Cosa succede in città

Ilenia Zodiaco: “La lettura non è sacra, è vitale” 

Il racconto dell’incontro alla Fondazione Circolo dei lettori

Foto: Circolo lettori

Torino si prepara ad accogliere il Salone del Libro 2025, uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’anno. Tra incontri, presentazioni e dibattiti diffusi in tutta la città, il clima è già carico di energia e curiosità. A dare il via un evento che fonde perfettamente classico e contemporaneo: la Fondazione Circolo dei Lettori di Via Bogino 9 ha ospitato Ilenia Zodiaco, tra le booktuber più seguite e autorevoli del panorama digitale italiano. Siciliana d’origine e milanese d’adozione, Ilenia è da oltre un decennio una guida per migliaia di lettori che cercano orientamento nel vasto mondo della narrativa italiana e internazionale. Con uno stile diretto e una preparazione solida, ha saputo distinguersi ben prima dell’ascesa del fenomeno dei booktuber, conquistando il pubblico grazie alla profondità delle sue analisi e alla spontaneità del suo linguaggio. Nel 2020, con il suo canale  Con Amore e Squallore su YouTube, ha lanciato la fortunata iniziativa dei “mattoni”: letture condivise di grandi classici spesso temuti per la loro mole, ma riscoperti con entusiasmo grazie a una comunità appassionata e attiva. Proprio sabato, nella prestigiosa cornice della Fondazione, è andato in scena “Mattoni italiani – bonus track”, un incontro dedicato alle grandi autrici del Novecento italiano, spesso dimenticate dai programmi scolastici ma vivissime nella memoria di chi legge. Tra ironia, competenza e passione, la Zodiaco ha tenuto il pubblico incollato per oltre un’ora, confermandosi voce autorevole e autentica del nuovo modo di parlare di libri.

 

Un’ode ai classici in un’epoca di velocità e di contenuti rapidi e spesso superficiali.

Sentivo che nella mia community cresceva un bisogno di stabilità, di ancoraggio. I classici, in fondo, sono proprio questo: una costante a cui tornare. La pandemia del 2020 ha fatto il resto, offrendo a molti il tempo per affrontare finalmente quelle letture che spesso incutono timore.

Com’è stato il feedback del pubblico?

Variegata, ma entusiasta. Soprattutto con gli autori russi le reazioni sono state polarizzanti. Ma ciò che mi rende più orgogliosa è che in tanti hanno sospeso il giudizio, si sono lasciati attraversare dal testo. Per molti, il gruppo di lettura è stato l’elemento decisivo per iniziare libri che da soli non avrebbero mai affrontato.

Come funziona la “sfida dei mattoni”?

Ogni anno, il 1° gennaio, Iancio su YouTube la “sfida”: sei libri impegnativi, uno ogni due mesi. Ogni volume viene poi discusso in una diretta domenicale e in incontri dal vivo presso la libreria EPI di Milano( due al mese ora sono diventati quattro). Tutto è coordinato via social e in un gruppo Telegram dedicato, dove si commenta liberamente.

Quello che colpisce del tuo stile comunicativo è la naturalezza con cui ti approcci alla letteratura e la tua capacità di semplificare anche delle tematiche molto complesse. Da dove nasce questa dote?

Ho sempre trattato la lettura come qualcosa di normale, quotidiano. Niente idealizzazioni: leggere è un atto di libertà.  Sono cresciuta tra i classici e ammetto di avere una “visione alta” della scrittura, pur apprezzando molti autori contemporanei. Per me, il lettore ha lo stesso peso dell’autore. È lui a dare vita al testo, a renderlo vivo nel presente.

 


Spiegaci meglio questo rapporto tra lettore ed autore.

La lettura si trasforma quando incontra il pubblico. E’ un atto attivo di interpretazione in cui non bisogna sacralizzare le intenzioni dell’autore ma al contrario vivere e interpretare il testo. Penso che vi sia una creatività anche nell’atto di leggere, che aiuta le persone a definire il proprio carattere. Bisogna farsi attraversare dalle letture e far sì che esso ti cambino.

Alla Fondazione Circolo dei lettori presenti una “bouns track” dei mattoni dedicata alle grandi autrici italiane del ‘900. Da cosa è stata motivata questa scelta?

Natalia Ginzburg, Alba de Céspedes, Grazia Deledda: sono state importantissime, eppure marginalizzate dalla critica e dai programmi scolastici. La “bonus track” non è solo un omaggio, ma un gesto di memoria e rilettura, per far emergere nuovi punti di vista. Non è un’operazione di salvataggio – sottolinea – ma un recupero attivo, uno sguardo alternativo su storie che meritano di essere ascoltate.

Torino e Natalia Ginzburg: un legame profondo.

Si, molto. Tra le scrittrici omaggiate, Natalia Ginzburg occupa un posto speciale. La sua scrittura era minimale, ma aveva una forza straordinaria. Era timida, sì, ma ha avuto un enorme impatto nel panorama editoriale, soprattutto con il suo lavoro in Einaudi. La sua lezione è stata quella di imparare dalle “piccole virtù”.

