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I Civich aiutano anziana senza acqua e gas

Grazie all’intervento e all’interessamento degli agenti del Reparto di Prossimità della Polizia Municipale, un’anziana signora di ottant’anni potrà finalmente utilizzare l’acqua calda per lavarsi e i fornelli a gas per cucinare.

 

Qualche settimana fa, alcuni vicini di casa, avevano segnalato la situazione di difficoltà della ‘nonnina’ e il personale specializzato dei ‘civich’ si era recato nell’abitazione della donna per verificare la situazione.

 

Una volta entrati nell’appartamento situato in pieno centro, immediatamente a ridosso del mercato di Porta Palazzo, gli agenti si sono trovati di fronte a una situazione di estremo disagio. L’alloggio era privo di mobilia e di qualsiasi altro oggetto o complemento di arredo. Gli unici elementi presenti nella dimora erano il letto utilizzato dall’anziana per riposare e un fornelletto elettrico per riscaldare le pietanze. L’alloggio infatti era privo della fornitura di gas e pertanto senza la possibilità di utilizzare acqua calda e fornelli da cucina. I vestiti della donna erano riposti all’interno di scatoloni e sui muri erano appese poche foto di famiglia.

 

A quel punto i ‘civich’ si sono subito interessati al problema del gas e hanno scoperto che, a causa di un intoppo burocratico legato al subentro tra gestori, la fornitura del combustibile era rimasta bloccata in un limbo dal quale, senza un intervento esterno, difficilmente si sarebbe usciti.

 

Contemporaneamente, gli agenti, hanno contattato delle aziende che effettuano traslochi e lavori edili, riuscendo a mettere insieme, gratuitamente, l’intero arredamento per l’appartamento della signora, dopo aver selezionato tutti i mobili necessari, usati e in buone condizioni.

 

I ‘civich’ hanno poi dedicato il proprio tempo libero, fuori dall’orario di servizio e di propria iniziativa, al trasporto e montaggio dei mobili in casa dell’anziana signora, consentendole in tal modo di trascorrere il Natale in una casa arredata, ma soprattutto con acqua calda e i fornelli per poter cucinare.

Da Torino a Roma per trovare il figlio: muore investito

Era giunto  in provincia di Roma, per passare  le vacanze di Natale con il proprio figlio

La trasferta di un pensionato 76enne, di Rivoli  si è trasformata in tragedia.  L’uomo è infatti morto in un incidente stradale ad Anguillara  dopo essere stato investito da una vettura  mentre attraversava la strada. Al volante un giovane  di 20 anni che si è fermato a prestare soccorso all’uomo, morto poi in ospedale.

Cirio: “Frecciarossa per Parigi prima tappa, poi nelle Valli Olimpiche”

Il presidente della Regione Cirio e l’assessore ai Trasporti Gabusi: “La riattivazione della linea è il primo risultato, ora lavoriamo per la fermata nelle nostre Valli Olimpiche”

 

«Siamo finalmente riusciti a ripristinare un collegamento internazionale importantissimo e proseguiamo il lavoro per riconnettere il Piemonte alle destinazioni principali e portare la nostra regione nel cuore dell’Europa. Il prossimo obiettivo adesso è fare in modo che questa linea abbia una fermata nelle nostre splendide Valli Olimpiche”.

Sono le parole del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Gabusi sulla partenza nei giorni scorsi del servizio Frecciarossa Torino-Lione-Parigi.

«Siamo già al lavoro per rendere ancora più attrattiva questa la linea verso il pubblico francese e a servizio del nostro territorio, in particolare delle nostre vallate turistiche – proseguono il presidente Cirio e l’assessore Gabusi -. Abbiamo già chiesto a Trenitalia di prevedere una sosta in Val Susa a Bardonecchia o Oulx. Una opportunità per valorizzare tutte il nostro territorio, favorendo l’arrivo di turisti italiani e stranieri in una valle conosciuta in tutto il mondo per le stazioni sciistiche e per le bellezze naturali, oltre che per la sua storia e le sue tradizioni».

Muore a 40 anni nello schianto contro un muro

DAL PIEMONTE

Le forze dell’ordine stanno vagliando la dinamica dell’incidente

Ieri un’auto è uscita fuori strada e si è schiantata contro un muro nel Novarese, a Landiona. Nello scontro è morto sul colpo un uomo di 40 anni.  Il 118 giunto sul posto non ha potuto che constatare il decesso. Si sta cercando di capire se la vettura sia uscita di strada da sola  o se siano coinvolti altri veicoli.

