CRONACA- Pagina 850

Crocetta, chiusa trattoria per carenze igieniche e violazioni amministrative

Nelle scorse giornate, sono stati effettuati dei controlli straordinari del territorio ad “alto impatto” nel quartiere Crocetta da personale della Polizia di Stato del Commissariato San Secondo, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e del Nucleo Cinofili dell’UPG, coadiuvati da personale dell’ASL e dello SPreSAL.

Nell’arco del servizio sono state identificate 45 persone, controllati 24 veicoli ed effettuati 2 posti di controllo, a seguito dei quali è stata ritirata una patente di guida.

Nell’ambito dell’attività di controllo degli esercizi pubblici, presso una trattoria di Via Montevecchio, gli ispettori dell’ASL hanno rilevato gravi carenze igieniche nei locali e nella conservazione degli alimenti destinati alla somministrazione.

L’esercizio risultava, inoltre, privo del locale adibito a spogliatoio e del deposito alimenti, come previsto dalla normativa. Mancanti altre certificazioni necessarie, quali il certificato di conformità dell’impianto elettrico e di quello a gas.

A seguito delle innumerevole violazioni accertate, è stata decretata l’immediata sospensione e chiusura dell’attività.

Il locale non potrà riaprire sino al ripristino delle condizioni previste per Legge.

Ladri escono dalla tabaccheria con 60 stecche ma fuori trovano i carabinieri

In due sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo radiomobile di Chivasso. I ladro  volevano rubare una sessantina di stecche di sigarette, gratta e vinci e contanti da una tabaccheria cittadina.

Ma i carabinieri erano in zona per i controlli notturni di routine e hanno notato dei movimenti sospetti intorno all’esercizio commerciale. I militari sono riusciti a bloccare i due malviventi in possesso di circa 8.400 euro.

 

L’inganno romantico online: come accade e i consigli della polizia postale

TRUFFE SENTIMENTALI

NUMEROSI CASI ANCHE A TORINO

 

Qualche giorno fa mi è capitato di vedere un programma dedicato alla truffe amorose online, raggiri sentimentali messi in atto a danno di persone perlopiù fragili, vulnerabili a causa di un lutto che ha visto la morte del compagno, confuse in conseguenza allaperdita del lavoro, in preda alla solitudine e allo sconforto per  motivi diversi. I risvolti emotivi e psicologici prodotti da questo tipo di crimine  a sfondo “romantico” possono essere molto gravi e il fenomeno è decisamente da attenzionare per aiutare potenziali vittime a non cadere in questa rete.

I dati della Polizia Postale sono allarmanti, nel 2021 queste “romance scam” sono aumentate del 118% con un ammontare di 4.5000,000 di somme sottratte  in 12 mesi, un vero e proprio business molto ben organizzato che colpisce soprattutto le donne, ma comunque anche molti uomini, e che fa leva sui sentimenti, sul senso di colpa e su quella necessità che spinge a desiderare fortemente la compagnia di qualcuno, a stare meno soli. Non parliamo di amicizie o relazioni che nascono in rete e che hanno percorsi e dinamiche equivalenti ai rapporti di coppia nati in maniera tradizionale, ma di vere e proprie esche gettate con una metodologia precisa che mirano a derubare poveri malcapitati che navigano tra un social e l’altro alla ricerca dell’amore o di qualcosa che gli somigli.

Essere consapevoli di essere stati manipolati e derubati da persone che sembravano coinvolte in una storia romantica provoca un grande senso di frustrazione ed umilia il desiderio di felicità che sembrava concretizzarsi. L’età media delle vittime si aggira intorno ai 50 anni e non c’è una estrazione sociale precisa, ma una condizione di solitudine in conseguenza a divorzi, perdite di familiari o anche all’assenza di una rete sociale di riferimento. Social network, smartphone ed altri dispositivi facilitano l’accesso ad internet ma hanno anche ampliato le probabilità di cadere in questo tipo di truffa, soprattutto se chi li usa non ha sufficientistrumenti di valutazione e conoscenza.