Valeria Rombolà

Gli eventi del Consiglio regionale al Salone del Libro 2025

Gli scenari della trasformazione digitale e di quella ecologica, i diritti umani, la prevenzione e il contrasto di crimini e violenza di genere, l’educazione al rispetto dell’altro, anche attraverso la tecnologia, la conoscenza della Storia per costruire una cittadinanza più consapevole. Sono questi alcuni dei principali temi che il Consiglio regionale del Piemonte propone con un ricco carnet di eventi al Salone internazionale del Libro di Torino, in programma dal 15 al 19 maggio al Lingotto fiere.

UNA PIAZZA PER LA LIBERTÀ DI PENSIERO

“Il Consiglio regionale rinnova il desiderio di incontrare i cittadini in un luogo dove si promuove la lettura e la cultura, antidoti importanti contro l’indifferenza e la violenza che avvelenano la società attuale”, afferma il presidente dell’Assemblea legislativa piemontese Davide Nicco. “Per ribadire l’importanza della parola e dei valori di libertà e democrazia in cui crediamo, quest’anno abbiamo deciso di intitolare la piazza dei diritti umani e civili – lo spazio accanto all’Arena Piemonte – ai perseguitati per la libertà di pensiero, una forma di espressione fondamentale, che ancora oggi nel mondo subisce pesanti minacce e censure. La partecipazione del Consiglio regionale al Salone rappresenta, anche simbolicamente, la nostra volontà di essere parte attiva di un dialogo ampio e aperto, che valorizzi il patrimonio culturale del Piemonte e di Torino, e che metta al centro le persone, le idee, i diritti e le responsabilità di ciascuno”.

Lo stand del Consiglio avrà un allestimento arioso e lieve, in linea con la frase di riferimento della 37ma edizione del Salone “Le parole tra di noi leggère”. A spiccare sono sullo sfondo i disegni delle montagne piemontesi, fra cui si scorgono la vetta del Monviso e la Sacra di San Michele, monumento simbolo della regione, mentre in primo piano una danza di altalene formate da libri celebra l’incontro con la lettura.

SOTTO I RIFLETTORI GLI STUDENTI VINCITORI DEI CONCORSI

Fra gli eventi dell’Arena Piemonte, ampio spazio sarà dedicato alla premiazione degli studenti delle scuole superiori piemontesi vincitori dei concorsi indetti dal Consiglio regionale. Si tratta della 41esima edizione di “Diventiamo cittadini europei”, della 44esima edizione del “Progetto di storia contemporanea” e della premiazione degli “Ambasciatori del Consiglio regionale”. Si parlerà anche di Europa alla prova del cambiamento, davanti alle grandi sfide globali, con il vicerettore dell’Università di Torino Giuseppe Martino Di Giuda e il presidente Iuse Piercarlo Rossi, mentre l’ex calciatore Michele Padovano racconterà la sua complessa vicenda giudiziaria e personale, conclusasi con l’assoluzione dopo 17 anni. Il mondo del crimine sarà affrontato da prospettive diverse, dalla lotta all’evasione fiscale con la Guardia di Finanza fino all’analisi dell’evoluzione delle mafie italiane. Non mancheranno importanti appuntamenti letterari, come quello che ospiterà lo scrittore Sandro Veronesi, intervistato dal giornalista de La Stampa Alessandro De Angelis sul potere seduttivo e salvifico delle parole. Due autrici di bestseller come Stefania Auci e Ilaria Tuti dialogheranno invece sulla forza del romanzo storico e delle nuove generazioni. Arte e territorio saranno il filo rosso che unisce diversi eventi. A partire dalla presentazione del fumetto “Scene da un patrimonio. Uno straordinario viaggio alla scoperta dei paesaggi vitivinicoli Unesco”, realizzato dalla Scuola del Fumetto di Asti in collaborazione con l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli. Il Piemonte sarà protagonista anche di un viaggio ideale fra cultura, fede e paesaggi per conoscere le Porte sante della regione, in occasione dell’anno giubilare.

EDUCAZIONE NEL SEGNO DELLA TECNOLOGIA

Sensibile alle problematiche sociali e alla formazione dei giovani, il Consiglio promuove da tempo iniziative per prevenire bullismo e cyberbullismo. Rientra in queste finalità il laboratorio interattivo “Parla, ascolta, agisci!”, curato dai giovani dell’associazione Mabasta. La tecnologia fra rischi, diritti da tutelare e opportunità per il futuro sarà poi analizzata in vari eventi. Fra questi si ricorda “Navigare il futuro. L’educazione digitale come strumento di crescita”, con la presenza di Agostino Ghiglia, componente del Garante per la protezione dei dati personali e Guido Boella, vicerettore dell’Università di Torino. L’uso consapevole di web e social network è anche l’obiettivo del percorso di alfabetizzazione digitale promosso dal Corecom insieme con l’Ufficio scolastico regionale e la Fondazione Articolo 49, che porterà alla consegna dei primi patentini digitali agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, mentre in “Oltre lo schermo” la Polizia postale spiegherà ai giovani quali sono gli strumenti utili per fare rete contro violenza di genere e soprusi sul web. Di empatia e solidarietà fra ragazzi si parlerà con la presentazione del Manifesto della Generazione Empatica, evento promosso dal Garante regionale per l’Infanzia e l’adolescenza. La prevenzione del disagio, in questo caso in carcere, sarà poi affrontato in un incontro a cura del Garante regionale dei detenuti e del Difensore civico, incentrato sull’evoluzione del lessico penitenziario. Infine, gli amanti dei gatti potranno soddisfare ogni loro curiosità grazie all’evento del Garante regionale per i diritti degli animali dedicato al mondo di questo simpatico felino.