Al Regina Margherita salvati mamma e neonato affetto da un raro tumore cardiaco

Grazie ad un intervento cardiochirurgico effettuato durante il parto con tecnica EXIT

 

Nei giorni scorsi sono stati salvati mamma e neonato grazie ad un eccezionale intervento cardiochirugico effettuato durante il parto, presso l’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino. Il neonato era affetto da un raro tumore cardiaco fetale, che non gli avrebbe permesso di respirare appena messo al mondo. Grazie alla tecnica EXIT, nelle sale operatorie del Regina Margherita, il piccolo è stato prima intubato, quando ancora era attaccato alla placenta della mamma, per garantirne la sopravvivenza, e poi operato durante il parto stesso, grazie all’assistenza multidisciplinare di ginecologi – ostetrici, neonatologi, cardiologi, anestesisti rianimatori e cardiochirurghi pediatrici.

Il feto era affetto da una grave malformazione, diagnosticata in epoca prenatale, dalla dottoressa Simona Sdei dell’équipe della professoressa Chiara Benedetto, nel centro di Ecografia dell’ospedale Sant’Anna di Torino, di cui è responsabile il dottor Andrea Sciarrone, con la collaborazione della dottoressa Mariolina Tibaldi della Cardiologia pediatrica del Regina Margherita, diretta dalla dottoressa Gabriella Agnoletti: un raro tumore cardiaco potenzialmente fatale. Si tratta di una patologia molto rara, in cui la sopravvivenza del neonato è possibile soltanto se il tumore viene immediatamente asportato alla nascita. La massa tumorale, che occupava quasi tutto il torace e comprimeva cuore e polmoni, avrebbe impedito ai polmoni di espandersi ed al neonato di respirare. Da qui la necessità di programmare il parto con l’équipe multispecialistica. Nelle due settimane precedenti la nascita, in una lotta contro il tempo, la mamma è stata ricoverata per scompenso ingravescente del bambino nel reparto di Ginecologia e Ostetricia 1 universitaria, diretta dalla professoressa Chiara Benedetto, di cui è referente il professor Luca Marozio. Durante il ricovero, per guadagnare giorni preziosi, vista l’importante prematurità del feto, sono state somministrate alla mamma, con successo, terapie innovative discusse collegialmente tra tutti gli operatori coinvolti per correggere lo scompenso fetale. E’ stato così possibile arrivare a 33 settimane.

L’intervento è stato effettuato presso le sale operatorie dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, per l’occasione riadattato alle esigenze ostetriche, grazie alla collaborazione dell’équipe infermieristica, coordinata dalla signora Roberta Gualandi. Il parto cesareo è stato eseguito dalle dottoresse Simona Sdei e  Donatella Ciochetto dell’équipe della professoressa Chiara Benedetto. Il neonato è stato assistito dai dottori Francesco Cresi ed Elena Maggiora, dell’équipe della Neonatologia universitaria, diretta dal professor Enrico Bertino, e dal dottor Sergio Grassitelli, con gli anestesisti rianimatori della Anestesia e Rianimazione pediatrica, diretta dal dottor Giorgio Ivani.

L’intervento di taglio cesareo è stato effettuato con tecnica EXIT, che prevede l’intubazione del neonato ancora collegato alla placenta al momento dell’estrazione della testa con un lavoro sinergico dei vari specialisti.

La presenza del tumore nel torace però non consentiva una adeguata ventilazione del paziente, in quanto i polmoni erano schiacciati dalla massa. Per questo motivo il neonato, con un peso di 1,9 kg, è stato trasferito presso la sala attigua, dove è stato immediatamente sottoposto ad un delicato intervento cardiochirurgico dal dottor Carlo Pace Napoleone, Direttore della Cardiochirurgia pediatrica e delle Cardiopatie congenite nell’ambito del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino “Regina Margherita” della Città della Salute, diretto dalla professoressa Franca Fagioli. L’operazione, consistita nell’asportazione totale in sternotomia mediana del teratoma pericardico di 7.5 cm, è perfettamente riuscita ed il piccolo paziente è già stato dimesso dalla Terapia intensiva cardiochirurgica. Attualmente è ricoverato presso la Terapia Intensiva neonatale universitaria ed ha iniziato ad alimentarsi con latte di banca ed ora finalmente con il latte fresco della propria mamma.

