole non hanno studenti. Sui pochi mezzi di comunicazione ancora funzionanti compare il ringraziamento al contabile Chuck Krantz per i suoi 39 anni di contributo all’umanità. Da qui inizia il percorso à rebours che ce ne illustra la vita e la passione per il ballo. Durata 110 minuti. (Massaua, Greenwich Village sala 3, Ideal, Lux sala 1, Reposi sala 1, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

The Voice of Hind Rajab – Drammatico. Regia di Kaouther Ben Hania, con Saja Kilani e Motaz Malhees. Leone d’Argento a Venezia 82. Il 29 gennaio 2024 i volontari della Mezzaluna Rossa ricevono una chiamata di emergenza. Una bambina di sei anni è intrappolata in un’auto sotto attacco a Gaza e implora di essere salvata. Mentre cercano di tenerla al telefono fanno tutto il possibile per farle arrivare un’autoambulanza. Il suo nome era Hind Rajab. “Come l’Anna Frank del nuovo genocidio, la innocente vittima con voce impaurita ricostruisce la Storia, aprendo un dibattito che va alle radici del cinema. Chiuso in una stanza, il film ne esce infelice e vittorioso perché racconta una disfatta maanche una resistenza al Male che lo ha prodotto” (Maurizio Porro, Corriere della Sera). Durata 89 minuti. (Centrale V.O., Due Giardini sala Ombrerosse V.O., Eliseo Grande V.O., Fratelli Marx sala Harpo e Groucho V.O., The Space Torino, Uci Lingotto V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri V.O.)

Tutto quello che resta di te – Drammatico. Regia di Cherien Dabis, con Saleh Bakri e Cherien Dabis. Quando un adolescente palestinese resta ferito in uno scontro con soldati israeliani durante una protesta, la madre ripercorre gli eventi che hanno condotto la famiglia fino a quel fatidico momento. Con un appassionante racconto che abbraccia tre generazioni, la donna rivela le continue lotte di una famiglia palestinese che non ha mai smesso di combattere per la propria identità, a partire dal 1948, quando il nonno subì lo sfollamento da parte dell’esercito israeliano. Durata 145 minuti. (Nazionale sala 3)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala, Fratelli Marx sala, Greenwich Village sala 2 anche V.O., Ideal, Lux sala 2, Nazionale sala 2, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La valle dei sorrisi – Horror. Regia di Paolo Strippoli, con Michele Riondino, Giulio Feltri, Paolo Pierobon e Romana Maggiora Vergano. Sergio è un insegnante di educazione fisica che un giorno è trasferito a Remis, un piccolo paese delle Alpi: vi trova un pugno di abitanti incredibilmente felici e una serenità che invade ognuno, e che si rinforza ad ogni appuntamento di uno strano rituale notturno. Una volta la settimana, ogni abitante incontra e abbraccia il giovane Matteo, che possiede valori e poteri straordinari, capaci di alleviare definitivamente da ogni angoscia. Anche Sergio incontrerà il ragazzo ma come finirà quell’incontro? “…peccato che nel finale di partita morale di un film che merita attenzione, l’autore si lasci prendere dalle sirene horror, sprecando sangue” (Maurizio Porro, Corriere della Sera). Durata122 minuti. (Reposi sala 4, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La Festa dei Nocciolini di Chivasso compie 30 anni

IL TORINESE WEB TV

UN FRANCOBOLLO CELEBRATIVO

E’ stata presentata al Grattacielo Piemonte della Regione Piemonte la 30° Festa dei Nocciolini di Chivasso: sei giorni all’insegna dell’enogastronomia, della convivialità, del divertimento e del commercio intorno al dolce più piccolo del mondo, ambasciatore del territorio.
Per sei giorni Chivasso offrirà il meglio delle sue eccellenze: i nocciolini e i loro produttori, la mostra-mercato con ben 44 attività commerciali, 20 stand di attività legate al territorio e all’enogastronomia, i ristoranti e i loro menù speciali, i cooking show, la musica, gli spettacoli e gli appuntamenti culturali.
A suggellare questo anniversario è il francobollo celebrativo che Poste Italiane ha dedicato ai Nocciolini, inserendoli nella serie nazionale “Le eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy”. Disegnato da Emanuele Cigliuti, raffigura in una elegante forma rotonda i celebri dolcetti con la foglia e i frutti del nocciolo, richiamo diretto alla Nocciola Piemonte IGP, ingrediente principe della ricetta. Dopo la presentazione ufficiale a Roma nei giorni scorsi, il francobollo sarà protagonista a Chivasso con l’annullo filatelico speciale previsto venerdì 26 settembre alle ore 17.30 al Teatrino Civico. Durante la Festa sarà aperto un un ufficio postale temporaneo sabato e domenica in piazza Repubblica per la vendita del francobollo e dei prodotti filatelici collegati, ogni giorno con un diverso annullo.
Il cuore della Festa sarà la tradizionale premiazione del Nocciolino d’Oro e del Nocciolino ’d Tola, che quest’anno guarda al tessuto sociale e premia famiglie e gruppi che incarnano i valori della comunità chivassese. Il Nocciolino d’Oro sarà consegnato alla famiglia Iorio, gastronomi da oltre cinquant’anni e titolari della storica bottega Il Buon Gusto. Il Nocciolino ’d Tola andrà invece alle Harlequeens, la squadra femminile di rugby che ha portato Chivasso sul tetto del mondo vincendo il campionato mondiale di Rugby Mixed Ability a Pamplona.
La mobilitazione della città sarà ancora più evidente grazie al coinvolgimento diretto di ristoranti, bar e locali. Nove ristoranti proporranno per l’occasione il “Menù dei Trenta”, un percorso completo al prezzo simbolico di 30 euro che include l’aperitivo con il vino del territorio, l’Erbaluce. Anche i bar e i locali si uniranno alla festa con proposte a tema ed eventi speciali, trasformando la città in un’unica vetrina del gusto.
Non mancheranno le collaborazioni con realtà di eccellenza del territorio. Accanto ai produttori di nocciolini, saranno protagonisti i Maestri del Gusto della provincia di Torino, i gelatieri del Festival del Gelato Artigianale di Rivara, l’Enoteca Regionale di Albugnano, il Consorzio dell’Erbaluce di Caluso e i produttori di mirtilli di Moncrivello, per un racconto corale che unisce dolcezza, sapori e territori.
Ai nostri microfoni il Presidente dell’Ascom Chivasso Carlo Nicosia, l’assessore al commercio del comune di Chivasso Chiara Casalino e Franco Ortalda titolare della pasticceria Bonfante di Chivasso.