Ufficio stampa CRP
Il programma degli eventi

Il ricco cartellone di Lingotto Musica

Programma “stellare” per la nuova stagione 2025-2026 di Lingotto Musica, con 8 appuntamenti dal 2 ottobre al 22 maggio. Inaugurazione affidata alla Die Deutsche Kammerphilharmonie Bremen diretta da Riccardo Minasi e con la pianista Beatrice Rana, per la prima volta nella stagione Lingotto Musica il 2 ottobre, impegnata nell’eseguire il concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Beethoven. In programma anche l’ ouverture dal “Freischutz” di Weber e la quarta sinfonia di Brahms.

Il secondo concerto il 25 novembre, musica e parola con lo spettacolo “Tucidide. Atene contro Melo” con la regia di Alessandro Baricco,le musiche di Giovanni Sollima suonate da i 100 Cellos diretti da Enrico Melozzi, con le voci recitanti di Alessandro Baricco, Stefania Rocca e Valeria Solarino. Si prosegue il 12 dicembre con lo strepitoso pianista Grigory Sokolov con un programma dedicato nella prima parte a Brahms, ( la seconda è da definire). L’anno nuovo il 9 gennaio vedrà protagonista l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Menfred Honeck con il pianista Simon Trpceski, che eseguirà il concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Cajkovskij. Completa la serata le musiche di Weber e Dvorak. Il 27 gennaio la Camerata Salzburg con Giovanni Guzzo violino concertatore e la pianista Maria Joao Pires, protagonista del concerto per pianoforte e orchestra n. 27 di Mozart. Verranno eseguite anche musiche di Haydn e Schubert. Il 21 febbraio torna dopo 15 anni il direttore Zubin Metha, che alla guida della West-Eastern Divan Orchestra, eseguirà musiche di Beethoven e Schubert. Charity partner è la Fondazione Piemontese sul Cancro di Candiolo. Il 21 aprile l’Accademia Bizantina con Ottavio Dantone nel doppio ruolo di direttore e clavicembalista e con Alessandro Tampieri violino, Suzanne Jerosme soprano e Delphine Galou contralto, eseguirà musiche di Handel, Corelli, Geminiani, e Pergolesi.

Chiusura di Lingotto Musica il 22 maggio con la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Vasily Petrenko e con il debutto al Lingotto della violinista Anne- Sophie Mutter ,esecutrice del concerto per violino e orchestra di Cajkovskij. Completa il programma la quinta sinfonia di Mahler, con charity partner la Fondazione Ricerca Molinette. Ritorna per il secondo anno la rassegna nella sala cinquecento “I pianisti del lingotto” con Nelson Goerner, Angela Hewitt, Igor Levit, Marie-Ange Nguci e Alexander Romanovsky. Prevista anche la rassegna “Lingotto Off”: 3 mini-rassegne di concerti al Museo Archivio Reale Mutua (dal 3 al 17 luglio), al Mauto ( dal 24 al 26 settembre) e alla Reggia di Venaria ( dal 27 al 30 dicembre).

Pier Luigi Fuggetta

“CHEFilm!”: 5 grandi chef preparano 5 piatti ispirati a 5 film

mercoledì 14 maggio – ore 20 

La Centrale c/o NUVOLA LAVAZZA 

Via Ancona 11/A – Torino

Dopo il grande successo delle scorse edizioni,

il format “CHEFilm!”, prodotto da To Be Company, giunto alla sua decima edizione nazionale,

approda in occasione del Fuori Salone Internazionale del Libro

alla Centrale di Nuvola Lavazza, nuova location che si fa cinema per una cena da film.

 

5 grandi chef prepareranno 5 piatti ispirati a 5 film,

serviti mentre sullo schermo scorreranno le scene da cui sono tratti,

per un’esperienza dove il grande cinema incontra la grande cucina.

Al Teatro Regio di Torino “Hamlet” di Ambroise Thomas

Debutterà al Teatro Regio di Torino “Hamlet” di Ambroise Thomas martedì 13 maggio, alle 19.30, per il pubblico under 30. Da martedì 29 aprile, alle ore 11, la vendita dei biglietti per l’anteprima giovani del nuovo, visionario allestimento di Jacopo Spirei, che sarà un’esplorazione nella mente di Amleto e dell’animo umano.