Si è trattato di un grandissimo esempio di gioco di squadra, dove un’équipe multidisciplinare, composta da diverse decine di persone ha saputo portare a termine con successo un difficilissimo percorso terapeutico – assistenziale, permettendo ad un neonato, altrimenti senza alcuna speranza di sopravvivenza, una vita praticamente normale.

La Città della Salute, grazie alla presenza di professionisti di altissimo livello in tutte le specialità coinvolte, ha confermato di essere uno dei pochi Centri in grado di garantire un trattamento adeguato anche a pazienti che escono completamente dai percorsi di cura ordinari, ottenendo un risultato eccezionale in una situazione veramente oltre ogni limite.

 

Chieri ricorda il magistrato Livatino

In memoria del “giudice ragazzino”, sarà posto un pannello informativo o un QR-code all’Auditorium del locale “Liceo Monti”

Chieri (Torino)

Sue le parole:“Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili”. E lui della sua “credibilità”, totale e incondizionata, fece un dogma severo di vita. Cui restare fedele in ogni istante e in ogni atto delle sue giornate e ad ogni passo della sua attività. Con coraggio, al servizio delle istituzioni e della verità. Fino a pagarne nel modo più terribile le conseguenze. Ucciso dalla stidda agrigentina il 21 settembre del 1990, sulla strada provinciale Caltanissetta – Agrigento (presso il viadotto Gasena). Rosario Livatino, che tutti ricordiamo come il “giudice ragazzino” era nato a Canicattì nel 1952, ricevette il primo incarico di magistrato nel 1978 presso il tribunale ordinario di Caltanissetta  e l’anno seguente diventò sostituto procuratore presso il tribunale di Agrigento fino al 1989 quando assunse il ruolo di giudice a latere. Fino alla morte, a soli 38 anni. Nello scorso mese di maggio,  è stato Beatificato da Papa Francesco. E in sua memoria, sarà collocato presso l’Auditorium del “Liceo Monti” di Chieri, un pannello informativo o un QR-Code, secondo quanto previsto da una “Mozione”, approvata dal Consiglio Comunale chierese e presentata dal consigliere di minoranza Luigi Furgiuele del Gruppo Misto.

“Sono soddisfatto, è stato un onore portare in Consiglio comunale il ricordo di una persona e di un magistrato che deve restare impresso nella memoria dei Chieresi e degli italiani tutti – commenta il consigliere Luigi Furgiuele – Il giudice Rosario Livatino rappresenta un orgoglio italiano per l’elevato valore umano, professionale, sociale che nella sua breve vita lo ha caratterizzato. Un magistrato ed un uomo dotato di forte etica, apolitico, autonomo, indipendente, pronto al dialogo, nel rispetto della legge e degli imputati da giudicare”.

“Papa Francesco – replica il sindaco Alessandro Sicchieroha definito Rosario Livatino martire di giustizia ed esempio di legalità. Livatino con il suo sacrificio è diventato uno dei simboli della cultura della legalità e della lotta alla mafia, un simbolo come Falcone, Borsellino ed il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che noi ricordiamo nel giardino del nostro Municipio. Come sostituto procuratore prima e giudice poi, ha indagato lo stretto legame tra mafia e affari, svolgendo la sua attività con sobrietà, rigore morale, fermezza e instancabile impegno. Come ha affermato il Presidente Mattarella, ricordare la vile uccisione di Rosario Livatino significa richiamare la necessità di resistere alle intimidazioni della mafia opponendosi alle logiche compromissorie e all’indifferenza, che minano le fondamenta dello stato di diritto”

g.m.

Nelle foto:

–         Il magistrato Rosario Livatino

–         Alessandro Sicchiero, sindaco di Chieri

 

Odioso furto della borsetta a una anziana

Nella mattinata di lunedì 20 dicembre, nell’ambito di mirati servizi investigativi predisposti per prevenire i furti durante le giornate dedicate allo shopping natalizio, il personale del Commissariato di P.S. San Paolo ha arrestato  in flagranza un uomo di 37 anni ed una donna di 56 anni, residenti nel torinese, responsabili del furto con raggiro nei confronti di una signora ultraottantenne e tentativo di indebito utilizzo del bancomat della vittima appena sottratto.

 

Gli agenti della Polizia di Stato notavano in Via Salbetrand i due soggetti a bordo di un’auto compatibile con un veicolo, già segnalato nei giorni precedenti perché ritenuto nella disponibilità di sospettati di furti seriali soprattutto ai danni di donne, sole a bordo della propria autovettura, a cui era stata sottratta la borsa dall’abitacolo distraendole con la scusa di richiedere delle informazioni.

