CRONACA- Pagina 947

La sindaca Appendino incontra gli studenti del “Cavour”

Venerdì 12 febbraio – ore 9 Liceo Classico e Musicale C. Cavour, Torino

Venerdì 12 febbraio 2021, dalle ore 9.00 alle ore 10.30, nell’aula Pier Mario Merlo del Liceo Cavour,
la Sindaca della Città di Torino, Chiara Appendino, incontrerà e dialogherà con gli studenti e i
professori del Liceo, nell’ambito dell’assemblea d’Istituto.
La Sindaca parteciperà all’incontro insieme con l’assessore Marco Giusta e la consigliera delegata
Barbara Azzarà e si sottoporrà alle domande dei partecipanti riguardo alle politiche giovanili,
all’istruzione, alla gestione urbana e alle tematiche più sentite dai giovani cittadini.
In considerazione delle attuali norme sanitarie, solo alcuni studenti saranno fisicamente presenti,
mentre tutti gli altri assisteranno in via telematica.

Torino: esercitava abusivamente la professione di investigatore

Ha truffato diversi clienti, ingannati anche dalla sua pubblicità online

 

Gli investigatori della Divisione PAS della Questura, al termine di una attività di indagine svolta su delega dall’A.G. di Torino, nei confronti di un cittadino italiano cinquantaduenne, qui residente e con studio a Pinerolo, indagato per i reati di truffa ed esercizio abusivo di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, hanno proceduto al sequestro, nei confronti dell’uomo, di strumentazione varia, (localizzatori gps, videocamere, registratori digitali), e materiale cartaceo ed informatico pertinente ai reati di cui sopra, nonché tariffari, blocchetti per le ricevute fiscali, una copia di licenza ex art. 134 TULPS, riconducibile ad altra agenzia investigativa, di fatto inattiva, oltre alla targa affissa allo stabile di Pinerolo ove aveva sede la fantomatica agenzia investigativa. L’indagato, che ha precedenti specifici, ed ha già riportato una condanna per lo stesso reato, risultava pubblicizzare la propria attività anche su un sito internet: pur in assenza della necessaria abilitazione ha accettato diversi incarichi da ignari cittadini che, solo dopo aver pagato le esose parcelle richieste (anche superiori ai 10 mila €), si sono resi conto di non poter esibire in tribunale le perizie richieste, in quanto nulle.  Da qui è partita una denuncia per truffa nei confronti del cinquantaduenne che ha  portato all’apertura del procedimento penale dei suoi confronti.

Due locali controllati, per uno disposta la chiusura di 5 giorni

Sanzionati i titolari

Sono da poco passate le 21.30 di venerdì scorso quando gli agenti del commissariato San Paolo, transitando su corso Francia, notano un’attività commerciale regolarmente aperta con all’interno tre avventori. Gli operatori controllano il negozio, appurando l’effettiva esposizione del cartello indicante il numero 1 come presenza massima di clienti che potevano sostare contemporaneamente nel locale. Disposta la chiusura provvisoria dell’esercizio per la durata di 5 giorni, sanzionato il titolare.

Un’ora prima la pattuglia aveva controllato un’attività commerciale in via Vandalino, dove erano stati segnalati quattro avventori in coda all’esterno del locale. Gli agenti hanno constatato l’assenza del cartello indicante la capienza massima all’interno del negozio, motivo per cui è stato sanzionato il titolare.

Rifiuti a Torino Nord: “Vogliamo le foto trappole”

Diversi cittadini ci hanno segnalato ed abbiamo constatato con sopralluogo insieme ad una delegazione di essi che in via Stradella, nel parcheggio all’incrocio con via Gramegna, è nata da tempo una discarica abusiva.
Durante il sopralluogo abbiamo rinvenuto rifiuti di ogni tipo, perfino una poltrona.
Sono ormai numerose le discariche che i cittadini ci hanno segnalato nella periferia nord della città.
La colpa è sicuramente di cittadini incivili che abbandonano nelle strade rifiuti invece di chiamare il numero verde Amiat, che vogliamo ricordare, offre il servizio di ritiro ingombranti in maniera gratuita, ma crediamo che anche in questa periferia debbano essere installate le fotocamere.
Abbiamo inviato una mail ad Amiat per richiedere il ritiro dei rifiuti e all’assessore Unia per richiedere la possibilità di installare deterrenti. Anche Borgo Vittoria merita decoro.
Marina Trombini, presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza

Aggressioni alla Polizia: la nota del Siulp

Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio BRAVO, in merito alla liberazione immediata dei minorenni autori di atti di intimidazione nei confronti dei poliziotti della volante.