Per la prima volta al mondo, l’opera, di matrice romantica e dal fascino immortale, che va in scena in una nuova produzione del Teatro Regio, viene rappresentata in forma scenica nella sua versione originale, con il ruolo del protagonista affidato alla voce del tenore. Thomas aveva concepito la parte del principe di Danimarca per la voce del tenore, salvo poi doverla adattare per il primo interprete Jean Baptiste Faure, e tale fu mantenuta fino ai giorni nostri. Tuttavia il recupero della versione originale, curata dall’editore Bären Reiter, restituisce al ruolo del principe di Danimarca il registro vocale tenorile. Sarà John Osborn a dare voce al tormentato principe di Danimarca, che è stato anche il primo a eseguire in forma di concerto questa versione; accanto a lui, nel ruolo di Ophélie, la straordinaria Sara Blanche, impegnata nella virtuosistica aria della Follia. Sul podio graditissimo ritorno di Jérémie Rhorer, alla guida di Orchestra e Coro del Regio, istruito da Ulisse Trabacchin. La regia è firmata da Jacopo Spirei, che debutta al Regio con un’intensa lettura psicologica della tragedia shakespeariana. Fantasmi, amore, follia e vendetta animano “Hamlet” di Thomas.

“Essere o non essere, la più grande domanda della nostra vita – spiega il regista Jacopo Spirei, descrivendo la sua lettura di forte impatto emotivo e drammaturgico  – Cosa dobbiamo fare quando un compito più grande di noi cade sulle nostre spalle ? Dobbiamo diventare i nostri genitori ? Il loro spirito di rivalsa ? Hamlet è pieno di domande senza risposta, responsabilità troppo grandi, una realtà traumatica che genera incubi di ogni specie. Questo Hamlet è un viaggio all’interno di noi stessi, attraverso l’introspezione, la domanda e la ricerca”.

L’ingresso per l’anteprima giovani è riservato agli under 30, e i minori di 14 anni dovranno essere accompagnati da un un maggiorenne under 30.

Info e biglietti: 011 8815241

Orari di apertura: da lunedì a sabato 11-19 / domenica 10.30-15.30 / un’ora prima degli spettacoli

Mara Martellotta

Conclusa la VI edizione di The Phair | Photo Art Fair

Appuntamento dal 22 al 24 maggio 2026 per la VII edizione 
Si è conclusa oggi la sesta edizione di The Phair | Photo Art Fair, la prestigiosa fiera internazionale dedicata alla fotografia, che ha riscosso grande partecipazione di pubblico da tutta Italia. Da venerdì 9 a domenica 11 maggio, 50 gallerie italiane e internazionali, provenienti da Belgio, Germania, Gran Bretagna e Svizzera, hanno animato la Sala Fucine delle OGR Torino. Particolare successo ha riscosso la novità di quest’anno, il Talks Program – The Phair, un ciclo di incontri e approfondimenti dedicati al collezionismo in compagnia di collezionisti, artisti, art advisor e curatori di rilievo nazionale e internazionale, con l’obiettivo di rendere il collezionismo più accessibile e stimolare una partecipazione consapevole.
Per promuovere il patrimonio fotografico nazionale e rafforzare i rapporti con le realtà museali torinesi, quest’anno The Phair ha avviato una collaborazione con la GAM – Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea scegliendo di utilizzare come immagine guida di questa edizione Torino, giostra Zeppelin in movimento (1934) di Mario Gabinio, custodita dall’Archivio Fotografico dei Musei Civici.

Focus Giovani Artisti 

Per questa edizione, insieme con l’artista torinese Eva Frapiccini, The Phair ha inaugurato un progetto speciale dedicato agli artisti under 40, sia italiani che internazionali. L’iniziativa ha individuato e valorizzato 10 voci emergenti più rilevanti della scena contemporanea, che hanno esplorato linguaggi innovativi e traiettorie artistiche in evoluzione.
Questi i 10 giovani artisti scelti: Alizée Bauer, Federica Belli, Lilly Lulay, Sara Messinger, Ruya Qian, Ilaria Sagaria, Nikita Teryoshin, Nerina Toci, Carlotta Valente, Jacopo Valentini.

Acquisizioni, premi e residenze di The Phair 2025

Acquisizione Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, partner storico di The Phair , per il secondo anno consecutivo ha acquisito un’opera tra quelle presenti in fiera dal valore di 15.000 euro, budget superiore a quello della precedente edizione. L’opera è la fotografia di Paulo Nazareth Untitled (Objects to Keep the Sun out of Your Eyes) series, acquisita dalla Galleria Franco Noero di Torino e selezionata dalla vice direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Marcella Beccaria. L’opera entra a far parte della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e verrà destinata in comodato d’uso gratuito al Castello di Rivoli.

Premio in collaborazione con Just The Woman I Am

Il premio promosso dalla collaborazione di The Phair con Just The Woman I Am, evento organizzato dal CUS Torino, in collaborazione con Università e Politecnico di Torino, è stato assegnato a Nerina Toci, della Galleria Davide Di Maggio. Una giuria qualificata ha individuato nove opere finaliste che sono state esposte a The Phair. I partecipanti dell’evento Just The Woman I Am hanno usufruito dell’ingresso ridotto e votato l’opera preferita. L’opera vincitrice è stata acquisita da Just The Woman I Am e, in segno di impegno verso la ricerca, The Phair effettuerà una donazione di pari importo a sostegno della lotta contro il cancro.