Come si viene coinvolti in una truffa sentimentale? Accade che lepresunte vittime, pedinate e studiate online, ricevano richieste di amicizia da persone che in realtà non esistono, si viene contattatida un profilo social che contiene foto di uomini o donne di bella presenza, con una apparente e fortunata esistenza e posizioni professionali di rilievo. Molto spesso chi corteggia (sarebbe meglio dire adesca) afferma di vivere all’estero per importanti missioni o impegni lavorativi, di essere single, vedovo o separato, e di sognare una nuova relazione. L’interesse aumenta e  le comunicazioni si intensificano e una volta creato un legame con lo sventurato di turno, oramai emotivamente coinvolto, comincia lo scellerato copione che prevede problemi di salute o relativi a situazioni molto gravi. Il tutto è corredato da foto suggestive come, per esempio,  soggetti ritratti in  letti di ospedale o durante fantomatiche terapie mediche (tutto falso ovviamente). Il malcapitato credendo che il nuovo “amico” si trovi davvero in difficoltà e sentendosi in qualche modo responsabile cede alle richieste di invio di denaro, a volte davvero esose, finalizzate sia ad una cura legata alla “improvvisa” malattia o ad un grave problema di altra tipologia ma anche per finanziare il viaggio per incontrarsi (finalmente!). Una volta incassata la cifra i falsi corteggiatori spariscono lasciando la relazione senza spiegazioni. Tutto si risolve con un semplice dissolvimento, con la fine del rapporto (che in realtà non è mai cominciato) . Questo ingannopuò causare serie conseguenze psico-fisiche a carico delle personecinicamente illuse.

E’ importante prestare attenzione, non fidarsi, non lasciarsi lusingare da complimenti, belle parole, promesse. Oltre alle conversazioni, che mirano ad agganciare le persone ed a conquistare la loro fiducia,  sono le  immagini   di belle donne e bei uomini, seducenti e invitanti, a fare il resto, a confondere le vittime, a renderle coinvolte sentimentalmente. Queste “belle persone” non sono amici né potenziali fidanzati, sono attori molto ben preparati, pazienti e determinati a irretire persone sole e indifese.

I consigli della polizia postale per evitare di essere coinvolti in queste sgradevoli esperienze sono:

Fare una ricerca sui dati delle persone che vi contattano su internet, potrebbero già essere state segnalate da altre persone.
Diffidare soprattutto di persone che scrivono con un italiano particolarmente sgrammaticato.
Non pagare mai nessuna somma di denaro.
Condividere l’esperienza con qualcuno di cui si ha fiducia.

Infine, segnalare situazioni sospette al Commissariato online www.commissariatodips.it

MARIA LA BARBERA

Incidente in tangenziale: in ospedale donna incinta

Sulla Tangenziale sud di Torino, nei pressi di Stupinigi, in direzione Nord, ieri si è verificato un tamponamento che ha coinvolto tre auto. Nell’incidente è rimasta deità, ma non è in condizioni preoccupanti, una donna incinta che è Stat portata per controlli all’ospedale Sant’Anna (nella foto)

Stipendi e posti di lavoro salvi per gli addetti alle pulizie della Regione

Accordo raggiunto tra società subentrante, sindacati e Regione

Si è tenuto ieri in Prefettura a Torino l’incontro per salvaguardare e tutelare orari e posti di lavoro degli addetti alle pulizie che svolgono il loro lavoro nei palazzi della Regione. All’incontro presenti i sindacati, la società uscente e quella entrante e i rappresentanti tecnici dell’Ente regionale che avevano il preciso mandato di tutelare i diritti delle maestranze.

 

L’accordo raggiunto grazie alla disponibilità di tutti è stato quello di mantenere sia gli orari che il costo orario per tutti gli 82 dipendenti che erogavano il servizio e che negli ultimi giorni temevano una riduzione a fronte del cambio della società che subentrava per il servizio. Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa dal Presidente Alberto Cirio  e dall’Assessore al Patrimonio Andrea Tronzano che ha incontrato meno di 48 ore prima proprio i dipendenti preoccupati, assicurando loro, che le indicazioni dell’Amministrazione regionale erano proprio quelle di tutelare il valore del lavoro svolto.

 

L’accordo mediato dai tecnici della Regione, alla presenza del direttore regionale Giovanni Lepri, ha portato allo sblocco della situazione e conseguentemente il passaggio di consegne avverrà, come previsto, nella giornata di lunedì primo agosto, giornata in cui verranno firmati i contratti di lavoro dei dipendenti

 

Rifiuti, completata la pulizia di strada Bellacomba

Con la pulizia di strada Bellacomba fino all’ubicazione dell’omonima cascina, nel tratto con accesso da strada del Francese, si è conclusa nelle ultime settimane la “bonifica”, coordinata dalla Città, di un’area che per oltre mezzo secolo ha costituito un luogo ideale per l’abbandono dei rifiuti di ogni genere.

