CRONACA- Pagina 950

Arrestati gli autori di una rapina sotto i portici di via Nizza

Sotto i portici di via Nizza, gli agenti della Squadra Volante notano un movimento repentino: un soggetto prende da terra una bottiglia di vetro  e corre in direzione di corso Vittorio Emanuele.

Contestualmente, giunge alla centrale operativa la segnalazione di un’aggressione in atto ai danni di un uomo, in via Nizza 6. Agli agenti sono sufficienti pochi secondi per individuare il luogo, scendono e fermano due persone corrispondenti alle descrizioni, che stanno cercando di allontanarsi dal posto. Asseriscono di aver avuto un litigio con un uomo poco prima ma non è la verità: i due, infatti, si sono resi responsabili di una rapina a mano armata (coccio di bottiglia) ed hanno asportato il cellulare a un giovane somalo. Capito di essere stati scoperti, uno dei responsabili agisce con  una vivace resistenza nei confronti dei poliziotti  e nelle fasi dell’accompagnamento in Questura cerca di commettere atti autolesionistici all’interno dell’auto della Polizia di Stato. Il suo comportamento estremamente esagitato continua e non consente la compiuta identificazione, rifiutandosi di compilare la scheda riportante i dati anagrafici. Dai riscontri ottenuti tramite le impronte digitali, si risale alla sua identità: si tratta di un cittadino marocchino di 28 anni, con precedenti specifici e irregolare sul territorio nazionale. Verrà arrestato per rapina aggravata in concorso col complice, un connazionale ventiquattrenne, anch’egli con precedenti specifici,  che era con lui.

In centro con un manganello telescopico. Diciottenne denunciato 

Si trovava insieme ad alcuni amici, tre ragazze ed un ragazzo, tutti di età compresa fra i 17 e 18 anni, all’interno dei giardini di Piazza Carlo Felice, quando la pattuglia in servizio di Volante del Commissariato Centro ha deciso di controllarli.

Il giovane, un marocchino di 18 anni, portava all’interno della tracolla uno sfollagente telescopico di metallo riposto dentro una custodia di pelle. Il giovane, dai controlli esperiti, risulta avere vari alias e precedenti per reati inerenti agli stupefacenti, rapina, resistenza a P.U.; è stato denunciato per il possesso del manganello, che è stato debitamente sequestrato.

Gareggiavano con le macchine di papà, i carabinieri denunciano due giovani

Torino, 2 febbraio. Nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno denunciato due persone sorprese a gareggiare in macchina sulla pubblica via.

 

Il fatto è successo domenica pomeriggio a Pino Torinese, nell’hinterland del capoluogo piemontese, dove i militari della locale Stazione, durante un posto di controllo in via dei Colli – Strada Panoramica, hanno sentito a distanza un rombo di motori e, subito dopo, visto arrivate a forte velocità due macchine che gareggiavano tra loro. I “piloti”, due giovani ventenni, sono stati bloccati mentre la strada in quel momento era affollata di donne, bambini, runners e ciclisti. Le autovetture, risultate intestate ai rispettivi genitori, sono state sequestrate e le patenti ritirate e inviate alla Prefettura per la sospensione. Entrambi i denunciati sono stati anche sanzionati amministrativamente per essere usciti dal Comune residenza senza giustificato motivo, in violazione delle norme anticovid.

Poste italiane consegna i vaccini Moderna alla Regione

Sono arrivati a destinazione in queste ore i furgoni del corriere di Poste Italiane, SDA, per la consegna del vaccino Moderna in Piemonte e Valle d’Aosta.

Mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, sono partiti questa notte  dall’Istituto Superiore di Sanità di Roma verso il Reggimento Logistico  “Taurinense”,  Caserma “Ceccarioni” in Corso Susa 189 a Rivoli  (To).

Una volta presi in carico, i vaccini Moderna hanno proseguito il loro viaggio, sempre grazie al personale SDA,  per raggiungere le loro destinazioni finali presso Ospedali e A.S.L. di Rivoli, Verduno, Mondovì, Cambiano, Asti, Tortona, Ivrea, Aosta e all’Ospedale  San Giovanni Bosco di Torino.

 

Il Gruppo guidato dall’AD Matteo Del Fante in questi mesi ha anche consegnato mascherine protettive nelle scuole per conto della struttura del commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri, e per fronteggiare la pandemia ha concesso ai cittadini over 75 di ricevere gratuitamente la pensione a domicilio stringendo una convenzione con l’Arma dei Carabinieri.

Durante il coprifuoco rintracciato evaso dai domiciliari

Si trovava in compagnia di due amici in via Elvo angolo Malone, attorno all’una e mezza di domenica notte, così la pattuglia della Squadra Volante ha deciso di effettuare un controllo.