Ormai il coro è unanime nel considerare che queste intimidazioni che spesso sfociano in vere e proprie aggressioni, siano diventate una prassi preoccupante e finanche scontata.

Una prassi che concerne azioni di intimidazione, perpetrate anche da soggetti minorenni, verso le pattuglie di polizia che adempiono al loro lavoro e che dovrebbe far indignare tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza e la salvaguardia del futuro della convivenza civile.

Ma quello che ancora più preoccupa e rende incresciosa questa situazione sono le conseguenti sanzioni penali che non riescono a rendere incisiva e deterrente la loro finalità educativa.

Ci si chiede cosa ne pensino i politologi, i sociologi, gli psicologi, i penalisti, gli studiosi delle scienze comportamentali quando constatano che a fronte di aggressioni o atti intimidatori nei confronti delle forze dell’ordine, anche da parte di minorenni, l’unica risposta sanzionatoria è la loro immediata liberazione.

Dal punto di vista esperienziale constatiamo come queste scelte sanzionatorie accrescano l’autoesaltazione di questi soggetti che li porta ad emulare questo comportamento avverso alla polizia, considerato rappresentativo di una sorta di malsano coraggio diretto a sfidare le forze dell’ordine, l’autorità, la legge.

Se non si vuole procedere a misure detentive nei confronti di soggetti minorenni, continua il Segretario del Siulp di Torino, sarebbe il caso di pensare seriamente a soluzioni alternative che prevedano lavori socialmente utili puntando veramente e seriamente alla rieducazione di questi piccoli delinquenti che devono essere ricondotti nel giusto alveo della convivenza civile e del rispetto verso i tutori dell’ordine.

Diversamente, non si comprende, a cosa servano i seminari, i congressi, gli approfondimenti scientifici che concernono la rieducazione, la risocializzazione, il riadattamento sociale dei delinquenti quando a fronte di simili comportamenti delinquenziali questi soggetti vengono rimessi nel contesto sociale senza alcuna sanzione efficace ed intimidatrice, capace di dissuaderli dal commettere nuovamente simili reati.

È abbastanza chiaro che di fronte ad un immobilismo di politica criminale dove il senso di impunità rende sempre più intraprendente il delinquente nel perpetrare azioni criminali, le forze dell’ordine che sono deputate a far rispettare la legge saranno sempre più bersaglio di aggressioni e poca considerazione, attesa l’assenza stessa di una pena incriminatrice che sia in grado di inasprire questo genere di reati.

Il coprifuoco non ferma i ladri ma i carabinieri li arrestano

Controlli dei carabinieri, fermata banda di ladri in azione nonostante il divieto alla mobilità notturna disposto dalla normativa anticovid

Nel corso dei servizi di controllo del territorio disposti dal comando provinciale e finalizzati a contrastare i reati contro il patrimonio e a verificare il rispetto della normativa anticovid, i carabinieri hanno fermato una banda di ladri.
I fatti si sono verificati a Collegno, nell’hinterland torinese, dove su segnalazione di un cittadino che aveva sentito rumore di vetri rotti, i militari della locale Stazione sono intervenuti nei pressi di un bar, riscontrando che la vetrata era stata infranta utilizzando un tombino. A breve distanza hanno notato la presenza di un’autovettura con a bordo due uomini e una donna che, alla loro vista, si sono dati alla fuga. Dopo un breve inseguimento in auto sono stati raggiunti e fermati, consentendo di accertare che erano stati loro a introdursi nell’esercizio commerciale con la tecnica della “spaccata”, ma senza asportare nulla.
Ai ladri, sottoposti agli arresti domiciliari, è stata anche contestata la violazione della normativa anticovid che vieta di uscire di casa tra le 22.00 e le 05.00, se non per giustificati motivi.

