Si è concluso il primo semestre del 2025 di Intesa Sanpaolo raggiungendo quota 420 mila visitatori nella rete delle Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza e ora viene presentata una stagione autunnale ricca di grandi mostre nell’ambito del cosiddetto “Progetto cultura”, il piano pluriennale delle iniziative con cui la Banca vuole esprimere il proprio impegno per promuovere arte e cultura in Italia.
Il programma espositivo prenderà avvio l’11 settembre prossimo alle Gallerie d’Italia di Torino, con il progetto dell’artista olandese Erik Kessels, che realizzerà una installazione multimediale composta da oltre 60 mila immagini provenienti dall’Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo. Le fotografie saranno tutte cucite e trasformate per formare un’immagine in continuo movimento grazie all’ausilio dell’AI, da cui emergerà un ritratto fluido dell’Italia in cui i volti di persone, immagini di cronaca, di guerra, di politica, di lavoratori, di sport e di frammenti storici si compenetreranno nello spazio l’una nell’altra. La mostra rimarrà visibile fino al 7 ottobre prossimo. Il 9 ottobre prossimo aprirà fino al 1 febbraio 2026 una grande mostra dedicata a Jeff Wall, originario di Vancouver nel 1946, uno dei fotografi più significativi e influenti del momento, che da oltre quaranta anni si muove tra l’osservazione documentaria e la staged Photography, realizzando immagini che esplorano ogni aspetto della società contemporanea. La mostra intitolata “Jeff Wall. Photographs” è curata da David Campany e raccoglie le immagini del fotografo canadese che si ispirano al realismo del XIX secolo e ai dipinti di Edouard Manet, realizzate dalla fine degli anni Settanta fino a quelle più recenti , raccontandone la realizzazione che avviene senza intenzioni documentarie o di reportage, ma su un set, proprio perché, secondo l’artista, alla fotografia non dovrebbe essere preclusa la totale libertà artistica garantita alle altre discipline.
Ultima mostra del trittico sarà, dal 12 novembre prossimo, l’esposizione dedicata al fotografo Riccardo Ghilardi, promossa in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, che compie 25 anni, e curata da Domenico De Gaetano.
La mostra, che rimarrà aperta fino al primo marzo 2026, rappresenterà un racconto fotografico originale e ambizioso, capace di ripercorrere, come un lungo piano sequenza, la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri, attraverso i ritratti delle celebrità, puntando lo sguardo alla Mole e alle collezioni del Museo, coinvolgendo le maggiori personalità del cinema nazionale e internazionale.
Mara Martellotta