 

Gli operatori del Commissariato, dopo un breve pedinamento, osservavano il conducente dell’auto distrarre con alcune domande l’anziana signora che stava salendo a bordo del proprio veicolo dopo aver posato la borsa all’interno dell’abitacolo.

Nel frattempo, la complice, senza farsi notare, si avvicinava al veicolo della vittima, apriva la portiera dal lato del passeggero, asportava la borsa e rapidamente saliva a bordo dell’auto del complice, allontanandosi.

 

Alcuni agenti si fermavano per assumere informazioni dall’anziana, mentre altri seguivano l’autovettura e constatavano che il conducente, prima si sbarazzava della borsa, poi si recava celermente presso uno sportello bancario di Via Piffetti ove, dopo aver inserito la tessera bancomat di cui si era impossessato, provava ad effettuare un prelievo.

L’operazione non andava buon fine solo per l’immediato intervento degli agenti della Polizia di Stato che hanno arrestato i due.

 

Nella successiva perquisizione venivano sequestrati circa 18000 euro in quanto ritenuti probabile provento di reati della stessa specie.

A seguito della convalida il giudice ha disposto per entrambi la custodia cautelare in carcere.

E’ ancora in prognosi riservata il 18enne colto da malore durante una partita di calcio

E’ ancora in prognosi riservata alle Molinette il calciatore 18enne attaccante  del Cit Turin. Era stato ricoverato ieri in condizioni critiche

E’ sottoposto a circolazione extracorporea del sangue, dopo essere stato colpito  da un malore nel pomeriggio  di ieri.

Il ragazzo stava disputando un incontro di calcio tra i convocati della rappresentativa under-19 di Piemonte e Valle d’Aosta nell’impianto sportivo Beppe Viola, in via Palatucci.

Sentitosi male e’ stato traferito in ambulanza in ospedale.

Ricettatori smascherati dalla polizia municipale

A seguito di un’indagine durata oltre sei mesi coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino,  gli agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale  sono riusciti a smascherare una rete di ricettazione di dispositivi elettronici, soprattutto  di marca APPLE, che aveva il suo centro nevralgico in via Nizza, all’interno di uno dei chioschi di vendita sotto i portici nel tratto di via di fronte al parcheggio della stazione Porta Nuova.

 

Ad insospettire gli agenti sono stati i movimenti intorno al chiosco, rilevati durante controlli ordinari sul territorio, di alcuni soggetti già noti per precedenti di furto. Sospetti poi confermati dai successivi appostamenti e dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, che hanno evidenziato come alcuni telefonini e tablet, provenienti da furti avvenuti in Piemonte e Liguria, venivano portati al chiosco e nascosti tra gli altri oggetti posti in vendita sulla bancarella per poi essere successivamente impacchettati e inviati in Marocco.

 

A capo di tale rete operava il titolare della licenza del chiosco, un cittadino marocchino di 33 anni, residente nel comune di Asti, che è risultato essere il punto di riferimento per tutti gli autori dei furti avvenuti soprattutto su mezzi pubblici e su veicoli in sosta. La merce di provenienza furtiva veniva acquistata dal titolare del chiosco e da qui destinata al mercato marocchino.

 

Gli agenti della Polizia Municipale hanno sequestrato oltre 70 dispositivi elettronici e materiali da cantiere, una parte dei quali sono stati intercettati all’aeroporto di Cuneo “Le Valdigi” e al porto di Genova, poco prima dell’imbarco per il Marocco, grazie anche alla collaborazione con il personale della Polizia di Stato in servizio presso le due strutture.

 

Il cittadino marocchino, a capo dell’organizzazione, e quattro persone sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione.

 

Gran parte del materiale recuperato è stato riconsegnato ai legittimi proprietari.

Addio alla “storica” commessa, scomparsa a 56 anni

DAL PIEMONTE

Ieri  a Cuneo si sono svolti i funerali di Silvia Saroldi, morta a 56 anni all’ospedale Santa Croce e Carle.

La donna, “storica” commessa della città, appassionata di viaggi, arte e cultura,  era molto conosciuta. Abitava con il marito e il figlio diciottenne in centro e lavorava da anni nel negozio “Erredue Swatch”. Grande il cordoglio di numerosi colleghi commercianti. Lascia anche gli anziani genitori.