Residenza d’Artista Mario Cucinella Architects 

La Residenza d’Artista Mario Cucinella Architects è stata vinta da Federica Belli della Galleria Valeria Bella. Un comitato di esperti ha selezionato l’artista tra quelli presenti in fiera, privilegiando opere capaci di interpretare i valori dello studio. Al vincitore è stata assegnata una residenza di due settimane a Bologna, comprensiva di ospitalità e produzione di cinque opere originali, che entreranno a far parte della collezione dello studio. The Phair dedicherà gratuitamente uno spazio espositivo ai lavori realizzati, in occasione dell’edizione 2026, corredati da un testo critico.

Residenza d’Artista “Scisti e Vinisti”

La Residenza d’Artista “Scisti e Vinisti” (titolo tratto da un’espressione dialettale salentina che significa “sei andato e tornato”), promossa da CON Red Lab, è stata assegnata a Ulrich Egger della Galleria Il Ponte. Un comitato di esperti ha selezionato il vincitore tra gli artisti presenti in fiera per una residenza d’artista nell’autunno 2025 in Salento, presso The apARTment, sede dell’associazione a Casamassella (LE). Ulrich Egger realizzerà un progetto fotografico inedito che sarà presentato in primavera 2026 negli spazi di The apARTment, come esito di un percorso di ricerca tra natura, identità e creatività condivisa.

L’appuntamento con la VII edizione di The Phair sarà dal 22 al 24 maggio 2026.

Musica Diffusa, l’omaggio della Filarmonica TRT a Ezio Bosso, tra biblioteche e mercati

 

Lunedì 12 maggio la Filarmonica TRT scende in strada, attraversa mercati, biblioteche e piazze, diffondendo la sua musica in tutta la città. La seconda edizione di Musica Diffusa è dedicato alla memoria di Ezio Bosso, musicista, compositore e direttore d’orchestra torinese scomparso cinque anni fa.

Siamo felici di accogliere la seconda edizione di Musica Diffusa – dichiara l’assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia – che quest’anno è dedicata al ricordo di Ezio Bosso, artista che ha lasciato un’impronta indelebile nella nostra città e un’eredità musicale che continua a emozionare e ispirare. Grazie alla Filarmonica TRT la sua musica arriverà nei luoghi della quotidianità, quali biblioteche, mercati e musei, e in contesti più complessi come le carceri. Spazi che per un giorno si trasformano grazie al potere del suono e dell’incontro, creando connessioni e rafforzando il legame tra arte e comunità”.

Tre ensemble attraverseranno la città, eseguendo alcuni brani tra i più emozionanti di Ezio Bosso, e amico della Filarmonica TRT che ha saputo trasformare la musica classica in un linguaggio accessibile e universale.

Dalle biblioteche civiche F. Cognasso, C. Pavese e Villa Amoretti, alla Nuvola Lavazza; dai mercati di Piazza Foroni e Corso Sebastopoli, fino all’Istituto Minorile Ferrante Aporti, dove la musica raggiungerà i ragazzi, diventando strumento di incontro, inclusione e ascolto.

La giornata si concluderà alle ore 20 presso l’Auditorium di Palazzo San Daniele in via del Carmine 14 con un concerto realizzato in collaborazione con il Polo del ‘900 e la Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci che custodisce il fondo personale di Ezio Bosso. I tre ensemble proporranno al pubblico i diversi brani eseguiti nell’arco della giornata per celebrare non solo il musicista, ma anche il lungo rapporto di amicizia e collaborazione artistica della Filarmonica TRT con il Maestro, che nel 2010 ha dato vita alle prime esecuzioni assolute delle sue Sinfonia n.1 “Oceans” e Sinfonia n.2 “Under the Trees’ Voices”.

PROGRAMMA 

9.30 – 12.15 Istituto Minorile Ferrante Aporti
11.30 Mercato piazza Foroni
11.30 Mercato corso Sebastopoli
14.00 Nuvola Lavazza
14.30 Biblioteca Cesare Pavese
15.30 Biblioteca Francesco Cognasso
16.00 Biblioteca Villa Amoretti
20.00 Auditorium – Polo del ‘900.

I biglietti per il concerto al Polo del ‘900 saranno in vendita al costo di 5 euro da venerdì 9 maggio alla biglietteria del Teatro Regio, su Vivaticket https://www.vivaticket.com/it/ticket/omaggio-a-ezio-bosso-filarmonica-trt/266571 o la sera stessa al Polo del ‘900.

Il progetto “Musica Diffusa” è realizzato in collaborazione con la Città di Torino, il Polo del ‘900 e la Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, EY Foundation, Fondazione Zegna, Fondazione CRT e Amici della Filarmonica TRT, con il prezioso sostegno di Intesa Sanpaolo – che partecipa al progetto Esperienza Orchestra – e di Società Reale Mutua Assicurazioni. Partner tecnici Del Cambio e NHC Torino Santo Stefano.