Il giovane si è intrufolato in un  portone di via Malone per trovare  rifugio e si è  nascosto nel vano sottoscala, consentendo ai due amici di allontanarsi.   27 anni, di nazionalità marocchina, ha dichiarato di essere sprovvisto dei documenti dì identità: pertanto, è stato accompagnato in Questura per ulteriori approfondimenti. Al termine, è emerso  che lo stesso fosse sottoposto dal dicembre 2020 al regime degli arresti domiciliari nel suo alloggio in via Cilea, luogo ben distante da quello del controllo. Risulta gravato da precedenti specifici per evasione e per reati contro il patrimonio  e la persona. Per il ventisettenne è seguito l’ennesimo arresto per evasione.

Tentano il furto di Sambuca e Malibu

Un arresto e una denuncia della Polizia

Hanno sottratto dagli scaffali diverse bottiglie di alcolici, celandole sotto gli indumenti, e sono giunti alle casse pagando solo una lattina di birra. È accaduto mercoledì pomeriggio all’interno di un supermercato di via Livorno. La scena era stata osservata dall’addetto alla sicurezza che ha fermato i ragazzi solo una volta raggiunte le barriere antitaccheggio. I due, essendosi dimostrati sin da subito collaborativi ed avendo consegnato spontaneamente il maltolto, su richiesta della proprietà, sono stati lasciati liberi di andare senza contattare le Forze dell’Ordine. Ma, il passo claudicante di uno dei due ha fatto insospettire il vigilantes. Il ventisettenne italiano, chiamato in causa, ha negato ogni sospetto dicendo di avere un tutore che gli impediva dunque di camminare bene, e quando l’addetto alla sicurezza ha iniziato ad essere insistente quest’ultimo ha cambiato versione dicendo di nascondere dello stupefacente. Il racconto non ha convinto l’operatore. All’ennesima richiesta di poterlo controllare l’uomo si è innervosito e lo ha spintonato nel tentativo di guadagnarsi la fuga, ma, non riuscendoci, ha deciso di consegnare la bottiglia di sambuca che nascondeva all’interno di uno scarponcino all’altezza della caviglia. In attesa dell’arrivo della Polizia l’uomo ha perso il controllo e ha aggredito i presenti e nel compiere l’azione ha strappato la giacca ad un dipendente intervenuto per fermarlo. Tutti i tentativi di riportarlo alla calma sono falliti, compresi quelli del suo complice. Gli agenti della Squadra Volante, intervenuti al Parco Dora, hanno arrestato il 27enne per tentata rapina, mentre l’amico, un ventiquattrenne italiano, non avendo preso parte alle aggressioni, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentato furto ma anche sanzionato per Oltraggio a Pubblico Ufficiale per aver offeso gli agenti una volta raggiunti gli uffici di Polizia. Il valore delle quattro bottiglie di liquori asportate è stato stimato per circa 55 euro. Entrambi hanno precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio e violazione delle norme in materia di stupefacenti. L’arrestato, trovato in possesso di due frammenti di hashish, è stato anche sanzionato amministrativamente per la detenzione dello stupefacente.

Corsa extra in Questura. Denunciato per non aver pagato il taxi

 

Venerdì pomeriggio a un tassista viene incaricato di una corsa dalla sua centrale operativa: deve prelevare tre clienti in via delle Pervinche.

Dopo essersi recato sul posto e aver fatto salire i clienti a bordo del taxi, questi gli indicano come destinazione via Pianezza. Il tassista li accompagna, ricevendo come indicazione di attendere il ritorno di due delle tre persone nel frattempo scese dall’auto. Al loro ritorno, in due si fanno riaccompagnare in via delle Pervinche, il terzo, invece, dopo che i due hanno abbandonato il veicolo, indica come destinazione finale via delle Magnolie. Dopo aver accompagnato il cliente sul luogo richiesto, il tassista richiede il pagamento della corsa, 20 euro. Il cliente si rifiuta di pagare sostenendo di non avere contanti con sé e di essere convinto che i suoi compagni di viaggio abbiano già pagato.

Il conducente del taxi dice al suo interlocutore che, nel caso in cui non venga pagato, farebbe intervenire la Polizia. Di tutta risposta, il cliente gli dice può fare quello che gli pare, che può portarlo presso qualsiasi ufficio di Polizia, certo che non incorrerà in alcuna sanzione. Presto fatto, il tassista prende in parola il cliente e con il suo consenso si dirigono in via Grattoni presso gli uffici della Questura.

Qui personale del Commissariato Centro intervenuto, raccolto il racconto delle parti denunciano in stato di libertà per insolvenza fraudolenta il cliente in concorso con le altre due persone rimaste ignote.

Nuovo numero telefonico per il call center Covid

POTENZIATO IL CALL CENTER COVID DELLA REGIONE PIEMONTE: DAL 1° FEBBRAIO UN NUOVO NUMERO VERDE PER AVERE RISPOSTE SU TUTTI GLI ASPETTI DELLA PANDEMIA

Da lunedì  1° febbraio, il servizio di call center per l’emergenza Coronavirus, attivato a pochi giorni dall’inizio della pandemia, verrà ulteriormente potenziato con ilnuovo numero verde 800.95.77.95.

