CRONACA- Pagina 903

Al via il processo Eternit bis

DAL PIEMONTE/ È iniziato il processo “Eternit bis” il 9 giugno 2021 a Novara, nell’aula magna del Campus Perrone dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale.

Sono 392 le vittime che attendono giustizia dalla Corte di Assise di Novara, presieduta da Gianfranco Pezone: si tratta di 62 lavoratori e di 330 cittadini, persone inermi che non hanno mai messo piede nello stabilimento Eternit, ma che si sono ammalate a causa dell’amianto respirato nella Città di Casale Monferrato (Alessandria) e nei Comuni limitrofi.
Unico imputato è il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale, che non si è presentato in aula.
Durante l’udienza, il giudice ha emesso un’ordinanza che prevede il dibattimento a porte chiuse per evitare possibili assembramenti, anche considerando che lo stato di emergenza Covid19 è stato prorogato sino al 31 luglio 2021. Giornalisti e operatori dell’informazione saranno comunque sempre ammessi (massimo 15 persone) e saranno consentite le riprese audio-video.
Dopo la pausa estiva potrebbero però essere permesso l’accesso a più persone.
Durante il dibattimento, l’avvocato della difesa Guido Carlo Alleva ha contestato la correttezza delle traduzioni in tedesco fornite all’imputato e ha chiesto di escludere le associazioni come parti civili nel processo. La Corte si è riservata di decidere nella prossima udienza.
Sono numerosi gli enti e le associazioni che si sono presentati: Sicurezza e Lavoro, Afeva, Ona onlus, Alca Cub, Associazione Italiana Esposti Amianto, Medicina Democratica, Inail Roma, Cgil Roma, Alessandria e Piemonte, Cisl Alessandria e Piemonte, Uil Piemonte, Pro Natura, Legambiente, Anmil, Anpana, Nogez, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e vari Comuni, tra cui quello di Casale Monferrato, i cui vertici erano presenti in aula (sindaco, vicesindaco e assessore all’ambiente).
“A Casale Monferrato e in Italia la ferita dell’amianto è ancora aperta – ha dichiarato Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – con decine e decine di persone che ancora oggi muoiono ogni anno di mesotelioma e malattie asbesto correlate. Dopo la sentenza della Cassazione del 19 novembre 2014 che ha dichiarato prescritto il reato di disastro ambientale doloso, per il quale Schimdheiny era stato condannato a 18 anni di reclusione e al pagamento di oltre 90 milioni di euro di danni, ora la giustizia italiana ha un’altra chance per recuperare la fiducia di cittadine e cittadini. Speriamo non vada sprecata: il prezzo pagato da vittime, familiari, enti e istituzioni è già stato troppo alto e il problema amianto è ancora tragicamente sottovalutato in Italia”.

Tenta il furto nei box di via Fea, sorpreso da un affittuario

Denunciato dagli agenti del Commissariato Barriera di Milano

Si è introdotto all’interno dell’area box di uno stabile di via Fea scavalcando il cancello principale. La scena è stata notata da un ragazzo che ha subito avvertito un suo conoscente, sapendo che aveva in uso un box proprio lì. Quest’ultimo, constatata la presenza di un giovane all’interno delle pertinenze condominiali, ha contattato le Forze dell’Ordine. Il giovane stava provando ad allontanarsi, uscendo dal portone principale, quando è stato fermato e trattenuto in attesa della Polizia. Gli agenti del Commissariato Barriera Milano hanno riscontrato il parziale danneggiamento della serranda di un box auto e della porta in metallo di una delle cantine. Il ragazzo, un 17enne romeno, ha confessato che era alla ricerca di qualcosa di valore. Il giovane, con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentato furto.

Avvicendamenti torinesi per la diocesi monferrina

ARRIVANO DALLA VALCERRINA LE NOVITA’ DEI NUOVI INCARICHI NELLA DIOCESI DI CASALE MONFERRATO

La rivoluzione dei comuni della Città Metropolitana di Torino

Il vescovo di Casale Monferrato, monsignor Gianni Sacchi ha rotto gli indugi e scelto il nuovo vicario generale della Diocesi di Sant’Evasio. E’ don Desirè Azogou, nato nel Togo, attualmente alla guida delle parrocchie di Cavagnolo e Brusasco, dopo esserlo stato a Cerrina ed Ozzano. Inoltre è stato il primo canonico di origine africana nel Capitolo della Cattedrale . Prende il posto di monsignor Giampio Devasini, neo vescovo di Chiavari. Entrerà in carica il 21 giugno. Ma non sarà l’unica novità in seno alla Diocesi: Don Desirè da settembre sarà alla guida delle parrocchie del Duimo e di San Domenico