Un  percorso iniziato nel 2014 con la pulizia del sito con accesso da strada dell’Aeroporto e che negli ultimi 3 anni ha visto gli uffici del Dipartimento Ambiente e Transizione Ecologica della Città di Torino impegnati con dedizione e tenacia in una serie di interlocuzioni con proprietari dei terreni e loro eredi, enti, società, Polizia Municipale, Guardie Ecologiche Volontarie, Polizia Metropolitana, Amiat SpA e IREN SpA, con l’obiettivo di recuperare e dare nuova vita all’area.

L’intervento, che ha interessato un’area privata parallela al tratto di strada vicinale, di circa 150 metri di lunghezza, è stato effettuato dalla società ATIVA S.p.A, proprietaria dei terreni lungo il ciglio sinistro della strada (espropriati negli anni ’70 per realizzare la tangenziale di Torino nord) e ha consentito di rimuovere l’ingente quantità di materiale accumulatasi negli anni, riportando il sito alle condizioni originarie.

Per tutelarne l’efficacia nel tempo, è stata installata una sbarra con chiusura a lucchetto, allo scopo di limitare il transito veicolare ai soli aventi diritto e contrastare il reiterarsi di nuovi abbandoni.

L’opera di pulizia effettuata da ATIVA completa così l’intervento di bonifica e rimozione dei rifiuti iniziato dalla Città di Torino nel 2014, nel tratto che intercorre tra il civici 140 e 173 di Strada Bellacomba, area contigua alla sponda della Stura, attualmente ricca di vegetazione e non più soggetta ad abbandoni come avveniva in passato.

Roberto Rossi

(foto archivio)

 

Tre arresti per usura ed estorsione

La Polizia di Stato di Torino, con la collaborazione delle Questure di Palermo, Catania e Vercelli, nelle prime ore della mattinata del 28.07.2022 ha proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del capoluogo piemontese a carico di tre cittadini italiani, gravemente indiziati dei reati di usura ed estorsione aggravate dal vincolo della continuazione, commessi dal 2018 fino al mese di giugno di quest’anno.

L’articolata indagine, condotta dalla Squadra Mobile, prendeva avvio a seguito della raccolta delle dichiarazioni di un imprenditore, il quale denunciava di essere vittima dei predetti delitti da parte di due soggetti, entrambi gravati da plurime condanne per reati contro il patrimonio e in materia di armi.

Sollecitato dai propri familiari a sporgere denuncia, la vittima dichiarava di aver chiesto, nel maggio 2018, ingenti somme di denaro in prestito, a più riprese, ad entrambi gli usurai, per far fronte ai debiti insorti a seguito del fallimento di alcune sue società. Il capitale così ottenuto, ammontante complessivamente a circa 170.000 (centosettantamila) euro, dava luogo alla pretesa degli usurai di somme mensili pari al 10% del capitale prestato, a mero titolo di interessi. Il denunciante affermava di avere così corrisposto, nel tempo, sempre a mero titolo di interessi, una somma pari a circa 650.000 (seicentocinquantamila) euro.

La vittima, a decorrere dal mese di maggio 2022, non essendo più in grado di corrispondere le somme pretese dagli usurai, interrompeva i pagamenti e si determinava alla denuncia dei fatti.

L’attività investigativa, immediatamente avviata, poneva in evidenza, secondo l’ipotesi dell’accusa, che, a fronte della mutata situazione, uno dei due usurai, unitamente ad un terzo individuo, anch’egli destinatario dell’odierna misura cautelare e già condannato per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti e per associazione a delinquere di stampo mafioso, esprimeva espresse minacce di azioni ritorsive nei confronti della parte lesa e dei componenti della sua famiglia, qualora egli non avesse ripreso a pagare regolarmente il dovuto.

All’atto dell’odierna esecuzione, i tre indagati venivano rintracciati rispettivamente a Torino, Palermo e Catania. Uno di essi veniva trovato in possesso di un’arma comune da sparo e relativo munizionamento, risultata provento di un furto in abitazione perpetrato nella provincia di Pavia nel 2012; per tale detenzione veniva tratto in arresto, in flagranza di reato, nonché indagato per la ricettazione dell’arma.

Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, venivano esperite perquisizioni delle abitazioni e dei luoghi nella disponibilità degli indagati, che conducevano al rinvenimento di materiale e di documentazione utile ai fini investigativi.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

L’estate dei volontari Anpas al servizio della gente

Il volontariato delle Pubbliche Assistenze Anpas è sempre in attività per definizione, in quanto si occupa prevalentemente di soccorso di emergenza 118 in ambulanza, di protezione civile e di trasporti socio sanitari di tipo ordinario, come accompagnamenti a visite e terapie, dimissioni da ospedali e case di cura e trasferimenti interospedalieri.