TORINO CLICK

“Il Cortile delle Arti”, nel cuore di Torino, apre nuovamente le sue porte al pubblico

“Il Cortile delle Arti”, nel cuore di Torino, apre nuovamente le sue porte al pubblico, sabato 10 maggio 2025 per l’iniziativa “El Pugiöl – Spazio d’arte condiviso”; un luogo suggestivo in via Vanchiglia 16 a Torino con ben sette studi d’artista, una galleria d’arte e due laboratori artigianali. Negli anni ’20 in un proliferare di botteghe, nuove fabbriche e nascenti industrie si installa proprio lì la Fabbrica di Forniture per Ombrelli e Berretti della ditta di famiglia Ambrogio Merzagora/Mapelli, l’unica in Italia di questa tipologia di manifattura.

Il Merzagora, essendo lo zio materno di Giovanni Mapelli che a quel tempo aveva un negozio di cappelleria “esclusiva Borsalino” a Carmagnola, decide di offrire al nipote l’opportunità di collaborare nella sua fabbrica e non avendo figli lasciargliela in eredità, ma i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale distruggono l’edificio e decretano la fine della fabbrica. Negli anni ’50 iniziano poi i lavori di ricostruzione per trasformare questi spazi in abitazioni civili, e la pittrice Adelma Mapelli che nel 1974 affitta l’ex portineria dello stabile per far nascere il suo studio di pittura, si prodiga con tanta passione e tenacia nel trasformare queste in atelier d’arte. Così poco per volta riesce a far confluire nel cortile artisti torinesi e non solo che prendono possesso degli spazi per finalmente creare questo affascinante e curioso “scrigno” di cultura e talenti.

L’ideatrice del progetto Adelma Maspelli nel corso della giornata di sabato, dalle ore 16 alle 23, organizza un incontro aperto a tutti di pittura dal vivo con tecniche a confronto insieme ad altri artisti e nel suo atelier si potrà anche visitare la mostra – fotografica “Torino a colori” di Silvia Finetti. Julien Cachki presenta invece la performance “Frammenti di opere a Profusione” nel corso della quale verranno frammentate 5 opere di grandi dimensioni in orari casuali e inattesi.

Per ogni performance una tela verrà geometricamente frammentata in 36 pezzi uguali e per volontà dell’artista se ne vedranno davvero delle belle… Hangar studio presenta invece “Madre”, una mostra di Claudio Cravero che insieme a Giampiero Trivisano realizzerà ritratti fotografici al pubblico con un set predisposto all’interno del locale. Inoltre, sul “Pugiöl”, il cosiddetto “ballatoio”, verranno esposte 20 gigantografie di ritratti fotografici ironici dello stesso Cravero scattati ai commercianti di via Vanchiglia.

Lo studio di Francesco Di Lernia ospita i lavori degli allievi dell’atelier “Paesaggi”, mentre in quello di Paola Gandini si potranno ammirare le sue vetrofusioni oniriche ed in quello di Mary Rigo le opere del progetto “Consumo di Suolo”, lavori ad olio su tela nei quali sarà possibile osservare la percentuale di suolo consumato nelle diverse regioni italiane. Alla Galleria “Febo & Dafne” invece viene inaugurata la mostra collettiva di fotografia: “Verità nascoste” che proseguirà fino al 14 giugno. L’intrattenimento musicale nel corso di tutto l’evento è assicurato da Giacomo Cornelio alla voce e Francesco Partipilo al sax.

IGINO MACAGNO

Torinodanza Festival 2025 – Dance First, la prossima stagione: tante novità e prime nazionali

Dance First, questo è il titolo dell’edizione 2025 del Festival Torinodanza, rassegna diretta da Anna Cremonini, in programma dal 5 settembre al 5 ottobre prossimo con 32 rappresentazioni, tra cui un’anteprima mondiale, 7 prime nazionali, 6 coproduzioni, laboratori e masterclass con la partecipazione di 15 compagnie composte da artisti provenienti da 11 Paesi diversi. Forte della propria collocazione  all’interno della programmazione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, il Festival si conferma un interlocutore attivo bell’ambito della danza internazionale, registrando la molteplicità dei generi, sempre diversa, e forme, riflessioni e contenuti espressi dalla creazione contemporanea. Da quest’anno il Festival Torinodanza torna nella splendida cornice del Teatro Carignano, e mantiene la sua collaborazione con le Fonderie Limine di Moncalieri in tutti i suoi spazi e, per la prima volta, approda al Grattacielo Intesa Sanpaolo.

“Sono molto felice del rapporto virtuoso-spiega Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura del Comune di Torino – che si è creato tra le componenti che lavorano alla realizzazione del Festival. Tra questi, considerando sempre il rispetto dei ruoli, la giunta comunale, il Teatro Stabile di Torino, Torinodanza, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Moncalieri nella figura di Antonella Parigi e gli sponsor, tra cui la Fondazione Compagnia di San Paolo. La sfida che si pone quest’anno Torinodanza è quella di migliorare il già elevato standard di eccellenza raggiunto nelle passate edizioni”.

