Sotto i portici di via Nizza, gli agenti della Squadra Volante notano un movimento repentino: un soggetto prende da terra una bottiglia di vetro e corre in direzione di corso Vittorio Emanuele.
Contestualmente, giunge alla centrale operativa la segnalazione di un’aggressione in atto ai danni di un uomo, in via Nizza 6. Agli agenti sono sufficienti pochi secondi per individuare il luogo, scendono e fermano due persone corrispondenti alle descrizioni, che stanno cercando di allontanarsi dal posto. Asseriscono di aver avuto un litigio con un uomo poco prima ma non è la verità: i due, infatti, si sono resi responsabili di una rapina a mano armata (coccio di bottiglia) ed hanno asportato il cellulare a un giovane somalo. Capito di essere stati scoperti, uno dei responsabili agisce con una vivace resistenza nei confronti dei poliziotti e nelle fasi dell’accompagnamento in Questura cerca di commettere atti autolesionistici all’interno dell’auto della Polizia di Stato. Il suo comportamento estremamente esagitato continua e non consente la compiuta identificazione, rifiutandosi di compilare la scheda riportante i dati anagrafici. Dai riscontri ottenuti tramite le impronte digitali, si risale alla sua identità: si tratta di un cittadino marocchino di 28 anni, con precedenti specifici e irregolare sul territorio nazionale. Verrà arrestato per rapina aggravata in concorso col complice, un connazionale ventiquattrenne, anch’egli con precedenti specifici, che era con lui.