La Sala Operativa di Protezione Civile Anpas attualmente è impegnata, in coordinamento con la Regione Piemonte, in attività di accoglienza e di trasferimento di famiglie, arrivate dall’Ucraina, presso le unità abitative sul territorio individuate dalla Regione. Prosegue anche l’assistenza sanitaria Anpas nei centri vaccinazione anti Covid-19.

Le volontarie e i volontari delle associazioni Anpas, oltre a garantire i consueti servizi sul territorio, svolgono soprattutto nei mesi estivi assistenza sanitaria a eventi e concerti. Si è iniziato a maggio con l’assistenza sanitaria a Eurovision Song Contest Torino 2022 con la turnazione di oltre 300 volontari soccorritori, per continuare a giugno, allo Stadio Olimpico, con l’assistenza sanitaria ai concerti di Cremonini, Ultimo, Vasco Rossi e i Rammstein. Tra giugno e luglio, il Pala Alpitour ha visto esibirsi Brunori, Gazzelle, i Pinguini Tattici Nucleari e Harry Styles, grandi eventi che hanno richiamato migliaia di spettatori.

A occuparsi di queste assistenze sono state Croce Verde Torino, in stretta collaborazione con le associazioni Croce Verde RivoliCroce Bianca OrbassanoCroce Verde NoneCroce Bianca RivaltaCroce Bianca Volpianese e Croce di Collegno, tutte aderenti Anpas.

L’impiego del personale è stato massiccio, con oltre 820 presenze di volontarie e volontari che hanno garantito, oltre all’assistenza sanitaria in occasione degli spettacoli, anche la loro presenza durante le operazioni di montaggio e smontaggio dei palchi sui quali si sono alternati gli artisti.

Considerevole anche la presenza del personale sanitario: oltre una quarantina tra medici e infermieri hanno assicurato un adeguato presidio durante gli eventi.

Sono stati allestiti tre posti medici avanzati; presso lo Stadio Olimpico erano presenti a ogni concerto otto ambulanze, delle quali quattro di soccorso avanzato e quattro mezzi di base; mentre al Pala Alpitour erano di norma presenti un’ambulanza avanzata e una di base.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.425 volontari (di cui 4.062 donne), 5.753 soci, 640 dipendenti, di cui 71 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 226 automezzi per il trasporto disabili, 261 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 534.170 servizi con una percorrenza complessiva di 17.942.379 chilometri.

Truffe agli anziani: fermati un italiano e un marocchino

Il quartiere Mirafiori è spesso flagellato da casi di truffe o furti aggravati ai danni di persone anziane. In estate, ancor più, il fenomeno aumenta, perché le famiglie partono per le vacanze, e spesso gli anziani sono lasciati soli in casa. La solitudine li rende più esposti ai tranelli di questi vili reati predatori, portati a compimento da persone senza scrupoli, con tecniche sempre nuove.

In questo caso due giovani, un italiano e un marocchino, potrebbero avere agito simulando di essere operatori del gas. Dall’attività di indagine emerge che il modus operandi sia il seguente: prima telefonavano alle vittime al loro telefono fisso, avvisando che sarebbero passati in giornata per la lettura dei contatori. Successivamente si portavano al loro indirizzo e, una volta entrati in casa, mentre uno dei due con una scusa distraeva la persona anziana, l’altro chiedeva il permesso di usare il bagno, mentre in realtà perlustrava l’abitazione in cerca di portafogli e carte di credito, e se ne impossessava. Una volta fuori, andavano allo sportello bancomat e prelevavano ingenti somme di contante.

I poliziotti del Commissariato Mirafiori, coordinati dalla Procura di Torino, hanno condotto un’indagine durata diversi mesi, che si è snodata attraverso l’acquisizione delle denunce delle parti lese, 3 anziani residenti nella zona di Mirafiori nord, l’analisi del traffico telefonico generato dalle utenze usate per i contatti con le vittime, il confronto delle celle impegnate dalle chiamate, fino all’individuazione dei sospettati.

Gli elementi raccolti hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due giovani per i quali sono state disposte 2 misure cautelari. Il rischio, infatti, è che i due soggetti continuino a delinquere.

Abbandona piastrelle e secchio di vernice: 600 euro di multa

Una donna di Torino è stata sorpresa dalla Polizia municipale  di Moncalieri attraverso la foto-trappola. Ha abbandonato  rifiuti nell’area ex Firsat, in borgo San Pietro: un secchio di vernice da 15 litri di materiale e due sacchi di piastrelle, cemento e mattoni. Risultato: 600 euro di multa.