Sono tre i punti di forza su cui si basa la realizzazione di questo Festival. Il primo riguarda l’armonia creatasi all’interno delle componenti che vi collaborano, prendendo sempre come punto di riferimento sicuro la casa del Teatro Stabile di Torino, il secondo riguarda il rapporto tra la Lavanderia a Vapore e il Festival Torinodanza, una relazione ben collaudata nel corso degli anni e che si esprime attraverso una importante comunione di intenti, la terza si basa sulla capacità da parte di Torinodanza di creare reti internazionali che contribuiscono a migliorare l’immagine e i risultati.

“Torinodanza ha un progetto visionario – dichiara l’Assessora alla Cultura del Comune di Moncalieri Antonella Parigi – Le Fonderie Limone, da sempre casa di Torinodanza, continueranno comunque ad ospitare molti eventi e spettacoli di prosa del Teatro Stabile. La novità per Moncalieri sarà la riapertura del teatro Matteotti”.

Ad inaugurare l’edizione 2025 del Festival sarà il 5 settembre prossimo, alle 20.45, presso il Teatro Carignano, la creazione di “Delay The Sadness” di Sharon Eyal, che debutterà a Torino in anteprima mondiale. Si tratta di un’occasione particolare, in quanto frutto di un progetto articolato che giungerà al debutto dopo due residenze combinate. Tre settimane di prove presso Orsolina28 Art Foundation di Moncalvo, nell’astigiano, poi l’ingresso al Teatro Carignano, dove l’artista israeliana trapiantata in Francia concluderà l’allestimento della nuova creazione. Lo spettacolo debutterà in prima mondiale al prestigioso Festival Ruhr Triennale in Germania, partner di coproduzione. “Delay The Sadness” è un lavoro che invita all’introspezione e alla connessione, un’esplorazione di delicato equilibrio fra forza e vulnerabilità, una riflessione sui tanti modi in cui le persone navigano nel proprio mondo interiore ed esteriore. Eyal intende creare uno spazio per creare risonanza con le proprie esperienze. Il titolo si può ridurre a “rimandare la tristezza”. Alle Fonderie Limone, il 13 e 14 settembre, si terrà la prima nazionale dello spettacolo “À la carte” di Ioannis Mandafounis, artista greco con una lunga esperienza nella compagnia di William Forsythe. Punto di partenza dello spettacolo è l’incontro tra l’ensemble e il pubblico, come se collaborassero alla creazione di un menù improvvisato. Il quadro di riferimento è la metodologia compositiva dell’artista, che permette di creare una coreografia visiva sul palco. Lo stile indisciplinato, libero e rigoroso coinvolge pubblico e danzatori in un gioco di rimandi gioioso e folle. Quest’anno Torinodanza apre uno spazio alle danze urbane con la presentazione, per la prima volta in Italia di Témoin di Collectif FAIR-E, e di Saïdo Lehlowh, artista emerso alla fine degli anni Novanta sulla scena b-boing parigina, imponendo una visione tutta nuova della break dance. Témoin punta lo sguardo sulla società contemporanea, accattivante nella sua energia e seducente nella finezza dei suoi gesti. Lo spettacolo sarà in scena il 19 e 20 settembre. Un‘altra compagnia inedita per Torinodanza è Rambert, tra le piu note compagnie britanniche impegnata nel repertorio di (La)Horde, il più irriverente collettivo francese che con il suo libero linguaggio, anticonvenzionale e contemporaneo, ha saputo intercettare il pubblico dei più giovani. La serata è programmata alle Fonderie Limone il 27 e 28 settembre prossimi, presentata con il titolo “Bring your own”.

Ritorna quest’anno la Akram Khan Company con “Chotto Desh”, che attinge alla qualità unica di Akram Khan nel raccontare storie interculturali creando una avvincente narrazione dei sogni e dei ricordi di un ragazzo tra Gran Bretagna e Bangladesh. Mescolando Kathk e danza contemporanea, con una squisita miscela di testi parlati, animazioni oniriche, immagini e musiche appositamente composte, “Chotto Desh” è un’incantevole e toccante esperienza di teatro danza rivolta ai bambini e alle loro famiglie, presentato alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani dal 30 settembre al 3 ottobre prossimi. Christos Papadopoulos, artista greco di rara finezza e originalità, presenterà una versione rinnovata di un assolo interpretato da Georgios Kotsifakis dal titolo “Landless”. Lo spettacolo, in programma in prima nazionale alle Fonderie Limone il 23 e 24 settembre, esplora la capacità del corpo di rendersi architettura di sé stesso, facendosi territorio sconosciuto per costruire una nuova prospettiva sulle sue funzioni di base e di movimento. Ultima grande compagnia internazionale che chiude il Festival è Peeping Tom, ensemble che dal 2019 è sostenuto con convinzione da Torinodanza Festival. Il titolo della sua ultima creazione, a firma di Gabriela Carrizo, è  “Chroniques”, e sarà presentata alle Fonderie Limone dal 2 al 4 ottobre prossimo. Lo spettacolo mette in scena essere umani e non umani, soggetti sottoposte a leggi e fenomeni fisici diversi: una metamorfosi corporea in una dimensione abissale e poetica.