Fornirà informazioni 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle ore 20 su tutti gli aspetti legati al Covid-19, dagli adempimenti sanitari per i rientri in Italia alle procedure per isolamento e quarantena, indicazioni per gli operatori di comunità, sedi e modalità di accesso agli hotspot per l’esecuzione dei tamponi e ubicazione degli hotspot scolastici. Sarà inoltre possibile ottenere certificati sugli esiti dei tamponi ed ottenere informazioni sulle normative e le ordinanze regionali per la gestione dell’emergenza. In una seconda fase comunicherà anche i riferimenti necessari per la campagna vaccinale della popolazione. Nei casi di richieste più specifiche, gli operatori metteranno direttamente in contatto il cittadino con l’Asl competente per territorio.

“Il nuovo numero verde per le informazioni sul Covid-19 – commenta l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – eredita e potenzia il lavoro del numero verde sanitario della Regione, attivato l’anno scorso nel giro di poche ore dopo il primo manifestarsi della pandemia in Piemonte. Un servizio che nei momenti più critici ha consentito di decongestionare i numeri unici dell’emergenza, rispondendo in modo puntuale ed efficace alle richieste dei cittadini. Ringrazio tutti i volontari che a qualsiasi titolo, in questi mesi, hanno contribuito a mantenere attivo il servizio, con grande spirito di collaborazione e generosità. L’implementazione del nuovo numero verde renderà l’attività strutturale nell’ambito del Dirmei, con schede applicative collegate direttamente alle singole Aziende sanitarie locali”.


Il nuovo numero verde fa capo al Dirmei, il Dipartimento interaziendale Malattie ed Emergenze infettive della Regione Piemonte. Il progetto è stato avviato in forma sperimentale nei mesi scorsi dall’Asl Città di Torino e viene ora implementato per tutto il territorio regionale.

“Sono particolarmente lieto – dichiara Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino – che con il sostegno della Regione si sia realizzato il progetto da noi ideato e avviato”.

“Il nostro obiettivo – afferma Pietro Presti, consulente strategico Covid per la Regione Piemonte – è dare risposte uniformi e tempestive alle richieste e alle domande dei piemontesi. In questa prima fase il numero verde sarà in grado di gestire 2000 telefonate al giorno sulle varie questioni legate all’emergenza Covid-19, che saranno integrate successivamente da altre 1000 chiamate quotidiane per fornire informazioni sulle prossime campagne vaccinali. Ringrazio tutte le persone e le strutture che hanno collaborato a questa nuova estensione e potenziamento del call center regionale Covid, in particolare Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino, e Fabiano Zanchi, responsabile del progetto, oltre a Francesco Pensalfini e Walter Occelli per l’implementazione”.

Insolvente seriale soggiorna in hotel e non paga

Nei giorni scorsi  gli agenti del commissariato San Donato vengono chiamati ad intervenire presso un bed and breakfast in zona Parella, dove un cliente ospite della struttura riferisce di essere in lite con la titolare.

L’uomo, cittadino italiano di 56 anni, racconta ai poliziotti giunti sul posto, di aver soggiornato presso la struttura per cinque giorni e di aver corrisposto il pagamento per il soggiorno ad inizio settimana tramite bonifico. Nonostante questo, la proprietaria, a suo dire, rifiutava di riconsegnargli la valigia. Interpellata la donna, questa riferisce di non aver ricevuto alcun accredito sul suo conto. Il cliente inizialmente dichiara di aver smarrito la propria ricevuta, per poi fornire una nuova versione dei fatti, confessando di non aver mai saldato l’importo in quanto indigente. Da ulteriori accertamenti svolti dagli operatori emerge come l’uomo non fosse nuovo a questo tipo di episodi: nei primi giorni dell’anno era già stato fermato per un caso di insolvenza fraudolenta.

Alla luce dei fatti il reo viene nuovamente denunciato e sanzionato in quanto inottemperante al divieto di effettuare spostamenti tra comuni salvo comprovate esigenze.

Strappa il cellulare dalle mani di una donna, fermato dalle Pegaso

La vittima nel frattempo ne monitorava gli spostamenti dal computer

Sono le 22.30 in zona San Salvario ed una donna sta rientrando alla propria abitazione, ascoltando musica attraverso le cuffiette. Questo non le permette di accorgersi della presenza di un uomo, cittadino gabonese di 21 anni, che improvvisamente sopraggiunge alle sue spalle, strappandole il cellulare dalle mani, per poi scappare via. A questo punto la vittima rincasa, allerta il 112 NUE dell’accaduto e comunica la direzione di fuga dello straniero attraverso la geolocalizzazione attiva sul telefono. Nello stesso attimo, in via Morgari, un uomo viene fermato da una pattuglia delle Pegaso: poco prima era stato visto correre per la strada, comportamento che aveva insospettito gli operatori. Sottoposto a perquisizione, gli agenti rinvengono nella tasca della giacca il cellulare in questione, che scopriranno poi essere oggetto della segnalazione ricevuta contestualmente al controllo.

Il ventunenne, irregolare sul territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, viene arrestato per furto con strappo e denunciato per aver fornito false generalità nel corso degli accertamenti.