L’attuale parroco delle due parrocchie cittadine, il can. Eugenio Portalupi, manterrà le altre due già di sua competenza: Addolorata e Santo Stefano. A Cavagnolo e Brusasco andrà don Armand Amuaku, attuale amministratore parrocchiale di Giarole e Villabella che passeranno, rispettivamente, a don Samuele Battistella e don Emile Ollo. Da Cavagnolo si sposterà anche don Magloire Gamon che sarà nominato viceparroco di Verrua Savoia e amministratore parrocchiale di Sulpiano (oltre che delle due parrocchie di Marcorengo e Brozolo, già di sua competenza).

Altra sostituzione di monsignor Devasini è quella a delegato vescovile per i rapporti con le Soprintendenze: il nuovo responsabile sarà il can. Davide Mussone, cancelliere vescovile e parroco di Cantavenna, Villamiroglio e Vallegioliti

Rapinatore inseguito da un rider arrestato dalla Polizia

E’ accaduto in via Padova 

 

Una donna passeggia tranquilla quando un uomo le si avvicina di spalle e sotto la minaccia di un oggetto, le ordina di consegnargli la collanina d’oro che porta al collo altrimenti le spara. La donna inizia ad urlare provando a trattenere la collana, questa si spezza in due e il rapinatore si dà alla fuga. La scena viene stata notata da un ragazzo che, in sella alla sua bici, sta effettuando una consegna. Il rider insegue il rapinatore che lungo il percorso prova a nascondersi più volte tra le auto in sosta. Forse, è in questa circostanza che si libera della refurtiva. L’uomo, un cittadino ucraino di 23 anni, viene fermato in via Perugia dove a breve giungono gli agenti del Commissariato Centro che arrestano il reo, con diversi precedenti di polizia, per il reato di rapina.

Nuovo sportello dei Civich a Falchera

Mercoledì 9 giugno,  alle ore 15.00 si svolgerà l’inaugurazione del nuovo sportello di Polizia Municipale nel quartiere Falchera in via degli Abeti n°12/2.

All’incontro interverranno la Sindaca, Chiara Appendino, la Vicesindaca, Sonia Schellino, il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon, la Presidente della Circoscrizione 6, Carlotta Salerno e la Direttrice della Divisione Servizi Sociali, Monica Lo Cascio.

Comunali, la Città cerca un immobile per la logistica elettorale

Con l’emergenza Covid-19 il Padiglione 5 all’interno del Parco del Valentino è utilizzato per attività di vaccinazione e sanitarie e non sarà disponibile nel periodo delle prossime elezioni. Questa struttura negli anni è sempre stata utilizzata per le operazioni di logistica delle votazioni.

La Città ha quindi la necessità di individuare un immobile sito in Torino, da prendere in locazione, per la raccolta dei plichi elettorali per le elezioni comunali che si svolgeranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021.

Possono manifestare il proprio interesse gli Enti pubblici, persone fisiche e giuridiche, sia in forma individuale che societaria, associazioni, fondazioni e aziende private anche consorziate, associate o comunque raggruppate tra loro.

L’avviso di manifestazione di interesse è visibile, da alcuni giorni, sul sito della Città di Torino.

La scadenza per la manifestazioni di interesse è fissata per il 14 giugno.

Un’apposita Commissione di valutazione esaminerà le proposte pervenute.

Maggiori informazioni:  http://www.comune.torino.it/bandi/pdf/files/areacivici/manifestazione_interesse-signed.pdf

Il Piemonte ha il suo “registro” dei dog sitter

Il Piemonte ha il suo elenco dei dog sitter. Il Consiglio regionale ha infatti approvato a maggioranza la Pdl di Paolo Ruzzola (Fi), che ha sottolineato come quello del dog sitter stia diventando un ruolo sempre più qualificato e professionale.

La legge prevede l’istituzione e definisce la figura dell’ “accompagnatore di cani” attraverso competenze acquisite in corsi di formazione specifici.

“Lo scopo dell’elenco regionale è di offrire ai proprietari di animali da compagnia i nominativi dei soggetti professionalmente e debitamente formati, che in Italia si stima siano circa 54mila” ha spiegato Ruzzola nella sua relazione.