“Quel divieto di sosta inutile”

Caro direttore, i cittadini residenti in viale dei Mughetti 5 mi hanno segnalato, ed ho effettuato un sopralluogo insieme ad una delegazione di essi, che è presente un divieto di sosta inutile all’incrocio con via delle Pervinche.
Non capisco perché anni fa è stato inserito il divieto, il marciapiede subisce una rientranza proprio per permettere il parcheggio di auto.
Inoltre, situazione ancora più strana, qualche metro dopo, all’altezza del civico 3, lo stesso divieto, che era presente è stato rimosso.
Il problema del parcheggio per i residenti di questo palazzo delle Vallette è diventato ormai un incubo, nel cortile dell’alloggio Atc non ci sono posti auto, sulla strada la possibilità di parcheggio è scarsa, se aggiungiamo un divieto di sosta inutile capiamo perché i cittadini sono arrabbiati.
Abbiamo scritto alle istituzioni per richiedere una verifica e la possibilità di eliminare il divieto, così da creare 7 parcheggi e ad Atc per vagliare l’ipotesi di creare qualche posto auto all’interno del cortile del civico 5 che ad oggi non ne ha.
Va bene che questa amministrazione ci vorrebbe tutti in bici e monopattino, ma ad oggi sono ancora in maggioranza i cittadini che utilizzano la propria auto e crediamo che dopo una giornata di lavoro debbano avere la possibilità di parcheggiare senza perder troppo tempo.
Paolo Biccari
Moderati circ.5

Una valanga uccide lo scialpinista Cala Cimenti

E’ morto ieri pomeriggio sepolto da due metri di neve, in Alta Valle di Susa, Carlalberto Cimenti, noto come ‘Cala’, travolto da una valanga con il compagno di escursione Patrick Negro.

I due sci alpinisti, sono stati recuperati dal Soccorso Alpino nella zona della Cima del Bosco e del Col Chalvet,  tra i comuni di Cesana e Sauze di Cesana. I familiari, non avendo visto i due amici rientrare hanno chiamato i soccorsi. La valanga è scesa a valle per  duecento metri lungo un canalone.

Trattiene la ladra per i capelli in attesa della Polizia

46enne peruviana arrestata per tentata rapina

In via Scarlatti si è sentita strattonare di spalle per poi trovarsi faccia a faccia con un’altra donna, sua connazionale. Quest’ultima stava tentando di impossessarsi del suo zainetto ma lei non glielo ha permesso. Lo ha trattenuto con forza da uno spallaccio ma la ladra non ha mai mollato la presa, anzi, ha continuato a strattonarla e ne è nata una colluttazione. Sono finite entrambe al suolo e solo in questa circostanza l’uomo che l’accompagnava si è dato alla fuga. La vittima, per scongiurarne la fuga, ha trattenuto la rapinatrice per i capelli. Solo dopo è riuscita a contattare la Polizia. Giovedì mattina gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato la donna, una 46enne originaria del Perù con precedenti di Polizia, per tentata rapina. Contestualmente gli operatori sono stati avvicinati da un’altra donna che affermava di essere stata derubata della borsa poco prima all’interno di un supermercato di zona. I poliziotti sono riusciti a recuperare le immagini del circuito di video sorveglianza del locale riconoscendo che si trattava della stessa donna. Per questo motivo la quarantaseienne è stata anche denunciata all’Autorità Giudiziaria per furto.

Torino: Spaccata con tombino in panetteria

Arrestati in due dagli agenti della Squadra Volante

 

È passata da poco l’una della notte quando un residente di via Nicola Fabrizi viene svegliato dal rumore di vetri infranti. L’uomo vede ode voci e vede delle persone che “trafficano” nei pressi di una panetteria. A un certo punto, una di queste persone intima ad altre due che sono all’interno dell’esercizio di allontanarsi. Cosa che i tre fanno in direzione di piazza Risorgimento. Nel frattempo, il residente avvisa la polizia indicando la via di fuga dei tre.

Ricevute le descrizioni delle persone, gli agenti della Squadra Volante intervenuti, individuano in corso Tassoni due dei tre membri del gruppo. Entrambi vengono fermati dai poliziotti: il primo in corso Regina dopo aver tentato di occultare delle banconote dietro una cancellata e il secondo, invece, poco dopo in corso Svizzera. Il primo viene trovato con le mani sporche di sangue, le cui macchie verranno rinvenute anche sulla banconote poi recuperate dagli agenti.

I due, un italiano di 27 anni e un cittadino marocchino di 26, entrambi con precedenti di polizia, verranno poi arrestati per tentato furto in concorso.

Tornati sul luogo del delitto, gli agenti appureranno poi che il gruppo, utilizzando un tombino, aveva infranto una vetrata attraverso la quale si erano introdotti, impossessandosi di denaro contante presente in cassa per quasi 150 euro.