FRANCESCO VALENTE

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View Conference, sotto la Mole i premi Oscar e i registi dei film campioni di incassi

Torino e il Piemonte si preparano ad accogliere, all’ombra della Mole, dal 12 al 17 ottobre 2025, le stelle dell’animazione e del cinema digitale,  dalla Hollywood dei blockbuster ai registi premi Oscar fino agli sceneggiatori e ai maestri degli effetti speciali.

Nella settimana di ottobre dal 12 al 17 il capoluogo piemontese sarà il palcoscenico della 26esima edizione di View Conference, il più importante evento italiano dedicato all’intelligenza artificiale e all’arte, alle tecnologie per il cinema e al business dell’intrattenimento digitale.

“View Conference è  da sempre un ponte a Torino tra i professionisti del settore e il pubblico, un’occasione unica di scoprire il dietro le quinte delle più grandi produzioni mondiali – sottolinea Maria Elena Gutierrez, direttrice della manifestazione. “Quest’anno ci concentreremo  in particolare sui film in uscita, portando sul palco le stelle del cinema, che stanno scrivendo il futuro dell’animazione e degli effetti visivi”.

Domenica12 e lunedì 13 ottobre View Conference prenderà il via presso piazza dei Mestieri, per trasferirsi da martedì 14 a venerdì 17 ottobre nella cornice delle OGR di Torino.

In programma due imperdibili proiezioni serali al cinema Massimo, previste martedì 14 e giovedi 16 ottobre. Per una settimana Torino si trasformerà nel cuore pulsante dell’innovazione nell’intrattenimento digitale. La kermesse offrirà al pubblico un’occasione veramente unica per incontrare da vicino i protagonisti del cinema d’innovazione e degli effetti speciali, scoprendo i processi creativi e tecnologici  che danno vita ai grandi successi internazionali  destinati alle sale e al circuito dei blockbuster.

Figureranno i grandi registi dell’animazione contemporanea,  quali Dean DeBois, regista del film fantasy Dragon Trainer e Domee Shi, premio Oscar per il corto Bao e regista del successo Pixar “Elio”, che sarà  a Torino insieme alla collega Madeline Sharafian per il lung0metraggio firmato Disney Pixar.

Sarà presente anche Alessandro Carloni, impegnato nella regia del grande progetto nel gatto nel cappello” ( The Cat in the Hat), firmato Warner Bros Animation, e Pierre Perifel, che condividerà il palco  con il supervisore VFX Matt Baer per raccontare i dietro le quinte di “Troppo cattivi 2” ( The Bad Guys 2), una delle saghe di maggior successo targata Dreamworks. A completare il parterre creativo Maggie Kang e Chris Appelhans, registi del nuovo progetto Netflix Kpop Demon Hunters, insieme al team di Netflix Sony Pictures Imageworks/Kuku Studios guidato da Alex Woo.

Non mancheranno i grandi visionari dell’industria cinematografica, a partire da Doug  Chiang, senior VP e executive Design Director  di Lucasfilm e storico collaboratore di George Lucas, fino al leggendario Phil Tippett, vincitore di Oscar e fondatore del Tippet Studio.

Sul palco di View Conference saliranno anche i supervisori Pablo Helman di Industrial Light & Magic e Dale Newton di Framestore, che sveleranno i retroscena di una delle produzioni più attese del prossimo anno.

Sarà dedicata una grande attenzione agli effetti visivi, con la partecipazione di Kristian Manz, direttore creativo e supervisor di VFX di Dragon Trainer, la partecipazione di David Vickery, supervisore VFX di Jurassic World Rebirth, e di Craig Hammack, responsabile degli effetti di Lilo e Stitch per Disney. Interverrà inoltre Stephane Naséé, VFX supervisor di Superman. A loro si uniranno Richard Kerries, vicepresidente di Nvidia e Janet Lewin, senior vice president di ILM, insieme a un ricco parterre di artisti supervisori che hanno firmato franchise ironici come Fantastic 4, The Penguin, targato HBO, The ring of power e il nuovo F1 Movie.

View Conference è stata resa possibile grazie al contributo di diversi enti, quali Fondazione CRT, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Fondazione Compagnia di Sanpaolo, Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino, Punto Impresa Digitale, Lenovo Nvidia, Superfile , AMD, Accenture, Netflix, Wylie Co, VFX, Texas A & M University, Iren, VRBN e Das Element.

Mara Martellotta