Anche il relatore di Maggioranza Federico Perugini (Lega) ha ribadito la valenza fortemente sociale del provvedimento. Per Francesca Frediani (M4o), relatrice di Minoranza, si tratta di un provvedimento che “pur non andando nella direzione della delegificazione, consente comunque di venire incontro alle necessità di chi possiede animali d’affezione e di chi se ne prende cura”. Sarah Disabato (M5s) ha svolto la seconda relazione dell’Opposizione: “L’elenco dei dog sitter contribuirà a valorizzare una professione non ancora riconosciuta a livello nazionale ma comunque regolamentata”. La terza relatrice, Monica Canalis (Pd): “Bisogna tenere sempre presente la differenza tra assistenza ai proprietari di animali d’affezione, propria dei dog sitter, e la cura degli animali medesimi, che compete invece ai veterinari”.

Durante l’esame del testo, è stato approvato l’emendamento di Ruzzola, per la valorizzazione delle competenze dei soggetti che svolgono professionalmente attività di assistenza degli animali da affezione.

Il nostro Paese è al secondo posto in Europa per il possesso di animali da compagnia. Secondo un rapporto del Censis del 2019, in Italia gli animali domestici sono circa 32 milioni, di cui 7 milioni sono cani e 7,5 milioni gatti. Un altro dato è rilevato dall’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani), che ha evidenziato come i proprietari over 65 siano saliti dal 21% a quasi il 24% del totale negli ultimi sette anni, facendo emergere anche l’importante ruolo sociale degli animali nel compensare la solitudine. Esiste poi il comparto economico dedicato, che viene stimato in 5 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 12% negli ultimi tre anni e le voci principali nelle spese per il veterinario e il settore del pet food.

Nella discussione generale sono intervenuti Marco Grimaldi (Luv) – presentatore di ventisette emendamenti, tutti respinti e decaduti ad eccezione di uno –  Paolo Bongioanni (FdI), lo stesso Ruzzola e Maurizio Marello (P

Ruba una bici a Porta Nuova e finisce in manette

Un 49enne, italiano, è stato arrestato per tentato furto aggravato dalla Polizia Ferroviaria nella stazione di Torino Porta Nuova.

I poliziotti sono intervenuti nel piazzale esterno dello scalo, a seguito della segnalazione degli addetti alla sicurezza in merito alla presenza di un uomo che era intento a rubare una bicicletta. Il 49enne è stato colto sul fatto, con le mani ferite e sporche di sangue, lesioni che si è procurato utilizzando un cavalletto come attrezzo da scasso per forzare il catenaccio e rimuovere la bicicletta dalla rastrelliera. Accompagnato negli Uffici della Polfer per ulteriori accertamenti, l’uomo è risultato avere a carico precedenti di polizia per reati specifici, tra cui il furto di una bici risalente a pochi giorni prima.

Depreda un distributore di cannabis legale, un arresto della Polizia

 

E’ accaduto nella notte di giovedì in zona San Paolo

Oscura l’occhio della telecamera con la carta di una merendina, non si rende conto però che lo fa solo in parte e la scena viene ripresa integralmente. E’ accaduto giovedì intorno le 2 di notte in corso Svizzera. L’uomo, un italiano di 39 anni pluripregiudicato, dopo diversi tentativi è riuscito a sfondare con una chiave a tubo in ferro e l’asta di un ombrello la vetrina del distributore automatico di cannabis legale procurandosi diversi tagli alle braccia. Il trentanovenne ha asportato 16 confezioni per un valore complessivo di 164 euro. Dopo il furto si è diretto verso via Buronzo dove è stato fermato dagli agenti del Commissariato San Paolo giunti sul posto a seguito di una segnalazione. L’uomo è stato arrestato per furto aggravato e sanzionato amministrativamente per aver violato le disposizioni anti Covid-19.

Auto prende fuoco, una vittima

Una persona ha perso la vita nell’incendio di un’autovettura lungo la strada statale 460 “di Ceresole” all’altezza del km 8,500, tra Leinì e Lombardore (TO).

Il traffico lungo la statale è  regolare mentre la dinamica dell’evento è al vaglio delle Forze dell’Ordine intervenute.

Sul posto  presenti per la gestione dell’emergenza anche il personale Anas, il 118 e i Vigili del Fuoco.