“Anche quest’anno – prosegue Anna Cremonini – entreremo nelle trame e nelle evoluzioni della danza italiana, consapevoli del dovere morale di una istituzione di interesse pubblico di sostenere e stimolare la creatività di artisti e artiste più o meno giovani. Contribuire a rafforzare il sistema significa rendere più solido che trasporti il presente verso un futuro che sappia mettere la coreografia italiana al centro della riflessione contemporanea”.

Il 10 settembre prossimo, al Grattacielo Intesa Sanpaolo, MM Contemporary Dance Company presenterà un trittico composto da tre pezzi a firma di tre coreografi diversi: “Short Stories”-Michele Merola esplorerà un paesaggio espressivo di brevi storie, accompagnando i danzatori con una colonna sonora che riunisce suggestive parti liriche per violino e voce soljsta;”Shrik” – Adriano Bolognino si ispira al titolo originale norvegese del celebre dipinto “L’Urlo” di Munch, opera che l’ha portato a indagare i temi della tragedia e dell’angoscia, infine Enrico Morelli affronta in “Weirdo” il senso di inadeguatezza, di diversità, sotto la lente di un giudizio. Tre generazioni a confronto per una serata intensa ed elegante.

Il 13 settembre prossimo, presso le Fonderie Limone, si esibirà al Festival il gruppo Yoy Performing Arts, tra i più rigorosi sofisticati della generazione emergente, composta da Emma Zani, Roberto Doveri e Timoteo Carbone. Fin dagli esordi ha fondato la propria poetica sulla fusione tra danza, musica a e arte visiva, alla ricerca di contaminazioni e nuove forme espressive. “Futuri” è un dittico composto da due duetti: “Ti ricordi il futuro”, tratto dall’opera dell’artista visivo Valerio Berruti, e “Solo sognar ci terrà svegli”, ispirato ai versi del poeta e artista di strada Ivan Tresoldi.

Il 14 settembre prossimo, sempre alle Fonderie Limone, debutta lo spettacolo della compagnia indipendente “Descendants”, composta da italiani afrodiscendenti, fondata e guidata da Carlos Kamizele, ballerino e coreografo congolese nato a Kinshsasa, arrivato in Italia a 7 anni. In questa nuova produzione è affiancato dalla ballerina Caroline de Almeyda, interprete nata ad Imola ma di radici brasiliane. Il loro balletto si intitola “Nyumbani – il mio corpo è la mia matria”; “Nyumbani” è una parola swahili che significa casa, ed evoca il senso di appartenenza o, al contrario lo smarrimento provocato dal mancato riconoscimento delle proprie radici.

Il 19 e 20 settembre, alle Fonderie Limone, debutta in prima nazionale con la sua compagnia CodedUomo Daniele Ninarello, di ispirazione jazz, dando vita a una composizione polifonica in cui ogni singolo performer è condizionato dalla dinamica del gruppo.

Sempre nella sala piccola delle Fonderie Limone, il 23 e 24 settembre approda per la prima volta a Torino Danza Sofia Nappi, giovane coreografa toscana formatasi tra la tradizione americana e l’attualità israeliana, considerata tra le più promettenti autrici del momento. La sua creazione, “Pupo”, esplora il Pinocchio di Collodi. Altra prima italiana è l’assolo di Michela Lucenti, coreografa, danzatrice e fondatrice della compagnia Balletto civile. Il suo spettacolo, presentato il 28 settembre alle Fonderie Limone è ispirato al mito di Giocasta, offrendo il nome al titolo e si propone di scandagliare i temi dell’ambizione e del potere attraverso il corpo, la voce e la musica, concepiti come strumenti capaci di restituire con potenza fisica e sensoriale il dramma antico di una madre e di una città. Si tratta di un’indagine su un delle figure più affascinanti e contraddittorie della tragedia greca, capace di esplorare la potente complessità femminile.

Dal 2 al 4 ottobre, alle Fonderie Limone, debutta “Abracadabra” di Francesca Pennini, in cui l’artista mette alla prova un corpo segnato, mutato,  Aiace di ritrovarsi in ciò che non è mai stato, creando un assolo che si rivela nell’invisibilità, una danza impossibile e ubiqua, una voce ventriloqua per rimettere insieme la donna tagliata a pezzetti. Torinodanza propone anche uno spazio di pratiche laboratoriali: atelier, masterclass per professionisti e amatori dal nome “Esperienze”, per fare del Festival un luogo vivo e vibrante che accanto a una prestigiosa vetrina di opere italiane e internazionali consente di approfondire le azioni e i gesti, l’intensità di relazioni che la danza può costruire.

Biglietti e abbonamenti in vendita sia in biglietteria sia online a partire dal 9 maggio

Biglietteria: teatro Carignano, piazza Carignano 6, Torino

Tel. 011 5169555 – orario: lunedì-sabato dalle 13 alle 19 / domenica dalle 14 alle 19

biglietteria@teatrostabiletorino.it

Mara Martellotta